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Keine Macht für Niemand

Keine Macht für Niemand
[1972]
(Möbius-Steitz)
Album: "Keine Macht für Niemand"

Einer der bekanntesten Songs der Gruppe Ton Scheibe Scherben - von ihrer gleichnamigen 72er Doppel-LP.
Una delle più note canzoni del gruppo "Ton, Steine, Scherben", dal loro omonimo LP doppio del 1972.


Keine Macht für Niemand ist der Name des zweiten Albums und zugleich das wohl bekannteste Lied der Band Ton Steine Scherben. Die Doppel-LP von 1972 wird auch als „die Weiße“ bezeichnet, da das Cover sehr schlicht – weißer Hintergrund, schwarze Schrift – gehalten ist.

Das Album als Gesamtwerk, wie auch das Lied Keine Macht für Niemand prangert gesellschaftliche und politische Missstände an. Die Texte fordern zum Widerstand gegen das bestehende System auf. In Die letzte Schlacht gewinnen wir wird die Forderung nach einem Ersetzen des kapitalistischen Systems am deutlichsten. Gleichzeitig ist „Keine Macht für Niemand“ eine parolisierte... (continua)
Ich bin nicht frei und ich kann nur wählen
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/6/2005 - 21:19
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Ami Go Home

Ami Go Home
Testo di Ernst Busch
Musica di Hanns Eisler

Der Text dieses Liedes stammt von Ernst Busch; und Hanns Eisler komponierte die Musik nach einem alten amerikanischen Volkslied.

Il testo di questa canzone è di Ernst Busch; Hanns Eisler compose la musica basandosi su una vecchia canzone popolare americana
Was ist unser Leben wert,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/6/2005 - 21:08

Wir wolln Frieden auf lange Dauer

Wir wolln Frieden auf lange Dauer
Worte: Jens Gerlach und Paul Dessau, nach Losungen der Hamburger Arbeiter vom 17. April 1958

Testo di Jens Gerlach e Paul Dessau, dalle risoluzioni dei lavoratori amburghesi del 17 aprile 1958.
Wir wolln Frieden auf lange Dauer.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/6/2005 - 20:51
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Bei Leuna sind viele gefallen

anonimo
[1919/21]

Arbeiterkampflied, nach 1919, diese Textfassung nach den mitteldeutschen Märzkämpfen 1921 entstanden
Worte und Weise: mündl. überliefert. Musik: Nach "In Frankreich sind viele gefallen"
Canto di lotta dei lavoratori del 1919. La presente versione proviene dalla "Lotta di Marzo" del 1921 nella Germania centrale.
Musica e testo: dalla tradizione popolare. La melodia è quella di un canto popolare della I guerra mondiale, "In Frankreich sind viele gefallen".

Das Leuna-Lied war eines der bekanntesten und beliebtesten Arbeiterlieder in der Zeit der Weimarer Republik. Es ist aus den Kämpfen def deutschen Arbeiterklasse in den revolutionären Nach-kriegsjahfen hervorgegangen und aus dieser Zeit in vielen Varianten bekannt. Die vorliegende Fassung schildert die Klassenkämpfe der Jahre 1921 und 1923, bei denen besonders die Städte Leuna, Halle und Eisleben Brennpunkte der revolutionären... (continua)
Bei Leuna sind viele gefallen,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/6/2005 - 20:40
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In A Desert

In A Desert
Testo di / Lyrics by Igeta (Igeta Gaiķe)
Musica di / Music by Dorians

Testo ripreso da / Lyrics available at:

http://www.dziesmas.lv/index.asp?page=alpha&letter=I
I stood lonely and wild, small and ashamed
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/6/2005 - 18:07
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Я вырос в ленинградскую блокаду

Я вырос в ленинградскую блокаду
[1961]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij
Я вырос в ленинградскую блокаду,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/6/2005 - 21:47

Gacha que strano

Gacha que strano, sta noustro realtà
(continua)
inviata da adriana 25/6/2005 - 21:28

L'armée Espagnole dans nos vallées

anonimo
Tradizionale della Val Chisone
[fine XVI secolo]

Testo ripreso da:
http://www.escabot.com/comun/repertori/Armee.htm

"Valadas occitanas, 1593. L'armada espanhòla esbandàa en las valadas rauba, brusa e tua tot çò que se tròba denant.Tristament famoses son estats i chaples en Val Maira e las valadas valdesas. I paures escapats al massacre s'escarelen ent'i boscs. Maldicha la guerra, vorgua dai potents e facha combatre a la paura gent. La chançon es en francés, lenga oficiala dal valdisme."

