Ils se meurent nos oiseaux
Savez-vous les temps
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/11/2005 - 19:07
Percorsi:
Guerra alla Terra
Storia di Modesta Rossi
Interpretata assieme a Giovanna Marini
"Modesta Rossi aveva appena 29 anni, moglie del partigiano della Banda Renzino, Dario Polletti, madre di 4 figli maschi.
Il 29 giugno 1944, fascisti del luogo con maschere al viso per non farsi riconoscere, portarono a Solaia i tedeschi. Un fascita uccise con una coltellara all gola il bambino più piccolo, Gloriano, di appena 13 mesi. Poi con un colpo al ventre uccise Modesta. Infine dettero fuoco ai loro corpi. Mario, Gualtiero e Giovanni, gli altri tre figli, di 5, 7 e 9 anni, assistettero al fatto, scappando poi nei boschi alla ricerca del padre."
(Dal libretto di "Sessant'anni di resistenza", Casa del Vento)
Era S. Pietro e Paolo
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 29/11/2005 - 18:53
Konskried Sant Trefin
anonimo
[XVIII secolo?]
Kan ha diskan (Côtes d'Armor)
Chiunque abbia seguito un po' in passato la Sezione Bretone di questo sito, oppure la stia seguendo adesso durante il suo completo rifacimento, avrà notato che le canzoni (specie in forma di kan ha diskan) dedicate alla partenza del coscritto sono numerosissime (e non solo in Bretagna). Popolarizzate invariabilmente da fogli volanti, si crede generalmente che le “ballate dei coscritti” abbiano avuto origine nell'istituzione della leva obbligatoria in epoca rivoluzionaria e napoleonica (al pari, ad esempio, di Partirò, partirò, che non a caso si chiama, propriamente, Canto dei coscritti). Diffusi in realtà in tutta Europa, è certamente vero che questi canti che descrivono la nuova realtà venutasi a creare con la coscrizione obbligatoria (la fondazione della “carne da cannone”, verrebbe da dire) abbiano avuto in quell'epoca il loro “momento d'oro”.... (continua)
Kan ha diskan (Côtes d'Armor)
Chiunque abbia seguito un po' in passato la Sezione Bretone di questo sito, oppure la stia seguendo adesso durante il suo completo rifacimento, avrà notato che le canzoni (specie in forma di kan ha diskan) dedicate alla partenza del coscritto sono numerosissime (e non solo in Bretagna). Popolarizzate invariabilmente da fogli volanti, si crede generalmente che le “ballate dei coscritti” abbiano avuto origine nell'istituzione della leva obbligatoria in epoca rivoluzionaria e napoleonica (al pari, ad esempio, di Partirò, partirò, che non a caso si chiama, propriamente, Canto dei coscritti). Diffusi in realtà in tutta Europa, è certamente vero che questi canti che descrivono la nuova realtà venutasi a creare con la coscrizione obbligatoria (la fondazione della “carne da cannone”, verrebbe da dire) abbiano avuto in quell'epoca il loro “momento d'oro”.... (continua)
Na disul e Sant-Trefin rannañ 'rae ma c'halon
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/11/2005 - 17:03
Dén ieuank en armé
anonimo
Da Son Ha Ton, il sito della canzone popolare bretone.
I "canti dei coscritti", bretoni e di molti altri paesi, hanno come si è visto trame fisse: se il giovane soldato non è morto in guerra, una volta tornato a casa passati i fatidici sette anni, o trova la fidanzata già bell'e morta, o la trova sposata a qualcun altro. Questo Dén ieuank en armé appartiene alla seconda categoria; è tratto, come informa Son ha Ton ("Canto e Musica"), dalla raccolta Guerzennou ha soñnenneu Bro-Guened / Chansons populaires du Pays de Vannes di Loeiz Herrieu e Maurice Duhamel, pubblicato originariamente nel 1911 e ripubblicato nel 1997 dalle edizioni Eromi di Lorient. La canzone, ovviamente nell'ostico dialetto Vannetais (che storicamente, e con fondamento, potrebbe tradursi come "Veneto"...) fu raccolta da una tale Mélanie Kermabon di Goh-Kér ("Borgovecchio") nel Lann-er-Stér. La canzone è rimasta per oltre... (continua)
I "canti dei coscritti", bretoni e di molti altri paesi, hanno come si è visto trame fisse: se il giovane soldato non è morto in guerra, una volta tornato a casa passati i fatidici sette anni, o trova la fidanzata già bell'e morta, o la trova sposata a qualcun altro. Questo Dén ieuank en armé appartiene alla seconda categoria; è tratto, come informa Son ha Ton ("Canto e Musica"), dalla raccolta Guerzennou ha soñnenneu Bro-Guened / Chansons populaires du Pays de Vannes di Loeiz Herrieu e Maurice Duhamel, pubblicato originariamente nel 1911 e ripubblicato nel 1997 dalle edizioni Eromi di Lorient. La canzone, ovviamente nell'ostico dialetto Vannetais (che storicamente, e con fondamento, potrebbe tradursi come "Veneto"...) fu raccolta da una tale Mélanie Kermabon di Goh-Kér ("Borgovecchio") nel Lann-er-Stér. La canzone è rimasta per oltre... (continua)
Cheleuet tud ieuank, hag er ré gouh eùé
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/11/2005 - 16:51
Vientos del pueblo
Il testo è tratto dal libretto del cofanetto "Victor Jara" edito da "Plane 88747"
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella del libretto, contenente numerosi errori.
