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Every Day, Every Night (A Kiev ero un professore)

Every Day, Every Night (A Kiev ero un professore)
[2003]
Testo e musica di Edoardo Bennato
da “L’uomo occidentale”

“Con la mia barba lunga ed il sorriso di scena, un po’ per divertirvi un po’ per farvi pena, con una piroetta che vi mette allegria io svendo la mia laurea in filosofia”
Every day and every night
(continua)
inviata da Roberto Oliva 29/10/2007 - 23:04
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Affacciati affacciati

Affacciati affacciati
[1975]
Testo e musica di Edoardo Bennato
da “Io che non sono l’imperatore”

Durissima critica al Vaticano. I discorsi sulla pace universale, le invettive contro “i cattivi”, i discorsi comunicanti che “andrà a finire male”: tutto a nascondere un’ipocrisia vecchia quanto l’uomo.

Sulla famosa copertina dell'album compare il progetto che l'architetto Edoardo Bennato, nella sua tesi di laurea, aveva eseguito per una nuova metropolitana che toccasse i quartieri più popolari di Napoli e non soltanto quelli "bene". Approfittiamo dell'occasione offerta da questa canzone anche per ricordare l'ultima "affacciatina" di quel signore che compare nel banner: stavolta pretende l' "obiezione di coscienza" per i farmacisti. Non gli bastano i medici antiabortisti, ora vuole anche che i farmacisti non vendano più i farmaci "per l'aborto e l'eutanasia". A quando un'affacciatina per impedire agli ortolani... (continua)
Affacciati affacciati
(continua)
inviata da Roberto Oliva 29/10/2007 - 22:48
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Ghetto

Ghetto
[2002]
Testo e musica dei Modena City Ramblers
Lyrics and music by Modena City Ramblers
Album: "Radio Rebelde"

Trovo che il messaggio di questa canzone sia bellissimo...un invito per le persone meno fortunate a non rassegnarsi e a lottare per diventare migliori anche nelle peggiori delle circostanze, inoltre un invito a tutti noi a non voltare le spalle e a tendere una mano per aiutare queste persone.
Un messaggio di speranza per gli oppressi di tutto il mondo, per gli indiani di Rigoberta Menchù morti nel genocidio a Guatemala; per le vittime di guerra assistite da Gino Strada ed Emergency; per i messicani di Paco Taibo II; per i bambini della Gare du Nord salvati dalla strada da Miloud; per i profughi di Sabra e Chatila; per i disperati del ghetto nero di Trenchtown; per il popolo saharawi di Smara ed El Ayoun, città del Sahara Occidentale occupate dal Marocco; per le vittime dei... (continua)
Scava un po' d'amore nel ghetto
(continua)
inviata da Marcia Rosati 29/10/2007 - 19:35
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Padre a vent'anni

Padre a vent'anni
Album: Cento di queste vite [2000]
Steso a terra in un prato d'erba bruciata
(continua)
inviata da Silva 29/10/2007 - 14:37
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Pastime Paradise

Pastime Paradise
[1978]
Lyrics and music by Stewie Wonder
Testo e musica di Stevie Wonder
Album: "Songs in the Key of Life"

Una bellissima canzone di Stevie Wonder che invita a guardare a un futuro migliore da costruire, e da non vivere la vita in un paradiso fatto di cose futili.
È stata rimaneggiata da Coolio nel 1995 trasformandola in "Gangsta's paradise". Recentemente l'ha cantata anche Patti Smith (nell'album Twelve del 2007)
They've been spending most their lives
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 28/10/2007 - 19:55
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Within You Without You

Within You Without You
(1967)
Da "Sgt. Pepper's lonely heart's club band"

Words and music by George Harrison
La canzone dimenticata del più famoso album dei Beatles, fu registrata da George Harrison con un gruppo di musicisti indiani e senza la collaborazione degli altri Beatles.

Il testo fa riferimento alla dottrina induista del Dharma, che insegna che l'amore può cambiare il mondo. La prima strofa si riferisce infatti all'idea di Maya, secondo cui gli uomini vivono in una falsa realtà.

