Joys of Liberty
An interesting protest song in the respect that it seems to be the voice of someone who believed the Bush administration during the invasion and now doesn't understand the situation (rather than usual announcement by the lead singer that they were against the war all along). Fresh take on a protest song that captures the Middle American shift from pro-invasion to regret.
Chorus:
(continua)
(continua)
inviata da Julian Levant 19/1/2007 - 21:36
A Survivor from Warsaw
grazie!!! eccezionale questo articolo , che dimostra una larghezza di vedute e di contenuti eccezionali..........sono un vostro assiduo lettore e perchè no consumatore..........complimenti ancora!
vincenzo di paolo
yairbirds@yahoo.it
vincenzo di paolo
yairbirds@yahoo.it
enzo 19/1/2007 - 21:21
Encore une guerre
Sur l'air de "Encore d'la dinde..."
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Encore une guerre guerre guerre
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:26
Ah si en Irak...
Sur l'air de "Ah si mon moine voulait danser"
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Ah si l’embargo était levé
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:23
Il était un petit pays
Sur l'air de la chanson populaire au même nom
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Il était un petit pays (bis)
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:22
Sharon, Sharon
Sur l'air de "Bonhomme, bonhomme, sais-tu jouer?"
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Sharon, Sharon, t’es un tyran (bis)
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:21
Ô Canada
Sul l'air de la chanson populaire au même nom
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Au Canada, on fait comme aux États
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:19
La guerre et l'armement
Sur l'air de "La laine des moutons"
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
La guerre et l’armement
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:17
Minuit demain
Sur l'air de "Minuit Chrétien"
(n.b.: il primo ministro canadese, che appoggiò l'invasione dell'Afghanistan, si chiamava "Chrétien" di cognome).
(n.b.: il primo ministro canadese, che appoggiò l'invasione dell'Afghanistan, si chiamava "Chrétien" di cognome).
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Minuit demain, c'est l'heure officielle
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:16
La mélodie du bonheur
Sull'aria dell'omonima filastrocca popolare
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Do mination militaire
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:12
L'enfant au tambour
La parodia, o riscrittura, de Les Amères Noëlles
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
L'ENFANT AU TAMBOUR
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:10
Les Talibans voient rouge
Sur l'air de "P'tite renne au nez rouge"
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Les Talibans voient rouge
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:08
L'Occident [Version 2]
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Refrain :
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:05
L'Occident [Version 1]
Sur l'air de "V'là le bon vent"
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile. Formato su un Mères Noëlles che sarebbe le "Mamme Natale", più amères, cioè "amare" (femminile plurale di "amaro"). Le "Mammamare Natalesse", insomma. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
L’Occident, l’Occident
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:04
Georges Bush voudrait une guerre
Sull'aria di Malbrough s'en va-t-en guerre, ou Mort et convoi de l'invincible Malbrough
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Georges Bush voudrait une guerre
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 15:02
Percorsi:
George Walker Bush II
La paix sur terre
nn so tradurlaaaa vi prego aitatemiiiiiiiiii
(mariaaaaa)
(mariaaaaa)
Guarda, mariaaaaaa, che la canzone è già tradotta... [RV]
Credo che mariaaaa si riferisca non a questa canzoneee ma a Un jour de paix, che ancoraaaaa non era stata tradottaaaaa (vedi il commento precedente). Ora è stata tradottaaaaaa!!
[L]
Credo che mariaaaa si riferisca non a questa canzoneee ma a Un jour de paix, che ancoraaaaa non era stata tradottaaaaa (vedi il commento precedente). Ora è stata tradottaaaaaa!!
