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Prima del 2005-11-3

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Wish I Was in El Salvador

Wish I Was in El Salvador
La canzone è stata scritta da Jello Biafra (al secolo Eric Reed Boucher, classe 1958), già front man dei mitici Dead Kennedys, il quale nella sua successiva carriera si è accompagnato a molti artisti, tra cui i canadesi D.O.A.
Nell’album di Jello Biafra with D.O.A. intitolato “Last Scream of the Missing Neighbors”, pubblicato nel 1989
Used to be in a gang
(continua)
3/11/2005 - 23:52
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World War III

World War III
album: "Something Better Change" (1980)
World War III, World War III, World War III, don't you bloody see? World War III
(continua)
3/11/2005 - 23:41
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Gods Of War

Gods Of War
(1987)

Album: Hysteria
Feelin’ like it’s all over, feelin’ like there’s no love
(continua)
3/11/2005 - 23:28
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Песня летчика

Песня летчика
[1968]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij
Lyrics and Music by Vladimir Vysotskij

Dallo spettacolo Звезды для лейтенанта ("Stelle per il tenente")
From the recital play Звезды для лейтенанта ("Stars for the lieutenant")

Il testo è riprodotto da questa pagina
Lyrics are reproduced from this page.
Их восемь - нас двое. Расклад перед боем
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 20:37
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Баллада о борьбе

Баллада о борьбе
[1975]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij
Lyrics and music by Vladimir Vysotskij


Scritta per il film Стрелы Робин Гуда ("Le lotte di Robin Hood") (1975) del regista Sergej Tarasov. Il film fu interpretato dall'attore protagonista Boris Chmel'nickij.

From the movie screenplay Стрелы Робин Гуда ("Robin Hood's Struggles") (1975), directed by Sergey Tarasov, starring Boris Chmel'nickiy as protagonist.

Il testo è ripreso da kulichki.com
Lyrics are reproduced from kulichki.com
Сpедь оплывших свечей и вечеpних молитв,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 16:46
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Graue Kolonnen

Graue Kolonnen
[1936/37]
A camp song later performed by Ernst Busch
Canto di prigionia poi interpretato da Ernst Busch
A rewriting of Wilde Gesellen
Rielaborazione di Wilde Gesellen

La canzone era già presente nel sito, attribuita a Ernst Busch. Per motivi di unitarietà con l'album Songs From The Depths Of Hell è stata riportata a Aleksander Kulisiewicz.

The song was already included in the site and attributed to Ernst Busch. As it cannot be separated from the album Songs From The Depths Of Hell it has been ascribed to Aleksander Kulisiewicz.


Aleksander Kulisiewicz: Songs From The Depths Of Hell
Folkways Records Album N° FSS 37700 (1979)
PDF Booklet Available
Annotated by Peter Wortsman

La copertina dell'album, ispirata a questa canzone, è di Gertrude Degenhardt, moglie di Franz-Josef Degenhardt.
The album cover, inspired by this song, is by Gertrude Degenhardt, Franz-Josef Degenhardt's wife.

Aleksander... (continua)
Graue Kolonnen ziehen ins Moor,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 16:26
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Wilde Gesellen

Wilde Gesellen
[1937]
Musica: Fritz Sotke
Testo: di autore sconosciuto, rielaborato da Ernst Busch
Music: Fritz Sotke
Lyrics: author unknown, elaborated by Ernst Busch
Musik: Fritz Sotke
Worte: Verfasser unbekannt, von Ernst Busch ausgearbeitet

La storia di Wilde Gesellen è, lo si può dire senz'altro, come una sintesi della terribile storia del XX secolo. Nacque nel 1921, composta da Fritz Sotke originariamente per la Jugendbewegung, il movimento giovanile tedesco; divenne subito assai popolare in Germania. Sotke, che di mestiere faceva l'insegnante di materie commerciali nei licei e che scriveva canzoni per diletto, nel 1932 entrò nella NSDAP (il partito nazista, per chi non lo sapesse) scrivendo immediatamente uno die principali canti a onore e gloria di Hitler, il Lied der neuen Zeit („Canto del tempo nuovo“). Una volta salito Hitler al potere, Sotke divenne un dirigente della Hitlerjugend, la... (continua)
Wilde Gesellen vom Sturmwind durchweht,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 12:46
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Soldatenlied

Soldatenlied
[ca.1916]
Testo di Erich Mühsam
Musica di Hanns Eisler
Interpretazione di Ernst Busch


Testo riprodotto dallo "Schwarz-rotes Liederbüchlein" dell'anarcosindacalismo tedesco, pagina 72.

