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Prima del 2007-8-22

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Qualche mese fa era stato un...falso allarme, ma adesso ci siamo arrivati davvero: la versione nella 100a lingua grazie alla versione georgiana dell'Internazionale, che è anche l'80a lingua della relativa pagina. Un traguardo storico per il nostro sito. Grazie all'amico Arisztid per il prezioso contributo.
Riccardo Venturi 11/8/2007 - 18:56
Behind The Wall di Tracy Chapman, dal suo primo album del 1988. Con questa canzone le CCG/AWS si spingono a parlare della violenza sulle donne: la guerra che una metà dell'umanità conduce ogni giorno contro l'altra. Con questa pagina inizia anche un nuovo percorso sulla violenza sulle donne.
Riccardo Venturi 9/8/2007 - 18:54
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Woman Is The Nigger Of The World

Woman Is The Nigger Of The World
La più bella canzone che io conosca sulle donne e la violenza cui sono costrette è questa, famosissima; dall'album Some Time in New York City del 1972 accreditato a John Lennon & Plastic Ono Band [Renato Stecca]

"Woman is the Nigger of the World" was a 1972 song by John Lennon and Yoko Ono. The phrase was originally coined by Ono during a magazine interview in 1967. Lennon later said during his Live in New York City album that it took him until 1970 to "dig it".

The song lambasts the perceived traditional role of woman's subservience to man across all cultures. It was banned from radio airplay because of the word 'nigger' although many prominent blacks, including black comedian Dick Gregory, spoke out in defense of the song.

The b-side features Yoko's "Sisters O Sisters," also from the Some Time in New York City album. An acoustic early-stage version appeared in a shortened form on... (continua)
Woman is the nigger of the world
(continua)
inviata da Renato Stecca 9/8/2007 - 11:57
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Regal Zone

Regal Zone
E' il secondo brano in ordine di ascolto dell'album "Join hands" di Siouxsie and the Banshees edito dalla Polydor nel 1979.
Coronets rest on a death's head mask
(continua)
inviata da Francesca 8/8/2007 - 23:07
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La carovana

La carovana
2006
Combat Circus

"Il lato felice della nostra terra, che riguarda le organizzazioni umanitarie non governative, in primis Emergency di Gino Strada che operano nei territori devastati dalle guerre, autogestendosi, costruendo ospedali per curare i malati delle mine anti-uomo e non solo, senza discriminazioni di razza o di popolo. Accompagnano una campagna continua contro ogni tipo di guerra e di informazione (che in Italia tende a mancare spesso) su tutto ciò che succede nei territori invasi dall’arroganza occidentale."
"Venghino" nella cruda realtà
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 19:15
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Oro nero

Oro nero
2006
Combat Circus
Scende la notte
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 18:57
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60 anni

60 anni
2004
Tutti Assolti
Ho 60 anni tra lutti e prigioni
(continua)
8/8/2007 - 18:24
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Corri

Corri
2004
Tutti Assolti
Fuoco assassino nel cielo dell'Oriente
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 17:57
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Partigiano

Partigiano
2004
Tutti Assolti
Sangue sparso sul sentiero
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 17:18
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L'odore della morte

L'odore della morte
2004
Tutti Assolti
Si riaprono le danze allo squillo delle trombe
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 17:10
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Notti cilene

Notti cilene
2004
Tutti assolti

"Il G8 di Genova del 2001, dove lo stato attuò metodi anti-democratici che, nelle torture di Bolzaneto e della scuola Diaz, nei pestaggi indiscriminati nelle piazze, l’uccisione di Carlo Giuliani, nei depistaggi successivi alle indagini della magistratura, ricordano molto da vicino le notti cilene e politiche dittatoriali del Sud America."
Tra le falde del progresso
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 16:45
Percorsi: Genova - G8
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11 settembre '73

11 settembre '73
2004
Tutti Assolti

Questa canzone ricorda i tragici eventi dell'11 settembre 1973 in cui si infransero tutti i sogni di democrazia e libertà del popolo cileno con la salita al potere del dittatore Augusto Pinochet.
Seme della storia
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 16:39
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Rainin' In Paradize

Rainin' In Paradize
Singolo che anticipa il nuovo album "La radiolina" in uscita nel settembre 2007.

