La carovana
2006
Combat Circus
"Il lato felice della nostra terra, che riguarda le organizzazioni umanitarie non governative, in primis Emergency di Gino Strada che operano nei territori devastati dalle guerre, autogestendosi, costruendo ospedali per curare i malati delle mine anti-uomo e non solo, senza discriminazioni di razza o di popolo. Accompagnano una campagna continua contro ogni tipo di guerra e di informazione (che in Italia tende a mancare spesso) su tutto ciò che succede nei territori invasi dall’arroganza occidentale."
Combat Circus
"Il lato felice della nostra terra, che riguarda le organizzazioni umanitarie non governative, in primis Emergency di Gino Strada che operano nei territori devastati dalle guerre, autogestendosi, costruendo ospedali per curare i malati delle mine anti-uomo e non solo, senza discriminazioni di razza o di popolo. Accompagnano una campagna continua contro ogni tipo di guerra e di informazione (che in Italia tende a mancare spesso) su tutto ciò che succede nei territori invasi dall’arroganza occidentale."
"Venghino" nella cruda realtà
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 19:15
Corri
2004
Tutti Assolti
Tutti Assolti
Fuoco assassino nel cielo dell'Oriente
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 17:57
Partigiano
2004
Tutti Assolti
Tutti Assolti
Sangue sparso sul sentiero
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 17:18
L'odore della morte
2004
Tutti Assolti
Tutti Assolti
Si riaprono le danze allo squillo delle trombe
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 17:10
Notti cilene
2004
Tutti assolti
"Il G8 di Genova del 2001, dove lo stato attuò metodi anti-democratici che, nelle torture di Bolzaneto e della scuola Diaz, nei pestaggi indiscriminati nelle piazze, l’uccisione di Carlo Giuliani, nei depistaggi successivi alle indagini della magistratura, ricordano molto da vicino le notti cilene e politiche dittatoriali del Sud America."
Tutti assolti
"Il G8 di Genova del 2001, dove lo stato attuò metodi anti-democratici che, nelle torture di Bolzaneto e della scuola Diaz, nei pestaggi indiscriminati nelle piazze, l’uccisione di Carlo Giuliani, nei depistaggi successivi alle indagini della magistratura, ricordano molto da vicino le notti cilene e politiche dittatoriali del Sud America."
Tra le falde del progresso
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 16:45
Percorsi:
Genova - G8
11 settembre '73
2004
Tutti Assolti
Questa canzone ricorda i tragici eventi dell'11 settembre 1973 in cui si infransero tutti i sogni di democrazia e libertà del popolo cileno con la salita al potere del dittatore Augusto Pinochet.
Tutti Assolti
Questa canzone ricorda i tragici eventi dell'11 settembre 1973 in cui si infransero tutti i sogni di democrazia e libertà del popolo cileno con la salita al potere del dittatore Augusto Pinochet.
Seme della storia
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 16:39
Rainin' In Paradize
Singolo che anticipa il nuovo album "La radiolina" in uscita nel settembre 2007.
Senza deludere le aspettative, l'artista francese di origini spagnole è stato il primo a rendere disponibile il brano su internet, ovviamente gratis, e lo ha accompagnato con un video militante, girato da Emir Kusturica, dove denuncia la guerra e attacca l'intervento in Iraq dell'amministrazione Usa. "Benvenuti in paradiso", canta sotto una pioggia incessante, elencando le atrocità in Zaire, la calamità in Congo, l'ipocrisia in Palestina. E ancora, piove a Bagdad dove non c'è democrazia "perché è un Paese Usa", e ancora Falluja, Gerusalemme, Monrovia, Guinea-Bissau: "Go Masai, go Masai", il mondo intero sta impazzendo.
