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Saludu a sos emigrados sardos
![Saludu a sos emigrados sardos](img/upl/pepmar.jpg)
Ca che sezis lontanu dae sa terra nadia
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 30/8/2012 - 14:15
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Osdhini pubriggu
![Osdhini pubriggu](img/upl/resuggontu.jpg)
Album : Resuggontu
Anno: 2009
Anno: 2009
1 Strofa - RD
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/4/2012 - 18:29
I la tumba
![I la tumba](img/art/t4018787.jpg)
Album : Resuggontu
Anno: 2009
Anno: 2009
Rit// x 2
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/4/2012 - 18:24
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Attenti a lu cani
![Attenti a lu cani](img/upl/R-9469363-1481122769-3133.gif.jpg)
Album : Resuggontu
Anno: 2009
Anno: 2009
1 Strofa - RD
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 17/4/2012 - 18:21
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Terra, zeru e mari
![Terra, zeru e mari](img/upl/Resuggontu.jpg)
Album : Resuggontu
Anno: 2009
Anno: 2009
Rit// x 2
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 17/4/2012 - 18:18
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Mosthi Bianchi e Trabagliu Nieddu
![Mosthi Bianchi e Trabagliu Nieddu](img/art/t4018787.jpg)
[2009]
Album : Resuggontu
Feat: Limbudos
Album : Resuggontu
Feat: Limbudos
1 Strofa - ZIANU
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 17/4/2012 - 18:12
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Bae luna (Cantones de pache e d’amore)
![Bae luna (Cantones de pache e d’amore)](img/upl/4GkzfcMGQhbGCPO8D3KoSt.jpg)
[1995]
Album “Tumbu”
Testo di Franceschino Satta
Musica di Piero Marras
Album “Tumbu”
Testo di Franceschino Satta
Musica di Piero Marras
Istanotte bid’hapo in su sonnu
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 18/3/2012 - 15:12
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Anghelos
![Anghelos](img/upl/anima26258.jpg)
[2001]
Album “In su cuile 'e s'anima”
Testo e musica di Piero Marras
Nella colonna sonora del film di Antonello Grimaldi intitolato “Procedura”, tratto dall’omonimo romanzo di Salvatore Mannuzzu.
Album “In su cuile 'e s'anima”
Testo e musica di Piero Marras
Nella colonna sonora del film di Antonello Grimaldi intitolato “Procedura”, tratto dall’omonimo romanzo di Salvatore Mannuzzu.
Anghelos chi cantades a luche ‘e luna
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 18/3/2012 - 15:02
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Istrales
![Istrales](img/upl/4GkzfcMGQhbGCPO8D3KoSt.jpg)
[1995]
Album “Tumbu”
Testo e musica di Piero Marras
Album “Tumbu”
Testo e musica di Piero Marras
Un’istrale a sos cumpanzos
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 18/3/2012 - 14:59
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Trumas
![Trumas](img/upl/4GkzfcMGQhbGCPO8D3KoSt.jpg)
[1995]
Album “Tumbu”
Testo di Paolo Pillonca
Musica di Piero Marras
Album “Tumbu”
Testo di Paolo Pillonca
Musica di Piero Marras
“Una frunza ‘e murta
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 18/3/2012 - 14:56
Cantone de su campanarzu de Arasolè
![Cantone de su campanarzu de Arasolè](img/upl/cimiterovorosilovgrad.jpg)
[1981]
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che include questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
“… Alla vigilia della mia partenza da Vorošilovgrad il progettista del cimitero dell’ospedale, un ufficiale... (continua)
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che include questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
“… Alla vigilia della mia partenza da Vorošilovgrad il progettista del cimitero dell’ospedale, un ufficiale... (continua)
Totu, in bidda, mi fentòmana
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 7/1/2012 - 14:53
Cantone pro Tric-Trac, soldadu-majarzu
![Cantone pro Tric-Trac, soldadu-majarzu](img/upl/w28_waru0007.jpg)
[1981]
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che include questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
Frantziscu Màsala a combattere sul fronte russo ci finì venticinquenne. Con lui altri 300.000 giovani,... (continua)
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che include questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
Frantziscu Màsala a combattere sul fronte russo ci finì venticinquenne. Con lui altri 300.000 giovani,... (continua)
Totucantos l’ischìana, in bidda,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 7/1/2012 - 13:52
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Cantone de Giuanna, sa ruja, bagassa de gherra
![Cantone de Giuanna, sa ruja, bagassa de gherra](img/upl/Colonna_italiana_Russia.jpg)
[1981]
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che include questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
Frantziscu Màsala a combattere sul fronte russo ci finì venticinquenne. Con lui altri 300.000 giovani,... (continua)
