I Am Mine
non saprei se è propio il testo dedicato alla pace si è vero è segnato dall' undici settembre ma hai me il messaggio è io sono mio per carita la spiritualità tipo il cristianesimo non si butta via anzi ma dobbiamo renderci conto che i pearl jam cono un gruppo concreto niente da dire sulla visione loro di dio cioè il tutto che ci circonda l' uomo se è ispirato da qualcosa di divino alla fine è ispirato da qualcosa che è dentro di lui chiamalo pure dio ci sta benissimo come definizione quindi penso che per essere chiari i pearl jam ci vorrano ancora altri anni il mondo deve ancora maturare pure io mi metto nel mondo faccio pure io parte con tutto il mondo quindi il testo è chiaro
gian carlo 8/7/2006 - 18:05
Nel letto di Ousman
Dall'album "Panciastorie"
Era un pezzo di ghiaccio che vestiva di nero
(continua)
(continua)
inviata da adriana 8/7/2006 - 11:16
Noćni sonet o smislu ivota
Razmiljajuci o smislu ivota dignem pogled do neba,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/7/2006 - 00:01
Si può morire
(1963)
Bella canzone di Nanni Svampa, la ascoltai dai Gufi alla fine degli anni 60 durante un loro spettacolo a Bologna.
Bella canzone di Nanni Svampa, la ascoltai dai Gufi alla fine degli anni 60 durante un loro spettacolo a Bologna.
Si può morire facendo il presidente,
(continua)
(continua)
inviata da Marcello 6/7/2006 - 23:39
Ballata per Ciriaco Saldutto
[1973]
Selmoco-Della Mea
Dall'album-cantata "La Balorda"
Edizioni VEDETTE
Zodiaco VPA8165
Ciriaco Saldutto visse e morì in Via Sobrero, nel quartiere di San Donato a Torino. Se ne ha notizia in questo articolo di it.wikipedia dove pure è nominata la canzone di Ivan della Mea. Come ci informa opportunamente Vito Vita, il fatto avvenne nel giugno del 1972 e fu ricostruito anche in un reportage della RAI.
Selmoco-Della Mea
Dall'album-cantata "La Balorda"
Edizioni VEDETTE
Zodiaco VPA8165
[...]Ballata per Ciriaco Saldutto, la canzone d’apertura della seconda facciata del disco, si riferisce ad un quindicenne meridionale, immigrato dalle Puglie a Torino, città che lo isola e lo annienta, fino ad indurlo ad impiccarsi, con il "delitto della repressione". Crepa!, nella sua incandescente dolcezza, torna a ribadire uno dei punti basilari in Della Mea: la necessità di essere "bambino" per poter "credere", "sperare" e "volere un mondo nuovo" [Teresio Zaninetti, da Rabbia e poesia in Ivan Della Mea.
Ciriaco Saldutto visse e morì in Via Sobrero, nel quartiere di San Donato a Torino. Se ne ha notizia in questo articolo di it.wikipedia dove pure è nominata la canzone di Ivan della Mea. Come ci informa opportunamente Vito Vita, il fatto avvenne nel giugno del 1972 e fu ricostruito anche in un reportage della RAI.
Lui ha quindici anni, cognome Saldutto,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/7/2006 - 14:58
Mondo meraviglioso
Renato Franchi&orchestrina del Suonatore Jones
Ancora pioveva ieri notte
(continua)
(continua)
inviata da adriana 6/7/2006 - 07:50
Killing For Jesus
Dall'album "Wonderful" del 1985.
All across the world
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 4/7/2006 - 23:13
How Come
Dall'album "Trouble" del 2004.
People on the street now
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 4/7/2006 - 16:28
Helicopters
Dall'album "Maroon" del 2000.
Un brano dedicato al ruolo dei media durante la guerra.
Si veda l'intervento di Occams Harmony su Songmeanings.
Un brano dedicato al ruolo dei media durante la guerra.
