La canzone è assolutamente una delle più belle che abbia mai sentito!soprattutto l'espressione dell'uovo senza pulcino...da farsi venire la pelle d'oca! Pensare che sia la canzone di una macchina mi fa uno strano effetto, ma, mio malgrado, non posso far altro che ringraziare la Seat per avermela fatta conoscere.
Per RV: definire le macchine strumenti di morte a me pare eccessivo. A mio avviso quello che conta di più è l'uso che se ne fa e la testa della gente che sale su mezzi come quelli che circolano in questo momento (basti considerare le velocità che raggiunge la Golf).Ogni cosa è potenzialmente mortale se non se ne fa buon uso...persino l'ossigeno!Sicuramente la diffusione abnorme di macchine non è un punto a loro favore e nemmeno è l’unico difetto; ma in fondo nel mondo di oggi la macchina è quasi necessaria. Concordo pienamente con te che i difetti dell’automobile sono molti e probabilmente... (continua)
Silver(matamune88@gmail.com) 15/2/2007 - 22:32
Come si dice non tutto il male viene per nuocere.
In questo caso il male è la pubblicità come concetto, che ha un po' scassato, a prescindere dall'oggetto reclamizzato.
Il buono è che questa ballata è una di quelle che, magari ascoltata da bambino chissà dove, ti ritrovi a fischiettare sovrappensiero, senza però sapere cosa sia.
Quindi: grazie alla seat che mi ha permesso di riascoltarla e di chiedermi cosa fosse; grazie alla miriade di siti dedicati ai gingle pubblicitari; e grazie a questo sito che mi ha permesso di comprendere, più a fondo di quanto la mia traduzione ad orecchio potesse, il significato del motivo stesso.
Ero tentato di copiare la traduzione e le note sul sito di wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Johnny_I_...
ma non mi sono permesso, resta il fatto che magari così anche più persone potrebbero goderne e conoscerne il messaggio di pace...
Del poema di John McCrae esistono numerose versioni; io ne conosco due scaricabili da internet, la prima cantata da Jon Brooks (non ancora pubblicata in cd - è previsto per maggio 2007)su melodia folk, la seconda musicata da Mike Roberts ed eseguita dal controtenore David W Solomons (versione "classica") In Flanders Fields In Flanders Fields Link 2
La fama di questa canzone ha travalicato, anzi travalicherà, i confini terrestri per spingersi nelle profondità degli spazi siderali. Ne fa fede questa versione in Klingon che tutti noi sentiremo cantare tra qualche secolo, quando le avventure di Star Trek saranno cosa di tutti i giorni; ed anche i rudi Klingon non piangeranno, ma si organizzeranno!
Proviene da Bommugh - Klingon Translations of Terran Poetry.
Ritengo poco probabile che della canzone non sia stata data in francese almeno una versione d'arte. Nell'attesa, questa versione letterale proveniente da La Coccinelle - Traduction de chansons. Come accade spesso quando i francesi sono lasciati scrivere liberamente, specialmente in siti Internet, l'ortografia ha dovuto subire una "riguardatina", e non solo quella.
J'AI RÊVÉ AVOIR VU JOE HILL LA NUIT DERNIERE (continua)
Hai perfettamente ragione! chiedo a tutti di accettare le mie scuse. (Antonio)
Davvero nessuno problema, Antonio: il mio era soltanto un pacato richiamo, con l'augurio che questa discussione possa continuare e dare dei risultati tangibili. Direi che questa canzone, ed anche tutti coloro che a vari titoli vi hanno messo le mani, lo meritano senz'altro. Saluti cordiali da RV.
Kompreneble bazo en tiu ĉi okazo estas fortike defendata pozicio, servanta kiel apogpunkto, provizejo, arsenalo, deirpuntko (NPIV2002).
Espereble baldaŭ ni disponigos kanteblan tradukon por tiuj kiuj manifestacios publike aŭ klopodos same plibonigi la mondon kaj skui la konsciencojn.
vendrede, la 16an de Februaro, 2007a
Nicola Ruggiero
LA BAZOJ AMERIKAJ (RUĜA PROVIDENCO) (continua)
inviata da Nicola Ruggiero 16/2/2007 - 00:09
Ĝin kantis en la kasedo "Horo da opozicio" Gianfranco Molle kaj Giulio Cappa. Dankon al Renato Corsetti kiu sendis ĝin!
(NR)
Dai quali appare che questi bravi esperantisti non avevano fatto i conti con Wim Duisenberg e con l'Europa unita sì, ma delle banche. Come sia regnata la pace nell' "Europa unita", poi, lo si è visto alla perfezione in Jugoslavia. Ma non vogliamo comunque infierire su questa canzone, che, lo ricordiamo, è perlomeno anteriore al 1979; anni in cui molti credevano ancora sinceramente nell'ideale di un'Europa unita.
Eddie Vedder, il cantante dei Pearl Jam, sta cantando (in giro per il mondo e non sempre insieme al suo gruppo) una cover di questa canzone in cui - come preconizzava Riccardo- ha sostituito George W. Bush a Nixon. Sembra che le parole siano state scritte insieme a Tim Robbins.
Come nel caso di Bruce Springsteen con Bring Them Home... cambiano i personaggi ma le canzoni, anche molto vecchie, vanno benissimo lo stesso.
Questa versione, registrata dal vivo, si può scaricare dal blog "Pensieri di Antuana"
Su YouTube si trova un video in cui Eddie Vedder canta questa canzone insieme a Tim Robbins
Le parole delle tre versioni (compresa l'originale "Here's to the state of Mississipi") si trovano anche sul sito Lessons for High School Social Studies Classes.
Grazie a Maria Cristina Costantini, che ci ha segnalato l'adattamento fatto da Vedder!
I personaggini citati (in ordine di apparizione)
John... (continua)
HERE'S TO JUDGES (continua)
inviata da Maria Cristina Costantini & Lorenzo 15/2/2007 - 15:52