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Prima del 2007-10-25

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Al centro de la injusticia (II versión)

Al centro de la injusticia  (II versión)
[1970]
Testo e musica di Isabel Parra
basato sulla prima versione con testo di Violeta Parra
Letra y música de Isabel Parra
basado en la primera versión con letra de Violeta Parra


Nel 1970, in piena campagna elettorale presidenziale, l'intera Nueva canción chilena, con tutti i suoi artisti, sostenne la candidatura di Salvador Allende. Sospinto da tutto un popolo dopo numerose candidature fallite (con la sua ironia, Allende era solito dire che sulla sua tomba sarebbe stato scritto: "Qui giace Salvador Allende, futuro presidente del Cile"...), l'esponente di Unidad Popular trionfò dando inizio ai tre anni interrotti con la notte del golpe militare dell'11 settembre 1973. Isabel Parra, durante la campagna, pensò di rielaborare una canzone composta due anni prima su testo della madre: era Al centro de la injusticia. Adattata alle circostanze, ne nacque questa "seconda versione" che è una riscrittura autonoma.
Chile limita al norte con el Perú,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 25/10/2007 - 16:44
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El descubridor

El descubridor
Una luna pinta plata en las ondas,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 25/10/2007 - 11:39
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Como una historia

Como una historia
Canzone dedicata a Víctor Jara.
Son años pasados presentes en mí,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 25/10/2007 - 10:06
Percorsi: Víctor Jara
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Levántese, Compañero

Levántese, Compañero
(1972)
Singolo (lato B di Banderas rojas y verdes)
Levántese, compañero,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 19:58
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El canto de Chile

El canto de Chile
[1968]
Le parole di questa canzone – come dell’intero album da cui è tratta – sono di Manuel Rojas Sepúlveda (1896-1973), importante scrittore e poeta cileno. Morì l’11 marzo del 1973, giusto sei mesi prima del golpe. Al suo funerale era presente anche il presidente Salvador Allende.
La musica è di Ángel Parra
Nel disco intitolato “Chile de arriba a abajo”

(Bernart Bartleby)
Vamos cantando, hermanos,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 19:43
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A Luis Emilio Recabarren

A Luis Emilio Recabarren
Luis Emilio Recabarren, guida della coscienza nazionale del Cile, seppe istituire, insieme ai lavoratori, una eroica lotta di liberazione degli sfruttati cileni, che finì per politicizzare la coscienza dei lavoratori, in un modello di lotta da riprodurre, salvando di fronte a queste nuove sfide, la rigida identità di gruppo e di nazione.

tratto da www.antiimperialista.org
Pongo en tus manos abiertas
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 19:04
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Cruz de Luz (Camilo Torres)

Cruz de Luz (Camilo Torres)
Interpretata anche da Víctor Jara

Camilo Torres Restrepo (Bogotà 3 febbraio 1929 - provincia di Santander 15 febbraio 1966) fu un sacerdote e guerrigliero colombiano.

Di famiglia dell'alta borghesia colombiana, si iscrive alla Facoltà di Diritto all’Università Nazionale di Colombia, fonda successivamente un giornale studentesco di denuncia e tenta di organizzare un sindacato dei lustrascarpe. In questi anni Torres fatica a trovare la sua vera vocazione, infine rompe un fidanzamento prossimo al matrimonio e decide per il sacerdozio.

La sua prima messa è nella cattedrale di Bogotà nel 1954, successivamente diventa titolare della cattedra di Sociologia nella stessa Università dove aveva studiato, i temi della sua polemica si riferiscono alla necessità della rivolta per ottenere le riforme sociali, una rivolta che dovrà trasformarsi poi in rivoluzione ed infine in lotta armata. Prese apertamente... (continua)
Donde cayó Camilo
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 18:35
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Canto libre

Canto libre
(1970)

dall'album Canto Libre con Patricio Castillo, Inti-Illimani e Quilapayún
El verso es una paloma
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 18:18
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Canto a la victoria

Canto a la victoria
Album: Canto a la victoria (1987)
Saludo primeramente
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 12:49
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Canción del obrero muerto en Córdoba

Canción del obrero muerto en Córdoba
[1972]

Letra y música de Ángel Parra
Testo e musica di Ángel Parra
Album: Cuando amanece el día
Dime, mujer, por qué será
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 12:27
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Canción de Paz