Il videoclip, in bianco e nero, mostra l'ex leader dei Mano Negra, alla guida di un furgone con tre curiosi esponenti della Colifata (stazione radio che trasmette dell'ospedale psichiatrico Borda... (continua)
Senza deludere le aspettative, l'artista francese di origini spagnole è stato il primo a rendere disponibile il brano su internet, ovviamente gratis, e lo ha accompagnato con un video militante, girato da Emir Kusturica, dove denuncia la guerra e attacca l'intervento in Iraq dell'amministrazione Usa. "Benvenuti in paradiso", canta sotto una pioggia incessante, elencando le atrocità in Zaire, la calamità in Congo, l'ipocrisia in Palestina. E ancora, piove a Bagdad dove non c'è democrazia "perché è un Paese Usa", e ancora Falluja, Gerusalemme, Monrovia, Guinea-Bissau: "Go Masai, go Masai", il mondo intero sta impazzendo.
Il videoclip, in bianco e nero, mostra l'ex leader dei Mano Negra, alla guida di un furgone con tre curiosi esponenti della Colifata (stazione radio che trasmette dell'ospedale psichiatrico Borda... (continua)
Welcome to paradize
(continua)
(continua)
inviata da Kiocciolina 8/8/2007 - 16:04
La censure
Paroles: Henri Tachan
Musique: Jean-Paul Roseau
Musique: Jean-Paul Roseau
Paroles reproduites d'après le Site Officiel d'Henri Tachan.
Il testo è ripreso dal Sito ufficiale di Henri Tachan.
Il testo è ripreso dal Sito ufficiale di Henri Tachan.
Elle est malingre, elle est petite,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/8/2007 - 12:38
Les jeux olympiques
Paroles et musique: Henri Tachan
Testo e musica: Henri Tachan
Testo e musica: Henri Tachan
Paroles reproduites d'après le Site Officiel d'Henri Tachan.
Il testo è ripreso dal Sito ufficiale di Henri Tachan.
Il testo è ripreso dal Sito ufficiale di Henri Tachan.
Ce s'rait chouette les Jeux Olympiques,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/8/2007 - 12:33
Talaash تلاش
[1993]
Album: Talaash
Talaash (Urdu: تلاش) was the second album released by Pakistani rock band, Junoon. It was released in 1993.
The complete lyrics are (manually) reproduced from this no-copy-and-paste page.
Il testo completo della canzone è riprodotto da questa pagina con blocco del copiaincolla
Album: Talaash
Talaash (Urdu: تلاش) was the second album released by Pakistani rock band, Junoon. It was released in 1993.
The complete lyrics are (manually) reproduced from this no-copy-and-paste page.
Il testo completo della canzone è riprodotto da questa pagina con blocco del copiaincolla
Tapti dhoop talay
(continua)
(continua)
inviata da Omair Khan [+ CCG Staff] 8/8/2007 - 03:57
Vitti na crozza
Il bel blog L'angolo del Clown - Una risata su Palermo e dintorni ha ripreso per un suo articolo delle informazioni presenti in questa pagina. Ringraziando il titolare del blog per l'attenzione, ne riprendo questa (credo rara) foto del disco originale Cetra di "Vitti na crozza" dalla cui etichetta risultano informazioni interessanti (come ad esempio Franco Li Causi autore della trascrizione e l'esecuzione del tenore Michelangelo (qui Michele) Verso.
Riccardo Venturi 7/8/2007 - 21:50
La memoria
Ci segnala Marcia Rosati quanto segue:
Nessun commento.
Sa che "La memoria" è stata strappata dai quaderni di musica (su ordine della direttrice) degli allievi di una scuola in seguito alla protesta da parte di un genitore (militare ovviamente) che riteneva il testo della canzone sovversivo...è incredibile...e indegno che succedano ancora queste cose!
Nessun commento.
Riccardo Venturi 7/8/2007 - 21:33
Oltre il ponte
La Cassazione ha condannato per diffamazione Il Giornale di Paolo Berlusconi, smentendo così anche una signora professoressa e Mike Bongiorno. Meno male.
7/8/2007 - 18:09
Informe de la situación
Nell'album di Victor Heredia intitolato "Puertas abiertas", pubblicato nel 1982.
In questa canzone Victor Heredia presenta un rapporto della situazione del paese dopo la dittatura militare.
