Oltre il ponte
Versione portoghese di José Colaço Barreiros
PARA LÁ DA PONTE
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 31/5/2007 - 23:53
Arroja la bomba
anonimo
Da:Acrataz
Pubblicata su “Guerra di Classe”, giornale della CNT-FAI (Sección Italiana), Barcelona, a.II,n.14, 1 maggio 1937, p. 6, col titolo “Mano alla bomba!” e l’indicazione “Adattazione di VIR. Motivo dell’inno anarchico “Arroja la bomba”. VIR è lo pseudonimo di Virgilio Gozzoli, anarchico di Pistoia. “Arroja la bomba” nasce durante la dittatura fascista di Primo de Rivera (1923-1930) e venne cantata nelle prigioni dagli anarchici incarcerati. La “star” è un grosso revolver, molto utilizzato all’epoca.
Pubblicata su “Guerra di Classe”, giornale della CNT-FAI (Sección Italiana), Barcelona, a.II,n.14, 1 maggio 1937, p. 6, col titolo “Mano alla bomba!” e l’indicazione “Adattazione di VIR. Motivo dell’inno anarchico “Arroja la bomba”. VIR è lo pseudonimo di Virgilio Gozzoli, anarchico di Pistoia. “Arroja la bomba” nasce durante la dittatura fascista di Primo de Rivera (1923-1930) e venne cantata nelle prigioni dagli anarchici incarcerati. La “star” è un grosso revolver, molto utilizzato all’epoca.
MANO ALLA BOMBA
(continua)
(continua)
inviata da CCG Staff 31/5/2007 - 21:56
Amanzi
English translation from Celtic Lyrics Corner (Bill Whelan is an Irishman...)
WATER
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/5/2007 - 12:07
Γυρίζω τις πλάτες μου στο μέλλον
31 maggio 2007
Direttamente dall'originale greco: non ricordavo che la canzone era già stata inserita, l'ho "ritrovata" su YouTube e mi sono messo all'opera...
Direttamente dall'originale greco: non ricordavo che la canzone era già stata inserita, l'ho "ritrovata" su YouTube e mi sono messo all'opera...
VOLTO LE SPALLE AL FUTURO
(continua)
(continua)
31/5/2007 - 01:03
L'Ammucchiata
Grazie papà , il tuo sito mi ha fatto ricordare tutto cio che mi rende felice sapendo di avere un padre come te !
Vincenzo Marasco 30/5/2007 - 14:38
I Ain't Afraid
The Klezmatics have a Yiddish version of this song, entitled I Ain’t Afraid …???? ???? ?????, on their album Rise Up! Shteyt Oyf! !????? ????. They recorded two tracks on that album, one in English and Yiddish, and the other in English only.
Nyr Indictor 30/5/2007 - 06:12
Draft Dodger Rag
German version by Gerd Schinkel.
"This is a translation by Gerd Schinkel of this Phil Ochs song. He has made some changes in order to maintain the rhythm, but the basic premise is the same. His lyrics are found on www.gerdschinkel.de.
"This is a translation by Gerd Schinkel of this Phil Ochs song. He has made some changes in order to maintain the rhythm, but the basic premise is the same. His lyrics are found on www.gerdschinkel.de.
GROSSES LOS
(continua)
(continua)
inviata da Nyr Indictor 29/5/2007 - 21:55
Il general Cadorna
anonimo
Versi aggiuntivi segnalati da Fabrizio Tresca
Il general Cadorna si mangia le bistecche
(continua)
(continua)
inviata da Fabrizio Tresca 29/5/2007 - 14:32
A Hard Rain's A-Gonna Fall
I watched this song in the "concert for Bangladesh" it's an amazing song.
Fahim Iqbal 29/5/2007 - 11:33
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
RUSSO / RUSSIAN [1B]
Cantata da Josiph Brodskij stesso nella sua traduzione in russo.
A voler essere precisi, Brodskij tradusse non l'originale "Lily Marleen" scritta da Hans Leip nel 1915, ma una versione della canzonetta, sentita per caso, fatta da Lev Kopelevyj nel 1942. Nondimeno, personalmente non ho dubbi sul fatto che in russo "Lily Marlen" debba suonare proprio come l'ha tradotta Brodskij. Quando e dove fu fatta questa registrazione non si sa. Probabilmente a Leningrado alla fine degli anni '60.