Canción de Paz
Son tres palomas esas tres letras
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 12:24
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América insurrecta

América insurrecta
De "Canto General" - 1950

il testo è di Pablo Neruda, la poesia si intitola América insurrecta (1800).
Nuestra tierra, ancha tierra, soledades,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 12:18
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América del Sur

América del Sur
Album: Ángel Parra de Chile [1976]
América del Sur va a arder en llamas
(continua)
inviata da Marcia Rosati 24/10/2007 - 12:13
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Somos más Americanos

Somos más Americanos
Ya me gritaron mil veces
(continua)
inviata da Marcia Rosati 23/10/2007 - 20:15
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El Mojado acaudalado

Me estas esperando México lindo
(continua)
inviata da Marcia Rosati 23/10/2007 - 19:54
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La jaula de oro

Aquí estoy establecido
(continua)
inviata da Marcia Rosati 23/10/2007 - 19:54
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José Pérez León

Canzone dedicata a José Pérez León, un ragazzo messicano che cercò di oltrepassare la frontiera inseguendo il sogno americano.
Purtroppo José morì, insieme ad altri clandestini, dentro il vagone di un treno abbandonato appena superato il confine con gli Stati Uniti.

Il termine "mojado" è usato in Messico per definire le persone che hanno attraversato il confine.

Nella canzone, Willy fa riferimento in un gioco di parole a Willy Il Coyote. I "coyotes" sono gli intermediari, persone che aiutano i messicani in cerca di lavoro ad oltrepassare la frontiera con gli Stati Uniti.
El era un hombre de campo
(continua)
inviata da Marcia Rosati 23/10/2007 - 19:10
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Nobody Told Me

Nobody Told Me
(1980)
pubblicata nell'album postumo Milk and Honey (1984)

Una delle ultime canzoni di Lennon, che la cedette a Ringo Starr, il quale però decise di non utilizzarla dopo la morte dell’ex compagno. Il testo è assolutamente profetico, tanto che a vent’anni di distanza risulta sempre di più stringete attualità. “Nobody told me” è la canzone del disinganno: gli ideali e le rivendicazioni degli anni ’60 paiono raggiunti, ma è solo una facciata. In realtà nessuno è felice perché il consumismo e il culto dell’apparenza hanno come lobotomizzato la gente, rendendola incapace di godere la vita, di coglierne l’essenza e le rare ma intense gioie. Per questi motivi la canzone è quanto mai moderna e testimonia come Lennon fosse arguto nel decifrare la realtà e nel fiutare lo spirito dei tempi.

Presentazione da “Le canzoni di John Lennon - Commento e traduzione dei testi”.
Everybody's talking and no one says a word
(continua)
inviata da Enzo & Roberto Oliva 23/10/2007 - 17:09
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La stella d'oro

La stella d'oro
[1969]
Testo e musica di Herbert Pagani
Testo ripreso da Mr Heartbeat
Quando esisteva ancora un dio
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 15:58
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El despertar

El despertar
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
El despertar
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 14:03
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Por el hombre futuro

Por el hombre futuro
[[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
Y esta muerte lenta
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 14:00
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El carnaval de los espectros (II)

El carnaval de los espectros (II)
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
De gran profesional
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:58
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La canción del Megacristo

La canción del Megacristo
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
Fin del orden previo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:56
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La burbuja antirreacción

La burbuja antirreacción
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
No encuentro la explicación
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:54
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El carnaval de los espectros (I)

El carnaval de los espectros (I)
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
¡Atención la función va a comenzar!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:27
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Me and a Gun

Me and a Gun
A cappella performance that deals with Amos' own experience of being raped.
5am
(continua)
inviata da Marcia Rosati 23/10/2007 - 13:27
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El consultorio atómico de la señora Pum

El consultorio atómico de la señora Pum
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
Señoras y señores: Bienvenidos al Consultorio Atómico de la Sra. Pum.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:23
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Instrucciones a la población civil (en caso de alarma nuclear)

Instrucciones a la población civil (en caso de alarma nuclear)
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
1. Aléjense de cualquier ventana.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:09
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Una siesta atómica

Una siesta atómica
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
En la huerta atómica
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:03
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Bienvenida, Katherine

