Personalmente non mi fa orrore nessuna parola. Sono i fatti a farmi orrore. E molti autori delle canzoni da te segnalate hanno appoggiato e militato in un movimento che NEI FATTI si è reso protagonista di guerre, sterminio, violenza e odio.
"Camerata" è una parola che ha un chiaro riferimento all'ambiente militare, nel quale il fascismo ha sempre riscosso molte simpatie e sul quale ha fondato la sua ideologia guerrafondaia. Puoi capire che in un sito che si definisce "pacifista e antimilitarista" questa parola non sia vista di buon occhio. Tanto più se, come nel caso in questione, tendeva a presentare le vicende storiche in maniera grossolanamente faziosa e platealmente falsa.
È certo vero che persone che si dicevano "compagni" si sono macchiate di crimini orrendi e non saremo certo noi a chiudere gli occhi sugli orrori dei gulag sovietici o dei campi di concentramento di altre dittatture... (continua)
14/11/2005 - 14:12
Mi dispiace immensamente che gli autori di canzoni dalle parole tanto significative, che doverosamente ci ricordano orrori che credo nessuno di noi potrebbe approvare, siano persone con le sgradevoli caratteristiche che indicate. Da parte mia eviterò però una ricerca delle caratteristiche/scheletri nell'armadio degli autori delle altre migliaia di canzoni presenti, a pieno titolo, in questo sito. Siamo in un sito di pace, non di polemiche! E se un delinquente ha scritto anche solo una parola di pace, allora è giusto che sia qui. Ad esempio non andrò sotto ad una delle canzoni aggiunte dopo le mie a scrivere che in Spagna lo schifo era Franco e non il capitale, piazzato lì forse per "licenza poetica" dell'autore (che non so chi sia e del quale non cercherò la fedina penale).
Sulla censura della parola "camerata" mi ero già detto d'accordo. Anzi, posso aggiungere le mie scuse per non aver... (continua)
I commenti inseriti da me e da Lorenzo Masetti si riferiscono ovviamente ai testi delle canzoni e non rappresentano certamente una polemica verso chi le ha spedite, cioè tu. Ribadisco anzi che hai fatto benissimo e spero che la tua collaborazione non si esaurisca certamente qui. Rappresentano invece delle semplicissime, e a mio parere doverose, puntualizzazioni storiche riferite a ciò che si afferma in quelle canzoni. Le quali sono in ogni caso delle testimonianze, e come tali devono essere prese. Per il resto, si può discutere all'infinito che cosa sia una "canzone contro la guerra"; ma è una domanda che rischia di rimanere eternamente senza risposta. Proprio per questo la politica di questo sito, fin dalla sua nascita, è stata quella di accogliere qualsiasi tipo di testo, senza preclusioni. Su quasi tremila canzoni inserite in neppure tre anni di vita del sito, ne saranno state rifiutate... (continua)
Ringrazio per la risposta e per il vostro lavoro. Ringrazio anche per avermi spiegato chi sono gli autori dei testi che ho spedito. E così mi domando... come mai, a parte Guccini, per trovare riferimenti a certi fatti, ci si debba affidare ad autori dal passato e dal presente quantomeno dubbi? E' una cosa davvero preoccupante, a mio avviso... Ciao!
Molti ringraziamenti vanno anche a te per aver contribuito in modo intelligente a questioni che non sono semplici; anzi, direi, decisamente spinose. Poni tra l'altro un'ulteriore domanda alla quale mi piacerebbe rispondere. Ma penso che l'unico modo veramente degno per farlo sia quello che adottiamo ogni giorno: la ricerca. Cercare, cercare, cercare. In rete sono nascosti ancora migliaia di testi da trovare, da leggere, da tradurre. Ed è quello che continueremo a fare ogni giorno, certi di poter contare su tanti che ci aiutano. Proprio adesso ho aperta una pagina di Google sulla quale ho impostato, in ungherese (lingua che conosco) le parole "Dalok a '56 forradalomáról" (canzoni sulla rivolta del '56). Vedrai che qualcosa ne verrà fuori.
Sì, ho notato leggendo alcune traduzioni che ti destreggi bene con le lingue e le storie dell'Est, per cui attenderò di trovare i frutti delle tue ricerche (che io mai potrei riuscire a fare). Comunque resta a mio avviso inquietante come una parte della verità sia così difficile da scovare in canzoni decenti e note, a differenza dall'altra parte, che è diffusissima ovunque, in capolavori apprezzati universalmente. Ciao!
