Haiphong-1972
Song written (by Mouksa) in December 2002 right before the start of the Iraq war. Haiphong is a Vietnamese city that was bombed and destroyed in 1972 by the USA. The song is about how those in power through the media tryed to destroy the anti-war movement in the early 1970's by not reporting most of the protests and claiming that the "1960's" were over,and by commercializing the hippie/peace movement's symbols like the peace sign. It is also about how in May and June of 1972 there were perhaps the biggest anti-war protests ever up to that time, but even today few know it because we were supposed to "sell out" and go back to the system by then! Nevertheless,the song is actually about the present situation in Iraq and the great new anti-war movement of today! Finally,it's a message for us today not to believe in the lies of the mass media when next time it trys to tell us to conform!
Haiphong '72
(continua)
(continua)
inviata da Mouksa of the Psychedelic Cowboys 8/12/2005 - 19:28
Why? (The King of Love Is Dead)
Ispirata all'assassinio di Martin Luther King,
Extended Version (April 1968)
Extended Version (April 1968)
What's gonna happen now? In all of our cities?
(continua)
(continua)
8/12/2005 - 11:03
Percorsi:
Martin Luther King
Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too.
Imagine all the people
Living life in peace...
(John Lennon, 9 ottobre 1940 - 8 dicembre 1980)
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too.
Imagine all the people
Living life in peace...
(John Lennon, 9 ottobre 1940 - 8 dicembre 1980)
Lorenzo Masetti 8/12/2005 - 10:05
La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]
10. Versione nel dialetto pugliese di Mola di Bari (molese) di Nicola Ruggiero
10. A version into the Apulian dialect of Mola di Bari (Molese) by Nicola Ruggiero
10. Version dans le dialecte de Mola di Bari (Molese) par Nicola Ruggiero
10. Nicola Ruggieron käännös Apulian, Mola di Barin murreessa (Molesessa)
Dal newsgroup it.fan.musica.guccini, 7-12-2005.
A BALLƏ'TƏ PƏ' PINELLI
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/12/2005 - 17:05
Plus de sentiments
Paroles de Michel Berger
Album: Différences (1985)
Album: Différences (1985)
Quelque chose de beau doit nous arriver
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/12/2005 - 21:45
Le monde est stone
Album: Enfants de la lune - 2005
Stone, le monde est stone
(continua)
(continua)
inviata da adriana 5/12/2005 - 15:37
God Bless Our Dead Marines
da "Horses in the sky"
They put angels in the electric chair
(continua)
(continua)
4/12/2005 - 23:31
Mercenaries (Ready For War)
"Mercenaries" (1980)
Mercenaries, abuseless, disunited, unfaithful
(continua)
(continua)
4/12/2005 - 23:21
Le CCG presentano uno dei loro impegni più importanti con l'inserimento e la traduzione integrale del ciclo di canzoni sulla vicenda di Guillaume Seznec, dall'album "Portraits" dei Tri Yann. La traduzione italiana è la prima mai effettuata in qualsiasi lingua.
Riccardo Venturi 4/12/2005 - 23:04
La guerra di Piero
Domani 5 dicembre 2005 si terrà a Siena una giornata di studio sul tema "Come dire 'No!' alla guerra. La canzone antimilitarista nella storia e nella cultura contemporanea". Il programma dettagliato dell'iniziativa è disponibile on line.
Purtroppo non potrò partecipare perché non sono in Italia, ma se qualcuno vuole fare l'inviato speciale del sito e raccontarci cosa verrà detto, raccogliendo qualche intervento interessante, la cosa sarebbe estemamente gradita.
Purtroppo non potrò partecipare perché non sono in Italia, ma se qualcuno vuole fare l'inviato speciale del sito e raccontarci cosa verrà detto, raccogliendo qualche intervento interessante, la cosa sarebbe estemamente gradita.
Lorenzo Masetti 4/12/2005 - 19:31
Ernst Friedrich: Krieg dem Kriege
L'IMMAGINE DEDICATA ALLA CCG N. 2000
La foto rielaborata per il banner l'ho scattata alla manifestazione di Roma del 15 febbraio 2003. Sul mio sito trovate anche la foto originale.
Lo striscione con "No alla guerra" scritto in tantissime le lingue è stato realizzato dai traduttori per la pace. Una versione senza la scritta 2000 è rimasta sulla pagina d'apertura, a sottolineare l'importanza che le traduzioni hanno nel nostro sito.
La foto rielaborata per il banner l'ho scattata alla manifestazione di Roma del 15 febbraio 2003. Sul mio sito trovate anche la foto originale.
