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Prima del 2006-8-15

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Sacco e Vanzetti

anonimo
Sacco e Vanzetti
“Figlio, devi ricordare
Non logorarti ma scendi di un gradino ad aiutare i deboli che ti sono accanto
I più deboli che gridano aiuto, i perseguitati e le vittime
Loro sono i tuoi amici, amici tuoi e miei
Loro sono i compagni che lottano, sì, ed ogni tanto cadono
Proprio come tuo padre, come tuo padre e Bartolo sono caduti
Hanno lottato e sono caduti, ieri, per conquistare la felicità, la libertà per tutti
Nella lotta per la vita troverai, troverai ancora più amore
E nella lotta sarai anche amato”

Dalla lettera di Nicola Sacco al figlio

(trovata come citazione di chiusura al cofanetto “Franti – Non Classificato 1978 1987 1999")
Alessandro 15/8/2006 - 23:29
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Hollywood Army

Hollywood Army
Dal cofanetto "Franti, Non Classificato 1978 1987 1999”

Lalli – voce
Marco Ciari – batteria
Massimo D’Ambrosio – basso elettrico
Vanni Picciuolo – chitarra
Stefano Giaccone – voce, chitarra qua e là
Registrazione: Dynamo Studio, Torino
Tecnico del suono: Marco Cimino
1986
Venite a girare nell’inferno che vivo
(continua)
inviata da Alessandro 15/8/2006 - 23:27
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Gates Of Eden

Gates Of Eden
Tratta da "Franti, Non Classificato 1978 1987 1999"

Così l'introduzione:
"Una vecchia canzone di Bob Dylan. Riveduta e corretta.
Oggi lui non la canterebbe mai.
Per noi, al primo posto: contro la guerra, contro la loro pace".

Lalli – voce
Marco Ciari – batteria
Massimo D’Ambrosio – basso elettrico
Vanni Picciuolo – chitarra
Stefano Giaccone – voce, chitarra qua e là
Registrazione: senza sovraincisioni al Dynamo Studio, Torino
Tecnico del suono: Marco Cimino
1984
I paesi imperialisti che si sono spartiti il mondo
(continua)
inviata da Alessandro 15/8/2006 - 23:25
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So What the Fuss

So What the Fuss
featuring En Vogue on backing vocals and Prince on guitar
dall'album "A time 2 Love" (2005)
If I'm caught at a dance party without my dancin shoes
(continua)
15/8/2006 - 21:58
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Les rois de la Réforme

Les rois de la Réforme
Paroles et musique de Jacques Dutronc
Testo e musica di Jacques Dutronc
D'après/da cette page du GSSA/questa pagina del GSSA

Si jamais, il fallait refaire de la chanson en langue française...

Il faudrait recommencer à partir de Dutronc et percevoir dès le départ que le fond de Dutronc, qui devînt ainsi son fonds, c'est l'humour. Humour toujours ! Dutronc, c'est le temps de l'humour et de l'aventure... Dutronc aurait dû se faire un instant Luis Mariano et chanter de sa belle voix de ténor aussi :

Plaisir d'humour ne duuuure qu'un moment
Chagrin d'humour duuuure toute la viiiie !

En se tenant les roubignoles, comme il le faisait si bien en présentant dans les soirées de bonnes sœurs, de bonnes mœurs et de bonnes compagnies, son rébus cinématographique: Une salière dans la main droite qu'il agitait au-dessus de ses roubignoles bien tenues dans dans la gauche.
Vous donnez votre langue... (continua)
Monsieur Calvin, Monsieur Luther
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/8/2006 - 19:25
Percorsi: Naja di merda
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Disastro aereo sul canale di Sicilia

Disastro aereo sul canale di Sicilia
"5 maggio 1972 - Tutte le 115 persone che viaggiavano a bordo di un Dc8 dell'Alitalia (108 passeggeri e sette membri d'equipaggio) persero la vita quando l'aereo si schiantò contro la montagna Longa a Carini, a pochi metri dall'aeroporto di Palermo-Punta Raisi. Sull'incidente fu aperta un'inchiesta."
Questo è quello che sono riuscita a trovare.

(misia)

Un grazie davvero enorme, Misia, per questa notizia su quella lontana tragedia nella quale, mi ricordo bene di persona, tra le vittime si trovava anche lo zio dell'allora allenatore della Juventus, il ceco Cestmir Vycpalek. Se troverai ancora qualche ulteriore notizia, ti preghiamo di postarla senz'altro come commento. [RV]
15/8/2006 - 19:13

Lettera ad Adriano

Lettera ad Adriano
Cari compagni, vi ringrazio per avere pubblicato le mie canzoni sul vostro sito.
Mi piacerebbe sapere come avete conosciuto me e il mio gruppo anche per rendermi conto della nostra cerchia di utenza.
Spero di potervi essere utile per qualsiasi altra cosa decidiate di pubblicare, chiarimenti o testi.
A presto
Andrea Sanfilippo

