The Stare's Nest By My Window
The bees build in the crevices
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/1/2008 - 22:03
Ninna nanna
[2005]
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "Ignazio"
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "Ignazio"
Ninna nanna dormi poco
(continua)
(continua)
inviata da Luigi Piccioni 4/1/2008 - 08:55
Racconto di guerra
[2001]
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "C'è poco da ridere"
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "C'è poco da ridere"
È strano che per tanti (sei) anni questo pezzo devastante e amaro di Paolo Pietrangeli non sia stato notato da chi contribuisce a costruire “Canzoni contro la guerra”.
Comunque si tratta ancora e forse anche più di ieri di un ritratto efficacissimo dei troppi (quasi tutti ormai, se guardiamo ai numeri parlamentari) signori della guerra nostrani.
Il riferimento è ovviamente all’aggressione alla Serbia del 1999, ma si adatta perfettamente a tutte le guerre Usa cui l’Italia si è servilmente accodata dal 1991 a oggi.
La canzone è contenuta nell’album “C’è poco da ridere” del 2001.
Comunque si tratta ancora e forse anche più di ieri di un ritratto efficacissimo dei troppi (quasi tutti ormai, se guardiamo ai numeri parlamentari) signori della guerra nostrani.
Il riferimento è ovviamente all’aggressione alla Serbia del 1999, ma si adatta perfettamente a tutte le guerre Usa cui l’Italia si è servilmente accodata dal 1991 a oggi.
La canzone è contenuta nell’album “C’è poco da ridere” del 2001.
Italia
(continua)
(continua)
inviata da Luigi Piccioni 4/1/2008 - 08:48
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Milonga de andar lejos
Canciones para el hombre nuevo (1968)
Qué lejos está mi tierra
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina 3/1/2008 - 16:23
Zangra
Paroles et Musique: Jacques Brel, 1962
Nell’album “Les Bourgeois”
Canzone ispirata al romanzo "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati, pubblicato nel 1940 (prima traduzione francese del 1949)
(Bernart Bartleby)
Nell’album “Les Bourgeois”
Canzone ispirata al romanzo "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati, pubblicato nel 1940 (prima traduzione francese del 1949)
(Bernart Bartleby)
Je m'appelle Zangra et je suis lieutenant
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 3/1/2008 - 10:16
Le colonel
[1958]
Parole di Jacques Brel
Musica di Gaby Wagenheim (1918-), compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra.
Nell'album intitolato “Au printemps”
(B.B.)
Parole di Jacques Brel
Musica di Gaby Wagenheim (1918-), compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra.
Nell'album intitolato “Au printemps”
(B.B.)
Colonel, faut-il,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 3/1/2008 - 10:14
Champ d'honneur
Credo sia un brano dall'album "Y'a pas d'amour" del 2000.
Il sito del gruppo è questo: http://lessalesmajestes.free.fr/
Ci sono anche i testi...
Versione francese di In Flanders Fields (come segnalato da Vanni)
Il sito del gruppo è questo: http://lessalesmajestes.free.fr/
Ci sono anche i testi...
Versione francese di In Flanders Fields (come segnalato da Vanni)
Je suis tombé ce matin
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 3/1/2008 - 00:38
Percorsi:
Il Papavero: un fiore contro la guerra?
Il disgelo
Testo e musica di Francesco Guccini
Dall’album del 1967 “Per quando noi non ci saremo” dei Nomadi, una delle poche vere voci musicali italiane che hanno cercato di tradurre i sogni della rivolta giovanile dell’epoca partiti dagli USA di Bob Dylan e di Joan Baez.
E che fossero voci vere lo dimostra il fatto che i Nomadi, necessariamente modificati nel loro organico, restano ancora oggi uno dei pochi gruppi italiani ancora validi.
Dall’album del 1967 “Per quando noi non ci saremo” dei Nomadi, una delle poche vere voci musicali italiane che hanno cercato di tradurre i sogni della rivolta giovanile dell’epoca partiti dagli USA di Bob Dylan e di Joan Baez.
