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Prima del 2005-6-3

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Quasi ultimata la versione italiana delle canzoni di Franz-Josef Degenhardt. Una versione inglese sarà presto disponibile.
Riccardo Venturi 3/6/2005 - 10:18
"Alla parata militare / sputò negli occhi a un innocente / e quando lui chiese perché / lui gli risposte questo è niente...". Con questi versi di Fabrizio de André vogliamo "festeggiare" il 2 giugno e la sua stupida e inutile manifestazione di militarismo da operetta. (LM & RV)
Riccardo Venturi 2/6/2005 - 11:53
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The Fletcher Memorial Home

The Fletcher Memorial Home
[1983]
Roger Waters-David Gilmour
Album: "The Final Cut"

Il disco intero è dedicato alla memoria di Eric Fletcher Waters (1913-1944), il padre di Roger Waters che perse la vita combattendo durante la seconda guerra mondiale, nel corso della battaglia di Anzio nel gennaio 1944 (si vedano anche Us And Them e When The Tigers Broke Free). Waters aveva appena quattro mesi, e quindi non ebbe mai la possibilità di conoscere suo padre.

Un'introduzione all'album si trova nel commento alla prima canzone, The Post-War Dream.

"The Fletcher Memorial Home" is a song by Roger Waters, performed by Pink Floyd. The song appears on their 1983 album, The Final Cut. It is the eighth track on the album, and is arranged between "Get Your Filthy Hands Off My Desert" and "Southampton Dock". It was performed live by Roger Waters for the first time in 2006. The song is also featured on the Pink Floyd compilation... (continua)
Take all your overgrown infants away somewhere
(continua)
1/6/2005 - 15:08
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Get Your Filthy Hands Off My Desert

Get Your Filthy Hands Off My Desert
[1983]
Roger Waters
From / da "The Final Cut"

Un'introduzione all'album si trova nel commento alla prima canzone, The Post-War Dream.

Non c'è bisogno di spiegare chi sono Breznev e Maggie (Thatcher), Galtieri è l'ultimo dittatore argentino protagonista della guerra delle Falklands, mentre Menachem Begin era il Primo Ministro israeliano all'epoca dell'invasione del Libano nel 1982.

Like the rest of the album, this focuses on war, and Roger Waters' displeasure with "Maggie," Prime Minister at that time. Thatcher had just initiated the Falkland Islands "war," referred to obfuscatorially in "The Post-War Dream." This is most likely what the song refers to in the lines about taking the Union Jack (name for the British flag) and Maggie taking a cruiser to make him give it back. (thanks, Chase - S.L.C., UT)

"BREZHNEV TOOK AFGHANISTAN" - refers to Leonid Brezhnev's invasion of Afghanistan... (continua)
Brezhnev took Afghanistan
(continua)
1/6/2005 - 14:58
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Nordest Sacrifice

Nordest Sacrifice
Album : Pensieri di guerra (per Emergency

“Penso che la guerra nasca prima di tutto nella nostra cultura rispecchiandosi in ciò che noi definiamo società. Sono i nostri confini geografici e mentali che segnano il limite oltre il quale non riusciamo a vedere, a capire. E’ di questo che la guerra si alimenta.” (presentazione - Luca Bassanese)
A quale Dio rivolgi ancora le preghiere prima di dormire
(continua)
inviata da adriana 1/6/2005 - 11:59
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Lullaby For Hamza

Lullaby For Hamza
Album: Cuckooland (2003)

Lyrics by Alfreda (Alfie) Benge
Music by Robert Wyatt


Guardian story inspires lyrics for war lullaby

Robert Wyatt may not have won the Mercury Music Prize - in truth he did not expect to - but the biggest cheers at the ceremony were undoubtedly reserved for him.

Yesterday the British musician, acclaimed for his powerful, politically charged but wry songs, told how one of the stand-out tracks on his celebrated new album was inspired by an article in the Guardian about a boy born as the bombs began to fall at the start of the first Gulf war.

Wyatt's wife and writing partner, Alfreda (Alfie) Benge, wrote the lyrics for Lullaby to Hamza after being moved by the story of Hamza al-Gahnem, who spent the first 40 days of his life being nursed in an underground shelter.

