Dans la gueule du loup
Versione italiana di Riccardo Venturi
5 gennaio 2008
IN BOCCA AL LUPO
(continua)
(continua)
5/1/2008 - 23:33
O cara moglie
[1965]
Omicron-Della Mea
Musica di G. Salviucci Marini
Dischi del Sole 208
Dischi del Sole 205
Dischi del Sole mc/5
In album con "La piccola ragione d'allegria"
La più famosa canzone di Ivan della Mea era fino ad oggi rimasta assente da questa raccolta, probabilmente perché ancora non esisteva un suo specifico topic. Ce l'ha, ora, con il percorso sull'emigrazione e sulla guerra del lavoro. Ce l'ha per l'immagine che vedete sopra, il corteo di 25.000 lavoratori dopo il rogo al treno di laminazione della ThyssenKrupp di Torino, il 6 dicembre 2007, che in quel momento era costato la vita a quattro operai. Oggi, 5 gennaio 2008, sappiamo che le vittime sono state sette. Tutti gli operai che si trovavano lì. Non ne è sopravvissuto nessuno.
Sono tutti quanti, ora, a gridare e berciare perché bisogna fare qualcosa. Ma sentiteli. Dopo che in Italia, ogni anno, sul lavoro muoiono 1500 persone.... (continua)
Omicron-Della Mea
Musica di G. Salviucci Marini
Dischi del Sole 208
Dischi del Sole 205
Dischi del Sole mc/5
In album con "La piccola ragione d'allegria"
La più famosa canzone di Ivan della Mea era fino ad oggi rimasta assente da questa raccolta, probabilmente perché ancora non esisteva un suo specifico topic. Ce l'ha, ora, con il percorso sull'emigrazione e sulla guerra del lavoro. Ce l'ha per l'immagine che vedete sopra, il corteo di 25.000 lavoratori dopo il rogo al treno di laminazione della ThyssenKrupp di Torino, il 6 dicembre 2007, che in quel momento era costato la vita a quattro operai. Oggi, 5 gennaio 2008, sappiamo che le vittime sono state sette. Tutti gli operai che si trovavano lì. Non ne è sopravvissuto nessuno.
Sono tutti quanti, ora, a gridare e berciare perché bisogna fare qualcosa. Ma sentiteli. Dopo che in Italia, ogni anno, sul lavoro muoiono 1500 persone.... (continua)
O cara moglie stasera ti prego
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/1/2008 - 22:19
Leonard Cohen: Bird On The Wire
4 gennaio 2008
UN UCCELLO SU UN FILO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/1/2008 - 19:30
Contessa
Paolo la tua Contessa è e rimane unica anche dopo 40 anni, mi ha fatto tornare indietro nel tempo quando nel 74/75 ancora si cantava la tua canzone nei cortei studenteschi e noi, giovani pieni di entusiasmo, cantandola avevamo, ancora li abbiamo, i brividi addosso.
Per me sei stato e sempre sarai un grande e la tua CONTESSA è inattaccabile e deve rimanere così nel tempo.
Ciao un abbraccio
Per me sei stato e sempre sarai un grande e la tua CONTESSA è inattaccabile e deve rimanere così nel tempo.
Ciao un abbraccio
massimo 5/1/2008 - 16:27
The Death of Stephen Biko
(1978)
Su Steve Biko si veda Biko di Peter Gabriel
La canzone si trova nell'album intitolato "Heroes"
Su Steve Biko si veda Biko di Peter Gabriel
La canzone si trova nell'album intitolato "Heroes"
Stephen Biko lay in shackles on a urine sodden mattress
(continua)
(continua)
5/1/2008 - 14:29
God Save The Queen
comunque guardate che la vera anarchia si basa su due cose principali:
1)libertà
2)pace
mentre poi c'è quella moderna del punk che si è diffusa che è quella dei mitici SEX PISTOLS no future!!!!