"Valli occitane, anno 1593. L'armata spagnola sbandata nelle valli ruba, brucia e ammazza tutto ciò che le si para innanzi. Tristemente famose sono rimaste le carneficine compiute in val Maira e nelle valli valdesi. I poveri scampati al massacro si disperdono nei boschi. Maledetta la guerra, vouta dai potenti e fatta combattere alla povera gente. La canzone è in francese, lingua ufficiale del valdismo."
Mon Dieu, quelle misère de tant de réfugiés,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/6/2005 - 17:34
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Lo conscrit de l'an 1810

anonimo
Lo conscrit de l'an 1810
Tradizionale occitana del Languedoc.
Si tratta, in grandi linee, della versione occitana de Le conscrit du Languedô (Fanfan); ma presenta differenze testuali tali, che preferiamo inserirla come canzone autonoma.

Il testo è ripreso da L'Escabot
Iu siu un paure conscrit
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/6/2005 - 17:27

Minoranças

In lingua occitana, dal sito ufficiale
E coumo en fioc de neoou que calo drech da lou slà
(continua)
inviata da adriana 25/6/2005 - 14:43

La mia libertà

La mia libertà
Testo e musica di Massimiliano Larocca
dall'album "Il ritorno delle passioni"
[2005]
La mia libertà
(continua)
inviata da adriana 25/6/2005 - 12:59
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Soldier Song

Soldier Song
The White Goddess (1997)

è bella l'immagine del soldato, a me ha fatto pensare come in effetti è brutto che la mitologia spesso esalti la guerra e "valori" come l'orgoglio, il coraggio, anziché il valore della vita
A well trained army of starlings changes direction,
(continua)
inviata da Lucia 25/6/2005 - 12:33
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Sombrero Azul

Sombrero  Azul
El pueblo salvadoreño
(continua)
inviata da adriana 25/6/2005 - 11:24
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The Wars O' Germany

The Wars O' Germany
[1822]
Lyrics by William Motherwell
Testo di William Motherwell

Dall'album "Leaving St.Kilda" (1996)
From the LP "Leaving St. Kilda" (1996)

Testo ripreso da
Lyrics available at
Celtic Lyrics Corner





Pur essendo stata scritta da William Motherwell (il grande antiquario e giornalista scozzese che fu tra le principali fonti per Francis James Child con le sue raccolte di ballate tradizionali) nel 1822, The Wars O'Germany fu conosciuta soltanto nel 1862, quando fu inclusa da Robert Chambers in The Songs of Scotland Prior to Burns. La canzone sembra riandare al tempo della Guerra dei Sette Anni (che in realtà ne durò nove, dal 1754 al 1763), la quale vide le truppe britanniche impegnate perlopiù in territorio tedesco.
Wae be tae the orders that mairched my love awa'
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/6/2005 - 23:27
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The Island

The Island
Album: Back To The Centre - 1986
They say the skies of Lebanon are burning
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/6/2005 - 23:14

A Boy Named Bush

A Boy Named Bush
[2003]
Testo di/Lyrics by Jason Andreas
Music: to the tune of "A Boy Named Sue" by Johnny Cash
Musica: sull'aria di "A Boy Named Sue" di Johnny Cash

Il testo è ripreso da Political Songs

Lyrics are reproduced from Political Songs
My daddy bombed them when I was wee
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/6/2005 - 19:29
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Oltre la collina

Oltre la collina
Testo di Roberto Bignoli.
Oltre la collina
(continua)
inviata da PressWorld 23/6/2005 - 15:15
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Le lacrime di Dio

Testo e musica di Roberto Bignoli
Ho sognato le lacrime di Dio
(continua)
inviata da PressWorld 23/6/2005 - 15:12
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Inno del primo maggio

Inno del primo maggio
Testo di Pietro Gori
Musica di Giuseppe Verdi (Va, pensiero dal "Nabucco")

