Desertören
Min käre general, som leder våra härar
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/11/2007 - 23:45
Percorsi:
Disertori
Vientos del pueblo
La versione svedese di Cornelis Vreeswijk fattaci pervenire da Marcia Rosati
Svensk översättning av Cornelis Vreeswijk bidragen av Marcia Rosati
FOLKETS VIND
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/11/2007 - 21:40
Te recuerdo Amanda
La versione svedese di Cornelis Vreeswijk fattaci pervenire da Marcia Rosati
Svensk översättning av Cornelis Vreeswijk bidragen av Marcia Rosati
JAG MINNS DIG, AMANDA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/11/2007 - 21:28
El derecho de vivir en paz
La versione svedese di Cornelis Vreeswijk fattaci pervenire da Marcia Rosati
Svensk översättning av Cornelis Vreeswijk bidragen av Marcia Rosati
RÄTTEN TILL ETT EGET LIV
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/11/2007 - 21:20
Manifiesto
La versione svedese di Cornelis Vreeswijk fattaci pervenire da Marcia Rosati
Svensk översättning av Cornelis Vreeswijk bidragen av Marcia Rosati
MANIFEST
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/11/2007 - 21:16
Que canten los niños
Dedicato a tutti i bambini del mondo, ma soprattutto a quelli che soffrono, vittime di sanguinose ed inutili guerre e a quelli che sono costretti a combatterle.
Que canten los niños que alcen la voz
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 12/11/2007 - 17:39
Brucia la città
Nel 2001 uscì per Mescal "900", un album apprezzato dalla critica e amato da un pubblico che fedelmente seguì la "Casa del Vento" attraverso una coinvolgente tournèe . "900" oltre a contenuti di spessore e suoni coloratissimi, aveva uno specialissimo ospite: "Cisco" Bellotti, cantante dei Modena City Ramblers. Il 15 Luglio 2002 Mescal e Social Forum presentano un importantissimo progetto con la band aretina. Dopo i fatti di Genova, e già sulla scia di brani intensi come A las barricadas, che trattavano questioni legati ai problemi della globalizzazione, il gruppo ha incentrato il proprio interesse artistico verso le riflessioni sociali e culturali che il movimento sta perseguendo. Con Vittorio Agnoletto e gli altri portavoce del Social Forum si è deciso di proporre anche qualcosa di musicalmente significativo per il movimento; ecco allora i due brani che la band di Arezzo aveva scritto subito... (continua)
Nella città arrivò la notizia
(continua)
(continua)
inviata da Ahmed il Lavavetri Passato Alla Resistenza Armata 12/11/2007 - 17:07
The Kingdom
E' il brano che chiude l'album "Pixel Revolt" (nell'edizione per il mercato giapponese) del 2005.
"It’s a song about someone who finds a way to live in post-apocalyptic America" (da un'intervista a Vanderslice pubblicata qui.)
"It’s a song about someone who finds a way to live in post-apocalyptic America" (da un'intervista a Vanderslice pubblicata qui.)
I was stranded in the hospital ward again
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 12/11/2007 - 16:57
The Minaret
Dall'ultimo album di John Vanderslice il cui titolo, "Emerald City", parrebbe un chiaro riferimento alla Green Zone di Baghdad
"La città di smeraldo del titolo si riferisce alla 'zona verde' di Baghdad, l’enclave eretta dalle forze americane nel centro della capitale irachena come quartier generale del governo provvisorio dopo la caduta di Saddam Hussein: metafora di un assedio permanente in cui l’America si sente stretta ed in cui la vita sembra rimanere intrappolata. 'La città di Baghdad sembra l’epicentro della follia americana', afferma Vanderslice."
dalla recensione dell'album su Ondarock
dalla recensione dell'album su Ondarock
It’s the end of spring and light hangs on
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 12/11/2007 - 15:27
Homeland (I Want My Country Back)
On The Best of Live from Studio One (KUNI), 2003.
