L'amour et la guerre
Aznavour ha fatto anche una versione italiana di questa canzone; ecco il testo.
L'AMORE E LA GUERRA
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 24/11/2007 - 23:19
Manifesto [Canzone in si bemolle]
Il testo è ripreso da Sbandati, il blog musicale di Marco Rovelli.
E quando i cardini
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 24/11/2007 - 22:22
Beautiful That Way
questo film è stato bellissimo. un padre che si sacrifica per un figlio e dura. oggi questo film lo ho visto in classe con i miei amici un cretino rideva solo ma che c'era da ridere non lo so anzi...
Maria Rosaria 24/11/2007 - 19:25
Il mercenario di Lucera
canzone contro la guerra questa di pino caruso?
Ma l'avete ascoltata?
Ne avete letto il testo?
Capite l'italiano e il senso dei discorsi?
Questo è un sito dove poveri deficienti di sinistra e altrettanti mentecatti di destra celebrano la vittoria dell'ignoranza.
Povero caruso,onore ai mercenari.
(luca)
Ma l'avete ascoltata?
Ne avete letto il testo?
Capite l'italiano e il senso dei discorsi?
Questo è un sito dove poveri deficienti di sinistra e altrettanti mentecatti di destra celebrano la vittoria dell'ignoranza.
Povero caruso,onore ai mercenari.
(luca)
Deficienti di sinistra e mentecatti di destra... E tu a quale delle due categorie appartieni?
24/11/2007 - 18:34
Oggi siamo in guerra
ciao coetanei io mi chiamo arbon e vengo dal kosovo più precisamente da peja un saluto da me scrivetemi se avete voglia tanto sono sempre quà in italia e ci rimarrò. adesso devo salutarvi perchè devo fare i compiti che mi ha assagnato la mia professoressa di italiano.
viva il kosovo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
viva il kosovo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
arbon 24/11/2007 - 09:59
La Marseillaise noire [Chant de paix]
[1867]
Paroles: Camille Naudin
Musique: Rouget de L'Isle, 1792
Chanté sur l'air de la "La Marseillaise"
Créé à la Nouvelle-Orléans le 17 juin 1867.
Testo di Camille Naudin
Musica: Rouget de L'Isle, 1792
Cantata sull'aria della "Marsigliese"
Scritta New Orleans il 17 giugno 1867.
[...] À la veille de la Révolution française, Rouget de Lisle remonte de Marseille vers Paris, accompagné d'un groupe de révolutionnaires; tous décidés à renverser le régime monarchique absolu qui régna la France durant plusieurs siècles. Ses compagnons d'armes, prêts à sacrifier leur propre vie pour la liberté, crient vengeance en adoptant "La Marseillaise" comme chant de ralliement.
Presque un siècle plus tard, sous d'autres cieux, un poète dédie à une cause non-moins terrible—celle de l'esclavage des Noirs par les Blancs)—un chant d'unité, un appel à la Fraternté. En reprenant la musique composée... (continua)
Paroles: Camille Naudin
Musique: Rouget de L'Isle, 1792
Chanté sur l'air de la "La Marseillaise"
Créé à la Nouvelle-Orléans le 17 juin 1867.
Testo di Camille Naudin
Musica: Rouget de L'Isle, 1792
Cantata sull'aria della "Marsigliese"
Scritta New Orleans il 17 giugno 1867.
[...] À la veille de la Révolution française, Rouget de Lisle remonte de Marseille vers Paris, accompagné d'un groupe de révolutionnaires; tous décidés à renverser le régime monarchique absolu qui régna la France durant plusieurs siècles. Ses compagnons d'armes, prêts à sacrifier leur propre vie pour la liberté, crient vengeance en adoptant "La Marseillaise" comme chant de ralliement.
Presque un siècle plus tard, sous d'autres cieux, un poète dédie à une cause non-moins terrible—celle de l'esclavage des Noirs par les Blancs)—un chant d'unité, un appel à la Fraternté. En reprenant la musique composée... (continua)
Fils d'Africains, tristes victimes,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/11/2007 - 01:55
Percorsi:
Inni e Controinni
Fichez-nous la paix
[1999]
Paroles: Hugues Aufray, Hervé Depouilly.
