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Prima del 2005-4-8

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War In The City

War In The City
Testo e musica di Sandro e Marino Severini
dall'album "Tribes' Union"
(1984)

Canzone tratta dal primo disco dei Gang, autoprodotto, dove ancora sono evidenti le sonorità dei Clash.
There is war in the city
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/4/2005 - 19:25
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Prima della guerra

Prima della guerra
Testo di Sandro e Marino Severini
Dall'album "Controverso"
(2000)
Tutti erano in fila
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/4/2005 - 19:18
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Chi ha ucciso Ilaria Alpi?

Chi ha ucciso Ilaria Alpi?
[1997]
Testo e musica di Sandro e Marino Severini
Dall'album "Fuori dal controllo"

Lyrics and Music by Sandro and Marino Severini ("The Gang")
Album: Fuori dal controllo

Per la vicenda dell'uccisione (o esecuzione?) della giornalista del TG3 Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin, si rimanda al sito di Carlo Lucarelli "Misteri d'Italia". Qui una Cronologia dettagliata del caso fino al 2010.
La giornalista vittima di un “esecuzione premeditata” insieme all’operatore Miran Hrovatin avvenuta a Mogadiscio nel marzo del ’94. Come nel caso di 200 giorni a Palermo (canzone per la quale ancora c’è un processo che ci vede imputati..) tiene conto di un inchiesta giornalistica di Avvenimenti.

the-gang.it



Ilaria Alpi e Miran Hrovatin



"Ilaria e Miran uccisi per un traffico rifiuti-armi. Ma è una verità troppo scomoda per l'Italia"


"In 20 anni di indagini", spiega la madre della giornalista... (continua)
Dove la terra non è di nessuno
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/4/2005 - 19:14
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Chico Mendes

Chico Mendes
[1991]
Dall'album "Le radici e le ali"
Testo e musica di Sandro e Marino Severini e David Riondino

Riproposta (con nuovo arrangiamento) in "Il seme e la speranza" [2006]

Il padre di Chico, Francisco Mendes, arrivò nel 1926 nel remoto Stato di Acre nella selvatica e isolata Amazzonia occidentale al confine con la Bolivia e il Perù, per lavorare nell’estrazione della gomma ottenuta dagli alberi del caucciù (Hevea brasiliensis). Arrivò fuggendo dalla estrema povertà del desertizzato Stato del Ceará nell’altra parte del Brasile. È interessante notare che i Mendes erano stati impegnati nella lotta contro il tracciato di una strada, da quella strada poi passò un’esercito di disperati, rendendo la loro vita ancora più misera. Uno dei motivi che li hanno costretti ad emigrare.

Francisco Mendes andò ad abitare nel seringal (1) Santa Fe, vicino alla città di Xapurí e divenne seringueiro (vedi... (continua)
Chico ha un dente di topo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/4/2005 - 19:05
Percorsi: Chico Mendes
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Ricordati di Chico

Ricordati di Chico
Testo e musica di Beppe Carletti
Gente come noi (1991)
I signori della morte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/4/2005 - 19:00
Percorsi: Chico Mendes
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Il segno

Il segno
Né buoni né cattivi (2000)
Testo di Piero Pelù
Musica di Piero Pelù, Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo.
Anche una minima violenza può generare sofferenza
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/4/2005 - 18:57
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Warriors of the Sun

Warriors of the Sun
Testo e musica di Joan Baez

Si tratta dell'inno ufficiale di Greenpeace.
We are the Warriors of the Sun
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/4/2005 - 18:55
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El Salvador

El Salvador
Testo di Joan Baez
Musica di Jackson Browne
Dall'album "Speaking of Dreams"
Interpretata in duetto assieme a Joan Baez

Lyrics by Joan Baez
Music by Jackson Browne
From the LP "Speaking Of Dreams"
Duo performing by Jackson Browne and Joan Baez
Now that the city is dreaming, viva the pale moonlight
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/4/2005 - 18:51
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MLK

MLK
Album: The Unforgettable Fire (1984)

Inutile dire di chi siano le iniziali "MLK"...o almeno speriamo che tutti capiscano.
Sleep
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/4/2005 - 18:42
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Biko