Copyright © 2003 Greg Brown and Hacklebarney Music
Copyright © 2003 Greg Brown and Hacklebarney Music
I want my country back
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 12/11/2007 - 13:45
Dime
Da/From: "Entre el Agua y el Fuego"
Dime por qué la gente no sonrie,
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 12/11/2007 - 13:21
Peace On Earth
[1992]
Da/From: "Marian Gold: So Long Celeste"
Testo e musica di Sooter-Voov-Mennicken
Lyrics and music by Sooter-Voov-Mennicken
Da/From: "Marian Gold: So Long Celeste"
Testo e musica di Sooter-Voov-Mennicken
Lyrics and music by Sooter-Voov-Mennicken
It's nothing serious, just a simple case of bottles
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 12/11/2007 - 13:19
Una canción para la Paz
[2006]
Da/From: "Navegando por ti"
Da/From: "Navegando por ti"
Que se borre la imagen del pasado
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 12/11/2007 - 12:50
Can't Find Osama, Bomb Iraq
anonimo
BRAVO! FANTASTICO!
GEORGE BUSH, NON BOMBARDETE L'IRAQ!
(andre)
GEORGE BUSH, NON BOMBARDETE L'IRAQ!
(andre)
Purtroppo quel losco figuro l'ha bombardèto eccome, l'Iraq...
12/11/2007 - 03:05
Is It For Freedom
Words and music by Sara Thomsen
Sara Thomsen's song, "Is It For Freedom," won a top ten finalist award in the 2001 national Bringing Music to Life Songwriting Contest created by Noel Paul Stookey (of Peter, Paul & Mary) to recognize songs of sociopolitical concern. The song was written in protest of the sanctions against the people of Iraq imposed throughout the 1990s and that continued into the current decade. More recently it has regularily been played on the Democracy Now radio program with host Amy Goodman in light of the current war waged against Iraq.
Sara Thomsen's song, "Is It For Freedom," won a top ten finalist award in the 2001 national Bringing Music to Life Songwriting Contest created by Noel Paul Stookey (of Peter, Paul & Mary) to recognize songs of sociopolitical concern. The song was written in protest of the sanctions against the people of Iraq imposed throughout the 1990s and that continued into the current decade. More recently it has regularily been played on the Democracy Now radio program with host Amy Goodman in light of the current war waged against Iraq.
Rulers of the nations as you fuss and fight
(continua)
(continua)
inviata da Paula Pedersen 12/11/2007 - 02:39
Davide van de Sfroos: Akuaduulza
Poiché questo sito non è e non deve essere terreno per nazionalismi balcanici vari (casomai l'esatto contrario), né di presupposte offese all'orgoglio etnico/linguistico con relative indignazioni, e seguendo una ben precisa richiesta della d.sa Tijana Mrkić, la versione di "Akuaduulza" da lei effettuata nella propria lingua materna è stata rimossa assieme ai relativi commenti. Per chi volesse consultarla, rimandiamo al sito originario cauboi.it. Avvertiamo che eventuali ulteriori commenti non strettamente attinenti alla canzone ed alle traduzioni ancora presenti non saranno più approvati.
CCG/AWS Staff 11/11/2007 - 21:49
Supper's Ready
ho 44 anni mi chiamo stefano e sono cresciuto con le dolci melodie di peter e company,ogni volta che li riascolto è come tuffarmi in una soave poesia trasportato dalle loro note(ora sono degnamente rinati nelle vesti dei musical box)andate a vederli sono magici..
stefano(acilia.rm) 11/11/2007 - 20:28
A cosa serve la guerra
A QUOI SERT LA GUERRE
(continua)
(continua)
inviata da Daniel(e) Bellucci addi' 10.11.2007 Nizza 10/11/2007 - 18:41
Me gustan los estudiantes
LEVE VÅRA STUDENTER
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 10/11/2007 - 12:01
La guerriera
anonimo
Un'ulteriore versione della canzone ripresa da una raccolta di canti della Prima Guerra Mondiale (si può scaricare anche l'mp3)
L'HA TAGLIÀ I SUOI BIONDI CAPELLI
(continua)
(continua)
9/11/2007 - 15:34
Jag vill leva i Europa
(Condotta sul testo originale svedese)
9 novembre 2007
9 novembre 2007
VOGLIO VIVERE IN EUROPA
(continua)
(continua)
9/11/2007 - 15:14
Dall'ultima galleria
Il video di Daniele Luttazzi sui fatti di Genova. Da Decameron del 3 novembre. Con trascrizione.
