The Times They Are A-Changin'
Versione catalana letterale da Bards del Sigle XX
ELS TEMPS ESTAN CANVIANT
(continua)
(continua)
2/9/2005 - 22:06
Blowin' in the Wind
TEDESCO / GERMAN [1 - Heinz Bradtke/Marlene Dietrich]
Versione tedesca di Heinz Bradtke cantata da Marlene Dietrich (1963)
German version by Heinz Bradrtke sung by Marlene Dietrich (1963)
Recorded London, 1963, November 1. Arrangement and musical direction: Burt Bacharach. First published as single on Electrola EG 9407.
Versione tedesca di Heinz Bradtke cantata da Marlene Dietrich (1963)
German version by Heinz Bradrtke sung by Marlene Dietrich (1963)
Recorded London, 1963, November 1. Arrangement and musical direction: Burt Bacharach. First published as single on Electrola EG 9407.
After the tremendous success of "Sag mir, wo die Blumen sind" (German version of "Where Have All The Flowers Gone") Marlene decided to do this german cover version of the Bob Dylan song. It did not exactly became a hit and Marlene did not include this one in her stage show.
Dopo il grande successo di "Sag mir, wo die Blumen sind" (versione tedesca di "Where Have The Flowers Gone"). Marlene decise di cantare questa cover in tedesco della canzone di Bob Dylan. Non divenne proprio un hit e Marlene non la incluse nei suoi concerti.
Dopo il grande successo di "Sag mir, wo die Blumen sind" (versione tedesca di "Where Have The Flowers Gone"). Marlene decise di cantare questa cover in tedesco della canzone di Bob Dylan. Non divenne proprio un hit e Marlene non la incluse nei suoi concerti.
DIE ANTWORT WEIß GANZ ALLEIN DER WIND
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff + Manuele 2/9/2005 - 21:21
War Pigs
Tra le migliori canzoni che esistano, sia come musica ma soprattutto come testi. No alla guerra
Cico 2/9/2005 - 17:53
Blowin' in the Wind
FRANCESE / FRENCH [1 - P. Dorsey / Richard Anthony]
La classica versione francese di P.Dorsey cantata da Richard Anthony. Risale al 1965; nel video tratto dall'archivio INA (Institut National des Auditions) lo vediamo interpretarla al "Palmarès des Chansons" il 7 ottobre del medesimo anno.
Richard Anthony era nato al Cairo nel 1938; il suo vero nome era Ricardo Btesh, era di origini ebraiche e suo padre (cosa che, attualmente, aggiunge una tragica ironia nel caso di questa canzone pacifista) era di Aleppo in Siria. Se ne vogliamo aggiungere ancora, sua madre era la figlia dell'ambasciatore britannico in Iraq. Parlava correntemente cinque lingue: il francese, l'inglese, l'arabo, l'ebraico e l'italiano. E' l'autore di una delle canzoni francesi più celebri del XX secolo, Et j'entends siffler le train (cantata da lui anche in italiano, e non molti anni fa cantata in un francese agghiacciante... (continua)
La classica versione francese di P.Dorsey cantata da Richard Anthony. Risale al 1965; nel video tratto dall'archivio INA (Institut National des Auditions) lo vediamo interpretarla al "Palmarès des Chansons" il 7 ottobre del medesimo anno.
Richard Anthony era nato al Cairo nel 1938; il suo vero nome era Ricardo Btesh, era di origini ebraiche e suo padre (cosa che, attualmente, aggiunge una tragica ironia nel caso di questa canzone pacifista) era di Aleppo in Siria. Se ne vogliamo aggiungere ancora, sua madre era la figlia dell'ambasciatore britannico in Iraq. Parlava correntemente cinque lingue: il francese, l'inglese, l'arabo, l'ebraico e l'italiano. E' l'autore di una delle canzoni francesi più celebri del XX secolo, Et j'entends siffler le train (cantata da lui anche in italiano, e non molti anni fa cantata in un francese agghiacciante... (continua)
ÉCOUTE DANS LE VENT
(continua)
(continua)
2/9/2005 - 17:27
Messieurs les militaires
Paroles et musique: Michel Bühler.
Arrangement: Michel Devy.
Production: L'Escargot - Gilles Bleiveis.
1976
Arrangement: Michel Devy.
Production: L'Escargot - Gilles Bleiveis.
1976
Quand vous ferez la guerre, ne comptez pas sur moi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/9/2005 - 12:03
Saltarella a cannonate
(D. Sepe, var. su trad.)
