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Prima del 2008-1-7

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Champ d'honneur

Champ d'honneur
Credo sia un brano dall'album "Y'a pas d'amour" del 2000.
Il sito del gruppo è questo: http://lessalesmajestes.free.fr/
Ci sono anche i testi...

Versione francese di In Flanders Fields (come segnalato da Vanni)
Je suis tombé ce matin
(continua)
inviata da Alessandro 3/1/2008 - 00:38
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Il disgelo

Il disgelo
Testo e musica di Francesco Guccini

Dall’album del 1967 “Per quando noi non ci saremo” dei Nomadi, una delle poche vere voci musicali italiane che hanno cercato di tradurre i sogni della rivolta giovanile dell’epoca partiti dagli USA di Bob Dylan e di Joan Baez.

E che fossero voci vere lo dimostra il fatto che i Nomadi, necessariamente modificati nel loro organico, restano ancora oggi uno dei pochi gruppi italiani ancora validi.
Quando il sole ritornerà nel cielo
(continua)
inviata da i.fermentivivi 2/1/2008 - 16:33
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Salvatore Giuliano

Salvatore Giuliano
[2000]
Testo di Luca Mirti
Musica di Luca Mirti e Marco "Schuster" Lastrucci
Album: "Ad un passo dal cielo"

Una canzone molto controversa dei Del Sangre, che inseriamo dopo che sono tornati, almeno per una volta, ad eseguirla in pubblico lo scorso 28 dicembre a Arcola (SP), su esplicita richiesta di un personaggio di eccezione che "è venuto da Torino per sentirla": Giorgio Olmoti. La canzone è preceduta da un'introduzione di Francesco Senia, del quale riportiamo anche un commento comparso il 25/09/2007 sulla mailing list "Fabrizio":


Il confine sugli scogli...
Di Francesco Senia, 25 settembre 2007.

Il mio amico Luca Mirti ha scritto una canzone, un capolavoro, che però oramai i Del Sangre non cantano più. "Salvatore Giuliano" è una canzone che definire "scomoda" è poco! E' una canzone sul bandito Giuliano e, credo, gli sia stata suggerita dalla visione di film (non quello di Rosi,... (continua)
Lo sguardo nel sole che spacca la terra a metà
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 2/1/2008 - 16:08
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Zimbabwae

Zimbabwae
Dall'album "Union" del 1988.
What you gonna do Zimbabwae
(continua)
inviata da Alessandro 2/1/2008 - 15:19
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Sta mane quì

Sta mane quì
Il testo è ripreso da Foru Corsu.
Cinqu'ore di matina
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/1/2008 - 13:49
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Feniant

Feniant
[2000]
Album: L'Usina
Paroles / Testo: Joan Lo Rebéca [1897]
Musique / Musica: Pierre Carles / Dupain [2000]

L'intero album L'Usina (La fabbrica) dei Dupain, uscito nel 2000, scritto totalmente in occitano marsigliese, è dedicato agli scioperi che si ebbero negli ultimi anni del XIX secolo a Marsiglia e nei dintorni, coinvolgendo un numero impressionante di operai di tutte le fabbriche e che provocò una spietata repressione da parte delle autorità; anche perché alle rivendicazioni di classe per delle migliori condizioni di lavoro si aggiunsero alla rivolta (perché di una vera rivolta si trattò) componenti indipendentistiche mai sopite nell'intera Occitania. Ma L'Usina, da qualunque angolazione lo si voglia prendere, è un album di lotta di classe. Basato in buona parte su testi originali dell'epoca, come questa poesia di Joan Lo Rebéca, del 1897, in cui si narra una storia che potrebbe... (continua)
Ò mon bòn Joan, ò mon collèga
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 2/1/2008 - 11:56
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Victoria

Victoria
Album: Entre Ciment Et Belle Etoile(2006)
Moi c'est Victoria née il y a 14 printemps.
(continua)
inviata da adriana 2/1/2008 - 09:05
Il 2008 inizia così com'è iniziato tutto il sito: con una canzone di Boris Vian, Chantez. Un'occasione per augurare un buon anno di opposizione totale a tutte e tutti.
Riccardo Venturi 1/1/2008 - 23:55
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Chantez

Chantez
[1954]
Paroles de Boris Vian
Testo di Boris Vian
Musique de Boris Vian et Harold Berg
Musica di Boris Vian e Harold Berg

Ci piace oltremodo iniziare quest'anno 2008 con una canzone di Boris Vian, colui che con Le déserteur ha dato inizio a tutto quanto questo sito. E questa sua canzone è di quello stesso anno 1954; fece parte della sua tournée di concerti, dove la interpretava personalmente, ma fu incisa da Béatrice Moulin nel 1964.