Perhaps best known for the anti-Falklands-war song Shipbuilding, Wyatt had been casting around for... (continua)
When bombers bomb again,
(continua)
inviata da Marco Di Lillo 31/5/2005 - 15:18
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Zero Landmine

Zero Landmine
Testo di David Sylvian
Musica di Sylvian e Ryuichi Sakamoto

EP Zero Landmine (2001)
This Is My Home
(continua)
inviata da Marco Di Lillo 31/5/2005 - 15:06
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World Citizen

World Citizen
(2003)

Testi di David Sylvian
Musica di Sylvian e Ryuichi Sakamoto
There goes one baby's life
(continua)
inviata da Marco Di Lillo 31/5/2005 - 14:55
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A Life (1895 - 1915)

A Life (1895 - 1915)
(1998)
Uniform
(continua)
inviata da Marco Di Lillo 31/5/2005 - 14:42
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1943

1943
Come vorrei tramutare in oro la vita piena di dolore
(continua)
inviata da Marco Di Lillo 31/5/2005 - 14:33
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Serenata mai sonata

Serenata mai sonata
dallo spettacolo teatrale "Roccu u stortu" scritto da Francesco Suriano e messo in scena dalla Compagnia Krypton di Firenze, diretto e interpretato da Fulvio Cauteruccio.
Il disco registrato a Bologna nell'ottobre 2001 e prodotto dal Parto delle nuvole pesanti, si compone di 23 tracce, tra parti recitate dall'attore Fulvio Cauteruccio e 7 canzoni originali scritte per lo spettacolo più due brani già appartenenti al repertorio del gruppo e pubblicati nel primo disco, ALISIFARE (1995), che sono DISERZIONE E RAGGIA, completamente riarrangiati.

sito ufficiale
Roccu, pure l'amici su spariti
(continua)
29/5/2005 - 16:11
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Diserzione

Diserzione
(Voltarelli - De Siena)
da Alisifare (1994)

"La canzone è ispirata alla storia di Ceraso, un giovane calabrese che si arruolò per prendere parte alla "missione di pace" in Libano all'inizio degli anni '80. In paese Ceraso divenne una vera e propria personalità quando, al ritorno da Beirut si comprò con i soldi guadagnati al fronte la macchina nuova. Una Allegro della Austin, autentica sciccheria per quel periodo. Bastò quello per farlo divenire un beniamino dei giovani del luogo. Un soggetto ideale, insomma, per raccontare in modo ironico la solita vecchia storia della guerra vista come possibilità estrema per raggiungere il riscatto economico."
(Peppe Voltarelli)
Cerasu è jutu aru Libano
(continua)
29/5/2005 - 16:07
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Bella da morire

Bella da morire
dall'album "HSL"
2004
La guerra è bella a marzo perchè
(continua)
inviata da adriana 28/5/2005 - 17:22
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Polvere

Polvere
Musica: Il Vizènt. Testo: Gerry.

Questa canzone è stata inserita nell'album
"Pensieri di Guerra" progetto VicenzaLIVE per Emergency.
Poi nell'album "Primavera a gennaio"
Lo sai, lo sai, lo sai che non mi piace il vento
(continua)
inviata da adriana 28/5/2005 - 16:06
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Holiday in Ramallah

Holiday in Ramallah
Da "Así es mi vida" [2002]
Si tratta di un pezzo strumentale dub sullo sfondo del rumore dei carriarmati israeliani a Ramallah.
28/5/2005 - 15:16
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Il 20 Luglio 2001

Il 20 Luglio 2001
[2006]
Album: Al mercato

Dall'album "Oggi che il qualunquismo è un arte mi metto da parte e vivo le cose a modo mio"

Con la partecipazione di King Naat Veliov e The Original Kocani Orkestar
Al centro dello schermo
(continua)
inviata da adriana 28/5/2005 - 14:34
Percorsi: Genova - G8
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L’Ultimo Testimone

L’Ultimo Testimone
Testo e musica Paolo Enrico Archetti Maestri, tratta dal mini cd La Banda Tom e altre Storie Partigiane dall'album Resistenza

Canzone di lotta e di speranza, canzone di pace e libertà. Nelle note ho scoperto che è anche ispirata al volume "Lettere dei Condannati a Morte".
Una lettera accorata . l'ultima - di un uomo che aspetta la morte e prima che il suo destino si compia vuole passare il testimone a quelli che verranno.