Biko
[1979]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Peter Gabriel
Single release: 1980
Album release: Peter Gabriel III [1980]
Also performed and recorded by / Altri interpreti / Autres interprètes / Laulun muut tulkit:
Robert Wyatt (1984) in "Work in Progress"
Joan Baez (1987) in "Recently".
BAP (1988)
Cudù (1988) in "Vivo"
Simple Minds (1989) "Street Fighting Years".
Manu Dibango (1994) in "Wakafrika".
Playing for Change in "Songs Around the World".
Paul Simon (2010) in "And I'll Scratch Yours".
Nomadi e poi Danilo Sacco dal vivo
(dq82)

Steve Biko era il leader pacifista e antirazzista del partito comunista sudafricano (all'epoca fuorilegge), ucciso dalla polizia del regime dell'Apartheid nel 1977.
Probabilmente una delle più famose e belle canzoni di Peter Gabriel. [RV-2005]



English
Italiano

"Biko" is an anti-apartheid protest song by... (continua)
Ngomhla sibuyayo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/4/2005 - 18:36
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To Bobby

To Bobby
[1971]
Lyrics and Music by Joan Baez
Testo e musica di Joan Baez
Album: Come from the Shadows [1972]

Un appello a Dylan perché si riunsica al movimento, cosa che Dylan non farà anche se i due torneranno a cantare insieme tre anni dopo durante il Rolling Thunder Tour. Ma la migliore canzone sul suo rapporto con Dylan Joan Baez la scrivera tre anni dopo: Winds Of The Old Days.
I'll put flowers at your feet and I will sing to you so sweet
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/4/2005 - 18:32
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No! No! Giusta causa non è d'Iddio

No! No! Giusta causa non è d'Iddio
Da "I Lombardi alla Prima Crociata"
Dramma Lirico in quattro atti
Libretto di Temistocle Solera, dall'omonimo poema di Tommaso Grossi

Prima rappresentazione: 11 febbraio 1843
Teatro alla Scala di Milano


Il dialogo lirico, noto anche come "Qual nera benda", tra Giselda, Arvino e l'Eremita, è tratto dall'Atto II, Scena IX.
GISELDA:
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/4/2005 - 18:11
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World Without War

Mokai
Raise your voice against the silence,
(continua)
7/4/2005 - 16:21
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Baghdad Blues

Sabena Boys against the War
They send their planes to the rising sun
(continua)
7/4/2005 - 16:18
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Outbreak

Outbreak
So soon some people will be dead
(continua)
7/4/2005 - 16:15
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Mondo in mi 7

Mondo in mi 7
1966
L.Beretta - M.Del Prete - Mogol - A.Celentano - M.Detto

"Ho cercato nei ricordi una canzone che all'epoca mi piaceva tanto, con un solo accordo riusciva a dare una tensione straordinaria. Ritornano, o forse non se ne sono mai andati, gli anni '60"

(Pier Giorgio dal forum di italianissima)
Prendo il giornale e leggo che di giusti al mondo non ce n'è. Come mai, il mondo è così brutto!? Sì! Siamo stati noi a rovinare questo capolavoro sospeso nel cielo, nel cielo, nel cielo!
(continua)
7/4/2005 - 00:07
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Romeo e Giulietta sulla collina della guerra una sera di Maggio

Romeo e Giulietta sulla collina della guerra una sera di Maggio
(in memoria)
(Testo e musica: Massimo Priviero)
Massimo PRIVIERO cd:"PRIVIERO"
(1997)

Due ragazzi di là del mare, una sera di fine maggio
(continua)
7/4/2005 - 00:02
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Stringimi stringiamoci

Stringimi stringiamoci
da "Candido" (1991)
(Testo di Alfredo Rizzo-Francesco Micocci/Musica di Roberto Righini)

Questa è una canzone scritta il giorno che è scoppiata la guerra del Golfo, così dichiarò Paola Turci nelle interviste di quell'epoca, sempre se non ricordo male
("detti" dal forum di italianissima)
Questa notte naviga veloce sopra il mondo
(continua)
6/4/2005 - 23:58
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1940

1940
[1973]
Testo e musica di Francesco De Gregori
da "Alice non lo sa"


COMMENTO ED ANALISI di ANTONIO PICCOLO
tratto dal libro "La storia siamo noi"
A causa della pubblicazione de "La Storia siamo noi" riportiamo solo alcuni brani dell'analisi di Antonio

1940 nasce dal desiderio di indagare le effettive reazioni della gente comune nella II guerra mondiale, le piccole storie nella grande Storia. De Gregori si addentra in un’epoca molto ben definita, cercando di vivere da dentro l’emotività di chi la vive.

