The Times They Are Not A-changin'
Come gather round people and fall to your knees
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 2/10/2008 - 19:30
No More Songs
STANDING IN YOUR MEMORY (FOR PHIL OCHS)
by/di Jen Cass
Dove metterla questa canzone ripresa (assieme alla traduzione) dal blog di Francesco Senia? Questo pellegrinaggio accidentale per Phil Ochs? "Sei diventato un'altra tragedia, un incidente di guerra. Per cosa stiamo combattendo, se tu non marcerai più?" Proprio per questi versi abbiamo deciso di metterla qui, assieme a No More Songs. Crediamo sia il suo posto. [RV]
STANDING IN YOUR MEMORY (for Phil Ochs)
by Jen Cass
I made an accidental pilgrimage
To city streets you left behind
Found myself standing in your memory
Almost forty years before this time
When you walked proudly
Through the city that you loved,
Those buildings high above, they
Used to guide you on your way
And maybe I'm a stranger in a legendary town
But I walk hallowed ground,
And I still feel you here today.
I took the subway down to Bleecker Street
Stood... (continua)
by/di Jen Cass
Dove metterla questa canzone ripresa (assieme alla traduzione) dal blog di Francesco Senia? Questo pellegrinaggio accidentale per Phil Ochs? "Sei diventato un'altra tragedia, un incidente di guerra. Per cosa stiamo combattendo, se tu non marcerai più?" Proprio per questi versi abbiamo deciso di metterla qui, assieme a No More Songs. Crediamo sia il suo posto. [RV]
STANDING IN YOUR MEMORY (for Phil Ochs)
by Jen Cass
I made an accidental pilgrimage
To city streets you left behind
Found myself standing in your memory
Almost forty years before this time
When you walked proudly
Through the city that you loved,
Those buildings high above, they
Used to guide you on your way
And maybe I'm a stranger in a legendary town
But I walk hallowed ground,
And I still feel you here today.
I took the subway down to Bleecker Street
Stood... (continua)
CCG/AWS Staff 2/10/2008 - 18:09
Supper's Ready
Complimenti al traduttore.
Supper's ready è un po' la summa del rock progressivo che suonavano i genesis in quegli anni.
Supper's ready è un po' la summa del rock progressivo che suonavano i genesis in quegli anni.
carl 2/10/2008 - 16:37
Hydrogen Bomb
[1959]
Ma le canzoni demenziali sono "contro"?
E una canzone demenziale risalente agli anni della "guerra fredda" può essere contro la guerra?
A voi, o Admins, l'ardua sentenza. [Alessandro]
Ma le canzoni demenziali sono "contro"?
E una canzone demenziale risalente agli anni della "guerra fredda" può essere contro la guerra?
A voi, o Admins, l'ardua sentenza. [Alessandro]
A mio parere certe canzoni "demenziali" sono più contro la guerra di altre "serie"; quindi ce la metto più che volentieri. [RV]
Refrain: Bomb, bomb, hydrogen bomb
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 14:23
Jesus was a Terrorist
[1991]
Jello Biafra with NoMeansNo
Album: "The Sky is Falling and I Want My Mommy"
Jello Biafra with NoMeansNo
Album: "The Sky is Falling and I Want My Mommy"
Jesus was a terrorist
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 13:12
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Falling Space Junk
[1991]
Jello Biafra with NoMeansNo
Album: "The Sky is Falling and I Want My Mommy"
Jello Biafra with NoMeansNo
Album: "The Sky is Falling and I Want My Mommy"
Nuclear satellites
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 13:10
Percorsi:
Contro il Nucleare, Storie dallo Spazio Profondo
Le basi americane (Rossa provvidenza)
Dodicimila in Piazza. La risposta al Consiglio di Stato
Una manifestazione senza precedenti con dodicimila persone che, poche ore dopo la sentenza del Consiglio di Stato, riempono il centro cittadino con migliaia di fiaccole. Vicenza il 5 ottobre decide: il referendum si farà comunque.