Nella seconda strofa si introduce l'idea centrale del Dharma, l'etica dell'induismo: l'amore può salvare il mondo dalla distruzione.
Secondo questa filosofia orientale l'universo ha una natura ciclica. Ogni ciclo si chiama Maha Yuga, alla fine di ogni Maha Yuga il Dharma sparisce ed il mondo deve essere distrutto per essere nuovamente creato. Solo con l'amore si può salvare il mondo dalla distruzione. L'ultimo verso della... (continua)
We were talking
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 28/10/2007 - 12:22

Peace Isn't Treason

Peace Isn't Treason
[1965]
Lyrics and music by Malvina Reynolds
Testo e musica di Malvina Reynolds
Peace isn't treason, Peace is good reason,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/10/2007 - 10:44
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Everybody Wants To Rule The World

Everybody Wants To Rule The World
The concept is quite serious - it's about everybody wanting power, about warfare and the misery it causes.
—Curt Smith
Welcome to your life
(continua)
28/10/2007 - 10:42

The Saigon Children

The Saigon Children
[1966]
Lyrics and music by Malvina Reynolds
Testo e musica di Malvina Reynolds
The French have gone and the Yanks have come
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/10/2007 - 10:38

A Short History of Warfare

A Short History of Warfare
[1966]
Lyrics and music by Malvina Reynolds
Testo e musica di Malvina Reynolds

Nel songbook "The Muse of Parker Street: More Songs by Malvina Reynolds" (1967).
Il testo fu pubblicato sul n.75 del Broadside Magazine, 1966.
Non credo che il brano sia mai stato inciso dall'autrice.

(B.B.)
Back in the Middle Ages,
(continua)
inviata da daniela -k.d- 28/10/2007 - 10:34

Playing War

Playing War
[1964]
Lyrics and music by Malvina Reynolds
Testo e musica di Malvina Reynolds

Apparently written in response to the increasing play of war toy ads on children-oriented television programming.
There's a nameless war in Vietnam,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/10/2007 - 10:30

Only A War

Only A War
[1965]
Lyrics and music by Malvina Reynolds
Testo e musica di Malvina Reynolds
Pubblicata su Broadside #62
It's only a war, another war,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/10/2007 - 10:26

The Little Generals

The Little Generals
[1962]
Lyrics and music by Malvina Reynolds
Testo e musica di Malvina Reynolds
All the little generals are running out of war,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/10/2007 - 10:22

I Believe

I Believe
[1965]
Lyrics and music by Malvina Reynolds
Testo e musica di Malvina Reynolds
I believe, I believe,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/10/2007 - 10:16
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Children Of The Cold War

Children Of The Cold War
I met a caveman in the library
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/10/2007 - 09:43
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Children Of War (Puppy Soldiers)

Children Of War (Puppy Soldiers)
[2006]

Lyrics and music by Mick Terry
Testo e musica di Mick Terry

Written after viewing Lord of War starring Nicholas Cage, and inspired by photo of child soldiers in Liberia by Corinne Dufka / Human Rights Watch.
M. Terry
1: His first contact with an AK,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/10/2007 - 09:12
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Tira Fiato

Tira Fiato
Settembre 2007
Dall'album "Tira Fiato"

Un Buon giorno a tutti!! Sono Mirko Proietti il Dub master della Smile Jamaica!! Per me è stata una super sorpresa vedere che la nostra canzone "Tira Fiato" ha toccato profondamente la sensibilità di tantissime persone!!Come questa pubblicazione per noi significa un lavoro ben riuscito!!Molto spesso ci si aspetta che un grande gruppo faccia la canzone a DOC...perchè è un grande gruppo, ma questo come si è dimostrato...non è così.Forse perchè c'è qualcuno che ci bombarda di messaggi e i mezzi sono sempre gli stessi i quali come radio, televisione e persone che infangano la purezza dell'espressione.
Un grazie speciale da un piccolo gruppo come del resto lo siamo :-)
Un abbraccio a tutti
Smile Jamaica nella ona Indu :-)
(Mirko Proietti)
Metro su metro, il mio piede è già qui
(continua)
inviata da adriana 27/10/2007 - 23:18
Percorsi: Genova - G8
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بلادي - Bladi [Mon Pays]

بلادي - Bladi [Mon Pays]
[1999]
Paroles et musique de Souad Massi
Testo e musica di Souad Massi
Album: Raoui (Island Records, 2001)


Souad Massi, la pasionaria Algérienne

Paris 04/05/2001 -
Alors que l'Algérie s'enflamme à nouveau, cette jeune artiste apparue récemment sur la scène musicale dénonce la spirale de violence qui ensanglante son pays. Arrêtez de faire la guerre... vous faites la guerre à des enfants , ces mots lancés en français cognent inexorablement contre les syllabes arabes de sa composition Bladi ( Mon pays ), comme les deux poings martelés de Souad Massi, son auteur.
Jeune, belle, femme, algérienne, libre, poète, musicienne, ses mots sont autant de raisons d’irriter la barbe des mollahs fanatiques comme la casquette élimée des militaires accros à leurs privilèges.

