The Nang, The Front, The Bush And The Shit
(Pass me the tiger piss)
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/12/2006 - 23:12
Percorsi:
George Walker Bush II, Nostra sorella la merda
Rom Tiriac Rom (Tor de' Cenci)
Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi 2006 XII.28-án
ROM TIRIAC ROM
(continua)
(continua)
28/12/2006 - 22:51
Maniobras de guerra
[2000]
Album “Carne viva”
Da un sito che raccoglie le canzoni che si riferiscono alla dittatura militare argentina
Album “Carne viva”
Da un sito che raccoglie le canzoni che si riferiscono alla dittatura militare argentina
Orden 000, Sorteo 418
(continua)
(continua)
28/12/2006 - 21:46
Los Dinosaurios
[1983]
Parole e musica di Charly García
Nell’album intitolato “Clics modernos”
Da un sito che raccoglie le canzoni che si riferiscono alla dittatura militare argentina
La canzone è tratta da un album che fu pubblicato il 5 novembre del 1983, nemmeno una settimana dopo la vittoria alle elezioni presidenziali di Raúl Alfonsín contro Ítalo Luder il candidato “peronista” sostenuto dai militari.
Con canzoni come "Los Dinosaurios", in cui parla dei desaparecidos, Charly García fu una delle voci della coscienza argentina durante la dittatura militare (1976-1983): "A quei tempi la musica fu per me un modo di continuare a vivere un sogno in mezzo alla durezza della realtà", racconta Charly García; "Miracolosamente non mi imprigionarono, né mi torturarono. Mi accadde quello che succedeva a tutti quelli che portavano i capelli lunghi, cioè mi portarono spesso in commissariato, per esempio per chiedermi spiegazioni sul significato dei testi delle mie canzoni". (in Charly García: rebelde busca la inocencia, di Maximiliano Seitz)
(Bernart Bartleby)
Parole e musica di Charly García
Nell’album intitolato “Clics modernos”
Da un sito che raccoglie le canzoni che si riferiscono alla dittatura militare argentina
La canzone è tratta da un album che fu pubblicato il 5 novembre del 1983, nemmeno una settimana dopo la vittoria alle elezioni presidenziali di Raúl Alfonsín contro Ítalo Luder il candidato “peronista” sostenuto dai militari.
Con canzoni come "Los Dinosaurios", in cui parla dei desaparecidos, Charly García fu una delle voci della coscienza argentina durante la dittatura militare (1976-1983): "A quei tempi la musica fu per me un modo di continuare a vivere un sogno in mezzo alla durezza della realtà", racconta Charly García; "Miracolosamente non mi imprigionarono, né mi torturarono. Mi accadde quello che succedeva a tutti quelli che portavano i capelli lunghi, cioè mi portarono spesso in commissariato, per esempio per chiedermi spiegazioni sul significato dei testi delle mie canzoni". (in Charly García: rebelde busca la inocencia, di Maximiliano Seitz)
(Bernart Bartleby)
Los amigos del barrio pueden desaparecer
(continua)
(continua)
28/12/2006 - 21:38
No bombardeen Buenos Aires
[1982]
Parole e musica di Charly García
Nell’album intitolato “Yendo de la cama al living”
Da un sito che raccoglie le canzoni che si riferiscono alla dittatura militare argentina
Un album inciso nell’agosto del 1982, solo qualche settimana dopo la fine della vergognosa avventura militare argentina alle Falklands/Malvinas (aprile-giugno), episodio che segnò anche la fine de Los Dinosaurios che avevano letteralmente ucciso il paese durante gli anni della dittatura.
