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Arroja la bomba

anonimo
Arroja la bomba
"Existen dos versiones distintas de la canción anarquista "Arroja la bomba", ya que la primera era demasiado agresiva y revolucionaria para los anarquistas no violentos. Según una versión, la canción original fue compuesta, en los calabozos de la Jefatura Superior de Policía de Barcelona, en 1932, por un anarquista aragonés llamado Aznar; como respuesta a los brutales interrogatorios a que fue sometido."
(Da Altavoz del Frente)

"Scusate se insisto; ecco un altro canto anarchico, che, come quasi sempre, ci mette un'allusione antimilitarista, pur nella chiamata alle armi." [Renato Stecca]

In realtà, come opportunamente reperito da Adriana, si tratta di un famoso canto anarchico della guerra di Spagna; viene quindi restaurato il testo originale, mentre la versione italiana originariamente contribuita da Renato Stecca viene spostata nell'apparato. [RV]

La versione italiana è cantata da Paola... (continua)
Arroja la bomba
(continua)
inviata da Renato Stecca, Adriana & CCG Staff 26/5/2007 - 16:51
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La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)

La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)
In realtà questo canto non è anonimo, ma deriva da una poesia di Carlo Monticelli, pubblicata per la prima volta nel 1881, e musicata intorno al 1895 da Guglielmo Vecchi, maestro della Banda di Gualtieri, Reggio Emilia; così ho trovato scritto da qualche parte. Lascio a voi decidere se e come pubblicarla: a me piace molto il verso "non sia pace fra i mortali finché un uom sovr'altro imperi".
Noi siamo i poveri, siamo i pezzenti,
(continua)
inviata da Renato Stecca 26/5/2007 - 16:44
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Inno individualista

anonimo
Inno individualista
"Vi invio questo canto anarchico dell'inizio del '900; decidete voi se è il caso di inserirlo. Ravachol (pseudonimo di François Koenigstein), fu un anarchico francese nato nel 1859 e morto per ghigliottinamento nel 1892 con l’accusa di omicidio." [Renato Stecca]

Un commento più esteso è in corso di inserimento.

Recentemente interpretata dalle De' Soda Sisters featuring I Matti delle Giuncaie


Qui ho trovato il video e queste informazioni:

Di autore anonimo, di datazione incerta. Di questo canto esistono due versioni con testo variato e musiche differenti. In una precedente versione al posto di Gaetano Bresci è citato Vittorio Pini, anarchico espropriatore milanese morto alla Cajenna; il testo si trova nell'opuscolo "Il bosco degli alberi", storia d'Italia dall'unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari, a cura di Gianni Bosio e Francot Coggiola (2LP dei Dischi del Sole)... (continua)
Pria di morir nel fango della via,
(continua)
inviata da Renato Stecca 26/5/2007 - 16:10
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Ignorance

Ignorance
[2001]

Da/From: "Runaway Train"

Testo e musica di Kasey Chambers
Lyrics and music by Kasey Chambers
Don't wanna read the paper
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 25/5/2007 - 13:59
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Millenovantanove

Millenovantanove
dall'album Bei tempi (1985)

Come in molte canzoni di Vecchioni che parlano di guerra, vedi "Waterloo" e soprattutto "Tema del soldato eterno e degli aironi", l'autore si concentra sul più macabro aspetto della guerra: in una visione assolutamente non dialettica della storia, la guerra rappresenta l'eterna prova della bassezza e vanità della condizione umana. Soprattutto nel passo "Gerusalemme la prendiamo per Dio [...]no, è perché lo voglio io" viene fuori tutta l'assurda smania di potere ed efferatezza di un uomo succube di un ideale gretto e pericoloso.

Con questi presupposti, il disertore avrà bisogno di tornare a morire a Waterloo perché distrutto e alienato da una società omologata e l'uomo diventa soldato eterno, il peggior animale esistente sul pianeta ed essere ridicolo, per esempio, di fronte al volo libero di un airone.