«Ispirata anche dal volume "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana, 8 settembre 1943, 25 aprile 1945"(Einaudi), è una vera e propria cavalcata sonora che trasmette continue emozioni grazie all'incedere ritmico del brano, caratterizzato da una miscela di suoni acustici e caldi loop elettronici e da un testo partecipe, vibrante e commovente. »
(dal sito ufficiale)


Yo Yo Mundi: Resistenza

15 gennaio 1945: 13 partigiani della Brigata Tom di Casale... (continua)
Ho scritto a mia madre,
(continua)
inviata da Lupita Hernandez 28/5/2005 - 13:54

Attilio

Attilio
Mattino d'estate aria tiepida
(continua)
inviata da adriana 27/5/2005 - 19:13
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Le stazioni di una passione

Le stazioni di una passione
Album "UNA VOLTA PER SEMPRE" 1995
Li ho visti in mezzo al campo
(continua)
inviata da adriana 27/5/2005 - 18:08
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Sobre la pau

Sobre la pau
[1968]
Testo e musica di Raimon

Questa canzone, dall'autore dedicata a Ernesto Che Guevara, è in realtà una riflessione sulla pace e su che cosa essa forse non debba mai essere. La inseriamo proprio per questo, anche se non è strettamente una "canzone contro la guerra" (RV).

Riprendo il testo da "La musica dell'Altra Italia".
De vegades la pau
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/5/2005 - 23:48
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Should I ever be a Soldier

Should I ever be a Soldier
[1913]
Testo di Joe Hill
Sull'aria di "Colleen Bawn" di J.Fred Helf [1906]

Pubblicata per la prima volta nell'edizione del 6 marzo 1913 del "Little Red Songbook" degli Industrial Workers of the World.
We're spending billions every year
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/5/2005 - 23:00

Volontaires de la Liberté

Jean-Noël Dumont
Riprendo il testo da "La Musica dell'altra Italia".
A tes côtés peuple héroïque,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/5/2005 - 22:10
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Viens chez moi!

Viens chez moi!
Testo e musica di Charles D'Avray

Una canzone in cui una sola strofa è decisamente contro la guerra, ma che anche nelle rimanenti esprime lo spirito di libertà e di tolleranza che sono alla base di ogni tipo di antimilitarismo.

Riprendo il testo da "La musica dell'altra Italia"
Je dédie cette oeuvre aux anarchistes
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/5/2005 - 21:53
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Die Arbeitsmänner, oder Proletarierlied, oder Wer schafft das Gold zutage?

Die Arbeitsmänner, <i>oder</i> Proletarierlied, <i>oder</i> Wer schafft das Gold zutage?
[1870]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Johann Most
Musica / Music / Musique / Sävel:
→ Zu Mantua in Banden (Andreas-Hofer-Lied)
[Julius Mosen, 1831 / Leopold Knebelsberger, 1844]



Dal Tirolo antinapoleonico ai canti operai e partigiani e alle loro versioni:
Lo Andreas Hofer-Lied e gli “Hoferidi”
From anti-Napoleon Tyrol to Workers' and Partisan Songs and their Versions:
The Andreas Hofer-Lied and the “Hoferides”

- Andreas Hofer-Lied (Zu Mantua in Banden), Julius Mosen 1831 / Leopold Knebelsberger 1844
- Die Arbeitsmänner, oder Proletarierlied, oder Wer schafft das Gold zutage?, Johann Most 1870
- Lied der Jugend, oder Dem Morgenrot entgegen, oder Die junge Garde, Arnold Heinrich Eildermann 1907
- Ihr Brüder in den Städten dort, Sylvester Heider 1943


Johann Most (1846-1906)

Per molti, Johann Most, nato a Augusta (Augsburg) il 5 febbraio 1846, ha rappresentato -sia per le... (continua)
Wer schafft das Gold zutage?
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/5/2005 - 21:48
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The Foggy Dew

anonimo
The Foggy Dew
[ca. 1916/17]
Tradizionale irlandese
[Il testo è forse del poeta e cantore di strada C.Charles O'Neil]

Si tratta di uno dei più noti canti tradizionali ispirati alla rivoluzione irlandese del 1916, culminata nella "Bloody Easter" (pasqua di sangue; si veda anche Before Ireland Can Go Free).
La canzone è stata interpretata ed incisa, con vari arrangiamenti, praticamente da tutti i più grandi nomi della musica irlandese e di area celtica, da Alan Stivell, di cui ha sempre rappresentato un brano fisso nei concerti fin dagli anni'70, fino all'ultima versione dello storico gruppo dei Chieftains, assieme a Sinead O'Connor, nell'album "The Wide World Over" (2002).



