Lorenzo Masetti 20/1/2005 - 22:15
Grande soddisfazione per la trasmissione dedicata alle Canzoni contro la guerra su Controradio.
Sono on line una foto e la scaletta, presto pubblicheremo anche alcuni estratti dalla trasmissione.
Sono on line una foto e la scaletta, presto pubblicheremo anche alcuni estratti dalla trasmissione.
Lorenzo Masetti 23/12/2004 - 20:24
LE CANZONI CONTRO LA GUERRA SU CONTRORADIO
Attenzione, attenzione: giovedì 23 dicembre 2004 alle 16:30 uno speciale sulle canzoni contro la guerra, condotto da Riccardo Venturi e Lorenzo Masetti sull'emittente fiorentina Controradio (93.6 Mhz per Firenze - Prato - Pistoia, 98.9 MHz per Pisa - Lucca - Livorno). Fuori dalla Toscana Controradio può essere ascoltata in streaming
Attenzione, attenzione: giovedì 23 dicembre 2004 alle 16:30 uno speciale sulle canzoni contro la guerra, condotto da Riccardo Venturi e Lorenzo Masetti sull'emittente fiorentina Controradio (93.6 Mhz per Firenze - Prato - Pistoia, 98.9 MHz per Pisa - Lucca - Livorno). Fuori dalla Toscana Controradio può essere ascoltata in streaming
Lorenzo Masetti 20/12/2004 - 12:36
Talkin' John Birch Paranoid Blues (John Birch Society)
(1963)
Pubblicata solo nelle "Bootleg series", la canzone è forse più nota con il titolo "abbreviato" di "John Birch Society. Per il significato e la storia di questa canzone, si rimanda alle note.
(Riccardo Venturi)
Il 12 maggio 1963 Dylan avrebbe dovuto cantare questa canzone all'Ed Sullivan Show ma a causa della censura la registrazione non andò mai in onda.
Pubblicata solo nelle "Bootleg series", la canzone è forse più nota con il titolo "abbreviato" di "John Birch Society. Per il significato e la storia di questa canzone, si rimanda alle note.
(Riccardo Venturi)
Il 12 maggio 1963 Dylan avrebbe dovuto cantare questa canzone all'Ed Sullivan Show ma a causa della censura la registrazione non andò mai in onda.
Well, I was feelin' sad and feelin' blue,
(continua)
(continua)
15/12/2004 - 19:41
Guantánamo Bay
Music based upon "Sitting On The Dock Of The Bay" (© 1967 Steve Cropper/Otis Redding)
Lyrics by The Compassionate Conservatives
Original release 10-May-2004
Last remixed 08-Jun-2004
Before the lurid photos of those wacky kids from Abu Ghraib finally made the rounds (despite the oh-so-gentle GOP's desperate efforts to squelch them), there was -- and still is -- Guantánamo Bay. Serving as a permanent home-away-from-home for wayward children and other "enemy combatants", Guantánamo was the first bold experiment in how to handle prisoners in the indefinite War on Terror® without having to be held accountable to rules of international law.
God might bless America and our worldwide network of secret jails, but apparently He doesn't care too much about those lost souls at Guantánamo Bay, including obvious-non-terrorist Sean Baker who was beaten within an inch of his life during an "interrogation"... (continua)
Lyrics by The Compassionate Conservatives
Original release 10-May-2004
Last remixed 08-Jun-2004
Before the lurid photos of those wacky kids from Abu Ghraib finally made the rounds (despite the oh-so-gentle GOP's desperate efforts to squelch them), there was -- and still is -- Guantánamo Bay. Serving as a permanent home-away-from-home for wayward children and other "enemy combatants", Guantánamo was the first bold experiment in how to handle prisoners in the indefinite War on Terror® without having to be held accountable to rules of international law.