Bienvenida, Katherine
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
Bienvenida, Katherine, a esta casa
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 13:00
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Buenos días, Superman

Buenos días, Superman
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
¡Buenos días, Superman!,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 12:55
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Una casa en la guerra

Una casa en la guerra
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
Cada mañana
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 12:51
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Entre árboles y aviones

Entre árboles y aviones
[1976]
Letra y música de Miguel Ríos
Testo e musica di Miguel Ríos
Album: La huerta atómica
Testo ripreso da La Caja de Música - Letras y traducciones


La huerta atómica è un concept-album del 1976 del granadino Miguel Ríos, considerato come uno dei pionieri del rock (e in particolare del progressive) in Spagna. Nelle sue canzoni, l'album racconta di un ipotetico frutteto, situato vicino a una base militare USA, dove il padrone vive in mezzo al frastuono degli aerei militari che volano in ogni momento. Si addormenta e sogna una possibile guerra atomica, durante la quale, per pura casualità, sul suo frutteto cade una bomba atomica che però scoppia in modo del tutto particolare: creando un vortice antireazione, essa lo protegge dalla morte atomica. Per il resto della storia, si vedano tutte le canzoni dell'album:

1. Entre árboles y aviones
2. Una casa en la guerra
3. Buenos días, Superman
4.... (continua)
Sol frío de primavera plomiza
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 12:34
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El Dios de la guerra

El Dios de la guerra
[2004]
Letra y música de José Andrëa
Testo e musica di José Andrëa
Album: Donde el corazón te lleve
A veces el amor tiene muy mal gusto, y la prepotencia y la política
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/10/2007 - 23:58
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El golfo de la guerra

El golfo de la guerra
[1992]
José Carlos Molina
Album: Imperio de Paletos
Ya puedo gritar que no soy de esta guerra.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/10/2007 - 23:48
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Eighteen Soldiers

Eighteen Soldiers
[2005]
Album:The Fuse
Eighteen soldiers five days away
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/10/2007 - 22:15
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Gipsy Biker

Gipsy Biker
Album: "Magic" (2007)

Ancora una volta Springsteen dà spazio alle storie dei soldati morti in Iraq, ragazzi mandati a morire e che tornano a casa, come il motociclista di questa canzone, in una cassa da morto. I suoi amici portano la sua motocicletta su una montagna e le danno fuoco.
The speculators made their money
(continua)
22/10/2007 - 21:17
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Devil's Arcade

Devil's Arcade
Album: "Magic" (2007)


Un tentativo di interpretazione

Le idee sono riprese dal newsgroup dedicato a Springsteen

È scritta dal punto di vista della donna di un soldato mandato in Iraq. La prima strofa si riferisce alla prima volta che hanno fatto l'amore (con particolari anche espliciti, non c'è altra possibilità di interpretare quel "The lost smell on your breath as I helped you get it in").
"Lost", perso, perché dopo lui è andato in guerra e quando è tornato non era più quello di prima (fisicamente? mentalmente?).

La seconda strofa si riferisce a quando, dopo essere stato ferito, il soldato si trova in un ospitale militare.

Infine l'ultima strofa parla del ritorno alla vita quotidiana dopo la guerra. Lei cerca di far ritornare il loro amore ai vecchi tempi, ma l'esperienza della guerra getta una lunga ombra.

Insomma, i giochi di potere che distruggono la vita delle persone normali.
Remember the morning we dug up your gun
(continua)
22/10/2007 - 20:53
Percorsi: Il Diavolo
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Las mujeres de Juárez

Las mujeres de Juárez
Accusati di lucrare sul dolore dei familiari delle vittime di Ciudad Juárez, Los Tigres del Norte decisero di devolvere metà dei profitti della canzone alla fondazione Mujeres de Juárez.
Humillante y abusiva,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 22/10/2007 - 20:28
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Juárez

Juárez
Album: To Venus and Back

Tori Amos è stata vittima di un abuso e in Juárez si ricrea un pò la spaventosa atmosfera di Me and a Gun, spettrale cronaca a cappella di uno stupro.
Dropped off the edge again down in Juarez
(continua)
inviata da Marcia Rosati 22/10/2007 - 19:06
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Desierto sin ley (Crímenes de Ciudad Juárez)

Desierto sin ley (Crímenes de Ciudad Juárez)