Dal volume: Boris Vian, Chansons Textes établis et annotés par Georges Unglik avec la collaboration de Dominique Rabourdin - Christian Bourgois éditeur, 1984, 1994, riprendiamo la suddivisione del testo con le indicazioni di esecuzione.
L'autobus vous passe sous le nez
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/1/2008 - 23:47
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Una salida

Una salida
Album "Revolution Prohibida"

Dedicada a las madres de la Plaza de Mayo
Busquemos una salida,
(continua)
inviata da adriana 1/1/2008 - 11:17

Oh, Martin!

Oh, oh, Martin!
(continua)
inviata da C. Viadel 30/12/2007 - 15:54
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Sing

Sing
Può starci questa canzone (dall'album "Songs of mass destruction" del 2007, in duetto con Madonna) nel percorso sulla violenza sulle donne?
(This is a call for the national implementation
(continua)
inviata da Renato Stecca 30/12/2007 - 15:02
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Bomba

Bomba
Un nuovo brano esplosivo dello storico gruppo demenziale toscano. Ho amorevolmente trascritto il testo all'ascolto.
Bomba
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 30/12/2007 - 12:49
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La zolfara

La zolfara
[1959]
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Fausto Amodei

Album: Le canzoni della malavita 2

Riprendiamo il testo da Canti di lotta, dove però la canzone è indicata erroneamente come anonima.


Il disastro minerario di Gessolungo del 12 novembre 1881

Premessa
"Nel giorno 12 Novembre 1881 la città di Caltanissetta venne funestata da grave disastro.
Un disastro di gas, scoppiato alle ore del 6 del mattino nella miniera di Gessolungo, cagionava la morte a 66 degli operai addetti alla estrazione dello zolfo e più che 40 ne rendeva inagibili al lavoro.
Cento e più famiglie rimasero nel letto e nella miseria."
Queste le parole di inizio della "RELAZIONE del COMITATO DI SOCCORSO pe' danneggiati di GESSOLUNGO".
Gli zolfatai convivevano con la paura della morte, con la possibilità di non ritornare a casa la sera e gli infortuni erano "messi a conto".
Talvolta gli infortuni avevano conseguenze... (continua)
Otto sono i minatori
(continua)
inviata da Riccardo Venturi e Daniela k.d. 29/12/2007 - 23:54

We Agree, But We Shall Wait !

Il n'est pas le moment.
(continua)
inviata da C.Viadel 29/12/2007 - 22:20
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Brava gente

Brava gente
Canzone scritta durante la guerra di camorra e che vuole esaltare tutta la brava gente di quei quartieri che è costretta all'omertà.
Chiove, chiove, nun è acqua
(continua)
inviata da Peppe C. 29/12/2007 - 20:59
Percorsi: Mafia e mafie

Vanished Nightmare

For wars as The Vietnam War.
With the sinner tongue of politicians
(continua)
inviata da C.Viadel 29/12/2007 - 20:48

Southern Jailhouse

Miss Rose Parks and Emmett Till
(continua)
inviata da C.Viadel 29/12/2007 - 20:15

Waking Up

Waking Up
Album "Berlin HI-FI"
In the morning waking up
(continua)
29/12/2007 - 19:23
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Cake Parade

Cake Parade
Album: "Places" (2007)
The sun is up looks like a perfect day
(continua)
29/12/2007 - 16:32
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L'eroe

L'eroe
Dall'album "Il ragù con la guerra" (2005)
E mo cu ll'uocchie chine d'acqua 'e core
(continua)
inviata da Peppe C. 28/12/2007 - 21:40
Percorsi: Eroi
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Rawalpindi Blues

Rawalpindi Blues
Album: "Escalator over the Hill" (1971)

Cari amici delle CCG,
sono qui a rompervi con le mie idee.
Devi dirvi che io non guardo praticamente mai la tivù e le mie informazioni sul mondo si riducono al quotidiano (la Repubblica, per inciso) che compro tutte le mattine; credo poco a quello che scrivono, ma insomma mi basta per farmi un’idea di cosa succede in questo mondo di scemi.