God might bless America and our worldwide network of secret jails, but apparently He doesn't care too much about those lost souls at Guantánamo Bay, including obvious-non-terrorist Sean Baker who was beaten within an inch of his life during an "interrogation"... (continua)
Sitting in this tiny cell
(continua)
(continua)
15/12/2004 - 19:35
Percorsi:
Guantanamo Bay
Peace Is Out
words and music by Roy Zimmerman
album: Folk Heroes (1995)
album: Folk Heroes (1995)
We used to take a nonviolent stance
(continua)
(continua)
15/12/2004 - 19:32
Buy War Toys For Christmas
Words and music by Melanie Harby and Roy Zimmerman
(From "Sing It Loud!" on Metaphor Records)
Peacenick - Merry Christmas To All (2005)
(From "Sing It Loud!" on Metaphor Records)
Peacenick - Merry Christmas To All (2005)
Little Johnny Johnson wants an M-16
(continua)
(continua)
15/12/2004 - 19:30
American Jesus
Album: "Recipe for Hate" (1993)
(Gurewitz/Graffin)
Backing vocals: Eddie Vedder
"During the Gulf War, George Bush said, 'We'll win, because God is on our side!'. What an amazing statement!"
Greg Graffin
(Gurewitz/Graffin)
Backing vocals: Eddie Vedder
"During the Gulf War, George Bush said, 'We'll win, because God is on our side!'. What an amazing statement!"
Greg Graffin
I don't need to be a global citizen
(continua)
(continua)
15/12/2004 - 19:21
All Good Soldiers
Recipe for Hate - 1993
All good soldiers crack like boulders
(continua)
(continua)
15/12/2004 - 19:19
El Presidente
da "Viva la vida, muera la muerte"
(2004)
Ma chi sarà?
!Viva la Vida, Muera la Muerte! - El Presidente - Ramblers Blues – I cento passi - Mira niño - Ebano - Stelle sul mare - Lontano – Al fiòmm - Il testamento di Tito - Altri mondi – La fòla ed la sira
(2004)
Ma chi sarà?
!Viva la Vida, Muera la Muerte! - El Presidente - Ramblers Blues – I cento passi - Mira niño - Ebano - Stelle sul mare - Lontano – Al fiòmm - Il testamento di Tito - Altri mondi – La fòla ed la sira
Non si fanno conti in tasca (money)
(continua)
(continua)
11/12/2004 - 18:04
Sarà vero
dall'album "Domani" (2003)
Parla delle condizioni davvero miserevoli della civiltà occidentale oggi.
Parla delle condizioni davvero miserevoli della civiltà occidentale oggi.
Dicono che siamo intelligenti
(continua)
(continua)
11/12/2004 - 16:54
Ringrazio "Lele de Casanöv", che ci sta inviando delle bellissime traduzioni nel dialetto brianzolo di Casatenovo. Vi ricordo che le traduzioni, anche in dialetto, sono sempre benvenute!
Lorenzo Masetti 11/12/2004 - 14:39
Maddalena Canterina
Storia d'amore ambientata negli anni '30. Lui, ragazzo, partì volontario per il fronte abissino; tornò molti anni dopo segnato dalla prigionia in Egitto.
Un'occasione per parlare di quella Italia, della seconda guerra mondiale e soprattutto dell'infame Africa italiana orientale.
Un'occasione per parlare di quella Italia, della seconda guerra mondiale e soprattutto dell'infame Africa italiana orientale.
A poppa della nave l’Eritrea Massawa
(continua)
(continua)
inviata da Edizioni Musicali "Scaramuccia srl" 8/12/2004 - 16:43
State Of The Nation
Album: Stranger To Stranger (1983)
Rarissimo caso di pezzo pop-dance anni '80 con un testo realmente pacifista e non solo con "buoni sentimenti" di facciata.
Rarissimo caso di pezzo pop-dance anni '80 con un testo realmente pacifista e non solo con "buoni sentimenti" di facciata.
I see them marching off to war
(continua)
(continua)
inviata da Ferdinando 6/12/2004 - 21:09
Peace In Our Time
Invocazione affinchè la pace fra USA ed (allora) URSS possa effettivamente rivelarsi duratura e vera.