L'Inno del Primo Maggio fu scritto da Pietro Gori sulla base della melodia del Va’ pensiero, il coro del Nabucco verdiano, nel 1892, nel carcere milanese di San Vittore dove era stato rinchiuso preventivamente: si avvicinava il primo maggio, in Sicilia i lavoratori cominciavano a prendere coscienza politica radunandosi nei Fasci (cui probabilmente si fa riferimento nel testo del canto) e gli agitatori anarchici dovevano essere messi in condizione di non nuocere all’ordine pubblico… Ma Gori sapeva che la parola e il canto racchiudono una forza immane, e nella sua cella scrisse il “bozzetto drammatico in un atto” Primo Maggio, che avrebbe riscosso un grande successo, specialmente negli Stati Uniti dove Gori sarebbe stato qualche anno più tardi. A Paterson (“capitale” degli anarchici nordamericani – di lì sarebbe... (continua)
Vieni o Maggio t'aspettan le genti
(continua)
inviata da adriana 23/6/2005 - 14:40
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Sangre en la manifestación

Sangre en la manifestación
Dall'album "Hay por que luchar"
Como ya sabeis en estos ultimos meses están habiendo un güevo de manifestaciones contra la globalización, banco mundial y todas esas movidas capitalistas. Y cuando surgió la noticia del brutal asesinato de Carlo Giuliani, decidieron dedicarle especialmente esta canción, pero en realidad está dedicada a todos los muertos del sistema.
La violencia para reprimir
(continua)
inviata da adriana 22/6/2005 - 14:40
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El Despertar de la historia

El Despertar de la historia
EL DESPERTAR DE LA HISTORIA
Letra y Música Alí Primera. Intérprete: Alí Primera
Un tropel de caballos
(continua)
inviata da adriana 22/6/2005 - 06:09
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Cuando las águilas se arrastren

Cuando las águilas se arrastren
Cuando el soldado
(continua)
inviata da adriana 21/6/2005 - 19:45
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Caro Mondo

Caro Mondo
1995
Parole nel cuore

E. De Angelis M. Testoni
Caro Mondo non so più sorridere
(continua)
inviata da adriana 21/6/2005 - 16:14

Conmovidos, pero serenamente

Conmovidos, pero serenamente
Cuando hace apenas días
(continua)
inviata da adriana 21/6/2005 - 16:04
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Si somos americanos

Si somos americanos
[1965]
Parole e musica di Rolando Alarcón
Nel disco “Rolando Alarcón y sus canciones”
Il ritmo di questa canzone è il cachimbo, danza cilena tipica della regione settentrionale del Tarapacá.

(Bernart Bartleby)
Si somos americanos,
(continua)
inviata da adriana 21/6/2005 - 14:25

Among Those Killed In The Dawn Raid Was A Man Aged A Hundred

Among Those Killed In The Dawn Raid Was A Man Aged A Hundred
Poesia di Dylan Thomas [1940]
Musica e arrangiamento di Maggie Holland e John Renbourne [1981]

Alla perenne ricerca in rete di Canzoni contro la guerra, non mi ero accorto che in una piccola, semidimenticata cassetta stereo registrata tanti e tanti anni fa, Maggie Holland interpretava la sua versione musicata di una delle più belle poesie di Dylan Thomas. Rimedio alla cosa riprendendo il testo della poesia dalla classica edizione thomasiana in lingua italiana, "Poesie" di Dylan Thomas, cura e traduzione di Ariodante Marianni, edizioni Mondadori (Oscar n° 254), Milano, settembre 1971 (IIa edizione), pag. 188.

Nato a Swansea nel 1914, Dylan Marlais Thomas trascorre un'infanzia e un'adolescenza assimilando profondamente la tradizione celtica del Galles. Giornalista, sceneggiatore cinematografico e radiofonico, attore, ineguagliabile dicitore e narratore, ma soprattutto poeta di impetuosa... (continua)
When the morning was waking over the war
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/6/2005 - 01:54
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Vent'anni in più

Vent'anni in più
Dall'E.P. promozionale "L'anima che scotta (Luglio 2003)"
Bene bene generale, hai vent'anni in più.
(continua)
inviata da adriana 20/6/2005 - 22:11
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Siguen las guerras

Siguen las guerras
Dall'album :"Triciclo en picada"
El era un buen muchacho
(continua)
inviata da adriana 20/6/2005 - 19:42
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Masters of War

Masters of War
Dall'album The Crusher. Una canzone leggermente diversa da quella più famosa con lo stesso titolo...
STRIKE!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/6/2005 - 18:33
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Rasponi per la pace

Rasponi per la pace
Esilarante interpretazione di Lello Vitello della versione livornese di Riccardo Venturi di The 10 Days of Wanking.
È forse la prima interpretazione fatta appositamente per le CCG...
Qui sono riportate le varianti di Lello al testo originale (che Lello ha in pratica ha tradotto dal livornese al fiorentino).

