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Dziś do ciebie przyjść nie mogę

Dziś do ciebie przyjść nie mogę
[1943]
Testo di Stanisław Jacek Magierski (1904-1957)
Musica di Danuta zofia Magierska (1910-1984)
Lyrics by Stanisław Jacek Magierski (1904-1957)
Music by Danuta Zofia Magierska (1910-1984)

Słowa Stanisława Jacka Magierskiego(1904-1957)
Muzyka Danuty Zofii Magierskiej (1904-1957)




Nato nel 1904, il dottor Stanisław Jacek Magierski era un affermato farmacista di Lublino con la passione della musica (era un buon pianista e compositore); nel 1943 scrisse questa canzone, musicata dalla moglie Danuta Zofia, per i partigiani polacchi che combattevano gli occupatori nazisti nei boschi attorno alla città. Nota anche come "Valzer del partigiano", è tra le più famose canzoni della resistenza polacca ed anche una (bellissima) canzone d'amore. Dopo la guerra, i coniugi Magierski furono arrestati dal regime comunista, che li tenne in prigione diversi anni; la canzone fu "riscoperta" alcuni anni fa dal gruppo Argus. Il testo proviene da questa pagina. [RV]
Dziś do ciebie przyjść nie mogę,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/1/2007 - 23:34
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Disastro aereo sul canale di Sicilia

Disastro aereo sul canale di Sicilia
La canzone è dedicata a Mauro De Mauro, giornalista de L'Ora di Palermo. La fabbrica di vedove è il soprannome dell'F-104, ma qui serve per scorgere "ginestre e cemento a due passi dal mare", e la tomba del giornalista difficile da ritrovare.

Però un'altra canzone di De Gregori potrebbe essere legata a un incidente aereo, quello del 5 maggio 1972 a Palermo.
Il DC-8 Alitalia in arrivo da Roma (comamdante Bartoli) si schiantò sulla cima di Montagnalonga. Tutti morti i 115 a bordo, tra cui "Cestino " Vycpalek* e forse una persona cara a FdG (il suo biglietto scaduto, l'uccellino nel vento che non si fa mai male, l'anello sulla spiaggia...).

Ciao!

(Cosimo C.)

Grazie delle precisazioni. Per quanto riguarda l'ultimo commento: sembra però che questa interpretazione di Buonanotte fiorellino con l'incidente aereo sia una leggenda metropolitana completamente infondata (come ho recentemente ed esplicitamente letto in "Quello che non so lo so cantare" di Enrico Deregibus).
(Lorenzo)
21/1/2007 - 17:49
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Il mio nome è mai più

Il mio nome è mai più
voglio il commento di qst canzone!!
(michela)
Si guarderà cosa fare! Però l'erba voglio non cresce nemmeno n'i'giardin d'i're! [RV]

e poi il commento c'è, tratto nientemeno che da un libro che puoi anche trovare nelle migliori librerie :)
(Lorenzo)
21/1/2007 - 15:27
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L'isola che non c'è

L'isola che non c'è
edo sei un grande..... viva la pace e l'amore....x sempre
fede mantova 21/1/2007 - 14:01
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L'alba di Piero

L'alba di Piero
QUELLO CHE MI PREOCCUPA REALMENTE...
... NON E' IL GUERRAFONDAIO IN SE STESSO!!!
QUELLO CHE MI PREOCCUPA REALMENTE...
E' IL GUERRAFONDAIO CHE E' DEEENNNTTTROOOO DIII NOOOOOIIIIII !!!!!!
(AtTo PuBbLiCo In LuOgO oScEnO...!!!)
E pìgliati una damigiana di bromuro e calmati... [RV]
21/1/2007 - 13:13
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Balladen om kravallpolis 2243

Balladen om kravallpolis 2243
21 gennaio 2007
BALLATA DEL POLIZIOTTO ANTISOMMOSSA 2243
(continua)
21/1/2007 - 13:06
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Elfte September

Elfte September
[2002]
Text och Musik: Olov Hamilton
Testo e musica: Olov Hamilton

