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Su patriotu

Su patriotu
2018
Uomini, bestie ed eroi

Una poesia in sardo di Pierfranco Devias, che non è abitualmente un poeta ma è invece segretario del partito sardo indipendentista Li.ber.u
La poesia racconta la ribellione all’oppressione dei Savoia da parte di Frantziscu Cilocco, il fallimento della sua spedizione militare nel nord Sardegna e la crudele punizione capitale cui fu sottoposto nel 1802. Fu torturato in ogni modo, impiccato e squartato. Pezzi della sua persona furono appesi alle porte della città di Sassari per scoraggiare la popolazione a ribellarsi ancora alla tirannia. Infine i suoi poveri resti furono bruciati e le ceneri disperse al vento.
La poesia a questo punto si eleva ben oltre i confini dell’Isola e diventa il canto di ogni popolo e di ogni eroe caduto per la libertà. “Candu su populu gherrat pro sa libertade”, quando il popolo – quando ogni popolo - combatte per la libertà, “mira s’istendardu... (continua)
Presu che fera, sambenande, chin su corazu de unu Zigante (continua)
inviata da Dq82 1/12/2023 - 08:50
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Nostra sennora 'e sa gherra

Nostra sennora 'e sa gherra
Album: Special N. 2 - 2004

Testo Michele Pio Ledda
Musica Maria Elena Ledda - Mauro Palmas
Chintulas chena colore
(continua)
6/11/2023 - 19:45
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De amori tenendi

De amori tenendi
Canto composto ed eseguito dal vivo da Marcello Ledda (San Gavino Sardinia ) ;
Il testo , dedicato alla pace nel mondo , è di Gabriella Ledda ! Hanno suonato oltre a Marcello Ledda : Patrizio Ledda chitarra , Alberto Susnik chitarra , Ausilio Camboni Tastiere , Davide Melis Buzuky , Alessio Povolo basso, Giangi Cicalò percussioni, Danilo Secci Batteria.
Bentu chi m'incadenas
(continua)
inviata da Marcello Ledda 22/9/2023 - 22:13
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Animas

Animas
1997
da Animas - Marcello Ledda & Isdenora
Animas chi sa cantone m'ispirades
(continua)
inviata da Marcello Ledda 22/9/2023 - 17:39
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O Sardigna

O Sardigna
2022
Homines
con Elio e i Tenores Di Neoneli
O Sardigna istimada
(continua)
inviata da Dq82 24/4/2022 - 12:13
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Cunfessada

Cunfessada
1991
Su Cantadori Malaittu
Deu si d'ollu nai immoi,
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2022 - 18:21
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Populu sardu insorgi

Populu sardu insorgi
1977
La Scomunica
Candu is matas infrorint
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2022 - 18:16
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Martires in s'Ardeatina Fossa

Martires in s'Ardeatina Fossa
Umberto Cocco, Sardegna nelle Ardeatine. Storie di invisibili: nove sardi trucidati dai nazisti, Comune di Sedilo/Arkadia, 2015

Poi in Calendario Civile (2019)

Interpretata da Clara Farina

«Le Fosse Ardeatine sono il nostro vero monumento nazionale, altro che Vittoriano», scrive Sandro Portelli in “Sia lode ora a uomini non di fama”, il suo contributo al volume curato da Umberto Cocco, perché i 335 massacrati il 24 marzo 1944 da nazisti e fascisti accomunano il Paese intero, provenivano da tante parti d’Italia. Tra i caduti nell’eccidio c’erano anche nove sardi, dal Campidano, dal Logudoro, dall’Ogliastra, dal Sulcis. Erano diversi per estrazione sociale, attività e professione; i loro nomi: Candido Manca, Gerardo Sergi, Pasqualino Cocco, Agostino Napoleone, Salvatore Canalis, Giuseppe Medas, Sisinnio Mocci, Antonio Ignazio Piras, Gavino Luna. Alla loro vita sono dedicati gli altri interventi... (continua)
Sonadu no han toccos de agonia
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 13:22