1)libertà
2)pace
mentre poi c'è quella moderna del punk che si è diffusa che è quella dei mitici SEX PISTOLS no future!!!!
spirito selvaggio 5/1/2008 - 12:44
My Son John
[1966]
Lyrics and musis by Tom Paxton
Testo e musica di Tom Paxton
"My Son John" is a moving song about a soldier who comes back home and can't even begin to describe what he's been through.
"My Son John" è una toccante canzone su un soldato che torna a casa e non riesce neppure a cominciare a descrivere quel che ha passato.
Lyrics and musis by Tom Paxton
Testo e musica di Tom Paxton
"My Son John" is a moving song about a soldier who comes back home and can't even begin to describe what he's been through.
"My Son John" è una toccante canzone su un soldato che torna a casa e non riesce neppure a cominciare a descrivere quel che ha passato.
My son, John, was a good boy, and good to me.
(continua)
(continua)
5/1/2008 - 12:21
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Let Us Praise The Masters Of Slow Death
4 gennaio 2008
LODIAMO I PADRONI DELLA MORTE LENTA
(continua)
(continua)
4/1/2008 - 18:41
La terra che non c'è
DDR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
sta canzone è fighissima poi cm seconda voce c'è cippa il massimo!!!!!!!!!!!!!!
sta canzone è fighissima poi cm seconda voce c'è cippa il massimo!!!!!!!!!!!!!!
kikka 4/1/2008 - 14:47
El tren blindado
anonimo
È conosciuta anche con il titolo di "Anda Jaleo".
Ronda è una città Andalusa, in provincia di Malaga; città di toreri e banditi, per lungo tempo isolata, si trova al centro di un paesaggio di imponente e stupefacente bellezza. La città stessa è molto bella e particolare, vi invito a darci un'occhiata.
Ronda è una città Andalusa, in provincia di Malaga; città di toreri e banditi, per lungo tempo isolata, si trova al centro di un paesaggio di imponente e stupefacente bellezza. La città stessa è molto bella e particolare, vi invito a darci un'occhiata.
I CONTRABBANDIERI DI RONDA
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina 4/1/2008 - 12:37
Racconto di guerra
Carissimo Luigi, nel ringraziarti per questo inserimento vorremmo specificarti che, purtroppo, e per tutti gli sforzi quotidiani che facciamo, non ci è possibile seguire come vorremmo tutti gli autori in tutta la loro produzione; qualcosa ci sfugge necessariamente, ed è proprio per questo motivo che questo sito è strutturato come database a libera contribuzione (in modo, cioè, da permettere a chiunque di inserire canzoni non ancora presenti nella raccolta). Grazie ancora e a risentirci presto!
CCG/AWS Staff 4/1/2008 - 08:51
Milonga de andar lejos
MILONGA PER ANDARE LONTANO
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina 3/1/2008 - 16:25
Let's Not Shit Ourselves (To Love And To Be Loved)
Eccoci qua. Posso avere un rullo di tamburi per cominciare questa maledetta canzone?
(continua)
(continua)
inviata da mr. Jack 3/1/2008 - 14:51
Il giorno dell'eguaglianza
anche io sono contro la guerra noi tocca lotare per fare finire la guera e anche lapena di morte
nicolatoppo 2/1/2008 - 17:08
Lyndon Johnson Told the Nation
Scaricabile dal sito ufficiale
GEORGE W. TOLD THE NATION
(continua)
(continua)
2/1/2008 - 14:43
La strada
Il testo, così come cantato negli spettacoli.
[parlato] Maria, ti amo.
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 31/12/2007 - 17:46
Holy Wars
E ora leggetevi la traduzione per riflettere...
GUERRE SANTE
(continua)
(continua)
inviata da Davide 31/12/2007 - 14:35
Melt The Guns
Ci scusiamo per la traduzione, forse approssimativa perché trascritta da una registrazione da Radio Golfo Paradiso, nel 1983 dove era stata letta dal volume di Paolo Bertrando “XTC - Testi con traduzione a fronte”. Arcana Editrice, che raccoglie i testi dei migliori brani di questo gruppo, un libro che purtroppo non siamo riusciti più a trovare.