The Foggy Dew (in italiano "La nebbia del mattino") è una ballata irlandese, che descrive la Sollevazione di Pasqua del 1916 con lo scopo di incoraggiare gli irlandesi a combattere per la causa irlandese, piuttosto che per gli... (continua)
As down the glen one Easter morn
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/5/2005 - 11:33
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All You Fascists

All You Fascists
Testo di Woody Guthrie [1936]
Musica originale di Woody Guthrie
Nuova musica di Billy Bragg [2000]

Testo ripreso dal sito ufficiale della Woody Guthrie Foundation.

Un celebre testo di Woody Guthrie che ha trovato la sua convincente musica molti anni dopo, per mano di Billy Bragg, che l'ha registrata anche con i Wilco.
I’m gonna tell you fascists
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/5/2005 - 03:05

Il canto del brigante viaggiatore

Il canto del brigante viaggiatore
È una canzone molto forte e diretta,tratta di responsabilità storiche,di ipocrisie,di ostracismo,di violenza,di terrore e guerra.
È un punto di vista circa i grandi drammi dell'umanità, spesso passati sotto occhi bendati e acritici.
Nella via deserta che porta all'equilibrio
(continua)
inviata da michèl 25/5/2005 - 19:40
Una raccomandazione per tutti i collaboratori: si prega di NON INVIARE TITOLI DI CANZONI PRIVE DEL RELATIVO TESTO. Chi invia una canzone DEVE sempre inviarne anche il testo. Grazie!
Riccardo Venturi 25/5/2005 - 17:57
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Home

Home
Testo e musica di Michael Bublé.

La canzone di un soldato americano a giro per il mondo, ma che vuole soltanto tornare a casa dalla sua donna. Un tema semplice semplice, e vero vero.

Il testo è ripreso da:
http://www.dartagnan.ch/article.php?sid=3391
Another summer day
(continua)
inviata da ALEX DA SALERNO 25/5/2005 - 17:48

Storia di un soldato

Storia di un soldato
Tradizionale inno contro la guerra,sulle orme della "Guerra di Piero", ma con alcuni tratti distintivi molto forti:

1) la morte vissuta in una solitudine e abbandono totale,nel quale anche la natura ,e in questo caso le stelle,si voltano a contemplare altre terre.

2) il suicidio come gesto di disperazione,ma sopratutto di angosciosa liberazione dal rimorso d'aver commesso azioni efferate a danni d'altri esseri umani,dunque l'umanità che soppianta la logica della violenza,ma che nello stesso tempo cede sotto i colpi del rimorso e della morte, assoluta padrona della scena.

3) l'atto di guerra, imposto dalla cieca logica del potere, non come imperante necessità, ma come uno sfizio di un re capriccioso e affamato di ricchezze,che come al solito, coinvolge nel suo progetto osceno, chi non può far altro che subire il suo potere.
Sorgeva il sole, sveniva la luna
(continua)
inviata da michèl 25/5/2005 - 15:36
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Never Stand Alone

[2000]
Testo e musica di Heather Lev

Da: http://www.newsongsforpeace.org
(Sito ufficiale dell'UNESCO)
For there's battles to be won
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/5/2005 - 01:58
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Shalom

Shalom
Testo e musica di Bruce Burger
[2003]

Canzone liberamente scaricabile da:
http://www.newsongsforpeace.org
(Sito ufficiale dell'UNESCO)
Why can't it be now?
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/5/2005 - 01:53
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Warchild

Warchild
[2003]
Altri interpreti: Dave Olsen, Steve Sherman
da New Songs For Peace

Una canzone sui "bambini-soldati" strappati a forza dalle loro famiglie e costretti a trasformarsi in macchine di morte al servizio dei vari "signori della guerra", in Africa e altrove.
How long must children die in battle
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/5/2005 - 01:50
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Pour les enfants du monde entier

Pour les enfants du monde entier
[1984]
Parole e musica di Yves Duteil
Dall'album "Ton absence"
Pour les enfants du monde entier
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/5/2005 - 01:11
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Si vis pacem

Si vis pacem
[1977]
Testo di Jean-Roger Caussimon
Musica di Jean-Marie Sénia



Si vis pacem
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/5/2005 - 00:24
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Peace Frog

Peace Frog
Album: "Morrison Hotel" (1970)

Il sangue nelle strade di Chicago si riferisce alla Convention Democratica del 1968, teatro di proteste contro la guerra nel Vietnam violentemente represse.