E che fossero voci vere lo dimostra il fatto che i Nomadi, necessariamente modificati nel loro organico, restano ancora oggi uno dei pochi gruppi italiani ancora validi.
Quando il sole ritornerà nel cielo
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 2/1/2008 - 16:33
Salvatore Giuliano
[2000]
Testo di Luca Mirti
Musica di Luca Mirti e Marco "Schuster" Lastrucci
Album: "Ad un passo dal cielo"
Una canzone molto controversa dei Del Sangre, che inseriamo dopo che sono tornati, almeno per una volta, ad eseguirla in pubblico lo scorso 28 dicembre a Arcola (SP), su esplicita richiesta di un personaggio di eccezione che "è venuto da Torino per sentirla": Giorgio Olmoti. La canzone è preceduta da un'introduzione di Francesco Senia, del quale riportiamo anche un commento comparso il 25/09/2007 sulla mailing list "Fabrizio":
Il confine sugli scogli...
Di Francesco Senia, 25 settembre 2007.
Il mio amico Luca Mirti ha scritto una canzone, un capolavoro, che però oramai i Del Sangre non cantano più. "Salvatore Giuliano" è una canzone che definire "scomoda" è poco! E' una canzone sul bandito Giuliano e, credo, gli sia stata suggerita dalla visione di film (non quello di Rosi,... (continua)
Testo di Luca Mirti
Musica di Luca Mirti e Marco "Schuster" Lastrucci
Album: "Ad un passo dal cielo"
Una canzone molto controversa dei Del Sangre, che inseriamo dopo che sono tornati, almeno per una volta, ad eseguirla in pubblico lo scorso 28 dicembre a Arcola (SP), su esplicita richiesta di un personaggio di eccezione che "è venuto da Torino per sentirla": Giorgio Olmoti. La canzone è preceduta da un'introduzione di Francesco Senia, del quale riportiamo anche un commento comparso il 25/09/2007 sulla mailing list "Fabrizio":
Il confine sugli scogli...
Di Francesco Senia, 25 settembre 2007.
Il mio amico Luca Mirti ha scritto una canzone, un capolavoro, che però oramai i Del Sangre non cantano più. "Salvatore Giuliano" è una canzone che definire "scomoda" è poco! E' una canzone sul bandito Giuliano e, credo, gli sia stata suggerita dalla visione di film (non quello di Rosi,... (continua)
Lo sguardo nel sole che spacca la terra a metà
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 2/1/2008 - 16:08
Zimbabwae
Dall'album "Union" del 1988.
What you gonna do Zimbabwae
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/1/2008 - 15:19
Sta mane quì
Il testo è ripreso da Foru Corsu.
Cinqu'ore di matina
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/1/2008 - 13:49
Feniant
[2000]
Album: L'Usina
Paroles / Testo: Joan Lo Rebéca [1897]
Musique / Musica: Pierre Carles / Dupain [2000]
L'intero album L'Usina (La fabbrica) dei Dupain, uscito nel 2000, scritto totalmente in occitano marsigliese, è dedicato agli scioperi che si ebbero negli ultimi anni del XIX secolo a Marsiglia e nei dintorni, coinvolgendo un numero impressionante di operai di tutte le fabbriche e che provocò una spietata repressione da parte delle autorità; anche perché alle rivendicazioni di classe per delle migliori condizioni di lavoro si aggiunsero alla rivolta (perché di una vera rivolta si trattò) componenti indipendentistiche mai sopite nell'intera Occitania. Ma L'Usina, da qualunque angolazione lo si voglia prendere, è un album di lotta di classe. Basato in buona parte su testi originali dell'epoca, come questa poesia di Joan Lo Rebéca, del 1897, in cui si narra una storia che potrebbe... (continua)
Album: L'Usina
Paroles / Testo: Joan Lo Rebéca [1897]
Musique / Musica: Pierre Carles / Dupain [2000]
L'intero album L'Usina (La fabbrica) dei Dupain, uscito nel 2000, scritto totalmente in occitano marsigliese, è dedicato agli scioperi che si ebbero negli ultimi anni del XIX secolo a Marsiglia e nei dintorni, coinvolgendo un numero impressionante di operai di tutte le fabbriche e che provocò una spietata repressione da parte delle autorità; anche perché alle rivendicazioni di classe per delle migliori condizioni di lavoro si aggiunsero alla rivolta (perché di una vera rivolta si trattò) componenti indipendentistiche mai sopite nell'intera Occitania. Ma L'Usina, da qualunque angolazione lo si voglia prendere, è un album di lotta di classe. Basato in buona parte su testi originali dell'epoca, come questa poesia di Joan Lo Rebéca, del 1897, in cui si narra una storia che potrebbe... (continua)
Ò mon bòn Joan, ò mon collèga
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 2/1/2008 - 11:56
Victoria
Album: Entre Ciment Et Belle Etoile(2006)
Moi c'est Victoria née il y a 14 printemps.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/1/2008 - 09:05
Il 2008 inizia così com'è iniziato tutto il sito: con una canzone di Boris Vian, Chantez. Un'occasione per augurare un buon anno di opposizione totale a tutte e tutti.