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che include questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
Frantziscu Màsala a combattere sul fronte russo ci finì venticinquenne. Con lui altri 300.000 giovani,... (continua)
In tota Arasolè fit notòriu:
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 7/1/2012 - 13:31
Cantone de su massaju-richiamadu
![Cantone de su massaju-richiamadu](img/upl/Italiani_-ARMIR.jpg)
[1981]
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che include questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
Frantziscu Màsala a combattere sul fronte russo ci finì venticinquenne. Con lui altri 300.000 giovani,... (continua)
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che include questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
Frantziscu Màsala a combattere sul fronte russo ci finì venticinquenne. Con lui altri 300.000 giovani,... (continua)
Deo so Barore Mérula,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 6/1/2012 - 22:32
Cantone pro Rosa, promissa isposa de gherra
![Cantone pro Rosa, promissa isposa de gherra](img/upl/ritirata5_800_800.jpg)
[1981]
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che include questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
Frantziscu Màsala a combattere sul fronte russo ci finì venticinquenne. Con lui altri 300.000 giovani,... (continua)
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che include questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
Frantziscu Màsala a combattere sul fronte russo ci finì venticinquenne. Con lui altri 300.000 giovani,... (continua)
Cussa, chi bois bidides, bona zente,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 6/1/2012 - 22:23
Cantone pro sa morte de unu soldadu iscimpru
![Cantone pro sa morte de unu soldadu iscimpru](img/upl/ritirata.jpg)
[1981]
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che include questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
Frantziscu Màsala a combattere sul fronte russo ci finì venticinquenne. Con lui altri 300.000 giovani,... (continua)
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che include questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
Frantziscu Màsala a combattere sul fronte russo ci finì venticinquenne. Con lui altri 300.000 giovani,... (continua)
Goi si ch’est mortu su soldadu
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 6/1/2012 - 22:06
Cantone pro Serafina, viuda de gherra
![Cantone pro Serafina, viuda de gherra](img/upl/cadaveri_alpini.jpg)
[1981]
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che si apre con questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
Frantziscu Màsala a combattere sul fronte russo ci finì venticinquenne. Con lui altri 300.000 giovani,... (continua)
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
La sezione che si apre con questo "cantone" è intitolata "Cantones pro sos laribiancos", ossia "Ballate per quelli dalle labbra bianche". "Quelli dalle labbra bianche" è prima di tutto il titolo dell'opera prima di Masala, pubblicata nel 1962 da Feltrinelli, racconto dell'epopea della gente di Arasolè, piccola frazione del comune di Tonara, in provincia di Nuoro.
Le "labbra bianche" sono quelle dei morti di fame, dei morti di fatica, dei morti di guerra...
I "cantones" inclusi in quella sezione di "Poesias in duas limbas" sono dunque una trascrizione poetica di quel piccolo romanzo di esordio, quasi un' "Antologia di Spoon River" sarda.
Frantziscu Màsala a combattere sul fronte russo ci finì venticinquenne. Con lui altri 300.000 giovani,... (continua)
Custa est Serafina, imbenugiada
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 6/1/2012 - 21:39
Innu nou contra sos feudatàrios (a sa manera de Frantziscu Innàssiu Mannu)
![Innu nou contra sos feudatàrios (a sa manera de Frantziscu Innàssiu Mannu)](img/upl/sarroch.jpg)
[1981]
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
Attualizzazione dell'Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare], scritto da Francesco Ignazio Mannu alla fine del 700.
Negli anni Cinquanta e Sessanta, la Sardegna diventa base strategica per la NATO. Vengono istituite e progressivamente allargate le zone di “servitù militare”, i poligoni di esercitazione, le basi aeree, i centri di addestramento, la base appoggio per sommergibili nucleari di Santo Stefano (La Maddalena). Negli anni Sessanta, le rivendicazioni delle giunte regionali, sulla base di condizioni socio-economiche drammatiche, portano alla Legge 588 del 1962 (cosiddetto Piano di Rinascita), finanziamento di opere di industrializzazione e infrastrutturazione. Nascono i poli petrolchimici di Sarroch e di Porto... (continua)
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
Attualizzazione dell'Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare], scritto da Francesco Ignazio Mannu alla fine del 700.