Il programma di governo, a pagina 77, prevedeva una commissione di inchiesta parlamentare sul G8 di Genova per indagare –aperte virgolette- "sull'utilizzo delle forze di polizia per operazioni repressive del tutto ingiustificate" –chiuse virgolette. E così, ieri, UDEUR, Italia dei Valori e socialisti hanno fatto saltare tutto quanto. All'epoca, la relazione del governo Berlusconi sui fatti di Genova fu vergognosa: omissioni, reticenze, falsità...e questo solo nella rilegatura, e rivelazioni interessanti, come ad esempio quella sui poliziotti travestiti da black bloc che spaccavano poliziotti travestiti da vetrine. Mancava invece quella sui poliziotti travestiti da poliziotti e che picchiavano pacifisti travestiti da pacifisti. La settimana scorsa, l'Avvocatura dello Stato ha chiesto due milioni... (continua)
Il programma di governo, a pagina 77, prevedeva una commissione di inchiesta parlamentare sul G8 di Genova per indagare –aperte virgolette- "sull'utilizzo delle forze di polizia per operazioni repressive del tutto ingiustificate" –chiuse virgolette. E così, ieri, UDEUR, Italia dei Valori e socialisti hanno fatto saltare tutto quanto. All'epoca, la relazione del governo Berlusconi sui fatti di Genova fu vergognosa: omissioni, reticenze, falsità...e questo solo nella rilegatura, e rivelazioni interessanti, come ad esempio quella sui poliziotti travestiti da black bloc che spaccavano poliziotti travestiti da vetrine. Mancava invece quella sui poliziotti travestiti da poliziotti e che picchiavano pacifisti travestiti da pacifisti. La settimana scorsa, l'Avvocatura dello Stato ha chiesto due milioni... (continua)
CCG/AWS Staff 9/11/2007 - 14:39
Happy Birthday
"Happy Birthday" is a 1980 single written, produced, and performed by Stevie Wonder for the Motown label. Wonder, a social activist, was one of the main figures in the campaign to have the birthday of Dr. Martin Luther King, Jr. become a national holiday, and created this single to make the cause known.
The song, one of many of Wonder's songs to feature the use of a keyboard synthesizer, features Wonder lamenting the fact that anyone would oppose the idea of a Dr. King holiday, where "peace is celebrated throughout the world". The holiday, he proposes, would facilitate the realization of Dr. King's dreams of integration and "love and unity for all of God's children".
Wonder used the song to popularize the campaign, and continued his fight for the holiday, holding the Rally for Peace Press Conference in 1981. United States President Ronald Reagan approved the creation of the holiday, signing... (continua)
The song, one of many of Wonder's songs to feature the use of a keyboard synthesizer, features Wonder lamenting the fact that anyone would oppose the idea of a Dr. King holiday, where "peace is celebrated throughout the world". The holiday, he proposes, would facilitate the realization of Dr. King's dreams of integration and "love and unity for all of God's children".
Wonder used the song to popularize the campaign, and continued his fight for the holiday, holding the Rally for Peace Press Conference in 1981. United States President Ronald Reagan approved the creation of the holiday, signing... (continua)
You know it doesn't make much sense
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 9/11/2007 - 10:18
Percorsi:
Martin Luther King
It's Wrong (Apartheid)
[1985]
Parole e musica di Stevie Wonder
I cori in lingua zulu sono opera di Fana Kekana, Linda Bottoman-Tshabalala, Lorraine Mahlangu-Richards, Muntu Mvuyana, Musa Dludla, Thandeka Ngono-Raasch, Tsepo Mokone.