Musique: Hugues Aufray
Album: "Chacun sa mer"
© Editions Chacun sa mer
Testo di Hugues Aufray e Hervé Depouilly
Musica di Hugues Aufray
Album: "Chacun sa mer"
Paroles: Hugues Aufray, Hervé Depouilly.
Musique: Hugues Aufray
Album: "Chacun sa mer"
© Editions Chacun sa mer
Testo di Hugues Aufray e Hervé Depouilly
Musica di Hugues Aufray
Album: "Chacun sa mer"
Dans le vent
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/11/2007 - 01:44
L'adieu du soldat
[1940]
Paroles et Musique: Roland Lebrun
Autres interprètes: Bernard Duguay, Julie Daraîche
Un vrai classique de la chanson québecoise.
Un autentico classico della canzone del Québec.
Paroles et Musique: Roland Lebrun
Autres interprètes: Bernard Duguay, Julie Daraîche
Un vrai classique de la chanson québecoise.
Un autentico classico della canzone del Québec.
Viens t'asseoir près de moi petite amie
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/11/2007 - 00:58
Muerte Accidental De Un Anarkista
un grupo de los q hay pokos con letras bien echas de pm.
salud y rebeldia!!!
salud y rebeldia!!!
ruby las villas 23/11/2007 - 16:58
On With The Song
[2007]
Da/From: "The Calling"
Da/From: "The Calling"
This isn't for the ones who blindly follow
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 23/11/2007 - 14:00
Ville de lumière
Versión castellana de Susana
CIUDAD DE LA LUZ
(continua)
(continua)
inviata da Susana 23/11/2007 - 13:43
Porque los pobres no tienen
Porque los pobres no tienen
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 23/11/2007 - 12:42
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
El costo de la vida
Juan Luis Guerra y 440 (grupo)
(Letra: Juan Luis Guerra. Música: Diblo Dibala)
(Letra: Juan Luis Guerra. Música: Diblo Dibala)
El costo (d)e la vida sube otra vez
(continua)
(continua)
inviata da Susana 23/11/2007 - 12:28
Inno dei lavoratori
[1886]
Testo di Filippo Turati
Musica di Amintore Galli
Credevo che ci fosse già, ma non l'ho trovata, comunque un riferimento contro la guerra lo contiene. Il testo è ripreso da canti di lotta E conosciuto anche con il titolo di Canto dei lavoratori.
Da dire che Filippo Turati fu sempre uno strenuo oppositore della guerra e un pacifista convinto; fu questo uno dei tratti distintivi della sua azione politica. Per quanto riguarda l' Inno, o Canto, dei Lavoratori, il testo, scritto da Filippo Turati nei primi mesi del 1886 su sollecitazione di Costantino Lazzari, venne pubblicato su "La Farfalla" (n. 10, 7 marzo 1886, Milano) e subito dopo dall'organo del Partito operaio italiano, "Il Fascio operaio" (a. IV, n. 118, 20 e 21 marzo 1886, Milano).
La musica fu composta dal maestro Amintore Galli e la prima esecuzione pubblica avvenne a Milano il 27 marzo 1886 nel salone del Consolato operaio... (continua)
Testo di Filippo Turati
Musica di Amintore Galli
Credevo che ci fosse già, ma non l'ho trovata, comunque un riferimento contro la guerra lo contiene. Il testo è ripreso da canti di lotta E conosciuto anche con il titolo di Canto dei lavoratori.
Da dire che Filippo Turati fu sempre uno strenuo oppositore della guerra e un pacifista convinto; fu questo uno dei tratti distintivi della sua azione politica. Per quanto riguarda l' Inno, o Canto, dei Lavoratori, il testo, scritto da Filippo Turati nei primi mesi del 1886 su sollecitazione di Costantino Lazzari, venne pubblicato su "La Farfalla" (n. 10, 7 marzo 1886, Milano) e subito dopo dall'organo del Partito operaio italiano, "Il Fascio operaio" (a. IV, n. 118, 20 e 21 marzo 1886, Milano).