Anche il titolo "Millenovantanove", oltre a inquadrare il... (continua)
Il male del ritorno Astolfo
(continua)
inviata da Paolo Talanca 25/5/2007 - 08:00
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Il traditor Tanturi

Il traditor Tanturi
Canzone di Dante Bartolini, operaio alle acciaierie Terni e comandante nella brigata partigiana della Valnerina. Raccolta da Maria Pia Eboli e Sandro Portelli a Castel di Lago, Rieti, 1972.

Tandurri (questo il nome esatto) era un capitano della milizia fascista che collaborava con i nazisti nel rastrellamento dei renitenti alla leva. L'intervento dei partigiani riuscì ad evitare la deportazione di molti giovani ma qualche giorno dopo il paese fu bombardato dalle artiglierie tedesche e quasi completamente distrutto.

Incisione:
- La Sabina. Canti balli e riti (reg. orig.)
(da La musica dell'altra Italia)
Non ti ricordi ancor del dieci marzo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/5/2007 - 22:36

Caryl Chessman

Caryl Chessman
[1960]
Testo di Lorenzo De Antiquis
Da cantarsi sull'aria di Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio.
Mai incisa su disco.


CARYL CHESSMAN, IL BANDITO DELLA LUCE ROSSA

Il caso di Caryl Chessman, negli anni ’50, riuscì più di ogni altro a smuovere l’opinione pubblica contro la pena di morte, sia negli Stati Uniti che all’estero (ne è testimone questa canzone ad opera di uno dei più popolari cantastorie italiani, che scelse non a caso l’aria del Caserio.

Nato nel 1921, Caryl Chessman era un rapinatore di professione che aveva passato molte parte della sua vita in carcere. Rilasciato su provvedimento di grazia dal carcere di Folsom, nel gennaio del 1948 fu nuovamente arrestato a Los Angeles come il “Bandito della Luce Rossa”. Si trattava di un criminale che colpiva soprattutto coppiette appartate nei parcheggi e in altri posti isolati, agitando un lampeggiante rosso come quello... (continua)
2 Maggio del '60
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/5/2007 - 15:18
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Carzari Vicaria

anonimo
Carzari Vicaria
Canto vicariota (proveniente, cioè, dal carcere palermitano della Vicaria, poi trasferito all'altrettanto famigerato Ucciardone). Fu raccolto dal folklorista Pietro Favara, e rielaborato dal musicista e cantante popolare Giuseppe (Peppe) Ganduscio, che lo incise nel disco Lu carzaratu ("Il carcerato"). Trovò la sua fama e la sua grande interprete in Rosa Balistreri. Il testo e la traduzione italiana sono tratti da La musica dell'altra Italia.
Carzari Vicaria, la Favignana,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/5/2007 - 14:44
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Jeteur de pierres

Jeteur de pierres
[2003]
Da/from/de "Gravé dans la roche"

Con le canzoni "La France" e con "Jeteur de pierre" nacque una polemica con Sarkozy, che accusò il gruppo di violenza e razzismo.


Dal sito Hip Hop Francia un sunto della vicenda e la risposta degli Sniper.

Il 5 novembre 2003, durante la seduta dell'Assemblea Nazionale, la deputata Nadine Morano dell'UMP (Union pour un Mouvement Populaire) ha chiesto al Ministro dell'Interno francese, Nicolas Sarkozy, di reagire a proposito delle parole del gruppo Sniper utilizzate nella canzone La France.
Già l'associazione La Droit Libre (vicina all'UMP) aveva avviato una petizione per interdire la diffusione della canzone contenuta nell'album Du Rire aux Larmes ed il sindicato generale della polizia aveva denunciato l'ostilità di alcune canzoni nei confronti delle forze dell'ordine.
Il Ministro dell'Interno, precisando che avrebbe sporto querela nei confronti... (continua)
S’établir dans une contrée,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 24/5/2007 - 10:18
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Compagno emigrato

Compagno emigrato
Da "Le canzoni degli emigranti 2" di "Antonio, Giorgio e Daniela".
O compagno che dal Meridione
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2007 - 22:01