Who holds the money, who holds the need
(continua)
(continua)
inviata da Ferdinando 6/12/2004 - 19:16
Where The Rose Is Sown
Pezzo che sarcasticamente sottolinea la retorica bellica. Una specie di "Guerra di Piero" scozzese.
Lyrics by Stuart Adamson, from the album 'Steeltown'
Questa canzone è stata scritta riguardo la "Guerra delle Falkland" ed alla retorica patriottica che trovava in GB un terreno fertile.
Concetti come "la guerra buona" o "guerra giusta", "vinceremo" erano lo slogan con cui si cercava di arruolare i ragazzi, specialmente delle classi sociali più povere e provenienti dalle zone più colpite dalla crisi economica inglese.
Un po' come in tutte le guerre, a morire ci vanno i poveracci.
Lyrics by Stuart Adamson, from the album 'Steeltown'
Questa canzone è stata scritta riguardo la "Guerra delle Falkland" ed alla retorica patriottica che trovava in GB un terreno fertile.
Concetti come "la guerra buona" o "guerra giusta", "vinceremo" erano lo slogan con cui si cercava di arruolare i ragazzi, specialmente delle classi sociali più povere e provenienti dalle zone più colpite dalla crisi economica inglese.
Un po' come in tutte le guerre, a morire ci vanno i poveracci.
We're at war all the papers say
(continua)
(continua)
inviata da Ferdinando 6/12/2004 - 19:04
Percorsi:
La guerra delle Falkland/Malvine
Western Dream
Album: The Ghost Of Cain - 1986
Canzone dedicata all'ipocrisia ed alla violenza implicita del c.d. sogno americano.
Non so se sia possibile considerarla una canzone "contro" la guerra, sicuramente è un pezzo molto politico che punta il dito sulla mentalità che porta alla guerra.
Canzone dedicata all'ipocrisia ed alla violenza implicita del c.d. sogno americano.
Non so se sia possibile considerarla una canzone "contro" la guerra, sicuramente è un pezzo molto politico che punta il dito sulla mentalità che porta alla guerra.
Gather round and listen and I'll tell you how's it's done
(continua)
(continua)
inviata da Ferdinando 6/12/2004 - 17:01
I Love The World
The roll of distant thunder breaks, the afternoon of silence wakes
(continua)
(continua)
inviata da Ferdinando 6/12/2004 - 16:57
The Attack
Now the talking's over, plans are laid and the hour is set
(continua)
(continua)
inviata da Ferdinando 6/12/2004 - 16:54
Christian Militia
1984
Canzone dedicata, più che alla guerra in sè, al settarismo religioso che porta al razzismo ed al conflitto.
Canzone dedicata, più che alla guerra in sè, al settarismo religioso che porta al razzismo ed al conflitto.
There's a witch hunt coming, screaming out on it's rebirth
(continua)
(continua)
inviata da Ferdinando 6/12/2004 - 16:51
The Charge
Our history speaks in thunder from a thousand village halls
(continua)
(continua)
inviata da Ferdinando 6/12/2004 - 16:49
Baghdad 1.9.9.1.
Canzone registrata dai colletivi dei CSOA romani immediatamente dopo l'inizio dei bombardamenti su Baghdad nel 1991 e distribuita in maniera quasi clandestina su audiocassetta, è stata poi inclusa nel primo album degli Assalti Frontali (Terra di Nessuno).
Militant A, Castro X, Don Rico (Sud Sound System), Baby Moni, Mary Queen, Mati Dread, Hip Pap, King (AK 47), Rankis Nano, Cheecky P, Vento Rosso, Filtro X, R. WGS Pantanella, Tansi, NCOT, Breezy G., Drenni, Panama, Original.
Orribile notte
(continua)
(continua)
inviata da Ferdinando 6/12/2004 - 15:58
Maria nella bottega di un falegname
[1970]
Testo e musica di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Lyrics and music by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Album: "La buona novella"
Riarrangiata dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM vol 2" del 1979.
