Chansons de La bande à Bonnot: 02. Les joyeux bouchers
ВЕСЁЛЫЕ МЯСНИКИ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/11/2004 - 17:49
Le déserteur
LE DÉSERTEUR CONTRE LA GUERRE EN IRAK
Una parodia dell'aprile 2003, aggiornata alla guerra in Iraq, allora appena scoppiata. E' opera di Émile Girard, webmaster del sito "Humour Québec"; ripresa daquesta pagina.
A parody of 2003 adapted to the Iraqi war, that had just broken out at that time. It has been composed by Émile Girard, site webmaster of "Humour Québec". Available at this page.
Une parodie de 2003 sur la guerre en Irak, qui venait alors d'éclater. Composée par Émile Girard, webmaster du site "Humour Québec. Disponible à cette page.
Una parodia dell'aprile 2003, aggiornata alla guerra in Iraq, allora appena scoppiata. E' opera di Émile Girard, webmaster del sito "Humour Québec"; ripresa daquesta pagina.
A parody of 2003 adapted to the Iraqi war, that had just broken out at that time. It has been composed by Émile Girard, site webmaster of "Humour Québec". Available at this page.
Une parodie de 2003 sur la guerre en Irak, qui venait alors d'éclater. Composée par Émile Girard, webmaster du site "Humour Québec. Disponible à cette page.
LE DESERTEUR 2003
(continua)
(continua)
21/11/2004 - 10:38
La Marseillaise
21 novembre 2004
LA MARSIGLIESE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/11/2004 - 09:26
L'oppression
21 novembre 2004
L'OPPRESSIONE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/11/2004 - 08:38
Una giustamente indignata canzone antimilitarista di Jean Ferrat, Pauvre Boris dedicata a Boris Vian e alla moda de Le déserteur, canzone proibita per anni e riscoperta nel 1966. Totalmente rifatta anche la sezione dedicata a Vian, con nuove canzoni e versioni in varie lingue.
Riccardo Venturi 20/11/2004 - 13:06
Le tourdion des manants
GLOSSAIRE DE TERMES ANCIENS ET RARES:
Montjoyes : monceaux
Dès que fine le convis : dès que s'achève le festin
Briches : miettes
Viné : mis en tonneaux
Aprez le joule temps : après la jeunesse
L'yre : la tristesse
Resjoyent les jouvancelles, ancelles : réjouissent les jeunes filles et les servantes
Boutent liesse : donnent de la joie
Amons à nostre appetit : aimons à notre gré
Roberies : vols, brigandages
Maraudes : coquines, drôlesses
Ribaudes : débauchées
Barats : tromperies
Diffame : deshonneur
S'esbat : se bat
Gentil : de bonne naissance
Oppresse : souffrance, douleur
Molestes : tourments
Chevances : fortunes, biens
Nous les mettrons à chief : nous y mettrons fin
Montjoyes : monceaux
Dès que fine le convis : dès que s'achève le festin
Briches : miettes
Viné : mis en tonneaux
Aprez le joule temps : après la jeunesse
L'yre : la tristesse
Resjoyent les jouvancelles, ancelles : réjouissent les jeunes filles et les servantes
Boutent liesse : donnent de la joie
Amons à nostre appetit : aimons à notre gré
Roberies : vols, brigandages
Maraudes : coquines, drôlesses
Ribaudes : débauchées
Barats : tromperies
Diffame : deshonneur
S'esbat : se bat
Gentil : de bonne naissance
Oppresse : souffrance, douleur
Molestes : tourments
Chevances : fortunes, biens
Nous les mettrons à chief : nous y mettrons fin
19/11/2004 - 18:24
The Grave
[1971]
Parole e musica di Don McLean.
Nell'album "American Pie"
Interpretata anche (nel 2003) da George Michael
Parole e musica di Don McLean.