"Questa lirica divenne una delle più famose canzoni contro la guerra. Ernst Busch, l'attore ed interprete più famoso delle canzoni di Bertolt Brecht, Erich Weinert e Erich Mühsam (musica di Hanns Eisler) ricorda: 'Lavoravo nel 1917 nei cantieri navali, quando un giorno un mio compagno di lavoro mi fece vedere una copia del giornale Leipziger Volkszeitung con il Canto dei Soldati di Erich Mühsam. È stata per me la prima canzone antibellica e qualche mese più tardi la cantai durante una festa proletaria.'

Motivo e sfondo del canto è la guerra, ma l'ispirazione è probabilmente un volantino di Karl Liebknecht del 27 maggio 1915: 'Il nemico principale è nel nostro paese' (versi 6 e 7). Liebknecht e Mühsam... (continua)
Wir lernten in der Schlacht zu stehn
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 12:23
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Mein Michel

anonimo
Ein Lied über den Protest der Bevölkerung gegen die Herrschaft von Adel und Kirche, sowie gegen den Hunger, in der vor-revolutionären Zeit am Ende des Ersten Weltkriegs (1914-18).

"Um die Phase um den Ersten imperialistischen Weltkrieg entstehen viele Lieder. Das antimilitaristische Lied „Mein Michel“ wird nach dem Krieg 1919 handschriftlich weitergereicht."
www.sjoe.at

Canzone popolare di protesta contro il dominio della chiesa e della nobiltà, ma anche contro la fame. Risale al periodo pre-revoluzionario alla fine della I guerra mondiale.

"Dal periodo della prima guerra mondiale imperialista sorgono molte canzoni. La canzone antimilitarista "Mein Michel" viene diffusa in forma di manoscritto nel 1919, dopo la guerra."
www.sjoe.at


Il testo è riprodotto dallo "Schwarz-rotes Liederbüchlein" dell'anarcosindacalismo tedesco, pagina 57.
Du hast Bataillone, Schwadronen,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 12:13
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Gaslied

Gaslied
[1928]
Testo originale di Max Jensen ("Die roten Raketen")

Il testo è riprodotto dallo "Schwarz-rotes Liederbüchlein" dell'anarcosindacalismo tedesco, pagina 37
Parole di Max Jensen, membro dei Rote Raketen, un gruppo teatral-cabarettistico di agit-prop attivo a Berlino negli anni 20 e, come tutte le realtà legate al comunismo e al socialismo rivoluzionario, messo fuori legge dopo il “Blutmai”, il maggio del 1929, quando gli scioperi operai vennero schiacciati nel sangue, prova generale di quel che sarebbe successo solo qualche anno più tardi…

Questa canzone non è affatto antimilitarista, visto che alla fine chiama i lavoratori ad integrarsi al Fronte Rosso e a combattere perché la vittoria del proletariato sola può garantire la pace… Ma al tempo stesso denuncia l’escalation militare in corso negli ultimi anni della repubblica, sempre più ostaggio della casta militare da una parte e del... (continua)
Aus ist’s mit den bösen Kriegen, sprach der Völkerbund
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 11:32
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Troppe Canzoni

Troppe Canzoni
[1995]

Il brano fa parte dell'album "L'Erba" del 1995 (se solo riuscissi a scovare l'mp3 da qualche parte!!!)
Non si tratta (solo) di una canzone contro la guerra... l'interrogativo di Faust'o è forse lo stesso di Tim Buckley: "Is the war inside your mind?" (e - aggiungo - inside your life?)
Troppe canzoni
(continua)
inviata da Alessandro 3/11/2005 - 09:19
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Die Schmiede im Walde

L[..........] Stauffacher
Nessuna notizia è riportata dell'autore di questa canzone, L.Stauffacher, nello "Schwarz-rotes Liederbüchlein" dell'anarcosindacalismo tedesco, da dove il testo è riprodotto. La poesia dovrebbe essere stata composta verso il 1920 e poi cantata su una musica del compositore tedesco Peter H. Ortmann. Come fonte viene riportato il volume di Ulrich Klan e Dieter Nelles "Es lebt noch eine Flamme" ("Una fiamma vive ancora"), Grafenau-Döffingen, 1990, p. 326.
Weit in des Waldes schwarze Wildnis gellen
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 02:22
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Der Traum ist aus

Der Traum ist aus
Ich hab geträumt, der Winter wär vorbei,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 01:51
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Der Graben

Der Graben
Testo di Kurt Tucholsky
Worte: Kurt Tucholsky

Musica di autore sconosciuto, da un'antica canzone popolare; rielaborazione di Hanns Eisler
Musik: aus einem alten Volkslied; Bearbeitung von Hanns Eisler

Interpretata da Linard Bardill nell'album Strampedemi: Lieder gegen den Krieg [1991]
Interpretation: Linard Bardill im Album Strampedemi: Lieder gegen den Krieg [1991]

