Affare Dreyfus
Versione francese di Riccardo Venturi
Version française de Riccardo Venturi
10 novembre 2005
10 novembre 2005
L’AFFAIRE DREYFUS
(continua)
(continua)
10/11/2005 - 22:32
Anima Mundi [A Giordano Bruno]
[2005]
Testo e musica di Massimiliano Larocca
Voce e fisarmonica: Davide Giromini
Voce: Massimiliano Larocca
Voce visionaria: Matteo Telara (Tex)
Voce dell'imitatore di Larocca: Matteo Procuranti
Chitarra: Luca Rapisarda
Violino: Michele Menconi
Percussioni: Davide Lucetti
Incisa per la prima volta in "Apuamater" di Davide Giromini (2004)
poi in "La breve estate" di Massimiliano Larocca (2005)
"TREMATE PIÙ VOI O GIUDICI NEL PROFFERIR LA MIA SENTENZA CHE NON IO NELL'ASCOLTARLA"
di GIORDANO BRUNO
che le folgori del genio divinatore
all'evo sanguigno avventando
precorse i veri onde albeggia
un domani di scienza e di giustizia
e dal rogo benedisse
-rapite al cielo dagli uomini-
la resurrezione della vita
vollero con le sembianze evocare
l'apostolato e il martirio
I liberi pensatori della Versilia
(iscrizione sulla lapide a Giordano Bruno, Pietrasanta)
Una canzone dedicata... (continua)
Testo e musica di Massimiliano Larocca
Voce e fisarmonica: Davide Giromini
Voce: Massimiliano Larocca
Voce visionaria: Matteo Telara (Tex)
Voce dell'imitatore di Larocca: Matteo Procuranti
Chitarra: Luca Rapisarda
Violino: Michele Menconi
Percussioni: Davide Lucetti
Incisa per la prima volta in "Apuamater" di Davide Giromini (2004)
poi in "La breve estate" di Massimiliano Larocca (2005)
"TREMATE PIÙ VOI O GIUDICI NEL PROFFERIR LA MIA SENTENZA CHE NON IO NELL'ASCOLTARLA"
di GIORDANO BRUNO
che le folgori del genio divinatore
all'evo sanguigno avventando
precorse i veri onde albeggia
un domani di scienza e di giustizia
e dal rogo benedisse
-rapite al cielo dagli uomini-
la resurrezione della vita
vollero con le sembianze evocare
l'apostolato e il martirio
I liberi pensatori della Versilia
(iscrizione sulla lapide a Giordano Bruno, Pietrasanta)
Una canzone dedicata... (continua)
Come ogni forma germina da un seme,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/11/2005 - 21:48
Percorsi:
Giordano Bruno
Var'ka
[2005]
Apuamater Indiesfolk: Delirio e Castigo [2006]
Davide Giromini e la Maledizione: Ostalghia [2016]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Davide Giromini
Davide Giromini: Voce, clavicembalo
Luca Rapisarda: Chitarra, mandolino
Michele Menconi: Violino
Matteo Procuranti: Clarinetto, cori
Gabriele Dascoli: Basso, xilofono
Micaela Guerra: Cori
"Var'ka è una ragazzina di tredici anni che deve svolgere tutte le faccende del negozio dei suoi padroni. La storia inizia con Var'ka che fa da bambinaia al figlio dei padroni, il quale si ostina a non voler dormire, mentre Var'ka non desidererebbe altro. Dopo avergli cantato più volte una ninna nanna, si addormenta, e ricorda in sogno la morte del proprio padre. Viene risvegliata dalla padrona venuta ad allattare il bambino, dopodiché si riaddormenta e riprende il sogno fino all'alba, quando le viene comunicato... (continua)
Apuamater Indiesfolk: Delirio e Castigo [2006]
Davide Giromini e la Maledizione: Ostalghia [2016]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Davide Giromini
Davide Giromini: Voce, clavicembalo
Luca Rapisarda: Chitarra, mandolino
Michele Menconi: Violino
Matteo Procuranti: Clarinetto, cori
Gabriele Dascoli: Basso, xilofono
Micaela Guerra: Cori
"Var'ka è una ragazzina di tredici anni che deve svolgere tutte le faccende del negozio dei suoi padroni. La storia inizia con Var'ka che fa da bambinaia al figlio dei padroni, il quale si ostina a non voler dormire, mentre Var'ka non desidererebbe altro. Dopo avergli cantato più volte una ninna nanna, si addormenta, e ricorda in sogno la morte del proprio padre. Viene risvegliata dalla padrona venuta ad allattare il bambino, dopodiché si riaddormenta e riprende il sogno fino all'alba, quando le viene comunicato... (continua)
[La ballata di Yury Strogoff.]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/11/2005 - 21:10
Cripple Crow
da "Cripple Crow" (2005)
When they come from the over the mountain
(continua)
(continua)
10/11/2005 - 19:45
Rockin' In The Free World
Bellissima!