Negli anni Cinquanta e Sessanta, la Sardegna diventa base strategica per la NATO. Vengono istituite e progressivamente allargate le zone di “servitù militare”, i poligoni di esercitazione, le basi aeree, i centri di addestramento, la base appoggio per sommergibili nucleari di Santo Stefano (La Maddalena). Negli anni Sessanta, le rivendicazioni delle giunte regionali, sulla base di condizioni socio-economiche drammatiche, portano alla Legge 588 del 1962 (cosiddetto Piano di Rinascita), finanziamento di opere di industrializzazione e infrastrutturazione. Nascono i poli petrolchimici di Sarroch e di Porto... (continua)
Trabagliade, trabagliade,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 6/1/2012 - 18:17
Requiem pro sos de su tertzu mundu
![Requiem pro sos de su tertzu mundu](img/upl/119.jpg)
[1981]
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
I. (Dae unu dillu de sa Louisiana)
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 6/1/2012 - 17:15
Subra sa losa de Salvador Allende
![Subra sa losa de Salvador Allende](img/upl/Allende-Pinochet.jpg)
[1981]
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
Questa di Masala non è una ballata, un "cantone", ma non posso proprio esimermi dal contribuirla, dopo aver appena letto questa agenzia: il nuovo ministro cileno dell'istruzione (nuovo perchè due sono già stati cacciati dalle mobilitazioni studentesche contro il governo di Sebastián Piñera, il “Berlusca delle Ande”) ha annunciato che dai sussidiari delle scuole elementari scomparirà la definizione "dittatura" per i diciassette anni di Pinochet e sarà sostituita da un più generico "regime militare"...
"Questi libri di storia dureranno appena il tempo che durerà Piñera alla Moneda", ha detto Hugo Gutiérrez, giurista promotore di molte cause contro gli orrori della dittatura ed oggi deputato comunista.
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
Questa di Masala non è una ballata, un "cantone", ma non posso proprio esimermi dal contribuirla, dopo aver appena letto questa agenzia: il nuovo ministro cileno dell'istruzione (nuovo perchè due sono già stati cacciati dalle mobilitazioni studentesche contro il governo di Sebastián Piñera, il “Berlusca delle Ande”) ha annunciato che dai sussidiari delle scuole elementari scomparirà la definizione "dittatura" per i diciassette anni di Pinochet e sarà sostituita da un più generico "regime militare"...
"Questi libri di storia dureranno appena il tempo che durerà Piñera alla Moneda", ha detto Hugo Gutiérrez, giurista promotore di molte cause contro gli orrori della dittatura ed oggi deputato comunista.
Mi ana mortu sos gorillas de Santiago,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 6/1/2012 - 10:15
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Cantone de sos bestidos de biancu
![Cantone de sos bestidos de biancu](img/upl/119.jpg)
[1981]
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
Interpretata da Clara Farina
Una ballata, una poesia-canzone (anzi, "cantone") che mi ha ricordato canzoni come Io so che un giorno di Ivan Della Mea o Emigrato su in Germania e E qualcuno poi disse di Gianni Nebbiosi...
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
Interpretata da Clara Farina
Una ballata, una poesia-canzone (anzi, "cantone") che mi ha ricordato canzoni come Io so che un giorno di Ivan Della Mea o Emigrato su in Germania e E qualcuno poi disse di Gianni Nebbiosi...
Intendide, bona zente,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 5/1/2012 - 21:36
Cantone de su crabarzu de sa Costa Ismeralda
![Cantone de su crabarzu de sa Costa Ismeralda](img/upl/Francesco_Masala.jpg)
[1981]
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
Come Cantone de s'òmine in su fossu, anche questa poesia non ha una musica, eppure sì, perchè è un "cantone", una ballata, e una ballata non può non avere musica. E poi è una ballata scritta da Frantziscu Màsala, uno dei più grandi poeti in lingua sarda con Grazia Deledda, Francesco Ignazio Mannu e Peppino Mereu.