Senza deludere le aspettative, l'artista francese di origini spagnole è stato il primo a rendere disponibile il brano su internet, ovviamente gratis, e lo ha accompagnato con un video militante, girato da Emir Kusturica, dove denuncia la guerra e attacca l'intervento in Iraq dell'amministrazione Usa. "Benvenuti in paradiso", canta sotto una pioggia incessante, elencando le atrocità in Zaire, la calamità in Congo, l'ipocrisia in Palestina. E ancora, piove a Bagdad dove non c'è democrazia "perché è un Paese Usa", e ancora Falluja, Gerusalemme, Monrovia, Guinea-Bissau: "Go Masai, go Masai", il mondo intero sta impazzendo.

Il videoclip, in bianco e nero, mostra l'ex leader dei Mano Negra, alla guida di un furgone con tre curiosi esponenti della Colifata (stazione radio che trasmette dell'ospedale psichiatrico Borda... (continua)
Welcome to paradize
(continua)
inviata da Kiocciolina 8/8/2007 - 16:04
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Diari perduti

Diari perduti
2006
Combat Circus

Ballata ispirata ad un libro che tratta la tragica vicenda dei desaparecidos in Argentina.
"La noche de los lápices" (in italiano: La notte delle matite spezzate, si possono trovare in video alcune immagini del film) fa riferimento alla notte del 16 settembre [1976], quando i militari argentini effettuarono una retata contro gli studenti del Liceo di Belle Arti che avevano guidato il movimento di protesta per chiedere il ripristino dello sconto sul prezzo del biglietto nei trasporti pubblici.
Sette ragazzi tra i 16 ei 18 anni furono sequestrati e torturati, solo uno ne uscì vivo, Pablo Díaz.
Il libro ed il film sono ispirati alle sue testimonianze.
La canzone e dedicata a Claudia, una delle ragazze sequestrate quella fatidica notte.


Maria Claudia Falcone
dal blog Señor B(A)bylon - 25 dicembre 2009

Ieri sera, aspettando la mezzanotte, ho guardato un film che in... (continua)
Claudia está en el viento
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/8/2007 - 13:16
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La censure

La censure
Paroles: Henri Tachan
Musique: Jean-Paul Roseau

Paroles reproduites d'après le Site Officiel d'Henri Tachan.
Il testo è ripreso dal Sito ufficiale di Henri Tachan.
Elle est malingre, elle est petite,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/8/2007 - 12:38
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Les jeux olympiques

Les jeux olympiques
Paroles et musique: Henri Tachan
Testo e musica: Henri Tachan

Paroles reproduites d'après le Site Officiel d'Henri Tachan.
Il testo è ripreso dal Sito ufficiale di Henri Tachan.
Ce s'rait chouette les Jeux Olympiques,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/8/2007 - 12:33
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Dans les orchestres militaires

Dans les orchestres militaires
Paroles: Henri Tachan
Musique: Yves Gilbert
Testo di Henri Tachan
Musica di Yves Gilbert


Paroles reproduites d'après le Site Officiel d'Henri Tachan.
Il testo è ripreso dal Sito ufficiale di Henri Tachan.
Dans les orchestr' militaires
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/8/2007 - 12:28
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Talaash تلاش

Talaash تلاش
[1993]
Album: Talaash

Talaash (Urdu: تلاش) was the second album released by Pakistani rock band, Junoon. It was released in 1993.

The complete lyrics are (manually) reproduced from this no-copy-and-paste page.

Il testo completo della canzone è riprodotto da questa pagina con blocco del copiaincolla
Tapti dhoop talay
(continua)
inviata da Omair Khan [+ CCG Staff] 8/8/2007 - 03:57
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Poppy Day

Poppy Day
Album: Join Hands (1979)

The Poppy Day è il giorno in cui l'Inghilterra commemora i suoi caduti durante la Prima Guerra Mondiale (firma dell'armistizio 11 Novembre 1918). Durante questo giorno vengono ricordati anche i caduti nelle guerre successive.
Il testo della canzone è un riadattamento dei versi iniziali e finali della poesia "In Flanders Fields " di John McCrae ( 1872-1918 ).
(2 minutes silence)
(continua)
inviata da Francesca 8/8/2007 - 00:58
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Les z'hommes

Les z'hommes

HENRI TACHAN
d'après Chanson rebelle
(la page contient un extrait de la chanson en format .ram)

Henri Tachan, quoique moins médiatique que des chanteurs de cette époque, n'en est pas moins un fin lettré qui comme Léo Ferré et tant d'autres flirtait avec Verlaine, Rimbaud et Baudelaire. Son goût musical pour Beethoven ou Schubert se ressent dans les sonorités de ses musiques.