[L]
19/1/2007 - 13:53
Là-bas en Palestine
Sull'aria di "Sur le pont d'Avignon"
Alcuni anni fa, a Montréal, la capitale del Québec, un gruppo di donne militanti ha cominciato a riunirsi ed a cantare. Nella più pura tradizione francofona, si è subito formata una chorale; e poiché la prima riunione era avvenuta poco prima di Natale, si sono chiamate Les Amères Noëlles, un nome pressoché intraducibile, ma che si potrebbe rendere con "Le amare Natalesse" o qualcosa del genere. Perché amari sono i temi che cantano: la violenza sulle donne, il capitalismo, la guerra. Di preferenza, e sfruttando un antico procedimento popolare, le Amères Noëlles cantano "canzoni sull'aria di...", le loro "tounes". Ve ne presentiamo alcune, riprese da questa pagina.[RV]
Là-bas en Palestine
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 13:52
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
De vlag
Veilig de vlag torenhoog op de banken
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 13:10
De eeuwige soldaat
[2003]
Testo e musica di Bram Vermeulen
Lyrics and music by Bram Vermeulen
Woorden en muziek van Bram Vermeulen
Album: De mannen
In lingua neerlandese esisteva già un “Eeuwige soldaat”: quello di Boudewijn de Groot, uno dei maggiori cantautori olandesi, che poi è la traduzione/cover della famosa Universal Soldier di Buffy Sainte-Marie popolarizzata da Donovan. Questo “Eeuwige soldaat” di Bram Vermeulen è molto più tardo, risalendo al 2003 ovvero a un anno prima dell’improvvisa scomparsa del cantautore olandese mentre si trovava in un agriturismo tra Volterra e Pomarance in vacanza, il 4 settembre 2004. Proviene dall’ultimo album in studio di Bram Vermeulen, intitolato “De mannen” (Gli uomini). Se senz’altro è un testo differente dalla vecchia cover di Boudewijn de Groot di una delle canzoni antimilitariste più famose del XX secolo, non lo è nello spirito: all’essere umano, la guerra,... (continua)
Testo e musica di Bram Vermeulen
Lyrics and music by Bram Vermeulen
Woorden en muziek van Bram Vermeulen
Album: De mannen
In lingua neerlandese esisteva già un “Eeuwige soldaat”: quello di Boudewijn de Groot, uno dei maggiori cantautori olandesi, che poi è la traduzione/cover della famosa Universal Soldier di Buffy Sainte-Marie popolarizzata da Donovan. Questo “Eeuwige soldaat” di Bram Vermeulen è molto più tardo, risalendo al 2003 ovvero a un anno prima dell’improvvisa scomparsa del cantautore olandese mentre si trovava in un agriturismo tra Volterra e Pomarance in vacanza, il 4 settembre 2004. Proviene dall’ultimo album in studio di Bram Vermeulen, intitolato “De mannen” (Gli uomini). Se senz’altro è un testo differente dalla vecchia cover di Boudewijn de Groot di una delle canzoni antimilitariste più famose del XX secolo, non lo è nello spirito: all’essere umano, la guerra,... (continua)
De jongen is een held
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 12:56
De helden
[2000]
Parole e musica di Bram Vermeulen
Nell’album intitolato “Oorlog Aan Den Oorlog”
Lyrics and music by Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
Woorden en muziek: Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
BRAM VERMEULEN: OORLOG AAN DEN OORLOG
1. Ik was erbij
2. Johnnie
3. Onschuldig landschap
4. De helden
5. Dans met mij
6. Met z'n allen
7. De verhalen
8. Ja het is waar
9. Meneer Van Der Velde (1)
10. Meneer Van Der Velde (2)
11. Verschrikkelijk inzicht
12. Ja het is waar (instrumentaal)
La tematica antimilitarista e contro la guerra è sempre stata tra le principali e preferite da Bram Vermeulen, è la cosa non deve stupire per una persona proveniente dai Paesi Bassi, storicamente uno dei paesi europei dove l'antimilitarismo ha sempre goduto di largo seguito tra la gente. Uno degli ultimi album di Vermeulen prima della sua improvvisa morte (avvenuta durante... (continua)
Parole e musica di Bram Vermeulen
Nell’album intitolato “Oorlog Aan Den Oorlog”
Lyrics and music by Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
Woorden en muziek: Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
BRAM VERMEULEN: OORLOG AAN DEN OORLOG
1. Ik was erbij
2. Johnnie
3. Onschuldig landschap
4. De helden
5. Dans met mij
6. Met z'n allen
7. De verhalen
8. Ja het is waar
9. Meneer Van Der Velde (1)
10. Meneer Van Der Velde (2)
11. Verschrikkelijk inzicht
12. Ja het is waar (instrumentaal)
La tematica antimilitarista e contro la guerra è sempre stata tra le principali e preferite da Bram Vermeulen, è la cosa non deve stupire per una persona proveniente dai Paesi Bassi, storicamente uno dei paesi europei dove l'antimilitarismo ha sempre goduto di largo seguito tra la gente. Uno degli ultimi album di Vermeulen prima della sua improvvisa morte (avvenuta durante... (continua)
Wie waren domweg helden
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 12:48
Percorsi:
Eroi
El derecho de vivir en paz
UN PRESENTE PARA VOSOTROS
Daniele Sepe ha messo in libero scaricamento la versione live di Conosci Victor Jara registrata nel 2000. Da non perdere per nessuna ragione. Grande Daniele!