Attraverso un’imbastitura metrica ben definita, con sei strofe di sei versi l’una, l’autore dipinge un paesaggio con delle pennellate brevi e chiare. È questa la particolarità di questa canzone: la sobrietà dei versi, quasi dei “versicoli” ungarettiani per la loro essenzialità, e una chiarezza disarmante, anche nella determinazione temporale. Un’essenzialità che da sé non può bastare:... (continua)
Mia madre aspetta l'autobus,
(continua)
6/4/2005 - 23:56
Percorsi: Ponti
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Tienanmen

Tienanmen
(P.Carta-P.Pirazzoli/B.Lauzi-P.Carta-W.Zappon)
Paolo CARTA lp: "domande" prod. 1990
Era un ragazzino ma sembrava un gigante
(continua)
6/4/2005 - 23:56
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Senza terra

Senza terra
Non sono stato mai in un ristorante
(continua)
6/4/2005 - 23:53
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È finita la guerra

È finita la guerra
(1994)
Che il nostro canto salga in cielo
(continua)
6/4/2005 - 23:52
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Lettera dal fronte (Ta-pum)

Lettera dal fronte (Ta-pum)
contenuta nell'album "la parola ai testimoni" del 1988.
Testo e Musica di E. Ruggeri
Oggi arriva la posta
(continua)
6/4/2005 - 23:51
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All'est niente di nuovo (l'elmetto)

All'est niente di nuovo (l'elmetto)
(2002)
Album: Se
Quando si va in guerra c'è l'elmetto
(continua)
6/4/2005 - 23:49
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A Sarajevo

A Sarajevo
1994
Ti chiedo onestà

Nel sito da dove l'ho ripresa non era indicato l'autore.
Ti scrivo qui sul vetro polveroso di un treno non so perché
(continua)
6/4/2005 - 23:36
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Un sorriso vi salverà

Un sorriso vi salverà
Una canzone di Pierluigi Ontanetti
A song by Pierluigi Ontanetti

Ricorda l'impegno per la pace e la solidarietà internazionale dell'Agesci e di coloro che sono stati a Sarajevo e nei Balcani (da questa pagina)

A song about the commitment for peace and international solidarity of the Italian Scout Association AGESCI, and of all those who operated in Sarajevo and in the Balkans during the Yugoslavian wars. From this page).

Sull'azione a Sarajevo dei Beati Costruttori di Pace e la morte di Gabriele Locatelli, vedere anche Più forte della Morte è l’Amore


E Dio si è fatto pomodoro
di Pierluigi Ontanetti

Anche a Sarajevo stava arrivando l’autunno del 1993.

Prima di prendere il treno che da Padova mi avrebbe portato ad Ancona, mi fermai in un negozietto di frutta e verdura e comprai tre pomodori non troppo maturi.

Mentre ero sull’aereo dell’ONU che da Falconara faceva il ponte con la gente... (continua)
Sarà un sorriso che vi seppellirà
(continua)
6/4/2005 - 23:28
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Primavera a Sarajevo

Primavera a Sarajevo
(2002)

La canzone è stata scritta da Ruggeri insieme alla compagna Andrea Mirò e presentato al Festival di Sanremo 2002, accompagnato dall'orchestra diretta dalla stessa Mirò.

È un brano pop con elementi del folk balcanico che, accompagnato da una piccola banda, fiati e una fisarmonica, racconta una storia d'amore ambientata nella devastazione di Sarajevo in seguito alle guerre jugoslave ed in particolare all'assedio di Sarajevo, avvenuti negli anni novanta.