Attraverso le metafore spiega come la sua terra fu rasa al suolo da una epidemia di avide locuste paragonando i giovani sequestrati ed uccisi al mais e i tanti desaparecidos ai meli abbattuti prima di fiorire.
Riconosce che è una situazione drammatica ma lancia un messaggio di speranza e chiede di avere fiducia, di lottare perché non si perda il "grano" che sta crescendo poiché ci sono ancora testimoni di quella generazione che il governo ha cercato di cancellare.
Fa un appello alla società affinché non rimanga indifferente a quel che è successo, perché prenda atto e si unisca ai sopravvissuti per cambiare il destino del suo paese.
In questa canzone Victor Heredia presenta un rapporto della situazione del paese dopo la dittatura militare.
Attraverso le metafore spiega come la sua terra fu rasa al suolo da una epidemia di avide locuste paragonando i giovani sequestrati ed uccisi al mais e i tanti desaparecidos ai meli abbattuti prima di fiorire.
Riconosce che è una situazione drammatica ma lancia un messaggio di speranza e chiede di avere fiducia, di lottare perché non si perda il "grano" che sta crescendo poiché ci sono ancora testimoni di quella generazione che il governo ha cercato di cancellare.
Fa un appello alla società affinché non rimanga indifferente a quel che è successo, perché prenda atto e si unisca ai sopravvissuti per cambiare il destino del suo paese.
Paso a detallar a continuación
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 7/8/2007 - 17:47
Soldato
questa canzone è molto dolce,però è stata fonte di discussione con una mia amica anche lei nomade
ci chiedevamo ma ala fine chi muore?io dico il soldato lei la donna...
qualcuno sa aiutarmi a risolvere questo dilemma??
grazie in anticipo
un bacio a tutti
SEMPRE NOMADI
SEMPRE E COMUNQUE
ci chiedevamo ma ala fine chi muore?io dico il soldato lei la donna...
qualcuno sa aiutarmi a risolvere questo dilemma??
grazie in anticipo
un bacio a tutti
SEMPRE NOMADI
SEMPRE E COMUNQUE
GIUGI 7/8/2007 - 13:25
Ricordati di Chico
i nomadi come sempre fanno canzoni che fanno riflettere sulle problematiche del mondo
questa canzone ne è l'esempio
ballissima........... grazie e sempre nomadi
questa canzone ne è l'esempio
ballissima........... grazie e sempre nomadi
giugi 7/8/2007 - 13:17
Contessa
Credo che l'interpretazione guerrafondaia data a questa canzone sia completamente errata. Perché si continua a leggere Contessa come un inno alla guerra? Il testo recita chiaramente:
Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
Non credo ci sia possibilità di fraintendere. Siamo alla fine degi anni sessanta, la pace di cui si parla - ed è una pace di cui spesso si sente parlare anche oggi - non è la pace del silenzio delle armi, è la pace sociale del silenzio delle persone sfruttate.
È a quella pace che si oppone la guerra sociale, il contrasto ad un appiattimento, ad un buonismo diffuso. Certo, il tono è forte, violento, ma come violento e forte era il tono dello scontro sociale di quegli anni.
Just my two cents.
Fabio
Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
Non credo ci sia possibilità di fraintendere. Siamo alla fine degi anni sessanta, la pace di cui si parla - ed è una pace di cui spesso si sente parlare anche oggi - non è la pace del silenzio delle armi, è la pace sociale del silenzio delle persone sfruttate.
È a quella pace che si oppone la guerra sociale, il contrasto ad un appiattimento, ad un buonismo diffuso. Certo, il tono è forte, violento, ma come violento e forte era il tono dello scontro sociale di quegli anni.
Just my two cents.
Fabio
Fabio 7/8/2007 - 11:20
Il maggio di Belgrado
Raccapricciante passaggio del discorso di Walter Veltroni per la costituzione del Partito Democratico:
Per un commento rimandiamo al solito, ottimo, blog di Babsi Jones.