Chanteur inclassable il a bousculé le monde du spectacle en dénonçant la connerie, l'hypocrisie avec un humour noir lucide qui a tant chatouillé les bien-pensants. Les thèmes qu'il aborde sont ceux des auteurs de ces années-là. Sont passés au crible l'armée, le clergé, les bourgeois, les médias et tant d'autres chers à la rébellion de cette époque, mais pas tout à fait obsolètes.

Henri Tachan parle aussi de sentiments et d'émotion avec une tendresse qui nous touche. De lui on peut dire qu'il pousse ses coups de... (continua)
Font leur pipi contre les murs,
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 7/8/2007 - 23:11
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Informe de la situación

Informe de la situación
Nell'album di Victor Heredia intitolato "Puertas abiertas", pubblicato nel 1982.

In questa canzone Victor Heredia presenta un rapporto della situazione del paese dopo la dittatura militare.
Attraverso le metafore spiega come la sua terra fu rasa al suolo da una epidemia di avide locuste paragonando i giovani sequestrati ed uccisi al mais e i tanti desaparecidos ai meli abbattuti prima di fiorire.
Riconosce che è una situazione drammatica ma lancia un messaggio di speranza e chiede di avere fiducia, di lottare perché non si perda il "grano" che sta crescendo poiché ci sono ancora testimoni di quella generazione che il governo ha cercato di cancellare.
Fa un appello alla società affinché non rimanga indifferente a quel che è successo, perché prenda atto e si unisca ai sopravvissuti per cambiare il destino del suo paese.
Paso a detallar a continuación
(continua)
inviata da Marcia Rosati 7/8/2007 - 17:47
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Soldato

Soldato
questa canzone è molto dolce,però è stata fonte di discussione con una mia amica anche lei nomade
ci chiedevamo ma ala fine chi muore?io dico il soldato lei la donna...
qualcuno sa aiutarmi a risolvere questo dilemma??
grazie in anticipo
un bacio a tutti
SEMPRE NOMADI
SEMPRE E COMUNQUE
GIUGI 7/8/2007 - 13:25
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Ricordati di Chico

Ricordati di Chico
i nomadi come sempre fanno canzoni che fanno riflettere sulle problematiche del mondo
questa canzone ne è l'esempio
ballissima........... grazie e sempre nomadi
giugi 7/8/2007 - 13:17
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Contessa

Contessa
Credo che l'interpretazione guerrafondaia data a questa canzone sia completamente errata. Perché si continua a leggere Contessa come un inno alla guerra? Il testo recita chiaramente:

Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra

Non credo ci sia possibilità di fraintendere. Siamo alla fine degi anni sessanta, la pace di cui si parla - ed è una pace di cui spesso si sente parlare anche oggi - non è la pace del silenzio delle armi, è la pace sociale del silenzio delle persone sfruttate.

È a quella pace che si oppone la guerra sociale, il contrasto ad un appiattimento, ad un buonismo diffuso. Certo, il tono è forte, violento, ma come violento e forte era il tono dello scontro sociale di quegli anni.

Just my two cents.

Fabio
Fabio 7/8/2007 - 11:20
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Yo soy Juan

Yo soy Juan
[2005]
Letra y música de León Gieco
Testo e musica di León Gieco

Dedicata a tutti i bambini nati nei giorni di prigionia e tortura da giovani donne incinte durante la dittatura militare, questa canzone racconta la storia di Juan Cabandié, nipote "recuperato" dalle Abuelas de Plaza de Mayo.
Dopo la sua nascita, Juan, fu sotratto a sua madre per essere consegnato ad un poliziotto che lo allevò come figlio naturale.