Or bene, stamattina ho comperato il giornale poco prima di mezzogiorno e sono rimasto di sasso alla notizia dell’assassinio di Benazir Bhutto: non che non me lo aspettassi, ma insomma fa sempre un certo effetto. Non ne so abbastanza per esprimere una opinione sensata sul personaggio; magari era una stronza qualsiasi, però mi piaceva ed ero comunque dalla sua parte; una donna, in un mondo di maschi cretini come sono i fondamentalisti (musulmani o cristiani, non faccio differenza) non poteva che attirare le mie... (continua)
JACK:
(continua)
inviata da Renato Stecca 28/12/2007 - 19:25
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Tant qu'il y a des Pyrénées

Tant qu'il y a des Pyrénées
Paroles de Georges Brassens
Musique de Georges Brassens
Arrangements et interprétation de Jean Bertola
Testo di Georges Brassens
Musica di Georges Brassens
Arrangiamenti e interpretazione di Jean Bertola


Tant qu'il y a des Pirénées… ("finché esistono i Pirenei…") è un vecchio detto francese che segna, in modo "rassicurante", e forse anche un po' razzista, la separazione tra la Francia e la Spagna, tra due "mondi" vicini e lontanissimi al tempo stesso; e già dal titolo, si può vedere che questa è una canzone (volutamente) controversa, in pieno "stile Deux oncles"; ma, a differenza di quest'ultima, Brassens la lasciò in un cassetto fino all'ultimo, con la musica già composta, non decidendosi mai né a inserirla in un album, né a eseguirla in pubblico. Temeva, forse a ragione, di scatenare l'ennesimo putiferio; e ce ne sarebbe stato ben donde.

Inutile ripetere per l'ennesima volta la... (continua)
Frapper le gros Mussolini,
(continua)
inviata da C.viadel 28/12/2007 - 19:03
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Political World

Political World
da "Oh Mercy" (1989)
We live in a political world,
(continua)
inviata da C. Viadel 28/12/2007 - 18:56
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Let Us Praise The Masters Of Slow Death

Let Us Praise The Masters Of Slow Death
[1991]

Album: Plague Mass (1984 End of the Epidemic)

Lyrics and Music by Diamanda Galás
Testo e musica di Diamanda Galás

Una canzone che, nella lotta senza quartiere che Diamanda Galás conduce contro l'AIDS e soprattutto contro i sistemi di potere e economici che ne hanno decretato la diffusione, tocca dei temi assai vicini a quelli del nostro sito. Un titolo assolutamente stupendo per un testo stupendo. [CCG/AWS Staff]
What Sympathy in Death discloses
(continua)
inviata da AWS Diamanda Galás Fan Club 28/12/2007 - 15:07
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Pretoria

Pretoria
Dall'album "Freedom - No Compromise" del 1987.
I was standing in Pretoria
(continua)
inviata da Alessandro 28/12/2007 - 14:46

Time Our Wicked Home

Mon email è cviatren@hotmail.com
Time has lived inside a swamp
(continua)
inviata da Carles Viadel 28/12/2007 - 13:08
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Odio e lacreme

Odio e lacreme
Dall'album "Il ragù con la guerra" (2005)
Siente siè, sta parlanno
(continua)
inviata da Peppe C. 28/12/2007 - 03:52
Con la versione italiana di Birmingham Sunday di Richard Fariña, questo sito raggiunge le 7000 traduzioni e commenti.
Riccardo Venturi 27/12/2007 - 22:18

A Gift Come From The Law

Oh, Law, Law!
(continua)
inviata da Carles Viadel Mestre 27/12/2007 - 19:39
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La licenza

anonimo
La licenza
PORTANTINA
(continua)
27/12/2007 - 19:05
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Mississippi Goddam

Mississippi Goddam
(con alcuni interventi di Francesco Senia)
27 dicembre 2007
QUELL'INFETTO SCHIFO DEL MISSISSIPPI
(continua)
27/12/2007 - 17:26
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Blind Willie McTell

Blind Willie McTell
First Release and Recording: 1983
Lyrics and Music by Bob Dylan
Testo e musica di Bob Dylan
The Bootleg Series Volumes 1-3 [1991]

"Blind Willie McTell" is a song by Bob Dylan, titled after the blues singer Blind Willie McTell. It was recorded in 1983 but left off Dylan's album Infidels and officially released in 1991 on the The Bootleg Series Volumes 1-3 (Rare & Unreleased) 1961-1991. The melody is loosely based on "St. James Infirmary Blues". For the song, Dylan, seated at the piano and accompanied by Mark Knopfler on the acoustic guitar, sings a series of plaintive, heartbreaking verses depicting allegorical scenes which reflect on the history of American music and slavery. Each verse ends with the same negative refrain: "Nobody can sing the blues like Blind Willie McTell."