Neil Young dal vivo ad Amsterdam il 12 ottobre 1989:
http://mp3.tyedye.com/neil_young/89-12...
Neil Young dal vivo ad Amsterdam il 12 ottobre 1989:
http://mp3.tyedye.com/neil_young/89-12...
Alessandro 10/11/2005 - 16:40
Strange Fruit, la drammatica canzone di Billie Holiday che nel 1939 denunciava i linciaggi dei neri negli Stati Uniti del Sud. Gli strani frutti sono i corpi degli impiccati che penzolano dai pioppi.
Lorenzo Masetti 10/11/2005 - 11:40
The Pledge of Resistance
"Not In Our Name" è uno dei principali gruppi di opposizione nati negli Stati Uniti in reazione alla politica del dopo 11 settembre. Nella prima pagina si trovano i nomi di Noam Chomsky, Laurie Anderson, Robert Altmann, Patch Adams, Zack De La Rocha.
The Pledge of Resistance è diventato l'inno di Not In Our Name. È stato scritto e declamarlo da Saul Williams, giovane poeta, musicista hip hop e attore. Si rifà volutamente a un altro impegno ben radicato nell'animo statunitense - il Pledge Of Alliance, la promessa di fedeltà alla bandiera insegnata in tutte le scuole - riformulandolo radicalmente.
Le parole sono volutamente semplici e dirette, come si confà ad un inno.
(Introduzione liberamente adattata dal libro "Oggi ho salvato il mondo" - canzoni di protesta 1990-2005 di Carlo Bordone e Gianluca Testani. Arcana Editrice, 2006)
The Pledge of Resistance è diventato l'inno di Not In Our Name. È stato scritto e declamarlo da Saul Williams, giovane poeta, musicista hip hop e attore. Si rifà volutamente a un altro impegno ben radicato nell'animo statunitense - il Pledge Of Alliance, la promessa di fedeltà alla bandiera insegnata in tutte le scuole - riformulandolo radicalmente.
Le parole sono volutamente semplici e dirette, come si confà ad un inno.
(Introduzione liberamente adattata dal libro "Oggi ho salvato il mondo" - canzoni di protesta 1990-2005 di Carlo Bordone e Gianluca Testani. Arcana Editrice, 2006)
We believe
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 10/11/2005 - 10:21
Yes Sir, No Sir
[1969]
Written by Ray Davies
Scritta da Ray Davies
Album: Arthur, or The Decline and Fall of the British Empire
Written by Ray Davies
Scritta da Ray Davies
Album: Arthur, or The Decline and Fall of the British Empire
Yes Sir, no Sir
(continua)
(continua)
9/11/2005 - 23:43
Heard Somebody Say
da "Cripple Crow" (2005)
"It's simple: we don't want to kill"
In fondo, non c'è bisogno di molte parole...
"It's simple: we don't want to kill"
In fondo, non c'è bisogno di molte parole...
I heard somebody say
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 9/11/2005 - 17:25
L'Internationale
Bella versione strumentale di Ani DiFranco con Utah Phillips, dall'album "Fellow Workers" del 1999. Si trova a
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Alessandro 9/11/2005 - 16:21
Imagine
ESPERANTO / ESPERANTO [2] - Cezar
Una versione più "cantabile" in esperanto, dal blog esperantista Cezarpoezio di Cezar:
Pagina segnalata da Nicola Ruggiero.
Alternative (and perhaps better singable) Esperanto version by Cezar, from his Esperanto blog Cezarpoezio
Page signaled by Nicola Ruggiero.
Una versione più "cantabile" in esperanto, dal blog esperantista Cezarpoezio di Cezar:
Pagina segnalata da Nicola Ruggiero.
