Fila la lana
esiste una versione in ebraico... l'ho scoperta (anzi ci sono 2 versioni) in "the early years" di chava alberstein, la attribuisce correttamente a j douai ed e' tradotta in ebraico da d. almagor... non riesco a trovare altre info al momento + i cd li ho comprati su internet e sono tutti in ebraico a parte i titoli translitterati. il titolo della canzone e' "tvi et hatzemer"... se qualcuno capisce l'ebraico e vuole tradurla posso provare a spedirla come mp3... tcavagna@fastwebnet.it
tommaso 21/7/2006 - 19:26
Stop The War Now
[1970]
Una hit minore dallo stesso album della famosissima "War". Anch'essa interpretata assieme ai Temptations (e poi anche da questi ultimi, da soli).
Nel 1982 fu riproposta dal gruppo Raw Sex, Pure Energy che vedeva il debutto di Neneh Cherry, come protesta per la guerra nelle Falkland.
Una hit minore dallo stesso album della famosissima "War". Anch'essa interpretata assieme ai Temptations (e poi anche da questi ultimi, da soli).
Nel 1982 fu riproposta dal gruppo Raw Sex, Pure Energy che vedeva il debutto di Neneh Cherry, come protesta per la guerra nelle Falkland.
All right, yeah
(continua)
(continua)
21/7/2006 - 11:53
Talking Vietnam Potluck Blues
[1968]
Lyrics and music by Tom Paxton
Testo e musica di Tom Paxton
Esistono le canzoni geniali? Ne sono convinto. Questa di Tom Paxton ne è un esempio. Non so se parli di un episodio realmente avvenuto durante la guerra in Vietnam, anche se mi piace pensarlo e, comunque, la cosa è altamente realistica. Ho visto coi miei occhi, in un'altra guerra, dei "nemici" scambiarsi sigarette e saluti dieci minuti prima di spararsi addosso; ci può ben stare la storia di questo "picnic alla buona" nel Vietnam. [RV]
Lyrics and music by Tom Paxton
Testo e musica di Tom Paxton
Esistono le canzoni geniali? Ne sono convinto. Questa di Tom Paxton ne è un esempio. Non so se parli di un episodio realmente avvenuto durante la guerra in Vietnam, anche se mi piace pensarlo e, comunque, la cosa è altamente realistica. Ho visto coi miei occhi, in un'altra guerra, dei "nemici" scambiarsi sigarette e saluti dieci minuti prima di spararsi addosso; ci può ben stare la storia di questo "picnic alla buona" nel Vietnam. [RV]
When I landed in Vietnam,
(continua)
(continua)
inviata da Ranger Jack 21/7/2006 - 03:03
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Saigon Racetrack
anonimo
There are many different versions and more verses, but this is the version and the verses that I recall from my time in Vietnam ('68).
The Saigon bargirls sing this song
(continua)
(continua)
inviata da Ranger Jack 21/7/2006 - 01:57
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
È il quinto anniversario del G8 di Genova, e dell'assassinio di Carlo Giuliani. Vogliamo ricordarlo con una giullarata (senza lieto fine) di Giulio Cavalli e con una Litania per Genova
Lorenzo Masetti 20/7/2006 - 15:06
(Re) Carlo (non) torna dalla battaglia di Poitiers
20 Luglio 2006: Per ricordare questo triste quinto anniversario dei fatti del G8 a Genova e dell'assassinio di Carlo Giuliani, abbiamo scelto questa "giullarata", che non è propriamente una canzone, anche se contiene diverse canzoni.
Giullarata musicale
Su Genova 500 ani prima
Senza lieto fine.
Di Giulio Cavalli
Musiche in scena di Guido Baldoni
Produzione: Bottega dei mestieri teatrali
Ulteriori informazioni e copione dello spettacolo in formato PDF, da Indymedia
Lo spettacolo è stato scelto da Giuliano e Haidi Giuliani per l'iniziativa "per non dimentiCARLO" il 20 Luglio in Piazza Alimonda a Genova in occasione del 5 anniversario della morte di Carlo Giuliani.
Nell'ottica di un dovere d'informazione e per propria vicinanza ai temi la compagnia Bottega dei Mestieri Teatrali ha deciso di rendere lo spettacolo disponibile a eventi sul tema a costo zero.
Giullarata musicale
Su Genova 500 ani prima
Senza lieto fine.