"Sono nato in un villaggio di contadini e di pastori, fra Goceano e Logudoro, nella Sardegna settentrionale e, durante l'infanzia, ho sentito parlare e ho parlato solo in lingua sarda: in prima elementare, il maestro, un uomo severo sempre vestito di nero, ci proibì, a me e ai miei coetanei, di parlare nell'unica lingua che conoscevamo e ci obbligò a parlare in lingua italiana, la "lingua della Patria", ci disse. Fu così che,... (continua)
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
Come Cantone de s'òmine in su fossu, anche questa poesia non ha una musica, eppure sì, perchè è un "cantone", una ballata, e una ballata non può non avere musica. E poi è una ballata scritta da Frantziscu Màsala, uno dei più grandi poeti in lingua sarda con Grazia Deledda, Francesco Ignazio Mannu e Peppino Mereu.
"Sono nato in un villaggio di contadini e di pastori, fra Goceano e Logudoro, nella Sardegna settentrionale e, durante l'infanzia, ho sentito parlare e ho parlato solo in lingua sarda: in prima elementare, il maestro, un uomo severo sempre vestito di nero, ci proibì, a me e ai miei coetanei, di parlare nell'unica lingua che conoscevamo e ci obbligò a parlare in lingua italiana, la "lingua della Patria", ci disse. Fu così che,... (continua)
Fizu meu est bénnidu a su mundu
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 5/1/2012 - 21:14
Cantone de s'òmine in su fossu
![Cantone de s'òmine in su fossu](img/upl/119.jpg)
[1981]
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
Non credo che questa poesia sia mai stata messa in musica ma si tratta pur sempre di una ballata e le ballate presuppongono sempre una musica, anche se non c’è… E poi tutte le composizioni, di questo grande poesta sardo, scomparso nel 2007, sono sempre intrise della musicalità della sua terra…
Sono nato in un villaggio di contadini e di pastori, fra Goceano e Logudoro, nella Sardegna settentrionale e, durante la mia infanzia, ho sentito parlare e ho parlato solo in lingua sarda: in prima elementare, il maestro, un uomo severo sempre vestito di nero, ci proibì, a me e ai miei coetanei, di parlare nell'unica lingua che conoscevamo e ci obbligò a parlare in lingua italiana, la “lingua della Patria”, ci disse.
Fu così che,... (continua)
Dalla raccolta “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui”, Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. 2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).
Non credo che questa poesia sia mai stata messa in musica ma si tratta pur sempre di una ballata e le ballate presuppongono sempre una musica, anche se non c’è… E poi tutte le composizioni, di questo grande poesta sardo, scomparso nel 2007, sono sempre intrise della musicalità della sua terra…
Sono nato in un villaggio di contadini e di pastori, fra Goceano e Logudoro, nella Sardegna settentrionale e, durante la mia infanzia, ho sentito parlare e ho parlato solo in lingua sarda: in prima elementare, il maestro, un uomo severo sempre vestito di nero, ci proibì, a me e ai miei coetanei, di parlare nell'unica lingua che conoscevamo e ci obbligò a parlare in lingua italiana, la “lingua della Patria”, ci disse.
Fu così che,... (continua)
Ehi, bona zente, leàde unu che a mie,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 5/1/2012 - 15:02
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Aemmu fatigatu
anonimo
![Aemmu fatigatu](img/upl/cirag.jpg)
Canto tradizionale gallurese
Da Ci ragiono e canto [1966]
Ci ragiono e canto è uno spettacolo di canti popolari diretto da Dario Fo e messo in scena dal collettivo teatrale Nuova Scena prima nel 1966 e in una seconda edizione nel 1969. Nei primi anni '70 il Collettivo mette in minoranza Dario Fo e Franca Rame che ne escono e fondano La Comune. Lo spettacolo vede quindi una terza edizione con la sostituzione al suo interno degli artisti rimasti in Nuova Scena. Questa terza edizione sarà quella registrata anche per RAITRE.
Il lavoro nasce in seno all’Istituto Ernesto De Martino, grazie alle ricerche di Cesare Bermani e Franco Coggiola. Fu rappresentato per la prima volta il 16 aprile del 1966 al Teatro Carignano di Torino. Lo spettacolo era concepito come raccolta di canti popolari legati al lavoro e tutti i partecipanti erano intesi come "portatori" di culture. Nella seconda edizione si... (continua)
Da Ci ragiono e canto [1966]
Ci ragiono e canto è uno spettacolo di canti popolari diretto da Dario Fo e messo in scena dal collettivo teatrale Nuova Scena prima nel 1966 e in una seconda edizione nel 1969. Nei primi anni '70 il Collettivo mette in minoranza Dario Fo e Franca Rame che ne escono e fondano La Comune. Lo spettacolo vede quindi una terza edizione con la sostituzione al suo interno degli artisti rimasti in Nuova Scena. Questa terza edizione sarà quella registrata anche per RAITRE.