Alternative (and perhaps better singable) Esperanto version by Cezar, from his Esperanto blog Cezarpoezio
Page signaled by Nicola Ruggiero.
IMAGU
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/11/2005 - 15:59
Ballata per un ferroviere
Mannerini costituisce il gruppo 6 di Genova, incide un 45 giri che contiene "Ballata per un ferroviere", il testo parla chiaro: Pinelli è stato suicidato...
Per i manoscritti e ulteriori informazioni si veda il sito dedicato a Riccardo Mannerini.
Per i manoscritti e ulteriori informazioni si veda il sito dedicato a Riccardo Mannerini.
Un ferroviere era quel tale
(continua)
(continua)
9/11/2005 - 15:39
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Le défilé de l'Empire
[1852]
Au citoyen PETIT-PIERRE (lice chansonnière)
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.
Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, / Per serrare la gogna al collo / Del popolo senza giberne. / ... Aderì all’Internazionale e nel 1870 organizzò una Camera del lavoro con 500 membri aderenti anch’essi all’Internazionale, fu uno strenuo antimilitarista, oltre che pacifista; partecipò... (continua)
Au citoyen PETIT-PIERRE (lice chansonnière)
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.
Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, / Per serrare la gogna al collo / Del popolo senza giberne. / ... Aderì all’Internazionale e nel 1870 organizzò una Camera del lavoro con 500 membri aderenti anch’essi all’Internazionale, fu uno strenuo antimilitarista, oltre che pacifista; partecipò... (continua)
Cloches et canons... c'est fête !
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/11/2005 - 16:24
La guerre
[1857]
A Eugène Ballet (lice chansonnière)
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.
Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, / Per serrare la gogna al collo / Del popolo senza giberne. / ... Aderì all’Internazionale e nel 1870 organizzò una Camera del lavoro con 500 membri aderenti anch’essi all’Internazionale, fu uno strenuo antimilitarista, oltre che pacifista; partecipò attivamente... (continua)
A Eugène Ballet (lice chansonnière)
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.
Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, / Per serrare la gogna al collo / Del popolo senza giberne. / ... Aderì all’Internazionale e nel 1870 organizzò una Camera del lavoro con 500 membri aderenti anch’essi all’Internazionale, fu uno strenuo antimilitarista, oltre che pacifista; partecipò attivamente... (continua)
On vient de déclarer la guerre :
(continua)
(continua)
inviata da Adriana 8/11/2005 - 16:22
Speechless
Album: Out There (1992)
Una canzone bellissima, che lascia veramente... senza parole.
Una canzone bellissima, che lascia veramente... senza parole.
In Montréal
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 8/11/2005 - 15:02
The War Correspondent
Fa parte, come No man's land e Waltzing Matilda, del primo lavoro di Bogle, l'album "Now i'm easy" risalente al 1980.
"Good evening ' I'm Ross Symons, with the news from A.B.C.
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 7/11/2005 - 18:18
Where The Streets Have No Name
Nella traduzione italiana precedentemente riportata mancava l'ultima strofa. Grazie a Gabriele che ci ha inviato questa traduzione più completa.
DOVE LE STRADE NON HANNO NOME
(continua)
(continua)
inviata da gabriele 7/11/2005 - 17:53
Pinocho...
Quasi un trabalzo nel vedere il testo di questa canzone (alla quale non avevo mai pensato, pur conoscendola: un altro enorme grazie a Adriana per averne reperito e inserito il testo). Me la ricordo cantata da Godoy a un vecchissimo concerto fiorentino nei primissimi anni '80 (forse addirittura nel 1980 stesso, l'anno successivo al trionfo della rivoluzione sandinista in Nicaragua), al vecchio Teatro Tenda (ora buttato giù e trasformato in "Saschall" sponsorizzato da una ditta di abbigliamento "casual"). Ero in primissima fila tra le poche centinaia di persone venute ad ascoltarlo cantare le sue canzoni e l'intero "Guitarra Armada". Il soprannome di "Pinocho" (Pinocchio) dato a Pinochet era del tutto ovvio e naturale; si veda anche Punto de vista (sobre Pinochet).[RV]
Pinocho...