L’implorazione a non bombardare Buenos Aires è ovviamente rivolto agli inglesi, i “rubio” della seconda strofa… Il tagliente sarcasmo di Charly García non è rivolto soltanto ai dinosauri, morenti ma ancora pericolosissimi, della dittatura ma anche a quanti nel paese li hanno invocati e sostenuti…
Il 26 dicembre del 1982, allo stadio Ferrocarril Oeste, davanti a 30.000 persone, Charly García tenne il suo primo concerto da solista.... (continua)
Parole e musica di Charly García
Nell’album intitolato “Yendo de la cama al living”
Da un sito che raccoglie le canzoni che si riferiscono alla dittatura militare argentina
Un album inciso nell’agosto del 1982, solo qualche settimana dopo la fine della vergognosa avventura militare argentina alle Falklands/Malvinas (aprile-giugno), episodio che segnò anche la fine de Los Dinosaurios che avevano letteralmente ucciso il paese durante gli anni della dittatura.
L’implorazione a non bombardare Buenos Aires è ovviamente rivolto agli inglesi, i “rubio” della seconda strofa… Il tagliente sarcasmo di Charly García non è rivolto soltanto ai dinosauri, morenti ma ancora pericolosissimi, della dittatura ma anche a quanti nel paese li hanno invocati e sostenuti…
Il 26 dicembre del 1982, allo stadio Ferrocarril Oeste, davanti a 30.000 persone, Charly García tenne il suo primo concerto da solista.... (continua)
No bombardeen Buenos Aires
(continua)
(continua)
28/12/2006 - 21:23
Mandatory Suicide
Murder at your every foot step
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/12/2006 - 21:00
Canzone per Ion
La lettera (da Reti Invisibili) scritta al giudice dalla moglie di Ion Cazacu, Nicoleta, con la quale rifiuta la costituzione di parte civile.
Sig. Giudice,
Sono Nicoleta Cazacu, già moglie di Ion Cazacu, e intendo renderLe note le ragioni che non inducono a non costituirmi parte civile e ad essere presente nel processo solo in rappresentanza delle mie figlie Alina e Fiorina. Ho aspettato questo processo come l'ambito dal quale ricevere giustizia per il gravissimo torto che io e le mie figlie abbiamo subito. Ma i miei avvocati mi hanno spiegato che il solo modo di partecipare al processo per far valere le mie ragioni è quello di esercitare l'azione civile attraverso la richiesta di risarcimento del danno, cioè attraverso la richiesta di una somma di denaro. Ho molto riflettuto su questo fatto, combattuta tra il disgusto che mi suscitava l'ipotesi di commisurare in qualsiasi modo la perdita... (continua)
Sig. Giudice,
Sono Nicoleta Cazacu, già moglie di Ion Cazacu, e intendo renderLe note le ragioni che non inducono a non costituirmi parte civile e ad essere presente nel processo solo in rappresentanza delle mie figlie Alina e Fiorina. Ho aspettato questo processo come l'ambito dal quale ricevere giustizia per il gravissimo torto che io e le mie figlie abbiamo subito. Ma i miei avvocati mi hanno spiegato che il solo modo di partecipare al processo per far valere le mie ragioni è quello di esercitare l'azione civile attraverso la richiesta di risarcimento del danno, cioè attraverso la richiesta di una somma di denaro. Ho molto riflettuto su questo fatto, combattuta tra il disgusto che mi suscitava l'ipotesi di commisurare in qualsiasi modo la perdita... (continua)
Riccardo Venturi 28/12/2006 - 20:44
Tutt'eguale song 'e criature
TUTTI UGUALI SONO I BAMBINI
(continua)
(continua)
inviata da Martin 28/12/2006 - 18:55
CANZONI CONTRO LA GUERRA SU CONTRORADIO
Il 28 dicembre, dalle 16:00 alle 17:00 si è svolta presso l'emittente fiorentina Controradio la trasmissione dedicata all nostro sito. Ecco la scaletta delle canzoni andate in onda, presto inseriremo alcuni spezzoni audio.
Il 28 dicembre, dalle 16:00 alle 17:00 si è svolta presso l'emittente fiorentina Controradio la trasmissione dedicata all nostro sito. Ecco la scaletta delle canzoni andate in onda, presto inseriremo alcuni spezzoni audio.
