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Prima del 2006-8-28

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State Of Emergency

State Of Emergency
Dal primo album del gruppo, "Inflammable Material", 1979.


Stiff Little Fingers - Inflammable Material di Massimiliano Raffa
da Sentire Ascoltare

Ci vogliono due anni prima che un’opera come Inflammable Material venga al mondo. Datata 1979, esce nel periodo in cui il Punk primordiale (’77 style) sembra volgere al termine. Invece gli Stiff Little Fingers scuotono nuovamente i punkettoni, oltre all’ordine pubblico: i deliri demolitori dei concerti non si riveleranno certo un toccasana per l’establishment.

L’Irlanda degli Stiff Little Fingers non è l’Irlanda verde e boscosa delle agenzie di viaggio: la band è inserita all’interno di un contesto che più stradaiolo non si potrebbe, quattro “teppistelli pacifisti” che muovono da Belfast.
In copertina, nove icone che stanno a significare - guarda un po’ - “materiale infiammabile” preparano l’ascoltatore allo Stiff Little Fingers sound.

Suspect... (continua)
You're looking for something
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2006 - 23:56
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Wasted Life

Wasted Life
28 agosto 2006
VITA SPRECATA
(continua)
28/8/2006 - 23:51
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Desapariciones

Desapariciones
Rubén Blades Bellido de Luna (“Blades” può essere pronunciato sia all’inglese che alla spagnola, essendo Rubén completamente bilingue): non è facile definire questo personaggio. Panamense, cantante di salsa famoso in tutto il mondo, cantautore, avvocato impegnato (è laureato in legge), attore cinematografico, uomo politico. Nel 1997 si presenta alle elezioni presidenziali nel suo paese, e prende il 20% dei voti; dal 2004 è ministro del turismo nel governo di Oscar Torrijos. Riprendiamo questa sua canzone dove il dramma dei desaparecidos si mescola ad un’amara ironia. [RV]


La canzone è stata ripresa anche da Los Fabulosos Cadillacs, Manà e da Sergent Garcia.
Que alguien me diga si han visto a mi esposo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2006 - 23:03
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Canción de cuna para gobernante

Canción de cuna para gobernante
Testo ripreso da questa pagina
da Canciones infantiles
Duerme tranquilamente que viene un sable
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2006 - 22:56
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Curva sud

Curva sud
Bisognerebbe dire all'esimio Lolli che Belgrado venne bombardata con la partecipazione in primo piano del governo italiano quando al potere c'era il suo amico Massimo d'Alema.

Scusami, ma forse non conosci a sufficienza Claudio Lolli. Dire che uno come lui possa essere "amico di Massimo D'Alema" è una castroneria che assolutamente non sta in piedi. Bisognerebbe quanto meno informarsi prima di sparare simili cose. [RV]
No comment 28/8/2006 - 18:22
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Punto de vista (sobre Pinochet)

Punto de vista (sobre Pinochet)
Testo e musica di Carlos Puebla
Letra y música de Carlos Puebla

Carlos Puebla è senz'altro uno dei più noti e importanti cantautori e musicisti cubani. Ma, soprattutto, è l'autore di una delle canzoni più famose della storia: Hasta siempre comandante (ascolta e scarica anche l'mp3), dedicata al Che Guevara. Ecco invece qui, in questa canzone, Puebla alle prese con il generale Pinochet con un condivisibile "punto di vista", specialmente quando chiama il generale "Pinocho", cioè Pinocchio (soprannome assai comune e ovvio, viste le bugie di quell'assassino fascista, quello che adesso è inquisito da mezzo mondo per essersi appropriato di miliardi interi; si veda a tale riguardo anche Pinocho...). Il testo, segnalato da Adriana, proviene da El suicidio de un fascista chileno.
Fue Pinocho el general
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2006 - 15:57
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Todos tenemos la misma idea

Todos tenemos la misma idea
Testo ripreso da questa pagina.
Todos tenemos la misma idea,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2006 - 15:49
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Sobreviviendo

Sobreviviendo
[1984]
Testo e musica di Víctor Heredia
Letra y música de Víctor Heredia

Testo ripreso da questa pagina
Me preguntaron cómo vivía, me preguntaron;
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2006 - 15:40
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Hombres de hierro

Hombres de hierro
28 agosto 2005
UOMINI DI FERRO
(continua)
28/8/2006 - 14:36
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American Dream