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella del libretto, contenente numerosi errori.
STÜRME DES VOLKES
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 28/11/2005 - 20:00
Preguntas por Puerto Montt
Il testo è tratto dal libretto del cofanetto "Victor Jara" edito da "Plane 88747"
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella riportata nel libretto, contenente numerosi errori.
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella riportata nel libretto, contenente numerosi errori.
FRAGEN ZU PUERTO MONTT *
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 28/11/2005 - 19:50
La Toma
Il testo è tratto dal libretto del cofanetto "Victor Jara" edito da "Plane 88747"
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella riportata nel libretto, contenente numerosi errori.
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella riportata nel libretto, contenente numerosi errori.
DIE TOMA - 16 MÄRZ 1967
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 28/11/2005 - 19:41
Te recuerdo Amanda
Il testo è tratto dal libretto del cofanetto "Victor Jara" edito da "Plane 88747"
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella riportata nel libretto, contenente numerosi errori.
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella riportata nel libretto, contenente numerosi errori.
AN DICH DENKE ICH, AMANDA
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 28/11/2005 - 19:33
Faubourg de Buenos Aires
C'est un faubourg de Buenos Aires,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 28/11/2005 - 19:28
Herminda de la Victoria
Tratta dal libretto del cofanetto "Victor Jara" edito da "Plane 88747".
Nota: L'ortografia della versione è stata corretta è aggiustata rispetto a come riportata sul libretto, in quanto contenente numerosi errori.
Nota: L'ortografia della versione è stata corretta è aggiustata rispetto a come riportata sul libretto, in quanto contenente numerosi errori.
HERMINDA DES SIEGES
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 28/11/2005 - 19:12
Guantànamo
2004 - " Chansons têtues "
Assis sur le bord de la roche
(continua)
(continua)
inviata da adriana 28/11/2005 - 18:07
Percorsi:
Guantanamo Bay
The Star Spangled Banner
Come abbiamo detto, il testo di "The Star Spangled Banner" può riservare qualche sorpresa anche nell'ottica di una canzone contro la guerra. Certo, è necessario tener presente che i riferimenti alla pace e alla desolazione della guerra sono del tutto funzionali ad un testo che è in realtà un inno di resistenza e di battaglia.
LO STENDARDO LUCENTE DI STELLE
(continua)
(continua)
28/11/2005 - 15:36
Franco
Questa canzone, dedicata a Franco Coggiola, ricercatore di cultura popolare, ricorda l'importanza della memoria.
Come sarebbe più opportuno
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 28/11/2005 - 15:26
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Guerra e Pace
Una canzone per bambini sulla pace, da
http://www.junior.rai.it/america/melev...
http://www.junior.rai.it/america/melev...
Guerra, guerra! È guerra!
(continua)
(continua)
27/11/2005 - 23:48
Papá cuéntame otra vez
[1997]
Letra y música: Ismael Serrano
Testo e musica: Ismael Serrano
Album: Atrapados en Azul
Letra y música: Ismael Serrano
Testo e musica: Ismael Serrano
Album: Atrapados en Azul
Papá cuéntame otra vez ese cuento tan bonito
(continua)
(continua)
inviata da adriana 27/11/2005 - 20:53
Percorsi:
1968 e dintorni
Joan Of Arc, They're Calling You
Frank Sturgis
[1915]
Frank Sturgis, un nome assai curioso per una (bella) canzone contro la guerra. Il Mudcat Café riporta sotto questo nome l'autore di questa canzone del 1915; ma è assolutamente impossibile reperire notizie su di lui. Se ne reperiscono moltissime, invece, su un suo perfetto omonimo, che vi invitiamo a leggere per pura curiosità.