Lorenzo Masetti 28/12/2006 - 18:51
Oggi a Baghdad
(L’Apprendista Bardo 2006)
Ed oggi a Baghdad si sta abbastanza bene
(continua)
(continua)
inviata da L'Apprendista Bardo 28/12/2006 - 16:53
Pablo
[1975]
Da "Rimmel" (come tutti dovrebbero sapere)
In questa canzone viene spesso accreditato come coautore Lucio Dalla; in realtà, come specificato dallo stesso Dalla, il suo contributo (musicale) fu assai limitato.
From the album "Rimmel" (as everybody should know)
This song has often been co-credited to Lucio Dalla; in fact, he gave to this song a very limited (musical) contribution (as stated by Dalla himself).
Può essere che questa sia, se non la più famosa canzone del Deg, senz'altro una delle più celebri, cantate, ricantante, urlate, berciate, sentite. "Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo!"...
Per anni e anni tutti si sono chiesti chi fosse Pablo. E' stato tutti. In realtà, la canzone sembra parlare di un emigrante spagnolo in Svizzera morto sul lavoro; un tema che, al momento dell'inserimento di questa canzone, non rientrava nel "topic" del nostro sito. Ma l'argomento delle migliaia... (continua)
Da "Rimmel" (come tutti dovrebbero sapere)
In questa canzone viene spesso accreditato come coautore Lucio Dalla; in realtà, come specificato dallo stesso Dalla, il suo contributo (musicale) fu assai limitato.
From the album "Rimmel" (as everybody should know)
This song has often been co-credited to Lucio Dalla; in fact, he gave to this song a very limited (musical) contribution (as stated by Dalla himself).
Può essere che questa sia, se non la più famosa canzone del Deg, senz'altro una delle più celebri, cantate, ricantante, urlate, berciate, sentite. "Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo!"...
Per anni e anni tutti si sono chiesti chi fosse Pablo. E' stato tutti. In realtà, la canzone sembra parlare di un emigrante spagnolo in Svizzera morto sul lavoro; un tema che, al momento dell'inserimento di questa canzone, non rientrava nel "topic" del nostro sito. Ma l'argomento delle migliaia... (continua)
Mio padre seppellito un anno fa,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/12/2006 - 13:08
Adiós Carnaval, adiós General
Dal blog di Carlos Riquelme.
Mi querida hija, el 10 de diciembre es un día que siempre deberás recordar. Verás, un día 10 de diciembre, exactamente el año 1948, la Asamblea General de las Naciones Unidas aprobó la Declaración Universal de los Derechos Humanos.
¿Pero qué son los Derechos Humanos y qué los hace tan importantes? Te explico. Nosotros, como seres humanos siempre hemos vivido con la aspiración de ser mejores, con la idea de progreso en nuestras mentes. Es nuestra naturaleza. Somo seres que evolucionan y lo hacemos en todos los sentidos. Lo divertido es que también somos seres que nos acomodamos facilmente y por esa razón escucharás a mucha gente decir que todo tiempo pasado fue mejor, personas que añoran un tiempo ya dejado atrás y que miran con pena y tristeza el estado actual de las cosas. Ya te darás cuenta que la mayoría de las veces, porque no siempre es así, ese tipo de... (continua)
Mi querida hija, el 10 de diciembre es un día que siempre deberás recordar. Verás, un día 10 de diciembre, exactamente el año 1948, la Asamblea General de las Naciones Unidas aprobó la Declaración Universal de los Derechos Humanos.
¿Pero qué son los Derechos Humanos y qué los hace tan importantes? Te explico. Nosotros, como seres humanos siempre hemos vivido con la aspiración de ser mejores, con la idea de progreso en nuestras mentes. Es nuestra naturaleza. Somo seres que evolucionan y lo hacemos en todos los sentidos. Lo divertido es que también somos seres que nos acomodamos facilmente y por esa razón escucharás a mucha gente decir que todo tiempo pasado fue mejor, personas que añoran un tiempo ya dejado atrás y que miran con pena y tristeza el estado actual de las cosas. Ya te darás cuenta que la mayoría de las veces, porque no siempre es así, ese tipo de... (continua)
Adiós carnaval, adiós general
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/12/2006 - 12:42
Once A City
1999
This was once a city harmony a common theme
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/12/2006 - 12:34
Empire
Album My Better Self (2005)
"The best, most solid place to stand as you look at our present situation is on a foundation of history. The Roman Empire, the British Empire, and the Nazi empire all have things in common. It's a cautionary song because empires are doomed. They become more diffuse, more broke, demagogues rule, and so I was just pointing out some similarities between past empires and what's going on right now. They all have had to apply more and more harsh rhetoric of superiority and divine right to justify the building of hegemony."