Si veda l'intervento di Occams Harmony su Songmeanings.
This is where the helicopters came to take me away
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 4/7/2006 - 16:22
The Gunner's Dream
[1983]
Roger Waters
Album: "The Final Cut"
La quinta traccia di "Final Cut" del 1983, prosecuzione della precedente "The Hero's Return"
Per un'analisi del brano, si legga l'intervento di Star Captain su Songmeanings.
Un'introduzione all'album si trova nel commento alla prima canzone, The Post-War Dream.
La poetica della canzone viene ritenuta da alcuni ad un livello aulico, quasi da essere paragonato ai grandi Shakespeare e Wordsworth. Probabilmente, una delle figure retoriche che spicca è la seguente: In the space between the heavens/And in the corner of some foreign field/I had a dream (Nello spazio tra i cieli e in un angolo di qualche campo straniero, avevo un sogno).
Il testo della canzone, triste come molti altri componimenti poetici di Waters, è un monologo di un aviatore (in inglese air gunner) che, dopo essere stato colpito durante uno scontro aereo, mentre sta precipitando... (continua)
Roger Waters
Album: "The Final Cut"
La quinta traccia di "Final Cut" del 1983, prosecuzione della precedente "The Hero's Return"
Per un'analisi del brano, si legga l'intervento di Star Captain su Songmeanings.
Un'introduzione all'album si trova nel commento alla prima canzone, The Post-War Dream.
La poetica della canzone viene ritenuta da alcuni ad un livello aulico, quasi da essere paragonato ai grandi Shakespeare e Wordsworth. Probabilmente, una delle figure retoriche che spicca è la seguente: In the space between the heavens/And in the corner of some foreign field/I had a dream (Nello spazio tra i cieli e in un angolo di qualche campo straniero, avevo un sogno).
Il testo della canzone, triste come molti altri componimenti poetici di Waters, è un monologo di un aviatore (in inglese air gunner) che, dopo essere stato colpito durante uno scontro aereo, mentre sta precipitando... (continua)
Floating down through the clouds
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 4/7/2006 - 16:05
We Shall Overcome
Anche io la porto all'esame di maturità.. Insieme ad altre canzoni come
Primavera di Praga
Blowing in the wind
Canzone del Maggio
Valle Giulia
...
in collegamento con il 68 e anzi gli anni '60 in generale
Primavera di Praga
Blowing in the wind
Canzone del Maggio
Valle Giulia
...
in collegamento con il 68 e anzi gli anni '60 in generale
Maria 3/7/2006 - 22:03
Find the Cost of Freedom
Scritta da Stephen Stills, è la b-side di "Ohio" (1970) e come questa dedicata agli studenti della Kent University assassinati dalla Guardia Nazionale il 4 maggio 1970.
Find the cost of freedom
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 3/7/2006 - 13:43
La ballata dell'Ardizzone
BALLATA PER GIOVANNI ARDIZZONE
Una poesia di Gian Luigi Nespoli
dal sito dell'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba (pagina segnalata da Adriana).
La sera scendeva su Milano
e non finiva, non finiva
quella voce immensa, quel sospiro,
quel gesto di pugni alzati,
quel rosso navigare di bandiere,
quel volo di colombe, finchè l'urlo,
come l'inarrestabile marea,
si alzò al cielo, e il silenzio,
il silenzio improvviso della morte
penetrò negli occhi e nei cervelli
e un torrente di lacrime
e di rabbia sommerse la città.
E un nome, un nome di giovane uomo,
comunista, silenzioso straripò
e tutti noi con le labbra
e con il cuore lo gridammo:
Giovanni. Giovanni Ardizzone
era quel nome, un nome
d'un qualsiasi ragazzo
che alzava una bandiera
con la stella solitaria,
un nome di studente, un combattente
per la libertà d'un popolo lontano
ma... (continua)
Una poesia di Gian Luigi Nespoli
dal sito dell'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba (pagina segnalata da Adriana).