American Dream
Versione inglese di Kiocciolina
AMERICAN DREAM
(continua)
inviata da kiocciolina 28/8/2006 - 04:52
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All'ultimo sangue

All'ultimo sangue
Versione inglese di Kiocciolina
The tent of the river has broken
(continua)
inviata da kiocciolina 28/8/2006 - 04:51
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Al di là degli alberi

Al di là degli alberi
Versione inglese di Kiocciolina
BEYOND THE TREES
(continua)
inviata da kiocciolina 28/8/2006 - 04:50
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Al Dievel (La marcia del Diavolo)

Al Dievel (La marcia del Diavolo)
Versione inglese di Kiocciolina
THE DEVIL (MARCH OF THE DEVIL)
(continua)
inviata da kiocciolina 28/8/2006 - 04:49
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Alberi, rami e foglie

Alberi, rami e foglie
Versione inglese di Kiocciolina
TREES, BRANCHES AND LEAVES
(continua)
inviata da kiocciolina 28/8/2006 - 04:48
Una canzone importantissima, per quello che dice, per i nomi e i fatti che vi sono raccontati. È La memoria di León Gieco. Un titolo che riassume e racchiude tutta l'essenza del nostro sito. La canzone è corredata dalle estese note di Alessandro.
Riccardo Venturi 28/8/2006 - 02:10
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Durup dururken

Durup dururken
Testo e musica di Zülfü Livaneli
Lyrics and music by Zülfü Livaneli
Söz ve müzik: Zülfü Livaneli
in "Zor Yıllar"
del 1987

Il testo è ripreso da Türkçe Müzik.
Zülfü Livaneli ha ripreso il titolo e la struttura della canzone da una poesia di Nâzım Hikmet.

In Turchia, Zülfü Livaneli è una scomoda istituzione. E’ senz’ombra di dubbio il cantautore, o poeta in musica, più famoso del suo paese, e siamo onorati, nonostante la nostra più che scarsa conoscenza della lingua turca, di poter ospitare un suo testo (che è stato individuato grazie al nostro giovane amico Osman Ahmet Banguoğlu). « Durup dururken » significa qualcosa come « Quanto a cessare, cesserà » o, « Cessare, cesserà » ; una strofa della canzone (« Durup dururken bir savaş çikar »…) significa : « Per cessare, la guerra cesserà di esistere, le bombe di esplodere, gli uomini di morire ». Ma dicevamo della scomoda istituzione «... (continua)
Durup dururken bir deli rüzgar savurur uzaklara
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 23:38
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Savaş çocukları

Savaş çocukları
I frequentatori del nostro sito saranno oramai abituati abbondantemente alle...cose turche. Ecco infatti il primo, autentico rap contro la guerra in turco! Si ringrazia il giovane amico Ahmet Osman Banguoğlu (16 anni), grosso fan di Ceza, per aver prima segnalato il suo beniamino e poi per avere individuato il testo; prima o poi ha promesso anche una traduzione in francese.
Il testo è ripreso da Türkçe Muzik. Il titolo della canzone significa "Figli della guerra" (o "bambini della guerra").
Zaman kavramı kalmadı anlayış yok
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 22:59
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
15a. Çav bella (Versione turca del Grup Yorum -1980-)
15a. Çav bella (Turkish Version by Grup Yorum -1980-)


La versione turca eseguita dal Grup Yorum. Scaricabile l'mp3. Un paio di errori testuali sono stati testè corretti sulla base del forum di National Anthems.

The Turkish version performed by Grup Yorum. Mp3 available. A couple of misspellings have been corrected on the basis of the information given in National Anthems forum.



Interpretata anche da İlkay Akkaya nell'album del 1993 Aynı Göğün Ezgisi del Grup Kızılırmak
Also performed by İlkay Akkaya in Grup Kızılırmak's 1993 albumAynı Göğün Ezgisi:


İşte bir sabah uyandığımda
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 21:52
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A Song For Peace

A Song For Peace
Arranged and performed by Harmonious Combustion
THIS IS MY SONG
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 12:45
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Sweet Neo Con

Versione turca (!) della canzone proveniente da un articolo di Hürriyet Online (lo Hürriyet è uno dei principali quotidiani turchi).
Sweet Neo Con