Ce que nous chantions en prison

Ce que nous chantions en prison
[1873]
Paroles de Clovis Hugues
sur l'air du Chant des ouvriers de Pierre Dupont
sull'aria del Chant des ouvriers di Pierre Dupont
Par les cachots par les pontons
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2007 - 21:51
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Lion In A Cage

Lion In A Cage
Dall'album omonimo del 1989.
La busta del vinile da cui ha copiato il testo dice: Dedicated to all those who strive to free Mandella
(con 2 L, come nel testo!)
The Veld is burning in the African sun
(continua)
inviata da Renato Stecca 22/5/2007 - 23:09

La fiera

La fiera
Testo di Rocco Scotellaro
Musica di Andrea Brignole

Lyrics by Rocco Scotellaro
Music by Andrea Brignole

Questa poesia di Rocco Scotellaro l’abbiamo trovata per caso tempo fa in una vecchia antologia scolastica della fine degli anni sessanta.
Ci è sembrata di una povertà, di una semplicità e di una realtà tanto incredibilmente attuali da pensare di musicarla.
E’ stato fatto qualche piccolo aggiustamento nel testo, modificando qualche parola, per ovvie necessità di metrica, ma senza assolutamente cambiarne il senso.
E’ una delle solite storie che la guerra traccia fuori, ai margini della sua marcia tutta luccicante di “ideali” e grondante di sangue troppo spesso innocente.
E’ una storia della seconda guerra mondiale, ma è una storia comune in ogni epoca ed in ogni paese.
Una di quelle storie che i giornali non scrivono, una storia che non merita neanche un piccolo passaggio in tv,... (continua)
Tornano lunga fila a tarda sera
(continua)
inviata da i.fermentivivi 22/5/2007 - 14:10
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La tregua (The Truce)

La tregua (The Truce)
[2005]

Da/From: "Dopoguerra"

Testi e musica di Marco Soellner
Lyrics and music by Marco Soellner

Un commento alla canzone dal sito ufficiale:

"E' la continuazione di Dopoguerra. Le due canzoni sono praticamente attaccate. E' una canzone meno positiva, più nostalgica che ritrae il lato meno bello della convalescenza. Il finale in crescendo erutta in una cavalcata finale dai sapori post rock.

The continuance to Postwar. In fact, they are connected. It is less positive, much more nostalgic then the previous and portraits the most unpleasant aspects of convalescence. The crescendo of the ending erupts in a post rock tasted cavalcade.

(Marco Soellner)"
And I try, and I try, and I try
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 22/5/2007 - 13:53
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Dopoguerra (Postwar)

Dopoguerra (Postwar)
[2005]

Da/From: "Dopoguerra"

Testi e musica di Marco Soellner
Lyrics and music by Marco Soellner

Un commento alla canzone dal sito ufficiale:

"Una canzone pregna di speranza. Roma ritratta dai superstiti dei bombardamenti, le strade ripopolate, la voglia di uscire allo scoperto, bagnarsi al sole dopo i lunghi mesi dell'assedio, il bisogno strenuo di mettere da parte il passato e concentrarsi sulla quotidianità.

A song full of hope: Rome portrayed by the survivors of bombings, the repopulating of the streets, the will to come out into the open and have a sunbath after the long months besieged, the brave necessity to put aside the past and focus on every day's life.

(Marco Soellner)"

City walls are coming down
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 22/5/2007 - 13:48
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Rachel

Rachel
[2005]

Da/From: "Dopoguerra"

Testi e musica di Marco Soellner
Lyrics and music by Marco Soellner

Commento dal sito ufficiale:

"E' una canzone dedicata a Rachel Corrie, l'attivista dell'International Solidarity Movement morta travolta da un bulldozer israeliano mentre cercava di opporsi alla demolizione degli insediamenti palestinesi nella Striscia di Gaza. Il pezzo inizia con un riff ballabile ed una melodia vocale molto immediata. Mano mano le atmosfere cambiano e l'intensità emotiva cresce. Il finale è malinconico e disincantato, esattamente come il destino di questa ragazza americana che ha dato la sua vita per i diritti di una terra occupata: la Palestina.