Questa preghiera, spesso attribuita erroneamente a San Francesco, anche se richiama la sua spiritualità non è stata scritta da lui. È stata trovata in Normandia nel 1915, scritta sul rovescio di un santino di San Francesco e se ne ignora l'autore. http://san-francesco.org/semplice.html
Penso che esista un'altra canzone che mette in musica la "Preghiera semplice", chiederò alla mia francescana di fiducia.
(Lorenzo Masetti)
Nota: il commento che segue si riferiva a una canzone successivamente cancellata. Ci stiamo stancando delle canzoni fasciste e ne stiamo cancellando alcune
Colgo l'occasione per alcune considerazioni.
Oggi sono state proposte sei canzoni provenienti dalla cosiddetta "musica alternativa" di stampo chiaramente neofascista. Canzoni che parlano di argomenti, la Rivolta ungherese antistalinista del '56 e la Primavera di Praga, i quali rientrano e debbono rientrare per forza di cose in una raccolta come questa, al pari di Primavera di Praga di Francesco Guccini, o di Egy mondat a zsarnokságról di Gyula Illyés (che era un grande poeta, e la cui bellissima e terribile poesia fu messa in musica e cantata durante la rivolta del '56). Le inseriamo quindi senz'altro, dato che la politica del nostro sito è, dall'inizio, assolutamente priva di ogni tipo di discriminazione (prova ne sia anche l'inserimento... (continua)
Riccardo Venturi 14/11/2005 - 11:40
L' "occidente", come è noto da chiunque abbia qualche minima conoscenza storica (cosa che ovviamente è impossibile richiedere a dei fascisti), negli stessi giorni della rivolta ungherese era impegnatissimo con le sue guerre e guerricciole coloniali, come l'invasione anglo-francese del Canale di Suez ed altre. Del resto, sarebbe stato impensabile, nel 1956, mettere nella sia pur minima discussione la divisione del mondo in due blocchi scaturita dagli accordi di Yalta e Potsdam. Si noti in questa canzone anche l'ennesimo tentativo di presentare la rivolta ungherese come "santa". Certo, la chiesa del nazista cattolico Mindszenty vi si buttò a corpo morto, non potendo lasciar perdere un'occasione del genere per presentarsi agli occhi del mondo come paladina della libertà...quando fino a pochi anni prima era impegnata assai attivamente nello sterminio degli ebrei ungheresi.
Canzone contro la guerra, questa? Può anche darsi, a condizione che si faccia sempre presente da chi proviene.
Ricordiamo anche per dovere di cronaca che l'autore di questa canzone, Roberto Scocco (di Macerata) è un fascista repubblichino impegnato tra le altre cose con case editrici come questa, dal significativo nome di "Ultima Crociata". Il che mi fa fortemente dubitare del suo effettivo impegno contro la guerra...ma tant'è, e che non si dica mai che le CCG/AWS operano censure. I suoi curatori ed amministratori si riservano però il sacrosanto diritto di provare dei conati di vomito davanti a certi personaggi.
Non so chi sia davvero l'autore di questa canzone e mi fido quindi dei vostri conati di vomito. Però questo è un sito di CANZONI contro la guerra. E questa è una CANZONE contro la guerra, indipendentemente da chi l'abbia scritta. Grazie quindi per averla pubblicata ugualmente. Comunque ritengo che non sia il caso di attaccare nessuno, in un sito pacifista. Anzi, sarebbe bello potere vedere certe canzoni raccolte all'interno di uno dei "percorsi". Non è esistito solo l'orrore del Vietnam purtroppo. Gli altri orrori ci vengono raccontati da gente meno simpatica di Gianni Morandi? Dispiace anche a me, credetemi! Comunque se le canzoni sono di pace e se l'orrore in questione c'è stato davvero, allora perché non creare un percorso?! Saluti e grazie per l'attenzione!
L'idea di istituire un percorso sulla rivolta ungherese del '56 (così come sulla Primavera di Praga) è senz'altro ottima, e a dire il vero ci avevamo già pensato (anche nell'ottica dell'istituzione di tanti altri possibili percorsi ancora mancanti). Senz'altro verranno tutti quanti istituiti in un lasso di tempo relativamente breve.
"Addio Bologna" - Nel 1943/44 i partigiani bolognesi cantavano queste due strofe (il cui testo riproduciamo dal Deposito) evidentemente riprese da "Addio a Lugano" (in particolare dalla prima e dall'ultima).
Version corse interprétée par Sta A Sente, adaptée par Jean Mathieu Colombani
Corsican Version as performed by Sta A Sente, adapted by Jean Mathieu Colombani
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