ROLLING STONES’UN BUSH ŞARKISI

Yeni albümün ilk single’ı Streets of Love, radyolarda uğun bir süredir çalıyor. Virgin Records etiketiyle yayınlanan albümde tartışmalı bir savaş karşıtı şarkı da var. Bush’a yazılan şarkının adı Sweet Neo-Con. Grup üyeleri Bush’a aşağılayıcı, dalga geçen tarzda ‘tatlı yeni-sağcı, yeni-muhafazakar’ diyorlar. İşte şarkı sözlerinden bir bölümü.
BENIM TATLI NEO-CON
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/8/2006 - 19:48
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Ballad Of Claudy

Ballad Of Claudy
31 luglio 1972. Proprio mentre, nella non lontana Derry, le truppe britanniche iniziano la micidiale « Operazione Motorman » per la « riconquista » della città, il fino a quel momento tranquillo paese di Claudy viene scosso da un terribile attentato attribuito all’IRA (che però negò sempre di esserne autrice). Alle 10,20 del mattino un’autobomba parcheggiata appena fuori il Mc Ilhenny’s Pub in Main Street, la strada principale del paese, esplode uccidendo sul colpo tre persone e ferendone quattordici. Tre altre persone moriranno nei giorni successivi in seguito alle ferite riportate nell’attentato. Quindici minuti dopo, una donna si presenta dalla vicina Dungiven alla locale stazione del RUC per avvertire che qualcuno le aveva detto che sarebbe esplosa una seconda bomba, piazzata in un furgone parcheggiato di fronte all’ufficio postale ; gli attentatori avevano provato a telefonare, ma le... (continua)
The Sperrins surround it, the Faughan flows by
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/8/2006 - 17:33
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Arca

Arca
Als Gedicht betrachtet
Riccardo Venturi, 26-8-2006
ARCHE
(continua)
26/8/2006 - 16:22
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I cinque fiori della speranza

I cinque fiori della speranza
Non avevo visitato questo sito. Mi piace molto. I cinque fiori della speranza è una canzone cantata dalla Baez, vero? Bello il testo.
GRAZIA 26/8/2006 - 11:40
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Francesco Senia, in un intervento sul suo blog, riprende il tema di "Vitti na crozza". In parte è identico al suo precedente post riportato nell'introduzione, ma è ampliato con alcune interessanti notizie e fornisce anche un'importante precisazione testuale che abbiamo accolto senz'altro.

Un bel disco "Sicily" di Carlo Muratori . Ben fatto, ben cantato, ben confezionato con quel merletto che occupa quasi metà della copertina. E un bel libretto, con i testi siciliani tradotti in inglese, oltre che in italiano. C'è anche il celeberrimo "Vitti 'na Crozza".

Già, "...vitti 'na crozza supra 'nu cannuni.....". Tradotto come "Ho visto un teschio su un cannone". Un cannone?....ma no, dai!
Il cannone, la grande canna. Così si chiamavano quasi dovunque, in sicilia, sia le torri dei castelli che quelle di guardia: solo che, distrutti castelli a torri, in certi paesi, la parola è rimasta ad evocare... (continua)
Riccardo Venturi 26/8/2006 - 01:55

Fabrizio

Testo e musiche di Claudio Izzo
claudioizzo@virgilio.it

Grazie di cuore, Claudio, per questa tua canzone. Inviaci tutte quelle che hai scritto sull'argomento, saranno senz'altro inserite. [RV]
E' andato in Iraq
(continua)
inviata da Claudio Izzo 26/8/2006 - 00:33
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Por qué cantamos

Por qué cantamos
Poema de Mario Benedetti
Música de Alberto Favero
Poesia di Mario Benedetti
Musica di Alberto Favero

Posto questa canzone, scritta da Benedetti e messa in musica da Alberto Favero, perchè mi pare contenga alcuni dei motivi per cui esiste il sito delle CCG/AWS...

L'uruguayano Benedetti, sfuggito nel 1973 a uno dei tanti colpi di stato che stavano funestando l'America Latina, la scrisse al suo rientro in patria, nel 1983 (ecco perchè il brano fa parte delle "Canciones del Desexilio")
Dedicata ai morti, agli scomparsi e ai sopravvissuti di tutte le dittature.