Per il resto l'interpretazione della canzone è abbastanza difficile. I versi che parlano degli Indiani si riferiscono ad un incidente sull'autostrada in cui si imbattè la famiglia Morrison e che rimase impresso nelle mente di Jim, allora bambino. La scena è anche ripresa all'inizio del film The Doors di Oliver Stone.

Vedi anche Song Facts.

Sui fatti di Chicago si veda anche Chicago (We Can Change The World) di Graham Nash
There's blood in the streets, it's up to my ankles
(continua)
24/5/2005 - 22:18
Oggi è il 24 maggio 2005, 90° anniversario dell'entrata dell'Italia nell'inutile strage della "grande guerra". Vi invitiamo a leggere (e a cantare) O Gorizia, tu sei maledetta, Il 24 maggio 1915 e Mio nonno partì per l'Ortigara di Chiara Riondino.
Riccardo Venturi 24/5/2005 - 13:47
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La Nave

La Nave
Testo e musica di Massimiliano D'Ambrosio
Dall'album “Il Mio Paese”
Con due soldi di speranza
(continua)
inviata da adriana 23/5/2005 - 07:18
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Masters Of War

Masters Of War
SPAGNOLO / SPANISH [3] -Autore sconosciuto/Unknown author

Ulteriore versione spagnola, da questa pagina

A third Spanish Version, from this page
SEÑORES DE LA GUERRA
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/5/2005 - 18:14
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Nostra Signora del golpe

Nostra  Signora del golpe
2005
(E. De Angelis – F. Guarino – E. De Angelis)

Dall'album "Le allodole di Shakespeare"
Nostra Signora del Golpe liberaci dal male
(continua)
inviata da adriana 22/5/2005 - 15:05
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Avola, 2 dicembre

Avola, 2 dicembre
Nizza 22.05.2005
[AVOLA 2 DECEMBRE]
(continua)
inviata da Daniel Bellucci (Nizza) 22/5/2005 - 14:09
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Una Perfecta Excusa

Una Perfecta Excusa
Da: Radio Rebelde (2002)
Da uno scritto di Luis Sepúlveda

"Questo brano è nato da una poesia che ci ha dato Sepulveda: ci abbiamo lavorato sopra, l'abbiamo rivisitata. È un pezzo molto fresco, con un bel riff particolare come non ce n’erano venuti prima. Parla del popolo di sinistra che vuole guardare avanti e continuare a credere"
(Cisco)

Ramblers Dub - Una Perfecta Excusa - Carretera Austral - La legge giusta - Primo potere - Maisha - Veleno - Pirata satellitare – Ghetto - Mamagranda - Newroz - Terra del fuoco - Triste, solitario y final
Una perfecta excusa para aprender a querernos
(continua)
inviata da adriana 22/5/2005 - 11:48
A volte ci dimentichiamo delle canzoni fondamentali che inseriamo con un colpevole ritardo: è il caso di Guantanamera.
Riccardo Venturi 22/5/2005 - 11:10
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Una casa al sole

Una casa al sole
La voce dell'uomo(1974)

Sergio Endrigo è l'autore della musica e del testo in questo brano da lui interpretato.

(Alberta Beccaro - Venezia)
Pensa pensa
(continua)
inviata da adriana 22/5/2005 - 10:40
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Fare festa

Fare festa
Da: Qualcosa di meglio (1993)

Testo e musica di questo brano sono dello stesso Sergio Endrigo.

(Alberta Beccaro - Venezia)

«L’intolleranza religiosa, il vero argomento di “Fare festa”, è causa anche di interessi materiali, il fanatismo religioso è frutto dell’ignoranza e molti ne approfittano per questioni territoriali, per rivendicazioni economiche. Ci sono tante guerre inutili, il terrorismo che impazza, si uccide in Afghanistan, in India, in Pakistan, in Irak, non parliamo poi di Palestina e Istraele, "ci si ammazza volentieri/ oggi come e più di ieri".. è una cosa tremenda.»