(continua)
(continua)
inviata da adriana 6/11/2005 - 20:47
They Dance Alone (Cueca Solo)
da "Nada como el sol"
ELLAS DANZAN SOLAS
(continua)
(continua)
inviata da adriana 6/11/2005 - 20:27
Tarantatta'n
Dall'album "Fuori la voce"
Testo: Massimiliano Però
Musica: Gianluca Longo – Francesca Dipierro
Testo: Massimiliano Però
Musica: Gianluca Longo – Francesca Dipierro
Nu giurnu m’aggiu fattu quattru cunti,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 6/11/2005 - 18:01
Jovanotti: Mi fido di te
Case di pane, riunioni di rane
(continua)
(continua)
inviata da silvia 6/11/2005 - 17:40
Rise
da/from "Evil Heat" (2002)
Il brano avrebbe dovuto intitolarsi "Bomb the Pentagon", ma questo titolo ha spaventato non poco la casa discografica e i Primal Scream hanno acconsentito a cambiarlo in "Rise", non togliendo comunque nulla "alla carica eversiva del pezzo, un rock industriale aggressivo e veramente cattivo".
(vedi OndaRock)
Il brano avrebbe dovuto intitolarsi "Bomb the Pentagon", ma questo titolo ha spaventato non poco la casa discografica e i Primal Scream hanno acconsentito a cambiarlo in "Rise", non togliendo comunque nulla "alla carica eversiva del pezzo, un rock industriale aggressivo e veramente cattivo".
(vedi OndaRock)
A life of work, is a life of crime
(continua)
(continua)
6/11/2005 - 17:11
Polka Infantil
Canzone del 1970 scritta da Marcos Velásquez e interpretata dai Tiempo Nuevo, gruppo fondato nel 1965 a Valparaíso, Cile, da Roberto Rivera.
Nel disco “Conjunto de música popular Tiemponuevo de Valparaíso”, realizzato e prodotto nel centro culturale creato dai fratelli Isabel ed Ángel Parra chiamato “Peña de los Parra”, nome dato anche alla casa discografica collegata.
(Bernart Bartleby)
Nel disco “Conjunto de música popular Tiemponuevo de Valparaíso”, realizzato e prodotto nel centro culturale creato dai fratelli Isabel ed Ángel Parra chiamato “Peña de los Parra”, nome dato anche alla casa discografica collegata.
(Bernart Bartleby)
-¿Y tu padre qué hace?
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 6/11/2005 - 16:48
Peace in Palestina
(F.Licata-S.Licata)
Parte dalle parole tratte dal "Diario di Anna Frank".
Tratta da un'idea di Santi Licata è una canzone contro tutti i razzismi e le discriminazioni, per poter credere alla Pace sempre, anche quando sembra impossibile, anche tra Israeliani e Palestinesi.
Parte dalle parole tratte dal "Diario di Anna Frank".
Tratta da un'idea di Santi Licata è una canzone contro tutti i razzismi e le discriminazioni, per poter credere alla Pace sempre, anche quando sembra impossibile, anche tra Israeliani e Palestinesi.
Spero di poterti confidare tutto
(continua)
(continua)
6/11/2005 - 16:24
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Mia cara Mimì
Testo di Filippo Licata
Musica di Francesco Millonzi
http://ilviaggio.interfree.it/testi.html
Canzone antimilitarista, è stata tratta da una lettera originale di Filippo Graziano inviata nel 1943 dal fronte. Dopo pochi giorni giunse ai familiari la notizia che non sarebbe più tomato dai suoi.
Musica di Francesco Millonzi
http://ilviaggio.interfree.it/testi.html
Canzone antimilitarista, è stata tratta da una lettera originale di Filippo Graziano inviata nel 1943 dal fronte. Dopo pochi giorni giunse ai familiari la notizia che non sarebbe più tomato dai suoi.