Dalla Svezia, una canzone sull'11 settembre interpretata (ma non scritta) da uno dei più noti "protest singers" di quel paese, nonché di un grande amico di "Canzoni Contro la Guerra".
En sång om elfte September, utförd (men inte skriven) av en av de bäst kända svenska protestsångare, som också en stor vän till vår hemsida.
Alla klockor stod liksom still den dan
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/1/2007 - 21:47
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Sciabola al fianco, pistola alla mano

Sciabola al fianco, pistola alla mano
[1969]
Testo e musica di Anton Virgilio Savona
da "Pianeta Pericoloso", album interpretato da Corrado Pani e Odis Lévy
Intepretata anche da CapaRezza in "Seguendo Virgilio, Dentro e Fuori il Quartetto Cetra", ed. Ala Bianca

"La fine degli anni ’60 vede Virgilio Savona impegnarsi anche, al di fuori del Quartetto Cetra, in una produzione di protesta e di satira, dal contenuto civile e in modo particolare antimilitarista, com’è il caso di Sciabola al fianco, pistola alla mano, di cui si è impadronito per il “Tenco” Caparezza: è una ballata tratta da un album di grande spessore, “Pianeta pericoloso”, scritto da Savona nel 1969 e interpretato da Corrado Pani e Odìs Lévy."

da questa pagina

"Da notare che tutti i partecipanti al tributo hanno eseguito i pezzi nel pieno rispetto del loro stile, ad esempio Caparezza è credibilissimo nell’ interpretare “Sciabola al fianco, pistola alla mano”... (continua)
Fu circa verso i quattordici anni
(continua)
inviata da Alessandro 20/1/2007 - 15:13

Gabriel Péri

Gabriel Péri
Poème de Paul Éluard (1942)
Poesia di Paul Éluard (1942)

Interpretazione di Francesca Solleville.





GABRIEL PÉRI
d'après fr.wikipedia

Gabriel Péri est un homme politique français (Toulon, 9 février 1902 — Paris, 15 décembre 1941). Journaliste de profession, il a été membre du Comité central du Parti communiste français, rédacteur du service politique étrangère de l'Humanité et député de Seine-et-Oise. Résistant, il a été arrêté puis fusillé par les Allemands, au mont Valérien.

Né le 9 février 1902 à Toulon dans une famille d'origine corse, d’un père directeur des services techniques des docks de Marseille de sensibilité socialiste et d’une mère très pieuse qui se consacre à élever ses deux enfants. Élève brillant, le jeune Gabriel suit sa scolarité au lycée de Marseille où il obtient de nombreux prix. D’une solide formation classique, il prépare le concours d’entrée à l’École normale... (continua)
Un homme est mort qui n'avait pour défense
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/1/2007 - 14:33
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La victoire de Guernica

La victoire de Guernica
[1950]
Testo: poesia di Paul Éluard (1938)
(dalla raccolta "Cours Naturel")

Poème de Paul Éluard (1938)
(du recueil "Cours Naturel")
I
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 23:16
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Joys of Liberty

Joys of Liberty
An interesting protest song in the respect that it seems to be the voice of someone who believed the Bush administration during the invasion and now doesn't understand the situation (rather than usual announcement by the lead singer that they were against the war all along). Fresh take on a protest song that captures the Middle American shift from pro-invasion to regret.
Chorus:
(continua)
inviata da Julian Levant 19/1/2007 - 21:36
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A Survivor from Warsaw

A Survivor from Warsaw
grazie!!! eccezionale questo articolo , che dimostra una larghezza di vedute e di contenuti eccezionali..........sono un vostro assiduo lettore e perchè no consumatore..........complimenti ancora!

vincenzo di paolo
yairbirds@yahoo.it
enzo 19/1/2007 - 21:21

Encore une guerre

Encore une guerre
Sur l'air de "Encore d'la dinde..."

Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Encore une guerre guerre guerre
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:26

Ah si en Irak...

Ah si en Irak...
Sur l'air de "Ah si mon moine voulait danser"

Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Ah si l’embargo était levé
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:23
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Il était un petit pays

Il était un petit pays
Sur l'air de la chanson populaire au même nom

Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Il était un petit pays (bis)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:22
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Sharon, Sharon

Sharon, Sharon
Sur l'air de "Bonhomme, bonhomme, sais-tu jouer?"

Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Sharon, Sharon, t’es un tyran (bis)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:21
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Ô Canada

Ô Canada
Sul l'air de la chanson populaire au même nom

Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Au Canada, on fait comme aux États
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:19

La guerre et l'armement

La guerre et l'armement
Sur l'air de "La laine des moutons"

Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
La guerre et l’armement
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:17

Minuit demain

Minuit demain
Sur l'air de "Minuit Chrétien"
(n.b.: il primo ministro canadese, che appoggiò l'invasione dell'Afghanistan, si chiamava "Chrétien" di cognome).

Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Minuit demain, c'est l'heure officielle
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:16

La mélodie du bonheur

La mélodie du bonheur
Sull'aria dell'omonima filastrocca popolare

Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Do mination militaire
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:12
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L'enfant au tambour

L'enfant au tambour
La parodia, o riscrittura, de Les Amères Noëlles

Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
L'ENFANT AU TAMBOUR
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:10

Les Talibans voient rouge

Les Talibans voient rouge
Sur l'air de "P'tite renne au nez rouge"

Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Les Talibans voient rouge
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:08

L'Occident [Version 2]

L'Occident [Version 2]
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Refrain :
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:05
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L'Occident [Version 1]

L'Occident [Version 1]
Sur l'air de "V'là le bon vent"

Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile. Formato su un Mères Noëlles che sarebbe le "Mamme Natale", più amères, cioè "amare" (femminile plurale di "amaro"). Le "Mammamare Natalesse", insomma. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
L’Occident, l’Occident
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:04
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Georges Bush voudrait une guerre

Georges Bush voudrait une guerre
Sull'aria di Malbrough s'en va-t-en guerre, ou Mort et convoi de l'invincible Malbrough

Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Georges Bush voudrait une guerre
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:02
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Un jour de paix

Un jour de paix
19 gennaio 2007
UN GIORNO DI PACE
(continua)
19/1/2007 - 14:21
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La paix sur terre

La paix sur terre
nn so tradurlaaaa vi prego aitatemiiiiiiiiii
(mariaaaaa)

Guarda, mariaaaaaa, che la canzone è già tradotta... [RV]

Credo che mariaaaa si riferisca non a questa canzoneee ma a Un jour de paix, che ancoraaaaa non era stata tradottaaaaa (vedi il commento precedente). Ora è stata tradottaaaaaa!!
[L]
19/1/2007 - 13:53
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Là-bas en Palestine

Là-bas en Palestine
Sull'aria di "Sur le pont d'Avignon"

Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Là-bas en Palestine
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 13:52

De vlag

De vlag
Veilig de vlag torenhoog op de banken
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 13:10

De official

De official
En als je hem een vraag stelt
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 13:04
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De eeuwige soldaat

De eeuwige soldaat
[2003]
Testo e musica di Bram Vermeulen
Lyrics and music by Bram Vermeulen
Woorden en muziek van Bram Vermeulen
Album: De mannen

In lingua neerlandese esisteva già un “Eeuwige soldaat”: quello di Boudewijn de Groot, uno dei maggiori cantautori olandesi, che poi è la traduzione/cover della famosa Universal Soldier di Buffy Sainte-Marie popolarizzata da Donovan. Questo “Eeuwige soldaat” di Bram Vermeulen è molto più tardo, risalendo al 2003 ovvero a un anno prima dell’improvvisa scomparsa del cantautore olandese mentre si trovava in un agriturismo tra Volterra e Pomarance in vacanza, il 4 settembre 2004. Proviene dall’ultimo album in studio di Bram Vermeulen, intitolato “De mannen” (Gli uomini). Se senz’altro è un testo differente dalla vecchia cover di Boudewijn de Groot di una delle canzoni antimilitariste più famose del XX secolo, non lo è nello spirito: all’essere umano, la guerra,... (continua)
De jongen is een held
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 12:56
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De helden