«Una richiesta particolare, in cui Maso mi ha invitato a fare una cover di un pezzo in lingua forestiera per il suo sito di canzoni contro la guerra, sono felice di contribuire a una buona causa, cioe' quella delle seghe. La traduzione in italiano e' stata fatta dal mio amico Riccardo Venturi, non sono riuscito a rispettare la musica originale, che aveva una metrica troppo arzigogolata per un cantautore alla bona, e l'ho sostituita con una di Branduardiana memoria.»
(Lello Vitello)
Far bene le seghe fa bene alla pace
(continua)
20/6/2005 - 00:32

מלחמה

מלחמה
Milkhome
[1916]
Testo di Avrohom Reyzen
Musica di Michael Gordon [1823-1890]
Lyrics by Avrohom Reyzen
Music by Michael Gordon
אוי מאַמע כ’וויל אַ ביזל מילך.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/6/2005 - 02:35
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אַלע ברידער

אַלע ברידער
Ale brider
[1890]
Testo di Morris Winchevsky
Lyrics by Morris Winchevsky

Musica di adattamento popolare
Music adapted from a folk tune


Ale Brider, considerata un po' come una sorta di "Internazionale" ebraica per il suo carattere di fratellanza e pace, è sicuramente la canzone più nota in tutto il mondo in lingua yiddish.
E', in origine, un adattamento di una poesia di Morris Winchevsky, intitolata Un mir davnen fun eyn sider; ben presto divenne l'inno del "Bund", la lega socialista ebraica di Theodor Herzl che fu il primo movimento socialista organizzato a livello europeo e mondiale.
Spesso e volentieri, alle strofe "canoniche" ogni singolo esecutore aggiungeva delle strofe estemporanee.

"Ale Brider" is an adaptation of a poem by Morris Winchevsky, "Un mir davnen fun eyn sider".
Folklorist A. Litvin notes that the song "was the most popular folksong that was sung in the old country,
mostly at Bundist parties...Each time it was sung something was added by each singer extemporaneously."

און מיר זײַנען אַלע ברידער, אוי, אוי, אַלע ברידער,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/6/2005 - 00:03

Storini: Uomo

[2003]
(senza altra indicazione)

Da alcuni anni la "Comunità di Base del Cassano" organizza un concorso "Canzoni di Pace" riservato ai ragazzi dei licei della zona, che devono comporre ed interpretare canzoni sul tema della pace e dell'opposizione alla guerra. Ve ne proponiamo alcune come testimonianza assai interessante di una canzone "dal basso", a metà tra la canzone d'autore allo stato embrionale e la canzone popolare.
Abbiamo preferito inserire queste canzoni, il cui titolo è comunque sempre preceduto dal nome dell'autore, a titolo collettivo della Comunità di Base del Cassano che ne è la promotrice e l'organizzatrice.
Tutti i testi sono ripresi da:
http://www.cdbcassano.it/testi_canzoni.htm

[Riccardo Venturi]
No alla guerra, no alla guerra
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2005 - 23:21

Gocce di Stelle: Fragile come la pace

[2003]
Testi: Simona Caruso e Giovanna Genova
Arrangiamento musicale: prof. Paolo Bellino

Da alcuni anni la "Comunità di Base del Cassano" organizza un concorso "Canzoni di Pace" riservato ai ragazzi dei licei della zona, che devono comporre ed interpretare canzoni sul tema della pace e dell'opposizione alla guerra. Ve ne proponiamo alcune come testimonianza assai interessante di una canzone "dal basso", a metà tra la canzone d'autore allo stato embrionale e la canzone popolare.
Abbiamo preferito inserire queste canzoni, il cui titolo è comunque sempre preceduto dal nome dell'autore, a titolo collettivo della Comunità di Base del Cassano che ne è la promotrice e l'organizzatrice.
Tutti i testi sono ripresi da:
http://www.cdbcassano.it/testi_canzoni.htm