Piazza dei Signori che risplende alla luce di migliaia di fiaccole; un'immagine commovente, per chi ama Vicenza. Dodicimila persone – «una manifestazione senza precedenti, almeno diecimila in piazza», secondo Repubblica online – hanno risposto in questo modo all'atto di arroganza e autoritarismo del Consiglio di Stato.
Nel primo pomeriggio era arrivata la notizia da Roma: il Consiglio di Stato ha bocciato il referendum previsto per domenica 5 ottobre perché «ha per oggetto un auspicio del Comune al momento irrealizzabile». La democrazia annullata con una sentenza che non permette ai vicentini di esprimersi... (continua)
Una manifestazione senza precedenti con dodicimila persone che, poche ore dopo la sentenza del Consiglio di Stato, riempono il centro cittadino con migliaia di fiaccole. Vicenza il 5 ottobre decide: il referendum si farà comunque.
Piazza dei Signori che risplende alla luce di migliaia di fiaccole; un'immagine commovente, per chi ama Vicenza. Dodicimila persone – «una manifestazione senza precedenti, almeno diecimila in piazza», secondo Repubblica online – hanno risposto in questo modo all'atto di arroganza e autoritarismo del Consiglio di Stato.
Nel primo pomeriggio era arrivata la notizia da Roma: il Consiglio di Stato ha bocciato il referendum previsto per domenica 5 ottobre perché «ha per oggetto un auspicio del Comune al momento irrealizzabile». La democrazia annullata con una sentenza che non permette ai vicentini di esprimersi... (continua)
adriana 2/10/2008 - 09:02
Atomic Power
Una classica country song, classe 1946, sicuramente composta da e rivolta ai bianchi delle comunità rurali degli States, gente generalmente di destra, razzista, sempre ben armata e timorata d'Iddio...
Eppure da questa canzone - specie se si pensa che fu scritta e proposta a pochi mesi dal genocidio di Hiroshima e Nagasaki ed ebbe un grande successo popolare - traspare chiaramente "l’angoisse populaire devant une arme menacante contre laquelle le commun des mortels ne peut rien faire d’autres que de prier. Le texte est très efficace (et très moderne) pour une chanson écrite en 1946" [da L'Homme Scalp]
ll brano fa parte della colonna sonora del celebre documentario "The Atomic Café" (1982), di Jayne Loader e Kevin e Pierce Rafferty.
Leggasi anche qui
Non è nemmeno un caso, forse, che la canzone dei Buchanan Brothers sia stata riproposta da quei due mattacchioni di Jello Biafra e Mojo Nixon nel loro countrypunk "Prairie Home Invasion" del 1994...
Eppure da questa canzone - specie se si pensa che fu scritta e proposta a pochi mesi dal genocidio di Hiroshima e Nagasaki ed ebbe un grande successo popolare - traspare chiaramente "l’angoisse populaire devant une arme menacante contre laquelle le commun des mortels ne peut rien faire d’autres que de prier. Le texte est très efficace (et très moderne) pour une chanson écrite en 1946" [da L'Homme Scalp]
ll brano fa parte della colonna sonora del celebre documentario "The Atomic Café" (1982), di Jayne Loader e Kevin e Pierce Rafferty.
Leggasi anche qui
Non è nemmeno un caso, forse, che la canzone dei Buchanan Brothers sia stata riproposta da quei due mattacchioni di Jello Biafra e Mojo Nixon nel loro countrypunk "Prairie Home Invasion" del 1994...
Oh this world is at a tremble with its strength and mighty power
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 08:53
Rachel And The Storm
La verità e la profondità di questo racconto..la dolcezza con cui viene narrato un evento così straziante...
1/10/2008 - 19:36
Er verniciaro
Da "Mentre la gente se crede che vola" (1974)
"... non c'è azzurro che m'incanti, perchè ora so che il cielo nasce dalla nostra rabbia"... Beh, Gianni Nebbiosi è un grande!