Dal blog di Juan Cabandié:

Soy Juan, nací en la ESMA en marzo del 78, lugar donde mi mamá y yo compartimos sólo 20 días. Viví casi 26 años con un nombre que no era propio y creyendo que mis padres eran un policía y su mujer. Gracias a la ayuda de Abuelas, supe que era hijo de desaparecidos. Damián, mi papá, tenía 19 cuando fue secuestrado. Alicia, mi mamá, tenía 16 y estaba embarazada de cinco meses. Así es mi historia, la que despertó el deseo de involucrarme, porque no podemos dejar que se pierdan dos generaciones, la de nuestros viejos y la nuestra, donde el individualismo nos alejó de ser protagonistas.
Yo soy Juan, el último aparecido
(continua)
inviata da Marcia Rosati 6/8/2007 - 19:25
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Dans la jungle

Dans la jungle
INGRID LIBERA?

La notizia, prima data quasi per certa, della liberazione di Ingrid Betancourt non ha purtroppo trovato conferma. Cercheremo di pubblicare gli aggiornamenti in questa pagina (gli articoli sono ordinati dal più recente al più vecchio) [CCG Staff]


8/8/2007

(AGI) - Miami, 7 ago. - Il ministro degli Esteri colombiano e' tornato sulla presunta liberazione di Ingrid Betancourt, rapita dalle Farc, per ribadire che si tratta solo di voci. "Crediamo che siano solo speculazioni", ha affermato Fernando Araujo, che è stato ostaggio dei guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie fino allo scorso gennaio quando riusci' a fuggire dopo sei anni di prigionia. "Siamo a conoscenza solo di voci, se vi fosse l'intenzione di liberarla, saremmo felici". Araujo ha aggiunto di non sapere nulla delle discussioni tra i ribelli delle Farc e i governi colombiano e venezuelano per ottenere la liberazione... (continua)
CCG Staff 6/8/2007 - 17:07
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Os Senhores da Guerra

Os Senhores da Guerra
Hi,

I am looking for a translation of "Oxala" by Madredeus into English.

It will be great if you publish that as well.

Thanks,
Lee.
Lee 6/8/2007 - 14:38

Joao Menezes

Joao Menezes
NON È MAI COLPA DI NESSUNO

Per un aggiornamento su questa triste vicenda segnaliamo questo articolo su Luogo Comune.net
6/8/2007 - 14:22
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El ángel de la bicicleta

El ángel de la bicicleta
Parole di León Gieco
Musica di Luis Gurevich

Questa canzone racconta la storia di Claudio "Pocho" Lepratti.

Pocho era un ragazzo di 35 anni che faceva parte della comunità salesiana, collaborava cucinando nella mensa publica di una scuola alla periferia di Rosario. Girava con la sua bicicletta e faceva, ogni giorno, 40 chilometri tra andata e ritorno.
Era d'animo nobile e aiutava sempre le persone meno agiate a volte mettendo a disposizione anche il suo stipendio. Aiutava sopratutto i bambini che vivevano per strada, cercando, con pochissimi mezzi, di rendere la loro vita un po' meno difficile.

Il 19 dicembre 2001, durante un tentativo da parte della polizia di soffocare la manifestazione di protesta contro il governo di Fernando De la Rua, Pocho fu colpito alla gola da due proiettili mentre chiedeva alle forze dell'ordine di non sparare poiché dentro la mensa c'erano soltanto dei bambini... (continua)
Cambiamos ojos por cielo
(continua)
inviata da Marcia Rosati 6/8/2007 - 13:23
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Para la vida

Para la vida
Ancora una volta, León Gieco si schiera a favore della memoria storica.
Questa canzone fa parte della colonna sonora del film "Iluminados por el Fuego", tratto dai racconti di un ex-soldato che a diciotto anni fu chiamato a combattere contro uno degli eserciti più potenti al mondo durante la guerra delle isole Malvine.


ILUMINADOS POR EL FUEGO

(2005)
Un film di Tristán Bauer
Con Gastón Pauls, Virginia Innocenti, Arturo Bonín, Pablo Ribba, Cesar Albarracín, Víctor Hugo Carrizo e Juan Leyrado
Colonna sonora di León Gieco
In concorso ufficiale al 53° Festival del Cinema di San Sebastián/Donostia (2005)
Estoy aquí sentado debajo del pequeño sol
(continua)
inviata da Marcia Rosati 6/8/2007 - 13:22
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Sbandati (Fuochi sulla montagna)

Sbandati (Fuochi sulla montagna)
Testo ripreso da Nazione indiana

Lunedì 6, al Museo della Resistenza di Fosdinovo, entro il “festival” Fino al cuore della rivolta presenterò questa mia canzone nuova durante il concerto degli Yo Yo Mundi, che mi hanno fatto l’onore di arrangiarla e suonarla. In attesa di una nuova banda che suoni il mio mucchio di canzoni nuove…

Lascio le annotazioni musicali, perchè si capisca che un testo di una canzone non è la stessa cosa di una poesia, ché non può prescindere - forse prima ancora che da melodia e armonia - dal respiro, dal timbro, dal tono, dalla grana della voce, dallo stesso movimento del corpo - e, idem est, dell’anima.