Ciao Andrea e piacere di sentirti. Il tuo gruppo è stato...reperito dall'instancabile Adriana del nostro staff; ma ancora prima (nel 2002) si era parlato di te, con apprezzamenti e critiche, sulla vecchia mailing list "Brigata Lolli" (poi chiusa e in seguito "rinata"). Avevi anche tu fatto un intervento, seppure indirettamente. Grazie ancora, e se possibile ci piacerebbe un tuo intervento personale a commento dei testi delle canzoni degli Zarathustra. [Riccardo Venturi]
zarathustra2001@tin.it 15/8/2006 - 18:44

Как да стане сън войната

Как да стане сън войната
August 15, 2006
THOUGH THE WAR DOESN’T MAKE US SLEEP
(continua)
15/8/2006 - 16:05
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Molitva

Molitva
Ti možeš da spavaš ceo dan i noć
(continua)
inviata da Monia 15/8/2006 - 15:29

Protesto [Canção de Coimbra]

Protesto [Canção de Coimbra]
Da questa pagina, segnalata da Adriana
Testo/Letra: José Carlos Ary dos Santos
Musica/música: ?

Nota: história deste Protesto.
Para o caso de ter interesse a sua publicação, envio uma "cantiga de protesto". Escrevo-a de memória, pode eventualmente faltar um ou outro verso. A crise estudantil e de acentuada contestação ao regime vigente culmina em Coimbra com a greve aos exames no ano lectivo de 1968/69. A partir da visita do então Presidente Américo Tomás à inauguração do edifício das Matemáticas (17 de Abril, se não erro), sessão em que consegui então estar presente, sendo presidente da Associação o actual deputado Alberto Martins, meu colega de curso nesse ano, as coisas complicaram-se. O presidente da Associação Académica pediu a palavra, que lhe foi recusada pelo Almirante. Depois, já no exterior da sala, nos corredores do novo edifício, houve vaias e recordo-me de um outro colega... (continua)
"Palhaço lacrimogéneo"
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 15/8/2006 - 14:18
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Mir do neba

Mir do neba
[1991]
Album: Da mi te zaljubit u mene
(anche in Moja domovina - Kompilacija)

Canzone composta dalla Grupa Magazin l'anno stesso dell'inizio delle guerre jugoslave (1991).
Mir, Mir do neba,
(continua)
inviata da Monia 15/8/2006 - 12:44

Noćni sonet o smislu života

SONETTO NOTTURNO SUL SENSO DELLA VITA
(continua)
inviata da Monia 15/8/2006 - 12:33

Болен ми лежи Миле Поп-Йорданов

anonimo
Testo ripreso da questa pagina.

Canzone della resistenza macedone. Nell'aprile 1941 la Macedonia jugoslava, posta nella parte meridionale del paese, al confine con Bulgaria, Grecia e Albania, venne occupata dagli eserciti collaborazionisti bulgaro e albanese; i primi scontri con gli invasori si ebbero nell'ottobre 1941 ad opera dei partigiani del distaccamento di Prilep (all'estremo sud del territorio) e Kumanovo (vicino a Skoplje). Il testo è in bulgaro letterario, lingua comunemente usata in Macedonia fino alla fine della II guerra mondiale, quando si sviluppò definitivamente una lingua macedone letteraria distinta dal bulgaro (di cui resta comunque un vicinissimo dialetto).
Болен ми лежи Миле Поп-Йорданов
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/8/2006 - 01:06
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Qana

Qana
[2006]
Lyrics and music by Patti Smith
Testo e musica di Patti Smith
Segnalata da Sbancor sulla mailing list Rekombinant il 14 agosto 2006.
Nota: Riportiamo qui di seguito la traduzione italiana della dichiarazione di Patti Smith con cui ha accompagnato la canzone. Il nostro sito è un sito di canzoni antimilitariste, ed ovviamente accoglie per natura questa canzone sull'orribile massacro di Cana dello scorso 29 luglio. Con questo, non vogliamo dimenticare che, seppure in numero infinitamente minore che in Libano, vi sono state delle vittime civili anche in Israele dovute al lancio dei missili Katiuscia da parte di Hezbollah. E, come Boris Vian scriveva a proposito del Disertore, noi siamo "violentemente pro-civili". Non una vittima civile per la follia e per le manovre dei generali e dei signori della guerra di ogni paese, di ogni fazione, di ogni partito, di ogni governo. Con il cessate... (continua)
There's no one
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/8/2006 - 17:12
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Duits kerkhof

Duits kerkhof
[1976]
Album: Met mijn simpel lied
Tekst en muziek: Willem Vermandere
Testo e musica: Willem Vermandere
't Is jaren da'k zegge 'k ga d'r een liedje van zingen
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/8/2006 - 11:15
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Marcha de los caídos

Marcha de los caídos
Testo ripreso da La musica dell'altra Italia, sezione Canzoniere internazionale
Testo e musica di Judith Reyes.
Incisione in: Judith Reyes, Messico oppresso
Honraré a los caídos luchando,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/8/2006 - 02:22
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Le Sire de Fisch-Ton-Kan

Le Sire de Fisch-Ton-Kan
[1870]
Paroles/Testo: Paul Burani
Musique/Musica: Antonin Louis