This song is dedicated to Rachel Corrie, International Solidarity Movement militant, who was crushed to death by an Israeli bulldozer while she was trying to oppose the demolition of Palestinian settlements in the Gaza Strip.... (continua)
U.S.A. flag burns on the ground
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 22/5/2007 - 13:33
Percorsi: Rachel Corrie
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Someday We'll All Be Free

Someday We'll All Be Free
Dall'album "Extension of a Man" del 1973.
Interpretata anche da Aretha Franklin
Hang onto the world as it spins, around.
(continua)
inviata da Alessandro 22/5/2007 - 10:15
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Burnsome

Burnsome
Dall'album "Dizzy Spells" (2001)
Have you got something to hide
(continua)
inviata da Alessandro 21/5/2007 - 13:09
Le Canzoni su Sante Caserio sono da oggi parte delle CCG, e una parte importante. Caserio fa il fornaio, e non la spia!
Riccardo Venturi 20/5/2007 - 12:52
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Sante Caserio [Antologia di canti popolari]

anonimo
Sante Caserio [Antologia di canti popolari]
In questa "pagina speciale" presentiamo tutta una serie di componimenti popolari incentrati sul gesto, sul processo e sull'esecuzione di Sante Caserio, che presentano indubbiamente caratteri comuni (primo fra tutti l'immancabile "Caserio fa il fornaio e non la spia") derivati in ultima analisi da Caserio passeggiava per la Francia. Concludendo qui la rassegna dei canti italiani su Caserio (ma non è escluso che ne esista qualcuno anche in lingua francese, che stiamo ricercando e che inseriremo senz'altro qualora dovesse essere reperito), inseriamo un "profilo" della sua vittima, il presidente francese Marie-François Sadi-Carnot, per meglio inquadrare il contesto storico. [RV]




Sante Caserio:

A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio
Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio, o Aria di Caserio, o Il sedici di agosto
Caserio passeggiava per la Francia
Partito da Milano senza... (continua)
1. E alla mattina presto suonan le campane
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2007 - 12:34

Sante Caserio uccisore di Sadi Carnot

anonimo
Sante Caserio uccisore di Sadi Carnot
[1894]
Foglio volante della Tipografia Pennaroli, Fiorenzuola d'Arda (Piacenza)
Registrazione nel disco "Quella sera a Milano era caldo"
Sull'aria della Ballata di Sante Caserio di Pietro Gori

Un'anonima ballata alquanto singolare, composta nelle campagne piacentine poco dopo l'esecuzione di Caserio, sull'aria della più celebre ballata di Pietro Gori. Da un lato è probabilmente quella in cui la condizione del carcerato in attesa di morte è meglio descritta; dall'altra, si attribuiscono all'ateo Caserio (che rifiutò persino il "conforto" del prete prima di andare alla ghigliottina) pensieri divini che possono essere spiegati solo con la provenienza rurale del canto. [RV]

Divin Creator che in ciel risplendi
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2007 - 12:19
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Algeri 1954

Algeri 1954
1978
L'ordine è pubblico?
Algeri Algeri Algeri ci sono i fiori c'è il mare
(continua)
inviata da adriana 20/5/2007 - 11:01
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Su fratelli pugnamo da forti

anonimo
Su fratelli pugnamo da forti
Un anonimo canto di sicura formazione toscana (il testo è decisamente in fiorentino rustico) ispirato alla morte di Sante Caserio. Fu raccolto per la prima volta da Caterina Bueno a Bivigliano, frazione del comune di Vaglia (Firenze), dalla voce di un contadino a nome Pietro Zeppi; nel 1964 Roberto Leydi lo registrò a Milano.