Di Giulio Cavalli
Musiche in scena di Guido Baldoni
Produzione: Bottega dei mestieri teatrali
Ulteriori informazioni e copione dello spettacolo in formato PDF, da Indymedia
Lo spettacolo è stato scelto da Giuliano e Haidi Giuliani per l'iniziativa "per non dimentiCARLO" il 20 Luglio in Piazza Alimonda a Genova in occasione del 5 anniversario della morte di Carlo Giuliani.
Nell'ottica di un dovere d'informazione e per propria vicinanza ai temi la compagnia Bottega dei Mestieri Teatrali ha deciso di rendere lo spettacolo disponibile a eventi sul tema a costo zero.
Cara amica, caro amico,
(continua)
(continua)
20/7/2006 - 14:54
Percorsi:
Genova - G8
Butcher of Beirut
Dedicata a Sharon e al suo degno erede Olmert, ieri come oggi macellai del popolo palestinese e libanese.
La canzone spiegata dal suo autore:
"The Butcher of Beirut developed importance in life, I wrote that before Sharon was le grand chef and before he and Bush started their campaign. I wrote that about Charron as military leader because I have a major issue with any non -secular state, as non-secular as Israel is technically. I had issues with the whole religious debate. The threat for me is that I don’t want to be stuck in a position where somebody says, you have to be anti-Palestinian, anti-Zionist. ... I don’t support any religious state and I don’t like religious zealots and extremists. I don’t want to give any of them power. I don’t want a state led by Muslim values, Christian values or by Jewish values. I don’t want any religion in the government. That song is about an overpowering... (continua)
La canzone spiegata dal suo autore:
"The Butcher of Beirut developed importance in life, I wrote that before Sharon was le grand chef and before he and Bush started their campaign. I wrote that about Charron as military leader because I have a major issue with any non -secular state, as non-secular as Israel is technically. I had issues with the whole religious debate. The threat for me is that I don’t want to be stuck in a position where somebody says, you have to be anti-Palestinian, anti-Zionist. ... I don’t support any religious state and I don’t like religious zealots and extremists. I don’t want to give any of them power. I don’t want a state led by Muslim values, Christian values or by Jewish values. I don’t want any religion in the government. That song is about an overpowering... (continua)
when you coming back? i ain’t complete
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 20/7/2006 - 11:29
Bim Bum Bush!
Foddis ha aperto anche il concerto dei Modena City Ramblers a Bologna del 25 Aprile...a me è piaciuto, è bravo e divertente. Ascoltate anche "Piccola No Global"...e se vi va "Una Striscia per Miccichè"!
kiocciolina 20/7/2006 - 03:09
Pane e Coraggio
Dall'album "Lampo Viaggiatore" del 2003.
Non è proprio una canzone contro la guerra... anzi, sì: una guerra che miete centinaia di morti ogni anno, gente in cerca di futuro che annega lungo le coste della fortezza-Europa... la guerra dei ricchi colonialisti che prima hanno depredato ed affamato ed ora vorrebbero buttare a mare o rinchiudere i depredati e gli affamati...
Non è proprio una canzone contro la guerra... anzi, sì: una guerra che miete centinaia di morti ogni anno, gente in cerca di futuro che annega lungo le coste della fortezza-Europa... la guerra dei ricchi colonialisti che prima hanno depredato ed affamato ed ora vorrebbero buttare a mare o rinchiudere i depredati e gli affamati...
Proprio sul filo della frontiera
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 19/7/2006 - 12:06
GUILLAUME SEZNEC: [6] La Délivrance
cari, fratelli italiani
Seznec non e nato ne anche morta a morlaix, ma a plomodiern
perso.orange.fr@guillaume.seznec
bacci
Seznec non e nato ne anche morta a morlaix, ma a plomodiern
perso.orange.fr@guillaume.seznec
bacci
Cher frère, merci pour ton intervention. Nous savons bien que Guillaume Seznec était né à Plomodiern -et nous l'avons specifié très clairement dans sa biographie! [RV]
Gilles 18/7/2006 - 20:52
Rosso, Arancio, Giallo…
Album: Mi Sa Che Stanotte...
Il testo è evidentemente costruito intorno a Bandiera Bianca di Franco Battiato.
Il testo è evidentemente costruito intorno a Bandiera Bianca di Franco Battiato.