De helden
[2000]
Parole e musica di Bram Vermeulen
Nell’album intitolato “Oorlog Aan Den Oorlog”
Lyrics and music by Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
Woorden en muziek: Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog



BRAM VERMEULEN: OORLOG AAN DEN OORLOG

1. Ik was erbij
2. Johnnie
3. Onschuldig landschap
4. De helden
5. Dans met mij
6. Met z'n allen
7. De verhalen
8. Ja het is waar
9. Meneer Van Der Velde (1)
10. Meneer Van Der Velde (2)
11. Verschrikkelijk inzicht
12. Ja het is waar (instrumentaal)


La tematica antimilitarista e contro la guerra è sempre stata tra le principali e preferite da Bram Vermeulen, è la cosa non deve stupire per una persona proveniente dai Paesi Bassi, storicamente uno dei paesi europei dove l'antimilitarismo ha sempre goduto di largo seguito tra la gente. Uno degli ultimi album di Vermeulen prima della sua improvvisa morte (avvenuta durante... (continua)
Wie waren domweg helden
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 12:48
Percorsi: Eroi
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El derecho de vivir en paz

El derecho de vivir en paz
UN PRESENTE PARA VOSOTROS

Daniele Sepe ha messo in libero scaricamento la versione live di Conosci Victor Jara registrata nel 2000. Da non perdere per nessuna ragione. Grande Daniele!
Lorenzo Masetti 19/1/2007 - 09:44
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Le basi americane (Rossa provvidenza)

Le basi americane (Rossa provvidenza)
Bussoleno, Valle di Susa: circa 800 persone ieri sera alle 18.30 si sono incontrate per portare solidarietà ai cittadini vicentini che si stanno battendo contro il raddoppio dell’aeroporto Dal Molin. Il corteo si è mosso dopo le 19 attraversando le vie del paese per finire sui binari della stazione ferroviaria di Bussoleno; per circa 30 minuti il traffico feroviario della linea Torino – Modane è stato bloccato mentre si apriva un ponte radio con il presidio di Vicenza che applaudiva convinto l’azione dei no tav valsusini.
Ribadiamo ancora una volta la totale solidarietà a chi si sta battendo contro un’ opera devastante e dannosa come solo può essere una base militare e invitiamo i cittadini e i comitati vicentini a continuare a resistere e a non mollare, ricordando a tutti che in Valle di Susa speravano nella nostra rassegnazione ma hanno poi dovuto fare i conti con la nostra determinazione!
No tav No dal Molin una sola lotta - Resistere per esistere!
Comitato no tav Spinta dal bass.
adriana 19/1/2007 - 08:37
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Το μοιρολόϊ του Bασίλη

anonimo
Το μοιρολόϊ του Bασίλη
Canzone sulle stragi naziste in Grecia nel 1944. Il testo è ripreso da questa pagina
Νύχτα Σαββάτου ήτανε και Κυριακή χαράζει.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 00:11

La défense de Paris

La défense de Paris
[1871]
Paroles: Anon
Musique: Sur l'air de "Fualdès"

Testo: Anonimo
Musica: Sull'aria di "Fualdès"

"Complainte et récit véridique des maux soufferts par la population Parisienne pendant le siège".
Non, jamais sur cette terre
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/1/2007 - 23:58

I Looked Out From Drapchi Prison

I Looked Out From Drapchi Prison
Ho ricevuto oggi questa e mail :

LE ANIME MORTE

Un giorno, moltissimi anni fa, la reincarnazione del Buddha capitò nel Bhutan, tra le montagne della catena dell’Himalaya, là dove l’aria è così limpida che le vette altissime sembrano tanto vicine, da potersi toccare.

Il Buddismo Himalayano, variante del tradizionale Buddismo nato in India, viene predicato in quelle terre tra la popolazione che, fino ad allora, poggiava le sue credenze in una moltitudine di Dei e Demoni in lotta tra di loro per la prevalenza del bene e del male.

Da questa data remota e leggendaria, incomincia per il Tibet una nuova era.