Recentemente è stato riproposto da Les Anarchistes nell'album Figli di origine oscura (2003); particolare assolutamente rilevante, è stato dal gruppo dedicato alla memoria di Carlo Giuliani, coetaneo di Sante Jeronimo Caserio (entrambi ebbero 21 anni al momento della morte). La versione proposta da Les Anarchistes nel loro album presenta però una "stranezza" testuale (vedi nota). E ascoltabile e scaricabile parzialmente in Real Audio dal Sito ufficiale de Les Anarchistes; consigliamo comunque di farlo a chi non la conoscesse, data la sua bellezza.




Sante Caserio:

A... (continua)
Su fratelli pugnamo da forti
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 20/5/2007 - 11:00

Partito da Milano senza un soldo

anonimo
Partito da Milano senza un soldo
Partito da Milano senza un soldo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2007 - 01:29
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Il mio paese se ne frega

Il mio paese se ne frega
Il mio paese se ne fotte
(continua)
inviata da adriana 19/5/2007 - 20:34
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Ahmed l'ambulante

Ahmed l'ambulante
da "Riportanto tutto a casa" (1994)
poi in "Raccolti" (4'04")
esiste anche una versione inserita nel demotape "Combat Folk"

Il testo è un libero adattamento dalla poesia omonima di Stefano Benni da "Ballate" ed. Feltinelli.

«Nel settembre del ‘92, aggirandoci per lo stand Rinascita della Festa Nazionale dell’Unità di Reggio Emilia, ci è capitato di leggerci ad alta voce questa poesia di Stefano Benni. Accogliendo l’invito del retrocopertina del libro abbiamo deciso di metterla in musica; ne è nata questa canzone dal suono per noi insolitamente mediterraneo. Abbiamo fatto sentire il pezzo al poeta in persona, ricevendone la benedizione. Ancora grazie Stefano.»

In "Combat Folk" e "Riportando tutto a casa" la voce è di Albertone Morselli, mentre in "Raccolti" è di Cisco.
Il "campionamento" musicale è una danza tradizionale kossovara "Valle nga Gjakova" (Danza di Gjakova, in serbo Đakovica, città del Kosovo).

(da La Grande Famiglia)
Quaranta notti al gelo sotto un portico deserto
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 19/5/2007 - 20:01
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Un'altra via d'uscita

Un'altra via d'uscita
[2001]

Album: "Jurnateri"
Testo e musica di Dario Iacobelli e Daniele Sepe
Lyrics and music by Dario Iacobelli and Daniele Sepe

Maurizio Capone voce, percussioni
Daniele Sepe voce, programming
Franco Giacoia chitarra elettrica
Piero De Asmundis rodhes, tastiere
Roberto D'Aquino basso elettrico

Maurizio Capone voice, drums
Daniele Sepe voice, programming
Franco Giacoia electric guitar
Piero De Asmundis rodhes, keyboards
Roberto D'Aquino electric bass

Diciamo sempre che in questo sito vogliamo accogliere, accanto alle canzoni propriamente contro la guerra, quelle che raccontano fenomeni che alla guerra sono direttamente collegati, come l'emigrazione o la globalizzazione del mercato del lavoro.
Questa canzone di Daniele Sepe, godibilissima pur essendo dichiaratamente "didattica" (ne è stato realizzato un videoclip distribuito nelle scuole), spiega in parole semplici una delle... (continua)
Per un anno il campesino sulla terra zappò
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 19/5/2007 - 12:57

Il 23 di marzo che giorno di coraggio

anonimo
Il 23 di marzo che giorno di coraggio
Scritta per i fatti di San Severo del 23 marzo 1950.


23 marzo 1950: Una pagina epica nella storia di San Severo
dal sito di Nicola Michele Campanozzi (dal quale è ripreso anche il testo della canzone).

A cinquanta anni di distanza, tentare una riflessione serena e pacata sui fatti accaduti a San Severo il 23 marzo 1950 significa rifarsi brevemente anche alla situazione socio-politica del tempo.