La sera scendeva su Milano
e non finiva, non finiva
quella voce immensa, quel sospiro,
quel gesto di pugni alzati,
quel rosso navigare di bandiere,
quel volo di colombe, finchè l'urlo,
come l'inarrestabile marea,
si alzò al cielo, e il silenzio,
il silenzio improvviso della morte
penetrò negli occhi e nei cervelli
e un torrente di lacrime
e di rabbia sommerse la città.
E un nome, un nome di giovane uomo,
comunista, silenzioso straripò
e tutti noi con le labbra
e con il cuore lo gridammo:
Giovanni. Giovanni Ardizzone
era quel nome, un nome
d'un qualsiasi ragazzo
che alzava una bandiera
con la stella solitaria,
un nome di studente, un combattente
per la libertà d'un popolo lontano
ma... (continua)
Adriana e Riccardo 3/7/2006 - 13:15
Monte Pasubio
Come precisato da Sergio Neddi, non si tratta di un canto anonimo ma di un canto scritto da Giuseppe (detto Bepi) De Marzi, direttore del coro dei Crodaioli di Arzignano (VI).
Grazie per questa informazione.
Grazie per questa informazione.
3/7/2006 - 09:32
Retrouver Montcalm
Il riferimento storico è alla Guerra dei sette anni (1754; 1756-1763), la cui fase che si svolse in suolo canadese è nota come Guerra franco-indiana, e al generale Montcalm (Louis Joseph Marquis de Montcalm de Saint Véran, 1712-1759), che comandava le forze francesi.Sul generale Montcalm si veda questo articolo di Wikipedia in inglese.
Je suis soldat McHolland posté à Lévis
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/7/2006 - 00:51
Il 3 dicembre del '39
[1967]
Testo e musica di Francesco Guccini
da "Folk Beat n°1"
IL 3 DICEMBRE DEL ‘39
di Riccardo Venturi
Dal newsgroup it.fan.musica.guccini – 8 novembre 2001
Il 3 dicembre del '39 a stare al mondo volli provar; ma la mia storia, signore e signori, la conoscete già piuttosto bene. Inutile dirvi che sono proprio io, Benito Pio Jack Benski Stalìn &c.; sto invecchiando bene, anzi direi benone, esattamente come quel mio amico Guccini che, nel '67, s'interesso' alle mie vicende tanto da scriverci sopra una canzone. Ma, appunto, si era nel 1967; ed in trentaquattro anni, credetemi, ne e' passata di acqua sotto i ponti.
Un giorno -sara' stato un paio di mesi fa, non ricordo bene-, mi capita di reincontrare il Guccini da quel suo famoso barbiere siciliano; dopo i "ma sei proprio tu" e i "come stai" con le pacche di prammatica sulle spalle (beh, vi assicuro che prenderne una da Guccini... (continua)
Testo e musica di Francesco Guccini
da "Folk Beat n°1"
IL 3 DICEMBRE DEL ‘39
di Riccardo Venturi
Dal newsgroup it.fan.musica.guccini – 8 novembre 2001
Il 3 dicembre del '39 a stare al mondo volli provar; ma la mia storia, signore e signori, la conoscete già piuttosto bene. Inutile dirvi che sono proprio io, Benito Pio Jack Benski Stalìn &c.; sto invecchiando bene, anzi direi benone, esattamente come quel mio amico Guccini che, nel '67, s'interesso' alle mie vicende tanto da scriverci sopra una canzone. Ma, appunto, si era nel 1967; ed in trentaquattro anni, credetemi, ne e' passata di acqua sotto i ponti.
Un giorno -sara' stato un paio di mesi fa, non ricordo bene-, mi capita di reincontrare il Guccini da quel suo famoso barbiere siciliano; dopo i "ma sei proprio tu" e i "come stai" con le pacche di prammatica sulle spalle (beh, vi assicuro che prenderne una da Guccini... (continua)
Il tre dicembre del trentanove a stare al mondo volli provar:
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/7/2006 - 22:44
Dirty Harry
Dal secondo album dei Gorillaz, "Demon Days" (2005).