Rosso, arancio, giallo, verde, azzurro, indaco, violetto, sul ponte sventola bandiera
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/7/2006 - 12:22
To Kill The Child
(2004)
Pubblicata insieme a Leaving Beirut, un'altra canzone in risposta all'invasione dell'Iraq.
Pubblicata insieme a Leaving Beirut, un'altra canzone in risposta all'invasione dell'Iraq.
The child lay
(continua)
(continua)
17/7/2006 - 10:45
A migliaia ogni mattino muoiono
Non avranno le luci ed i cori
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/7/2006 - 08:59
Il branco
Son venuti nella notte, per punire e violentare,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/7/2006 - 08:50
Percorsi:
Genova - G8
E io sono qui
Tratto da una lettera di un carabiniere a Liberazione
Dall'album "Piazza Carlo Giuliani ragazzo"
Dall'album "Piazza Carlo Giuliani ragazzo"
Ho caldo la strada è assolata
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/7/2006 - 08:45
Percorsi:
Genova - G8
One For The Vine
Fifty thousand men were sent to do the will of one.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/7/2006 - 23:04
È guerra in Medio Oriente. È guerra e va chiamata con il suo nome. Con il suo maledetto nome. E chi la paga sono sempre e solo i civili. Cosa possiamo fare? Una canzone? Un'altra? Non lo sappiamo. Ma fermiamola, in qualche modo.
Riccardo Venturi 14/7/2006 - 23:36
Blowin' in the Wind
ITALIANO / ITALIAN [3 - Mogol / Jonathan & Michelle]
L'ennesima versione di Blowin' in the Wind, questa volta dal duo italo francese Jonathan & Michelle (1967) accompagnati gruppo beat Mat 65,con il testo di Mogol stranamente mancante dell'ultima strofa, forse troppo "rivoluzionaria" per il target del duo. Le voci non sono male, l'armonica modello "spaghetti weastern" è di dubbio gusto.
Se volete ascoltarla la trovate a a questo indirizzo.
L'ennesima versione di Blowin' in the Wind, questa volta dal duo italo francese Jonathan & Michelle (1967) accompagnati gruppo beat Mat 65,con il testo di Mogol stranamente mancante dell'ultima strofa, forse troppo "rivoluzionaria" per il target del duo. Le voci non sono male, l'armonica modello "spaghetti weastern" è di dubbio gusto.
Se volete ascoltarla la trovate a a questo indirizzo.
LA RISPOSTA (Dylan-Mogol)
(continua)
(continua)
inviata da Marcello 14/7/2006 - 15:37
If Everybody Had A Gun
Album: Okumuki - 2006
Sedie a dondolo cullano amanti che intrattengono
(continua)
(continua)
inviata da Michele 14/7/2006 - 14:56
La ballata di Sarajevo
Ho visto un volto tra la neve
(continua)
(continua)
inviata da adriana 14/7/2006 - 14:05
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Perfect Sense
Qui potete scaricare il concerto di Lucca del 12 luglio 2006... dedicato a Syd Barrett (January 6, 1946 July 7, 2006): http://www.bigozine3.com/rarities/
Alessandro 14/7/2006 - 12:27
A rosa de Hiroshima
Appena ho conosciuto il sito ho pensato alla canzone brasiliana "Rosa de Hiroshima" e mi sono messo a tradurla in italiano senza imaginare che questa era già lì tradotta.
Mi piaciono troppo questi brani. Nato nel '68 li sentivo da piccolo.
Dal poema originale di Vinícius de Moraes intendo le donne come appunto "rotte alterate" cioè scombussolate e percui ho deciso di inviare lo stesso la mia traduzione.
Questo poema è diventato una canzone nel 1973 interpretata dai Secos e Molhados.
Il disco in cui si trova questa canzone ha venduto più di trecentomila copie in pochi mesi. Un record per il mercato all'epoca.
Saluti e complimenti per il bellisimo sito.
Walter Raffo walterraffo@hotmail.com
Mi piaciono troppo questi brani. Nato nel '68 li sentivo da piccolo.
Dal poema originale di Vinícius de Moraes intendo le donne come appunto "rotte alterate" cioè scombussolate e percui ho deciso di inviare lo stesso la mia traduzione.
Questo poema è diventato una canzone nel 1973 interpretata dai Secos e Molhados.
Il disco in cui si trova questa canzone ha venduto più di trecentomila copie in pochi mesi. Un record per il mercato all'epoca.