La musica fu composta dal maestro Amintore Galli e la prima esecuzione pubblica avvenne a Milano il 27 marzo 1886 nel salone del Consolato operaio... (continua)
Su fratelli, su compagne,
(continua)
(continua)
inviata da Silva 23/11/2007 - 12:15
Edurne
(1974)
Interpretata anche da Patricio Manns
Ésta es una de las canciones de Serrat más olvidadas, seguramente porque es dificilmente actualizable. Es casi una rareza, ya que es una canción en la que alterna castellano y euskara. En España no podía cantarla, pero sí en el extranjero. La canción habla concretamente de una muchacha vasca a la que mataron a su novio, y que se dedicaba a albergar en su casa a fugados vascos que intentaban cruzar la frontera con Francia.
Cuando el sencillo salió, la traducción de la última estrofa fue falseada para evitar males mayores (incurriendo así en un error gramatical). Lo malo es que a día de hoy, bien por ignorancia, bien por defender el nombre de Serrat, se sigue en las páginas oficiales ofreciendo esta traducción errónea como "Euskal Herria canta contigo"; hoy por hoy, aunque entiendo esta prudencia, voy a poner la traducción real: no hay por qué... (continua)
Interpretata anche da Patricio Manns
Ésta es una de las canciones de Serrat más olvidadas, seguramente porque es dificilmente actualizable. Es casi una rareza, ya que es una canción en la que alterna castellano y euskara. En España no podía cantarla, pero sí en el extranjero. La canción habla concretamente de una muchacha vasca a la que mataron a su novio, y que se dedicaba a albergar en su casa a fugados vascos que intentaban cruzar la frontera con Francia.
Cuando el sencillo salió, la traducción de la última estrofa fue falseada para evitar males mayores (incurriendo así en un error gramatical). Lo malo es que a día de hoy, bien por ignorancia, bien por defender el nombre de Serrat, se sigue en las páginas oficiales ofreciendo esta traducción errónea como "Euskal Herria canta contigo"; hoy por hoy, aunque entiendo esta prudencia, voy a poner la traducción real: no hay por qué... (continua)
Como al viento, la lluvia y el trueno,
(continua)
(continua)
inviata da Susana 23/11/2007 - 11:56
Signor Presidente
2004
Tutti Assolti
"In occasione di un’intervista ad un giornalista dell’Economist, a una domanda su dittatori come Saddam Hussein e Mussolini, Berlusconi rispose che non era la stessa cosa perché Mussolini non aveva mai ucciso nessuno e mandava le persone in vacanza sul confino. Questo è il terreno su cui si muove la società italiana che dimentica troppo velocemente le atrocità della storia. In memoria dei pertigiani che combatterono per scacciare il fascismo e il nazismo lasciando una terra libera alle generazioni successive, ora, ancora una volta infangate dalla vergognosa ignoranza e intolleranza che ci governa."
Tutti Assolti
"In occasione di un’intervista ad un giornalista dell’Economist, a una domanda su dittatori come Saddam Hussein e Mussolini, Berlusconi rispose che non era la stessa cosa perché Mussolini non aveva mai ucciso nessuno e mandava le persone in vacanza sul confino. Questo è il terreno su cui si muove la società italiana che dimentica troppo velocemente le atrocità della storia. In memoria dei pertigiani che combatterono per scacciare il fascismo e il nazismo lasciando una terra libera alle generazioni successive, ora, ancora una volta infangate dalla vergognosa ignoranza e intolleranza che ci governa."
Signor Presidente
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 23/11/2007 - 11:45
Nina
[1984]
Da/From: "Mario Castelnuovo"
Testo e musica di Mario Castelnuovo
Lyrics and music by Mario Castelnuovo
Il testo è la storia dei due genitori di Mario. Lo ha raccontato spesso più volte, ad esempio in questa intervista fingerpicking.net si può leggere: ''"Mio padre si chiamava Nino. Quella della canzone è la storia dell’incontro di un lombardo e di una toscana in una notte di bombardamenti a Roma, che erano i miei genitori, e poiché lui si chiamava appunto Nino, io per contrarre la storia e i loro due nomi, ho intitolato la canzone “Nina”, così ho messo lui e lei insieme".