Dall'album "Nia Maro", 2004; il titolo significa "Il nostro mare", o meglio "Mare nostrum" in esperanto.
Nell'album è unita nelle "Saltarelle" iniziali a Brancaleone alle Crociate [Pirulè]
Dall'album "Nia Maro", 2004; il titolo significa "Il nostro mare", o meglio "Mare nostrum" in esperanto.
Nell'album è unita nelle "Saltarelle" iniziali a Brancaleone alle Crociate [Pirulè]
Lu surdate che va a la guerra
(continua)
(continua)
inviata da laverdure 2/9/2005 - 10:33
La marche du NON
[avril 2003]
Paroles et musique d'Annie Nobel
Testo e musica di Annie Nobel
Paroles et musique d'Annie Nobel
Testo e musica di Annie Nobel
Non, il ne suffit plus
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/9/2005 - 07:55
Ku przyszłości
[1987]
Dall'album "Underground"
Dall'album "Underground"
Kochani nasi bracia
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2005 - 02:23
The Captain
Tłumaczenie Jerzy Menel
Piosenki Leonarda Cohena
Piosenki Leonarda Cohena
KAPITAN
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2005 - 02:08
Stál voják na dešti
Testo di Jiří Šotola
Musica di Jaromír Nohavica
Crediamo che questa canzone, su testo del poeta Jiří Sotola e musicata sull'aria di una canzone popolare, sia autenticamente uno dei momenti più alti dell'arte del grande Jarek Nohavica. Un soldato di guardia da solo, nella notte, sotto la pioggia, che sceglie forse la forma estrema di ribellione, di diserzione, di dire "Non ci sto": uccidersi. Portarsi l'arma alla bocca in un "bacio raggelante" e spararsi. Questo dall'autore della versione cèca de Le déserteur. Nessuno può sapere cosa, in quel momento, sia passato nella testa del soldato, in quella notte di solitudine; quali pensieri, quali angosce, quali rabbie. Certo è che questa canzone ci ricorda tanti, troppi episodi del genere accaduti realmente. Perché può succedere che una persona in preda a mille problemi, di qualsiasi natura, o semplicemente al male di vivere, sia contemporaneamente... (continua)
Musica di Jaromír Nohavica
Crediamo che questa canzone, su testo del poeta Jiří Sotola e musicata sull'aria di una canzone popolare, sia autenticamente uno dei momenti più alti dell'arte del grande Jarek Nohavica. Un soldato di guardia da solo, nella notte, sotto la pioggia, che sceglie forse la forma estrema di ribellione, di diserzione, di dire "Non ci sto": uccidersi. Portarsi l'arma alla bocca in un "bacio raggelante" e spararsi. Questo dall'autore della versione cèca de Le déserteur. Nessuno può sapere cosa, in quel momento, sia passato nella testa del soldato, in quella notte di solitudine; quali pensieri, quali angosce, quali rabbie. Certo è che questa canzone ci ricorda tanti, troppi episodi del genere accaduti realmente. Perché può succedere che una persona in preda a mille problemi, di qualsiasi natura, o semplicemente al male di vivere, sia contemporaneamente... (continua)
Stál voják na dešti a bylo to už k ránu,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2005 - 01:30
Percorsi:
Disertori
Sarajevo
[1996]
Testo e musica di Jaromír (Jarek) Nohavica
Lyrics and music by Jaromír (Jarek) Nohavica
Album: Divné století
Testo e musica di Jaromír (Jarek) Nohavica
Lyrics and music by Jaromír (Jarek) Nohavica
Album: Divné století
Visita il SITO ITALIANO DI JAROMÍR NOHAVICA!: Discografia- Biografia- Testi – Traduzioni – Novità. A cura di Alessandro. Consigliato da CCG! Recommended by AWS!
Přes haličské pláně vane vítr zlý,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2005 - 01:26
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Rakety
Testo e musica di Jaromír Nohavica
Visita il SITO ITALIANO DI JAROMÍR NOHAVICA!: Discografia- Biografia- Testi – Traduzioni – Novità. A cura di Alessandro. Consigliato da CCG! Recommended by AWS!
Hodláš-li, lásko, přijít za mnou až zítra,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2005 - 01:04
The Partisan
da questa pagina
Visita il SITO ITALIANO DI JAROMÍR NOHAVICA!: Discografia- Biografia- Testi – Traduzioni – Novità. A cura di Alessandro. Consigliato da CCG! Recommended by AWS!