"The best, most solid place to stand as you look at our present situation is on a foundation of history. The Roman Empire, the British Empire, and the Nazi empire all have things in common. It's a cautionary song because empires are doomed. They become more diffuse, more broke, demagogues rule, and so I was just pointing out some similarities between past empires and what's going on right now. They all have had to apply more and more harsh rhetoric of superiority and divine right to justify the building of hegemony."
Who's afraid of the son?
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/12/2006 - 12:30
Grey Victory
There was light and atomic fission
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/12/2006 - 12:25
Percorsi:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
Krieg
Il testo inglese della canzone, con cui è meglio conosciuta:
WAR
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/12/2006 - 12:23
Do You Want To Start A War?
Lights out on the street tonight
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/12/2006 - 12:10
Fight Fire With Fire
Dai Metallica una canzone contro l'olocausto nucleare, prima che contribuissero all'olocausto di Napster. Si provino ora a contribuire ad olocaustizzare il Mulo, ché tanto il serverone ce l'ha su qualche piattaforma in acque extraterritoriali...Free music, free Web! [RV]
Do unto others as they have done to you,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/12/2006 - 11:23
Saddamsaddam
Canzone di ordinaria attualità visto che si avvicina la condanna a morte dell'ex "rais"
Willy Bruschi 27/12/2006 - 19:56
Sacrificed Sons
Lyrics by John LaBrie
Music by Dream Theater
Music by Dream Theater
[begins with samples from 9/11]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/12/2006 - 15:44
World War III
Album: Bad Religion (1981)
US government blew its plan
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/12/2006 - 23:05
The Longest Day
Album: A Matter of Life and Death - 2006
Una canzone sul "Giorno più lungo", ovvero lo Sbarco in Normandia del 6 giugno 1944; il "D-Day" immortalato in innumerevoli film, ma che non ha molte canzoni che ne parlano.
Una canzone sul "Giorno più lungo", ovvero lo Sbarco in Normandia del 6 giugno 1944; il "D-Day" immortalato in innumerevoli film, ma che non ha molte canzoni che ne parlano.
In the gloom the gathering storm abates
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/12/2006 - 23:01
L'anno che verrà
Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi 2006.XII.26-én
Versione ungherese di Riccardo Venturi, 26.12.2006
Versione ungherese di Riccardo Venturi, 26.12.2006
A JÖVŐ ÉV
(continua)
(continua)
26/12/2006 - 22:35
Happy Xmas (War is Over)
26 Dicembre 2006
Con un giorno di ritardo Vi invio questa mia versione (abbastanza libera) in Putér di Happy Christmas. Auguro a tutti buone feste e un buon 2007 sperando che l'anno nuovo possa portare pace e speranza.
Saluti
Daniele Pandocchi.
Con un giorno di ritardo Vi invio questa mia versione (abbastanza libera) in Putér di Happy Christmas. Auguro a tutti buone feste e un buon 2007 sperando che l'anno nuovo possa portare pace e speranza.
Saluti
Daniele Pandocchi.
BEL NADEL
(continua)
(continua)
inviata da Daniele Pandocchi 26/12/2006 - 17:47
Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian)
RISERVA INDIANA (LAMENTO DELL'INDIANO DELLA RISERVA CHEROKEE)
(continua)
(continua)
inviata da MARIO O. 26/12/2006 - 16:27
All The Young Fascists
All the Young Fascists is a song by New Zealand metal band Shihad. It was released as a single from their sixth album Love is the New Hate on the 2nd May 2005, as part of NZ Music Month and following their free Aotea Square show. The lyrics to the song relate to a show performed by the band whilst on tour in the U.S., where during the set vocalist John Toogood told the crowd he was against U.S. invasion of Iraq, and he was roundly jeered by members of the crowd for his views.