Nell'album "American Pie"
Interpretata anche (nel 2003) da George Michael
The grave that they dug him had flowers
(continua)
(continua)
19/11/2004 - 15:30
If I Was President
Album Welcome to Haiti/Creole 101
If I was president,
(continua)
(continua)
19/11/2004 - 14:30
B.O.B. (Bombs Over Baghdad)
Album: Stankonia (2000)
Divertente un aneddoto su questa canzone, che dà anche idea dell'intelligenza media dei guerrafondai. Una tennista statunitense, il giorno dopo l'inizio dei bombardamenti, doveva disputare una partita, e prima di giocare fece trasmettere questa canzone dagli altoparlanti dello stadio "per essere vicina ai soldati"! Ricordo anche i radicali che, durante un raduno pro-USA e pro-guerra, fecero suonare "Born in the USA" di Springsteen, che non è assolutamente una canzone apologetica!
(Francesca)
Divertente un aneddoto su questa canzone, che dà anche idea dell'intelligenza media dei guerrafondai. Una tennista statunitense, il giorno dopo l'inizio dei bombardamenti, doveva disputare una partita, e prima di giocare fece trasmettere questa canzone dagli altoparlanti dello stadio "per essere vicina ai soldati"! Ricordo anche i radicali che, durante un raduno pro-USA e pro-guerra, fecero suonare "Born in the USA" di Springsteen, che non è assolutamente una canzone apologetica!
(Francesca)
[Dre]
(continua)
(continua)
19/11/2004 - 14:26
La ville que j'ai tant aimée
La canzone originale, che può essere anche vista alla sezione dedicata a Phil Coulter assieme alla versione francese di Hugues Aufray. Come specificato nel commento al testo francese, i Tri Yann hanno veramente riscritto la canzone adattandola a Orvault e alla sua storia. Ma la canzone di Coulter è dedicata a Derry e riporta direttamente sia alla "Domenica di sangue" del 30 gennaio 1972, per la quale si veda, ovviamente, anche Sunday, Bloody Sunday degli U2, e all' "Operazione Motorman", l'occupazione militare inglese della medesima città, tra il luglio e l'agosto sempre del '72.
THE TOWN I LOVED SO WELL
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/11/2004 - 04:54
Leggete l'incredibile e tragica storia narrata nella canzone dei Tri Yann Kerfank 1870, che parla dei soldati bretoni tenuti prigionieri nel lager di Conlie durante la guerra franco-prussiana. Una canzone che fa davvero meditare. La sezione dedicata ai Tri Yann è stata del tutto ristrutturata, con l'aggiunta di nuove canzoni e versioni.
Riccardo Venturi 19/11/2004 - 03:29
La mia morosa cara
anonimo
canzone popolare lombarda, cantata anche da Nanni Svampa
"Canzone popolare lombarda del primo Ottocento (vedi riferimento all'industria della filatura), di soggetto amoroso, il cui testo durante il Risorgimento fu 'aggiornato' con le strofe relative alla partenza dei soldati per la guerra e al dolore per la loro morte. L'ultima strofa, di origine bergamasca, mostra un esplicito rifiuto alla guerra o meglio alla coscrizione obbligatoria, e si riferisce quindi al periodo unitario. Si evidenzia come il fenomeno del banditismo come forma di opposizione alla coscrizione, mascroscopico nel Sud, non fosse limitato a quelle regioni, bensì fosse diffuso anche nelle regioni del Nord, testimoniato anche da altri canti contro i 'piemontesi'."
Dal sito del coro Pane & Guerra
(Bernart Bartleby)
"Canzone popolare lombarda del primo Ottocento (vedi riferimento all'industria della filatura), di soggetto amoroso, il cui testo durante il Risorgimento fu 'aggiornato' con le strofe relative alla partenza dei soldati per la guerra e al dolore per la loro morte. L'ultima strofa, di origine bergamasca, mostra un esplicito rifiuto alla guerra o meglio alla coscrizione obbligatoria, e si riferisce quindi al periodo unitario. Si evidenzia come il fenomeno del banditismo come forma di opposizione alla coscrizione, mascroscopico nel Sud, non fosse limitato a quelle regioni, bensì fosse diffuso anche nelle regioni del Nord, testimoniato anche da altri canti contro i 'piemontesi'."