Il brano è stato incluso nell'album La vie en Rouge (edizione 2002) e successivamente nell'album Gli occhi del musicista, uscito l'anno seguente, nel 2003.
La balalajka, la balalajka dentro alle case mutilate dalla faida
(continua)
6/4/2005 - 23:23
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Iside

Iside
Fuori dal controllo (1997)

Iside, una vecchia partigiana, con la sua storia di guerra e di dolore.
Viene da pensare a questi “giovani” di una volta e alla loro lotta impari nelle città e sulle montagne, tra mille difficoltà, senza rumori di fanfare e vuoti eroismi, ma con il quotidiano, faticoso impegno pieno solo di speranza, dove già anche il solo, semplice resistere per non farsi annientare significava già moltissimo.
Una lotta - pagata spesso a caro prezzo - per dare dignità, libertà, democrazia, futuro a tutti quelli che sono venuti dopo.
Cosa ne è stato oggi di tutti quei sacrifici e di tutti quegli ideali?
Oggi che abbiamo tutto, chi siamo?

La risposta, amico, soffia nel vento,
soffia nel vento e infuria la bufera…
e le scarpe oggi non sono rotte,
ma dove andiamo?
Ti ho incontrato nel fondo di un sogno
(continua)
inviata da i fermentivivi 6/4/2005 - 15:50
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Rosemary's Sister

Rosemary's Sister
Canzone dell'album "Sing The Music Of Healing", una raccolta di canzoni di pace (sponsorizzata dal Movimento per l'abolizione della guerra) riarrangiate dai Mad Hatters Ceilidh Extravaganza da Oxfordshire e guest stars come Sue Gilmurray e Tony Kempster, conosciuti a molti nel movimento pacifista.

La canzone è stata scritta dal musicista gallese Huw Williams e registrata nel 1991, oltre che da Connie Dover ("Somebody") anche dai Fairport Convention ("The Woodworm Years").

Il brano parla dei bombardamenti su Londra nel 1944/45, quando i nazisti lanciarono verso l'Inghilterra diverse migliaia di missili V-1. Circa 2.500 di queste bombe volanti (che per il loro caratteristico sibilo erano chiamate dagli inglesi "doodlebugs" o "buzz bombs") caddero sui quartieri meridionali della capitale fecero oltre 6.000 morti e quasi 18.000 feriti...
(Alessandro)
Brother of disaster and sister of our fate
(continua)
inviata da Monia 5/4/2005 - 10:29
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Cranes over Hiroshima

Cranes over Hiroshima
[1977]
Lyrics and music by Fred Small
Testo e musica di Fred Small

Album No Limit
The baby blinks her eyes as the sun falls from the sky
(continua)
inviata da Monia 5/4/2005 - 09:51
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La mauvaise réputation

La mauvaise réputation
[1952]
Paroles et musique de Georges Brassens
Testo e musica di Georges Brassens
Album: La mauvaise réputation

Altri interpreti (in francese): Maxime Le Forestier, Sinsémilia, Bandabardò, Sandra Nkaké



La prima canzone con la quale uno sconosciuto timido, goffo e con i baffi si fece conoscere in un locale di Montmartre ("Place du Tertre, où mourut Paul Verlaine"), tenuto dalla cantante Patachou; con lei, già celeberrimo, interpreterà poi la canzone Maman, Papa. Lo sconosciuto si chiamava Georges Brassens; poco dopo verranno Le gorille, Hécatombe e tante altre canzoni: un mito era nato. Ed era nato con questa canzone che, detto tutto quel che si può dire su di essa, sul suo autore e su tante altre canzoni da lui scritte in seguito, resta straordinaria.

INDICE RAPIDO DELLE VERSIONI DISPONIBILI [12 lingue sinora]
QUICK INDEX OF VERSIONS AVAILABLE [12 languages up to now]

Italiano 1... (continua)
Au village, sans prétention,
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 2/4/2005 - 12:16
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Natalina

Natalina
dall'album Intorno a trent'anni (1982)
Io ti voglio raccontare
(continua)
inviata da Antonio Piccolo 1/4/2005 - 23:26
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1945

1945
Testo e musica di Massimiliano Larocca
dall'album "Il ritorno delle passioni" (2005)
Ispirata a una poesia di Giovanni Falorni.
La neve lungo i campi
(continua)
inviata da adriana 1/4/2005 - 19:59

Le donne di Carrara

Le donne di  Carrara
[2005]
Testo e musica di Massimiliano Larocca
dall'album "Il ritorno delle passioni"
Voce femminile: Micaela Guerra dei Bededeum

