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Prima del 2006-8-27

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La memoria

La memoria
NOTE di Maria Cristina Costantini ed Alessandro

* clavar è anche "torturare, tormentare"; las espinas clavaron a Jesús.

"punto finale" insieme alla "obedencia debida" ("obbedienza dovuta") sono le due leggi con cui il governo di Alfonsín ha mandato assolti torturatori e mandanti della dittatura argentina (1976-1983)

I Padri Pallottini sono i religiosi della congregazione di S. Vincenzo Pallotti (San Vicente Pallotti in spagnolo).
(Maria Cristina Costantini)

*

NOTE di Alessandro

Siccome questa canzone mi è piaciuta molto, ecco il mio contributo alla stesura delle note...

...e hai fatto un lavoro storico assolutamente straordinario, lasciatelo dire [RV]

Sottolineo -contributo- perchè quel che ho messo giù deriva solo da qualche frettolosa ricerca in rete e certamente alcune questioni - penso soprattutto agli attentati contro la comunità ebraica argentina negli anni '90 - meritano un... (continua)
Alessandro 27/8/2006 - 23:59
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Durup dururken

Durup dururken
Testo e musica di Zülfü Livaneli
Lyrics and music by Zülfü Livaneli
Söz ve müzik: Zülfü Livaneli
in "Zor Yıllar"
del 1987

Il testo è ripreso da Türkçe Müzik.
Zülfü Livaneli ha ripreso il titolo e la struttura della canzone da una poesia di Nâzım Hikmet.

In Turchia, Zülfü Livaneli è una scomoda istituzione. E’ senz’ombra di dubbio il cantautore, o poeta in musica, più famoso del suo paese, e siamo onorati, nonostante la nostra più che scarsa conoscenza della lingua turca, di poter ospitare un suo testo (che è stato individuato grazie al nostro giovane amico Osman Ahmet Banguoğlu). « Durup dururken » significa qualcosa come « Quanto a cessare, cesserà » o, « Cessare, cesserà » ; una strofa della canzone (« Durup dururken bir savaş çikar »…) significa : « Per cessare, la guerra cesserà di esistere, le bombe di esplodere, gli uomini di morire ». Ma dicevamo della scomoda istituzione «... (continua)
Durup dururken bir deli rüzgar savurur uzaklara
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 23:38
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Savaş çocukları

Savaş çocukları
I frequentatori del nostro sito saranno oramai abituati abbondantemente alle...cose turche. Ecco infatti il primo, autentico rap contro la guerra in turco! Si ringrazia il giovane amico Ahmet Osman Banguoğlu (16 anni), grosso fan di Ceza, per aver prima segnalato il suo beniamino e poi per avere individuato il testo; prima o poi ha promesso anche una traduzione in francese.
Il testo è ripreso da Türkçe Muzik. Il titolo della canzone significa "Figli della guerra" (o "bambini della guerra").
Zaman kavramı kalmadı anlayış yok
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 22:59
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
15a. Çav bella (Versione turca del Grup Yorum -1980-)
15a. Çav bella (Turkish Version by Grup Yorum -1980-)


La versione turca eseguita dal Grup Yorum. Scaricabile l'mp3. Un paio di errori testuali sono stati testè corretti sulla base del forum di National Anthems.

The Turkish version performed by Grup Yorum. Mp3 available. A couple of misspellings have been corrected on the basis of the information given in National Anthems forum.



Interpretata anche da İlkay Akkaya nell'album del 1993 Aynı Göğün Ezgisi del Grup Kızılırmak
Also performed by İlkay Akkaya in Grup Kızılırmak's 1993 albumAynı Göğün Ezgisi:


İşte bir sabah uyandığımda
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 21:52
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Dopo Ardisun

Dopo Ardisun
Registrazione: 1980
Parole e musica del Collettivo Ticino Riva Sinistra