(Le annotazioni musicali si trovano sulla pagina linkata)
(Marco Rovelli)
Fuochi sulla montagna e sotto il mare
(continua)
inviata da CCG staff 6/8/2007 - 07:48

I Just Wanna Go Home

I Just Wanna Go Home
VOGLIO SOLO ANDARE A CASA
(continua)
inviata da Kiocciolina 6/8/2007 - 04:34
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Let Us Begin (What Are We Making Weapons For?)

Let Us Begin (What Are We Making Weapons For?)
COMINCIAMO (PER COSA STIAMO COSTRUENDO LE ARMI?)
(continua)
6/8/2007 - 04:28
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Carta de un león a otro

Carta de un león a otro
LETTERA DI UN LEONE AD UN ALTRO
(continua)
inviata da Kiocciolina 6/8/2007 - 04:17
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Try Not To Cry

Try Not To Cry
CERCA DI NON PIANGERE
(continua)
inviata da Kiocciolina 6/8/2007 - 03:53
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L'Italia di Piero

L'Italia di Piero
bravio cristicchi 6 un genio perche così la uso come sveglia di mio padre!!!!!!!!
5/8/2007 - 19:54
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La ninna nanna de la guerra

La ninna nanna de la guerra
molto bella e propia del'epoca.
lilian 5/8/2007 - 03:47
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Giardino incolto

Giardino incolto
Da "La musica nelle strade!" - 2006
Testo di Sabino Mongelli

"Siamo stati tre giorni dentro il carcere di Volterra - il famoso Maschio di Volterra - per registrare assieme agli attori detenuti della Compagnia della Fortezza di Armando Punzo le parti recitative e corali di Muss es sein? Es muss sein! - grido di libertà di Léo Ferré [...] Sabino Mongelli è uno di loro. Ha cantato con noi questa canzone che ha scritto quando un suo compagno stava facendo lo sciopero della fame per poter vedere suo figlio. E' un testo che racconta la deprivazione a cui il carcere sottopone."
(Marco Rovelli, dal libretto dell'album).
Adesso c'è un giardino incolto
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/8/2007 - 23:14
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Kenze neke

Kenze neke
[1990]
Da "Chin sas armas o chin sas rosas"

Nel primo album dei Kenze Neke, la canzone omonima racconta la storia di Michele Schirru, l'anarchico sardo fatto condannare innocente a morte dal regime fascista con la falsa accusa di aver voluto attentare alla vita di Benito Mussolini. Sapete, Mussolini, quel "grande statista italiano" che se ne scappava dal paese che aveva ridotto a una rovina, travestito da caporale tedesco.


MICHELE SCHIRRU
da Vivere Senigallia - Articolo di Paolo Battisti

“Chi attenta alla vita del Duce attenta alla grandezza dell’Italia, attenta all’umanità, perchè il Duce appartiene all’umanità”.
(stralcio della sentenza di morte del Tribunale Speciale Fascista emessa nei confronti dell’anarchico Michele Schirru).

Il regime fascista, nell’arco del ventennio che rimase al potere, condannò all’esilio circa 700.000 oppositori politici, mandò al confino 13.316 persone,... (continua)
Fusilatu t’ana 10 sardos isseperatos dae su regime
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/8/2007 - 17:43
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Nella mia ora di libertà

Nella mia ora di libertà
Version française de Riccardo Venturi
4 agosto 2007 / 4 août 2007

I versi finali sono ripresi da quelli originali di Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio di Fabrizio De André]
Les vers finaux reproduisent ceux de l'original français de Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio di Fabrizio De André]
DANS MON HEURE DE LIBERTÉ
(continua)
4/8/2007 - 16:46
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Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]

Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
Vivissimi complimenti per il sito, sono stato molto contento di aver trovato L'inno del patriota sardo ai feudatari tradotto (esso ha per ogni sardo un forte valore patriottico-affettivo). Volevo però segnalarVi che l'unica traduzione in lingua italiana perfettamente fedele alla lingua sarda(sono madrelingua sardo), è quella dei Tenores di Neoneli; per esempio, nella 32° strofa: "nos arziaiat sa oghe finzas unu camareri, plebeu o cavalieri si deppiad umiliare" (Scrivo in sedilese) si traduce come nel testo dei Tenores, e cioè: " ci alzava la voce anche un cameriere, plebeo o cavaliere si doveva umiliare".
Nuovamente complimenti e grazie per far conoscere anche a chi non ha confidenza con la lingua sarda un poco della cultura e del folckore della "mia" splendida isola.
Mario Sedda.
Mario Sedda 4/8/2007 - 12:21
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Hundert Mann und ein Befehl

Hundert Mann und ein Befehl
3 agosto 2007
100 UOMINI E UN ORDINE
(continua)
3/8/2007 - 18:30

Στης Πίνδου τα βουνά (Ψηλά βουνά κι' απάτητα)

Στης Πίνδου τα βουνά (Ψηλά βουνά κι' απάτητα)
Αγαπητέ(ή) άγνωστε(η) της παρούσας καταχώρησης:

Εντελώς τυχαία βρέθηκα στην παρούσα σελίδα και είδα το κείμενο
αυτό στα ελληνικά. Το αναγνώρισα αμέσως αφού "κατά σύμπτωση" συμβαίνει να είναι ...δικό μου! 100 % ΔΙΚΟ ΜΟΥ !!! Χωρίς όμως το όνομά μου, χωρίς μια υποσημείωση για το όνομα της πηγής που προέρχεται !!! Κρίμα, γιατί ενέργειες του είδους αυτού είναι το λιγότερο αντιδεοντολογικές.

Λοιπόν, ονομάζομαι Σάκης Πάπιστας και είμαι ο συγγραφέας του βιβλίου "ΤΟ ΑΣΤΙΚΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΣΤΑ ΠΕΤΡΙΝΑ ΧΡΟΝΙΑ 1940-1949", εκδόσεων Κυριακίδη, όπου και υπάρχει ατόφιο το παρόν κείμενο, ως μέρος φυσικά του συνολικού περιεχομένου του εκ 1030 σελίδων βιβλίο μου.

Το κείμενο που αντιγράψατε (και παραλείψατε "ελαφρά τη καρδία" να αναφέρετε την πηγή και τον συγγραφέα) είναι δημοσιευμένο σε πρωτόλοια μορφή στο site www.rembetiko.gr από το φθινόπωρο του 2004.

Παρακαλώ πολύ, για λόγους δεοντολογίας,... (continua)
3/8/2007 - 17:53
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Assedio

Assedio
di Riccardo Tesi e Maurizio Geri
da "Lune" (2004)

Può capitare, arrivando il giorno prima a Firenze dalla Svizzera, di finire ad un concerto di Riccardo Tesi con la sua Banditaliana a Pontassieve. E di sentir dire "Ora vi cantiamo una canzone contro la guerra che apre il nostro ultimo album, Lune, L'abbiamo scritta all'inizio della guerra in Iraq ma mai come in questo momento c'è bisogno di cantare canzoni contro la guerra!". E di chiedersi come mai, se quel disco l'hai comprato appena uscito, non ti sia mai venuto in mente di inserire questa canzone...

Durante lo stesso concerto, un commosso omaggio a Caterina Bueno, scomparsa pochi giorni prima. Riccardo Tesi e Maurizio Geri che hanno esordito suonando assieme a lei, hanno interpretato un bel brano del suo repertorio, il Lamento del contadino.
Fra le rughe dell'Appennino
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 2/8/2007 - 09:24
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Ballata per un eroe

Ballata per un eroe
Non riesco a trovare il testo della canzone di Gipo Farassino che faceva:
"quando lei arriverà
mi troverà seduto
sul trono dei miei sogni
con la mia pipa in bocca
la mano ancora forte
inchiodata alla chitarra.
Il fuoco del camino
rifletterà le note
dell'ultima canzone
negli occhi dei miei cani
assorti (?) nei ricordi
di lepri e di fagiani......."

E poi non ricordo più.
Sarò grato a chiunque voglia farmi tenere il resto.
Corrado
Corrado Tattoli 1/8/2007 - 20:13




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