Il 7 Luglio 1944 viene affisso a Carrara un manifesto tedesco che ordina alla popolazione di evacuare la città.
Lo stesso giorno le donne carraresi decidono spontaneamente di opporsi all’ordine di evacuazione manifestando in strada il proprio dissenso per quattro giorni consecutivi.
Dopo paure e tensioni, l’ordine viene ritirato definitivamente.
(Massimiliano Larocca dal libretto dell'album)
Girano le gonne
(continua)
inviata da adriana 1/4/2005 - 19:18
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Nel nome della bella

Nel nome della bella
Testo e musica di Massimiliano Larocca
dall'album "Il ritorno delle passioni"
[2005]

Un disertore che "nel nome della bella" volta le spalle alla guerra. "Questa è una romanza d'amore che un "ragazzo del '99" (si veda anche Mio nonno partì per l'Ortigara di Chiara Riondino), ovvero l'ultima leva chiamata alle armi nella guerra del '15-'18, dedica, prima di partire, alla propria amata, quella che lui, con un vezzeggiativo d'altri tempi, chiama la sua 'bella' ". (Massimiliano Larocca dal libretto dell'album)
Parto per terre lontane
(continua)
inviata da adriana 1/4/2005 - 18:48
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Dove l'aria è polvere

Dove l'aria è polvere
(2004)
Album: Resta in ascolto
(testo: Laura Pausini, Cheope – musica: Antonio Galbiati)
Cronaca del giorno in cui
(continua)
inviata da Lucia 1/4/2005 - 15:56
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Gwalldaol

Gwalldaol
Dall'album Arabat dekoniñ nemestra.

Nella canzone si fa riferimento all'episodio del campo di concentramento di Conlie, nella Sarthe, che forma l'argomento della canzone dei Tri Yann Kerfank 1870.
Testo e versione francese erano ripresi dal sito ufficiale del gruppo, che risulta attualmente bloccato. Attiva soltanto la pagina MySpace.
- Penaos emañ ar bed hiziv ?
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/3/2005 - 19:43
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14/07

14/07
Dall'album "Milendall".

Il testo bretone e traduzione francese sono ripresi dal Sito ufficiale.
Dice più o meno la stessa cosa de La mauvaise réputation di Brassens.
N’eus ket tu, nann, ne rin biken ouzh
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/3/2005 - 19:37
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Caporalmaggiore

Caporalmaggiore
2003
Non bastano i fiori
Se tornassi soldato
(continua)
inviata da adriana 31/3/2005 - 11:34
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Lied der Seeräuber-Jenny

Lied der Seeräuber-Jenny
[1928]
Da "Die Dreigroschenoper" ("L'opera da tre soldi")
Musica di Kurt Weill

Assieme a "Moritat von Meckie Messer", che non rientra in questa raccolta, "Jenny dei Pirati" (questo il suo titolo italiano) è senz'altro la più famosa ballata di Bertolt Brecht tratta dall' "Opera da tre soldi" ed anche, probabilmente, al tempo stesso una delle vette dell'arte brechtiana, della musica di Kurt Weill e del canto di Lotte Lenya.
Una cupa e potente ballata che parla di un'umile domestica e della distruzione di una città, e che ha ispirato più di un artista tra i quali spicca senz'altro Bob Dylan con la sua When the Ship comes in.

*

"La Canzone Di Jenny Dei Pirati" fu scritta da Bertolt Brecht e composta da Kurt Weill per "Die Dreigroschenoper" e rappresenta il sentimento rivoluzionario. In essa compaiono infatti i simboli della nave (antitesi della casa borghese) e dei pirati (uomini che... (continua)
1
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/3/2005 - 02:09
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Osama

Osama
[2003]
Sull'aria di "Marina, Marina, Marina"
s'intenda cantata con accento "americano"

"Un pezzo che si evolve giorno per giorno, parla di un personaggio piuttosto rammentato ultimamente... eh caro Osama, ma se continuavi a fare i pennarelli unn'era meglio per tutti ??"
Osama, Osama, Osama,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 22:28
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Dialogo con gli americani

Dialogo con gli americani
[2005]

"Su richiesta del mio vecchio amico Valerio che e' negli Stati Uniti, una canzone sul dialogo con gli americani. Ascoltatela in clandestinita', un si sa mai..."
…Abbiamo al dibattito il veterano americano che spiegherà le vere ragioni della guerra…
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 22:14
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Bush Can Eat My Bush

Bush Can Eat My Bush
2002
Testo / Words by Tanya Janca
Music / Music by Tanya Janca

Il titolo significa alla lettera: "Bush può mangiarmi il pelo della fica".