Frank Sturgis, un nome assai curioso per una (bella) canzone contro la guerra. Il Mudcat Café riporta sotto questo nome l'autore di questa canzone del 1915; ma è assolutamente impossibile reperire notizie su di lui. Se ne reperiscono moltissime, invece, su un suo perfetto omonimo, che vi invitiamo a leggere per pura curiosità.
There's a tear in my eye for the soldier,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/11/2005 - 19:34
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Se volete aiutarci con le traduzioni (è un lavoro enorme, non riusciamo a tradurre tutte le canzoni da soli!) è ora possibile ricercare tra quali canzoni ancora non sono state tradotte. Inserendo le lingue che conoscete troverete facilmente una canzone da tradurre. Grazie!
Lorenzo Masetti 27/11/2005 - 15:21
The Star Spangled Banner
« The Star Spangled Banner » fu composto da Frances Scott Key durante l’attacco inglese a Fort McHenry, il 13 settembre 1814. Key, dalla natia Baltimora, si era recato al quartier generale della flotta britannica per ottenere il rilascio di un amico, tenuto prigioniero. Arrivò la vigilia del bombardamento della città da parte degli inglesi, ma non gli fu permesso di sbarcare dal suo battello. Per tutto il giorno e tutta la notte guardò ansiosamente dal ponte la battaglia che stava svolgendosi. All’alba, vide che la bandiera a Stelle e Strisce ancora sventolava sul forte, e ne rimase talmente e profondamente emozionato da scrivere immediatamente una poesia dedicata all’avvenimento. La poesia di Scott Key fu poi, curiosamente, adattata alla melodia di un’antica « drinking song » inglese, To Anacreon In Heaven, una canzone godereccia dove si invitava a unire « The Myrtle of Venus with Bacchus’ Wine » e che era assai conosciuta nella Nuova Inghilterra dell’epoca.
THE STAR SPANGLED BANNER
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/11/2005 - 12:45
Soldier On The Bum
He grew up right in this neighborhood
(continua)
(continua)
inviata da adriana 27/11/2005 - 10:38
Torniamo on line dopo alcuni giorni a causa di un "bravo ragazzo" che ci ha lanciato un attacco informatico che ci ha costretto a bloccare il sito per non sovraccaricare il server. Ci scusiamo con tutte e tutti per lo sgradito inconveniente.
Riccardo Venturi 26/11/2005 - 20:53
Where Have all the Flowers Gone
TURCO/TURKISH/TURC
Oğuz Tarihmen
Turkish version by Oğuz Tarihmen
Versione turca di Oğuz Tarihmen
Version turcque d'Oğuz Tarihmen
As a songwriter and a Turkish street musician, 9 years ago, I had translated the song "Where have all the flowers gone" via the German translation. I was a school boy at the German School, Istanbul, so I used the German translation as the starting point of my Turkish translation. Today I am a teacher of the German language. After some time, I realized that the original of the song is in English. So, I crosschecked it and did some correction after which my translation has become its final version. My translation is linear to the German translation, then.
My Turkish translation is fully singable. In deed, I had sung it in English, German and Turkish many years in my band during my career as a street musician. Some people in Turkey know my version of the song... (continua)
Oğuz Tarihmen
Turkish version by Oğuz Tarihmen
Versione turca di Oğuz Tarihmen
Version turcque d'Oğuz Tarihmen
As a songwriter and a Turkish street musician, 9 years ago, I had translated the song "Where have all the flowers gone" via the German translation. I was a school boy at the German School, Istanbul, so I used the German translation as the starting point of my Turkish translation. Today I am a teacher of the German language. After some time, I realized that the original of the song is in English. So, I crosschecked it and did some correction after which my translation has become its final version. My translation is linear to the German translation, then.
My Turkish translation is fully singable. In deed, I had sung it in English, German and Turkish many years in my band during my career as a street musician. Some people in Turkey know my version of the song... (continua)
SÖYLE ÇİÇEKLER NERDE?