Parigi, 04/05/2001 -
Mentre l'Algeria s'infiamma ancora, questa giovane artista apparsa di recente sulla scena musicale denuncia... (continua)
بلادي
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 27/10/2007 - 22:12
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Celtica Patchanka

Celtica Patchanka
1999
Fuori Campo

Il termine "patchanka" è stato coniato dai francesi Mano Negra e significa "confusione", "caos creativo", "sovrapposizioni di stili". Per i Ramblers la "patchanka" non poteva che essere celtica.
Nel "frullatore" musicale le esperienze dei nostri attraverso l'Irlanda, il Sudamerica e l'Italia...
Il "campionamento" musicale del riff è tratto da "The castle", un reel tradizionale irlandese, J. Murray- J. Murphy - P. Horan inserito nell'album "Music at Molloy's".

La Grande Famiglia


Dalla brughiera scende una musica
(continua)
inviata da Marcia Rosati 27/10/2007 - 10:30
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La banda del sogno interrotto

La banda del sogno interrotto
1996
La grande famiglia

Dedicata a dei ragazzi di Palermo, conosciuti alla festa di Cuore nel '93, che malgrado le avversità continuano a lottare...

Chi è Ottavio Navarra?

"Campionamenti" musicali: intro: tarantelle in stile tradizionale composte da I Sinti.


A Palermo nel cuore del centro
(continua)
inviata da Marcia Rosati 27/10/2007 - 10:20
Percorsi: Mafia e mafie
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Strength in Peace (Darfur song)

Strength in Peace (Darfur song)
[2007]

Music and lyrics by Jodie Manross
Musica e testi di Jodie Manross

"Recently I saw a powerful documentary, The Devil Rides on Horseback, which is about the genocide happening in Darfur. I was inspired to write a
song about it."
Jodie Manross

Can I buy into this life
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 27/10/2007 - 09:56
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One Tree Hill

One Tree Hill
Album: The Joshua Tree (1987)

Nonostante questa canzone sia stata scritta in memoria di Greg Carrol, un ragazzo maori amico di Bono, che morì in un incidente stradale a Dublino mentre faceva una comissione proprio per il leader degli U2, a me colpiscono i versi che parlano di Victor Jara.

"E nel mondo un cuore di tenebra, una zona di fuoco dove i poeti parlano con il cuore e poi versano il sangue per averlo fatto. Jara cantò e la sua canzone divenne un'arma nelle mani dell'amore. Il suo sangue è ancora un grido che esce dalla terra e scorre come un fiume verso il mare..."

One Tree Hill è una delle colline che dominano Auckland e prende il nome da un pino solitario, unico albero nella collina.
John Campbell, noto come il padre di Auckland fu sepolto nella parte più alta di One Tree Hill dove fu eretto un obelisco per commemorare l'ammirazione di Campbell per il popolo maori.
Sia... (continua)
We turn away to face the cold, enduring chill
(continua)
inviata da Marcia Rosati 26/10/2007 - 19:53
Percorsi: Víctor Jara
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Angel of Death

Angel of Death
Più che un angelo della morte Mengele era la Morte stessa...

Il testo di Angel of Death parla del dottor Josef Mengele, noto criminale nazista soprannominato "angelo della morte". Mengele venivano soprannominato in questo modo in quanto era stato artefice di alcune delle più orrende atrocità della storia del XX secolo: eseguiva infatti macabri esperimenti sugli ebrei deportati nei campi di concentramento quali chirurgia sperimentale senza anestesia, iniezioni di germi letali, operazioni di cambiamento sessuale e rimozioni di organi e membra.

Il chitarrista Jeff Hanneman decise di comporre questo brano dopo aver letto vari libri su Mengele. Un romanzo che lo influenzò molto fu I ragazzi venuti dal Brasile dello scrittore ebreo-americano Ira Levin.