Ancora una ballata (in milanese) su Giovanni Ardizzone, lo studente ucciso il 27 ottobre 1962 durante una manifestazione per la pace (per maggiori notizie si veda La ballata dell'Ardizzone). Ardizzone era di Castano Primo, centro operaio dell'hinterland milanese in cui anche il Collettivo Ticino Riva Sinistra si era formato. Il testo, irreperibile in rete, è stato trascritto all'ascolto da Massimiliano Cazzaniga ("Max Van Loon") sulla mailing list "Brigatalolli", e lo ringraziamo di cuore per questo prezioso contributo. Riportiamo anche la sua breve introduzione:

Oramai avrete capito che mi ci sono preso la malattia per questo sconosciutissimo gruppo, e l'ennesima manifestazione di questa bella malattia è stata la mia trascrizione (con almeno tre o quattro buchi di significato, segnalati da "?" ) della ballata per... (continua)
Ventasel che i bei tusan
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 21:00
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A Song For Peace

A Song For Peace
Arranged and performed by Harmonious Combustion
THIS IS MY SONG
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 12:45
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Sweet Neo Con

Versione turca (!) della canzone proveniente da un articolo di Hürriyet Online (lo Hürriyet è uno dei principali quotidiani turchi).
Sweet Neo Con

ROLLING STONES’UN BUSH ŞARKISI

Yeni albümün ilk single’ı Streets of Love, radyolarda uğun bir süredir çalıyor. Virgin Records etiketiyle yayınlanan albümde tartışmalı bir savaş karşıtı şarkı da var. Bush’a yazılan şarkının adı Sweet Neo-Con. Grup üyeleri Bush’a aşağılayıcı, dalga geçen tarzda ‘tatlı yeni-sağcı, yeni-muhafazakar’ diyorlar. İşte şarkı sözlerinden bir bölümü.
BENIM TATLI NEO-CON
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/8/2006 - 19:48
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Ballad Of Claudy

Ballad Of Claudy
31 luglio 1972. Proprio mentre, nella non lontana Derry, le truppe britanniche iniziano la micidiale « Operazione Motorman » per la « riconquista » della città, il fino a quel momento tranquillo paese di Claudy viene scosso da un terribile attentato attribuito all’IRA (che però negò sempre di esserne autrice). Alle 10,20 del mattino un’autobomba parcheggiata appena fuori il Mc Ilhenny’s Pub in Main Street, la strada principale del paese, esplode uccidendo sul colpo tre persone e ferendone quattordici. Tre altre persone moriranno nei giorni successivi in seguito alle ferite riportate nell’attentato. Quindici minuti dopo, una donna si presenta dalla vicina Dungiven alla locale stazione del RUC per avvertire che qualcuno le aveva detto che sarebbe esplosa una seconda bomba, piazzata in un furgone parcheggiato di fronte all’ufficio postale ; gli attentatori avevano provato a telefonare, ma le... (continua)
The Sperrins surround it, the Faughan flows by
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/8/2006 - 17:33
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I cinque fiori della speranza

I cinque fiori della speranza
Non avevo visitato questo sito. Mi piace molto. I cinque fiori della speranza è una canzone cantata dalla Baez, vero? Bello il testo.
GRAZIA 26/8/2006 - 11:40
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Francesco Senia, in un intervento sul suo blog, riprende il tema di "Vitti na crozza". In parte è identico al suo precedente post riportato nell'introduzione, ma è ampliato con alcune interessanti notizie e fornisce anche un'importante precisazione testuale che abbiamo accolto senz'altro.

Un bel disco "Sicily" di Carlo Muratori . Ben fatto, ben cantato, ben confezionato con quel merletto che occupa quasi metà della copertina. E un bel libretto, con i testi siciliani tradotti in inglese, oltre che in italiano. C'è anche il celeberrimo "Vitti 'na Crozza".