[Riccardo Venturi]
Sospesa tra cielo e terra…
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2005 - 23:13

Keepers of the Gloom: Sick of Pain

[2003]
Testo di Valentina Romano
Musiche di Vincenzo Carducci, Antonio di Costanzo e Daniele Massari

Da alcuni anni la "Comunità di Base del Cassano" organizza un concorso "Canzoni di Pace" riservato ai ragazzi dei licei della zona, che devono comporre ed interpretare canzoni sul tema della pace e dell'opposizione alla guerra. Ve ne proponiamo alcune come testimonianza assai interessante di una canzone "dal basso", a metà tra la canzone d'autore allo stato embrionale e la canzone popolare.
Abbiamo preferito inserire queste canzoni, il cui titolo è comunque sempre preceduto dal nome dell'autore, a titolo collettivo della Comunità di Base del Cassano che ne è la promotrice e l'organizzatrice.
Tutti i testi sono ripresi da:
http://www.cdbcassano.it/testi_canzoni.htm

[Riccardo Venturi]

*

NB: Si noti l'attacco decisamente riecheggiante Masters Of War.
You that build all the weapons
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2005 - 23:03

Casa Irene: Nuje e 'a pace

[2003]
Testi e arrangiamenti: Casa Irene
Musiche: Irvin Vairetti

Da alcuni anni la "Comunità di Base del Cassano" organizza un concorso "Canzoni di Pace" riservato ai ragazzi dei licei della zona, che devono comporre ed interpretare canzoni sul tema della pace e dell'opposizione alla guerra. Ve ne proponiamo alcune come testimonianza assai interessante di una canzone "dal basso", a metà tra la canzone d'autore allo stato embrionale e la canzone popolare.
Abbiamo preferito inserire queste canzoni, il cui titolo è comunque sempre preceduto dal nome dell'autore, a titolo collettivo della Comunità di Base del Cassano che ne è la promotrice e l'organizzatrice.
Tutti i testi sono ripresi da:
http://www.cdbcassano.it/testi_canzoni.htm

[Riccardo Venturi]
Scassane ‘na casa pe’ senza niente
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2005 - 22:59

Walk On: La pace alle porte

[2003]
Testo e musica: Walk On

Da alcuni anni la "Comunità di Base del Cassano" organizza un concorso "Canzoni di Pace" riservato ai ragazzi dei licei della zona, che devono comporre ed interpretare canzoni sul tema della pace e dell'opposizione alla guerra. Ve ne proponiamo alcune come testimonianza assai interessante di una canzone "dal basso", a metà tra la canzone d'autore allo stato embrionale e la canzone popolare.
Abbiamo preferito inserire queste canzoni, il cui titolo è comunque sempre preceduto dal nome dell'autore, a titolo collettivo della Comunità di Base del Cassano che ne è la promotrice e l'organizzatrice.
Tutti i testi sono ripresi da:
http://www.cdbcassano.it/testi_canzoni.htm

[Riccardo Venturi]
Ecco la sabbia leva alto il volto cupo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2005 - 22:56

Luca Iavarone: Guerra preventiva

[2003]
Testo e musica di Luca Iavarone

Da alcuni anni la "Comunità di Base del Cassano" organizza un concorso "Canzoni di Pace" riservato ai ragazzi dei licei della zona, che devono comporre ed interpretare canzoni sul tema della pace e dell'opposizione alla guerra. Ve ne proponiamo alcune come testimonianza assai interessante di una canzone "dal basso", a metà tra la canzone d'autore allo stato embrionale e la canzone popolare.
Abbiamo preferito inserire queste canzoni, il cui titolo è comunque sempre preceduto dal nome dell'autore, a titolo collettivo della Comunità di Base del Cassano che ne è la promotrice e l'organizzatrice.
Tutti i testi sono ripresi da:
http://www.cdbcassano.it/testi_canzoni.htm

[Riccardo Venturi]
Oggi, al telegiornale, ho visto un fatto strano,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2005 - 22:54
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A Flower Down The Barrel Of A Gun