Si era allora appena usciti da una guerra disastrosa con un'Italia prostrata in ginocchio oltre che per le tante distruzioni subite e i suoi morti, anche per la sua economia ridotta a pezzi, che, specialmente al Sud, era incentrata sull'agricoltura, con un latifondo, spesso incolto, molto esteso e una classe bracciantile che chiedeva solo un po' di lavoro per sostenere la propria famiglia, come suol dirsi, alla giornata. Ricordo ancora quegli anni quando al tramonto tornavano a gruppi dai campi,... (continua)
Il 23 marzo che giorno di coraggio,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/5/2007 - 00:04
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Il ventitré di Marzo a San Severo

anonimo
Il ventitré di Marzo a San Severo
Scritto dalle donne di San Severo carcerate a Lucera dopo i fatti del 23 marzo 1950.

"I fatti di San Severo del 23 marzo del 1950, con la rivolta popolare repressa sanguinosamente dalla celere scelbiana, furono pure all’origine di due canti, composti dalle donne arrestate e rinchiuse nel carcere di Lucera, che nei loro versi danno la loro versione dei fatti, totalmente travisati dagli organi d’informazione dell’epoca. Ne riportiamo uno."
(da Giovanni Rinaldi: Il canzoniere di Giuseppe di Vittorio - Canti sociali e politici di Capitanata, da dove è ripreso il testo).

Il 23 marzo 1950 i lavoratori di San Severo, all'indomani di uno sciopero generale, insorsero contro le forze di polizia, innalzando barricate e assaltando le armerie e la sede del MSI. Gli scontri causarono un morto e circa quaranta feriti tra civili e militari, e l'esercito occupò coi carri armati le principali vie della... (continua)
Il ventitré di marzo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/5/2007 - 23:59
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Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio, o Aria di Caserio, o Il sedici di agosto

Pietro Cini
Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio, <i>o</i> Aria di Caserio, <i>o</i> Il sedici di agosto
[1894]
Sestine di Piet[r]o Cini, anarchico toscano
Foglio volante stampato dalla Tipografia Campi di Foligno
Lyrics by Piet[r]o Cini, a Tuscan anarchist.
Broadside printed by Tipografia Campi, Foligno

"Lione 3 agosto 1894
Cara madre, vi scrivo queste poche righe per farvi
sapere che la mia condanna è la pena di morte.
Non pensate male o mia cara madre di me?
Ma pensate che se io comessi questo fatto non è
che sono divenuto un delinquente e pure molto
vi dirano che sono un assassino un malfattore.
No, perché voi conosciete il mio buon quore, la mia dolcezza,
che avevo quando mi trovavo presso di voi?
Ebbene anche oggi è il medesimo quore:
se ò comesso questo mio fatto è precisamente
perché ero stanco di vedere un mondo così infame.
Ringrassio il signor Alessandro che è venuto a
rovarmi ma io non voglio confessarmi.
Addio cara mamma e abbiate un buon ricordo
del vostro... (continua)
Il sedici di agosto
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/5/2007 - 22:06
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Omaggio a Sante

Omaggio a Sante
[1992]
Assieme a Onda Rossa Posse
Tratto e arrangiato da una poesia di Sante Notarnicola

Bologna 26 settembre 1992.
Sul palco di uno dei primi concerti un incontro tra Sante Notarnicola, semilibero dopo 21 anni di prigione, e Assalti Frontali.
Un momento importante, un'occasione per pensare ai detenuti e alle loro vite.

Omaggio a Sante Notarnicola, uscito dal carcere di Cuneo in semilibertà il 19/07/1988 dopo 20 anni e 8 mesi di prigione di cui 11 di massima sicurezza e 5 di celle punitive.