The song references (to some also disses) George W. Bush ("The war is over so says the speaker with the fight suit on") referring to the time when George was speaking to reporters in a fighter plane suit decreeing they won the war.
Wikipedia (English)
Wikipedia (English)
I need a gun to keep myself from harm
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2006 - 21:51
Percorsi:
George Walker Bush II
Bleed From Within
Dal secondo album della band, "Welcome to the North", del 2004.
Shooting star across the desert sky
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2006 - 19:00
Bad Man
Dall'album "Social Studies" del 1999
Now, hey everybody, we're havin' a war
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2006 - 18:44
1968
Dall'album "Blackjack David" del 1998.
Un brano che parla di un'amicizia e di vite segnate dalla guerra in Vietnam.
Un brano che parla di un'amicizia e di vite segnate dalla guerra in Vietnam.
Johnny gave Joe his first cigarette
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2006 - 18:08
1 Trillion Dollar$
Da "For Blood and Empire", ultimo album del gruppo, uscito nel marzo 2006.
One trillion dollars could buy a lot of bling
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2006 - 17:52
ניט קײן ראָזינקעס, ניט קײן מאַנדלען - לולינקע
Nit keyn rozinkes, nit keyn mandlen (Lulinke)
[1941]
Lyrics by Yeshayahu Spiegel
Music by David Beyglman
Testo di Yeshayahu Spiegel
Musica di David Beyglman
Con il titolo di Lulinka ("Ninna-nanna"), il testo originale yiddish è stato cantato dagli 'Zuf de Žur nell'album Lasciapassare.
Fu scritta nel ghetto di Łódź poco dopo la morte del piccolo figlio del poeta, Chava. Fu eseguita per prima dalla cantante Ella Diamant all'apertura del centro culturale del Ghetto, e cantata dagli Ebrei di Łódź, sebbene proibita dallo "Judenrat" (il "Consiglio Ebraico" di osservanza tedesca).
David Beyglman (1887-1945) fu violinista, compositore e critico teatrale. Era nato da una famiglia di Łódź composta in gran parte da musicisti; scrisse sinfonie e canzoni che descrivevano la vita nel ghetto di Łódź. Fu deportato a Auschwitz nel 1944, poi mandato in un campo di lavoro dove morì nel febbraio del... (continua)
[1941]
Lyrics by Yeshayahu Spiegel
Music by David Beyglman
Testo di Yeshayahu Spiegel
Musica di David Beyglman
Con il titolo di Lulinka ("Ninna-nanna"), il testo originale yiddish è stato cantato dagli 'Zuf de Žur nell'album Lasciapassare.
Fu scritta nel ghetto di Łódź poco dopo la morte del piccolo figlio del poeta, Chava. Fu eseguita per prima dalla cantante Ella Diamant all'apertura del centro culturale del Ghetto, e cantata dagli Ebrei di Łódź, sebbene proibita dallo "Judenrat" (il "Consiglio Ebraico" di osservanza tedesca).
David Beyglman (1887-1945) fu violinista, compositore e critico teatrale. Era nato da una famiglia di Łódź composta in gran parte da musicisti; scrisse sinfonie e canzoni che descrivevano la vita nel ghetto di Łódź. Fu deportato a Auschwitz nel 1944, poi mandato in un campo di lavoro dove morì nel febbraio del... (continua)
ניט קײן ראָזינקעס, ניט קײן מאַנדלען,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/7/2006 - 13:54
Percorsi:
Campi di sterminio
התחנה הקטנה טרבלינקה
[1988]
Hatakhanà haktanà Treblinka
Lyrics and music by Yehuda Poliker
Testo e musica di Yehuda Poliker
From the album אפר ואבק [èfer veàvak; "Ashes and Dust"]
Dall'album אפר ואבק [èfer veàvak; "Cenere e polvere"]
The journey from East Warsaw station to Treblinka sometimes lasts for five hours and forty-five minutes. Sometimes it can last a whole lifetime.