PARTYZÁN
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2005 - 00:58
Když mě brali za vojáka
[1990]
Musica di Jaromír (Jarek) Nohavica
Music by Jaromír (Jarek) Nohavica
Poesia di Fráňa Šrámek [1906]
Album: V tom roce pitomém
Testo ripreso da questa pagina
Fráňa Šrámek è stato un importante poeta ceco, nato il 19 gennaio 1877 a Sobotka e morto il 1° luglio 1952 a Praga. Per un breve periodo della sua vita aderì all'anarchismo, proprio in seguito alla sua esperienza di servizio militare nelle caserme asburgiche. Durante la 1a guerra mondiale combatté sui fronti italiano e rumeno.
Musica di Jaromír (Jarek) Nohavica
Music by Jaromír (Jarek) Nohavica
Poesia di Fráňa Šrámek [1906]
Album: V tom roce pitomém
Testo ripreso da questa pagina
Fráňa Šrámek è stato un importante poeta ceco, nato il 19 gennaio 1877 a Sobotka e morto il 1° luglio 1952 a Praga. Per un breve periodo della sua vita aderì all'anarchismo, proprio in seguito alla sua esperienza di servizio militare nelle caserme asburgiche. Durante la 1a guerra mondiale combatté sui fronti italiano e rumeno.
Visita il SITO ITALIANO DI JAROMÍR NOHAVICA!: Discografia- Biografia- Testi – Traduzioni – Novità. A cura di Alessandro. Consigliato da CCG! Recommended by AWS!
Když mě brali za vojáka, stříhali mě dohola,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2005 - 00:42
La guerra di Piero
GIAPPONESE / JAPANESE [1] - Satsuo Tsemisaburo
Versione Giapponese di Satsuo Tsemisaburo (dalla versione inglese), ricevuta il 1° settembre 2005
Japanese Version by Satsuo Tsemisaburo (from the English version), received on September 1, 2005
Version japanaise de Satsouo Tsemisabouro (de la version anglaise)
reçue le 1er septembre 2005
9 月1 日, 2005 年に受け取られる英語版からの日本語 版
Japanese Version by Satsuo Tsemisaburo (from the English version), received on September 1, 2005
Version japanaise de Satsouo Tsemisabouro (de la version anglaise)
reçue le 1er septembre 2005
9 月1 日, 2005 年に受け取られる英語版からの日本語 版
無名の兵士の戦争
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/9/2005 - 18:01
Les enfants du silence
Les enfants du silence, ceux qu’on accuse dès la naissance
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/9/2005 - 17:28
Blowin' in the Wind
POLACCO / POLISH [1 - Wojciech Mann]
ODPOWIEDŹ ZNA WIATR
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/9/2005 - 17:03
Rojo sobre negro
(1967)
Album: Aleluya n.1
Album: Aleluya n.1
Rojo sobre negro,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/9/2005 - 12:51
Monsieur le président
Una canzone che, dal titolo, riporta direttamente a Le déserteur...
Monsieur le président
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/9/2005 - 10:23
Imagine
POLACCO / POLISH - Tomasz Beksiński
Versione polacca di Tomasz Beksiński
Polish Version by Tomasz Beksiński
Da/From questa pagina/this page
Lennon - muzyk i społecznik
Od tragicznej śmierci Johna Lennona minęło już ponad 20 lat a Jego twórczość ciągle jest natchnieniem dla wielu artystów. Oprócz wspaniałej działalności muzycznej Lennon był wielkim społecznikiem. Walczył o równe prawa dla kobiet, sprzeciwiał się deportacjom i rasizmowi To on na początku lat siedemdziesiątych wraz z Yoko, za własne pieniądze zorganizował wielką kampanię antywojenną. Nowy Jork zalany został wielkimi billbordami z napisami: "Make love, not war" czy “War is over". Adam Szostkiewicz w "Polityce" stwierdził, iż gdyby John Lennon żył dzisiaj, stanąłby z pewnością na czele ruchu antyglobalistycznego. Zawsze daleki był od jakichkolwiek układów z władzą - jako jedyny Beatles odesłał Order Imperium Brytyjskiego... (continua)
Versione polacca di Tomasz Beksiński
Polish Version by Tomasz Beksiński