È il mio turno
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 18/5/2007 - 21:49
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The Gasman Cometh

The Gasman Cometh
Da/From: "Stations Of The Crass"

Album registrato dal vivo al Pied Bull - Londra - il 7 agosto 1979

Recorded live at Pied Bull - London - 7th august 1979

Testo e musica dei Crass
Lyrics and music by Crass
The train now standing on platform four,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 18/5/2007 - 18:41
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Uncle Sam Goddamn

Uncle Sam Goddamn
Dall'album "The Undisputed Truth" uscito nell'aprile 2007
Ah,
(continua)
inviata da Alessandro 18/5/2007 - 14:15
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Batti il tuo tempo

Batti il tuo tempo
"Nel 1991 quando il gruppo fa uscire il vinile "Batti il tuo tempo", aperto dalle note di Ennio Morricone e percorso da un beat duro in perfetto stile USA, l'effetto è inaspettato. Il brano si impone unendo musica e politica in una esperienza che segna questo genere perché completamente priva di metafore e digressioni poetiche, si tratta di linguaggio crudo, dove gli obiettivi sono chiari. Questa autoproduzione che vende diverse migliaia di copie tramite vie diverse dai negozi musicali, segna una delle prime esperienze italiane di coniugazione di "educazione" ed "intrattenimento", inserita nel contesto della battaglia politica dichiarata dal collettivo."
it.wikipedia
Questo è il nostro tempo
(continua)
inviata da Alessandro 18/5/2007 - 11:54
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Klama (Andramu pai)

Klama (Andramu pai)
Deutsche Übersetzung von Riccardo Venturi
18. Mai 2007
WEHKLAGE DER EMIGRANTENFRAU (MEIN MANN ZIEHT AB)
(continua)
18/5/2007 - 11:53
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Titoli

Titoli
Da "Habemus Capa" del 2006.
Denaro e finanza, i motori della guerra.
Mibtel Nasdaq Dow Jones
(continua)
inviata da Alessandro 18/5/2007 - 10:36
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MCMXCIV perché i vivi non ricordano

MCMXCIV perché i vivi non ricordano
ma sono davvero morti invano tutti quanti? la speranza mi dice ancora "no!"
matteo88 17/5/2007 - 22:20
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Curre curre guagliò

Curre curre guagliò
da "Curre curre guagliò" (1993)

L'inno di uno dei primi centri sociali napoletani, l'Officina 99, una canzone che ha fatto giustamente storia. Una canzone di un antimilitarismo radicale.

Il primo album dei 99 Posse, Curre curre guagliò, datato 1993, fa anche da colonna sonora del film Sud di Gabriele Salvatores, legato all'argomento dei centri sociali, in cui collabora anche un giovanissimo Speaker Cenzou.

22.9.1991
(continua)
17/5/2007 - 22:13
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Reunion Hill

Reunion Hill
17 maggio 2007
REUNION HILL
(continua)
17/5/2007 - 17:13
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Sólo le pido a Dios

Sólo le pido a Dios
Ricordiamo anche la recente cover di Richard Shindell (che dal 2000 vive prevalentemente in Argentina) nel suo ultimo album South of Delia.
Riccardo Venturi 17/5/2007 - 16:50
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
13a. Bella ciao (Versione danese, 1982, Savage Rose / Thomas Koppel)
13a. Bella ciao (Danish Version, 1982, Savage Rose / Thomas Koppel)


Italiensk - anonym - fra modtandskampen 1940 oversat af Thomas Koppel. Italien resistance song 1940 translated by Thomas Koppel.
(p) 1982 (c) 2002 Street Ballerina Music LLC

Lyrics are reproduced from this page


En tidlig morgen
(continua)
inviata da daniela k.d. 17/5/2007 - 14:18
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Poveri partigiani

Poveri partigiani
[2007]
Testo e musica di Ascanio Celestini
Da: "Parole sante", album premiato con il Premio Ciampi 2007 come "Miglior debutto discografico dell'anno"
Trasmesso nella puntata di "Parla con me" precedente al 25 aprile.
(Testo reperito su questo blog) [k.d.]

Ci sono due palazzi.