La strage di donne a Ciudad Juárez

Ciudad Juárez costituisce un caso grave e insolito di violenza contro le donne. Sono già più di 430 le donne assassinate e oltre 600 quelle scomparse dal 1993, anno del ritrovamento del primo cadavere.
Le vittime sono quasi tutte giovani (di età compresa tra i 15 e i 25 anni), carine, magre e con i capelli lunghi. Tutte provenivano da famiglie povere e molte tra loro non erano originarie di Ciudad Juárez. Alla ricerca di migliori condizioni di vita, vi erano arrivate per lavorare come operaie in una delle numerose fabbriche di subappalto per l'assemblaggio di prodotti per l'esportazione (maquiladoras) che si trovano nella città. Altre erano impiegate, domestiche, studentesse, commesse, segretarie,etc.
Nella maggior parte dei casi, i corpi ritrovati portano le tracce delle violenze estreme subite: stupro, morsi ai seni, segni di strangolamento, pugnalate,... (continua)
El desierto sin ley
(continua)
inviata da Marcia Rosati 22/10/2007 - 14:23
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Looking for Changes

Looking for Changes
Commovente...
Ho visto un gatto con una macchina nel cervello
(continua)
inviata da Enzo & Roberto Oliva 22/10/2007 - 13:26
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Wild Life

Wild Life
La parola “selvaggio” applicata
(continua)
inviata da Enzo & Roberto Oliva 21/10/2007 - 23:46
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We Have All The Time In The World

We Have All The Time In The World
E' una delle canzoni che mi hanno fatto più emozionare in tutta la mia vita. Ho solo vent'anni, ma credo che canzoni come queste non abbiano età e che continueranno a commuovere le persone per molte generazioni a venire.
Alessia 21/10/2007 - 13:03
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Pilota di guerra

Pilota di guerra
Solo una cosa rispetto all'introduzione: "Mimì sarà" non è dedicata a Mia Martini.
Antonio Piccolo 21/10/2007 - 10:47
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Tender Comrade

Tender Comrade
20 ottobre 2007
DOLCE COMPAGNO
(continua)
20/10/2007 - 23:23
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Lijepa Alma

Lijepa Alma
Ciao Riccardo, non so se la parola viene dal rumeno, comunque la riporta il dizionario e l'ho anche recentemente trovata proprio a Sarajevo... non so! Un abbraccio, M.

(Monia)

Ciao Monia, in realtà ti dico che la parola è di origine turca e quindi non deve affatto stupire di trovarla sia in Romania che a Sarajevo. A tale riguardo, pure il nome "Sarajevo" è di origine turca (da Saray "palazzo reale, reggia, governatorato" - che poi sarebbe il nostro "Serraglio" e che si ritrova persino nel nome della squadra di calcio del Galatasaray-, unito al suffisso possessivo slavo -evo). Insomma, siamo qui nel campo dei cosiddetti panbalcanismi di origine perlopiù turca, diffusisi ovviamente con l'Impero Ottomano. Saluti! [RV]
20/10/2007 - 20:47
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Working Class Hero

Working Class Hero
qst canzone serve a far pensare un po',serve a far muovere quei pochi neuroni ke avete nel cervello! al posto di criticare solamente,pensate veramente a quello ke voleva dire john lennon quando l'ha scritta e cercate di capire quello ke vogliono trasmettere i green day suonandola!!!
ormai siamo in un mondo di skifo! e solamente queste canzoni ci fanno capire veramente dove viviamo e dove andremo a finire se si continua così!!!
cmq ricordate di ascoltare vera musica!!! w green day!!!
giù -the lady of billie joe armstrong- 19/10/2007 - 19:37
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Canción para las manos de un soldado

Canción para las manos de un soldado
Non è una canzone esplicita contro la guerra. Ma è una canzone contro ciò che origina le grandi disuguaglianze sociali, che poi sono ciò che genera i conflitti.
CANZONE PER LE MANI DI UN SOLDATO.
(continua)
inviata da ces(A)re 19/10/2007 - 15:57
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Kusta generatzioni

Kusta generatzioni
QUESTA GENERAZIONE
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/10/2007 - 12:57
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Il testamento del parroco Meslier

Il testamento del parroco Meslier
"Se crediamo a delle assurdità, commetteremo delle atrocità."
Jean Meslier
19/10/2007 - 12:00




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