Il lavoro nasce in seno all’Istituto Ernesto De Martino, grazie alle ricerche di Cesare Bermani e Franco Coggiola. Fu rappresentato per la prima volta il 16 aprile del 1966 al Teatro Carignano di Torino. Lo spettacolo era concepito come raccolta di canti popolari legati al lavoro e tutti i partecipanti erano intesi come "portatori" di culture. Nella seconda edizione si... (continua)
Aemmu fatigatu
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/11/2011 - 00:16
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Da cannu semmu nati
anonimo
![Da cannu semmu nati](img/upl/cirag.jpg)
Da cannu semmu nati illi campagni
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/10/2011 - 23:47
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Mourir pour des idées
![Mourir pour des idées](img/thumb/c396_130x140.jpeg?1328392632)
Poiché non avevo il testo originale di Brassens (l'ho trovato dopo!) è la traduzione in sardo campidanese della versione italiana di Fabrizio De Andrè
stevinicherchi.wordpress.com
stevinicherchi.wordpress.com
A SI-NCI MORRI PO IDEAS
(continua)
(continua)
inviata da Stèvini Cherchi 1/10/2011 - 19:59
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Su disertore
![Su disertore](img/upl/santaruche.jpg)
Su bint'unu e su mese de nadale
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 7/9/2011 - 20:46
Percorsi:
Disertori
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Cumiziu
![Cumiziu](img/upl/R-5433632-1401791948-5254.jpeg.jpg)
[1978]
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dallo spettacolo musicale “Cantende s’istoria nostra”.
Il duro lavoro in miniera, l’incidente, la morte, la protesta dei minatori che lavorano nelle profondità della terra per quattro soldi, rischiando la vita, per ingrassare i proprietari, quei ricchi che poi depredano e violentano la Sardegna costruendo nei posti più belli alberghi di stralusso per altri ricchi sfruttatori come loro, mentre i minatori non hanno quasi di che campare…
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dallo spettacolo musicale “Cantende s’istoria nostra”.
Il duro lavoro in miniera, l’incidente, la morte, la protesta dei minatori che lavorano nelle profondità della terra per quattro soldi, rischiando la vita, per ingrassare i proprietari, quei ricchi che poi depredano e violentano la Sardegna costruendo nei posti più belli alberghi di stralusso per altri ricchi sfruttatori come loro, mentre i minatori non hanno quasi di che campare…
Totu sa di' marrendi
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 30/8/2011 - 14:02
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Cantendi sa storia nosta
![Cantendi sa storia nosta](img/upl/R-21593788-1641243997-1830.jpg)
[1978]
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dall’omonimo spettacolo musicale.
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dall’omonimo spettacolo musicale.
Apu inghitzau a sou,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 3/8/2011 - 15:13
Su bandu de sa paxi
![Su bandu de sa paxi](img/thumb/a10212_130x140.jpeg)
[2006]
Nella raccolta di poesie musicate intitolata “Arrius de acua bia” (Fiumi d'acqua viva), volume primo.
Nella raccolta di poesie musicate intitolata “Arrius de acua bia” (Fiumi d'acqua viva), volume primo.
Su bandu de sa paxi
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 3/8/2011 - 09:14
Bandera arrùbia
[2008]
Pietro Cruccas, sardo e comunista con la passione del Vangelo e dei Salmi.
Anche questa sua canzone è – a suo modo – un Salmo…
Pietro Cruccas, sardo e comunista con la passione del Vangelo e dei Salmi.
Anche questa sua canzone è – a suo modo – un Salmo…
Aiò! Cumpàngius. Aiò! Cumpàngias,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 3/8/2011 - 09:06
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A nuis coloradas
![A nuis coloradas](img/upl/obiettivo_sardegna.jpg)
[anni 80]
“Unu góciu [canto religioso] contra a s'ocupatzioni militari e industriali”
Testo trovato su www.ildeposito.org tratto da “Muttetti campidanesi”, di Danese-Saba, ed. Tirsu.