Castiadas

Castiadas
Album : Storie liberate

Storie liberate è un progetto artistico-letterario di ampio respiro che trae origine ed ispirazione da un importante recupero di documenti inediti rinvenuti recentemente negli archivi delle Amministrazioni penitenziarie della Sardegna.
Il lavoro comprende due Cd con 17 mie canzoni inedite e due Volumi che ne raccontano la genesi firmati da Vittorio Gazale
Nel Cd e nel Volume Storie liberate sono comprese le canzoni in lingua italiana, mentre nel Cd e nel Volume Istorias quelle in lingua sarda.
Il percorso di ricerca abbraccia un lungo arco di tempo, dal 1860 ad oggi, all’interno del quale la figura del detenuto riveste sempre la massima centralità e rilevanza. Grazie a questo particolare viaggio a ritroso nella memoria si è potuto così avere un inedito spaccato diacronico della vita carceraria in Sardegna.
“Liberare” queste carte, ingiallite dal... (continua)
Cando in Austu ‘nde sun isbarcados
(continua)
6/6/2019 - 08:34
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Eja

Eja
[2018]
Singolo :Eja
Eja... Eja... Eja... Eja...
(continua)
inviata da adriana 16/12/2018 - 12:57
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Miniera

Miniera
2014
D@e Coro
feat. Elio
Miniera tue ses una galera
(continua)
inviata da Dq82 9/5/2018 - 18:41
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Ses andau

Ses andau
(2018)
dall'album Làntias
Testo di Gabriella Ledda
Musica di Silvano Lobina

“Ses Andau” riprende il tema della guerra. E’ la storia di un amore che muore nel senso letterale del termine perché i protagonisti del brano: due giovani, restano vittime di un attentato. C’è la ragazza che dice “sesa andau/ e ita arrogu est abarrau a mei/de cuddu mundu chi fias/imoi a mei”, “sei andato e ora quale pezzo rimane di quel mondo che eri?”.

E’ stato uno dei brani più difficili per me da cantare perché il tema era veramente pesante e non avevo intenzione di andare sopra le righe per renderlo più drammatico di quanto non fosse. Spero di esserci riuscita anche per rendere giustizia al testo ed alla musica.

Elena Ledda, intervista a Blogfoolk
Ses andau
(continua)
4/4/2018 - 22:53
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Cantu luxis

Cantu luxis
(2018)
dall'album Làntias
Testo di Gabriella Ledda
Musica di Marcello Peghin
con Gabriele Mirabassi

Noi dovremmo vergognarci per quello che succede nel nostro mare. In Italia come in Sardegna o in Sicilia continuano gli sbarchi e noi ci facciamo il bagno senza sapere cosa sta galleggiano sotto di noi. Quando guardiamo queste persone che arrivano da noi, lo facciamo come se tutto questo succedesse sulla luna e non ci riguardasse più di tante. Poi senti, leggi e vedi le polemiche della gente, l’intolleranza. Io non dico che quello che sta accadendo non crei dei problemi, ma al contrario capisco come il mondo spinga da sotto, proprio come spingevamo noi quando siamo emigrati negli Stati Uniti o in Germania. La gente va dove pensa di stare un po’ meglio e noi guardiamo come spettatori. Ci siamo seduti e guardiamo. Recentemente facevo una riflessione su come negli anni Ottanta e Novanta ci... (continua)
Cantu luxis cantu boxis
(continua)
4/4/2018 - 22:42
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De arrùbiu

De arrùbiu
(2018)
dall'album Làntias
con Enzo Avitabile
Testo di Gabriella Ledda e Enzo Avitabile
Musica di Mauro Palmas


L’incontro con Enzo risale a molti anni fa, forse venti o anche di più. Lavorando negli stessi ambiti ci siamo incontrati spesso per varie produzioni sia in Sardegna che fuori.