A Flower Down The Barrel Of A Gun
[2003]
Testo e musica di Daniel Gannaway

La canzone presenta dei sorprendenti punti di contatto con Proposta (Mettete dei fiori nei vostri cannoni) dei Giganti.
What we need is a
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2005 - 21:40

911 Fools

Ken Pinkstaff, Chuck Blaser & James Salazar
[2004]

Da/From: Centre For Political Song
Authors/Autori: Ken Pinkstaff, Chuck Blaser, James Salazar.
I remember that morning when
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2005 - 21:34
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One Love (People Get Ready)

One Love (People Get Ready)
Testo e musica di Bob Marley.
da "Exodus" (1977)

Even the title of this song, a simple case for brotherhood, has become a ubiquitous greeting around the world for men of good will. Its words express the essence of Bob's beliefs: global unity, achieved through the spirit of love. The 12" version, from the "Exodus" LP, wasn't released as a single until the "Legend" compilation came out in 1984: then this iconic song became a worldwide smash, spreading Bob's message, continuing his work. The version appearing on Songs of Freedom is a reworking of the 1965 Studio One release, again welded together with Curtis Mayfield's "People Get Ready".
(from bobmarley.com)
One Love! One Heart!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2005 - 21:25

[Hey soldato]

Da:
http://web.tiscali.it/solegemello/nuvole1.htm

Pubblico qui sotto l'email e la canzone inviatami da Ivano Caldelli di Verona...

Si dice che quando i cannoni tuonano le arti muoiono. E' per questo che in momenti come questo gli artisti, grandi o piccoli che siano, devono far sentire ancora più alta la loro voce. Anch'io, che faccio parte dei piccolissimi, mi unisco decisamente al coro di dissenso contro questa guerra imminente e assurda (come lo è stata qualsiasi altra) inviando una mia canzone.
Mi scuso se la lista dei 'cattivi' è così esigua ma, altrimenti, la canzone sarebbe durata troppo tempo (due o tre settimane, forse?) e, d'altra parte, della maggior parte di questi Signori della Guerra non si conosce il nome in quanto o agiscono nell'ombra nei loro palazzi del potere o sono degli anonimi Kamikaze. Quelli elencati (ben più famosi) sono di tre religioni diverse (le tre principali... (continua)
Sotto questo cielo blu
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2005 - 21:21
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Non siamo tutti eroi

Non siamo tutti eroi
[1962]
Testo di Piero Ciampi [Piero Litaliano]
Musica di Giampiero Reverberi
(Cgd 45, 1962)
"Quel che siete fummo,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2005 - 19:19
Percorsi: Eroi
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Confesso

Confesso
[1962]
Testo di Piero Ciampi
Musica di Giampiero Reverberi
dall'album "Piero Litaliano"
(CGD 33, 1963; Ristampa Cgd/musicA anche in CD, 1990, con lo stesso titolo ma attribuito a Piero Ciampi come esecutore titolare)
(Cgd 45, 1962)
Io confesso
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2005 - 19:15
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Ronda das mafarricas

Ronda das mafarricas
(1971)
dall'album "Cantigas do Maio"

“Ronda das mafarricas” fu scritta e registrata da José Afonso, l’autore moderno forse più famoso in Portogallo, durante il suo esilio in Francia nel periodo della dittatura dei colonnelli*. La sua “Grândola, vila morena” servì come segnale alla radio per dare il via alla Rivoluzione dei Garofani, giusto per farvi capire quanto rappresentava per i compagni portoghesi. Il testo è davvero “angosciante”: le quattrocento streghe di cui si parla in realtà sono un riferimento ai quattrocento colonnelli che realizzarono il golpe fascista.
Di José Afonso ricordo che dopo la rivoluzione fece diversi concerti anche in Italia. Non prendeva soldi, si faceva dare un trattore per ogni esibizione, trattore che poi consegnava alle cooperative contadine dell’Alentejo.
(Daniele Sepe - dal libretto del disco "Anime Candide", che contiene una spettacolare versione di questa canzone)

L'ortografia del testo è stata però corretta.