“Agnelli a due teste e tracce di uranio nei poligoni sardi”
“Unu góciu [canto religioso] contra a s'ocupatzioni militari e industriali”
Testo trovato su www.ildeposito.org tratto da “Muttetti campidanesi”, di Danese-Saba, ed. Tirsu.
“Agnelli a due teste e tracce di uranio nei poligoni sardi”
Pilloneddus chi a nuis coloradas
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 4/7/2011 - 15:05
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Chelu e mare
![Chelu e mare](img/upl/cartamaria.jpg)
Testo di Salvatore Farina (1936-1978) di Ozieri (Sassari), poeta assai apprezzato che, fra l’altro, tradusse in sardo la Ballade des pendus di François Villon.
Elaborazione di M. Carta.
Testo trovato su sito della Fondazione Maria Carta
Nell’album “Canti popolari della Sardegna – Chelu e mare”, 1992
Brano dalla melodia campidanese, cantato in lingua logudorese con accompagnamento affidato alle launeddas (flauto multiplo ad ancia battente) del maestro Luigi Lai.
Canto d’emigrazione. Una madre piange perché il figlio è costretto a partire dalla Sardegna per trovare lavoro.
Elaborazione di M. Carta.
Testo trovato su sito della Fondazione Maria Carta
Nell’album “Canti popolari della Sardegna – Chelu e mare”, 1992
Brano dalla melodia campidanese, cantato in lingua logudorese con accompagnamento affidato alle launeddas (flauto multiplo ad ancia battente) del maestro Luigi Lai.
Canto d’emigrazione. Una madre piange perché il figlio è costretto a partire dalla Sardegna per trovare lavoro.
Chelu, mare, mare e chelu,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/5/2011 - 08:28
A David a ninnìa
![A David a ninnìa](img/upl/maria-carta-figlio.jpg)
[1985]
Premio Tenco per la migliore canzone in "dialetto"
Poi nell'album "Muttos ‘e amore" del 1993, pubblicato un anno prima della morte della grande interprete sarda.
Testo trovato sul sito della Fondazione Maria Carta
Una ninna nanna per il figlio David, cantata a cappella in lingua logudorese.
Premio Tenco per la migliore canzone in "dialetto"
Poi nell'album "Muttos ‘e amore" del 1993, pubblicato un anno prima della morte della grande interprete sarda.
Testo trovato sul sito della Fondazione Maria Carta
Una ninna nanna per il figlio David, cantata a cappella in lingua logudorese.
A ninnìa a ninnare a ninnìa a ninnare ninna oh
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/5/2011 - 22:44
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Re Do (Ti naro rundine mia)
![Re Do (Ti naro rundine mia)](img/upl/R-7796837-1515842991-6634.jpeg.jpg)
[prima metà dell’800]
Versi di Paolo Mossa detto Paulicu (1821-1892), poeta in lingua sarda e politico sassarese che, essendosi schierato contro i potenti "possidentes" della cittadina di Bonorva, fu dai loro sicari freddato in un agguato tesogli mentre a cavallo rientrava a casa, il 6 agosto del 1892.
Adattamento di Maria Carta.
Nell'album "La voce e i canti di Maria Carta vol. 2" del 1976
Testo trovato sul sito della Fondazione Maria Carta
Il "Su Re Do" (come il "Su Mi La" o la "Sa Disisperada") sono varianti complesse del "su cantu a chiterra", il canto monodico accompagnato con chitarra e fisarmonica diffuso in Gallura, Lugodoro e Planargia che abbiamo già incontrato in Nuoresa (Arcos de lughe). Il titolo deriva proprio dal fatto che il canto veniva tradizionalmente eseguito da due cantori che in armonia cantavano la medesima melodia nelle due tonalità differenti del Re e del Do.... (continua)
Versi di Paolo Mossa detto Paulicu (1821-1892), poeta in lingua sarda e politico sassarese che, essendosi schierato contro i potenti "possidentes" della cittadina di Bonorva, fu dai loro sicari freddato in un agguato tesogli mentre a cavallo rientrava a casa, il 6 agosto del 1892.
Adattamento di Maria Carta.