Non so come fosse rimasta fuori finora, visto che il sito è nato proprio dai fan di De André (del quale erano già presenti altre canzoni meno pertinenti al tema, secondo me....).
Bellissima la definizione di Gesù come colui che "guerra insegnò a disertare".
(Lorenzo Masetti)
«È un dialogo tra Maria, il falegname e la gente.
Il ritmo è cadenzato e monotono, così che trasmette l'idea del battere del martello del falegname [...]. L'orizzonte è universale e il lavoro del falegname diventa una lente attraverso la quale si vedono le ingiustizie e gli orrori delle guerre ("Falegname costruisci le stampelle / per... (continua)
Testo e musica di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Lyrics and music by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Album: "La buona novella"
Riarrangiata dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM vol 2" del 1979.
Non so come fosse rimasta fuori finora, visto che il sito è nato proprio dai fan di De André (del quale erano già presenti altre canzoni meno pertinenti al tema, secondo me....).
Bellissima la definizione di Gesù come colui che "guerra insegnò a disertare".
(Lorenzo Masetti)
«È un dialogo tra Maria, il falegname e la gente.
Il ritmo è cadenzato e monotono, così che trasmette l'idea del battere del martello del falegname [...]. L'orizzonte è universale e il lavoro del falegname diventa una lente attraverso la quale si vedono le ingiustizie e gli orrori delle guerre ("Falegname costruisci le stampelle / per... (continua)
Maria:
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 4/12/2004 - 18:50
Lucciole sul confine
Si trova nell'album "Percorsi di Musica Sghemba" del 1996.
È una canzone ispirata al conflitto serbo-bosniaco, al dramma di quei popoli. Una canzone di pace e di dolore. Una canzone contro la guerra.
«La guerra come stravolgimento dei ruoli sociali, religiosi, etnici e di convivenza. Profughi senza più casa, senza più diritti, con un futuro incerto di rifugiati alla disperata ricerca di un Dio di cui potersi fidare.»
(dalle note dell'album)
È una canzone ispirata al conflitto serbo-bosniaco, al dramma di quei popoli. Una canzone di pace e di dolore. Una canzone contro la guerra.
«La guerra come stravolgimento dei ruoli sociali, religiosi, etnici e di convivenza. Profughi senza più casa, senza più diritti, con un futuro incerto di rifugiati alla disperata ricerca di un Dio di cui potersi fidare.»
(dalle note dell'album)
Lucciole sul confine anche se ci teniamo per mano
(continua)
(continua)
inviata da eva 4/12/2004 - 17:16
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Rachel And The Storm
2004
Al di là degli alberi
Rachel Corrie, ragazza pacifista statunitense di 23 anni, voleva impedire, facendo scudo col proprio corpo, che i bulldozer abbattessero le case dei palestinesi a Gaza. Viene schiacciata il 16 Marzo 2003. Canzone ispirata da una poesia che Rachel scrisse alla madre pochi giorni prima di morire.
Le strofe in inglese sono cantate da Elisa.
Era una studentessa.
Si adagiò in traiettoria del Bulldozer di 9 tonnellate, disarmata e chiaramente visibile (portava un giubbetto fluorescente !!!).
La ruspa guidata da un soldato israeliano, sotto gli ordini del suo comandante, la travolse.
Il 16 marzo del 2003 Rachel difendeva con il proprio corpo non solo le sue idee ma anche il diritto della popolazione palestinese ad avere un’abitazione, una terra .
“Vi voglio bene. Mi mancate davvero. Ho degli incubi terribili, sogno i carri armati e i bulldozer fuori dalla nostra... (continua)
Al di là degli alberi
Rachel Corrie, ragazza pacifista statunitense di 23 anni, voleva impedire, facendo scudo col proprio corpo, che i bulldozer abbattessero le case dei palestinesi a Gaza. Viene schiacciata il 16 Marzo 2003. Canzone ispirata da una poesia che Rachel scrisse alla madre pochi giorni prima di morire.