Uno è il centro commerciale con la sua bella insegna, il tetto iperbolico e le vetrate lucide che lo fanno sembrare un autogrill da superstrada per Marte. L'altro, un parallelepipedo dritto pensato da qualche geometra con le coliche è il call center. Uno è fatto per essere guardato e infatti lo vedono tutti. L'altro è invisibile un po' perché non fa piacere vederlo, un po' perché il gemello sgargiante che gli sta accanto si prende tutta l'attenzione. Però si fa sentire. Ci parli al telefono quando ti chiama a casa per venderti un aspirapolvere o un nuovo piano tariffario. Ci parli quando chiami il numero verde... (continua)
Poveri partigiani portati in processione,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 16/5/2007 - 19:24
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Melt The Guns

Melt The Guns
[1982]
Album: English Settlement
Programmes of violence as entertainment
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/5/2007 - 12:16
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You're Already Dead

You're Already Dead
Dalla compilation "Best Before 1984" realizzata nel 1986, a due anni dallo scioglimento del gruppo.
ATTENTION. Fuck American power. Fuck Russian power. Fuck British power.
(continua)
inviata da Alessandro 15/5/2007 - 15:24
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Migra

Migra
Dall'ultimo album del gruppo (2006) intitolato significativamente "Die Cowboy Die".
Migra
(continua)
inviata da Alessandro 15/5/2007 - 11:14
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Klama (Andramu pai)

Klama (Andramu pai)
O SORDARÀI

Ivrika ènan sòrdo amès to chòma,
t'ùvrika e' t'òfsu sìrnonta ta chòrta;
se sìdero rrùggiào, dè lìo ti sòrta,
makà krusàfi ma sìdero palèo.

'U tu 'pa: - Sordarài, ettù ti kànni?
Pòs vrìskese 'ttù-mèsa òlo chomèno?
Amero 'a guàita pu 'sù 'fsèri àtton jèno
ce pòssa dàmmia efsèri 'os kristianò!-

-An ìfsere, pedài-mmu- cìno mu 'pe
-pòssa traùdia ce pòsses litanìe,
pòssa klàmata ce pòsse alocharìe
ìme kummèna ce torimmèna evò!

Mòtti evò èzione ìone 'o cerò
pu manechò 'a rìa ìchan' to ssòrdo;
'a techùddhia ìchan' na fa' ton skòrdo
ce rècce mo krimbìti manechò.

Ce àrten' pos estète, pè-mmu lìo,
e' kàjon àrte'? 'A pràmata ì' dhammèna?
T'arnì ti kànni? Pè-mmu, mèna mèna,
pè-mmu ti kànni 'o arnì, farìete 'o lìko?-

-Dèje!- ebvò tu 'pa ce mu guènnan' ta dàmmia,
-ta guàita pu 'sù mu 'pe è' ta 'chi plèo;
'èn èchi rìa, kùse ti su lèo:
'o lìko 'è kopanìzi plèo t'arnài!-

Mu... (continua)
FRANCO CORLIANO' 15/5/2007 - 10:22
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放炮 [Bombing]

编曲:Cooliang
填词:梁文涛
演唱: Douglas Liang
制作:Cooliang

Arrangement: Cooliang
Lyrics: Wen-Tao Liang
Album: Douglas Liang
Production: Cooliang

Lyrics are reproduced from this page, where also a direct link to the YouTube video is available. By the title, it is clearly an antiwar song although we don't understand a single word of the lyrics; any Chinese translator will be welcome. [RV]
背上佩枪,带起军帽,他们以为很帅,其实傻冒.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/5/2007 - 22:24
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Izieu

Izieu
Un très grand merci à Claude Hazan pour avoir parlé de notre site avec de si beux mots. C'est aussi une bonne occasion pour le remercier pour sa très belle chanson sur les enfants d'Izieu, une chanson que j'ai voulu traduire pour que les Italiens aussi puissent garder la memoire de tous les enfants victimes de la bête humaine et de la folie de la guerre, en France, en Italie et dans le monde entier. Merci, Claude, de tout notre cœur! [Riccardo Venturi]
14/5/2007 - 20:33

Non c'è più benzina

Non c'è più benzina
Testo e musica di Massimo Chiacchio
Lyrics and music by Massimo Chiacchio
E non c’è più benzina dovremo avere pazienza
(continua)
inviata da Francesco 14/5/2007 - 18:59




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