Nell'album "La voce e i canti di Maria Carta vol. 2" del 1976
Testo trovato sul sito della Fondazione Maria Carta
Il "Su Re Do" (come il "Su Mi La" o la "Sa Disisperada") sono varianti complesse del "su cantu a chiterra", il canto monodico accompagnato con chitarra e fisarmonica diffuso in Gallura, Lugodoro e Planargia che abbiamo già incontrato in Nuoresa (Arcos de lughe). Il titolo deriva proprio dal fatto che il canto veniva tradizionalmente eseguito da due cantori che in armonia cantavano la medesima melodia nelle due tonalità differenti del Re e del Do.... (continua)
Ti naro rundine mia:
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/5/2011 - 21:43
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Nuoresa (Arcos de lughe)
![Nuoresa (Arcos de lughe)](img/upl/su_cantu_a_chiterra_3.jpg)
Poesia di Giovanni Maria Dettori, silighese di nascita e parroco di Chiaramonti per moltissimi anni, fino alla sua morte avvenuta nel 1985.
Adattamento di Maria Carta, inciso per la prima volta nel disco "Sonos de memoria" del 1983
Testo trovato sul sito della Fondazione Maria Carta
Ho preferito riportare tra parentesi l'attacco di questa canzone perchè "nuoresa" designa semplicemente una delle tante varianti del "su cantu a chiterra", il canto monodico accompagnato con chitarra e fisarmonica diffuso in Gallura, Lugodoro e Planargia. D'altra parte gli esordi discografici di Maria Carta, risalenti al 1971, sono legati proprio al "cantu a chiterra" e, in particolare, alla chitarra di Aldo Cabizza e alla fisarmonica di Peppino Pippia.
Adattamento di Maria Carta, inciso per la prima volta nel disco "Sonos de memoria" del 1983
Testo trovato sul sito della Fondazione Maria Carta
Ho preferito riportare tra parentesi l'attacco di questa canzone perchè "nuoresa" designa semplicemente una delle tante varianti del "su cantu a chiterra", il canto monodico accompagnato con chitarra e fisarmonica diffuso in Gallura, Lugodoro e Planargia. D'altra parte gli esordi discografici di Maria Carta, risalenti al 1971, sono legati proprio al "cantu a chiterra" e, in particolare, alla chitarra di Aldo Cabizza e alla fisarmonica di Peppino Pippia.
Arcos de lughe tessi in d’ogni tana
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/5/2011 - 21:07
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No mi giamedas Maria
![No mi giamedas Maria](img/upl/Croce_di_Giotto.jpg)
[XVII sec.? XVIII sec.?]
Composta da Bonaventura Licheri.
Adattamento di Maria Carta.
Il brano si trova in parecchi dischi dell'artista sarda, per esempio "Umbras" del 1978.
Testo trovato sul sito della Fondazione Maria Carta.
"No mi giamedas Maria" fa parte degli antichi "gosos", i canti devozionali sardi, ed è una delle canzoni intonate durante le celebrazioni del Venerdì Santo.
Questo gosu fu certamente composto da tal Bonaventura Licheri, un uomo di religione e poeta sacro originario di Neoneli, nella provincia di Oristano. Il problema è che Neoneli diede i natali a due Bonaventura Licheri, entrambi religiosi e rimatori, il primo nato nel 1667 e morto nel 1733, il secondo nato nel 1734 e morto nel 1802. Il brano viene spesso attribuito al secondo e datato intorno al 1760 ma altri ritengono invece che il vero innovatore della musica sacra sarda fu il primo Licheri, quello nato... (continua)
Composta da Bonaventura Licheri.
Adattamento di Maria Carta.
Il brano si trova in parecchi dischi dell'artista sarda, per esempio "Umbras" del 1978.
Testo trovato sul sito della Fondazione Maria Carta.
"No mi giamedas Maria" fa parte degli antichi "gosos", i canti devozionali sardi, ed è una delle canzoni intonate durante le celebrazioni del Venerdì Santo.
Questo gosu fu certamente composto da tal Bonaventura Licheri, un uomo di religione e poeta sacro originario di Neoneli, nella provincia di Oristano. Il problema è che Neoneli diede i natali a due Bonaventura Licheri, entrambi religiosi e rimatori, il primo nato nel 1667 e morto nel 1733, il secondo nato nel 1734 e morto nel 1802. Il brano viene spesso attribuito al secondo e datato intorno al 1760 ma altri ritengono invece che il vero innovatore della musica sacra sarda fu il primo Licheri, quello nato... (continua)
[Mira, mira, mirade
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/5/2011 - 15:43
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
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Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
![Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]](img/upl/Vi_canto_una_storia_assai_vera.jpg)
Dal sito della Fondazione Maria Carta.