Da/From questa pagina/this page
Lennon - muzyk i społecznik
Od tragicznej śmierci Johna Lennona minęło już ponad 20 lat a Jego twórczość ciągle jest natchnieniem dla wielu artystów. Oprócz wspaniałej działalności muzycznej Lennon był wielkim społecznikiem. Walczył o równe prawa dla kobiet, sprzeciwiał się deportacjom i rasizmowi To on na początku lat siedemdziesiątych wraz z Yoko, za własne pieniądze zorganizował wielką kampanię antywojenną. Nowy Jork zalany został wielkimi billbordami z napisami: "Make love, not war" czy “War is over". Adam Szostkiewicz w "Polityce" stwierdził, iż gdyby John Lennon żył dzisiaj, stanąłby z pewnością na czele ruchu antyglobalistycznego. Zawsze daleki był od jakichkolwiek układów z władzą - jako jedyny Beatles odesłał Order Imperium Brytyjskiego... (continua)
WYOBRAŹ SOBIE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/9/2005 - 04:10
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
CINESE / CHINESE / CHINOIS / KINA
Versione cinese di Chung Biao Li
被简化的汉语版本由钟 锂接受在 2005 年8月31 日
Chinese version by Chung Biao Li
Version chinoise de Chung Biao Li
Chung Biao Lin kinankielinen versio
31-08-2005
Alberto Pessa (home recording), 2000
Versione cinese di Chung Biao Li
被简化的汉语版本由钟 锂接受在 2005 年8月31 日
Chinese version by Chung Biao Li
Version chinoise de Chung Biao Li
Chung Biao Lin kinankielinen versio
31-08-2005
Alberto Pessa (home recording), 2000
奥斯威辛 [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/9/2005 - 02:23
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
GIAPPONESE / JAPANESE / JAPANAIS / JAPANI
Versione giapponese di M. Naomi (L. Trans.)
ナオミによる日本語訳
Japanese version de M. Naomi (L. Trans.)
Version japanaise de M.Naomi (L. Trans.)
M. Naomin japaninkielinen käännös (L. Trans.)
Valerio Schiavone, Campi Salentina, 2008
Versione giapponese di M. Naomi (L. Trans.)
ナオミによる日本語訳
Japanese version de M. Naomi (L. Trans.)
Version japanaise de M.Naomi (L. Trans.)
M. Naomin japaninkielinen käännös (L. Trans.)
Valerio Schiavone, Campi Salentina, 2008
アウシュビッツ [1]
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 31/8/2005 - 17:11
Masters Of War
GIAPPONESE / JAPANESE - Satsuo Tsemisaburo
Versione giapponese di Satsuo Tsemisaburo
Japanese version by Setsuo Tsemisaburo
日本翻訳
Versione giapponese di Satsuo Tsemisaburo
Japanese version by Setsuo Tsemisaburo
日本翻訳
戦争のマスター
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/8/2005 - 16:56
La guerra dei mutandoni
Testo di Gabriele Baldoni
Musica di Raniero Gaspari
Pensare di far parte di un elenco che contiene nomi di tale portata sembra quasi irriverente, ma anche il mondo dei bambini deve essere abituato ad considerare la guerra una follia terrificante, quindi...
È ovvio che, trattandosi di una canzone per un pubblico di piccolissimi, ha un testo fatto di parole apparentemente semplici e "giocose". I concetti però sono chiarissimi.
1-La guerra non è nè bella nè eroica: è sempre una tragedia.
2-Spesso è fatta per motivi stupidi che sevono gli interessi di pochi.
3-Chi la vuole non la combatte di persona, manda gli altri al macello.
Musica di Raniero Gaspari
Pensare di far parte di un elenco che contiene nomi di tale portata sembra quasi irriverente, ma anche il mondo dei bambini deve essere abituato ad considerare la guerra una follia terrificante, quindi...
È ovvio che, trattandosi di una canzone per un pubblico di piccolissimi, ha un testo fatto di parole apparentemente semplici e "giocose". I concetti però sono chiarissimi.
1-La guerra non è nè bella nè eroica: è sempre una tragedia.
2-Spesso è fatta per motivi stupidi che sevono gli interessi di pochi.
3-Chi la vuole non la combatte di persona, manda gli altri al macello.