The station is small with three fir trees and a regular notice that informs you that this is Treblinka. There is no office and no porter and even for a million you won't get a return ticket. No one is waiting at the station and no one is waving a scarf. You are greeted by a stillness hanging in the air in this closed wasteland.
The station pillar and the fir trees are worn away as is the black notice that this is Treblinka station. Still hanging is the advertisement sign which says: "COOK ONLY WITH GAS."
Hatakhanà haktanà Treblinka
Lyrics and music by Yehuda Poliker
Testo e musica di Yehuda Poliker
From the album אפר ואבק [èfer veàvak; "Ashes and Dust"]
Dall'album אפר ואבק [èfer veàvak; "Cenere e polvere"]
The journey from East Warsaw station to Treblinka sometimes lasts for five hours and forty-five minutes. Sometimes it can last a whole lifetime.
The station is small with three fir trees and a regular notice that informs you that this is Treblinka. There is no office and no porter and even for a million you won't get a return ticket. No one is waiting at the station and no one is waving a scarf. You are greeted by a stillness hanging in the air in this closed wasteland.
The station pillar and the fir trees are worn away as is the black notice that this is Treblinka station. Still hanging is the advertisement sign which says: "COOK ONLY WITH GAS."
כאן התחנה טרבלינקה
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/7/2006 - 12:18
Percorsi:
Campi di sterminio
Ballad For The Fallen Soldier
Dall'album "Between the Sheets" (1983).
I remember when I was much younger than now
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2006 - 01:14
All Fall Down
Dall'album "U-Vox" del 1986. Il brano fu registrato insieme al celeberrimo gruppo folk irlandese dei Chieftains.
When I was a boy there's a dream that I had
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2006 - 00:57
What Are We Fighting For?
LIVE is an American alternative rock band from York, Pennsylvania, USA.
Questo brano chiude il loro sesto album, "Birds of Pray", del 2003.
Questo brano chiude il loro sesto album, "Birds of Pray", del 2003.
Battle flag in the bassinet
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2006 - 00:25
War
Dall'album "Speakerboxxx/The Love Below" del 2003.
Now get the fuck up off me nigga..
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2006 - 00:19
Sgt. Baker
Dal loro secondo album, "Sailing the Seas of Cheese", del 1991.
Sgt. Baker is my name
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/7/2006 - 00:05
Straw Dogs
Dal live album "Broken Fingers/Live in Aberdeen" del 1979.
All things are relative with cousins everywhere
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 1/7/2006 - 23:57
Say It Loud - I'm Black and I'm Proud
"Say It Loud - I'm Black and I'm Proud" is a 1968 recording by James Brown. The first half of the song was issued as a single, and is notable as both one of Brown's signature songs and one of the most popular "black power" anthems of the 1960s.
From Wikipedia
From Wikipedia
Now we demand a chance to do things for ourserlf
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 1/7/2006 - 21:17
One Morning A Jew Went Out Into The Street
Testo di Yitzhak Katzenelson
Musica di J. Gladstein
Lyrics: Yitzhak Katzenelson
Music: J. Gladstein
The song, under the title "Folk-tune of 1940," was published with the music in the underground newspaper "Dror," Warsaw, 1940.
Okentshe, Dinasi and Sejm are places in Warsaw where Jews were sentenced to hard labor and tortured.
Musica di J. Gladstein
Lyrics: Yitzhak Katzenelson
Music: J. Gladstein
The song, under the title "Folk-tune of 1940," was published with the music in the underground newspaper "Dror," Warsaw, 1940.
Okentshe, Dinasi and Sejm are places in Warsaw where Jews were sentenced to hard labor and tortured.