Dal sito del coro Pane & Guerra
(Bernart Bartleby)
La mia morosa cara
(continua)
(continua)
18/11/2004 - 22:07
Imagine
ESPERANTO / ESPERANTO [1] - -Manuel Pancorbo
Versione in esperanto di Manuel Pancorbo, da Esperanto Panorama
Esperanto version by Manuel Pancorbo from Esperanto Panorama
Versione in esperanto di Manuel Pancorbo, da Esperanto Panorama
Esperanto version by Manuel Pancorbo from Esperanto Panorama
IMAGU
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/11/2004 - 17:52
La guerre de '14-'18
Eduardo Peralta è uno dei maggiori cantautori cileni, specializzato nella traduzione della canzoni di Brassens.
LA GUERRA DEL '14
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/11/2004 - 17:40
L'informazione
da "Skamobile" (1997)
Ovunque senti o leggi o guardi la tv
(continua)
(continua)
18/11/2004 - 15:28
Palestina
Da "Canzoni, preghiere, danze del II millenio" (1989)
Galilea Samarìa
(continua)
(continua)
18/11/2004 - 12:49
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Si può dare di più
(G.Bigazzi - U.Tozzi - R. Riefoli)
Questa canzone, decisamente bruttina e banale, rubò nel 1987 a Sanremo il primo posto a "Quello che le donne non dicono", un classico di Fiorella Mannoia (scritta fra l'altro da Ruggeri, uno degli interpreti della canzoncina vincente).
Il trio nacque negli spogliatoi della Nazionale Cantanti, il team benefico-calcistico fondato da Morandi e Mogol.
L’idea di un brano che esortasse alla solidarietà fu probabilmente ispirata dalle alleanze di star anglosassoni che nel 1985 avevano fruttato i brani “Do They Know It's Christmas?” e “We Are The World”, nonché l’evento Live Aid.
Fu Tozzi, unico dei tre a non aver mai partecipato al Festival, a scrivere il brano insieme all’amico Raf e a Giancarlo Bigazzi, che avevano concepito le prime strofe durante una festa natalizia a casa di Caterina Caselli. Alla scrittura non collaborarono Morandi, non ancora diventato... (continua)
Questa canzone, decisamente bruttina e banale, rubò nel 1987 a Sanremo il primo posto a "Quello che le donne non dicono", un classico di Fiorella Mannoia (scritta fra l'altro da Ruggeri, uno degli interpreti della canzoncina vincente).
Il trio nacque negli spogliatoi della Nazionale Cantanti, il team benefico-calcistico fondato da Morandi e Mogol.
L’idea di un brano che esortasse alla solidarietà fu probabilmente ispirata dalle alleanze di star anglosassoni che nel 1985 avevano fruttato i brani “Do They Know It's Christmas?” e “We Are The World”, nonché l’evento Live Aid.
Fu Tozzi, unico dei tre a non aver mai partecipato al Festival, a scrivere il brano insieme all’amico Raf e a Giancarlo Bigazzi, che avevano concepito le prime strofe durante una festa natalizia a casa di Caterina Caselli. Alla scrittura non collaborarono Morandi, non ancora diventato... (continua)
In questa notte di venerdì
(continua)
(continua)
18/11/2004 - 12:05
Vorrei ringraziare José Colaço Barreiros per averci inviato molte canzoni portoghesi, alcune con parole composte da grandi poeti (come Fernando Pessoa o Sophia Andresen). Penso che Riccardo provvederà presto alle traduzioni (vero?*)
Grazie anche per la versão um tanto livre del Déserteur.
*Riccardo ha già provveduto.
Grazie anche per la versão um tanto livre del Déserteur.
*Riccardo ha già provveduto.
Lorenzo Masetti 17/11/2004 - 18:07
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