In quegli anni assumemmo anche, con Massimo D’Alema, il compito di interpretare un ruolo attivo dell’Italia nei momenti più aspri delle violazioni dei diritti umani nei Balcani. Un’Italia che non voltava lo sguardo dall’altra parte. Un’Italia che accettava e sosteneva la lotta, riuscita, per sconfiggere la logica della superiorità etnica che stava riportando il cuore dell’Europa nel baratro delle fosse comuni. Per sostenere che la pace, dove non c’è, non può essere difesa, ma va ricostruita. Dalla comunità internazionale, lasciando da parte inerzie colpevoli e presunzioni di unilateralismo. Ponendosi agli antipodi di quella aberrazione concettuale che è la “guerra preventiva” e di quella follia che è stato l’intervento in Iraq.
Per un commento rimandiamo al solito, ottimo, blog di Babsi Jones.
Lorenzo Masetti 7/8/2007 - 09:59
Dans la jungle
INGRID LIBERA?
La notizia, prima data quasi per certa, della liberazione di Ingrid Betancourt non ha purtroppo trovato conferma. Cercheremo di pubblicare gli aggiornamenti in questa pagina (gli articoli sono ordinati dal più recente al più vecchio) [CCG Staff]
8/8/2007
(AGI) - Miami, 7 ago. - Il ministro degli Esteri colombiano e' tornato sulla presunta liberazione di Ingrid Betancourt, rapita dalle Farc, per ribadire che si tratta solo di voci. "Crediamo che siano solo speculazioni", ha affermato Fernando Araujo, che è stato ostaggio dei guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie fino allo scorso gennaio quando riusci' a fuggire dopo sei anni di prigionia. "Siamo a conoscenza solo di voci, se vi fosse l'intenzione di liberarla, saremmo felici". Araujo ha aggiunto di non sapere nulla delle discussioni tra i ribelli delle Farc e i governi colombiano e venezuelano per ottenere la liberazione... (continua)
La notizia, prima data quasi per certa, della liberazione di Ingrid Betancourt non ha purtroppo trovato conferma. Cercheremo di pubblicare gli aggiornamenti in questa pagina (gli articoli sono ordinati dal più recente al più vecchio) [CCG Staff]
8/8/2007
(AGI) - Miami, 7 ago. - Il ministro degli Esteri colombiano e' tornato sulla presunta liberazione di Ingrid Betancourt, rapita dalle Farc, per ribadire che si tratta solo di voci. "Crediamo che siano solo speculazioni", ha affermato Fernando Araujo, che è stato ostaggio dei guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie fino allo scorso gennaio quando riusci' a fuggire dopo sei anni di prigionia. "Siamo a conoscenza solo di voci, se vi fosse l'intenzione di liberarla, saremmo felici". Araujo ha aggiunto di non sapere nulla delle discussioni tra i ribelli delle Farc e i governi colombiano e venezuelano per ottenere la liberazione... (continua)
CCG Staff 6/8/2007 - 17:07
Os Senhores da Guerra
Hi,
I am looking for a translation of "Oxala" by Madredeus into English.
It will be great if you publish that as well.
Thanks,
Lee.
I am looking for a translation of "Oxala" by Madredeus into English.
It will be great if you publish that as well.
Thanks,
Lee.
Lee 6/8/2007 - 14:38
Joao Menezes
NON È MAI COLPA DI NESSUNO
Per un aggiornamento su questa triste vicenda segnaliamo questo articolo su Luogo Comune.net
Per un aggiornamento su questa triste vicenda segnaliamo questo articolo su Luogo Comune.net
6/8/2007 - 14:22
Para la vida
Ancora una volta, León Gieco si schiera a favore della memoria storica.
Questa canzone fa parte della colonna sonora del film "Iluminados por el Fuego", tratto dai racconti di un ex-soldato che a diciotto anni fu chiamato a combattere contro uno degli eserciti più potenti al mondo durante la guerra delle isole Malvine.