(testo tradotto dal russo e tratto dal sito http://imwerden.de)
Traduzione letterale della versione di Brodskij in italiano:
Cantata da Josiph Brodskij stesso nella sua traduzione in russo.
A voler essere precisi, Brodskij tradusse non l'originale "Lily Marleen" scritta da Hans Leip nel 1915, ma una versione della canzonetta, sentita per caso, fatta da Lev Kopelevyj nel 1942. Nondimeno, personalmente non ho dubbi sul fatto che in russo "Lily Marlen" debba suonare proprio come l'ha tradotta Brodskij. Quando e dove fu fatta questa registrazione non si sa. Probabilmente a Leningrado alla fine degli anni '60.
(testo tradotto dal russo e tratto dal sito http://imwerden.de)
Traduzione letterale della versione di Brodskij in italiano:
Nella canzone c'è anche un'altra strofa, non presente sul nastro.
(traduzione: Francesca Lazzarin)
Lili Marleen cantata da Josif Brodskij/sung by Joseph Brodsky
Ci fosse qualcosa di più banale della morte in guerra
e più sentimentale di un incontro sotto la luna
ci fosse qualcosa di più rotondo delle tue ginocchia
delle tue ginocchia
Ich liebe dich
mia Lily Marlen
mia Lily Marlen.
e più sentimentale di un incontro sotto la luna
ci fosse qualcosa di più rotondo delle tue ginocchia
delle tue ginocchia
Ich liebe dich
mia Lily Marlen
mia Lily Marlen.
(traduzione: Francesca Lazzarin)
Lili Marleen cantata da Josif Brodskij/sung by Joseph Brodsky
Fuori dalla caserma, alla luce di un lampione,
(continua)
(continua)
28/5/2007 - 12:31
Pra não dizer que não falei das flores
Testo: Endrigo
Musica: Endrigo / Luis Bacalov
Edizione: Fonit Cetra Music Publishing S.r.l.
Só hoje me apercebi da falta da versão italiana cantada por Sergio Endrigo, quase imediata à publicação do original. [José Colaço Barreiros]
"Camminando e cantando", anche se nei credits originali Fonit Cetra compaiono solo i nomi di Endrigo e Bacalov come autori, è la versione italiana, con testo di Endrigo, di una composizione del brasiliano Geraldo Vandré ("Pra não dizer que não falei de flores", o "Caminhando": era un inno alla resistenza contro il governo militare ed il suo ritornello fu interpretato, in patria, come una chiamata alla lotta armata contro i dittatori).
Il brano fu coraggiosamente presentato da Sergio Endrigo a Canzonissima '68, dove era impossibile che riscuotesse un apprezzabile successo (come in effetti puntualmente accadde).
Geraldo Vandrè è un cantante brasiliano... (continua)
Musica: Endrigo / Luis Bacalov
Edizione: Fonit Cetra Music Publishing S.r.l.
Só hoje me apercebi da falta da versão italiana cantada por Sergio Endrigo, quase imediata à publicação do original. [José Colaço Barreiros]
"Camminando e cantando", anche se nei credits originali Fonit Cetra compaiono solo i nomi di Endrigo e Bacalov come autori, è la versione italiana, con testo di Endrigo, di una composizione del brasiliano Geraldo Vandré ("Pra não dizer que não falei de flores", o "Caminhando": era un inno alla resistenza contro il governo militare ed il suo ritornello fu interpretato, in patria, come una chiamata alla lotta armata contro i dittatori).
Il brano fu coraggiosamente presentato da Sergio Endrigo a Canzonissima '68, dove era impossibile che riscuotesse un apprezzabile successo (come in effetti puntualmente accadde).
Geraldo Vandrè è un cantante brasiliano... (continua)
CAMMINANDO E CANTANDO
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 28/5/2007 - 02:20
Qué será de mis hermanos
CHE SARA' DEI MIEI FRATELLI
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 27/5/2007 - 19:33
Arroja la bomba
anonimo
Il canto, dal testo senz'altro assai esplicito (data la temperie in cui ebbe origine, non poteva essere diversamente), ebbe anche una "versione moderata", o edulcorata.