Hanneman, grande appassionato della seconda guerra mondiale, possiede una vasta gamma di medaglie e articoli bellici di questo periodo non diversamente... (continua)
Auschwitz,the meaning of pain
(continua)
inviata da Marcia Rosati 26/10/2007 - 17:41
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Il testimone

Il testimone
Fuori dal controllo 1997

Canzone dedicata a Giuseppe Puglisi, sacerdote ucciso dalla mafia a Brancaccio, un quartiere di Palermo nel 1993.
Padre Pino Puglisi fu definito da Giovanni Paolo II un "Coraggioso testimone del Vangelo". Nel 1999 fu aperta una causa per il riconoscimento del suo martirio.
La parola matyr in greco significa "testimone" e si intende colui che aveva reso testimonianza di Cristo fino al sacrificio della vita.
Nella città ch’è tutto ventre
(continua)
inviata da Marcia Rosati 26/10/2007 - 12:01
Percorsi: Mafia e mafie
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En ton nom

En ton nom
1992
Rêveur De Fond

(Parole e musica Salvatore Adamo)

Mi sembra adatta a questo sito come canzone pacifista e contro la guerra.
Dieu du ciel, qui te prétends amour
(continua)
inviata da Fabia Orsini 26/10/2007 - 11:23
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A la molina no voy más

A la molina no voy más
Canto popolare peruviano.
Oltre alla versione di Victor Jara, la canzone è stata interpretata dal gruppo The Gang nel'album "il seme e la speranza".

Ramón Castilla è stato uno dei presidente del Perú, durante i suoi mandati (1845-1851 e 1855-1862) abolì la tratta di schiavi e promulgò una Costituzione democratica.
Baba baba bababa
(continua)
inviata da Marcia Rosati 26/10/2007 - 10:52
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Al centro de la injusticia (II versión)

Al centro de la injusticia  (II versión)
[1970]
Testo e musica di Isabel Parra
basato sulla prima versione con testo di Violeta Parra
Letra y música de Isabel Parra
basado en la primera versión con letra de Violeta Parra


Nel 1970, in piena campagna elettorale presidenziale, l'intera Nueva canción chilena, con tutti i suoi artisti, sostenne la candidatura di Salvador Allende. Sospinto da tutto un popolo dopo numerose candidature fallite (con la sua ironia, Allende era solito dire che sulla sua tomba sarebbe stato scritto: "Qui giace Salvador Allende, futuro presidente del Cile"...), l'esponente di Unidad Popular trionfò dando inizio ai tre anni interrotti con la notte del golpe militare dell'11 settembre 1973. Isabel Parra, durante la campagna, pensò di rielaborare una canzone composta due anni prima su testo della madre: era Al centro de la injusticia. Adattata alle circostanze, ne nacque questa "seconda versione" che è una riscrittura autonoma.
Chile limita al norte con el Perú,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 25/10/2007 - 16:44
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El descubridor

El descubridor
Una luna pinta plata en las ondas,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 25/10/2007 - 11:39
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Como una historia

Como una historia
Canzone dedicata a Víctor Jara.
Son años pasados presentes en mí,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 25/10/2007 - 10:06
Percorsi: Víctor Jara
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Levántese, Compañero

Levántese, Compañero
(1972)
Singolo (lato B di Banderas rojas y verdes)
Levántese, compañero,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 19:58
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El canto de Chile

El canto de Chile
[1968]
Le parole di questa canzone – come dell’intero album da cui è tratta – sono di Manuel Rojas Sepúlveda (1896-1973), importante scrittore e poeta cileno. Morì l’11 marzo del 1973, giusto sei mesi prima del golpe. Al suo funerale era presente anche il presidente Salvador Allende.
La musica è di Ángel Parra
Nel disco intitolato “Chile de arriba a abajo”

(Bernart Bartleby)
Vamos cantando, hermanos,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 19:43
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A Luis Emilio Recabarren

A Luis Emilio Recabarren
Luis Emilio Recabarren, guida della coscienza nazionale del Cile, seppe istituire, insieme ai lavoratori, una eroica lotta di liberazione degli sfruttati cileni, che finì per politicizzare la coscienza dei lavoratori, in un modello di lotta da riprodurre, salvando di fronte a queste nuove sfide, la rigida identità di gruppo e di nazione.

tratto da www.antiimperialista.org
Pongo en tus manos abiertas
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 19:04
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Cruz de Luz (Camilo Torres)

Cruz de Luz (Camilo Torres)
Interpretata anche da Víctor Jara

Camilo Torres Restrepo (Bogotà 3 febbraio 1929 - provincia di Santander 15 febbraio 1966) fu un sacerdote e guerrigliero colombiano.

Di famiglia dell'alta borghesia colombiana, si iscrive alla Facoltà di Diritto all’Università Nazionale di Colombia, fonda successivamente un giornale studentesco di denuncia e tenta di organizzare un sindacato dei lustrascarpe. In questi anni Torres fatica a trovare la sua vera vocazione, infine rompe un fidanzamento prossimo al matrimonio e decide per il sacerdozio.