Wikipedia
All The Young Fascists è una canzone del gruppo metal neozelandese Shihad. E' stata pubblicata come singolo dal loro sesto album, Love is the New Hate il 2 maggio 2005, come parte del "New Zealand Music Month", dopo il loro spettacolo gratuito Aotea Square. Il testo della canzone si riferisce ad uno spettacolo tenuto dal gruppo durante una tournée negli USA dove, sul palco, il cantante John Toogood ha affermato di essere contro l'invasione dell'Iraq, fischiato sonoramente dalla folla per le sue opinioni.
Wikipedia
All The Young Fascists è una canzone del gruppo metal neozelandese Shihad. E' stata pubblicata come singolo dal loro sesto album, Love is the New Hate il 2 maggio 2005, come parte del "New Zealand Music Month", dopo il loro spettacolo gratuito Aotea Square. Il testo della canzone si riferisce ad uno spettacolo tenuto dal gruppo durante una tournée negli USA dove, sul palco, il cantante John Toogood ha affermato di essere contro l'invasione dell'Iraq, fischiato sonoramente dalla folla per le sue opinioni.
Fuck the four walls that you're stuck with, fuck it
(continua)
(continua)
26/12/2006 - 15:03
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Piazza Alimonda
Ogni volta che ascolto questa canzone mi saltano alla mente immagini flash di Genova con i suoi vicoli, i panni stesi al sole da una casetta all'altra e una piazza che, fino ad allora, non aveva alcun significato.
Serena 25/12/2006 - 22:43
Molitva
25 dicembre 2006
Ogni tanto mi permetto un'incursione nel campo dell'impareggiabile Moni(j)a e di Kheoma, e col mio croato/serbo/bosniaco (tanto non cesso di considerarla la stessa lingua, alla facciaccia d'ogni cosa e in nome della ragione e anche della linguistica) altamente imperfetto mi dedico a qualche traduzione. E questa era una canzone che andava tradotta. Una breve canzone. Una breve e terribile canzone. La breve e disperata canzone di chi, durante le guerre della ex Jugoslavia, e durante tutte le guerre maledette, è costretto a vivere sottoterra, in rifugi spesso improvvisati e ancor più spesso insicuri, dove ad ogni momento si rischia comunque di morire mentre, sopra, sotto il "sole che disegna il suo cerchio" non c'è che distruzione e morte. Ed allora si innalza una preghiera a Dio, perché almeno lui non dimentichi. E voglio dire che il qui presente, ateo dichiarato, non sa come... (continua)
Ogni tanto mi permetto un'incursione nel campo dell'impareggiabile Moni(j)a e di Kheoma, e col mio croato/serbo/bosniaco (tanto non cesso di considerarla la stessa lingua, alla facciaccia d'ogni cosa e in nome della ragione e anche della linguistica) altamente imperfetto mi dedico a qualche traduzione. E questa era una canzone che andava tradotta. Una breve canzone. Una breve e terribile canzone. La breve e disperata canzone di chi, durante le guerre della ex Jugoslavia, e durante tutte le guerre maledette, è costretto a vivere sottoterra, in rifugi spesso improvvisati e ancor più spesso insicuri, dove ad ogni momento si rischia comunque di morire mentre, sopra, sotto il "sole che disegna il suo cerchio" non c'è che distruzione e morte. Ed allora si innalza una preghiera a Dio, perché almeno lui non dimentichi. E voglio dire che il qui presente, ateo dichiarato, non sa come... (continua)
PREGHIERA
(continua)
(continua)
25/12/2006 - 22:23
Canto dei sanfedisti
anonimo
Con affetto e stima dico la mia su questa "annosa" discussione.
Stupidamente si può attribuire ad un'area destrossa la figliolanza dello splendido Canto dei Sanfedisti (ricordo anche due piacevoli interpretazioni non citate quello de 'E zezi - Gruppo Operaio Pomigliano d'Arco e di Ginevra di Marco).