"... non c'è azzurro che m'incanti, perchè ora so che il cielo nasce dalla nostra rabbia"... Beh, Gianni Nebbiosi è un grande!
Qui
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 14:15
Песня o земле
C'è anche un'altra versione di questa canzone: è stata cantata
in italiano e in russo contemporaneamente, da Eugenio Finardi e Marina Vlady durante il Premio Tenco del 1993, ed è un capolavoro, sia dal punto di vista sperimentale (l'esperimento è stato quello di cantare contemporaneamente in due lingue così diverse quali l'italiano e il russo), sia dal punto di vista melodico e dell'interpretazione.
Ciao da Andrea
in italiano e in russo contemporaneamente, da Eugenio Finardi e Marina Vlady durante il Premio Tenco del 1993, ed è un capolavoro, sia dal punto di vista sperimentale (l'esperimento è stato quello di cantare contemporaneamente in due lingue così diverse quali l'italiano e il russo), sia dal punto di vista melodico e dell'interpretazione.
Ciao da Andrea
Andrea 1/10/2008 - 13:18
A Heart That Beats No More
UN CUORE CHE NON BATTE PIU'
(continua)
(continua)
inviata da Kiocciolina 1/10/2008 - 11:14
The Ballad of Ho Chi Minh
[1954]
1967, Stormking Music Inc.
Fonte / Source: Irwin & Fred Silber's Folksinger's Wordbook, 1973
Lyrics / Testo / Paroles / Sanat: Ewan McColl (James Henry Miller, 1915-1989)
Music / Musica / Musique / Sävel:
Irish traditional / Tradizionale irlandese / Traditionnelle irlandaise / Perinteinen irlantilainen
Su Ho Chi Minh crediamo sia inutile spendere eccessive parole, tanto il personaggio è (o dovrebbe essere) noto. Ma ricordiamo brevemente alcune cose: Ho Chi Minh (in grafia originale: Hồ Chí Minh) si chiamava in realta Nguyễn Tất Thành, che significa, in vietnamita, "Colui che sarà vittorioso". Adottò solo negli anni '30 il nome con cui è passato alla storia, riprendendolo dall'indocinese 胡志明, "volontà che illumina". Visse a lungo in Francia, dove divenne un abilissimo pasticciere nell'atelier del grande cuoco Auguste Escoffier; negli anni ‘30 del XX secolo, per un periodo,... (continua)
1967, Stormking Music Inc.
Fonte / Source: Irwin & Fred Silber's Folksinger's Wordbook, 1973
Lyrics / Testo / Paroles / Sanat: Ewan McColl (James Henry Miller, 1915-1989)
Music / Musica / Musique / Sävel:
Irish traditional / Tradizionale irlandese / Traditionnelle irlandaise / Perinteinen irlantilainen
Su Ho Chi Minh crediamo sia inutile spendere eccessive parole, tanto il personaggio è (o dovrebbe essere) noto. Ma ricordiamo brevemente alcune cose: Ho Chi Minh (in grafia originale: Hồ Chí Minh) si chiamava in realta Nguyễn Tất Thành, che significa, in vietnamita, "Colui che sarà vittorioso". Adottò solo negli anni '30 il nome con cui è passato alla storia, riprendendolo dall'indocinese 胡志明, "volontà che illumina". Visse a lungo in Francia, dove divenne un abilissimo pasticciere nell'atelier del grande cuoco Auguste Escoffier; negli anni ‘30 del XX secolo, per un periodo,... (continua)
Far away across the ocean,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 08:27
Gracias a la vida
"La violeta y la parra" (cueca)
(Texto y música de Jaime Atria)
En mi patria una Violeta
nació bajo de una parra;
quiso ser la más hermosa,
Dios le dio voz y guitarra.
Cantó a los corazones
de los chilenos,
cantándole al mundo entero,
corazón de los chilenos.