La sua prima messa è nella cattedrale di Bogotà nel 1954, successivamente diventa titolare della cattedra di Sociologia nella stessa Università dove aveva studiato, i temi della sua polemica si riferiscono alla necessità della rivolta per ottenere le riforme sociali, una rivolta che dovrà trasformarsi poi in rivoluzione ed infine in lotta armata. Prese apertamente... (continua)
Donde cayó Camilo
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 18:35
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Canto libre

Canto libre
(1970)

dall'album Canto Libre con Patricio Castillo, Inti-Illimani e Quilapayún
El verso es una paloma
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 18:18
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Canto a la victoria

Canto a la victoria
Album: Canto a la victoria (1987)
Saludo primeramente
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 12:49
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Canción del obrero muerto en Córdoba

Canción del obrero muerto en Córdoba
[1972]

Letra y música de Ángel Parra
Testo e musica di Ángel Parra
Album: Cuando amanece el día
Dime, mujer, por qué será
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 12:27
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Canción de Paz

Canción de Paz
Son tres palomas esas tres letras
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 12:24
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América insurrecta

América insurrecta
De "Canto General" - 1950

il testo è di Pablo Neruda, la poesia si intitola América insurrecta (1800).
Nuestra tierra, ancha tierra, soledades,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 12:18
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América del Sur

América del Sur
Album: Ángel Parra de Chile [1976]
América del Sur va a arder en llamas
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 12:13
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Somos más Americanos

Somos más Americanos
Ya me gritaron mil veces
(continua)
inviata da Marcia Rosati 23/10/2007 - 20:15
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El Mojado acaudalado

Me estas esperando México lindo
(continua)
inviata da Marcia Rosati 23/10/2007 - 19:54
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La jaula de oro

Aquí estoy establecido
(continua)
inviata da Marcia Rosati 23/10/2007 - 19:54
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José Pérez León

Canzone dedicata a José Pérez León, un ragazzo messicano che cercò di oltrepassare la frontiera inseguendo il sogno americano.
Purtroppo José morì, insieme ad altri clandestini, dentro il vagone di un treno abbandonato appena superato il confine con gli Stati Uniti.

Il termine "mojado" è usato in Messico per definire le persone che hanno attraversato il confine.

Nella canzone, Willy fa riferimento in un gioco di parole a Willy Il Coyote. I "coyotes" sono gli intermediari, persone che aiutano i messicani in cerca di lavoro ad oltrepassare la frontiera con gli Stati Uniti.
El era un hombre de campo
(continua)
inviata da Marcia Rosati 23/10/2007 - 19:10
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Nobody Told Me

Nobody Told Me
(1980)
pubblicata nell'album postumo Milk and Honey (1984)

Una delle ultime canzoni di Lennon, che la cedette a Ringo Starr, il quale però decise di non utilizzarla dopo la morte dell’ex compagno. Il testo è assolutamente profetico, tanto che a vent’anni di distanza risulta sempre di più stringete attualità. “Nobody told me” è la canzone del disinganno: gli ideali e le rivendicazioni degli anni ’60 paiono raggiunti, ma è solo una facciata. In realtà nessuno è felice perché il consumismo e il culto dell’apparenza hanno come lobotomizzato la gente, rendendola incapace di godere la vita, di coglierne l’essenza e le rare ma intense gioie. Per questi motivi la canzone è quanto mai moderna e testimonia come Lennon fosse arguto nel decifrare la realtà e nel fiutare lo spirito dei tempi.

Presentazione da “Le canzoni di John Lennon - Commento e traduzione dei testi”.
Everybody's talking and no one says a word
(continua)
inviata da Enzo & Roberto Oliva 23/10/2007 - 17:09
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La stella d'oro

La stella d'oro
[1969]
Testo e musica di Herbert Pagani
Testo ripreso da Mr Heartbeat
Quando esisteva ancora un dio
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 15:58
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El despertar

El despertar
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
El despertar
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 14:03
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Por el hombre futuro

Por el hombre futuro
[[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
Y esta muerte lenta
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 14:00
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El carnaval de los espectros (II)

El carnaval de los espectros (II)
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
De gran profesional
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:58
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La canción del Megacristo

La canción del Megacristo
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
Fin del orden previo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:56
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La burbuja antirreacción

La burbuja antirreacción
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
No encuentro la explicación
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:54
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El carnaval de los espectros (I)