(Vito Vita)
Da/From: "Mario Castelnuovo"
Testo e musica di Mario Castelnuovo
Lyrics and music by Mario Castelnuovo
Il testo è la storia dei due genitori di Mario. Lo ha raccontato spesso più volte, ad esempio in questa intervista fingerpicking.net si può leggere: ''"Mio padre si chiamava Nino. Quella della canzone è la storia dell’incontro di un lombardo e di una toscana in una notte di bombardamenti a Roma, che erano i miei genitori, e poiché lui si chiamava appunto Nino, io per contrarre la storia e i loro due nomi, ho intitolato la canzone “Nina”, così ho messo lui e lei insieme".
(Vito Vita)
Notte scura notte chiara notte finirai
(continua)
(continua)
22/11/2007 - 19:02
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Alice's Restaurant Massacree
Dato che questa canzone sembra essere ambientata il giorno di Thanksgiving del 1967, stiamo festeggiando oggi (Thanksgiving 2007) i suoi quarant'anni!
Lorenzo Masetti 22/11/2007 - 11:52
My Country
Dall'album "Earth and Sun and Moon" (1993)
Was it just a dream, were you so confused
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 22/11/2007 - 08:45
Blossom And Blood
Dall'EP "Species Deceases" (1985)
You the mothers who sent your sons
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 22/11/2007 - 08:24
The Dead Heart
Dall'album "Diesel and Dust" (1987)
We don't serve your country
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 22/11/2007 - 08:09
When the Generals Talk
Dall'album "Red Sails in the Sunset" (1984)
Up there on the platform
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 22/11/2007 - 08:04
O Progresso
Composição: Roberto Carlos - Erasmo Carlos
Eu queria poder afagar uma fera terrível
(continua)
(continua)
inviata da Susana 21/11/2007 - 22:09
La belleza
Album: Segundos fuera (1989)
Enemigo de la guerra
(continua)
(continua)
inviata da Susana 21/11/2007 - 11:53
Supper's Ready
Ho 44 anni ed ho imparato questa canzone oramai 30 anni fa... ricordo l'enorme fatica per acquisire la giusta pronuncia e la curiosità di conoscerne il significato del testo... ti sono grato per avermi fatto rivivere la gioia delle emozioni lancinanti che mi provoca ascoltare questo brano epico che rimarrà per sempre nella storia del Rock Progressivo e nel mio cuore...
(Enzo)
(Enzo)
Carissimo Enzo, anche io ho la tua stessa età e giusto trent'anni fa tentavo già di afferrarne il senso. Mi ce n'è voluto di tempo...ma alla fine spero di aver fatto un buon lavoro:-P Grazie ancora per le tue parole! [RV]
21/11/2007 - 00:21
Tredici milioni di uomini
Il testo è ripreso dal Deposito, sito gemello. Emilio Jona, di professione avvocato, è uno scrittore, poeta e studioso di cultura popolare. Tra le sue opere: Le canzonette che fecero l'Italia (1962) e la raccolta di poesie La cattura dello splendore (1998). Per la Meltemi ha scritto il saggio Esperienze di teatro per un territorio, pubblicato in La piazza del popolo(1998), e ha curato insieme a Marina Berra e Francesca Rol il volume Sono arrivato e la figura c'era di me (2000). Collaboratore di Cantacronache, questa canzone è stata da lui scritta in tale periodo negli anni '50. La musica è di Fausto Amodei.
Ero per una strada, chiedevo solo di camminare.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/11/2007 - 00:18
Percorsi:
Campi di sterminio
Tiro a segno
[1961]
Parole di Mario Pogliotti
Arrangiamento di Fausto Amodei
Nell’EP intitolato “Il Cantacronache ben temperato”, canta Mario Pogliotti.
Dal Deposito, sito gemello, riprendiamo questa canzone scritta nel periodo di Cantacronache da Mario Pogliotti, giornalista e musicista valdostano scomparso nel 2006. La canzone risente, nel verso sul "principe omosessual", ovviamente del periodo.