De los chilenos, sí,
que están llorando,
porque ella no está cantando.
Alma, voz y guitarra,
Violeta Parra.
Para descargar: mp3
(Texto y música de Jaime Atria)
En mi patria una Violeta
nació bajo de una parra;
quiso ser la más hermosa,
Dios le dio voz y guitarra.
Cantó a los corazones
de los chilenos,
cantándole al mundo entero,
corazón de los chilenos.
De los chilenos, sí,
que están llorando,
porque ella no está cantando.
Alma, voz y guitarra,
Violeta Parra.
Para descargar: mp3
1/10/2008 - 08:18
No juegues a ser soldado
"inteligencia" militar! jajajajajajajajajaja!!!
Militares Perros! 1/10/2008 - 08:09
Iris e Silvio
se siete interessati alle eroiche gesta della banda Corbari vi consiglio di andare a vedere una compagnia teatrale di soli amici che hanno messo su uno spettacolo riportando alcune fasi della breve vita di Silvio Iris e compagni nelle fasi più salienti
Questi ragazzi"teatranti" hanno anche un bellissimo sito con foto e si chiamano briacabanda
Questi ragazzi"teatranti" hanno anche un bellissimo sito con foto e si chiamano briacabanda
Sanzio Bissoni 30/9/2008 - 22:51
Partono i nuovi emigranti
Chanson italienne – Partono i nuovi emigranti – Evelin Bandelli
Version française – Les nouveaux émigrants partent – Marco Valdo M.I. – 2008
... L'argument de cette chanson est tiré du fait que dans le courant du voyage d'émigrants clandestins venus d'Afrique vers l'île sicilienne de Lampedusa, en vue de Lampedusa, une enfant de quelques années était morte dans les bras de sa mère; les marins, sans aucune retenue, ni égard, arrachèrent cette petite des bras de la mère et la jetèrent par dessus bord. Peu après, ma mère bouleversée de douleur, se jeta dans les eaux glacées pour tenir compagnie à sa petite. Ce fait avait ému Evelin et par cette chanson, elle raconte le souvenir et la douleur de celui qui cherche à trouver des conditions de vie meilleures.
Comme dit un journal suisse : à « Lampedusa, ce confetti d'Italie, au large de la Sicile - plus proche de Tunis que de Palerme », cette... (continua)
Version française – Les nouveaux émigrants partent – Marco Valdo M.I. – 2008
... L'argument de cette chanson est tiré du fait que dans le courant du voyage d'émigrants clandestins venus d'Afrique vers l'île sicilienne de Lampedusa, en vue de Lampedusa, une enfant de quelques années était morte dans les bras de sa mère; les marins, sans aucune retenue, ni égard, arrachèrent cette petite des bras de la mère et la jetèrent par dessus bord. Peu après, ma mère bouleversée de douleur, se jeta dans les eaux glacées pour tenir compagnie à sa petite. Ce fait avait ému Evelin et par cette chanson, elle raconte le souvenir et la douleur de celui qui cherche à trouver des conditions de vie meilleures.
Comme dit un journal suisse : à « Lampedusa, ce confetti d'Italie, au large de la Sicile - plus proche de Tunis que de Palerme », cette... (continua)
LES NOUVEAUX ÉMIGRANTS PARTENT
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/9/2008 - 19:00
Power, Guns and Profit
POTERE, PISTOLE E PROFITTO
(continua)
(continua)
inviata da Kiocciolina 30/9/2008 - 16:46
Somewhere in America
DA QUALCHE PARTE IN AMERICA
(continua)
(continua)
inviata da Kiocciolina 30/9/2008 - 16:27
The Ballad Of The Last 10,000 Years
LA BALLATA DEGLI ULTIMI 10.000 ANNI
(continua)
(continua)
inviata da Kiocciolina 30/9/2008 - 16:04
Here's To The State Of Mississippi
30 settembre 2008
QUESTA È PER LO STATO DEL MISSISSIPPI
(continua)
(continua)
30/9/2008 - 15:36
Noci di cocco
Di G.Gaber – S.Luporini
Album: Dialogo Tra Un Impegnato E Un Non So (1972)
Con la parodia dei naufraghi Gaber “volgarizza” simpaticamente la vecchia teoria - cominciata da Rousseau e poi ripresa dai padri del socialismo - del "comunismo primitivo" della preistoria basato ahimè sulla penuria alimentare, e l’"invenzione" dello Stato che da necessità organizzativa diventa poi - istituendo la proprietà privata - espressione e strumento del dominio di privilegiati a scapito di altri, di una classe sociale su un’altra.