Le strofe in inglese sono cantate da Elisa.
Era una studentessa.
Si adagiò in traiettoria del Bulldozer di 9 tonnellate, disarmata e chiaramente visibile (portava un giubbetto fluorescente !!!).
La ruspa guidata da un soldato israeliano, sotto gli ordini del suo comandante, la travolse.
Il 16 marzo del 2003 Rachel difendeva con il proprio corpo non solo le sue idee ma anche il diritto della popolazione palestinese ad avere un’abitazione, una terra .
“Vi voglio bene. Mi mancate davvero. Ho degli incubi terribili, sogno i carri armati e i bulldozer fuori dalla nostra... (continua)
È arrivato il momento
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 4/12/2004 - 16:11
Percorsi:
Rachel Corrie
P.G.G.G.R.
da "D'anime e d'animali", il disco dei PGR dopo l'abbandono di Ginevra di Marco e Francesco Magnelli. Gianni Maroccolo, Giorgio Canali e Giovanni Ferretti resistono.
Testo: G.L. Ferretti - Musica: G. Maroccolo - G. Canali - C. Della Monica
Testo: G.L. Ferretti - Musica: G. Maroccolo - G. Canali - C. Della Monica
Però Gianni Giorgio Giovanni Resistono
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 4/12/2004 - 15:44
What Have They Done To The Rain?
[1962]
Lyrics and music by Malvina Reynolds
Testo e musica di Malvina Reynolds
Joan Baez, dal vivo, una volta introdusse questa canzone (su testo della grande e misconosciuta Malvina Reynolds) in questo modo: "This is the gentlest protest song I know". "Che cosa hanno fatto alla pioggia?", ci si chiede con questa canzone? Sicuramente il riferimento è al "fall-out", la terribile "pioggia nucleare" che si ha dopo l'esplosione di una bomba atomica...
(Riccardo Venturi)
People now think of this as a song about acid rain, but it was originally written as part of a campaign to stop aboveground nuclear testing, which was putting strontium-90 in the air, where it was washed down by the rain, got into the soil and thence to the grass, which was eaten by cows. When children drank the cows’ milk the strontium-90, chemically similar to calcium but radioactive, was deposited in their bones. Mothers... (continua)
Lyrics and music by Malvina Reynolds
Testo e musica di Malvina Reynolds
Joan Baez, dal vivo, una volta introdusse questa canzone (su testo della grande e misconosciuta Malvina Reynolds) in questo modo: "This is the gentlest protest song I know". "Che cosa hanno fatto alla pioggia?", ci si chiede con questa canzone? Sicuramente il riferimento è al "fall-out", la terribile "pioggia nucleare" che si ha dopo l'esplosione di una bomba atomica...
(Riccardo Venturi)
People now think of this as a song about acid rain, but it was originally written as part of a campaign to stop aboveground nuclear testing, which was putting strontium-90 in the air, where it was washed down by the rain, got into the soil and thence to the grass, which was eaten by cows. When children drank the cows’ milk the strontium-90, chemically similar to calcium but radioactive, was deposited in their bones. Mothers... (continua)
Just a little rain falling all around
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/12/2004 - 00:26
Un avviso personale e un saluto da parte di Riccardo Venturi. Leggere il guestbook.
Riccardo Venturi 2/12/2004 - 19:27
Notte di San Severo
Questa canzone deve far pensare... tutte quelle persone che inneggiano ancora oggi a quei periodi bui che hanno contrassegnato la storia italiana.
Io l'ho ascoltata per caso, e oggi ho messo il repeat allo stereo e l'ho sentita 6-7 volte.
È una canzone che mi fa commuovere.... non scherzo. Saluti ai compagni
Io l'ho ascoltata per caso, e oggi ho messo il repeat allo stereo e l'ho sentita 6-7 volte.