ARROJA LA BOMBA
(continua)
(continua)
inviata da adriana 27/5/2007 - 10:29
Sacco's Letter To His Son
Non è un commento, ma una richiesta d'aiuto e una segnalazione. Esiste una canzone di Gregor Hause intitolata Requiem für Sacco und Vanzetti: ho trovato la canzone su e-mule, ma il testo no. Ci riuscite voi? Grazie infinite
Renato
Renato
Renato Stecca 27/5/2007 - 08:26
La riva bianca, la riva nera
THE WHITE SHORE, THE BLACK SHORE
(continua)
(continua)
inviata da Ugo Novocomensis 26/5/2007 - 01:21
Bambino soldato
Stasera al CPA Firenze Sud erano di scena proprio i Kalamu, che hanno cantato anche questa canzone. Naturalmente, poiché il Venturi pensa sempre alle CCG, ha pensato bene di pigliare carta e penna e di trascrivere a mano il testo per metterlo nel sito...scordandosi che c'era già. E vabbé; a una cert'età la memoria comincia a declinare. Nun ce stà gnent'a'ffà...!
Comunque, i Kalamu sono bravissimi.
Comunque, i Kalamu sono bravissimi.
Riccardo Venturi 26/5/2007 - 01:08
Fagioli 'olle 'otenne
Caro Venturi, meritevole la sua riesumazione dei fagioli 'olle 'otenne, ma da nativo dell'Origine cresciuto nell'Ovo Sodo vorrei rettificare qualche lieve imprecisione nella trascrizione e nel glossario, in segno di rispetto per i nostri vecchi.
1) La cèa avannotto della razza? O quella? La cèa è l'anguilla piccina, la sanno tutti.
2) le crognole non esistono, a maggior ragione non sono granchi. Esistono invece i crognoli, pescetti da frittura, in italiano latterini.
3) "vorèi mangià" si dice a Lucca, dove l'erre è sempre scempia. A Livorno s'arrota e anche di molto, dunque dicasi: "vorrei mangià".
4) "Chiesi il menù / "ehi lei!", con voce grave" nella versione da me udita è "Chiesi 'r menù / ma lei [intendasi: l'ostessa] con voce grave"
5) "vendeva la polenda / ma cogli uccelli" nella versione da me udita è: "vendeva la pulenda [qui netta pausa con suspence] / coll'uccelli". I quali... (continua)
1) La cèa avannotto della razza? O quella? La cèa è l'anguilla piccina, la sanno tutti.
2) le crognole non esistono, a maggior ragione non sono granchi. Esistono invece i crognoli, pescetti da frittura, in italiano latterini.
3) "vorèi mangià" si dice a Lucca, dove l'erre è sempre scempia. A Livorno s'arrota e anche di molto, dunque dicasi: "vorrei mangià".
4) "Chiesi il menù / "ehi lei!", con voce grave" nella versione da me udita è "Chiesi 'r menù / ma lei [intendasi: l'ostessa] con voce grave"
5) "vendeva la polenda / ma cogli uccelli" nella versione da me udita è: "vendeva la pulenda [qui netta pausa con suspence] / coll'uccelli". I quali... (continua)
25/5/2007 - 18:49
Pontelandolfo
Testo straordinario
Mi compimento con gli Stormy Six del brano che non sono certo "dei nostri"
Ed e' una forte testimonianza su quali erano le simpatie del popolo (l'arciprete,bandiera bianca,re Francesco...)
e di quel massacro taciuto dai libri di storia
So che cio' ti puo' irritare, ma ammiro chi e' del nord (come te) non ignori' la verita' sul fantomatico "Risorgimento"
Ma gli autori sono nativi di Pontelandolfo?
(Willy)
Mi compimento con gli Stormy Six del brano che non sono certo "dei nostri"
Ed e' una forte testimonianza su quali erano le simpatie del popolo (l'arciprete,bandiera bianca,re Francesco...)
e di quel massacro taciuto dai libri di storia
So che cio' ti puo' irritare, ma ammiro chi e' del nord (come te) non ignori' la verita' sul fantomatico "Risorgimento"
Ma gli autori sono nativi di Pontelandolfo?
(Willy)
No, nessuno degli Stormy Six, a quanto mi risulta, è nativo di Pontelandolfo. Ma a proposito delle "simpatie del popolo", e proprio del popolo di quelle parti, ti inviterei anche a leggere bene la storia della "Banda del Matese" e dell'arrivo a Letino (non lontano da Pontelandolfo) di Errico Malatesta e Carlo Cafiero. E di quel che accadde. Saluti! PS. Non mi irrita assolutamente nulla, ti giuro.[RV]
25/5/2007 - 14:43
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