Lo striscione con "No alla guerra" scritto in tantissime le lingue è stato realizzato dai traduttori per la pace. Una versione senza la scritta 2000 è rimasta sulla pagina d'apertura, a sottolineare l'importanza che le traduzioni hanno nel nostro sito.
Lorenzo Masetti 4/12/2005 - 18:54
Mike Harding: Christmas 1914
L'IMMAGINE DEDICATA ALLA CCG N. 3000
È un collage di foto, in gran parte delle manifestazioni svoltesi in tutto il mondo il 15 febbraio 2003 contro le minacce di guerra in Iraq. Poco più di un mese dopo, il 20 marzo, sarebbero cominciati i bombardamenti.
È un collage di foto, in gran parte delle manifestazioni svoltesi in tutto il mondo il 15 febbraio 2003 contro le minacce di guerra in Iraq. Poco più di un mese dopo, il 20 marzo, sarebbero cominciati i bombardamenti.
4/12/2005 - 18:47
Lindbergh
Il celeberrimo aviatore americano Charles A. Lindbergh, protagonista nel 1927 della prima traversata in aereo senza scalo dell'Oceano Atlantico sullo "Spirit Of St. Louis", fu anche un fervente ammiratore di Hitler e del nazismo.
LINDBERGH E HITLER (da Wikipedia)
Su invito dell'esercito americano, Lindbergh si reca in Germania per raccogliere informazioni sugli sviluppi dell'aviazione nazista; a tale scopo compie ripetute visite fra il 1936 ed il 1939. Assiste alle Olimpiadi di Berlino, che si svolgono alla presenza di Adolf Hitler, e più tardi scriverà di Hitler ad un amico: "È sicuramente un grand'uomo, e credo che abbia fatto molto per il popolo tedesco".
Nell'ottobre del 1938, la Croce di Servizio dell'Ordine dell'Aquila - un medaglione d'oro con quattro piccole svastiche, concesso agli stranieri per servizi prestati al Terzo Reich - viene offerta a Lindbergh, per ordine del Führer,... (continua)
LINDBERGH E HITLER (da Wikipedia)
Su invito dell'esercito americano, Lindbergh si reca in Germania per raccogliere informazioni sugli sviluppi dell'aviazione nazista; a tale scopo compie ripetute visite fra il 1936 ed il 1939. Assiste alle Olimpiadi di Berlino, che si svolgono alla presenza di Adolf Hitler, e più tardi scriverà di Hitler ad un amico: "È sicuramente un grand'uomo, e credo che abbia fatto molto per il popolo tedesco".
Nell'ottobre del 1938, la Croce di Servizio dell'Ordine dell'Aquila - un medaglione d'oro con quattro piccole svastiche, concesso agli stranieri per servizi prestati al Terzo Reich - viene offerta a Lindbergh, per ordine del Führer,... (continua)
Mister Charlie Lindbergh, he flew to old Berlin,
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 4/12/2005 - 18:18
An distro euz a Vro-Zaoz [Silvestik]
LE RETOUR D'ANGLETERRE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/12/2005 - 00:29
Le petit roi de Sardaigne [Gironfla]
anonimo
Originaria della Franca Contea (da dove proviene il seguente testo raccolto da H.Grospierre e ripreso da questa pagina, "Le petit roi de Sardaigne" (nota anche come "Gironfla, gare à gare" sembra avere avuto origine in occasione della guerra franco-savoiarda del 1703 (il "reuccio di Sardegna" è proprio il re di Savoia). Della canzone hanno fornito una bella traduzione finlandese i Tarujen Saari nell'album di canzoni contro la guerra "Sota kirottu!", intitolata Kunnon mies ("L'uomo glorioso").
Le petit roi de Sardaigne
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/12/2005 - 01:20
Avola, 2 dicembre
2 DICEMBRE 2005 CON AVOLA TUTTO IL SUD E’ ANCORA RIBELLE
Giulio Larosa – Pescara – 2 dicembre 2005
Quando e’ il 2 dicembre non possiamo fare a meno di pensare ad Avola, la bella e nobile citta’ al centro del Mediterraneo, che l’ “Italia”, dal 1860, ha scaraventato nel “profondo sud”, posto geografico metaforico, concetto infame e razzista, che significa: arretratezza, mafia, indolenza, omerta’.
Il ’68, il due dicembre di quell’ anno, celebrato sempre e comunque come un fatto Romano, Milanese, Bolognese, invece, esplode ad Avola, ed esplode come rivolta di massa contro le leggi del lavoro che consideravano meno pregiato un lavoro se lo si faceva nelle Duesicilie.