L'originale della canzone è ovviamente in lingua yiddish, ma siamo riusciti a reperire solamente questa traduzione inglese (in rima e cantabile) da questa pagina.
One morning a Jew went out into the street -
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/7/2006 - 20:52
Percorsi:
Campi di sterminio
Spanish Journalist Strike
September 2004
Lyrics and Music by David Rovics
David Rovics' Official Website
Lyrics and Music by David Rovics
David Rovics' Official Website
Here's to José Couso and all the other journalists targeted and killed by the US occupation forces in Iraq. -David Rovics.
The battle had been raging
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/6/2006 - 15:01
Vergüenza
da "Planeta Eskoria" (2000)
Per il ciclo della "guerra agli animali" ecco una canzone sulla terribile "tradizione" della corrida.
Per il ciclo della "guerra agli animali" ecco una canzone sulla terribile "tradizione" della corrida.
Entre el Atlántico y el mar Méditerráneo hay una tierra de mar y mucho sol
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 30/6/2006 - 13:21
Percorsi:
Guerra agli animali
Scandals
First thing that he did before even getting to DC
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/6/2006 - 12:44
Genova, 20 luglio 2001 - Ballata per Carlo Giuliani, ragazzo
Non ero più tornato a Genova da quel luglio 2001.
Il 20 di luglio, mentre Carlo Giuliani veniva assassinato, mi trovavo poco distante da Piazza Alimonda ed ero appena miracolosomante scampato ad un pestaggio ad opera di alcuni solerti celerini...
Ma il luogo preciso dove Carlo cadde non l'avevo mai visto di persona...
Oggi ho deciso di andarci e, con grande sgomento, non ho trovato nessun segno che ricordasse quella vita così ferocemente strappata... Soltanto in un angolo, accanto ad una delle targhe che indicano la piazza, c'era scritto piccolo, piccolo, quasi timidamente, "Carlo Vive"...
Sono passati solo cinque anni e stiamo già dimenticando?
Il 20 di luglio, mentre Carlo Giuliani veniva assassinato, mi trovavo poco distante da Piazza Alimonda ed ero appena miracolosomante scampato ad un pestaggio ad opera di alcuni solerti celerini...
Ma il luogo preciso dove Carlo cadde non l'avevo mai visto di persona...
Oggi ho deciso di andarci e, con grande sgomento, non ho trovato nessun segno che ricordasse quella vita così ferocemente strappata... Soltanto in un angolo, accanto ad una delle targhe che indicano la piazza, c'era scritto piccolo, piccolo, quasi timidamente, "Carlo Vive"...
Sono passati solo cinque anni e stiamo già dimenticando?
Alessandro 29/6/2006 - 22:03
×
La traduzione è ripresa da questa pagina turess.com.
Translation reproduced from this turess.com page
Traduction tirée de cette page turess.com
* بوريس فيان (Boris Vian)
نصوص وأغان، منشورات كريستيان
بورجوا (Christian Bourgeois)
باريس 1975
من هو بوريس فيان
* بوريس فيان (Boris Vian) (1920 1959) متخرج في المدرسة العليا المركزية للفنون والصناعات (LصEcole Centrale des Arts et Manufactures) وهو الى ذلك مغرم بالموسيقى نفخا في المزمار وولعا بالموسيقى الجاز (Jazz) حتى اصبح وجها شهيرا في ليالي باريس بحي Saint-germani des Près بعد الحرب العالمية الثانية. وهو شاعر وروائي، فاجأ الجمهور بروايتين اصدرهما سنة 1947: رغوة الايام (LصEcume des jours)
الخريف في مدينة بيكين (LصAutomne à Pékin)
كما اشتهر بروايات «سوداء» على الطريقة الامريكية منها سأزور قبوركم لاتفل عليها (J'irai cracher sur vos tombes) الصادرة سنة .
ولقد دل استفتاء لدى الشباب الفرنسي ان 95 منهم معجبون بالكاتب بوريس... (continua)