Il suo ultimo album “Lotto Infinito” è un disco di incontri e durante le registrazioni mi ha chiesto di intervenire in un suo brano. Quando sono andata ad incidere la mia parte, gli ho detto che stavo lavorando anche io ad un disco e gli ho chiesto di restituirmi il favore e così è stato. Gli ho proposto due brani e lui ha scelto “De Arrùbiu” che sentiva a lui più vicina ed ha aggiunto la parte finale del testo.

E’ una delle canzoni più forti del disco perché “arrùbiu” vuol dire rosso e rimanda al sangue, quello che ricopre le strade. E’ stata scritta ,sulla musica di Mauro Palmas (autore di buona... (continua)
De arrùbiu pintada est sa ‘ia
(continua)
4/4/2018 - 22:30
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Arborea

Arborea
[2017]

Album : Cabudanni

"Ho seguito la battaglia della comunità di Arborea (OR) che sconfigge il gigante Saras, comunità che ha avuto l'intelligenza di coinvolgere le altre comunità sarde, e capire (non tutti hanno questa maturità, ahimè) che era una storia che interessava tutta l'Isola. È una storia importante perché è la prima volta che in Sardegna un grosso tentativo di speculazione sul territorio, spacciato per grande affare alla popolazione, è stato smontato in tempo e rispedito al mittente. " Da A Rivista anarchica

Sardegna: sconfitta la Saras dei Moratti, niente trivellazioni ad Arborea
“Su comitau infòrmat totu sa populatzioni,
(continua)
inviata da adriana 25/11/2017 - 09:12
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Omine Mannu

Omine Mannu
[1985]

Album : Abbardente
O su babbu mannu
(continua)
inviata da adriana 24/11/2017 - 17:22
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Cannacca macca

Cannacca macca
[2008]

Album : Baa-ba
Ha nau ca na’
(continua)
24/8/2017 - 09:44
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Su '43

Su '43
Parole di Giampaolo Lallai

In memoria dei bobardamenti su Cagliari del 1943
T’iscriu maridu miu, atesu, in atra zona ‘e gherra,
(continua)
inviata da adriana 24/8/2017 - 08:48
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O Sardigna patria nostra [O Sardigna, custa est s'ora]

O Sardigna patria nostra [O Sardigna, custa est s'ora]
[1973]
Testo di Angelo Caria
Musica: По долинам и по взгорьям

Il canto, divenuto un vero e proprio inno indipendentista sardo, fu scritto nel 1973 dal poeta e attivista indipendentista Angelo (Anghelu, Anzelu) Caria, autore tra le altre cose anche della versione sarda dell'Internazionale. Angelo Caria, nato a Nuoro/Nùgoro il 19 maggio 1947 e morto sempre a Nuoro il 24 febbraio 1996, è stato un protagonista della lotta indipendentista sarda in chiave socialista, anticolonialista e antimilitarista. Fu il fondatore del quotidiano marxista e anticolonialista Su populu Sardu, da cui nascerà un movimento omonimo nel 1973.

Non esiste un “titolo fisso” per questo canto, che Angelo Caria adattò alla melodia del canto partigiano russo По долинам и по взгорьям (e, quindi, anche della Makhnovtchina, il canto delle milizie anarchiche ucraine di Nestor Makhno). Il canto è noto sia come O Sardigna patria... (continua)
Oh Sardigna custa est s'ora
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/8/2017 - 19:53
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Terra

Terra
Apitzus de cuddu monti nc'est un'arrichesa manna e antiga
(continua)
26/4/2017 - 10:05
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Cabudanni

Cabudanni
[2017]

Album : Cabudanni

Migliaia di persone (circa 4000) si sono riversate il 12 ottobre 2019 a Capo Frasca per protestare contro l’occupazione militare della Sardegna e chiedere l’interruzione delle esercitazioni. A tre anni dalla precedente manifestazione, Sant’Antonio di Santadi ha accolto manifestanti provenienti da tutta l’isola: pullman e mezzi privati hanno permesso di mobilitare tante persone intorno a un tema centrale per la Sardegna e per il suo sviluppo, a cinquant’anni dalla famosa lotta di Pratobello, ad Orgosolo.