FONDI I CANNONI
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 31/12/2007 - 10:06
Damien Rice: Eskimo
Questa canzone con la guerra non c'entra assolutamente nulla...
provate "lonely soldier" dello stesso damien rice, piuttosto...
(lettore)
provate "lonely soldier" dello stesso damien rice, piuttosto...
(lettore)
Io a volte mi chiedo quanto poco ci vorrebbe, prima di premere il tasto "enter" (o "invio" che dir si voglia), a dare una controllatina a quel che si è scritto. Prima di tutto perché "Lonely Soldier" c'è già, e da tempo; poi perché questa canzone fa parte di una particolare categoria di questo sito, gli Extra delle CCG, che raccoglie, come dice il suo stesso nome, degli "Extra", ovvero dei testi non in stretto argomento con il sito. Insomma, vorremmo consigliare all'amico che si firma "lettore", di leggere un po' meglio, facendogli ovviamente i migliori auguri per un felice anno nuovo [CCG AWS Staff]
30/12/2007 - 20:26
Woman On The Tier (I'll See You Through)
Cinque secondi
di Igiaba Scego
Morirò tra cinque secondi.
Non mi hanno detto come.
Hanno solo riso. Denti sporchi. Cariati.
Morirò tra quattro secondi.
Hai ucciso un uomo mi hanno detto.
Lo abbiamo trovato sepolto nella sabbia.
Sabbia. Mare. Sono mille anni che non vedo il mare.
Mi chiedo se è cambiato. Se ha sempre quel sapore assurdo di sale.
Morirò tra tre secondi.
Non ho ucciso nessuno.
Mi credi?
Scappavo. Mille anni fa.
Mi hanno legata.
Stuprata.
Le negre, mi hanno detto, hanno i capelli crespi e la figa gigante.
Non ho controllato.
Morirò tra due secondi.
Mi hanno processata.
Imprigionata.
Seviziata.
Poi stranamente abbandonata.
Il giorno della sentenza ho cagato.
Fino a star male. Fino a soffrire.
Pesanti mattoni ho cagato.
Pazza negra mi ha detto l'avvocato.
Il pazzo era lui, non ha voluto capire.
Ho cagato speranze.
Possibile che tu non abbia saputo vedere?
Morirò... (continua)
di Igiaba Scego
Morirò tra cinque secondi.
Non mi hanno detto come.
Hanno solo riso. Denti sporchi. Cariati.
Morirò tra quattro secondi.
Hai ucciso un uomo mi hanno detto.
Lo abbiamo trovato sepolto nella sabbia.
Sabbia. Mare. Sono mille anni che non vedo il mare.
Mi chiedo se è cambiato. Se ha sempre quel sapore assurdo di sale.
Morirò tra tre secondi.
Non ho ucciso nessuno.
Mi credi?
Scappavo. Mille anni fa.
Mi hanno legata.
Stuprata.
Le negre, mi hanno detto, hanno i capelli crespi e la figa gigante.
Non ho controllato.
Morirò tra due secondi.
Mi hanno processata.
Imprigionata.
Seviziata.
Poi stranamente abbandonata.
Il giorno della sentenza ho cagato.
Fino a star male. Fino a soffrire.
Pesanti mattoni ho cagato.
Pazza negra mi ha detto l'avvocato.
Il pazzo era lui, non ha voluto capire.
Ho cagato speranze.
Possibile che tu non abbia saputo vedere?
Morirò... (continua)
daniela -k.d.- 30/12/2007 - 10:34
Parole sante
Dal blog di Ezio Palabrasenelviento una poesia di Vivian Lamarque
Auspicando la sparizione di mano d’opera per la professione
Se questo lavoro di datore di morte
Di accompagnatore di ultimi corridoi
Di sdraiatore su lettini
Di legatore di lacci
Di guardatore di orologi
Di schiacciatore di pulsanti
Se questi lavoratori di datori di morte
Che si alzano alle sette
E si lavano
E si vestono
E mangiano due uova
E accompagnano i figli a scuola
E poi vanno al lavoro di datori di morte
Se questi datori di morte
Entrati nel portone
Procedessero a gambero
E tornassero nella scuola dei figli per riprenderseli
E a casa per vomitare due uova
E svestirsi
E slavarsi
E coricarsi
E si addormentassero
Si addormentassero fino alle sette di ieri
Fino al risveglio di cambiare lavoro.