Riccardo Venturi 1/1/2008 - 23:55
Chantez
[1954]
Paroles de Boris Vian
Testo di Boris Vian
Musique de Boris Vian et Harold Berg
Musica di Boris Vian e Harold Berg
Paroles de Boris Vian
Testo di Boris Vian
Musique de Boris Vian et Harold Berg
Musica di Boris Vian e Harold Berg
Ci piace oltremodo iniziare quest'anno 2008 con una canzone di Boris Vian, colui che con Le déserteur ha dato inizio a tutto quanto questo sito. E questa sua canzone è di quello stesso anno 1954; fece parte della sua tournée di concerti, dove la interpretava personalmente, ma fu incisa da Béatrice Moulin nel 1964.
Dal volume: Boris Vian, Chansons Textes établis et annotés par Georges Unglik avec la collaboration de Dominique Rabourdin - Christian Bourgois éditeur, 1984, 1994, riprendiamo la suddivisione del testo con le indicazioni di esecuzione.
Dal volume: Boris Vian, Chansons Textes établis et annotés par Georges Unglik avec la collaboration de Dominique Rabourdin - Christian Bourgois éditeur, 1984, 1994, riprendiamo la suddivisione del testo con le indicazioni di esecuzione.
L'autobus vous passe sous le nez
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/1/2008 - 23:47
Una salida
Album "Revolution Prohibida"
Dedicada a las madres de la Plaza de Mayo
Dedicada a las madres de la Plaza de Mayo
Busquemos una salida,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/1/2008 - 11:17
Sing
Può starci questa canzone (dall'album "Songs of mass destruction" del 2007, in duetto con Madonna) nel percorso sulla violenza sulle donne?
(This is a call for the national implementation
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 30/12/2007 - 15:02
Bomba
Un nuovo brano esplosivo dello storico gruppo demenziale toscano. Ho amorevolmente trascritto il testo all'ascolto.
Bomba
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 30/12/2007 - 12:49
La zolfara
[1959]
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Fausto Amodei
Album: Le canzoni della malavita 2
Riprendiamo il testo da Canti di lotta, dove però la canzone è indicata erroneamente come anonima.
Il disastro minerario di Gessolungo del 12 novembre 1881
Premessa
"Nel giorno 12 Novembre 1881 la città di Caltanissetta venne funestata da grave disastro.
Un disastro di gas, scoppiato alle ore del 6 del mattino nella miniera di Gessolungo, cagionava la morte a 66 degli operai addetti alla estrazione dello zolfo e più che 40 ne rendeva inagibili al lavoro.
Cento e più famiglie rimasero nel letto e nella miseria."
Queste le parole di inizio della "RELAZIONE del COMITATO DI SOCCORSO pe' danneggiati di GESSOLUNGO".
Gli zolfatai convivevano con la paura della morte, con la possibilità di non ritornare a casa la sera e gli infortuni erano "messi a conto".
Talvolta gli infortuni avevano conseguenze... (continua)
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Fausto Amodei
Album: Le canzoni della malavita 2
Riprendiamo il testo da Canti di lotta, dove però la canzone è indicata erroneamente come anonima.