*Qui Daniele si riferisce ovviamente alla dittatura greca.[RV]
Estavam todas juntas
(continua)
18/6/2005 - 15:27

Su filo ispinadu

Su filo  ispinadu
Da:www.tenoresdineoneli.it
Tonino Canu 1980
In chelu sos puzones
(continua)
inviata da adriana 18/6/2005 - 13:42
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Llanto por Víctor Jara

Llanto por Víctor Jara
(1974)
Parole di Janna Carioli
Musica di Sebastiano Giuffrida.



Gli Inti Illimani li conoscemmo a Berlino nel giugno del 1973. In Cile c’era il Governo di Unidad Popular e le canzoni degli Inti erano quanto di più coinvolgente avessimo mai ascoltato. Loro erano simpatici, scanzonati e bravissimi. Diventammo amici perché spartimmo un pollo durante le prove di un concerto. Anzi, per essere precisi, furono loro a spartirlo con noi che eravamo senza cena. Li rividi a Roma in ottobre, alla Pensione Varese, dove furono ospitati da compagni italiani per più di un anno, dopo che si erano trovati per caso in Italia quando in Cile si era verificato il Golpe. Avevano con sé solo le valigie e gli strumenti e tutte le loro famiglie erano rimaste in Cile. Nella stanza di uno di loro c’era una rivista latino americana, con una foto di un bel ragazzo ricciuto e moro. Era la prima volta che vedevo il... (continua)
Hanno ucciso Víctor Jara
(continua)
inviata da adriana 18/6/2005 - 10:42
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Lune

Lune
dall'album omonimo (2004)

Testo di Carlo Muratori
Musica di Riccardo Tesi

Una storia d'amore in Palestina, tra un israeliano e una palestinese.
Luna prometteva e luna diventò
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 18/6/2005 - 10:36
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Lo spaventapasseri

Lo spaventapasseri
[1997]
[Paolo Mattotti-Janna Carioli]

E la pace c’è sempre bisogno di cantarla. Finita una guerra ne comincia un’altra. Nasce così questa canzone “per tutte le stagioni” che prima è stata cantata in italiano, e diversi anni più tardi, è stata tradotta in friulano da Paolo Mattotti, autore della musica che la canta ancora nei suoi concerti.

Janna Carioli, dal suo sito. Si veda la versione friulana: Spauràz.
Figlio non andare coi signori della guerra
(continua)
inviata da adriana 18/6/2005 - 10:02
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Vladslo

Vladslo
[1995]
Testo e musica di Willem Vermandere
Woorden en muziek van Willem Vermandere
Album: Mijn Vlaanderland

Per il suo argomento, la canzone può essere considerata come una sorta di "gemella" fiamminga della celeberrima canzone di Eric Bogle, The Green Fields Of France (No Man's Land).



Italiano
English


IL CIMITERO DI VLADSLO E IL FIGLIO DI KÄTHE KOLLWITZ

Presso il villaggio fiammingo di Vladslo, a nord di Ypres (in fiammingo Ieper, la città tristemente nota per aver dato nome all’yprite, il gas paralizzante che proprio là fu utilizzato per la prima volta con effetti devastanti durante una delle più sanguinose battaglie della I guerra mondiale) e vicino alla città di Diksmuide, sorge il principale cimitero di guerra tedesco della cosiddetta “grande guerra”. In una delle poche quercete della zona sono allineate centinaia di pietre quadrate nere con i nomi dei soldati là sepolti.... (continua)
In ‘t Praetbos buiten Vladslo,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/6/2005 - 22:37
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Duizend soldaten

Duizend soldaten
[2000]
Testo e musica di Willem Vermandere
Woorden en muziek van Willem Vermandere
Album: Van Blanche tot Blankeman

Il testo è ripreso da / Lyrics are reproduced from Lyrics Heaven
Als ge van ze leven in de westhoek passeert
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/6/2005 - 22:35
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En groupe en ligue en procession

En groupe en ligue en procession
17 giugno 2005
IN GRUPPO IN FILA IN PROCESSIONE
(continua)
17/6/2005 - 21:47
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L'Internationale

L'Internationale
ITALIANO / ITALIAN 5
L'Internazionale dei Portuali Livornesi
The Internazionale dei Portuali Livornesi (Internationale of Livorno Harbour Labourers)
1946-47



Una rarissima versione dell'Internazionale che circolava nella Livorno distrutta del primo dopoguerra su dei volantini distribuiti dai portuali. Mi fu a suo tempo comunicata da Ivonio Sestini, testimone delle lotte operaie a Piombino e Livorno negli anni dal 1947 al 1960.