La nuova religione fa talmente presa sui popoli di queste terre, che diventa parte essenziale della vita, permeandola a tal punto da diventare precetto, etica e Legge civile nello stesso tempo tanto che in breve, l’autorità religiosa e quella del Governo del Paese s’identificano nella... (continua)
Willy 18/1/2007 - 19:54
Per il percorso Musica classica contro la guerra, due importantissime composizioni di Luigi Dallapiccola: i Canti di Prigionia e l'opera in atto unico Il Prigioniero.
Riccardo Venturi 18/1/2007 - 15:49
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G8

G8
Da "Grain de Sable" del 2003.

E la inseriamo proprio nel giorno in cui al processo di Genova per l'irruzione alla Scuola Diaz si "perdono" le prove decisive, ovvero le false molotov preparate per giustificare la criminale irruzione delle forze del disordine. Ma non è certo un caso. Tutto previsto. Tutto desolantemente previsto. [RV]
J'ai, j'ai, j'ai, j'ai 8 lascars qui m'saoûlent
(continua)
inviata da Alessandro 18/1/2007 - 13:15
Percorsi: Genova - G8
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Pompafric

Da "Grain de sable" del 2003.
Della serie "Se gli USA sono dei P.di M., la Francia non è da meno"
Ô Prédateurs tentaculaires
(continua)
inviata da Alessandro 18/1/2007 - 13:11
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Il Prigioniero

Il Prigioniero
Una delle sezioni, o percorsi, più importanti delle CCG/AWS è senz'altro rappresentata dalla "Musica classica contro la guerra". Siamo lieti di inserirvi questo importantissimo libretto d'opera dell'atto unico "Il Prigioniero" di Luigi Dallapiccola, tra i maggiori compositori italiani del '900, da sempre impegnato in tematiche sociali e antimilitariste. Il testo del libretto in pdf (conversione in HTML) si trova sul sito di Radio Rai Tre.[RV]

Il Prigioniero
Opera in un prologo e un atto proprio
da La torture par l’esperance di Villiers de l’Isle-Adam
e da La lègende d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak di Charles de Coster

Musica e libretto di Luigi Dallapiccola, 1904-1975
Prima rappresentazione: Firenze, Teatro Comunale, 20 maggio 1950



Dallapiccola compose la partitura del "Prigioniero" tra il gennaio 1944 e il maggio 1948: tuttavia, secondo una prassi per lui usuale, la... (continua)
Prologo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/1/2007 - 13:07
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Les nouveaux bergers

Les nouveaux bergers
Dall'album "Faut qu'ils s'activent" del 2000.
Combien d'êtres humains ne sont pas des moutons ?
(continua)
inviata da Alessandro 18/1/2007 - 12:59
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Temps...temps...temps....

Temps...temps...temps....
[2000]
Lletra i música: Biel Majoral
Parole e musica: Biel Majoral
Album: Temps, temps, temps, Blau/Discmedi 2000

La memòria ens permet abocar-nos a l'ossera fantasmagòrica del passat. I ens reconeixem en la imatge lunar dels ossos. El passat dels pobles perviu en la memòria dels seus fills d'una manera gairebé química: és com si l'instint d'alenar que té el nadó, dugués aparellat el d'estotjar a qualque racó de la consciència la memòria més preuada i, no per això, més ignorada. La memòria col·lectiva suposa l'existència de formes d'ésser consemblants. Fins i tot -i aquesta afirmació la faig amb totes les reserves del món-, de sentiments força consemblants. Siau qui sou pot ésser sinònim de cofoisme patrioter o l'anunci d'una fatalitat genètica, però en qualsevol cas és una sentència sàvia. Tot allò que creix, ho fa a partir de les arrels pròpies. Els aficionats al flamenc, quan ja han... (continua)
A Salvador Puig i Antic
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 18/1/2007 - 12:00
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Ninna nanna delle dodici mamme

Ninna nanna delle dodici mamme
Questa canzone è la ninna nanna che mia mamma ha cantato a me e ora da nonna canta ai miei bimbi.
La guerra non c'è più ma i miei figli l'ascoltano con stupore ed attenzione. Questa ninna rimane dolcissima. grazie Spadaro!
sabrina 18/1/2007 - 12:00




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