J.J.Rousseau apriva la seconda parte del suo “Discours sur l'origine et les fondements de l'inégalité parmi les hommes”(1754) dicendo:
Il primo che, dopo aver recintato un terreno, pensò di dire «questo è mio» e trovò altri tanto ingenui da credergli, fu il fondatore della "società civile". Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie ed orrori avrebbe risparmiato... (continua)
Album: Dialogo Tra Un Impegnato E Un Non So (1972)
Con la parodia dei naufraghi Gaber “volgarizza” simpaticamente la vecchia teoria - cominciata da Rousseau e poi ripresa dai padri del socialismo - del "comunismo primitivo" della preistoria basato ahimè sulla penuria alimentare, e l’"invenzione" dello Stato che da necessità organizzativa diventa poi - istituendo la proprietà privata - espressione e strumento del dominio di privilegiati a scapito di altri, di una classe sociale su un’altra.
J.J.Rousseau apriva la seconda parte del suo “Discours sur l'origine et les fondements de l'inégalité parmi les hommes”(1754) dicendo:
Il primo che, dopo aver recintato un terreno, pensò di dire «questo è mio» e trovò altri tanto ingenui da credergli, fu il fondatore della "società civile". Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie ed orrori avrebbe risparmiato... (continua)
Coro: Che fame!
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 30/9/2008 - 13:50
Bella Ciao
anonimo
31. Adeus Guapa (Versione galega [galiziana])
31. Adeus Guapa (Galician version)
31. Adeus Guapa (Galician version)
La versione in lingua galega (galiziana) ripresa da gl.wikipedia
The Galician version reproduced from gl.wikipedia
The Galician version reproduced from gl.wikipedia
Erguinme unha mañá,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/9/2008 - 12:28
Redemption Song
Bhe.....che dire.......Zio BOB è sempre il migliore e questa è una delle sue canzoni più belle ed è stata quella che mi ha fatto commuovere e venire i brividi addosso....."illuminates the darkness"....Marley sempre con noi
daniele side 29/9/2008 - 22:14
Your Poverty is Our Profit
LA VOSTRA POVERTA' E' IL NOSTRO PROFITTO
(continua)
(continua)
inviata da Kiocciolina 29/9/2008 - 19:59
Il kamikaze
Ho solo 15 anni e sono un ragazzino mi chiamo Abumazzettino,
(continua)
(continua)
inviata da giovanni nebraschi 29/9/2008 - 16:27
Ilsa Koch
Words by Woody Guthrie,
Music by Lorin Sklamberg (The Klezmatics)
A song about the horrors of the Buchenwald concentration camp.
ILSE KOCH
Ilse Koch, born Ilse Köhler (September 22, 1906 – September 1, 1967), was the wife of Karl Koch, the commandant of the concentration camps Buchenwald from 1937 to 1941 and Majdanek from 1941 to 1943.
Ilse is infamous for taking souvenirs from the skin of murdered inmates with distinctive tattoos. Claims that she had a lampshade made out of human skin have never been verified and were discounted at her post-war trial. She was known as "The Witch of Buchenwald" ("Die Hexe von Buchenwald") by the inmates because of her sadistic cruelty and lasciviousness toward prisoners. She is also called in English "The Beast of Buchenwald" and "The Bitch of Buchenwald."