Per quelle leggi, un ora di lavoro di un operaio o un contadino, se marchigiano o Veneto valeva circa 500lire, un ora dello stesso lavoro di un operaio o di un contadino Abruzzese ne valeva 400.
Quelle leggi si chiamavano “gabbie... (continua)
Giulio Larosa – Pescara – 2 dicembre 2005
Quando e’ il 2 dicembre non possiamo fare a meno di pensare ad Avola, la bella e nobile citta’ al centro del Mediterraneo, che l’ “Italia”, dal 1860, ha scaraventato nel “profondo sud”, posto geografico metaforico, concetto infame e razzista, che significa: arretratezza, mafia, indolenza, omerta’.
Il ’68, il due dicembre di quell’ anno, celebrato sempre e comunque come un fatto Romano, Milanese, Bolognese, invece, esplode ad Avola, ed esplode come rivolta di massa contro le leggi del lavoro che consideravano meno pregiato un lavoro se lo si faceva nelle Duesicilie.
Per quelle leggi, un ora di lavoro di un operaio o un contadino, se marchigiano o Veneto valeva circa 500lire, un ora dello stesso lavoro di un operaio o di un contadino Abruzzese ne valeva 400.
Quelle leggi si chiamavano “gabbie... (continua)
Giulio Larosa di Pescara (Duesicilie come Avola) 3/12/2005 - 00:02
L'ingresso di una nuova lingua nelle CCG è sempre un avvenimento. Diamo quindi il benvenuto al Finlandese con le splendide ballate contro la guerra dei Tarujen Saari: Kerskaava Kuningas, Kunnon mies e Viimeinen Suudelma (versione di Pierre de Grenoble dei Malicorne). **--** Con la versione italiana di una canzone danese, En enkel sang om frihed di Eddie Skoller, le CCG raggiungono anche la traduzione/commento n° 3000.
Riccardo Venturi 2/12/2005 - 20:45
Quand les hommes vivront d'amour
Paca kanzono de Raymond Lévesque (Quand les hommes vivront d'amour), traduko de Ĵak Le Puil
EKKIAM REGO AM' SUR TER'
(continua)
(continua)
inviata da Nicola Ruggiero 2/12/2005 - 17:54
Malbrough s'en va-t-en guerre, ou Mort et convoi de l'invincible Malbrough
anonimo
Mallebrok er død i krigen: La versione danese dopo le battaglie di Dybbøl del 1864
Mallebrok er død i krigen: Den danske version efter kampene ved Dybbøl i 1864
Mallebrøk er død i krigen: The Danish version after the Dybbøl battles of 1864
Mallebrok er død i krigen: La version danoise après les batailles de Dybbøl de 1864
Mallebrøk er død i krigen: tanskankielinen versio Dybbølin taistelujen jälkeen vuonna 1864
Le battaglie di Dybbøl, combattute tra il 7 e il 18 aprile 1864, furono l'episodio decisivo della 2a Guerra dello Schleswig tra la Germania bismarckiana e la Danimarca. I danesi riportarono una disastrosa sconfitta. Da segnalare che nelle file danesi militava e si fece onore anche un reparto di volontari islandesi, forse l'unico episodio bellico a cui degli islandesi abbiano mai partecipato in modo organizzato. Preso lo storico mulino di Dybbøl erano stati eretti due monumenti distinti... (continua)
Mallebrok er død i krigen: Den danske version efter kampene ved Dybbøl i 1864
Mallebrøk er død i krigen: The Danish version after the Dybbøl battles of 1864
Mallebrok er død i krigen: La version danoise après les batailles de Dybbøl de 1864
Mallebrøk er død i krigen: tanskankielinen versio Dybbølin taistelujen jälkeen vuonna 1864
Le battaglie di Dybbøl, combattute tra il 7 e il 18 aprile 1864, furono l'episodio decisivo della 2a Guerra dello Schleswig tra la Germania bismarckiana e la Danimarca. I danesi riportarono una disastrosa sconfitta. Da segnalare che nelle file danesi militava e si fece onore anche un reparto di volontari islandesi, forse l'unico episodio bellico a cui degli islandesi abbiano mai partecipato in modo organizzato. Preso lo storico mulino di Dybbøl erano stati eretti due monumenti distinti... (continua)
MALLEBROK ER DØD I KRIGEN [I 1864]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/12/2005 - 03:46
L'Internationale
DANESE [2] / DANISH [2]