Tutte le persone presenti hanno voluto esprimere con forza il rifiuto verso il “ricatto occupazionale”: basi (e fabbriche di bombe) in cambio di posti di lavoro. Al costo, altissimo, di uno sviluppo economico non sostenibile, guerrafondaio, inquinante e imposto.

Dopo un breve corteo nelle strade del paese i manifestanti hanno dato vita a un sit-in davanti alla... (continua)
Su trexi 'e Cabudanni innoi est ancora meda basca,
(continua)
inviata da adriana 26/4/2017 - 09:55
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Sa libertadi

Sa libertadi
2012
Arrangiamento di Louis Fregapane

Canzone dedicata a Rossella Urru, cooperante italiana rapita nel 2012

Rossella Urru, Ainhoa Fernandez de Rincon e Enric Gonyalons furono sequestrati a scopo di estorsione la notte tra sabato 22 e domenica 23 ottobre 2011 nel campo profughi Saharawi di Hassi Raduni, nel deserto algerino sud-occidentale.
I tre rapiti sono stati liberati il 18 luglio 2012 dopo 270 giorni di prigionia dietro il pagamento di un riscatto.

Si è trattato del primo caso di rapimento di cooperanti occidentali dai campi profughi saharawi, e secondo il capo della diplomazia saharawi Ould Salek ha avuto un duplice scopo: "Il primo, ovviamente, è quello di chiedere un riscatto. Il secondo è politico, si vuole credere che ci sia insicurezza nei campi di Tindouf per spaventare i donatori che si occupano di aiuti umanitari"

Rossella Urru ed Enric Gonyalons si sono sposati nell'agosto 2015.
Sa libertadi, amigu est sa vida
(continua)
inviata da Dq82 11/11/2016 - 15:40
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Sa lotta de Pratobello

Sa lotta de Pratobello
[1969]
Testo e canto in ottava rima di Peppino Marotto
Interpretato anche dal Coro Supramonte di Orgosolo
e da Tenore de Orgosolo - Sedilo 1975
Sulla rivolta e la lotta di Pratobello si veda anche Pratobello di Nicolò Giuseppe Rubanu.

“Vigliacco chi uccide un poeta”, tanti hanno detto e scritto quando Peppino Marotto, il 29 dicembre 2007, è stato ucciso nel suo paese, a Orgosolo, alle dieci e mezzo di una mattina qualsiasi mentre andava come sempre a comprare i giornali. Con sei colpi alle spalle, nel modo più vigliacco possibile; aveva ottantadue anni. Di Orgosolo e della Sardegna tutta per cinquant'anni aveva cantato tutte le lotte e la dignità; a tutt'oggi, il suo assassino, o i suoi assassini, rimangono sconosciuti. Il suo canto Sa lotta de Pratobello fu scritto nell'immediatezza di quei fatti così lontani, e così vicini.



PRATOBELLO 1969, DOVE TUTTO EBBE INIZIO
di Franco Loi... (continua)
Cando a binti de maju sun torrados
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2016 - 11:11
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Stiamo giù

Stiamo giù
2001 - E.Y.A.A.
Quilo:
(continua)
inviata da dq82 7/4/2016 - 11:51
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Sa Mundana commedia

Sa Mundana commedia
[1917-22]
Versi di Salvatore Poddighe (1871-1938), originario di Dualchi, Nuoro, poeta, minatore ed emigrante.
Un breve estratto degli oltre 1.800 versi di cui si compone questo poema è stato messo in musica dai Têtes de Bois nel loro disco intitolato “Avanti Pop” del 2007. La traccia conserva il titolo originale.

Salvatore Poddighe fu minatore ed emigrante (trascorse un breve periodo a Torino prima di far ritorno in Sardegna) e come poeta fu inevitabilmente indotto a raccontare della profonda ingiustizia sociale che affliggeva la sua terra.

