Lingua   
Lista semplice
Mostra filtri
Lingua
Percorso
Data

Prima del 2006-9-2

Rimuovi tutti i filtri

I fascisti viareggini

anonimo
[1921]

La canzone è il resoconto di una spedizione squadrista, nel 1921, contro il circolo dei lavoratori dei cantieri navali di Viareggio.

Sull'aria di una canzone del Caenevale: "Sulla coppa di champagne" scritto da compositore, d'origine ebrea, Sadun

Il testo è ripreso da Il deposito-Canti di lotta
I fascisti viareggini
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2006 - 14:37
Downloadable! Video!

Reggio la rabbia esplode

Reggio la rabbia esplode
Testo di Janna Carioli
Musica di Emal

Nel 1971 in Calabria ci fu uno scontro frontale fra Catanzaro e Reggio Calabria per la “conquista” della sede regionale. Non era solo campanilismo, erano quattrini. La destra investì grandi risorse nella propaganda. Fece giornali, manifesti, dischi che inneggiavano a “Reggio Capoluogo”. La sinistra locale non aveva una lira da investire così chiamò noi che, chieste le ferie dal lavoro, ci trasferimmo chitarre e bagagli da Bologna a Reggio Calabria per 15 giorni. Facevamo una media di tre concerti al giorno. Cantammo a Rosarno in una piazza deserta con le persone che guardano da dietro le persiane abbassate. A Taurianova, dove fecero saltare la porta di casa del sindaco democristiano perché aveva concesso il permesso per il concerto. Cantammo a Reggio nel quartiere di Sbarre mentre attorno a noi un gruppo di ragazzini di otto anni rovesciava automobili.... (continua)
Reggio, la rabbia esplode la miccia brucia già
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2006 - 13:56
Downloadable! Video!

Allarmi siam digiuni

Allarmi siam digiuni
[1971]
Parole di Janna Carioli
musica di Emal

si veda anche Almirante al Cantagallo di Piero Nissim.

Erano i primi di giugno del 1973 quando Almirante si fermò all’Autogrill di Cantagallo, sull’Autostrada del sole. Forse non aveva considerato la poca distanza che c’era con Marzabotto e con sapeva che i 29 anni passati dalla strage non avevano ancora cancellato né l’orrore, né il ricordo della complicità dei fascisti italiani in quel massacro che aveva cancellato un paese intero. Così, quando un barista dell’autostazione vide Almirante avvicinarsi al banco per mangiare fece girare la voce e tutto l’autogrill si fermò in sciopero. “Né un panino né una goccia di benzina” fu il passaparola.

E Almirante dovette andare a fare il pieno da un’altra parte. Naturalmente quella insolita forma di protesta sollevò grande scandalo e conquistò i titoli dei giornali per diversi giorni. Il risultato... (continua)
Era giugno e faceva un gran caldo
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 2/9/2006 - 12:29




hosted by inventati.org