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Prima del 2006-5-20

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Doudou a moué

anonimo
Canzone popolare della Martinica in lingua creola.
Chanson populaire en créole martinicain.

Da Chants populaires français
Adieu foulards, adieu madras
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2006 - 23:46

Le retour du soldat

anonimo
Canzone popolare dell'Ile-de-France e Normandia.
Chant populaire (Ile-de-France/Normandie)

Da Chants populaires français
Voulez-vous permettre en passant
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2006 - 23:36

La guerre des paysans

anonimo
La guerre des paysans
Canto popolare alsaziano (ca. XVII secolo)
Chanson populaire alsacienne (env. XVIIème siècle)
Da Chants Populaires Français

Si tratta di un canto popolare in lingua francese testimoniato a partire dal XVII secolo, le cui origini sono però senz'altro da ricercare negli avvenimenti della Guerra dei contadini, la rivolta popolare che infuriò nei paesi di lingua tedesca tra il 1524 e il 1526 (l'Alsazia era ed è tuttora, in parte, una regione di lingua tedesca; in particolare, fu interessata dalla rivolta tra l'aprile e il maggio del 1525).
Paysan, qui plaint ta peine
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2006 - 23:27

Stornello No Tav

Francesco
Da :Carta-Campagne Ambiente


Ciao redazione!
Nel corso dei mesi finali del 2005 ho potuto seguire,
anche da vicino sebbene meno di quanto avrei voluto, gli avvenimenti della Valsusa. Salendo in treno a Venaus per capodanno, ed in parte completandolo in seguito, ho scritto uno stornello che vi propongo (in allegato) per metterlo tra i messaggi, o tra le lettere, o dove lo ritenete opportuno, della sezione Campagna No Tav.
Buon proseguimento
Francesco
Scritto (in parte) in treno verso Susa il 31/12/05
(continua)
inviata da adriana 20/5/2006 - 09:18

Gavte la nata, Gioan

Gavte la nata, Gioan
Testo e traduzione trascritte dal N°2 aprile 2006 di "SARA' DURA!" voci del popolo NO TAV. http://www.saradura.com
A ‘t diso ch’it l’has de porté ën poc ëd passiensa,
(continua)
inviata da adriana 20/5/2006 - 09:03
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Soldier Soldier

Soldier Soldier
Un singolo antimilitarista anarco-punk ironico e delirante risalente al 1979
Soldier Soldier - What's Your Price?
(continua)
inviata da Alessandro 19/5/2006 - 12:51
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Wer zettelt immer die Kriege an

Johannes Leschinski
[1920]
Testo/Text: Johannes Leschinski
Musica/Musik: M. Zachcial / F.Baier
da/aus Volksliederarchiv
Wer zettelt immer die Kriege an
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/5/2006 - 02:41

Wir traben in die Weite

anonimo
Wir traben in die Weite


Wir traben in die Weite proviene sempre dall'ambiente clandestino degli Edelweisspiraten. E' una parodia di un'omonima canzone militaresca assai diffusa nella Germania attorno al 1920; e già questo fatto la rende una canzone contro la guerra in sé e per sé. Ma nel suo testo c'è anche un chiaro attacco alla Hitlerjugend, della quale i "Pirati della Stella alpina" non volevano far parte, e che aveva imposto ad ogni altra organizzazione il divieto di portare divise o altri segni di riconoscimento (Uniformverbot. La parodia si diffuse sotterraneamente in molte varianti (qui ne proponiamo una) e, secondo un testimone dell'epoca, "era cantata da migliaia di persone incazzate".

Secondo i dati forniti da Maria Schnorrenberg, la parodia era spesso cantata durante i loro vagabondaggi dai Navajos, i "pirati" della Neues Universität di Colonia. Era assai diffusa anche nella gioventù cattolica.

Das... (continua)
Wir traben in die Weite,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/5/2006 - 01:46

Wir sind die schwarzen Rebellen

anonimo
Wir sind die schwarzen Rebellen



Wir sind die schwarzen Rebellen può ben essere la più breve canzone contro la guerra presente in questo sito. Due soli versi, provenienti dall'ambiente dei "Pirati della Stella Alpina", gli Edelweisspiraten tedeschi. Dei giovani che, sotto il regime nazista, desideravano ancora vivere come persone libere, libere di vagare all'aria aperta, di amare la natura, di non irreggimentarsi a forza nelle organizzazioni guerresche del Reich. Molti pagarono con la vita questa loro scelta.
Questo piccolo canto doveva per forza essere breve. Basta leggerlo per capirne il perché. Leggerlo e immaginarsi di stare sotto il regime nazista. Proviene forse dalla gioventù cattolica, con tutta probabilità lo Jugendschar di St.Dreikönigen, presso Colonia. Dovrebbe risalire circa al 1937.

Testo: da Volksliederarchiv.
Wir sind die schwarzen Rebellen,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/5/2006 - 01:34
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Leg dein Ohr auf die Schiene der Geschichte

Leg dein Ohr auf die Schiene der Geschichte
Testo in Kleinschreibung - Kleinschreibungtext

text & musik: philippe kayser, martin welzer, max herre
testo e musica: philippe kayser, martin welzer, max herre
viele menschen schrecken zurück wenn sie "geschichte" hör'n
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/5/2006 - 00:07
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Chile [Der Kameramann]

Chile [Der Kameramann]
[1975]
Testo e musica di Wolf Biermann
Worte und Weise: Wolf Biermann


Ispirata ad un episodio accaduto durante il golpe militare fascista dell'11 settembre 1973: un operatore della "Chile Films", la compagnia statale cinematografica promossa dalla Unidad Popular, riuscì a filmare fino all'ultimo momento il suo assassinio da parte dei soldati di Pinochet.
Genossen!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/5/2006 - 23:34

Canzone dei padri

Canzone dei padri
Testo di Dario Fo
Dallo spettacolo "La passeggiata della domenica"
Testo ripreso dal Canzoniere dei Ribelli
A parte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/5/2006 - 23:28




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