She was born in Dresden, Germany, she was the daughter of a factory foreman. She was known... (continua)
Music by Lorin Sklamberg (The Klezmatics)
A song about the horrors of the Buchenwald concentration camp.
ILSE KOCH
Ilse Koch, born Ilse Köhler (September 22, 1906 – September 1, 1967), was the wife of Karl Koch, the commandant of the concentration camps Buchenwald from 1937 to 1941 and Majdanek from 1941 to 1943.
Ilse is infamous for taking souvenirs from the skin of murdered inmates with distinctive tattoos. Claims that she had a lampshade made out of human skin have never been verified and were discounted at her post-war trial. She was known as "The Witch of Buchenwald" ("Die Hexe von Buchenwald") by the inmates because of her sadistic cruelty and lasciviousness toward prisoners. She is also called in English "The Beast of Buchenwald" and "The Bitch of Buchenwald."
She was born in Dresden, Germany, she was the daughter of a factory foreman. She was known... (continua)
I'm here in Buchenwald.
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 29/9/2008 - 12:11
Percorsi:
Campi di sterminio
People Of The Sun
[1996]
Album: Evil Empire
A song about the Zapatista rebels in Mexico with evident references on the destruction of the Aztec Empire by the Spanish and on the anti-latino race riots of Los Angeles, called the Zoot Suit Riots.
A Zoot Suit is a suit with high-waisted, wide-legged, tight-cuffed pegged trousers and a long coat with wide lapels and wide padded shoulders. This style of clothing was popularized by Hispanics, Italian Americans, African Americans and Filipino Americans during the late 1930s and 1940s.
The Fifth Sun refers to the mythical world-view held by the Aztec people, in which the present world was preceded by four other cycles of creation and destruction.
For Aztec people there had been four worlds, or "Suns" previous to the present universe. These earlier worlds and their inhabitants had been created, then destroyed by the catastrophic action of leadind deity figures. The present world is the fifht sun and tha Aztec saw themselves as "the People of the Sun".
Album: Evil Empire
A song about the Zapatista rebels in Mexico with evident references on the destruction of the Aztec Empire by the Spanish and on the anti-latino race riots of Los Angeles, called the Zoot Suit Riots.
A Zoot Suit is a suit with high-waisted, wide-legged, tight-cuffed pegged trousers and a long coat with wide lapels and wide padded shoulders. This style of clothing was popularized by Hispanics, Italian Americans, African Americans and Filipino Americans during the late 1930s and 1940s.
The Fifth Sun refers to the mythical world-view held by the Aztec people, in which the present world was preceded by four other cycles of creation and destruction.
For Aztec people there had been four worlds, or "Suns" previous to the present universe. These earlier worlds and their inhabitants had been created, then destroyed by the catastrophic action of leadind deity figures. The present world is the fifht sun and tha Aztec saw themselves as "the People of the Sun".
Yeah people come up
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 29/9/2008 - 11:31
Vicini
da "Tabula Rasa Elettrificata (T.R.E.)" (1998)
inserito anche nella "raccolta" Noi non ci saremo vol.2
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Massimo Zamboni e Giorgio Canali.
inserito anche nella "raccolta" Noi non ci saremo vol.2
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Massimo Zamboni e Giorgio Canali.
D'oro giada bordeaux si tinge il mondo
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/9/2008 - 10:28
זאָג ניט קײנמאָל
Русский перевод Переца Маркиша
La versione russa di Perec Davidovič Markiš (in yiddish: פּרץ מאַרקיש ) risale probabilmente alla fine degli anni '40, ma fu pubblicata in volume soltanto nel 1960. Nel frattempo, il poeta ebreo russo di lingua yiddish era stato messo a morte, il 12 agosto 1952, durante la tristemente nota ”Notte dei poeti assassinati” alla prigione della Lubjanka. Markiš era nato il 7 dicembre 1895 a Polonnoe, in Ucraina. Dopo la liquidazione del Comitato Antifascista Ebraico, voluta da Stalin e che portò alla “Notte dei poeti assassinati”, Markiš fu “riabilitato” nel 1955. Le sue poesie in yiddish vennero tradotte in russo da Anna Achmatova. Il testo è qui accompagnato da una trascrizione in caratteri latini.