Daniele Sepe ha messo in libero scaricamento la versione live di Conosci Victor Jara registrata nel 2000. Da non perdere per nessuna ragione. Grande Daniele!
Lorenzo Masetti 19/1/2007 - 09:44
Το μοιρολόϊ του Bασίλη
anonimo
Canzone sulle stragi naziste in Grecia nel 1944. Il testo è ripreso da questa pagina
Νύχτα Σαββάτου ήτανε και Κυριακή χαράζει.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2007 - 00:11
La défense de Paris
[1871]
Paroles: Anon
Musique: Sur l'air de "Fualdès"
Testo: Anonimo
Musica: Sull'aria di "Fualdès"
"Complainte et récit véridique des maux soufferts par la population Parisienne pendant le siège".
Paroles: Anon
Musique: Sur l'air de "Fualdès"
Testo: Anonimo
Musica: Sull'aria di "Fualdès"
"Complainte et récit véridique des maux soufferts par la population Parisienne pendant le siège".
Non, jamais sur cette terre
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/1/2007 - 23:58
Percorsi:
La Comune di Parigi, 1871
Per il percorso Musica classica contro la guerra, due importantissime composizioni di Luigi Dallapiccola: i Canti di Prigionia e l'opera in atto unico Il Prigioniero.
Riccardo Venturi 18/1/2007 - 15:49
G8
Da "Grain de Sable" del 2003.
E la inseriamo proprio nel giorno in cui al processo di Genova per l'irruzione alla Scuola Diaz si "perdono" le prove decisive, ovvero le false molotov preparate per giustificare la criminale irruzione delle forze del disordine. Ma non è certo un caso. Tutto previsto. Tutto desolantemente previsto. [RV]
J'ai, j'ai, j'ai, j'ai 8 lascars qui m'saoûlent
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/1/2007 - 13:15
Percorsi:
Genova - G8
Pompafric
Da "Grain de sable" del 2003.
Della serie "Se gli USA sono dei P.di M., la Francia non è da meno"
Della serie "Se gli USA sono dei P.di M., la Francia non è da meno"
Ô Prédateurs tentaculaires
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/1/2007 - 13:11
Il Prigioniero
Una delle sezioni, o percorsi, più importanti delle CCG/AWS è senz'altro rappresentata dalla "Musica classica contro la guerra". Siamo lieti di inserirvi questo importantissimo libretto d'opera dell'atto unico "Il Prigioniero" di Luigi Dallapiccola, tra i maggiori compositori italiani del '900, da sempre impegnato in tematiche sociali e antimilitariste. Il testo del libretto in pdf (conversione in HTML) si trova sul sito di Radio Rai Tre.[RV]
Il Prigioniero
Opera in un prologo e un atto proprio
da La torture par l’esperance di Villiers de l’Isle-Adam
e da La lègende d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak di Charles de Coster
Musica e libretto di Luigi Dallapiccola, 1904-1975
Prima rappresentazione: Firenze, Teatro Comunale, 20 maggio 1950
Dallapiccola compose la partitura del "Prigioniero" tra il gennaio 1944 e il maggio 1948: tuttavia, secondo una prassi per lui usuale, la... (continua)
Il Prigioniero
Opera in un prologo e un atto proprio
da La torture par l’esperance di Villiers de l’Isle-Adam
e da La lègende d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak di Charles de Coster
Musica e libretto di Luigi Dallapiccola, 1904-1975
Prima rappresentazione: Firenze, Teatro Comunale, 20 maggio 1950
Dallapiccola compose la partitura del "Prigioniero" tra il gennaio 1944 e il maggio 1948: tuttavia, secondo una prassi per lui usuale, la... (continua)
Prologo
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/1/2007 - 13:07
Percorsi:
Musica classica contro la guerra
Les nouveaux bergers
Dall'album "Faut qu'ils s'activent" del 2000.