Già, "...vitti 'na crozza supra 'nu cannuni.....". Tradotto come "Ho visto un teschio su un cannone". Un cannone?....ma no, dai!
Il cannone, la grande canna. Così si chiamavano quasi dovunque, in sicilia, sia le torri dei castelli che quelle di guardia: solo che, distrutti castelli a torri, in certi paesi, la parola è rimasta ad evocare... (continua)
Riccardo Venturi 26/8/2006 - 01:55

Fabrizio

Testo e musiche di Claudio Izzo
claudioizzo@virgilio.it

Grazie di cuore, Claudio, per questa tua canzone. Inviaci tutte quelle che hai scritto sull'argomento, saranno senz'altro inserite. [RV]
E' andato in Iraq
(continua)
inviata da Claudio Izzo 26/8/2006 - 00:33
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Por qué cantamos

Por qué cantamos
Poema de Mario Benedetti
Música de Alberto Favero
Poesia di Mario Benedetti
Musica di Alberto Favero

Posto questa canzone, scritta da Benedetti e messa in musica da Alberto Favero, perchè mi pare contenga alcuni dei motivi per cui esiste il sito delle CCG/AWS...

L'uruguayano Benedetti, sfuggito nel 1973 a uno dei tanti colpi di stato che stavano funestando l'America Latina, la scrisse al suo rientro in patria, nel 1983 (ecco perchè il brano fa parte delle "Canciones del Desexilio")
Dedicata ai morti, agli scomparsi e ai sopravvissuti di tutte le dittature.

"La crisis actual de la humanidad se debe a tres hombres. Hacia fines del siglo XIX, Marx publicó tres tomos de El Capital y puso en duda con ellos la intangibilidad de la propiedad privada; a principios del siglo XX, es atacada la sagrada esfera íntima del ser humano por Freud, en su libro La interpretación de los sueños, y como... (continua)
Si cada hora vino con su muerte,
(continua)
inviata da Alessandro 26/8/2006 - 00:29

Se avete fame

anonimo
Canzone popolare dell'epoca della I guerra mondiale. Da questa pagina di Solegemello.
Se avete fame
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/8/2006 - 00:05
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Stella

Stella
Album Cuore (1984)

Ci piace sottolineare che abbiamo ripreso questo testo da Solegemello-Canzoni contro la guerra. Sole gemello, e gemello del nostro sito (siamo anche linkati: grazie!)
Stella che cammini, nello spazio senza fine
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/8/2006 - 00:02
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Cinco siglos igual

Cinco siglos igual
Letra y música: León Gieco
Parole e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Paroles et musique: León Gieco
Vortoj kaj muziko: León Gieco
Album: Mensajes del alma


Molto nota nella versione resa da Mercedes Sosa, è stata scritta da Gieco nel 1992, 500° anniversario - come dice Eduardo Galeano - della "conquista che non scoprì l'America"...

Fa parte dell'album "Mensajes del Alma".
Soledad sobre ruinas, sangre en el trigo
(continua)
inviata da Alessandro 25/8/2006 - 23:46
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Electronic Warfare

So you think there's nobody else out there fighting to protect your civil liberties?
(continua)
25/8/2006 - 19:56
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Je m'appelle Bagdad

Je m'appelle Bagdad
[2005]
Album: "Un autre univers"
J'ai vécu heureuse
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2006 - 19:51

Sous le signe du G8

anonimo
Da questa pagina

Sur l'air d'Hexagone de Renaud
Sull'aria di Hexagone di Renaud
Ils se rencontrent au mois d’janvier
(continua)
inviata da adriana 25/8/2006 - 18:42
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Rat je završen

Rat je završen
Nonostante qualche perplessità sui nomi "dečurlija" e "balavurdija" che ho tradotto con "bambinate" e "baraonde", vi invio la versione italiana della canzone.
(Monia)
LA GUERRA È FINITA
(continua)
inviata da monia 25/8/2006 - 18:04
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Let There Be Peace On Earth

Let There Be Peace On Earth
Testo ripreso dal sito ufficiale di Alexandru Andries. Canzone composta direttamente in lingua inglese.
Trascrizione di Sergiu Mitrofan (curatore del sito)
La, la, la-la-la-la
(continua)
25/8/2006 - 16:59
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Itab Hassan Mustaphà