Chi è questo "misterioso" Sire de Fisch-Ton-Kan? Sembrerebbe una sorta di mandarino cinese, ma in realtà, sotto questo nome, si nasconde il "Sire di Fiche-Ton-Camp", ovvero il "Signore di Da-Te-La-Gamb", alias Carlo Luigi Napoleone Bonaparte, noto anche come Napoleone III, Imperatore dei Francesi. Con Napoleone III si chiude il cerchio iniziato con la Rivoluzione del 1789, durante la quale la borghesia, servendosi delle masse popolari, aveva distrutto l'Ancien Régime aristocratico; con il colpo di stato del cittadino Bonaparte del 2 dicembre 1851 (ricordiamo che esattamente tre anni prima, il 2 dicembre 1848, si era fatto eleggere presidente della Repubblica), la borghesia instaura il suo regime assoluto. E sono quasi vent'anni di trionfo della borghesia francese, finché, nel 1870, l'assai poco marziale Napoleone III (durante... (continua)
Il avait un’ moustache énorme,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 22:31

Le peuple au pouvoir

P. Marso
[1936]
Paroles/Testo: P. Marso
Musique/Musica: Pierre Degeyter

Canto risalente all'anno della vittoria del Front Populaire (si veda anche). Da cantarsi sull'aria dell'Internazionale. Il testo è ripreso da La musica dell'altra Italia, sezione Canzoniere internazionale.
Durant de trop longues années,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 22:08

Le pain la paix la liberté

Roger Divert
Le pain la paix la liberté
[1936]
Paroles/Testo: Roger Divert
Musique/Musica: Jean-Claude Simon

Canzone del 1936; e il 1936, in Francia e in Europa, è un anno capitale. In Francia, l'anno della vittoria del Fronte Popolare, per la prima volta la sinistra al potere in un paese europeo. In Spagna, l'inizio della guerra civile. In Italia, l'anno della guerra coloniale in Abissinia. In Germania il nazismo si consolida...
Pain, paix, liberté era uno dei principali slogan del Fronte Popolare.
Peuple souverain quand sur les bastilles
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 21:53
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Le mouvement du 18 mars

Ferré Léger
Canzone sul 18 marzo 1871, giorno di inizio della Comune di Parigi. Da cantare sull'aria del Chant des Soldats di Pierre Dupont. Testo ripreso da La musica dell'altra Italia, sezione Canzoniere Internazionale.
Vous voulez nous faire la guerre
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 21:42

La torture

La torture
[1973]
Parole e musica di Annie Nobel
Nel suo disco intitolato “Chroniques terriennes”, con Philippe Richeux
Testo trovato sul sito dell'autrice

13 agosto 2006, ore 20.38. Inizio a inserire la CCG n° 4225. Una canzone di Annie Nobel. Piena di punti di sospensione. Arrivo alla fine e ho il respiro mozzato. E non mi sento di scrivere nient'altro. [RV]

“[...] A toutes les manifestations des militants donnaient des informations sur le Chili, certains en revenaient. Ce qu’ils rapportaient était atroce. Un jour, Alain Krivine me suggéra d’écrire une chanson sur la torture. Je n’avais pas l’intention d’écrire une chanson gore... alors j’ai transposé... et j’ai écrit une chanson d’amour... Sur scène, Philippe Richeux chantait “La torture” en retrait de moi, dos au public, sous un éclairage rouge et bleu, c’était très impressionnant. Les militants avouaient ressentir un coup à l’estomac...” (Annie Nobel)
Où es-tu ?
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 20:40
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Ya Been Took

Ya Been Took
Text: Stephen B. Maskall
Music: Just Say NO Posse

Lyrics from this page



This song was contributed by Darnell Stephen Summers, a director and a Vietnam veteran. On 13.10.01 50,000 people protested in Berlin against the U.S.-led attack on Afghanistan, Darnell Stephen Summers spoke at a Rally at the Brandenburger Gate. After, he and the "Just Say No" Posse performed at the main Rally (Gendarmenmarkt). See This page. Thanks, Darnell, with all our heart! [RV]

Questa canzone è stata contribuita da Darnell Stephen Summers, regista cinematografico e veterano della guerra in Vietnam. Il 13 ottobre 2001, 50.000 persone protestarono a Berlino contro l'attacco USA in Afghanistan, e Darnell Stephen Summers tenne un discorso presso la Porta di Brandeburgo. In seguito, lui e gli Just Say No Posse si esibirono al raduno principale (Gendarmenmarkt). Si veda questa pagina. Grazie Darnell, con tutto il cuore! [RV]
Inflation, bad enough it’s blowing my concentration
(continua)
inviata da Darnell Stephen Summers 13/8/2006 - 12:30
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Hey Joe

Hey Joe
Tim Gray's Rap on "Hey Joe"
Lyrics available at/ Testo tratto da clients.loudeye.com

Quadlisha Cahir & Tim Gray are the two rappers on "Hey Joe". In 2001 before "Hey Joe" was recorded these two Soldiers stepped forward publicly to express their opposition to US War Plans. Here is a video-interview of these two brave soldiers shortly after 911. There's also Music video featuring the two rappers after the interview. Although they never met they gave a wonderful performance. In fact, Tim Gray had never been in a studio before. I find that remarkable. I wish them all the best in life.
Darnell Stephen Summers