Combien d'êtres humains ne sont pas des moutons ?
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/1/2007 - 12:59
Temps...temps...temps....
[2000]
Lletra i música: Biel Majoral
Parole e musica: Biel Majoral
Album: Temps, temps, temps, Blau/Discmedi 2000
La memòria ens permet abocar-nos a l'ossera fantasmagòrica del passat. I ens reconeixem en la imatge lunar dels ossos. El passat dels pobles perviu en la memòria dels seus fills d'una manera gairebé química: és com si l'instint d'alenar que té el nadó, dugués aparellat el d'estotjar a qualque racó de la consciència la memòria més preuada i, no per això, més ignorada. La memòria col·lectiva suposa l'existència de formes d'ésser consemblants. Fins i tot -i aquesta afirmació la faig amb totes les reserves del món-, de sentiments força consemblants. Siau qui sou pot ésser sinònim de cofoisme patrioter o l'anunci d'una fatalitat genètica, però en qualsevol cas és una sentència sàvia. Tot allò que creix, ho fa a partir de les arrels pròpies. Els aficionats al flamenc, quan ja han... (continua)
Lletra i música: Biel Majoral
Parole e musica: Biel Majoral
Album: Temps, temps, temps, Blau/Discmedi 2000
La memòria ens permet abocar-nos a l'ossera fantasmagòrica del passat. I ens reconeixem en la imatge lunar dels ossos. El passat dels pobles perviu en la memòria dels seus fills d'una manera gairebé química: és com si l'instint d'alenar que té el nadó, dugués aparellat el d'estotjar a qualque racó de la consciència la memòria més preuada i, no per això, més ignorada. La memòria col·lectiva suposa l'existència de formes d'ésser consemblants. Fins i tot -i aquesta afirmació la faig amb totes les reserves del món-, de sentiments força consemblants. Siau qui sou pot ésser sinònim de cofoisme patrioter o l'anunci d'una fatalitat genètica, però en qualsevol cas és una sentència sàvia. Tot allò que creix, ho fa a partir de les arrels pròpies. Els aficionats al flamenc, quan ja han... (continua)
A Salvador Puig i Antic
(continua)
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 18/1/2007 - 12:00
Ninna nanna delle dodici mamme
Questa canzone è la ninna nanna che mia mamma ha cantato a me e ora da nonna canta ai miei bimbi.
La guerra non c'è più ma i miei figli l'ascoltano con stupore ed attenzione. Questa ninna rimane dolcissima. grazie Spadaro!
La guerra non c'è più ma i miei figli l'ascoltano con stupore ed attenzione. Questa ninna rimane dolcissima. grazie Spadaro!
sabrina 18/1/2007 - 12:00
Camí camí
[1997]
Album: Vou veri vou per no dormir, Blau/Discmedi 1997
Album: Vou veri vou per no dormir, Blau/Discmedi 1997
Som vengut camí, camí,
(continua)
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 18/1/2007 - 11:54
Noir les horreurs
Dal primo album del gruppo "Macadam massacre"del 1984
Je vis dans la mort
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/1/2007 - 08:18
A Church Is Burning
mi sono preso alcune licenze che credo non stravolgano il significato ("travi" al posto di "legname", "tanica" al posto di "lattina"...)