ILUMINADOS POR EL FUEGO
(2005)
Un film di Tristán Bauer
Con Gastón Pauls, Virginia Innocenti, Arturo Bonín, Pablo Ribba, Cesar Albarracín, Víctor Hugo Carrizo e Juan Leyrado
Colonna sonora di León Gieco
In concorso ufficiale al 53° Festival del Cinema di San Sebastián/Donostia (2005)
Questa canzone fa parte della colonna sonora del film "Iluminados por el Fuego", tratto dai racconti di un ex-soldato che a diciotto anni fu chiamato a combattere contro uno degli eserciti più potenti al mondo durante la guerra delle isole Malvine.
ILUMINADOS POR EL FUEGO
(2005)
Un film di Tristán Bauer
Con Gastón Pauls, Virginia Innocenti, Arturo Bonín, Pablo Ribba, Cesar Albarracín, Víctor Hugo Carrizo e Juan Leyrado
Colonna sonora di León Gieco
In concorso ufficiale al 53° Festival del Cinema di San Sebastián/Donostia (2005)
Estoy aquí sentado debajo del pequeño sol
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 6/8/2007 - 13:22
Percorsi:
La guerra delle Falkland/Malvine
Sbandati (Fuochi sulla montagna)
Testo ripreso da Nazione indiana
Lunedì 6, al Museo della Resistenza di Fosdinovo, entro il “festival” Fino al cuore della rivolta presenterò questa mia canzone nuova durante il concerto degli Yo Yo Mundi, che mi hanno fatto l’onore di arrangiarla e suonarla. In attesa di una nuova banda che suoni il mio mucchio di canzoni nuove…
Lascio le annotazioni musicali, perchè si capisca che un testo di una canzone non è la stessa cosa di una poesia, ché non può prescindere - forse prima ancora che da melodia e armonia - dal respiro, dal timbro, dal tono, dalla grana della voce, dallo stesso movimento del corpo - e, idem est, dell’anima.
(Le annotazioni musicali si trovano sulla pagina linkata)
(Marco Rovelli)
Lunedì 6, al Museo della Resistenza di Fosdinovo, entro il “festival” Fino al cuore della rivolta presenterò questa mia canzone nuova durante il concerto degli Yo Yo Mundi, che mi hanno fatto l’onore di arrangiarla e suonarla. In attesa di una nuova banda che suoni il mio mucchio di canzoni nuove…
Lascio le annotazioni musicali, perchè si capisca che un testo di una canzone non è la stessa cosa di una poesia, ché non può prescindere - forse prima ancora che da melodia e armonia - dal respiro, dal timbro, dal tono, dalla grana della voce, dallo stesso movimento del corpo - e, idem est, dell’anima.
(Le annotazioni musicali si trovano sulla pagina linkata)
(Marco Rovelli)
Fuochi sulla montagna e sotto il mare
(continua)
(continua)
inviata da CCG staff 6/8/2007 - 07:48
Let Us Begin (What Are We Making Weapons For?)
COMINCIAMO (PER COSA STIAMO COSTRUENDO LE ARMI?)
(continua)
(continua)
6/8/2007 - 04:28
Carta de un león a otro
LETTERA DI UN LEONE AD UN ALTRO
(continua)
(continua)
inviata da Kiocciolina 6/8/2007 - 04:17
L'Italia di Piero
bravio cristicchi 6 un genio perche così la uso come sveglia di mio padre!!!!!!!!
5/8/2007 - 19:54
Giardino incolto
Da "La musica nelle strade!" - 2006
Testo di Sabino Mongelli
"Siamo stati tre giorni dentro il carcere di Volterra - il famoso Maschio di Volterra - per registrare assieme agli attori detenuti della Compagnia della Fortezza di Armando Punzo le parti recitative e corali di Muss es sein? Es muss sein! - grido di libertà di Léo Ferré [...] Sabino Mongelli è uno di loro. Ha cantato con noi questa canzone che ha scritto quando un suo compagno stava facendo lo sciopero della fame per poter vedere suo figlio. E' un testo che racconta la deprivazione a cui il carcere sottopone."
(Marco Rovelli, dal libretto dell'album).