This song was contributed by Darnell Stephen Summers, a director and a Vietnam veteran. On 13.10.01 50,000 people protested in Berlin against the U.S.-led attack on Afghanistan, Darnell Stephen Summers spoke at a Rally at the Brandenburger Gate. After, he and the "Just Say No"... (continua)
I've had Uncle Sam on my back
(continua)
inviata da Darnell Stephen Summers 13/8/2006 - 12:19

Στης Πίνδου τα βουνά (Ψηλά βουνά κι' απάτητα)

Στης Πίνδου τα βουνά (Ψηλά βουνά κι' απάτητα)
[1940]
Testo e musica di Dimitris Gongos (Bajaderas)
Disco VICTOR 2681180A

La canzone è uno zeibekiko. Fu incisa e fatta circolare verso Natale del 1940, in una versione (per motivi ignoti) priva della prima strofa. Con questa canzone, Dimitris Gongos "Bajaderas" racconta i tragici e duri avvenimenti dell'inverno 1940, poco dopo l'invasione della Grecia ordinata da Mussolini. L'esercito greco, dopo sanguinosissime battaglie sul monte Pindo (nel nord della Macedonia), viene spinto nel ridotto di Morova e di Némerska, dove riesce a respingere le truppe fasciste riportando la vittoria.

Le seguenti informazioni in lingua greca e il testo originale della canzone provengono dalla pagina rembetiko.gr, a sua volta basata sul libro di Sakis Papistas, ΤΟ ΑΣΤΙΚΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΣΤΑ ΠΕΤΡΙΝΑ ΧΡΟΝΙΑ 1940-1949 (edizioni Kyriakidis). Ci scusiamo con il sig. Papistas per non avere citato la fonte esatta.

The... (continua)
«Σου στέλνω χαιρετίσματα απ' τα βουνά μανούλα,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 12:18
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Hombres de hierro

Hombres de hierro
[1971]
Testo e musica di León Gieco
Letra y música de León Gieco
Larga muchacho tu voz jóven como larga la luz el sol
(continua)
inviata da adriana 13/8/2006 - 12:15
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Just Say NO

Just Say NO
text/music: Just Say No Posse

„Just Say NO“ was sent as a cassette all over the world. It was hidden by soldiers in their baggage who were enroute to the Gulf War in 1991 and secretly distributed there. It even made it’s way to George Bush’s daddy’s presidential desk.

Just Say NO è stata fatta circolare in cassetta in tutto il mondo. Veniva nascosta nel loro bagaglio dai soldati spediti a fare la guerra del Golfo del 1991, e là segretamente distribuita. Riuscì ad arrivare anche sul tavolo presidenziale di George Bush paparino.

Just Say NO a circulé en cassette par le monde entier, cachée dans leur bagage par les soldats envoyés faire la première guerre du Golfe en 1991. Elle était distribuée en cachette et arriva aussi à se faire voir sur la table présidentielle de papa George Bush.

Lyrics-testo-paroles

also contributed by Darnell Stephen Summers

This song was contributed by Darnell... (continua)
Just Say NO
(continua)
inviata da Darnell Stephen Summers 13/8/2006 - 12:04
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Στη σκλαβωμένη Ελλάδα μας

Στη σκλαβωμένη Ελλάδα μας
[1941/42]
Testo ripreso da www.rembetiko.gr

Πρόκειται για ανέκδοτο τραγούδι, του τυφλού ραψωδού της Αντίστασης, Μπαγιαντέρα.
Si tratta di una canzone inedita del "rapsodo cieco" della Resistenza, Bajaderas. Nell'ultima strofa sono chiaramente avvertibili i voluti echi di una famosa poesia di Dionysios Solomòs, La catastrofe di Psarà, scritta attorno al 1821 nella guerra d'indipendenza greca. [RV]

Le informazioni e il testo originale della canzone provengono dalla pagina rembetiko.gr, a sua volta basata sul libro di Sakis Papistas, ΤΟ ΑΣΤΙΚΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΣΤΑ ΠΕΤΡΙΝΑ ΧΡΟΝΙΑ 1940-1949 (edizioni Kyriakidis). Ci scusiamo con il sig. Papistas per non avere citato la fonte esatta.