Credo che raccolga in sé un principio di fondo della situazione napoletana (ah...io sono napoletano).
Il popolo del sud ha sempre saputo, e rimando a saggezza popolare, che "ovunque soffia il vento, state pronti a chiudere la solita porta".
Qui non siamo di fronte ad una dimostrazione "d'amore" verso quella o quell'altra posizione politica (mi riferisco ai "francisi" ed ai "maestà"...), ma piuttosto ad un "turbare" un ordine delle cose che a Napoli, il popolo, riusciva a far girare in equilibrio.
Il grande senso di adattamento della razza napoletana (posso con orgoglio vero?) , l'arrangiarsi,... (continua)
Stupidamente si può attribuire ad un'area destrossa la figliolanza dello splendido Canto dei Sanfedisti (ricordo anche due piacevoli interpretazioni non citate quello de 'E zezi - Gruppo Operaio Pomigliano d'Arco e di Ginevra di Marco).
Credo che raccolga in sé un principio di fondo della situazione napoletana (ah...io sono napoletano).
Il popolo del sud ha sempre saputo, e rimando a saggezza popolare, che "ovunque soffia il vento, state pronti a chiudere la solita porta".
Qui non siamo di fronte ad una dimostrazione "d'amore" verso quella o quell'altra posizione politica (mi riferisco ai "francisi" ed ai "maestà"...), ma piuttosto ad un "turbare" un ordine delle cose che a Napoli, il popolo, riusciva a far girare in equilibrio.
Il grande senso di adattamento della razza napoletana (posso con orgoglio vero?) , l'arrangiarsi,... (continua)
Francesco Chiantese 25/12/2006 - 22:19
Eroi nel vento
Semplicemente mitologica!
Amo i Litfiba e mi piace ricordarvi uniti ascoltando questa canzone.
Riccardo
Amo i Litfiba e mi piace ricordarvi uniti ascoltando questa canzone.
Riccardo
Inner Quest Palermo 25/12/2006 - 21:55
Bianco e nero
Dario Iacobelli / Daniele Sepe
da "Suonarne 1 x educarne 100", il nuovo album di "Daniele Sepe und rote jazz fraktion" interamente dedicato agli anni '70
da "Suonarne 1 x educarne 100", il nuovo album di "Daniele Sepe und rote jazz fraktion" interamente dedicato agli anni '70
Spingere il movimento
(continua)
(continua)
25/12/2006 - 20:00
Zut A/traverso
(Ivan Della Mea / Daniele Sepe)
da "Suonarne 1 x educarne 100", il nuovo album di "Daniele Sepe und rote jazz fraktion" interamente dedicato agli anni '70
da "Suonarne 1 x educarne 100", il nuovo album di "Daniele Sepe und rote jazz fraktion" interamente dedicato agli anni '70
Dai trenta ai quaranta
(continua)
(continua)
25/12/2006 - 19:27
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Why
Questa canzone e' stata scritta durante la guerra in Croazia.
Ecco la traduzione in croato.
Ecco la traduzione in croato.
ZAŠTO
(continua)
(continua)
inviata da Kheoma 25/12/2006 - 17:13
Labude, kad rata ne bude
CIGNO, QUANDO NON CI SARA' LA GUERRA
(continua)
(continua)
inviata da Kheoma 25/12/2006 - 15:10
Corrido de Rubén Jaramillo
25 dicembre 2005
"CORRIDO" DI RUBÉN JARAMILLO
(continua)
(continua)
25/12/2006 - 01:22
Noćni sonet o smislu ivota
Cara Monia, caro Riccardo Venturi! Tanto grazie a lei, buon natale et molto felicita in Nuovo anno 2007, con tanto saluti di me! Ciao!
(M.H.Švabica)
(M.H.Švabica)
Sretan Božić i hvala lijepa! [RV]
24/12/2006 - 23:48
Chitarre contro la guerra
Una bella canzone per un bel periodo che purtroppo è passato ma che spero ritorni, con maggiore "furore agonistico"
valerio benelli 24/12/2006 - 09:45
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da/from "Fantastic Damage"