Nell’album intitolato “In Square Circle”
“Stevie Wonder turned his attention to South Africa in the song "It’s Wrong (Apartheid)", comparing apartheid to the plight of African-Americans during the time of slavery and segregation, and to the Holocaust against the Jews in the Second World War” (Apartheid Songs, a cura di J Brummer)
(Bernart Bartleby)
Parole e musica di Stevie Wonder
I cori in lingua zulu sono opera di Fana Kekana, Linda Bottoman-Tshabalala, Lorraine Mahlangu-Richards, Muntu Mvuyana, Musa Dludla, Thandeka Ngono-Raasch, Tsepo Mokone.
Nell’album intitolato “In Square Circle”
“Stevie Wonder turned his attention to South Africa in the song "It’s Wrong (Apartheid)", comparing apartheid to the plight of African-Americans during the time of slavery and segregation, and to the Holocaust against the Jews in the Second World War” (Apartheid Songs, a cura di J Brummer)
(Bernart Bartleby)
The wretchedness of Satan's wrath
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 9/11/2007 - 10:05
Beautiful Fool
A tribute to Martin Luther King.
Martin Luther, who did you think that you were?
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 9/11/2007 - 09:58
Only A Pawn In Their Game
APENAS UM PEÃO EM SEU JOGO
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/11/2007 - 19:03
I Pity The Poor Immigrant
TIVE PENA DO POBRE IMIGRANTE
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/11/2007 - 18:56
Il mercenario di Lucera
Sono annichilito. Attribuire a Pino Caruso una canzone del Bagaglino che fu scritta da Nini Pingitore, mi sembra il massimo. Pino Caruso è stato sempre, posso confermarlo, un fervente socialista e fu anche candidato per quelle liste. Ah benedetta ignoranza! Se volete vi racconto come nacque il Mercenario....
(Leo Valeriano)
Il mercenario di Lucera è stata inequivocabilmente interpretata da Pino Caruso; ma se hai, caro Leo Valeriano (che, fra l'altro, sei ospitato con alcune canzoni in questa raccolta) informazioni maggiori sulla canzone, certamente sei pregato di comunicarcele e le inseriremo. Una sola cosa: questo è un sito di libera contribuzione senza nessuna pretesa di conoscere tutte le vicende di ogni singola canzone che contiene (e sono circa 6200 a tutt'oggi). Proprio dalla libera contribuzione ci attendiamo di ricostruirne la storia esatta. Sei quindi pregato di limitarti a comunicare quel che hai da dire al riguardo senza nessuna esclamazione sulla "beata ignoranza". Saluti. [CCG Staff]
(Leo Valeriano)
Il mercenario di Lucera è stata inequivocabilmente interpretata da Pino Caruso; ma se hai, caro Leo Valeriano (che, fra l'altro, sei ospitato con alcune canzoni in questa raccolta) informazioni maggiori sulla canzone, certamente sei pregato di comunicarcele e le inseriremo. Una sola cosa: questo è un sito di libera contribuzione senza nessuna pretesa di conoscere tutte le vicende di ogni singola canzone che contiene (e sono circa 6200 a tutt'oggi). Proprio dalla libera contribuzione ci attendiamo di ricostruirne la storia esatta. Sei quindi pregato di limitarti a comunicare quel che hai da dire al riguardo senza nessuna esclamazione sulla "beata ignoranza". Saluti. [CCG Staff]
8/11/2007 - 18:13
Armagideon Time
(1977)
Apparsa come singolo nel 1977, è la canzone di maggior successo del cantante giamaicano. I Clash ne fecero due anni dopo una cover, pubblicata come B-Side del singolo London Calling (1979) e poi nella compilation "Black Market Clash" (1980)
Apparsa come singolo nel 1977, è la canzone di maggior successo del cantante giamaicano. I Clash ne fecero due anni dopo una cover, pubblicata come B-Side del singolo London Calling (1979) e poi nella compilation "Black Market Clash" (1980)
A lotta people won't get no supper tonight,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 8/11/2007 - 15:31
Condannato a morte
[2001]
Testo e musica di Francesco De Gregori
Album: Amore nel pomeriggio
Prima di parlare un po' di questa canzone, voglio dire da dove l'ho ripresa. In realtà, ovviamente, il testo si trova su decine di siti; ma io l'ho ripresa da uno solo. Dal blog "anarco-camunista" Minimi Termini di Redshadow; e lo volevo dire come prima cosa, dicendo anche d'andare a fare un giro su quel blog. Così, senza dire altro; tanto Red lo sa bene che, a volte, mi riesce pure essere di poche parole.