A most rare Italian version of the Internationale circulating in Leghorn (Livorno) in the immediate postwar years, on broadsides distributed by harbour workers. I was handed a copy of it by Ivonio Sestini, a witness of the workers' struggles in Piombino and Leghorn in the years between 1947 and 1960.

[RV]
L'Internazionale dei Portuali Livornesi
(continua)
17/6/2005 - 19:32
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La memoria

La memoria
[2001]
Letra y música: León Gieco
Parole e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Paroles et musique: León Gieco
Vortoj kaj muziko: León Gieco
Album: Bandidos rurales

Sono molto contento di aver trovato questa splendida canzone
(Alejandro, el Cazador de Mp3)

Hai trovato una canzone, oltre che stupenda, importantissima per chi vi è nominato e per ciò di cui parla. La vera essenza del nostro sito, probabilmente. Anche se i fatti e i nomi che vi sono enunciati appartengono alla recente, tragica storia dell'Argentina, il valore di questa canzone è autenticamente universale.

You found a song not only wonderful, but also essential for what it names and tells. Probably the very essence of our site. Although the facts and names mentioned in it belong to Argentina's tragic history of past years, this song has universal value.[RV]


Si vedano le Note a cura di Alessandro e Maria... (continua)
Los viejos amores que no están,
(continua)
inviata da adriana e alessandro 17/6/2005 - 18:42
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Le sabre et le goupillon

Le sabre et le goupillon
17 giugno 2005
LA SCIABOLA E L’ASPERSORIO
(continua)
17/6/2005 - 18:22
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La palabra paz

La palabra paz
Cuántas veces de mañana
(continua)
inviata da adriana 17/6/2005 - 18:22
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Canzone della Libertà (Viva la libertà)

Canzone della Libertà (Viva la libertà)
Anche se è del 1968, purtroppo, è attualissima.
"Se ti regalano la libertà, quella non è vera libertà. La libertà vera nessuno te la regala. La libertà vera te la puoi solo prendere." dal film di Gillo Pontecorvo "Queimada"

Viva la libertà
(continua)
inviata da i.fermentivivi 17/6/2005 - 15:57
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O tedeschi di razza galera

anonimo
O tedeschi di razza galera
O tedeschi di razza galera
(continua)
17/6/2005 - 15:53
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E quei vigliacchi di quei signori

anonimo
E quei vigliacchi di quei signori
Questo Frammento l'ho raccolto io in provincia di Venezia, credo a Meolo, ma non sono sicuro, nel 1965 dalla voce di due fratelli (ricordo solo il nome di uno: Eugenio) durante una cena all'osteria. L'ho incisa nel LP "Addio padre" (Dischi del Sole) nel 1966.

Gualtiero Bertelli
E quei vigliacchi di quei signori
(continua)
17/6/2005 - 15:52
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Regazzine che fate l'amore

anonimo
Racc. da B. Pianta e A. Fumagalli, 1966, Valtorta, Bergamo.

Incisioni:

- Bergamo e il suo territorio
Regazzine che fate l'amore
(continua)
17/6/2005 - 15:51
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Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)

anonimo
Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)
Canzone popolare. Prima guerra mondiale
da questa pagina.

Per i tribunali di guerra, Prendi il fucile e gettalo per terra è una "nefasta canzone sediziosamente suggestiva per i soldati oltre che scandalosa e pericolosa" * e per questo condannano severamente i soldati colti a cantare queste strofe rievocanti la pace.

O Dio del cielo è un canto corale che ha qualcosa di solenne e quasi religioso, per questo non può essere declinato in senso bellicoso e nelle esecuzioni popolari si rifiuta di "portare quel fucile alla frontiera" o di "innastare la baionetta" (come certe versioni scritte vorrebbero) contro un nemico che non si conosce.

(da Al rombo del cannon. Grande guerra e canto popolare. di Franco Castelli, Emilio Jona, Alberto Lovatto, pag. 250 e 252)

(*) Plotone di esecuzione. I processi della Prima guerra mondiale, E. Forcella - A. Monticone, Editori Laterza, Bari (1968)
Prendi il fucile e gettalo per terra
(continua)
17/6/2005 - 15:47




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