The following information and the original lyrics of the song are reproduced from the page rembetiko.gr, based on Sakis Papistas' book ΤΟ ΑΣΤΙΚΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΣΤΑ ΠΕΤΡΙΝΑ ΧΡΟΝΙΑ 1940-1949 (Kyriakidis Publishing House). We apologize with mr Papistas for not having quoted the exact source.
Στη σκλαβωμένη Ελλάδα μας τα βράδια
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 11:48
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La valle

La valle
Dall'album La catena

La lotta e la vittoria di una valle intera contro il mostro chimico che la stava uccidendo. La storia è quella della valle Bormida, ma può benissimo adattarsi a mille altre situazioni simili che stanno rovinando la terra in cui viviamo e in cui dovranno vivere le generazioni future.
C’è una valle verdeggiante che unisce due regioni
(continua)
inviata da adriana 13/8/2006 - 09:59
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La révolte

La révolte
Testo di Sebastien Faure
Musica di anonimo.
Ripreso da La musica dell'altra Italia, sezione Canzoniere internazionale.
Nous sommes les persécutés
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 09:56
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Elogio de la guerra

Elogio de la guerra
Pienso boca a boca
(continua)
inviata da adriana 13/8/2006 - 09:44
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La patria prisionera

La patria prisionera
[1976]
Dall'album "Volume 6"
Da una poesia di Pablo Neruda
Musica di Sergio Ortega

Sicuramente una delle più famose canzoni degli Inti-Illimani, basata su una poesia di Pablo Neruda scritta al tempo della dittatura di Gabriel González Videla (anni '50), e adattata forzatamente alla realtà successiva al golpe fascista di Pinochet dell'11 settembre 1973.

Nel testo della canzone sono nominate due località, Pisagua e Rancagua, che hanno fatto la storia della più dura repressione e della guerra in Cile.

Il porto di Pisagua, situato nella regione desertica di Tarapacá, nell'estremo nord del paese, fu tra i maggiori porti del pacifico meridionale durante la "corsa al salnitro". Appartenente originariamente al Perù, il 2 novembre 1879 il porto fu invaso dalle truppe cilene nel cosiddetto "Desembarco de Pisagua". Scoppiò la relativa e sanguinosa guerra tra il Perù e il Cile, che si concluse... (continua)
Patria de mi ternura y mis dolores,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 09:04
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U Megu

U Megu
Dall'album La Catena

Felice Cascione, medico, partigiano, è l'autore del testo di Fischia il vento. Nella Liguria degli anni '40 si è consumata la sua vita, questa è la sua storia.

Dal sito dell'ANPI

Nato ad Imperia il 2 maggio 1918, morto in Val Pennavaira (Savona) il 27 gennaio 1944, medico chirurgo, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.

Attivo antifascista sin dal 1940, Cascione si era laureato a Bologna nel 1942. L’anno dopo, mentre stava crescendo la sua fama di medico sensibile e generoso, "U megu" (il dottore), fu alla testa, insieme alla madre, delle manifestazioni popolari ad Imperia per la caduta del fascismo. Ciò gli valse il carcere, governava Badoglio, sin quasi all’armistizio.
Con l’8 settembre, raccolto con sé un piccolo numero di giovani, Cascione organizzò in località Magaletto Diano Castello la prima banda partigiana dell’Imperiese. Le azioni vittoriose contro... (continua)
Eravamo nel centro di Imperia, negli anni quaranta
(continua)
inviata da adriana 12/8/2006 - 18:25
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La danse des bombes

La danse des bombes
[1871]
Paroles de Louise Michel
Testo di Louise Michel

Ripreso da La musica dell'altra Italia, sezione Canzoniere internazionale. La canzone si riferisce all'episodio del 18 marzo 1871 che segnò l'inizio della Comune di Parigi, per il quale si veda anche La journée du 18 mars.
Amis, il pleut de la mitraille.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/8/2006 - 12:02

La campagna di Krivánsko

anonimo
Canzone della Resistenza cecoslovacca. Krivánsko deriva da Kriván, il monte di 2494 m negli Alti Tatra, in Slovacchia.

Fin dai primi mesi dell'occupazione nazista si formarono numerose organizzazioni di Resistenza, come quella legata al Partito comunista cecoslovacco (che già dall'ottobre 1938 era stato costretto a operare in clandestinità) e quelle dell'UVOD (Ustredny Vybor Odboje Domáciho, Comitato centrale della resistenza in patria) collegate al governo in esilio.

Il primo episodio della Resistenza slovacca è rappresentato dalla diserzione in massa di alcuni reparti di soldati, inviati sul fronte orientale da monsignor Tíso, capo dello stato slovacco "indipendente" nel 1939, che passarono nei ranghi dell'Armata Rossa.

L'episodio più glorioso fu l'insurrezione dell'agosto 1944: i partigiani della Slovacchia attaccarono i tedeschi nella zona della città di Bánska Bystrica, riuscendo... (continua)
La campagna di Krivánsko è sepolta nella neve
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/8/2006 - 10:46

La guerra europea

Carlos Ortega
Carlos Ortega - Pablo Prida Santacilia
Testo ripreso da questa pagina e da La musica dell'altra Italia - sezione Canzoniere internazionale

Corrido messicano dell'epoca della I guerra mondiale. Un verso è mutilo.
Desde hace tres años, señores,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/8/2006 - 01:43
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Io so che un giorno

Io so che un giorno
[1966]
Testo e musica di Ivan Della Mea
Chitarra di Paolo Ciarchi [?]
Dall'album "Io so che un giorno"
Lyrics and music / Paroles et musique
Text och musik / Sanat ja sävel: Ivan Della Mea
Albumi: "Io so che un giorno"