Партизанский гимн «Не говори, что ты идёшь в последний путь» (идиш זאָג ניט קיינמאל, אז דו גייסט דעם לעצטן וועג), известный также как «Гимн еврейских партизан»,... (continua)
La versione russa di Perec Davidovič Markiš (in yiddish: פּרץ מאַרקיש ) risale probabilmente alla fine degli anni '40, ma fu pubblicata in volume soltanto nel 1960. Nel frattempo, il poeta ebreo russo di lingua yiddish era stato messo a morte, il 12 agosto 1952, durante la tristemente nota ”Notte dei poeti assassinati” alla prigione della Lubjanka. Markiš era nato il 7 dicembre 1895 a Polonnoe, in Ucraina. Dopo la liquidazione del Comitato Antifascista Ebraico, voluta da Stalin e che portò alla “Notte dei poeti assassinati”, Markiš fu “riabilitato” nel 1955. Le sue poesie in yiddish vennero tradotte in russo da Anna Achmatova. Il testo è qui accompagnato da una trascrizione in caratteri latini.
Партизанский гимн «Не говори, что ты идёшь в последний путь» (идиш זאָג ניט קיינמאל, אז דו גייסט דעם לעצטן וועג), известный также как «Гимн еврейских партизан»,... (continua)
НИКОГДА НЕ ГОВОРИ [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/9/2008 - 21:06
Chant des Partisans
La versione (parziale) in lingua còrsa ripresa da Chants Révolutionnaires. Le parole corse sono di Antoine Ciosi.
CANTU DI PARTIGIANI
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/9/2008 - 20:47
L'Internationale
CASCIUBO / KASHUBIAN
La versione in lingua casciuba (o casciubica) inviataci da Alicja Szczypta, che ringraziamo di cuore.
The Kashubian version of the Internationale contributed by Alicja Szczypta, whom we heartily thank.
The Kashubian version of the Internationale contributed by Alicja Szczypta, whom we heartily thank.
MIDZËNÔRODNÔ
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 28/9/2008 - 01:46
Mio nonno partì per l'Ortigara
Una canzone incredibilmente bella al pari di tutto questo sito. Davvero in questo paese c'è chi la Resistenza continua a farla, ogni giorno, in silenzio e senza chiedere o pretendere niente.
Anna Locchi 28/9/2008 - 01:11
Partono gli emigranti
Chanson italienne – Partono gli emigranti – Alfredo Bandelli – 1972
La misère qui a poussé au départ des milliers d'Italiens, l'éloignement et sa douleur, tout cela est commun a bien des émigrations. Mais la chanson de Bandelli dit autre chose. Elle met en lumière une particularité politique essentielle de l'émigration italienne vers l'Europe dans les années qui vont d'après 1948 aux années 1960. C'est que l'émigration a été en grande partie forcée pour ceux qui avaient montré un penchant trop vif pour l'égalité et la justice. En fait, dans l'Italie d'après-guerre, quand la Démocratie Chrétienne a entamé la restauration, il ne faisait pas bon d'être un ancien partisan, d'être un militant ouvrier, d'être un tenant du socialisme ou du communisme; pire encore, d'être anarchiste. Les portes se fermaient; le travail – bien que garanti par la Constitution de la République – manquait pour ceux-là,... (continua)
La misère qui a poussé au départ des milliers d'Italiens, l'éloignement et sa douleur, tout cela est commun a bien des émigrations. Mais la chanson de Bandelli dit autre chose. Elle met en lumière une particularité politique essentielle de l'émigration italienne vers l'Europe dans les années qui vont d'après 1948 aux années 1960. C'est que l'émigration a été en grande partie forcée pour ceux qui avaient montré un penchant trop vif pour l'égalité et la justice. En fait, dans l'Italie d'après-guerre, quand la Démocratie Chrétienne a entamé la restauration, il ne faisait pas bon d'être un ancien partisan, d'être un militant ouvrier, d'être un tenant du socialisme ou du communisme; pire encore, d'être anarchiste. Les portes se fermaient; le travail – bien que garanti par la Constitution de la République – manquait pour ceux-là,... (continua)