UNA CHIESA STA BRUCIANDO
(continua)
(continua)
inviata da Il Salta 18/1/2007 - 00:04
En tu silencio
Deutsche Fassung von Riccardo Venturi
17. Januar 2007
Versión alemana de Riccardo Venturi
17 de enero 2007
17. Januar 2007
Versión alemana de Riccardo Venturi
17 de enero 2007
IN DEINER STILLE
(continua)
(continua)
17/1/2007 - 23:23
La Conta
Anche questa canzone l'ho ascoltata per la prima volta a casa di Evelin Bandelli, mentre si facevano le prove per lo spettacolo Nel segno di Bandelli. Tra le tante che Evelin mi proponeva, per poi fare la scelta del repertorio, ad un certo momento mi disse che stava cercando di finire di comporre una canzone contro la guerra in Irak e dedicata ad un segno di commemorazione e in ricordo della memoria, di chi era caduto in battaglia. Insomma voleva scrivere una canzone attuale, ma che rimanesse integra nel tempo e che servisse da monito per tutte le guerre e i guerrafondai, e portasse un vero sentimento di pace tra le popolazioni. Accennò per un momento le prime strofe che ancora non erano aggiustate e anche la melodia era da ritoccare assai. La canzone poi l'ho riascoltata per intero nella sua completezza nel corso dello spettacolo Nel segno di Bandelli e devo dire che per me, ma è soltanto... (continua)
Canto con rabbia la rabbia che ho dentro
(continua)
(continua)
inviata da Luciano Filippi alias Gildo dei Fantardi 17/1/2007 - 20:51
Partono i nuovi emigranti
Questa canzone l'ho ascoltata per la prima volta circa un anno fa, a Casa di Evelin, nel corso di alcuni scambi di opinioni e di canzoni, mentre si facevano alcune prove per l'allestimento dello spettacolo Nel Segno di Bandelli. Allora non era ancora completata melodicamente e mancavano alcune sfumature, che poi nel corso del tempo hanno dato alla canzone quella tipicità e giusto effetto, visto l'argomento trattato. Mi ha raccontato Evelin, che la canzone le è venuta d'istinto, dopo avere assistito al programma tv La Vita in Diretta, dove venne trattato un fatto scabroso avvenuto nel corso di uno sbarco di emigranti clandestini. L'argomento era tratto dal fatto che nel corso del viaggio, in vista della terra di Lampedusa, una bambina di pochi anni era morta in braccio alla mamma e gli scafisti, senza nessun ritegno e riguardo, strapparono questa piccola dalle braccia della madre e la gettarono... (continua)
Vien da lontano quel bastimento
(continua)
(continua)
inviata da Luciano Filippi alias Gildo dei Fantardi 17/1/2007 - 20:39
Broken Heroes
They came to fight for glory in their thousands
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/1/2007 - 17:31
Percorsi:
Eroi
On D-Day
Se fosse possibile assegnare un "Premio CCG per la sincerità" questa canzone sarebbe una serissima concorrente...la candida confessione di un soldato che, il giorno dello sbarco in Normandia ringrazia il cielo di essere a Roma invece che "lassù"...e che odia a tal punto un sergente di Baltimora da augurargli di morire ammazzato. Cosa che puntualmente avviene: il sergente di Baltimora si becca un siluro a Gibilterra! [RV]
On D-Day, I was in Rome.
(continua)
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inviata da Riccardo Venturi 17/1/2007 - 17:22
Immortal Enemies
Secondo la "List of Songs about War" di en.wikipedia, il verso "...when the conflict never ceases, and the enemies are immortal, Only their names and faces change" dovrebbe riferirsi alla "guerra al terrorismo"; ma tutta la canzone, in realtà, ci sembra riferita abbastanza chiaramente a tale tema.
When the conflict never ceases
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inviata da Riccardo Venturi 17/1/2007 - 16:51
Man At C&A
Warning, warning, nuclear attack
(continua)
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inviata da Riccardo Venturi 17/1/2007 - 16:44
Rags Of Flowers
City streets with noises abound, telephone wires sparkled with sound
(continua)
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inviata da Riccardo Venturi 17/1/2007 - 16:02
Road to Peace
Invito chiunque sia interessato a leggere l'articolo del prof. Ilan Pappe (lettore all’Università di Haifa, Dipartimento di Scienza Politiche e direttore dell’Emil Touma Institute for Palestinian Studies in Haifa) intitolato "Genocidio a Gaza, Pulizia Etnica in Cisgiordania"
Testo originale
Traduzione in italiano
"...lost on the road to peace"
Testo originale
Traduzione in italiano
"...lost on the road to peace"
Alessandro 17/1/2007 - 15:36
Radio Aut
Ci piace riportare una notizia di vita in fondo a questa canzone. Oggi 17 gennaio 2007 Luca Mirti, fondatore e leader dei Delsangre, è diventato babbo di un bel bambino! A Luca, a sua moglie e, ovviamente, al neo "delsangrino" (di cui ancora si ignora il nome; aggiornamento appena possibile!), tutti i più carissimi auguri miei personali e di tutto lo staff delle CCG/AWS!
Riccardo Venturi 17/1/2007 - 15:16
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Testo: poesia di Paul Éluard (1938)
(dalla raccolta "Cours Naturel")
Poème de Paul Éluard (1938)
(du recueil "Cours Naturel")