"La crisis actual de la humanidad se debe a tres hombres. Hacia fines del siglo XIX, Marx publicó tres tomos de El Capital y puso en duda con ellos la intangibilidad de la propiedad privada; a principios del siglo XX, es atacada la sagrada esfera íntima del ser humano por Freud, en su libro La interpretación de los sueños, y como... (continua)
Si cada hora vino con su muerte,
(continua)
inviata da Alessandro 26/8/2006 - 00:29

Se avete fame

anonimo
Canzone popolare dell'epoca della I guerra mondiale. Da questa pagina di Solegemello.
Se avete fame
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/8/2006 - 00:05
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Stella

Stella
Album Cuore (1984)

Ci piace sottolineare che abbiamo ripreso questo testo da Solegemello-Canzoni contro la guerra. Sole gemello, e gemello del nostro sito (siamo anche linkati: grazie!)
Stella che cammini, nello spazio senza fine
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/8/2006 - 00:02
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Electronic Warfare

So you think there's nobody else out there fighting to protect your civil liberties?
(continua)
25/8/2006 - 19:56
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Je m'appelle Bagdad

Je m'appelle Bagdad
[2005]
Album: "Un autre univers"
J'ai vécu heureuse
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2006 - 19:51

Sous le signe du G8

anonimo
Da questa pagina

Sur l'air d'Hexagone de Renaud
Sull'aria di Hexagone di Renaud
Ils se rencontrent au mois d’janvier
(continua)
inviata da adriana 25/8/2006 - 18:42
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Rat je završen

Rat je završen
Nonostante qualche perplessità sui nomi "dečurlija" e "balavurdija" che ho tradotto con "bambinate" e "baraonde", vi invio la versione italiana della canzone.
(Monia)
LA GUERRA È FINITA
(continua)
inviata da monia 25/8/2006 - 18:04
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Let There Be Peace On Earth

Let There Be Peace On Earth
Testo ripreso dal sito ufficiale di Alexandru Andries. Canzone composta direttamente in lingua inglese.
Trascrizione di Sergiu Mitrofan (curatore del sito)
La, la, la-la-la-la
(continua)
25/8/2006 - 16:59
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Itab Hassan Mustaphà

Itab Hassan Mustaphà
[1993]
Dall'album Storie d'Italia

"È stato un libro, La tana della iena, edito da Sensibili alle foglie, a farci conoscere la storia di Hassan Abu Omar. Heb Hassan è il nome di battaglia e Mustaphà, il nome che suo nonno aveva voluto per questo ragazzo nato a Chatila. La sua famiglia di Gerusalemme, viveva in un campo profughi dal 1948 quando gli israeliani li cacciarono dalla loro terra. A nove anni Hassan era pronto per entrare nella scuola militare e diventare Figlio del Leone. Nel 1982 israeliani e cristiano maroniti si resero responsabili di un'orrenda strage nei campi di Sabra e Chatila. Furono uccisi: sua madre, sua sorella e due suoi fratelli, Fadi quattordicenne e Ahmed di appena un anno e mezzo. Poco dopo, suo padre morì in un'imboscata. Nell'Europa dei grandi, Mustaphà ci arriva quindicenne per compiere un attentato ad un ufficio delle linee aeree britanniche a Roma. Subito dopo... (continua)
72 Chatila a nord di Palestina
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2006 - 14:00
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Duecento giorni a Palermo

Duecento giorni a Palermo
[1993]
Dall'album Storie d'Italia

"Pio La Torre era tornato a Palermo, nella sua città, dopo una lunga militanza a Botteghe Oscure, con due obiettivi: combattere la mafia rilanciando la lotta tra la gente e liberare il Pci da accordi compromettenti con la Dc di Lima e Ciancimino.

Dai suoi duecento giorni a Palermo ne viene fuori la figura di un uomo in cui si combinarono i quattro elementi che in Sicilia equivalgono sempre alla condanna a morte: l'intransigenza morale, il ruolo di potere, la capacità di leggere le cose siciliane attraverso il filtro della conoscenza delle logiche mafiose e infine l'essere solo, amato dai compagni senza potere ma circondato negli apparati del suo partito da pochi amici, molti spettatori, da alcuni nemici come Russo e Sanfilippo. Per la ricostruzione dei duecento giorni a Palermo di Pio La Torre e delle sue 'scoperte' ci siamo valsi della rivista Avvenimenti, in particolare degli articoli di Michele Gambino."

Marino Severini
Venite voi falsari di notizie
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2006 - 13:56
Percorsi: Mafia e mafie




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