Il disastro minerario di Gessolungo del 12 novembre 1881
Premessa
"Nel giorno 12 Novembre 1881 la città di Caltanissetta venne funestata da grave disastro.
Un disastro di gas, scoppiato alle ore del 6 del mattino nella miniera di Gessolungo, cagionava la morte a 66 degli operai addetti alla estrazione dello zolfo e più che 40 ne rendeva inagibili al lavoro.
Cento e più famiglie rimasero nel letto e nella miseria."
Queste le parole di inizio della "RELAZIONE del COMITATO DI SOCCORSO pe' danneggiati di GESSOLUNGO".
Gli zolfatai convivevano con la paura della morte, con la possibilità di non ritornare a casa la sera e gli infortuni erano "messi a conto".
Talvolta gli infortuni avevano conseguenze... (continua)
Otto sono i minatori
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi e Daniela k.d. 29/12/2007 - 23:54
We Agree, But We Shall Wait !
Il n'est pas le moment.
(continua)
(continua)
inviata da C.Viadel 29/12/2007 - 22:20
Brava gente
Canzone scritta durante la guerra di camorra e che vuole esaltare tutta la brava gente di quei quartieri che è costretta all'omertà.
Chiove, chiove, nun è acqua
(continua)
(continua)
inviata da Peppe C. 29/12/2007 - 20:59
Percorsi:
Mafia e mafie
Vanished Nightmare
For wars as The Vietnam War.
With the sinner tongue of politicians
(continua)
(continua)
inviata da C.Viadel 29/12/2007 - 20:48
Southern Jailhouse
Miss Rose Parks and Emmett Till
(continua)
(continua)
inviata da C.Viadel 29/12/2007 - 20:15
Cake Parade
Album: "Places" (2007)
The sun is up looks like a perfect day
(continua)
(continua)
29/12/2007 - 16:32
Stranizza d'amuri
Le lacrime scorrono ancora calde dal mio viso di eterno bambino. Penso alla mia più grande stranizza d'Amuri chiamata Paola! Un amore impossibile ma ancora vivo nel mio cuore.Grazie Battiato!! Da oggi grazie alla tue parole so di non essere solo.......Viva l'Amore anche se impossibile.....Vive la stranizza d'amori!!!!!
Gennaro 28/12/2007 - 16:40
Manhattan Kaboul
Joan Baez ha cantato (in francese!) la canzone di Renaud durante il suo recente tour europeo.
28/12/2007 - 14:46
Blind Willie McTell
Da Maggie's Farm - Sito italiano di Bob Dylan
Nota di Alessandro Carrera:
The charcoal gypsy maidens sono probabilmente le zingare che portano il carbone, ma potrebbero anche essere “zingare color carbone”.
Nella terza strofa, nelle espressioni “See the big plantation burning” e altre simili il verbo va inteso come imperativo: “Guarda la piantagione che brucia” ecc. Così le ha intese Greil Marcus, autorevole studioso americano di Bob Dylan
Nota di Alessandro Carrera:
The charcoal gypsy maidens sono probabilmente le zingare che portano il carbone, ma potrebbero anche essere “zingare color carbone”.
Nella terza strofa, nelle espressioni “See the big plantation burning” e altre simili il verbo va inteso come imperativo: “Guarda la piantagione che brucia” ecc. Così le ha intese Greil Marcus, autorevole studioso americano di Bob Dylan
BLIND WILLIE McTELL
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/12/2007 - 23:39
Con la versione italiana di Birmingham Sunday di Richard Fariña, questo sito raggiunge le 7000 traduzioni e commenti.
Riccardo Venturi 27/12/2007 - 22:18
Birmingham Sunday
27 dicembre 2007
Questa è la traduzione/commento n° 7000 di questo sito.
This is the translation/commentary nr. 7,000 included in this website.
15 settembre 1963: Il massacro di Birmingham
A Birmingham in Alabama, prima della messa domenicale, avviene la Strage della Chiesa Battista della Sedicesima Strada. Nella chiesa, frequentata da neri, esplode una bomba, messa da uomini del Ku Klux Klan locale, uccidendo quattro bambine dagli 11 ai 14 anni e ferendone 22.