Si tratta di una famosa poesia antimilitarista di Tucholsky sugli orrori e sui lutti della I guerra mondiale ripresa dallo Schwarz-rotes Liederbüchlein dell'anarcosindacalismo tedesco, pagina 21. Linard Bardill, lo scopritore di Pippo Pollina, la ha interpretata nel suo album del 1991 interamente dedicato alle canzoni contro la guerra: Strampedemi, Lieder gegen den Krieg. Strampedemi [Wir zogen in das Feld] è il titolo di una canzone dei Lanzichenecchi del 1509.
Mutter, wozu hast Du Deinen Jungen aufgezogen,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 01:44
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Der Gefangene (Sich Fügen heißt Lügen!)

Der Gefangene (Sich Fügen heißt Lügen!)
[1919]
Testo di Erich Mühsam
musica ripresa da un brano di Gregor Hause

Testo riprodotto dallo "Schwarz-rotes Liederbüchlein" dell'anarcosindacalismo tedesco", pagina 20. Scritto dopo l'incarceramento di Mühsam in seguito alla repressione della Repubblica dei Consigli di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg.
Ich hab mein Lebtag nicht gelernt
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 01:38
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Bonzen-Blues

[1933]
testo di Erich Mühsam
musica improvvisata dai deportati del lager di Oranienburg

Testo riprodotto dallo "Schwarz-rotes Liederbüchlein" dell'anarcosindacalismo tedesco, pagina 15.
Sei dankbar, Volk, den Edlen die dich leiten,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 01:30
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Махновщина [La Makhnovtchina]

anonimo
Махновщина [La Makhnovtchina]
Maxnovšćina
[~ 1920]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: ?
Musica / Music / Musique / Sävel:
Forse di origine popolare / Possibly of popular origin
1913: Jurij Černjavskij [Юрий Чернявский], Марш Сибирского полка
(“Marcia del Reggimento Siberiano” / “March of the Siberian Regiment”)
1918: Aleksandr Vasilevič Aleksandrov [Александр Васильевич Александров], 1883-1946
Testo francese / French lyrics / Paroles françaises / Ranskalaiset sanat : Étienne Roda-Gil, 1941-2004


Nestor Makhno [Hecтop Maxнo] nasce a Hulyai-Polè nel distretto di Alexandrovsk in Ucraina, il 27 ottobre 1889. Discendente da una famiglia di umili contadini lavora a sette anni come pastore, ad otto frequenta la scuola che lascia a dodici per mettersi al servizio dei kulaki tedeschi. Alto 1 metro e 65 centimetri è caratterizzato da una certa zoppia causata da colpi di sciabola e pallottole, una delle quali gli aveva... (continua)
Махновщина, Mахновщина, [1]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/11/2005 - 21:05
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Les fayots

anonimo
Canzone satirica antimilitarista anarchico rivolto principalmente contro i "firmaioli" che si arruolavano nella marina militare francese nel porto di Tolone (Toulon); il termine "fayot", in argot, significa infatti proprio "firmaiolo, soldato che ha firmato per prolungare la ferma". Da notare però che significa anche "ipocrita"...

Il testo è ripreso da V-Révolution
Mon petit gars vois tu là bas ce beau bateau
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/11/2005 - 16:31
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À Biribi

À  Biribi
[1892]
Paroles et musique: Aristide Bruant
Testo e musica: Aristide Bruant
Recueil/Raccolta: "Dans la rue. Chansons et monologues, Vol.2, 1889-1895"
Enregistrement/Registrazione: Disques Pathé, 1911.


Si veda anche Bas Biribi di Charles d'Avray, sul medesimo argomento (probabilmente D'Avray ha ripreso la sua canzone proprio da questo componimento). Ricordiamo comunque che "Biribi" erano chiamati i battaglioni disciplinari in Africa del Nord (dei veri e propri bagni penali militari, che comportavano la vita in penitenziari per i soldati) destinati a ricevere i militari insubordinati e refrattari, e i disertori. La disciplina vi era ovviamente durissima e disumana. Poco prima che Bruant scrivesse questa celebre canzone, lo scrittore e giornalista Georges Darien aveva pubblicato un libro, "Biribi, Discipline militaire" (1890); è pressoché certo che Bruant vi si sia ispirato. La parola... (continua)
Y en a qui font la mauvais' tête
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/11/2005 - 16:26
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Братские могилы

Братские могилы
Bratskie mogiły
[1965]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij
Lyrics and music by Vladimir Vysotskij


"Nella Russia che aveva avuto venti milioni di morti nella seconda guerra mondiale, pare fosse la canzone con cui Volodja apriva i suoi concerti". - Alessio Lega
На братских могилах не ставят крестов,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/11/2005 - 22:46




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