La versione del giornalista e uomo politico socialdemocratico Adolph Frederik Charles Meyer (“A. C. Meyer”, 1858-1938) è, come detto, la prima in ordine di tempo in lingua danese. Fu redatta nel 1910, e presentata al Congresso del partito che si svolse esattamente in quell'anno; in realtà, l'autore la aveva intesa come parte di un'intera cantata, e la aveva presentata con il titolo tratto dal primo verso, Flyv højt, vor sang, på stærke vinger (“Vola alto, canto nostro, su forti ali”). Pare che, nonostante il riferimento all'Internazionale fosse ben presente, Meyer la avesse preparata su una diversa melodia. Accadde però che, giunto il momento della cantata in cui doveva essere eseguito il testo, tutto l'auditorio si mise spontaneamente a cantarlo sulla melodia di Pierre Degeyter. Il Congresso era però altamente diviso: in pratica, il Congresso socialdemocratico... (continua)
La versione del giornalista e uomo politico socialdemocratico Adolph Frederik Charles Meyer (“A. C. Meyer”, 1858-1938) è, come detto, la prima in ordine di tempo in lingua danese. Fu redatta nel 1910, e presentata al Congresso del partito che si svolse esattamente in quell'anno; in realtà, l'autore la aveva intesa come parte di un'intera cantata, e la aveva presentata con il titolo tratto dal primo verso, Flyv højt, vor sang, på stærke vinger (“Vola alto, canto nostro, su forti ali”). Pare che, nonostante il riferimento all'Internazionale fosse ben presente, Meyer la avesse preparata su una diversa melodia. Accadde però che, giunto il momento della cantata in cui doveva essere eseguito il testo, tutto l'auditorio si mise spontaneamente a cantarlo sulla melodia di Pierre Degeyter. Il Congresso era però altamente diviso: in pratica, il Congresso socialdemocratico... (continua)
FLYV HØJT, VOR SANG, PÅ STÆRKE VINGER
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/12/2005 - 03:37
De fútbol y paz
(2005)
Come ci segnala Adriana, questa canzone sembra essere stata composta dagli Inti-Illimani per il "Trofeo Karol Wojtyła" (pensiamo di calcio, ma non indaghiamo oltre). Sicuramente non una delle migliori canzoni degli Inti-Illimani, ci permettiamo rispettosamente di aggiungere. Come si suol dire: A ogni poeta gli manca un verso...
Come ci segnala Adriana, questa canzone sembra essere stata composta dagli Inti-Illimani per il "Trofeo Karol Wojtyła" (pensiamo di calcio, ma non indaghiamo oltre). Sicuramente non una delle migliori canzoni degli Inti-Illimani, ci permettiamo rispettosamente di aggiungere. Come si suol dire: A ogni poeta gli manca un verso...
Yo vengo de la estepa austral
(continua)
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 2/12/2005 - 00:03
Kunnon mies
[1998]
Traduzione di Tapio Mattlar di "Gironfla, gare à gare", canzone settecentesca francese nota anche come Le petit roi de Sardaigne [Gironfla].
Dall'album "Helmiä Ja Kuparikolikoita" ("Perle e monetine di rame").
Traduzione di Tapio Mattlar di "Gironfla, gare à gare", canzone settecentesca francese nota anche come Le petit roi de Sardaigne [Gironfla].
Dall'album "Helmiä Ja Kuparikolikoita" ("Perle e monetine di rame").
Verrà appena possibile inserita una traduzione italiana o inglese.
Meidän hyvä herttuamme, hallitsija paikallaan
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/12/2005 - 17:18
Pierre de Grenoble
La trascrizione del testo è stata gentilmente effettuata dall'amica Tuula Haapiainen della mailing list "Happy Vegan", alla quale la avevo richiesta: a Tuula vanno ovviamente tutti i ringraziamenti miei personali e di tutto lo staff del sito "Canzoni contro la guerra".
Tarujen Saari: Viimeinen Suudelma
Tarujen Saari: Viimeinen Suudelma
VIIMEINEN SUUDELMA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/12/2005 - 16:29
×
da "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band" (1967)
A venticinque anni dall'assassinio di John Lennon, le Canzoni contro la guerra vogliono ricordare questo grande artista con una delle più famose e celebrate composizioni dei Beatles, "A Day In The Life". La canzone è il brano conclusivo del famoso disco "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band", sicuramente il più influente album dei Beatles, anche se forse non il migliore (personalmente preferisco di gran lunga "Revolver").
La canzone viene inserita negli extra, ma in realtà non è del tutto estranea alle tematiche toccate nel nostro sito.
John Lennon scrisse per i Beatles le poche canzoni del gruppo che prendevano posizione su questioni politiche e sociali. Il riferimento è a Revolution, naturalmente, ma anche all'inno pacifista All You Need Is Love, un primo esempio dell'attitudine allo slogan che caratterizzerà la... (continua)