Following three albums with overt Christian themes, Infidels struck most major rock critics (perhaps erroneously)... (continua)
Seen the arrow on the doorpost
(continua)
inviata da Carles Viadel 27/12/2007 - 14:43

Is There Any Free Place?

Is There Any Free Place?
Version française de Carles Viadel Mestre
EST-CE QU'IL Y A UNE PLACE LIBRE?
(continua)
inviata da Carles Viadel 27/12/2007 - 14:36

Qu'est-ce que nous ferons?

Un romance pendant les deux guerres mondiales et l'époque d'entre guerres.
Qu'est-ce que nous ferons?
(continua)
inviata da C.Viadel 27/12/2007 - 13:13
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La figlia del Reggimento: Coro di soldati

La figlia del Reggimento: Coro di soldati
Da La Figlia del Reggimento / La Fille du Régiment
Opera comica in 2 atti di J.H.V. De Saint-Georges e J.-F. A. Bayard
Libretto italiano di Carlo Bassi
Musica di Gaetano Donizetti
Prima rappresentazione: Parigi, 1840
Atto I, 12

Permettetemi di dedicare questo momento della “Fille du régiment” di Gaetano Donizetti su libretto di Jules Vernoy de Saint-Georges e Jean-François Bayard al presidente del Consiglio Romano Prodi, che ha recentemente dichiarato di essere orgoglioso dei nostri soldati in missione in Libano.
Con una solenne dichiarazione: Caro Romano, hai avuto il mio voto nelle ultime lezioni (per forza, l’alternativa era la iena ridens!); ma non l’avrai mai più. Tanto, se rivince il buffone di Arcore, non cambia niente.
Le Caporal; Soldats
(continua)
inviata da Renato Stecca 27/12/2007 - 11:05
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Les collines de Rabiah

Les collines de Rabiah
Ho scoperto in questa notte Santa questa magnifica canzone e me ne sono innamorato x l'intensità delle parole e per la musica che strazia il cuore. Ho rivolto il mio pensiero a tutte le vittime innocenti delle guerre e ho pianto lacrime di sangue, come da tempo non mi accadeva. Complimenti Adamo! By Marco
Marco Pestarino 27/12/2007 - 03:53
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Huovi!

Huovi!
26 dicembre 2007

"In attesa di trovare un traduttore", c'era scritto nell'introduzione; poiché l'attesa è risultata vana per due anni, alla fine mi ci sono messo io a farla. Direi che il gioco valeva senz'altro la candela.
IL CAVALIERE IN ARMATURA
(continua)
26/12/2007 - 17:08
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Carry Greenham Home

Carry Greenham Home
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook

Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.

On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.

On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.

The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.

en.wikipedia

Il Campo della... (continua)
Hand in hand, the line extends
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 26/12/2007 - 15:03

I Am A Witness To Your War Crimes

The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook

Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.

On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.

On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.

The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.

en.wikipedia

Il Campo della... (continua)
I am a witness to your war crimes,
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 26/12/2007 - 14:44

Lies

The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook

Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.

On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.

On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.

The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.

en.wikipedia

Il Campo della... (continua)
Nuclear is a safe kind of energy
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 26/12/2007 - 14:40

Under the Full Moonlight We Dance [Full Moonlight Dance]

Under the Full Moonlight We Dance [Full Moonlight Dance]
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook

Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.

On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.

On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.

The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.

en.wikipedia

Il Campo della... (continua)
Under the full moonlight we dance
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 26/12/2007 - 14:35
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Se questo è un uomo

La versione in lingua ebraica della prima parte del testo, da questa pagina. Una versione completa sarà preparata in seguito.
Se questo è un uomo
הזהו אדם?
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/12/2007 - 02:54




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