Auspicando la sparizione di mano d’opera per la professione
Se questo lavoro di datore di morte
Di accompagnatore di ultimi corridoi
Di sdraiatore su lettini
Di legatore di lacci
Di guardatore di orologi
Di schiacciatore di pulsanti
Se questi lavoratori di datori di morte
Che si alzano alle sette
E si lavano
E si vestono
E mangiano due uova
E accompagnano i figli a scuola
E poi vanno al lavoro di datori di morte
Se questi datori di morte
Entrati nel portone
Procedessero a gambero
E tornassero nella scuola dei figli per riprenderseli
E a casa per vomitare due uova
E svestirsi
E slavarsi
E coricarsi
E si addormentassero
Si addormentassero fino alle sette di ieri
Fino al risveglio di cambiare lavoro.
daniela -k.d.- 30/12/2007 - 10:28
Vitti na crozza
Ho letto con interesse gli interventi di Elvira da Parma, nonchè la domanda: perchè questa canzone interessa tanto?
A mio modesto parere, la canzone interessa per due motivi:
- E'un documento storico scritto dal popolo che subisce gli eventi, quindi utile per capire la storia e riscriverla ignorando la storia ufficiale scritta dai vincitori. In pratica questa ballata popolare dimostra che la Sicilia è stata sempre "liberata" da chi l'ha conquistata, ma il popolo, la povera gente, ha solo cambiato il padrone per cui sgobbare (ricordate il 1860 e Bronte!). Parlo della Sicilia a causa della canzone, ma altrove è avvenuta la stessa cosa, basta cercare per trovare canzoni simili.
- E'una valida testimonianza di come si dimentica la storia patria in uno stato unitario la cui cultura ufficiale è impostata sull'annullamento delle realtà precedenti.
Infatti la canzone dei solfari e dei braccianti... (continua)
A mio modesto parere, la canzone interessa per due motivi:
- E'un documento storico scritto dal popolo che subisce gli eventi, quindi utile per capire la storia e riscriverla ignorando la storia ufficiale scritta dai vincitori. In pratica questa ballata popolare dimostra che la Sicilia è stata sempre "liberata" da chi l'ha conquistata, ma il popolo, la povera gente, ha solo cambiato il padrone per cui sgobbare (ricordate il 1860 e Bronte!). Parlo della Sicilia a causa della canzone, ma altrove è avvenuta la stessa cosa, basta cercare per trovare canzoni simili.
- E'una valida testimonianza di come si dimentica la storia patria in uno stato unitario la cui cultura ufficiale è impostata sull'annullamento delle realtà precedenti.
Infatti la canzone dei solfari e dei braccianti... (continua)
Bafurno Salvatore 29/12/2007 - 22:21
Soldier's Last Letter
L'ULTIMA LETTERA DI UN SOLDATO
(continua)
(continua)
inviata da Kiocciolina 29/12/2007 - 18:30
Comunista
Comico? mmmmhhhh... Può darsi, ma non mi fa ridere. Questa gente che si rifà improbabili verginità, di questi tempi, mi suscita solo un rabbioso e assoluto disprezzo.
A parte che queste "conversioni" a seconda di come tira il vento mi puzzano solo di giubba rigirata, quello che proprio non tollero è il "non sono mai stato comunista" rilanciato recentemente anche da Veltroni... Hanno la faccia come il culo, e oltretutto si permettono di trattarci da idioti.
Indimenticabile Crozza quando fa dire al suo Veltroni che, essendo un grande sportivo, si era iscritto alla FGCI perché pensava che fosse la Federazione dei Giovani Canoisti Italiani...