Da tempo, nel Profondo Sud americano era in corso una guerra feroce tra i razzisti bianchi e gli integrazionisti. L’ Alabama era in fiamme. Il governatore George Wallace aveva mandato la Guardia Nazionale a bloccare l’ingresso nelle scuole ai ragazzi neri. Alle dimostrazioni di protesta, il capo della polizia James Connor, detto «il toro», aveva sguinzagliato i cani contro i leader dei diritti civili.
Presso Birmingham, «la... (continua)
Questa è la traduzione/commento n° 7000 di questo sito.
This is the translation/commentary nr. 7,000 included in this website.
15 settembre 1963: Il massacro di Birmingham
A Birmingham in Alabama, prima della messa domenicale, avviene la Strage della Chiesa Battista della Sedicesima Strada. Nella chiesa, frequentata da neri, esplode una bomba, messa da uomini del Ku Klux Klan locale, uccidendo quattro bambine dagli 11 ai 14 anni e ferendone 22.
Da tempo, nel Profondo Sud americano era in corso una guerra feroce tra i razzisti bianchi e gli integrazionisti. L’ Alabama era in fiamme. Il governatore George Wallace aveva mandato la Guardia Nazionale a bloccare l’ingresso nelle scuole ai ragazzi neri. Alle dimostrazioni di protesta, il capo della polizia James Connor, detto «il toro», aveva sguinzagliato i cani contro i leader dei diritti civili.
Presso Birmingham, «la... (continua)
LA DOMENICA DI BIRMINGHAM
(continua)
(continua)
27/12/2007 - 22:08
La licenza
anonimo
Il testo è tratto dal canzoniere delle canzoni goliardiche
PORTANTINA
(continua)
(continua)
27/12/2007 - 19:05
Mississippi Goddam
(con alcuni interventi di Francesco Senia)
27 dicembre 2007
27 dicembre 2007
QUELL'INFETTO SCHIFO DEL MISSISSIPPI
(continua)
(continua)
27/12/2007 - 17:26
Is There Any Free Place?
Version française de Carles Viadel Mestre
EST-CE QU'IL Y A UNE PLACE LIBRE?
(continua)
(continua)
inviata da Carles Viadel 27/12/2007 - 14:36
Les collines de Rabiah
Ho scoperto in questa notte Santa questa magnifica canzone e me ne sono innamorato x l'intensità delle parole e per la musica che strazia il cuore. Ho rivolto il mio pensiero a tutte le vittime innocenti delle guerre e ho pianto lacrime di sangue, come da tempo non mi accadeva. Complimenti Adamo! By Marco
Marco Pestarino 27/12/2007 - 03:53
Huovi!
26 dicembre 2007
"In attesa di trovare un traduttore", c'era scritto nell'introduzione; poiché l'attesa è risultata vana per due anni, alla fine mi ci sono messo io a farla. Direi che il gioco valeva senz'altro la candela.
"In attesa di trovare un traduttore", c'era scritto nell'introduzione; poiché l'attesa è risultata vana per due anni, alla fine mi ci sono messo io a farla. Direi che il gioco valeva senz'altro la candela.
IL CAVALIERE IN ARMATURA
(continua)
(continua)
26/12/2007 - 17:08
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From Meditations In Time Of Civil War
Set to music and performed by June Tabor [1977]
Poesia [1916] di William Butler Yeats
Da Meditations In Time Of Civil War
Musicato e eseguito da June Tabor [1977]
La guerra civile durante la quale hanno luogo le Meditations di Yeats è quella irlandese del 1916; e le vicende dell'Irlanda si intrecciano strettamente con quelle personali del poeta, particolarmente con quelle sentimentali. E' noto a tutti i lettori e gli estimatori di Yeats che il grande amore della sua vita, Maud Gonne, che lo aveva rifiutato per anni, era andata sposa a uno dei principali leader della rivoluzione irlandese, John McBride. La donna, che aveva spinto Yeats ad abbracciare per un dato periodo gli ideali rivoluzionari più accesi, col suo rifiuto aveva indotto il poeta ad un abbandono di tali ideali; pur separata dal marito dopo soli... (continua)