Parole di Mario Pogliotti
Arrangiamento di Fausto Amodei
Nell’EP intitolato “Il Cantacronache ben temperato”, canta Mario Pogliotti.
Dal Deposito, sito gemello, riprendiamo questa canzone scritta nel periodo di Cantacronache da Mario Pogliotti, giornalista e musicista valdostano scomparso nel 2006. La canzone risente, nel verso sul "principe omosessual", ovviamente del periodo.
È chiaro che un giorno di festa
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/11/2007 - 00:09
Cadaveri vivi
[2007]
Testo e musica di Ascanio Celestini
Da: "Parole sante", album premiato con il Premio Ciampi 2007 come "Miglior debutto discografico dell'anno"
Ci sono due palazzi.
Uno è il centro commerciale con la sua bella insegna, il tetto iperbolico e le vetrate lucide che lo fanno sembrare un autogrill da superstrada per Marte. L'altro, un parallelepipedo dritto pensato da qualche geometra con le coliche è il call center. Uno è fatto per essere guardato e infatti lo vedono tutti. L'altro è invisibile un po' perché non fa piacere vederlo, un po' perché il gemello sgargiante che gli sta accanto si prende tutta l'attenzione. Però si fa sentire. Ci parli al telefono quando ti chiama a casa per venderti un aspirapolvere o un nuovo piano tariffario. Ci parli quando chiami il numero verde scritto sull'etichetta di una bevanda gassata o un assorbente interno. Accanto ai gemelli di cemento armato... (continua)
Testo e musica di Ascanio Celestini
Da: "Parole sante", album premiato con il Premio Ciampi 2007 come "Miglior debutto discografico dell'anno"
Ci sono due palazzi.
Uno è il centro commerciale con la sua bella insegna, il tetto iperbolico e le vetrate lucide che lo fanno sembrare un autogrill da superstrada per Marte. L'altro, un parallelepipedo dritto pensato da qualche geometra con le coliche è il call center. Uno è fatto per essere guardato e infatti lo vedono tutti. L'altro è invisibile un po' perché non fa piacere vederlo, un po' perché il gemello sgargiante che gli sta accanto si prende tutta l'attenzione. Però si fa sentire. Ci parli al telefono quando ti chiama a casa per venderti un aspirapolvere o un nuovo piano tariffario. Ci parli quando chiami il numero verde scritto sull'etichetta di una bevanda gassata o un assorbente interno. Accanto ai gemelli di cemento armato... (continua)
C'è stato un tempo in cui
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 20/11/2007 - 19:12
Sunday Bloody Sunday
Qui la cover offerta dal grande poeta e rapper afroamericano Saul Williams nel suo lavoro appena uscito, "The Inevitable Rise and Liberation of NiggyTardust!"... Fra l'altro l'intero album è interamente scaricabile (aggratis o donando 5 dollari) sul sito http://niggytardust.com
Sunday Bloody Sunday
Sunday Bloody Sunday
Alessandro 20/11/2007 - 15:28
I'm Dreaming Of Home (Hymne des fraternisés)
Lyrics by Gary Lewis / Lori Barth
Musique: Philippe Rombi pour Joyeux Noël "L'Hymne des fraternisés"
Avec: Chorale Scala-London Symphony Orchestra-Philippe Rombi (piano)-Natalie Dessay (soprano)
Original Sound Track for the motion picture "Merry Christmas"
Musique: Philippe Rombi pour Joyeux Noël "L'Hymne des fraternisés"
Avec: Chorale Scala-London Symphony Orchestra-Philippe Rombi (piano)-Natalie Dessay (soprano)
Original Sound Track for the motion picture "Merry Christmas"
I hear the mountain birds
(continua)
(continua)
inviata da Susana 20/11/2007 - 11:55
Ave caída
[1974]
Da/From: "Como el ave solitaria"
Da/From: "Como el ave solitaria"
Dime ave caída, dime ave caída.
(continua)
(continua)
inviata da Susana 20/11/2007 - 11:05
Hova száll a szürke varjú
anonimo
Hai assolutamente ragione, proverò a chiedere a Laura se ne sa qualcosa....
Riccardo Venturi 19/11/2007 - 23:41
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