- Possiamo pensare a un cambiamento?

«Mah!? Prima che io muoia no, però può darsi che tra 300-400 anni qualcosa cambi.»
(Intervista a Sergio Endrigo di Paolo Predieri)
"Fare festa" è il brano di chiusura di un album, "Qualcosa di meglio" (1993), da tempo irreperibile e piuttosto raro perchè mai ristampato dopo... (continua)
Sarebbe bello fare festa tutti insieme
(continua)
inviata da adriana 22/5/2005 - 10:12
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Bassi Fondali

Bassi Fondali
Dall'album :Qualcosa di meglio (1993)
La copertina di "Qualcosa di meglio", album del 1993, mai ristampato finora, dal quale è tratto il brano "Bassi fondali":

La musica è di Sergio Endrigo.
Il testo vede come autrice, oltre allo stesso Sergio Endrigo, anche sua moglie Maria Giulia Bartolocci, detta Lula, che lo rese vedovo l'anno seguente.
(Alberta Beccaro - Venezia)
Tempi complicati i nostri tempi
(continua)
inviata da adriana 22/5/2005 - 10:03
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Il soldato di Napoleone

Il soldato di Napoleone
[1962]
Dall'album "Sergio Endrigo"
Testo di PierPaolo Pasolini
Musica di Sergio Endrigo
Adattamento dal poemetto pasoliniano in friulano "Il soldât di Napoleon" dalla raccolta intitolata "La meglio gioventù" (1954)

Nel 1966 Umberto Simonetta, autore del programma "Canzoniere minimo", invita Endrigo a cantarla in televisione. La direzione RAI censura l’iniziativa per alcuni versi "disgustosi" e propone agli autori di eliminarli. Pasolini ed Endrigo rifiutano.
(fonte: rockol)

La canzone, sulla musica di Endrigo, fu interpretata anche dall'attrice Laura Betti, che di Pasolini fu intensa amica, nello spettacolo "Giro a vuoto".

I versi raccontano di un giovane che per non morire di freddo squarcia il ventre al suo cavallo e si scalda con le sue viscere.

"La meglio gioventù", titolo della raccolta di Pasolini, è un riferimento a una canzone degli alpini. La stessa espressione è ripresa... (continua)
Addio, addio Casarsa vado via per il mondo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/5/2005 - 02:41
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La rosa bianca

La rosa bianca
[1963]
Originariamente nell'album "Endrigo"
Testo e musica di Sergio Endrigo
Versione italiana di una poesia di José Martí

Una stupenda poesia di pace e di amicizia del più grande poeta cubano, José Martí, è diventata una delle canzoni di Sergio Endrigo più giustamente note nel mondo. Sarebbe bene non dimenticarsi che, oramai quasi dimenticato in Italia, Sergio Endrigo resta un cantautore ancora assai apprezzato ovunque nel mondo si senta parlare di libertà e poesia.
Invitato a Cuba per tenere un concerto nel 1964, Endrigo cantò questa canzone (invertendo l'ordine delle strofe: prima l'originale spagnolo e poi la versione italiana) davanti a decine di migliaia di spettatori. Tra di essi vi era Ernesto Che Guevara.

(RV)

*

Naturalmente la poesia di José Martí è alla base anche di Guantanamera.

*

“La rosa bianca” parla di qualcosa simile al porgere l’altra guancia, al cercare di perdonare,... (continua)
Coltivo una rosa bianca
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/5/2005 - 02:36

Dolor de Arabia

Dolor de Arabia
A la Guerra de Iraq

Poema de Joaquin Sabina
Non messo in musica finora
Mierda de gato al coronel que mata
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/5/2005 - 02:26
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Le déserteur

Le déserteur
SPAGNOLO / SPANISH / ESPAGNOL [4] -Poemas Por la Paz


Ulteriore versione spagnola (anonima)
da Poemas por la Paz (in formato .PDF)

Alternative (anonymous) Spanish translation from Poemas por la Paz (in .PDF format)

Autre version espagnole (anonyme) d'après Poemas por la Paz (en format .PDF).
EL DESERTOR
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/5/2005 - 02:22

Les P.A.F.S.

Les P.A.F.S.
21 maggio 2005
I P.A.F.
(continua)
22/5/2005 - 02:10




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