Dopo l’eccidio di Buggerru, Iglesiente, del 4 settembre 1904 – quando l’esercito sparò sui minatori in sciopero, uccidendone quattro – dopo le rivolte del 1916 ed il rapido strutturarsi di un movimento sindacale, anche Poddighe, come molti suoi conterranei, abbracciò gli ideali socialisti e libertari, quando questo significava essere bollati come... (continua)
Prima Parte
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/10/2015 - 11:13
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Sa zente mia

Sa zente mia
[1972-73]
Parole e musica di Maria Teresa Cau, cantautrice, chitarrista e grandissima voce, nata ad Ozieri, Sassari, nel 1944 e lì morta a soli 33 anni.
Nel disco “Folklore di Sardegna”.
Attesu, attesu, sa zente mia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/8/2014 - 13:15
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Tancas serradas a muru

Tancas serradas a muru
[dopo il 1820]
Versi di Melchiorre Murenu (1803-1854), detto “L’Omero del Màrghine” (dal nome della zona di Macomer), povero, analfabeta e reso cieco dal vaiolo, eppure un grandissimo poeta, ucciso vigliaccamente nel 1854, in circostanze mai chiarite, nella sua nativa Macomer. (Una morte che ricorda quella recente di un altro poeta sardo, Peppino Marotto di Orgosolo.)
Interpretata dal “Coro del Supramonte di Orgosolo” e anche dal gruppo Cordas et Cannas.

Il 6 ottobre 1820 venne emanato il cosiddetto "Regio Editto sovra le chiudende e i terreni comuni" col quale si autorizzavano comuni e privati a recintare terreni di loro proprietà non soggetti a servitù di pascolo (ma anche quelli soggetti, previa comunicazione ai consigli delle comunità), di passaggio, di fontana o di abbeveratoio. L'Editto venne emesso ancor prima che si potessero riconoscere e quindi delimitare i confini di ciascuna... (continua)
Tancas serradas a muru
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/6/2014 - 14:37
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Lamentos d'unu nobile

Lamentos d'unu nobile
Nella raccolta “Poesias”, pubblicata a Cagliari nel 1899 per i tipi della Premiata Tipografia Eitice Editrice P. Valdés.
Interpretata dai Tenore San Gavino de Oniferi, Nuoro.

Un nobile decaduto che ormai è costretto ad usare il bastone, un tempo simbolo di distinzione e comando, per raccogliere le cicche per strada… Disprezzò gli umili ed il loro lavoro, ne fece di cotte e crude, abusò del proprio potere e della propria ricchezza negando giustizia ai poveri… E mal gliene incolse. E’ troppo tardi ormai, “non si piega più la schiena al lavoro” e la croce del cavalierato che l’ha protetto in passato è ormai cosa morta. E si avvicina il giorno in cui anche il nostro, senza più santi in paradiso, trascorrerà il suo tempo a “contemplare il cielo a quadri”…
Funesta rughe
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/6/2014 - 11:55
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Bentu de ottanta cabaddarjos

Bentu de ottanta cabaddarjos
[1960]
Versi del poeta sardo Pietro Mura (Isili 1906 - Nuoro 1966).
Musica di Tonino Puddu (1951-2008), fondatore e direttore artistico del coro “Su Nugoresu”.
Nel disco del coro intitolato “Cantones de pache e de amore”
Ottanta cabaddarjos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/6/2014 - 08:16
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Sos Cristos semus nois

Sos Cristos semus nois
[1959]
Versi del poeta sardo Pietro Mura, scoperto dal sottoscritto grazie ad un intervento chiarificatore di Vikmakie, che ringrazio.
Musica di Tonino Puddu (1951-2008), fondatore e direttore artistico del coro “Su Nugoresu”.
Nel disco del coro intitolato “Cantones de pache e de amore”
Sos Cristos semus nois,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 22:15




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