È una canzone che mi fa commuovere.... non scherzo. Saluti ai compagni
thomas da livorno 2/12/2004 - 15:48
Mai 40
(1977)
Dall'ultimo disco registrato nel 1977 venne esclusa ma fu inserita prima nella colonna sonora del film di Frédéric Rossif del 1982 e poi nella ristampa in CD del disco, assieme alle altre quattro di cui non era soddisfatto e che avrebbe voluto rimaneggiare.
Dall'ultimo disco registrato nel 1977 venne esclusa ma fu inserita prima nella colonna sonora del film di Frédéric Rossif del 1982 e poi nella ristampa in CD del disco, assieme alle altre quattro di cui non era soddisfatto e che avrebbe voluto rimaneggiare.
On jouait un air comme celui-ci
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2004 - 22:20
Libre Liban
[1989]
Testo e musica di Guy Béart
Testo e musica di Guy Béart
Liban libre
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2004 - 22:18
Petit homme mort au combat
[1983]
Paroles et musique de Daniel Balavoine
Testo e musica di Daniel Balavoine
Album: "Loin des yeux de l'occident"
Paroles et musique de Daniel Balavoine
Testo e musica di Daniel Balavoine
Album: "Loin des yeux de l'occident"
Per questa canzone non sono purtroppo disponibili video su YouTube. [Questo nel 2004; ora ci sono, ndr] Ma Daniel Balavoine lo vogliamo ricordare lo stesso, con due filmati memorabili, due suoi "coups de gueule" televisivi. Non era certo uno che la mandava a dire, Daniel: né che avesse davanti il presidente Mitterrand, né un ascoltatore razzista (o meglio, "io non sono razzista ma...")
1. Il "coup de gueule" a Mitterrand
2. ...e quello a "io non sono razzista, ma...
Grazie di cuore a Leandro e Manuela per avermeli segnalati e spediti a suo tempo. [RV]
1. Il "coup de gueule" a Mitterrand
2. ...e quello a "io non sono razzista, ma...
Grazie di cuore a Leandro e Manuela per avermeli segnalati e spediti a suo tempo. [RV]
Étendu
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2004 - 22:11
Les aventures de Simon et Gunther Stein
[1977]
Testo di Daniel Balavoine
Musica di Daniel Balavoine e Guy Guermeur
Testo di Daniel Balavoine
Musica di Daniel Balavoine e Guy Guermeur
Per questa canzone non sono purtroppo disponibili video su YouTube [Questo a suo tempo; ora ci sono,ndr]. Ma Daniel Balavoine lo vogliamo ricordare lo stesso, con due filmati memorabili, due suoi "coups de gueule" televisivi. Non era certo uno che la mandava a dire, Daniel: né che avesse davanti il presidente Mitterrand, né un ascoltatore razzista
1. Il "coup de gueule" a Mitterrand
2. ...e quello a "io non sono razzista, ma...
Grazie di cuore a Leandro e Manuela per avermeli segnalati e spediti [RV]
1. Il "coup de gueule" a Mitterrand
2. ...e quello a "io non sono razzista, ma...
Grazie di cuore a Leandro e Manuela per avermeli segnalati e spediti [RV]
Le petit Gunther
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2004 - 20:01
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
La guerre à l'Armée
1984
Album: 140 BXL
Album: 140 BXL
Derrière les fougères errent
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2004 - 19:51
Enfants sans patrie
Una straordinaria "Marsigliese alla rovescia"...
Tant que le temps coule à flot, on en a du pot
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2004 - 19:50
Enfant de la guerre
[1978]
Testo e musica di Dick Annegarn
Testo e musica di Dick Annegarn
Miasme humide, un ciel critique
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2004 - 19:48
Avant la guerre
J'avais vingt ans une âme tendre
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2004 - 16:45
Quand la liberté s'envole (Basta!)
[1989]
Album "Sur la route des étoiles"
(B.B.)
Album "Sur la route des étoiles"
(B.B.)