Mia cara Mimì, amore mio
(continua)
(continua)
6/11/2005 - 16:20
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Il grammofono della Banda Carità
(dall'album Canzoni in forma di fiore, 2004)
(Testo: G. Gobbo; Musica: S Marchesini)
"I padovani oggi percorrono a decine via S. Francesco, verso le piazze, ogni giorno. Palazzo Giusti nel 1943 rimbombava la notte di grida umane: la banda del maggiore Carità, abbandonata Firenze liberata, si prodiga per ridurre al silenzio quanti più partigiani possibile, dopo aver cavato loro di bocca, assieme ai denti, nomi, luoghi e nascondigli"
(testo tratto dal libretto del cd)
LA BANDA CARITA'
da Ferri taglienti
Fino dal 17 settembre 1943 si era ricostituita a Firenze la 92a legione della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. La 92 a legione creò al suo interno un autonomo « Ufficio politico investigativo», a capo del quale fu messo Mario Carità. Era così nata la famigerata «banda», la R.S.S., «Reparto dei servizi speciali». Questo «reparto», ma è più giusto chiamarlo «banda», era formato... (continua)
(Testo: G. Gobbo; Musica: S Marchesini)
"I padovani oggi percorrono a decine via S. Francesco, verso le piazze, ogni giorno. Palazzo Giusti nel 1943 rimbombava la notte di grida umane: la banda del maggiore Carità, abbandonata Firenze liberata, si prodiga per ridurre al silenzio quanti più partigiani possibile, dopo aver cavato loro di bocca, assieme ai denti, nomi, luoghi e nascondigli"
(testo tratto dal libretto del cd)
LA BANDA CARITA'
da Ferri taglienti
Fino dal 17 settembre 1943 si era ricostituita a Firenze la 92a legione della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. La 92 a legione creò al suo interno un autonomo « Ufficio politico investigativo», a capo del quale fu messo Mario Carità. Era così nata la famigerata «banda», la R.S.S., «Reparto dei servizi speciali». Questo «reparto», ma è più giusto chiamarlo «banda», era formato... (continua)
Sbufa i do fradei
(continua)
(continua)
inviata da Silvia - eungiorno su IFMG 6/11/2005 - 15:03
Le ali del soldato
(2003)
Andrea Mirò
Personalmente, questa canzone mi fa pensare immediatamente all'Intifada, e ai bambini che a causa delle guerre perdono prematuramente la loro infanzia, perdita che impoverisce tutto il mondo.
Andrea Mirò
Personalmente, questa canzone mi fa pensare immediatamente all'Intifada, e ai bambini che a causa delle guerre perdono prematuramente la loro infanzia, perdita che impoverisce tutto il mondo.
C’era poca luce quando sono andato via
(continua)
(continua)
inviata da Silvia - eungiorno su IFMG 6/11/2005 - 14:52
Stranizza d'amuri
"E quando ti incontro per strada mi viene una scossa nel cuore - e anche se fuori si muore non muore questa stranezza d'amore - l'amore"
-
...
è vero, ascoltando queste parole torna a bussare al mio cuore un grosso bisogno di amare.
-
...
è vero, ascoltando queste parole torna a bussare al mio cuore un grosso bisogno di amare.
Marks 5/11/2005 - 19:18
Patriots Act
[2004]
Lyrics and Music by Rev1
Testo e musica dei Rev1
"One of the most frightening prospects of life in a post-9/11 world (Americans firmly believe that the terrorist attacks of September 11th changed everything) is that Americans are now willing to sacrifice basic freedoms in order to feel safer. Safe from what, I wonder? The "enemies" we're told to fear, "hate freedom" and want to "destroy our way of life". The USA Patriot Act, a much contested piece of legislation passed soon after 9/11, grants the government sweeping new powers to invade the privacy of US citizens, to detain citizens without charge, to operate in secrecy without accountability. In short, the Patriot Act opens the door for the United States government to behave like the totalitarian dictatorships and ruthless, lawless terrorists we're attempting to defend ourselves from. What sort of freedom is it when one can be... (continua)
Lyrics and Music by Rev1
Testo e musica dei Rev1
"One of the most frightening prospects of life in a post-9/11 world (Americans firmly believe that the terrorist attacks of September 11th changed everything) is that Americans are now willing to sacrifice basic freedoms in order to feel safer. Safe from what, I wonder? The "enemies" we're told to fear, "hate freedom" and want to "destroy our way of life". The USA Patriot Act, a much contested piece of legislation passed soon after 9/11, grants the government sweeping new powers to invade the privacy of US citizens, to detain citizens without charge, to operate in secrecy without accountability. In short, the Patriot Act opens the door for the United States government to behave like the totalitarian dictatorships and ruthless, lawless terrorists we're attempting to defend ourselves from. What sort of freedom is it when one can be... (continua)
Light skinned black man, look like an Afghan
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/11/2005 - 18:10
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