La canzone. E' di Francesco De Gregori. Come tale, non so in realtà di che cosa parli. E so anche benissimo che parla di ogni cosa. Di tutto quel che ci circonda e, al tempo stesso, di me. Di te. Delle nostre paure di condannati a vivere. L'ho inserita in due percorsi, quello sulla pena di morte e quello sulle galere del mondo; ma è una cosa alla De Gregori. Magari ci pensera il bravo Antonio Piccolo, un giorno... (continua)
Testo e musica di Francesco De Gregori
Album: Amore nel pomeriggio
Prima di parlare un po' di questa canzone, voglio dire da dove l'ho ripresa. In realtà, ovviamente, il testo si trova su decine di siti; ma io l'ho ripresa da uno solo. Dal blog "anarco-camunista" Minimi Termini di Redshadow; e lo volevo dire come prima cosa, dicendo anche d'andare a fare un giro su quel blog. Così, senza dire altro; tanto Red lo sa bene che, a volte, mi riesce pure essere di poche parole.
La canzone. E' di Francesco De Gregori. Come tale, non so in realtà di che cosa parli. E so anche benissimo che parla di ogni cosa. Di tutto quel che ci circonda e, al tempo stesso, di me. Di te. Delle nostre paure di condannati a vivere. L'ho inserita in due percorsi, quello sulla pena di morte e quello sulle galere del mondo; ma è una cosa alla De Gregori. Magari ci pensera il bravo Antonio Piccolo, un giorno... (continua)
Da qualche parte dicono che vive bene,
(continua)
(continua)
inviata da Ahmed il Lavavetri Passato Alla Resistenza Armata 8/11/2007 - 01:40
Cara maestra
BELLISSIMA CANZONE, BELLISSIME PAROLE PURTROPPO PER CAPIRE TENCO LA GENTE LO HA DOVUTO FAR MORIRE........Luca hai perfettamente ragione, i bambini individuano soprattutto le contraddizioni, il valore delle parole viene dato in eta piu avanzata
david 7/11/2007 - 18:33
Honrar la vida
(1981)
Parole e Musica: Eladia Blazquez
Letra y Música: Eladia Blazquez
Meraviglioso inno alla vita...una canzone molto importante per un paese come l'Argentina che ha vissuto momenti difficili.
Bellissime anche le versioni di Mercedes Sosa, Marilina Ross e Soledad Pastorutti.
"Honrar la vida es una virtud, es dignidad y es la actitud de identidad más definida"
Parole e Musica: Eladia Blazquez
Letra y Música: Eladia Blazquez
Meraviglioso inno alla vita...una canzone molto importante per un paese come l'Argentina che ha vissuto momenti difficili.
Bellissime anche le versioni di Mercedes Sosa, Marilina Ross e Soledad Pastorutti.
"Honrar la vida es una virtud, es dignidad y es la actitud de identidad más definida"
¡No! ¡Permanecer y
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 7/11/2007 - 12:12
Vigliacca!
Per Alessio, sperando di poterti ascoltare allo Scighera o a Lecce cantare anche in Esperanto.
MALBRAVA!
(continua)
(continua)
inviata da Nicola Ruggiero 7/11/2007 - 04:41
Yo canto a la diferencia
Questa canzone fu scritta nel 1960 per commemorare il 150° anniversario dell'Independenza del Cile ed è la dichiarazione pubblica del impegno assunto da Violeta Parra nel cantare canzoni "scomode" utilizzando la sua voce e la sua chitarra come un vero strumento di lavoro per denunciare le injustizie del suo paese, concetto poi ripreso da Víctor Jara in Manifiesto.