“Si chiamava Alessandro Di Meo. Era un grandissimo poeta, di Benevento. Aveva fatto l'occupazione delle terre, era venuto a Milano. L'ho conosciuto in Mondadori, insieme facevamo le correzioni e le revisioni. A un certo punto, lui non aveva una casa. Io avevo una casa popolare che mi faceva cagare, cioè non mi piaceva proprio per niente. A me piaceva stare in Brera, giocare a carte, eccetera, gli ho detto, senti queste sono le chiavi, pigliati la casa. Lui aveva scritto un libro. Aveva scritto un libro e lo aveva portato a Feltrinelli, e Feltrinelli gli aveva detto: sì, prima o poi te lo pubblico. E lui su questa speranza aveva messo su tutta la vita. Tutta. E un giorno... (continua)
Viva la vita
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/8/2006 - 22:42
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Les enfants de Palestine

Les enfants de Palestine
Des enfants sont allés tout près de la frontière
(continua)
inviata da adriana 11/8/2006 - 15:07

Canzone della Piazza d'Armi

Canzone della Piazza d'Armi
Dal "Cantacronache" di Jona e Straniero, CREL/Scriptorium 1995.
C'erano tre sergenti - sull'attenti facevano star
(continua)
inviata da Alessandro 11/8/2006 - 13:00

Ssssst!...

Ssssst!...
[1959]
Testo di Giustino Durano
Musica di Sergio Liberovici
Esecuzione di Giustino Durano e Cantacronache

Di Giustino Durano forse qualcuno si ricorderà per la sua apparizione nel famoso film di Roberto Benigni, La vita è bella. Morì per davvero non molto tempo dopo, nel 2002; e dico "per davvero" perché il 19 febbraio 1985 il giornale radio della RAI ne aveva annunciato la falsa notizia della morte. Un "caratterista", come si diceva un tempo; un attore poliedrico, buono per ogni ruolo, che potevi vedere in parti secondarie sia nel film di qualità che in quello di poche pretese, alla TV, al teatro, dovunque ci fosse da recitare. Pochissimi sanno però che scrisse e cantò anche alcune canzoni, per Cantacronache. In particolare questa e Per soli negri, entrambe musicate da Sergio Liberovici; e non sono canzoni di poco conto. [CCG/AWS Staff]

Sonnecchia la talpa
(continua)
inviata da Alessandro 11/8/2006 - 12:40
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L'insurgé

L'insurgé
[1884]
Paroles d'Eugène Pottier
Musique de Pierre Degeyter

Testo di Eugène Pottier
Musica di Pierre Degeyter

In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)‎

Tornato dall'esilio negli Stati Uniti, a seguito dell'amnistia, Eugène Pottier compone nel 1884 "L'insurgé" in omaggio a Blanqui e ai Comunardi. Si tratta, probabilmente, del componimento (giustamente) più famoso di Pottier, se si esclude ovviamente L'Internationale. E "L'insurgé" ha anche lo stesso compositore per quanto riguarda la musica: Pierre Degeyter.

‎‎“L’insurgé” cui è dedicata questa canzone è Eugène Protot (1839-1921) che insorto fu per tutta la ‎sua vita.‎

Nato in una famiglia povera, riuscì a portare a termine gli studi di diritto e negli anni di Napoleone ‎III fu avvocato difensore di molti oppositori del Secondo Impero, condividendo più volte con loro il ‎carcere. ‎
Nel maggio del 1870 fu condannato... (continua)
L’insurgé, son vrai nom c’est l’homme
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/8/2006 - 12:29
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Kinderhymne [Anmut sparet nicht noch Mühe]

Kinderhymne [Anmut sparet nicht noch Mühe]
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Anmut sparet nicht noch Mühe,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/8/2006 - 12:20
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Viva la Pace

Viva la Pace
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Sergio Liberovici

Una canzone che ben si adatta alla situazione cui assistiamo in questi giorni, quella dei potenti della terra che sono potenti nel fare la guerra ma impotenti nel fare la pace... Mentre le bombe a grappolo israeliane continuano a cadere sui civili libanesi e palestinesi, io auguro grappoli di emorroidi a Bush, Olmert, Blair e al loro burattino Kofi Annan.

Farei forse un piccolo distinguo per Kofi Annan, che più che un burattino mi sembra un pover'uomo totalmente impotente di fronte agli eventi...[RV]
Ho sentito giù al mercato
(continua)
inviata da Alessandro 11/8/2006 - 11:37

Vent'anni

A vent'anni non vogliamo piangere
(continua)
inviata da Alessandro 11/8/2006 - 11:16

Francia Maggio 1958

Testo di Michele L. Straniero
sull'aria di "Colloquio con l'anima"

Nel maggio del 1958 ufficiali dell'esercito e coloni francesi, temendo che il governo di Parigi si stesse preparando a negoziare con i ribelli algerini, insorsero e presero il controllo di Algeri, appoggiati dai comandi militari: sull'esempio algerino, il colpo di stato militare sembrava imminente anche in Francia. In questa situazione critica il generale De Gaulle rientrò sulla scena politica come un salvatore, ma Mitterand, i comunisti e molti intellettuali, come Sartre, non esitarono a denunciare che in realtà De Gaulle era il capo del colpo di Stato fascista che si stava perpetrando in Francia. A giugno l'Assemblea nazionale gli concedette poteri straordinari per governare il paese per sei mesi e preparare una nuova Costituzione.
Queste notti dormo male,
(continua)
inviata da Alessandro 11/8/2006 - 11:04
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Tant de sueur humaine

