Il "povero mentecatto" e' l'autore di uno dei volumi piu' completi e veritieri sull'11 settembre intitolato "11 settembre, colpo di stato in Usa" con tanto di dati e fonti scritte a pie' di pagina. Prima di offendere gratuitamente la gente leggetene i libri. Saluti (Carmine F)
L'ho letto, quel libro. Una completa idiozia "complottista" nel più puro stile di Blondet, che per altro -per la cronaca- è pure "creazionista". Un libro non è di per sé "autorevole" perché presenta dati e fonti "scritte a pie' di pagina", le fonti possono essere piegate quando e come si vuole al proprio cervello bacato. Non ti immagini nemmeno quanti dati e fonti a pie' di pagina avesse l'edizione standard del Mein Kampf. Ad ogni modo Blondet resta uno schifoso antisemita e un nazista, e non ho nessun problema nel ribadirlo questa e altre centomila volte; oltre che, ovviamente, un povero mentecatto. Mi sembra che tu sia stato abbondantemente pagato, e puoi tornartene tranquillamente ai deliri di quel coglione. Saluti e buon pie' di pagina. [RV]
17/10/2008 - 21:53
Coglione è chi crede (e mi rivolgo a te) che chi abbia le idee diverse dalle proprie sia un "nazista". Se stiamo a questo livello(visto che ho un parente morto per mano dei tedeschi a Cefalonia) non posso dirmi di certo pagato ma offeso
(Carmine F)
Mi sembra d'aver dato di coglione al camerata Blondet, non a te. Ma se ti senti così tanto in comunione di intenti con quel figuro da sentirti pure "offeso" e dal dare del coglione a chi non lo aveva dato a te personalmente, beh, non posso che prendere atto, e mandarti con sommo piacere in quel posticino dove non batte mai il sole. Se vuoi puoi sfidarmi a duello o querelarmi, poiché ho sufficiente coraggio per non nascondermi dietro a un'iniziale: Riccardo Venturi, via dell'Argingrosso 65/C, 50142 Firenze, tel. 055/9060723. Ora fammi e facci il santo piacere di scomparire di qui, ché questo non è il posto né per dei nazisti né per i loro difensori,... (continua)
Di fronte alla morte non voglio scrivere quello che ho sempre pensato del personaggio Heider, comunque penso che guidando in quella maniera Heider poteva investire la macchina di qualche innocente e aumentare il numero delle vittime, come purtroppo succede spesso quando c'è un ubriaco al volante. Fortunatamente questa volta è morto solo lui.
This is another later Icelandic translation of the Internationale. Translated by expert translator Magnús Ásgeirsson, most likely in the 1930s.
The most popular translation is the one on your website first published in 1922.
Source: Þjóðviljinn, 1 May 1972 pp 10-11"
Una traduzione islandese più tarda dell'Internazionale, effettuata dall'esperto traduttore Magnús Ásgeirsson, probabilmente attorno agli anni '30.
La traduzione più nota è quella contenuta nel nostro sito, pubblicata per la prima volta nel 1922.
Fonte: Þjóðviljinn ("La volontà del popolo")*, 1° maggio 1972, pp 10-11.
*Þjóðviljinn: era il quotidiano del Partito Comunista Islandese. [CCG/AWS Staff]
Grazie a Emil Boasson per questo prezioso contributo. Thanks to Emil Boasson for this invaluable contribution.
Þökk Emili Boassyni fyrir þetta ómetanlega framlag.
Il governo Berlusconi sancisce la privatizzazione dell’acqua nel silenzio più totale
Riporto da qui la lettera che Padre Alex Zanotelli ha inviato a Beppe Grillo:
“Caro Beppe,
nel cuore di questa estate torrida e di questa terra calabra, lavorando con i giovani nelle cooperative del vescovo Brigantini (Locride) e dell’Arca di Noè (Cosenza), mi giunge, come un fulmine a ciel sereno, la notizia che il governo Berlusconi sancisce la privatizzazione dell’acqua.
Infatti il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro G. Tremonti che nel comma 1 afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica.
Tutto questo con l’appoggio dell’opposizione, in particolare del PD, nella persona del suo corrispettivo ministro-ombra Lanzillotta (una decisione che mi indigna, ma non mi sorprende, vista... (continua)
De dichtbundel ‘Poésie et Vérité’ (1942) van Paul Eluard bevat gedichten over Parijs in oorlogstijd. De gedreven pacifist maakt een tweede keer een wereldoorlog mee. Zijn alom bekend geworden gedicht ‘Liberté’ stimuleerde de moraal van het Franse volk in hoge mate. Ook in de Turkse vertaling op muziek van de componist-zanger-sazspeler Zülfü Livaneli komen de eenvoud en de gedrevenheid van woord en ritme volledig tot hun recht.
VRIJHEID (continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/10/2008 - 02:39
Ey Özgürlük - La versione turca scritta e cantata da Zülfü Livaneli (1977) Ey Özgürlük - The Turkish version written and sung by Zülfü Livaneli (1977)
Chi poteva tradurre la poesia di Éluard, metterla in musica e cantarla se non Zülfü Livaneli? Mi spiace molto non conoscere il turco per apprezzare quello che sicuramente deve essere un capolavoro... Il testo è ripreso da Hei Pasoep. (RV)
(Carmine F)