Itab Hassan Mustaphà
[1993]
Dall'album Storie d'Italia

"È stato un libro, La tana della iena, edito da Sensibili alle foglie, a farci conoscere la storia di Hassan Abu Omar. Heb Hassan è il nome di battaglia e Mustaphà, il nome che suo nonno aveva voluto per questo ragazzo nato a Chatila. La sua famiglia di Gerusalemme, viveva in un campo profughi dal 1948 quando gli israeliani li cacciarono dalla loro terra. A nove anni Hassan era pronto per entrare nella scuola militare e diventare Figlio del Leone. Nel 1982 israeliani e cristiano maroniti si resero responsabili di un'orrenda strage nei campi di Sabra e Chatila. Furono uccisi: sua madre, sua sorella e due suoi fratelli, Fadi quattordicenne e Ahmed di appena un anno e mezzo. Poco dopo, suo padre morì in un'imboscata. Nell'Europa dei grandi, Mustaphà ci arriva quindicenne per compiere un attentato ad un ufficio delle linee aeree britanniche a Roma. Subito dopo... (continua)
72 Chatila a nord di Palestina
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2006 - 14:00
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Duecento giorni a Palermo

Duecento giorni a Palermo
[1993]
Dall'album Storie d'Italia

"Pio La Torre era tornato a Palermo, nella sua città, dopo una lunga militanza a Botteghe Oscure, con due obiettivi: combattere la mafia rilanciando la lotta tra la gente e liberare il Pci da accordi compromettenti con la Dc di Lima e Ciancimino.

Dai suoi duecento giorni a Palermo ne viene fuori la figura di un uomo in cui si combinarono i quattro elementi che in Sicilia equivalgono sempre alla condanna a morte: l'intransigenza morale, il ruolo di potere, la capacità di leggere le cose siciliane attraverso il filtro della conoscenza delle logiche mafiose e infine l'essere solo, amato dai compagni senza potere ma circondato negli apparati del suo partito da pochi amici, molti spettatori, da alcuni nemici come Russo e Sanfilippo. Per la ricostruzione dei duecento giorni a Palermo di Pio La Torre e delle sue 'scoperte' ci siamo valsi della rivista Avvenimenti, in particolare degli articoli di Michele Gambino."

Marino Severini
Venite voi falsari di notizie
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2006 - 13:56
Percorsi: Mafia e mafie
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Imagine

Imagine
LIVORNESE / LEGHORNESE

L’IMAGINE LIVORNESE, o L’IMÈGIN DER CIVILI
di Riccardo Venturi

L’ « Imagine » livornese, come dire, è leggermente diversa dall’immortale capolavoro originale di John Lennon, sebbene non si discosti affatto dal suo spirito. Sarà forse anche perché a Livorno ci sono bimbe un po’ più belline di quel roito di Yoko Ono, sarà anche perché l’ambiente gioca la sua parte, sarà per un certo « genius loci » e quant’altro ; ma, certamente, certi puristi potrebbero scandalizzarsi. Però la pace è pace, budello d’eva. Ad ogni popolo esprimerla come più gli si addice !
NOTA per i non livornesi. Il « Bar Civili », sito in via del Vigna, è un pubblico locale con smercio di alcolici che è considerato unanimemente il tempio del celebre ponce alla livornese. Che se Gion Lènno veniva a Livorno a arroìssi da’ ponci ‘nvece d’andà a fàssi sparà da un demente in quer cazzo di Nuiorche, forze era ancora vivo, ach so.
Dé prova ‘n pò a immaginà’,
(continua)
25/8/2006 - 02:21
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Aguirre, Der Zorn Gottes

Aguirre, Der Zorn Gottes
Aguirre, furore di dio di Werner Herzog, del 1972, è uno dei film che amo di più. La colonna sonora, Aguirre, der Zorn Gottes (Lacrime Di Re), scritta da Fricke, è totalmente strumentale, incredibile e a tratti agghiacciante (almeno quanto Klaus Kinski, che interpreta proprio l'avventuriero Don Lope de Aguirre! - Vai a questa pagina).