Cantare alla "chillaneja" significa cantare nel dialetto di Chillán, paesino del quale è oriunda Violeta.
"El 18 más galante" si riferisce al 18 settembre, giorno della Festa Nazionale in Cile.
Chuqui è una delle principali miniere di rame cilene e si trova al nord del paese.
Concepción è una città che si trova a sud dove sorge uno dei complessi industriali più importanti del Cile.
"Copihue", è il nome di un fiore cileno diventato l'emblema nazionale del Cile.
"Cueca" è una danza popolare poi dichiarata "danza nazionale" per decreto del governo di Pinochet.
Cantare alla "chillaneja" significa cantare nel dialetto di Chillán, paesino del quale è oriunda Violeta.
"El 18 más galante" si riferisce al 18 settembre, giorno della Festa Nazionale in Cile.
Chuqui è una delle principali miniere di rame cilene e si trova al nord del paese.
Concepción è una città che si trova a sud dove sorge uno dei complessi industriali più importanti del Cile.
"Copihue", è il nome di un fiore cileno diventato l'emblema nazionale del Cile.
"Cueca" è una danza popolare poi dichiarata "danza nazionale" per decreto del governo di Pinochet.
Yo canto a la chillaneja
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 6/11/2007 - 16:48
A rosa de Hiroshima
Questa canzone è stupenda, me l'ha regalata mio cognato con cui non vado affatto d'accordo...che strano. Spero sia un segno del destino, spero sia un segno di pace. Questa canzone mi commuove tantissimo e vi ringrazio per averla tradotta, era un mio grande desiderio.
Che possa essere da monito per non ripetere più certi orrori.
Che possa essere da monito per non ripetere più certi orrori.
natascia 6/11/2007 - 01:00
Una storia senza onore né gloria
se fosse ancora vivo la leggerei a mio nonno che aveva 4 anni quando suo padre parti da napoli enon vi fece piu ritorno era della brigata Mantova il suo nome sara scitto su qualche lapide? non lo sappiamo quella e' stata la piu crudele delle guerre ha portato via con se gli uomini e anche le loro storie grazie
giovanni calone 5/11/2007 - 19:33
R.I.P.
Ci e' arrivata oggi una biografia dell'autore (sembra che si tratti di un autore e non di un'autrice, quindi. La B. dovrebbe stare per Bernhard)
La riportiamo qui
Bernhard Mitterer is a young german psychologist and journalist. He is a great "fan" of Italy and even speaks a bit italian. Once he had a great Homepage (www.bernhardmitterer.de) with a lot of poems, lyrics and short stories but the side is empty now. Because of his work in the psychological research most times he is not writing under his birth-name. Right in the moment there is nearly any information, wether he is still writing or not. Now and then he publishes articles in soccer magazines.
His early work - to which the song R.I.P belongs -deals often with daily problems of young people.
La riportiamo qui
Bernhard Mitterer is a young german psychologist and journalist. He is a great "fan" of Italy and even speaks a bit italian. Once he had a great Homepage (www.bernhardmitterer.de) with a lot of poems, lyrics and short stories but the side is empty now. Because of his work in the psychological research most times he is not writing under his birth-name. Right in the moment there is nearly any information, wether he is still writing or not. Now and then he publishes articles in soccer magazines.
His early work - to which the song R.I.P belongs -deals often with daily problems of young people.
CCG Staff 5/11/2007 - 16:21
Les corons
La versione italiana di Riccardo Venturi dal newsgroup it.fan.musica.de-andre, 29 settembre 2002. E' stata leggermente riveduta al momento dell'inserimento.
I CORONS
(continua)
(continua)
5/11/2007 - 13:19
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Testo di Lars Forssell
Musica di Boris Vian e Harold Berg
(arrangiamento di Cornelis Vreeswijk su Le déserteur di Boris Vian)
Album: Visor, Svarta och röda