Guidobaldo dei Baldoni,
(continua)
(continua)
inviata da Gabriele Baldoni 31/8/2005 - 16:53
Andorra
Variante delle due ultime strofe cantate da Iain MacKintosh & Hamish Imlach, adattate al Regno Unito
Verses by Iain MacKintosh & Hamish Imlach, adapted to UK
Verses by Iain MacKintosh & Hamish Imlach, adapted to UK
So I went down to Westminster my newspaper in hand
(continua)
(continua)
30/8/2005 - 18:32
Addio mia bella addio
La preghiera buddhista in inglese
trascritta da Chiara Lula di Salerno per Sole Gemello
trascritta da Chiara Lula di Salerno per Sole Gemello
Buddha of compassion
(continua)
(continua)
30/8/2005 - 13:25
Completata la sezione dedicata allo storico album dei Pink Floyd, The Wall. In Another Brick In The Wall Part I si trova un'introduzione all'album. Naturalmente, data la natura del nostro sito, ci siamo concentrati sul "primo mattone" del muro, il primo tragico evento che segna la vita del protagonista: la morte del padre nella battaglia di Anzio (un riferimento autobiografico per Roger Waters, che ne parla anche in Us And Them).
Lorenzo Masetti 29/8/2005 - 21:54
I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier
(1915)
Lyrics by Alfred Bryan
Music by Al Piantadosi
Sheet Music Cover / Copertina dello Spartito
Lyrics by Alfred Bryan
Music by Al Piantadosi
La canzone "I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier" divenne popolare tra chi non voleva che gli Stati Uniti entrassero nella Prima Guerra Mondiale, tuttavia quando gli Stati Uniti nel '17 entranono in guerra Harvey fu costretto a smettere di registrare perché la canzone che gli aveva dato un po' di notorietà era considerata antipatriottica
*
The antiwar protest song "I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier" in 1915 became popular with people who wished for America to stay out of World War I. Soon after America did intervene in the war in 1917, Harvey stopped recording, as the sentiments of that song were no longer popular and were considered unpatriotic. Many documentaries about World War I contain the song, however, and it is still on this song that Harvey's voice is most heard.
*
The antiwar protest song "I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier" in 1915 became popular with people who wished for America to stay out of World War I. Soon after America did intervene in the war in 1917, Harvey stopped recording, as the sentiments of that song were no longer popular and were considered unpatriotic. Many documentaries about World War I contain the song, however, and it is still on this song that Harvey's voice is most heard.
Sheet Music Cover / Copertina dello Spartito
Ten million soldiers to the war have gone
(continua)
(continua)
29/8/2005 - 15:41
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Fighting For Strangers
[XIX Century / XIX Secolo]
Arr. Hart / Prior / Knight / Johnson / Kemp
To the tune of He Who Would Valiant Be by John Bunyan [1684]
Music: “St. Dunstan’s,” Charles Winstan Douglas, 1917
Alternate tunes:
“Moab,” John Roberts, 1870
“Monks Gate,” traditional Sussex melody; arranged by Ralph Vaughan Williams, 1904
Sul motivo di He Who Would Valiant Be di John Bunyan [1684]
Musica: “St. Dunstan’s,” Charles Winstan Douglas, 1917
Melodie alternative:
“Moab,” John Roberts, 1870
“Monks Gate,” traditional Sussex melody; arr. di Ralph Vaughan Williams, 1904
Gli Steeleye Span, storica formazione folk-rock britannica, hanno registrato questa canzone nell'ultimo (e uno dei migliori) album della loro formazione classica, "Rocket Cottage" [1976]. Una registrazione dal vivo dal tour del 1991 fu pubblicata sul CD "Tonight's the night". Un'altra registrazione del 6 dicembre 1994 alla St David's... (continua)
Arr. Hart / Prior / Knight / Johnson / Kemp
To the tune of He Who Would Valiant Be by John Bunyan [1684]
Music: “St. Dunstan’s,” Charles Winstan Douglas, 1917
Alternate tunes:
“Moab,” John Roberts, 1870
“Monks Gate,” traditional Sussex melody; arranged by Ralph Vaughan Williams, 1904
Sul motivo di He Who Would Valiant Be di John Bunyan [1684]
Musica: “St. Dunstan’s,” Charles Winstan Douglas, 1917
Melodie alternative:
“Moab,” John Roberts, 1870
“Monks Gate,” traditional Sussex melody; arr. di Ralph Vaughan Williams, 1904
Gli Steeleye Span, storica formazione folk-rock britannica, hanno registrato questa canzone nell'ultimo (e uno dei migliori) album della loro formazione classica, "Rocket Cottage" [1976]. Una registrazione dal vivo dal tour del 1991 fu pubblicata sul CD "Tonight's the night". Un'altra registrazione del 6 dicembre 1994 alla St David's... (continua)
What makes you go abroad fighting for strangers?