Quand la liberté s'envole
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2004 - 16:33
Ma che volete che vi canti
(1972)
In Africa una sera vicino alla foresta
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2004 - 16:30
La colombe
Dans une cage ouverte, une colombe
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2004 - 16:28
Un calorosissimo benvenuto ai Muvrini e alle loro bellissime canzoni di pace e di tolleranza dalla Corsica.
Riccardo Venturi 30/11/2004 - 14:39
Cuore di bimbo
da "Disperati, intellettuali, ubriaconi" (Bobo Rondelli & Stefano Bollani)
Il tema di questa canzone purtroppo è sempre attuale. I bambini come vittime principali delle guerre
Bobo Rondelli, ex leader del gruppo livornese degli Ottavo Padiglione, e Stefano Bollani, eclettico pianista jazz, hanno realizzato insieme un disco "Disperati intellettuali ubriaconi" che ha palesi riferimenti compositivi e stilistici a grandissimi della nostra canzone (Buscaglione, Ciampi, Conte, Endrigo, Jannacci, Gaber, fors'anche Bubola).
Il disco alterna testi ironici ad altri molto toccanti, malinconia e allegria.
Sono presenti due cover: "Un giorno dopo l'altro" di Luigi Tenco e "Io e te Maria" di Piero Ciampi.
Il disco alterna testi ironici ad altri molto toccanti, malinconia e allegria.
Sono presenti due cover: "Un giorno dopo l'altro" di Luigi Tenco e "Io e te Maria" di Piero Ciampi.
Il tema di questa canzone purtroppo è sempre attuale. I bambini come vittime principali delle guerre
Cuore di bimbo, piccolo seme
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 29/11/2004 - 23:53
I Don't Want To Be A Soldier
anonimo
From/Da
The Socialist Songbook
Così cantavano i richiamati inglesi alla "Grande guerra"...mentre i tromboni della guerra parlavano di "ardore patriottico", magari.
The Socialist Songbook
Così cantavano i richiamati inglesi alla "Grande guerra"...mentre i tromboni della guerra parlavano di "ardore patriottico", magari.
I don't want to be a soldier
(continua)
(continua)
29/11/2004 - 23:02
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
No More War
anonimo
da "The socialist songbook"
http://engstrom.best.vwh.net/songbook/frame.html
http://engstrom.best.vwh.net/songbook/frame.html
No more shall we fight their battles,
(continua)
(continua)
29/11/2004 - 22:52
Mourir pour des idées
La strofa mancante dalla traduzione di De André
Nella traduzione di De André manca la penultima strofa, della quale riportiamo la versione letterale di Riccardo Venturi.
Più avanti riportiamo anche la traduzione letterale dell'intera canzone - visto che la versione di De André è piuttosto libera.
«Questa è, come si può ben vedere, l'affermazione (del tutto logica nell'"ottica" brassensiana) dell'inutilità totale dei rivolgimenti [...], della morte come solo corollario di tutti i grandi mutamenti, dell'immobilismo più totale. E De André, toh, questa strofa non ce l'ha messa. Vorrà dire pure qualcosa, no?»
(Riccardo Venturi, da it.fan.musica.de-andre 26/3/2003)
Più avanti riportiamo anche la traduzione letterale dell'intera canzone - visto che la versione di De André è piuttosto libera.
«Questa è, come si può ben vedere, l'affermazione (del tutto logica nell'"ottica" brassensiana) dell'inutilità totale dei rivolgimenti [...], della morte come solo corollario di tutti i grandi mutamenti, dell'immobilismo più totale. E De André, toh, questa strofa non ce l'ha messa. Vorrà dire pure qualcosa, no?»
(Riccardo Venturi, da it.fan.musica.de-andre 26/3/2003)
Ora se bastasse qualche ecatombe
(continua)
(continua)
29/11/2004 - 21:57
×
Purtroppo nella registrazione digitale non c'è la versione in livornese di Born in the U.S.A. che cercheremo di recuperare da audiocassetta.