XVI secolo. Il conquistador Lope de Aguirre (Kinski), a caccia di fama e di oro nelle impenetrabili foreste amazzoniche, trascinerà l'intera spedizione all'annientamento. La tracotanza, l'ingordigia, la sopraffazione... tutte cose di cui le armi sono strumento e che con esse vengono lentamente, silenziosamente ma inesorabilmente inghiottite dalla Natura. Realizzato in Perù nella valle di Urubamba e su due affluenti del Rio delle Amazzoni, con la collaborazione degli indigeni della cooperativa di Lauramarca, il film è dedicato proprio a loro, come dice Herzog,... (continua)
Aguirre, der Zorn Gottes ist ein Abenteuerfilm des deutschen Regisseurs Werner Herzog aus dem Jahr 1972.
(continua)
inviata da Alessandro 24/8/2006 - 23:27
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How Come

How Come
Acc... ma sei perfidissimo! Nemmeno un prosecchino? Due noccioline?... Vabbè, se ne riparla a quota 1000...

Vada per il prosecchino e le noccioline, vah, ma per me un dito e basta perché oggi me n'avete dato di lavoretto a tradurre Gainsbourg! Scriveva dei testi in cui fra poco manco i francesi ci capivano una sega...[RV]
Alessandro 24/8/2006 - 16:52
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Machine Gun

Machine Gun
Ecco qua. Il vostro "Dear Hunter" (di mp3) vi lascia con questa kikkazza, un dilaniante mitragliamento di note del grande Jimi, e se ne va in vacanza per qualche tempo (senza toccar tastiera, che c'ho il culo piatto e l'artrosi reumatoide alle mani!)... Cari Admins, tenete duro e non voletemene: io so che un giorno pagherò per la mia irresponsabilità!
Hasta pronto!
Alessandro 24/8/2006 - 15:55
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Andrea

Andrea
Versione francese di Riccardo Venturi
24 août / 24 agosto 2006
ANDRÉ
(continua)
24/8/2006 - 12:08
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Stop The War

Stop The War
Album: White Buffalo
1982 Rod MacDonald, Blue Flute Music (ASCAP)
Testo ripreso dal sito ufficiale.
The general said "You're young I guess you don't understand
(continua)
24/8/2006 - 11:57
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Free Belfast

Owen McDonagh
Free Belfast
[1973]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Owen McDonagh
Musica / Music / Musique / Sävel: The Bright Silvery Light of the Moon



Sicuramente, Lucone avrà presente che i “tempi di reazione” in questo sito sono molto tardi: poco meno di due anni (Lucone aveva scritto il 16 gennaio 2018) equivalgono a pochi minuti per questo sito, dove a volte “reagiamo” dopo dieci o quindici anni. Così, finalmente, ecco anche il testo originale (con relativa modifica radicale di questa pagina, comprendente finora il solo testo della versione italiana del Canzoniere del Proletariato e ad esso intestata fin dal 2006) della canzone di Owen McDonagh, inserita nel 1973 nell'album Songs of Irish Civil Rights sia nell'edizione originale sia in quella italiana del medesimo anno. Come preconizzato a suo tempo da Lucone, non essendo minimamente disponibile il testo originale in Rete, abbiamo provveduto a “tirarlo giù”... (continua)
Here's a song that's going round
(continua)
inviata da Alessandro + Lucone + CCG/AWS Staff 24/8/2006 - 11:52
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Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento

Auschwitz, <i>o</i> Canzone del bambino nel vento
INGLESE / ENGLISH / ANGLAIS / ENGLANTI [2]
Versione inglese di Rod MacDonald
English version by Rod MacDonald
Version anglaise de Rod MacDonald
Rod MacDonaldin englanninkielinen versio
[The Man On The Ledge, 1994]



Rod MacDonald: The Man On The Ledge, Shanachie 1994
All songs by Rod MacDonald except [...] and Auschwitz - word and music by Francesco Guccini (Edizione 1966, Fama, Italy), translated from the Italian by Rod MacDonald

Rod MacDonald (born on August 17, 1948 in Southington, Connecticut) is an American folk singer/songwriter. His songs have been covered by Dave Van Ronk, Christine Lavin, Four Bitchin' Babes and Garnet Rogers. He attended the University of Virginia (graduating in 1970 with a degree in history) and Columbia Law School, but during his final year in law school, decided to pursue a career in music after graduating in 1973. He was a part of the 1980s Greenwich Village... (continua)
AUSCHWITZ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/8/2006 - 10:58




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