El carnaval de los espectros (I)
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
¡Atención la función va a comenzar!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:27
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Me and a Gun

Me and a Gun
A cappella performance that deals with Amos' own experience of being raped.
5am
(continua)
inviata da Marcia Rosati 23/10/2007 - 13:27
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El consultorio atómico de la señora Pum

El consultorio atómico de la señora Pum
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
Señoras y señores: Bienvenidos al Consultorio Atómico de la Sra. Pum.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:23
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Instrucciones a la población civil (en caso de alarma nuclear)

Instrucciones a la población civil (en caso de alarma nuclear)
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
1. Aléjense de cualquier ventana.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:09
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Una siesta atómica

Una siesta atómica
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
En la huerta atómica
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:03
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Bienvenida, Katherine

Bienvenida, Katherine
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
Bienvenida, Katherine, a esta casa
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:00
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Buenos días, Superman

Buenos días, Superman
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
¡Buenos días, Superman!,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 12:55
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Una casa en la guerra

Una casa en la guerra
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
Cada mañana
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 12:51
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Entre árboles y aviones

Entre árboles y aviones
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
Sol frío de primavera plomiza
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 12:34
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El Dios de la guerra

El Dios de la guerra
[2004]
Letra y música de José Andrëa
Testo e musica di José Andrëa
Album: Donde el corazón te lleve
A veces el amor tiene muy mal gusto, y la prepotencia y la política
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/10/2007 - 23:58
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El golfo de la guerra

El golfo de la guerra
[1992]
José Carlos Molina
Album: Imperio de Paletos
Ya puedo gritar que no soy de esta guerra.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/10/2007 - 23:48
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Eighteen Soldiers

Eighteen Soldiers
[2005]
Album:The Fuse
Eighteen soldiers five days away
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/10/2007 - 22:15
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Gipsy Biker

Gipsy Biker
Album: "Magic" (2007)

Ancora una volta Springsteen dà spazio alle storie dei soldati morti in Iraq, ragazzi mandati a morire e che tornano a casa, come il motociclista di questa canzone, in una cassa da morto. I suoi amici portano la sua motocicletta su una montagna e le danno fuoco.
The speculators made their money
(continua)
22/10/2007 - 21:17
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Devil's Arcade

Devil's Arcade
Album: "Magic" (2007)


Un tentativo di interpretazione

Le idee sono riprese dal newsgroup dedicato a Springsteen

È scritta dal punto di vista della donna di un soldato mandato in Iraq. La prima strofa si riferisce alla prima volta che hanno fatto l'amore (con particolari anche espliciti, non c'è altra possibilità di interpretare quel "The lost smell on your breath as I helped you get it in").
"Lost", perso, perché dopo lui è andato in guerra e quando è tornato non era più quello di prima (fisicamente? mentalmente?).

La seconda strofa si riferisce a quando, dopo essere stato ferito, il soldato si trova in un ospitale militare.

Infine l'ultima strofa parla del ritorno alla vita quotidiana dopo la guerra. Lei cerca di far ritornare il loro amore ai vecchi tempi, ma l'esperienza della guerra getta una lunga ombra.

Insomma, i giochi di potere che distruggono la vita delle persone normali.
Remember the morning we dug up your gun
(continua)
22/10/2007 - 20:53
Percorsi: Il Diavolo
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Las mujeres de Juárez

Las mujeres de Juárez
Accusati di lucrare sul dolore dei familiari delle vittime di Ciudad Juárez, Los Tigres del Norte decisero di devolvere metà dei profitti della canzone alla fondazione Mujeres de Juárez.
Humillante y abusiva,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 22/10/2007 - 20:28
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Million Voices

Million Voices
Da/From: "Hotel Rwanda Soundtrack"
African Chorus throughout song:
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 22/10/2007 - 20:10
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Juárez

Juárez
Album: To Venus and Back

Tori Amos è stata vittima di un abuso e in Juárez si ricrea un pò la spaventosa atmosfera di Me and a Gun, spettrale cronaca a cappella di uno stupro.
Dropped off the edge again down in Juarez
(continua)
inviata da Marcia Rosati 22/10/2007 - 19:06

Tiempo de hablar

Tiempo de hablar
Invito a prendere atto della situazione che si vive a Ciudad Juárez, a riflettere e a fare qualcosa per cambiare lo stato delle cose.
No es lo mismo guardar silencio
(continua)
inviata da Marcia Rosati 22/10/2007 - 16:59




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