Testo di Sabino Mongelli
"Siamo stati tre giorni dentro il carcere di Volterra - il famoso Maschio di Volterra - per registrare assieme agli attori detenuti della Compagnia della Fortezza di Armando Punzo le parti recitative e corali di Muss es sein? Es muss sein! - grido di libertà di Léo Ferré [...] Sabino Mongelli è uno di loro. Ha cantato con noi questa canzone che ha scritto quando un suo compagno stava facendo lo sciopero della fame per poter vedere suo figlio. E' un testo che racconta la deprivazione a cui il carcere sottopone."
(Marco Rovelli, dal libretto dell'album).
Adesso c'è un giardino incolto
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/8/2007 - 23:14
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Kenze neke
[1990]
Da "Chin sas armas o chin sas rosas"
Nel primo album dei Kenze Neke, la canzone omonima racconta la storia di Michele Schirru, l'anarchico sardo fatto condannare innocente a morte dal regime fascista con la falsa accusa di aver voluto attentare alla vita di Benito Mussolini. Sapete, Mussolini, quel "grande statista italiano" che se ne scappava dal paese che aveva ridotto a una rovina, travestito da caporale tedesco.
MICHELE SCHIRRU
da Vivere Senigallia - Articolo di Paolo Battisti
“Chi attenta alla vita del Duce attenta alla grandezza dell’Italia, attenta all’umanità, perchè il Duce appartiene all’umanità”.
(stralcio della sentenza di morte del Tribunale Speciale Fascista emessa nei confronti dell’anarchico Michele Schirru).
Il regime fascista, nell’arco del ventennio che rimase al potere, condannò all’esilio circa 700.000 oppositori politici, mandò al confino 13.316 persone,... (continua)
Da "Chin sas armas o chin sas rosas"
Nel primo album dei Kenze Neke, la canzone omonima racconta la storia di Michele Schirru, l'anarchico sardo fatto condannare innocente a morte dal regime fascista con la falsa accusa di aver voluto attentare alla vita di Benito Mussolini. Sapete, Mussolini, quel "grande statista italiano" che se ne scappava dal paese che aveva ridotto a una rovina, travestito da caporale tedesco.
MICHELE SCHIRRU
da Vivere Senigallia - Articolo di Paolo Battisti
“Chi attenta alla vita del Duce attenta alla grandezza dell’Italia, attenta all’umanità, perchè il Duce appartiene all’umanità”.
(stralcio della sentenza di morte del Tribunale Speciale Fascista emessa nei confronti dell’anarchico Michele Schirru).
Il regime fascista, nell’arco del ventennio che rimase al potere, condannò all’esilio circa 700.000 oppositori politici, mandò al confino 13.316 persone,... (continua)
Fusilatu t’ana 10 sardos isseperatos dae su regime
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/8/2007 - 17:43
Nella mia ora di libertà
Version française de Riccardo Venturi
4 agosto 2007 / 4 août 2007
4 agosto 2007 / 4 août 2007
I versi finali sono ripresi da quelli originali di Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio di Fabrizio De André]
Les vers finaux reproduisent ceux de l'original français de Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio di Fabrizio De André]
Les vers finaux reproduisent ceux de l'original français de Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio di Fabrizio De André]
DANS MON HEURE DE LIBERTÉ
(continua)
(continua)
4/8/2007 - 16:46
Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
Vivissimi complimenti per il sito, sono stato molto contento di aver trovato L'inno del patriota sardo ai feudatari tradotto (esso ha per ogni sardo un forte valore patriottico-affettivo). Volevo però segnalarVi che l'unica traduzione in lingua italiana perfettamente fedele alla lingua sarda(sono madrelingua sardo), è quella dei Tenores di Neoneli; per esempio, nella 32° strofa: "nos arziaiat sa oghe finzas unu camareri, plebeu o cavalieri si deppiad umiliare" (Scrivo in sedilese) si traduce come nel testo dei Tenores, e cioè: " ci alzava la voce anche un cameriere, plebeo o cavaliere si doveva umiliare".