LES ÉMIGRANTS PARTENT
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/9/2008 - 23:39
Lettera a Mio Padre
Chanson italienne – Lettera a mio padre – Evelin Bandelli
Version française – Lettre à mon père – Marco Valdo M.I. – 2008
Evelin Bandelli est la fille d'Alfredo Bandelli, lui-même chanteur, même chantauteur engagé, d'autres diraient prolétarien. La fille a repris le flambeau de la chanson socio-politique et présente ici celui qui sans aucun doute fut en chanson aussi, son père.
Cette chanson est aussi à la fois, une déclaration d'amour et une profession de foi – qu'on se rassure ! – une profession de foi prolétarienne, antifasciste. Simplement, une très belle chanson...
Mais une chanson rare parce qu'elle révèle de la relation père – fille quand elle s'instaure au fil du temps, dans la durée et sans doute, au-delà de certaine séparation inévitable.
Ces deux-là se retrouveront, c'est sûr ! (M.V.M.I.)
Version française – Lettre à mon père – Marco Valdo M.I. – 2008
Evelin Bandelli est la fille d'Alfredo Bandelli, lui-même chanteur, même chantauteur engagé, d'autres diraient prolétarien. La fille a repris le flambeau de la chanson socio-politique et présente ici celui qui sans aucun doute fut en chanson aussi, son père.
Cette chanson est aussi à la fois, une déclaration d'amour et une profession de foi – qu'on se rassure ! – une profession de foi prolétarienne, antifasciste. Simplement, une très belle chanson...
Mais une chanson rare parce qu'elle révèle de la relation père – fille quand elle s'instaure au fil du temps, dans la durée et sans doute, au-delà de certaine séparation inévitable.
Ces deux-là se retrouveront, c'est sûr ! (M.V.M.I.)
LETTRE A MON PÈRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/9/2008 - 22:35
L'Internationale
NEERLANDESE (OLANDESE - FIAMMINGO) [7] / DUTCH (FLEMISH) [7]
La versione di Karel Vissers inviataci personalmente dall'autore. E' l'unica che contiene tutte e sei le strofe dell'originale.
An alternative Dutch version by Karel Vissers, as far as we know it is the only translation in Dutch containing all the six stanzas.
An alternative Dutch version by Karel Vissers, as far as we know it is the only translation in Dutch containing all the six stanzas.
DE INTERNATIONALE
(continua)
(continua)
27/9/2008 - 21:56
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Lyrics and music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: “Phil Ochs in Concert”
"As long as they don't move next door." The title is inspired by Phil Ochs. Once considered a rival of Bob Dylan, Ochs wrote topical songs containing a mixture of satire and bile. Most of his venom was saved for the likes of Orval Faubus and Richard Nixon, but in "Love Me I'm a Liberal," he chides what he considered the hypocrisy of the typical liberal. In one verse, he castigates northern supporters of the civil rights movement who condemn Jim Crow and the racism of southern bigots but deny or dismiss the prejudice against blacks in the North. Given the discomforting accuracy of Ochs's observation, the song's lines, "I love Puerto Ricans and Negroes / As long as they don't move next door," hit an appropriate note of social criticism."
(From Phil Ochs Blog)
Alle canzoni di Phil Ochs... (continua)