Tant de sueur humaine
Poesia di Raymond Queneau. Franco Fortini ne eseguì una traduzione italiana inclusa nel Cantacronache di Jona e Straniero, CREL/Scriptorium 1995 [Alessandro]. Il testo originale è ripreso da questa pagina. [RV]



Tant de sang gâté
(continua)
inviata da Alessandro e Riccardo 11/8/2006 - 10:30

La Crociata

La Crociata
"In occasione di una delle nostre 'trasferte' fuori sede - se non ricordo male per un concerto al circolo culturale Il Pozzetto di Padova (non ricordo con precisione in quale anno, ma erano gli anni in cui i generali francesi, scornati dalla guerra d'Algeria, minacciavano un colpo di stato in Francia) apparve sui giornali una presa di posizione particolrmente dura da parte di qualche pezzo grosso dell'episcopato italiano (un Cardinal Ottaviani, tanto per dire) contraria al processo di distensione tra i blocchi in nome di un qualche integralismo cattolico-reazionario di tanto in tanto risorgente. Durante il viaggio in treno composi il testo della canzone, nella sosta in albergo, prima del concerto, Liberovici abbozzò la linea melodica ed il giro armonico e così la canzone venne eseguita in prima assoluta la sera stessa".

Fausto Amodei, da "Cantacronache - Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta", a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL/Scriptorium 1995.
Ho letto sui giornali
(continua)
inviata da Alessandro 11/8/2006 - 09:40
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Giải phóng Miền Nam

Giải phóng Miền Nam
Testo e musica: Huỳnh Minh Siẽng
Nhạc và lời: Huỳnh Minh Siẽng

Un documento eccezionale nelle CCG: l'inno del Fronte di liberazione nazionale del Vietnam, vale a dire dei Viet Cong. Il testo originale vietnamita è stato ricopiato direttamente dall'unica fonte disponibile in rete, vale a dire l'immagine GIF presente sulla edizione svedese di Wikipedia. Dell'inno ha dato una versione italiana il Canzoniere delle Lame, intitolata Liberiamo il Sud Vietnam. Ha un testo differente dalla versione italiana qui presentata.

Incisioni in Italia:
Incisioni:
- Sul fronte del Vietnam 1945/65. Canti della Repubblica Democratica e dei partigiani del Vietnam EP (Banda e Coro dell'Armata Popolare di Liberazione)
- Il Vietnam è qui. Le veglie di Roma e di Torino
- Compagno Vietnam (Nuovo Canzoniere Milanese)
- Generazione Vietnam (Coro partigiano)
Giải phóng Miền Nam, chúng ta cùng tiến bựớc.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/8/2006 - 01:44
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Bάζει o Nτούτσε τη στολή του

Bάζει o Nτούτσε τη στολή του
[1940]
Στίχοι: Γιώργος Θίσβιος
Μουσική: Θεόφραστος Σακελλαρίδης
Πρώτη εκτέλεση: Σοφία Βέμπο

Testo: Yorgos Thisvios
Musica: Theophrastos Sakellaridis
Prima interprete: Sophia Vembo

Canzone della resistenza greca.
Da "Atene in piazza - Canti della resistenza greca" (la canzone è qui eseguita da Retty Zalokostas).

28 ottobre 1941: dopo la scadenza dell'ultimatum di Mussolini al dittatore greco Georgios Metaxas, le truppe italiana di stanza in Albania invadono il paese ellenico. Devono, come ha detto il duce ("il più grande statista del secolo", così pochi anni fa lo definiva il futuro vicepresidente del consiglio del governo Berlusconi, Gianfranco Fini), "spezzare le reni alla Grecia". La Grecia che non ha fatto assolutamente niente all'Italia, che -seppur storicamente alleata della Gran Bretagna- è retta da un regime dittatoriale ideologicamente vicino al fascismo, viene invasa per... (continua)
Βάζει ο Ντούτσε τη στολή του
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/8/2006 - 00:39
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In dem spanischen Land

In dem spanischen Land
[1937]
Text/Testo: Ludwig Renn
Musik/Musica: Hanns Eisler
Nota anche come Das Lied vom 7. Januar
Incisa da Ernst Busch in: Canciones de las Brigadas Internacionales. Aurora 5 80 001/002, 1963.

I volontari tedeschi che combatterono in Spagna a favore della Repubblica furono circa 5.000, quasi tutti nella XI Brigata Internazionale.

Il 7 gennaio 1937 (data alla quale fa riferimento il secondo titolo con il quale è conosciuta la canzone) l'XI Brigata venne inviata sul fronte di Madrid per contrastare la furioso offensiva scatenata dal nemico per la conquista della città. Nei pressi dell'Escorial, il battaglione Thälmann, composto esclusivamente di volontari tedeschi, venne circondato e annientato.