(continua)
(continua)
inviata da Oğuz Tarihmen 23/11/2005 - 13:42
Nella mia ora di libertà
[1973]
Testo e musica di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Collaborazione musicale di Nicola Piovani
Lyrics and music by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Musical collaboration by Nicola Piovani
Album: "Storia di un impiegato"
"Nel carcere, in una realtà non più individualista, ma forse il massimo dell'essere uguali, l'impiegato non più impiegato scopre un nuovo modo di capire la vita e le cose che lo circondano. Scopre la realtà della parola «collettivo» e della parola «potere»." - Fabrizio De André
Testo e musica di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Collaborazione musicale di Nicola Piovani
Lyrics and music by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Musical collaboration by Nicola Piovani
Album: "Storia di un impiegato"
"Nel carcere, in una realtà non più individualista, ma forse il massimo dell'essere uguali, l'impiegato non più impiegato scopre un nuovo modo di capire la vita e le cose che lo circondano. Scopre la realtà della parola «collettivo» e della parola «potere»." - Fabrizio De André
Di respirare la stessa aria
(continua)
(continua)
inviata da Fabio 22/11/2005 - 21:52
Percorsi:
Dalle galere del mondo
I Remember Warsaw
[February 2001]
Lyrics and music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
From/Da "Living In These Times]]
David Rovics' Official Website
Lyrics and music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
From/Da "Living In These Times]]
David Rovics' Official Website
First they occupied our country
(continua)
(continua)
inviata da adriana 22/11/2005 - 17:16
Poder
Letra e música de José Mário Branco
Testo e musica di José Mário Branco
Album: Resistir é vencer
Per l'ascolto: Link
Testo e musica di José Mário Branco
Album: Resistir é vencer
Per l'ascolto: Link
Um herói
(continua)
(continua)
inviata da adriana 22/11/2005 - 16:17
Turuta per un món nou
Tom Dalmau
22 novembre 2005
« TURUTA » PER UN MONDO NUOVO
(continua)
(continua)
22/11/2005 - 13:58
Cantiga do fogo e da guerra
22 novembre 2005
CANTICA DEL FUOCO E DELLA GUERRA
(continua)
(continua)
22/11/2005 - 11:23
Loughrask [I Was Just Seventeen]
Trad., arr. David Carnahan
http://www.mudcat.org
http://www.mudcat.org
I was just seventeen when to West Clare I came
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/11/2005 - 20:53
I Don't Want To Join The Army
anonimo
Un'altra canzoncina popolare inglese (anzi, tipicamente londinese, con tanto di deciso accento "Cockney"...) in cui lo...spirito antibellico del protagonista sembra essere assai individualista: chiamate chi volete a fare la guerra, basta che non chiamiate me...
Score
Score
I don't want to join the army
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/11/2005 - 20:45
I poeti
da "Ipertensione" (1975)
Una originale canzone di Vecchioni (sì! Proprio di Vecchioni!) che ci mette in guardia da chi guarda la guerra con gli occhi degli altri, nel lusso di una villa e nell'attesa di un Nobel, magari per la Pace...
E intanto la gente muore davvero.
La canzone è un lucido atto d'accusa nei confronti di certi intellettuali che abusano, anche economicamente, della posizione sociale ed economica raggiunta, spesso grazie ad un conformismo politico e culturale che rende le loro opere, nate senza particolari motivi di ispirazione, scontate e prive di originalità ("I poeti son vecchi signori che mangian le stelle distesi sui prati delle loro ville, e s'inventano zingare e more per farsi credibili agli occhi del mondo col loro dolore [...]. I poeti si fanno le pippe coi loro ricordi: la casa, la mamma, le cose che perdi; e poi strisciano sui congiuntivi: se fossi, se avessi,... (continua)
Una originale canzone di Vecchioni (sì! Proprio di Vecchioni!) che ci mette in guardia da chi guarda la guerra con gli occhi degli altri, nel lusso di una villa e nell'attesa di un Nobel, magari per la Pace...
E intanto la gente muore davvero.
La canzone è un lucido atto d'accusa nei confronti di certi intellettuali che abusano, anche economicamente, della posizione sociale ed economica raggiunta, spesso grazie ad un conformismo politico e culturale che rende le loro opere, nate senza particolari motivi di ispirazione, scontate e prive di originalità ("I poeti son vecchi signori che mangian le stelle distesi sui prati delle loro ville, e s'inventano zingare e more per farsi credibili agli occhi del mondo col loro dolore [...]. I poeti si fanno le pippe coi loro ricordi: la casa, la mamma, le cose che perdi; e poi strisciano sui congiuntivi: se fossi, se avessi,... (continua)
I poeti son giovani e belli
(continua)
(continua)
inviata da Marco M. - Como 21/11/2005 - 20:20
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PARIS, 12 avril 1967