Jason: What are your feelings about George Bush? What inspired you to write the song "Bush can eat my bush"?

Tanya: Oh-oh. I'm not sure you want to open that can of worms... I feelthat he has misled his country, and since his country is the most powerful and influential country in the world they have been influencing other countries (bullying other countries) into doing all sorts of things that I don't believe they want to do and that I don't believe are right. He has waged two wars and it hasn't even been 4 years yet, both of which are no where near complete and the people in these countries and American soldiers are paying the price... From his "gag rule", to not giving international aid to agencies that offer abortion as a family planning option,... (continua)
Radioactive depleted uranium, polluting waste, catastrophic cancer,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 14:42

DubAmerika

Words & Music Uncle Ted's Garage ©2002
(except for those incredibly intelligent words
spoken bythe (P)resident of the USA)
Testo e musica di Uncle Teds Garage
(tranne le parole incredibilmente intelligenti
pronunciate dal (P)residente degli Stati Uniti)
It is what it is...
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 14:20

The Peace Chain

[2002]
You can talk all you want
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 14:18
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Go Home, George

[2003]

a new liberal fight song by Alex Battles
Four long years ago
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 14:04
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Yabba Dubya Doo

[2004]
Testo e musica di Steven May
Have i ever been this scared?
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 13:53

Bushism

Bushism
[2003]

Testo di / Lyrics by Marieke Picard e Kai Kreowski
Musica di / Music by Kai Kreowski
I solve your problems even those you don’t have
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 12:47

A Wartime President Song

[2004]

Parole di / Lyrics by JJ Jenkins
Musica di / Music by George Petersen
My old man, he had oil...
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 04:28
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Bush It!

Bush It!
[2002]

Parole e musica di Darryl Cherney

da:

http://bushandcheneysuck.com/Bushit.htm
A)(G)(A) First they went and stole the election
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 04:25

Legalmente e per voi

Legalmente e per voi
2002

Da: Basta Guerra
Signori gigli bianchi sorridenti
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 03:56
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Leggero

Leggero
(2001) Oscar/Centrade
Dal CD Attraverso Luci Spente

Da: Basta Guerra
Hei! Hai male considerazione
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 03:54

Canzone

Canzone
(2002) Il passo di Charlie Chaplin
Dal CD Demoni e Meraviglie

Dalla pagina ufficiale di Mi no vao a combatar.
E quando sarò morta, mio diletto
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 03:52
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Admira e Boško

Admira e Boško
Admira Ismić e Boško Brčkić
Ansanti sotto il sole di maggio,
correndo verso un mondo migliore
programmato guardando di notte le stelle
e raccontando alla luna i progetti d'un futuro
ancora tutto da costruire.
Due sacchi con i sogni accuratamente ripiegati,
unica ricchezza ad un nulla lasciato
con la certezza del ritorno.
I corpi protesi, quasi un gioco infantile
fatto tante volte nelle giornate di sole
vicino alle aie coi cani festosi che abbaiavano dietro.
Una speranza a portata di mano oltre il fiume Miljacka
che scorre tranquillo,
incurante degli spari dei cecchini.
Poi, il silenzio nell'abbraccio freddo
d'una morte arrivata dal nulla
a spazzare via la speranza di giorni migliori.
Svolazzano ancora per l'aria
i sogni d'un mondo sereno
fuori dall'assurditàdi una guerra razziale senza ragione.
Sogni di bimbi gioiosi
sgambettanti per stanze ormai senza sorrisi;
giornate... (continua)
Admira raccoglieva
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 03:49
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Obbligato dallo Stato

Obbligato dallo Stato
(2002) Peterpunk
Dal CD Ruggine?

Da: basta guerra
Ne ho sentite di storielle
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 03:39
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Na coeòmba bianca

Na coeòmba bianca
(2003) L. Miglioranza
Brano inedito

Il testo è ripreso da Basta Guerra!