(continua)
(continua)
29/8/2005 - 15:07
You’ve Got To Die For The Government
[1996]
Album: Die For Your Government
Album: Die For Your Government
You've gotta die, gotta die, gotta die for your government?
(continua)
(continua)
29/8/2005 - 14:54
Arbeit macht frei (il lavoro rende liberi)
Versione inglese
ARBEIT MACHT FREI (WORK SHALL MAKE YOU FREE)
(continua)
(continua)
29/8/2005 - 14:46
L'uomo
da "L'uomo" (1971)
Lino Vairetti (voce, chitarra acustica, tastiere)
Elio D'Anna (flauto, sax)
Danilo Rustici (chitarra, organo, voce)
Lello Brandi (basso)
Massimo Guarino (batteria, percussioni)
Uno dei più grandi gruppi del prog italiano, gli Osanna erano napoletani, formati nel 1971 da ex componenti dei Volti di Pietra e Città Frontale (un altro gruppo con lo stesso nome si formò dopo lo scioglimento degli Osanna registrando l'album El Tor), il cui tastierista Gianni Leone era entrato nel Balletto di Bronzo. Il fiatista Elio D'Anna proveniva dagli Showmen, gli altri non avevano esperienze musicali significative.
L'uomo, il primo album, pubblicato con la celebre copertina apribile in tre parti, contiene già tutti gli elementi caratteristici del gruppo, la bella voce di Lino Vairetti (con testi anche interessanti), il flauto aggressivo di Elio D'Anna, il fluido stile chitarristico... (continua)
Lino Vairetti (voce, chitarra acustica, tastiere)
Elio D'Anna (flauto, sax)
Danilo Rustici (chitarra, organo, voce)
Lello Brandi (basso)
Massimo Guarino (batteria, percussioni)
Uno dei più grandi gruppi del prog italiano, gli Osanna erano napoletani, formati nel 1971 da ex componenti dei Volti di Pietra e Città Frontale (un altro gruppo con lo stesso nome si formò dopo lo scioglimento degli Osanna registrando l'album El Tor), il cui tastierista Gianni Leone era entrato nel Balletto di Bronzo. Il fiatista Elio D'Anna proveniva dagli Showmen, gli altri non avevano esperienze musicali significative.
L'uomo, il primo album, pubblicato con la celebre copertina apribile in tre parti, contiene già tutti gli elementi caratteristici del gruppo, la bella voce di Lino Vairetti (con testi anche interessanti), il flauto aggressivo di Elio D'Anna, il fluido stile chitarristico... (continua)
L'uomo, la terra, il cielo, il mare
(continua)
(continua)
29/8/2005 - 14:34
Amira al Gazi (Princesa de Gaza)
PARA RACHEL CORRIE
Presentazione dell'autore da:www.hostalmusical.com/mt/petisme/archives/000623.html
UNA CANCIÓN INACABADA
Allá vamos. Quisiera regalarles algo especial y estrenar esta canción en los conciertos de Palestina. Es un tema lento, susurrado y con voz grave al principio. Después sube poco a poco de intensidad y no sé todavía cómo acabaré, supongo que llorando o gritando. A ver si me da tiempo y la acabo allí mismo. Hay frases en árabe que no controlo. El regalo es extensivo a los amigos del petisblog. Hasta la vuelta. Dejo los comentarios abiertos porque sé que me hará ilusión leer palabras de aliento si pillo un cibercafé. Paz, justicia y libertad para todos los vigilantes del cielo.
Presentazione dell'autore da:www.hostalmusical.com/mt/petisme/archives/000623.html
UNA CANCIÓN INACABADA
Allá vamos. Quisiera regalarles algo especial y estrenar esta canción en los conciertos de Palestina. Es un tema lento, susurrado y con voz grave al principio. Después sube poco a poco de intensidad y no sé todavía cómo acabaré, supongo que llorando o gritando. A ver si me da tiempo y la acabo allí mismo. Hay frases en árabe que no controlo. El regalo es extensivo a los amigos del petisblog. Hasta la vuelta. Dejo los comentarios abiertos porque sé que me hará ilusión leer palabras de aliento si pillo un cibercafé. Paz, justicia y libertad para todos los vigilantes del cielo.
Rachel era americana
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/8/2005 - 09:19
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese, Rachel Corrie
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