Nuovamente complimenti e grazie per far conoscere anche a chi non ha confidenza con la lingua sarda un poco della cultura e del folckore della "mia" splendida isola.
Mario Sedda.
Nuovamente complimenti e grazie per far conoscere anche a chi non ha confidenza con la lingua sarda un poco della cultura e del folckore della "mia" splendida isola.
Mario Sedda.
Mario Sedda 4/8/2007 - 12:21
Στης Πίνδου τα βουνά (Ψηλά βουνά κι' απάτητα)
Αγαπητέ(ή) άγνωστε(η) της παρούσας καταχώρησης:
Εντελώς τυχαία βρέθηκα στην παρούσα σελίδα και είδα το κείμενο
αυτό στα ελληνικά. Το αναγνώρισα αμέσως αφού "κατά σύμπτωση" συμβαίνει να είναι ...δικό μου! 100 % ΔΙΚΟ ΜΟΥ !!! Χωρίς όμως το όνομά μου, χωρίς μια υποσημείωση για το όνομα της πηγής που προέρχεται !!! Κρίμα, γιατί ενέργειες του είδους αυτού είναι το λιγότερο αντιδεοντολογικές.
Λοιπόν, ονομάζομαι Σάκης Πάπιστας και είμαι ο συγγραφέας του βιβλίου "ΤΟ ΑΣΤΙΚΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΣΤΑ ΠΕΤΡΙΝΑ ΧΡΟΝΙΑ 1940-1949", εκδόσεων Κυριακίδη, όπου και υπάρχει ατόφιο το παρόν κείμενο, ως μέρος φυσικά του συνολικού περιεχομένου του εκ 1030 σελίδων βιβλίο μου.
Το κείμενο που αντιγράψατε (και παραλείψατε "ελαφρά τη καρδία" να αναφέρετε την πηγή και τον συγγραφέα) είναι δημοσιευμένο σε πρωτόλοια μορφή στο site www.rembetiko.gr από το φθινόπωρο του 2004.
Παρακαλώ πολύ, για λόγους δεοντολογίας,... (continua)
Εντελώς τυχαία βρέθηκα στην παρούσα σελίδα και είδα το κείμενο
αυτό στα ελληνικά. Το αναγνώρισα αμέσως αφού "κατά σύμπτωση" συμβαίνει να είναι ...δικό μου! 100 % ΔΙΚΟ ΜΟΥ !!! Χωρίς όμως το όνομά μου, χωρίς μια υποσημείωση για το όνομα της πηγής που προέρχεται !!! Κρίμα, γιατί ενέργειες του είδους αυτού είναι το λιγότερο αντιδεοντολογικές.
Λοιπόν, ονομάζομαι Σάκης Πάπιστας και είμαι ο συγγραφέας του βιβλίου "ΤΟ ΑΣΤΙΚΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΣΤΑ ΠΕΤΡΙΝΑ ΧΡΟΝΙΑ 1940-1949", εκδόσεων Κυριακίδη, όπου και υπάρχει ατόφιο το παρόν κείμενο, ως μέρος φυσικά του συνολικού περιεχομένου του εκ 1030 σελίδων βιβλίο μου.
Το κείμενο που αντιγράψατε (και παραλείψατε "ελαφρά τη καρδία" να αναφέρετε την πηγή και τον συγγραφέα) είναι δημοσιευμένο σε πρωτόλοια μορφή στο site www.rembetiko.gr από το φθινόπωρο του 2004.
Παρακαλώ πολύ, για λόγους δεοντολογίας,... (continua)
3/8/2007 - 17:53
Juan Sin Tierra
3 agosto 2007
Si è scelto di tradurre la versione degli Ska-P dedicata a Víctor Jara: mantiene tutto il testo originale con l'aggiunta delle strofe dedicate al grande cantautore cileno.
Si è scelto di tradurre la versione degli Ska-P dedicata a Víctor Jara: mantiene tutto il testo originale con l'aggiunta delle strofe dedicate al grande cantautore cileno.
GIOVANNI SENZA TERRA
(continua)
(continua)
3/8/2007 - 17:43
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