Na colomba bianca- Una colomba bianca
Niente nella giornata di un bambino dovrebbe essere più rassicurante di una ninna nanna, quando lui sa che sta per scendere il buio. Ma nel buio in cui vive questo bimbo orribilmente mutilato da un ordigno di guerra toccato per caso, le parole della ninna nanna stanno a preludio e conclusione di un ossessionante ricordo, che si ripete di continuo: non bastano infatti a cancellare nella sua mente il momento di passaggio tra lo spensierato gioco con la sorellina ed una crudele quanto inspiegabile “punizione” per chissà quale grave colpa commessa. Dietro le parole in dialetto trevigiano di questo bambino, c’è una scelta espressiva che vuole rendere tanto l’idea di una innocente purezza travolta dall’assurda cattiveria degli uomini, quanto il messaggio che ovunque questo dramma si ripeta, per ogni guerra del mondo, è come se ogni volta accadesse ad uno dei nostri bambini, sul prato rassicurante di casa nostra.
Nina nina, te canto a nina nana
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 03:37
Video!

La memoria

La memoria
(1999) N. Tonellato
Dal CD Radici senza Terra

Da:

http://digilander.libero.it/bastaguerra/cd/canzoni/senzasicura.htm
e parlo come fossi ancora un uomo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 03:35

Il treno

Il treno
2002 - Dave Lindsay/Tradizionale/G.Nuti
Dal CD Terra Tradita
Per gentile concessione di "UPR folk rock"

Da: http://digilander.libero.it/bastaguerra/cd/canzoni/manodopera.htm
Uomini giganti gonfi come mongolfiere
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 03:33
Percorsi: Treni

Ninna nanna

Ninna nanna
NATALE PARABELLUM (2002)
Lizard/La luna e i falò


L'esigenza di questo lavoro è cercare di descrivere la condizione umana del singolo, in particolare nella nostra epoca. Il fondale di quest'opera è la guerra; che è vista, nella sua spietatezza e follia, come l'estremo limite esprimibile della persona (e pertanto presente, almeno nel lato oscuro della coscienza, in ciascuno di noi). I brani dell'opera sono dieci, più un’introduzione, e coprono dieci giorni di un Natale di guerra.

Il periodo storico è volutamente non precisato, anche se l'ambientazione è propria della Seconda Guerra Mondiale. In un'opera così, la musica deve forzatamente essere funzionale alle parole usate, semmai (dato che i motivi strumentali sono due, più parte di un terzo) può servire per alleggerire la tensione e la drammaticità insite nel lavoro.

1.Introduzione
2.Gott Mit Uns!
3.24 Dicembre
4.Bojako - Bono
... (continua)
Dormi tesoro
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 00:28

Penso troppo

Penso troppo
[2002]
Prendi il tempo che tu vuoi
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 00:22
Downloadable! Video!

God bless Amerika

God bless Amerika
2003 - R.Bizzaro
Per gentile concessione "Spike & D.O.C."
Produzione artistica Simone Chivilò
Brano inedito

(da: http://digilander.libero.it/bastaguerra/cd/canzoni/radiofiera.htm )
Dio benedica l'Amerika e il suo presidente.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/3/2005 - 00:19
Downloadable! Video!

Le déserteur

Le déserteur
ITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [5] - Marmaja e Tupamaros



La versione di Giorgio Calabrese eseguita da Ivano Fossati è stata interpretata anche dai Marmaja e dai Tupamaros. Riportiamo da
Bastaguerra:

La version italienne de Giorgio Calabrese interprétée par Ivano Fossati a été interprétée aussi par le Marmaja and par les Tupamaros. D'après Bastaguerra:

Giorgio Calabrese's Italian version has been also performed by Marmaja and by Tupamaros. From Bastaguerra:


Marmaja e Tupamaros - Il disertore
(2002) B.Vian/I.Fossati/Marmaja
con Francesco Grillenzoni dei Tupamaros che legge il testo di "Non è in nome mio"
Dal CD "Sogni da coltivare"

La versione del "Disertore" interpretata dai Marmaja può essere scaricata in video dal sito ufficiale del gruppo: http://www.marmaja.com, sezione "Dal fondo del bicchiere"

I Marmaja, gruppo rodigino ormai "storico" della musica italiana, hanno avuto la... (continua)
Riccardo Venturi 29/3/2005 - 00:08




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