L'autore, Ludwig Renn (pseudonimo di Arnold Vieth von Golssenau), ufficiale dell'esercito tedesco nella prima guerra mondiale, in Spagna fu comandante del battaglione Thaelmann e poi Capo di Stato Maggiore dell'XI Brigata Internazionale.

da La musica dell'altra Italia - Sezione Canzoniere internazionale.

In dem spanischen Land
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2006 - 22:27
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Für den Frieden der Welt

Für den Frieden der Welt
Für Den Frieden Der Welt (English translation: "For The Peace Of The World") was the Austrian representative at the Eurovision Song Contest 1994, performed in German by Petra Frey.
The song was performed twentieth on the night (following Greece's Costas Bigalis & The Sea Lovers with To Trehandiri and preceding Spain's Alejandro Abad with Ella No Es Ella). At the close of voting, it had received 19 points, placing 17th in a field of 25.
The song is a ballad, in which Frey explains that she is singing in the hope of bringing peace to the world.
It was succeeded as Austrian representative at the 1995 Contest by Stella Jones singing Die Welt Dreht Sich Verkehrt.
From en.wikipedia
Worte, die wehtun und Bilder, die schrei'n
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2006 - 22:22

Pirati del ventesimo secolo

Dzilda Mazikaite
Si tratta della traduzione italiana di una canzone russa (dell'artista lituana Dzilda Mazikaite) il cui titolo originale è Пираты двадцатого вeка. Purtroppo non siamo riusciti a reperire il testo originale russo, ma proseguiremo come sempre le ricerche. Inseriamo per il momento soltanto la traduzione italiana proveniente da La musica dell'altra Italia, sezione canzoniere internazionale, a sua volta riportata nel disco "Generazione Vietnam". [RV]
Nel cielo sfrecciano gli aerei
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2006 - 21:28
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Gorila gorilón

Gorila gorilón
Testo e musica di Judith Reyes
Ripreso da La musica dell'altra Italia
El gobierno de hoy en día
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2006 - 16:52
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Ihr Brüder in den Städten dort

Ihr Brüder in den Städten dort
[1943]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Sylvester Heider
Musica / Music / Musique / Sävel:
→ Zu Mantua in Banden (Andreas-Hofer-Lied)
[Julius Mosen, 1831 / Leopold Knebelsberger, 1844]



Dal Tirolo antinapoleonico ai canti operai e partigiani e alle loro versioni:
Lo Andreas Hofer-Lied e gli “Hoferidi”
From anti-Napoleon Tyrol to Workers' and Partisan Songs and their Versions:
The Andreas Hofer-Lied and the “Hoferides”

- Andreas Hofer-Lied (Zu Mantua in Banden), Julius Mosen 1831 / Leopold Knebelsberger 1844
- Die Arbeitsmänner, oder Proletarierlied, oder Wer schafft das Gold zutage?, Johann Most 1870
- Lied der Jugend, oder Dem Morgenrot entgegen, oder Die junge Garde, Arnold Heinrich Eildermann 1907
- Ihr Brüder in den Städten dort, Sylvester Heider 1943


Canzone della Resistenza austriaca; una delle diverse canzoni di lotta e resistenziali composte sull'aria dell'Andreas-Hofer-Lied,... (continua)
Ihr Brüder in den Städten dort
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2006 - 16:34
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Foi no sábado passado

Foi no sábado passado
[1975]
Testo e musica di José "Zeca" Afonso
Letra e música de José "Zeca" Afonso

L'ultimo atto della dittatura franchista nata con la guerra civile ebbe ancora una volta le mani sporche di sangue. La condanna a morte di cinque giovani baschi, tra i quali uno studente poi riconosciuto innocente, ancora con il tradizionale e terribile sistema della garrota. E' l'autunno del 1975; poco dopo il caudillo entrerà nel suo lunghissimo stato comatoso, mantenuto artificialmente in vita dai medici, per tirare finalmente le cuoia il 22 novembre dello stesso anno. Al momento della condanna a morte dei cinque giovani baschi, un'ondata di indignazione si sollevò in tutta Europa, e in tutto il mondo. Tra le principali manifestazioni antifranchiste e antifasciste si ebbero nel Portogallo da poco liberatosi dalla dittatura fascista di Salazar e Caetano con la Rivoluzione dei garofani del 25 aprile 1974,... (continua)
Foi no sábado passado
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2006 - 16:02
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Povero Matteotti

anonimo
Canzone raccolta a Milano dalla voce di Mario De Micheli; deriva probabilmente da una canzone dallo stesso titolo (raccolta a Trino Vercellese) ricalcata da Ivan Della Mea per il primo volume di "Canti e Inni Socialisti" del 1962.
(da "Canzoni italiane di protesta - 1794/1974 - Dalla Rivoluzione Francese alla repressione cilena", a cura di Giuseppe Vettori, Paperbacks poeti/26, Newton Compton Editori, 1974)
Povero Matteotti
(continua)
inviata da Alessandro 10/8/2006 - 15:02




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