A parte che queste "conversioni" a seconda di come tira il vento mi puzzano solo di giubba rigirata, quello che proprio non tollero è il "non sono mai stato comunista" rilanciato recentemente anche da Veltroni... Hanno la faccia come il culo, e oltretutto si permettono di trattarci da idioti.
Indimenticabile Crozza quando fa dire al suo Veltroni che, essendo un grande sportivo, si era iscritto alla FGCI perché pensava che fosse la Federazione dei Giovani Canoisti Italiani...
Maria Cristina 29/12/2007 - 09:42
Rawalpindi Blues
Caro Renato,
detto fra noi questa canzone qui probabilmente non c'entra niente. O forse sì. Ma chi se ne frega, ce la mettiamo lo stesso.
Prima di tutto perché Carla Bley è fantastica e la ricordiamo per la Liberation Music Orchestra di Charlie Haden, un'esperienza meravigliosa. E soprattutto perché mi è piaciuta molto la tua introduzione. Neanch'io sono abbastanza informato per dare un giudizio su quanto è successo ma almeno una cosa mi pare di aver capito: questa moda di presentare la Bhutto come la beniamina degli Stati Uniti è fuorviante. Quello appoggiato dagli Stati Uniti è sicuramente Musharraf, e abbiamo visto con quali risultati disastrosi.
detto fra noi questa canzone qui probabilmente non c'entra niente. O forse sì. Ma chi se ne frega, ce la mettiamo lo stesso.
Prima di tutto perché Carla Bley è fantastica e la ricordiamo per la Liberation Music Orchestra di Charlie Haden, un'esperienza meravigliosa. E soprattutto perché mi è piaciuta molto la tua introduzione. Neanch'io sono abbastanza informato per dare un giudizio su quanto è successo ma almeno una cosa mi pare di aver capito: questa moda di presentare la Bhutto come la beniamina degli Stati Uniti è fuorviante. Quello appoggiato dagli Stati Uniti è sicuramente Musharraf, e abbiamo visto con quali risultati disastrosi.
Lorenzo Masetti 28/12/2007 - 20:02
Stranizza d'amuri
Le lacrime scorrono ancora calde dal mio viso di eterno bambino. Penso alla mia più grande stranizza d'Amuri chiamata Paola! Un amore impossibile ma ancora vivo nel mio cuore.Grazie Battiato!! Da oggi grazie alla tue parole so di non essere solo.......Viva l'Amore anche se impossibile.....Vive la stranizza d'amori!!!!!
Gennaro 28/12/2007 - 16:40
La figlia del Reggimento: Coro di soldati
"Caro Romano, hai avuto il mio voto nelle ultime lezioni (per forza, l’alternativa era la iena ridens!); ma non l’avrai mai più. Tanto, se rivince il buffone di Arcore, non cambia niente."
Mah, Renato, sembra che tu abbia scoperto l'acqua calda. Tutti i nostri governi, di qualunque colore fossero, sono sempre stati guerrafondai. E allora, se è questo l'aspetto che può determinare il nostro consenso, non si vota mai punto e basta.
Resta il fatto che il Nano di Arcore è un fascista e un gangster e Prodi sarà di tutto ma non certo un dittatore e un mafioso. Alla merda preferisco ancora la mortadella. E sennò me ne sto a pancia vuota, ma senza bisogno di tante professioni di non voto e senza stupirmi più di tanto.
Mah, Renato, sembra che tu abbia scoperto l'acqua calda. Tutti i nostri governi, di qualunque colore fossero, sono sempre stati guerrafondai. E allora, se è questo l'aspetto che può determinare il nostro consenso, non si vota mai punto e basta.
Resta il fatto che il Nano di Arcore è un fascista e un gangster e Prodi sarà di tutto ma non certo un dittatore e un mafioso. Alla merda preferisco ancora la mortadella. E sennò me ne sto a pancia vuota, ma senza bisogno di tante professioni di non voto e senza stupirmi più di tanto.
Alessandro 28/12/2007 - 15:08
Manhattan Kaboul
Joan Baez ha cantato (in francese!) la canzone di Renaud durante il suo recente tour europeo.
28/12/2007 - 14:46
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