Saluti e complimenti per il bellisimo sito.
Walter Raffo walterraffo@hotmail.com
LA ROSA DI HIROSHIMA
(continua)
(continua)
inviata da Walter Raffo 14/7/2006 - 05:58
Brothers In Arms
grandi dire straits
w la pace tra i popoli anche se sarà introvabile
w la pace tra i popoli anche se sarà introvabile
babo90 13/7/2006 - 20:05
Smallpox Champion
Album: In on the Kill Taker (1993)
In questa canzone si denuncia l'orribile pratica utilizzata dai Padri Fondatori degli Stati Uniti per sterminare i nativi americani: le coperte infette con il virus del vaiolo.
A damning critique of early North American expansionism. The title of the song and the lines referring to "blankets, warm like the grave" are relating to when the founding fathers donated blankets deliberately infected with small-pox to thin the population of Native Americans. The line "This is the pattern cut from the cloth" is most likely a reference to the concept of America's foundations being frayed by early ignoble actions, leading to a tradition of corruption and deceit.
(Wikipedia)
In questa canzone si denuncia l'orribile pratica utilizzata dai Padri Fondatori degli Stati Uniti per sterminare i nativi americani: le coperte infette con il virus del vaiolo.
A damning critique of early North American expansionism. The title of the song and the lines referring to "blankets, warm like the grave" are relating to when the founding fathers donated blankets deliberately infected with small-pox to thin the population of Native Americans. The line "This is the pattern cut from the cloth" is most likely a reference to the concept of America's foundations being frayed by early ignoble actions, leading to a tradition of corruption and deceit.
(Wikipedia)
Smallpox champion u s of a
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 13/7/2006 - 18:38
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Piazza Alimonda
LETTERA DI GIULIANO GIULIANI A FRANCESCO GUCCINI
da "L'Unità", 31 marzo 2004
Caro Guccini, sento di doverti un profondo ringraziamento per la canzone che hai dedicato a Carlo. E sono grato a questo giornale, tanto ingiustamente bistrattato e offeso, perché, dopo aver dedicato un'intera pagina al tuo nuovo cd, mi permette di esprimerlo pubblicamente. È questo infatti il senso (in privato, come è ovvio, l'ho già fatto): offrire, a chi lo vorrà, qualche considerazione in più che possa far condividere e apprezzare le ragioni di un'emozione e, appunto, di un ringraziamento.
Percorro alcuni tuoi versi. «Dentro gli uffici uomini freddi discutono la strategia».
È proprio così, Francesco. E ancor più che in altre canzoni composte per Carlo, c'è qui il senso della vera responsabilità, politica e della catena di comando, di tutto quello che è successo a Genova. L'agghiacciante freddezza di una strategia.... (continua)
da "L'Unità", 31 marzo 2004
Caro Guccini, sento di doverti un profondo ringraziamento per la canzone che hai dedicato a Carlo. E sono grato a questo giornale, tanto ingiustamente bistrattato e offeso, perché, dopo aver dedicato un'intera pagina al tuo nuovo cd, mi permette di esprimerlo pubblicamente. È questo infatti il senso (in privato, come è ovvio, l'ho già fatto): offrire, a chi lo vorrà, qualche considerazione in più che possa far condividere e apprezzare le ragioni di un'emozione e, appunto, di un ringraziamento.
Percorro alcuni tuoi versi. «Dentro gli uffici uomini freddi discutono la strategia».
È proprio così, Francesco. E ancor più che in altre canzoni composte per Carlo, c'è qui il senso della vera responsabilità, politica e della catena di comando, di tutto quello che è successo a Genova. L'agghiacciante freddezza di una strategia.... (continua)
13/7/2006 - 10:05
Tiziano Terzani: Lettera da Firenze - Lettera dall'Himalaya
L'IMMAGINE DEDICATA ALLA CCG N. 4000
Si tratta, naturalmente, di un'elaborazione di una famosa opera di Pablo Picasso (La paloma de la paz).
Si tratta, naturalmente, di un'elaborazione di una famosa opera di Pablo Picasso (La paloma de la paz).
13/7/2006 - 09:28
Stranizza d'amuri
Semplicemente...STUPENDA! L'amore che supera il dolore e la paura, lo strazio e la distruzione apportati dalla guerra...L'AMORE!
Grazie Francuzzo!!!
Grazie Francuzzo!!!
Francesca 12/7/2006 - 18:02
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