Dall'album del 1976 "Vi canto una storia assai vera"
Dall'album del 1976 "Vi canto una storia assai vera"
SU PATRIOTU SARDU A SOS FEUDATARIOS
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 13/5/2011 - 23:00
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Entula
![Entula](img/upl/Kenze_neke_-_liberos_rispettatos_uguales_-_front.jpg)
[1998]
Dall’ album “Liberos, rispettatos, uguales”
Dall’ album “Liberos, rispettatos, uguales”
Arziati entu e surva cummente mai ha'survatu
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 24/3/2011 - 17:12
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Tempus pertu
![Tempus pertu](img/upl/chinsas.jpg)
[1990]
Album “Chin Sas Armas o Chin Sas Rosas”
Album “Chin Sas Armas o Chin Sas Rosas”
Zai mi dispiaghet
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 24/3/2011 - 17:11
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Amerikanos, a balla ki bos bokene
![Amerikanos, a balla ki bos bokene](img/upl/chinsas.jpg)
[1990]
Album “Chin Sas Armas o Chin Sas Rosas”
Una canzone contro le basi militari USA in Sardegna dal significato piuttosto esplicito e chiaro, anche senza traduzione italiana.
Album “Chin Sas Armas o Chin Sas Rosas”
Una canzone contro le basi militari USA in Sardegna dal significato piuttosto esplicito e chiaro, anche senza traduzione italiana.
No bos suporto, no bos suporto,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 24/3/2011 - 17:10
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Deo no isco, sos carabineris
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[1892?]
Canzone il cui testo è un estratto di una delle poesie di Peppino Mereu indirizzate al suo amico Nanni Sulis.
Nell’album “Su lamentu de su pastore” del 1975, il disco più celebre dei tenores orgolesi raccolti intorno alla figura di Niccolò Giuseppe Rubanu
I Kenze Neke la reinterpretarono più tardi proponendola sia nell’ep “Gherramus tott'impare” del 1995 (con gli Askra) sia nel successivo album “Liberos, rispettatos, uguales” del 1998.
Jago Siotto (1876-1958), il nome citato nella terz’ultima strofa, è stato un avvocato e militante socialista sardo.
Canzone il cui testo è un estratto di una delle poesie di Peppino Mereu indirizzate al suo amico Nanni Sulis.
Nell’album “Su lamentu de su pastore” del 1975, il disco più celebre dei tenores orgolesi raccolti intorno alla figura di Niccolò Giuseppe Rubanu
I Kenze Neke la reinterpretarono più tardi proponendola sia nell’ep “Gherramus tott'impare” del 1995 (con gli Askra) sia nel successivo album “Liberos, rispettatos, uguales” del 1998.
Jago Siotto (1876-1958), il nome citato nella terz’ultima strofa, è stato un avvocato e militante socialista sardo.
Deo no isco, sos carabineris
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 24/3/2011 - 13:43
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Unu poeta
![Unu poeta](img/upl/pepmar.jpg)
[2007]
Interpretata anche dagli Askra
Canzone inedita scritta in morte di Peppino Marotto, orgoglioso orgolese, poeta, comunista, sindacalista, apprezzata “sa boghe” del canto a tenore, assassinato vigliaccamente nella sua Orgosolo il 29 dicembre del 2007.
Movente ed autore di questo efferato omicidio (sei colpi alla schiena, in pieno giorno) rimangono ad oggi sconosciuti.
“Peppino Marotto, poeta.
Quando muore un poeta, una porzione di sapere muore con lui.
E' una regola che vale senza limiti geografici o temporali, è una norma che và da sé.
In Sardegna questa regola ha però un valore doppio, vuoi per la mancanza di eroi, se non occasionali, che popolano la nostra storia antica e recente, vuoi per l'assoluta e secolare contrapposizione che ci ha visto disprezzare ciò che proviene dal nostro seno materno.
Come spiegare quindi, se non come l'inspiegabile, l'uccisione con dei colpi... (continua)
Interpretata anche dagli Askra
Canzone inedita scritta in morte di Peppino Marotto, orgoglioso orgolese, poeta, comunista, sindacalista, apprezzata “sa boghe” del canto a tenore, assassinato vigliaccamente nella sua Orgosolo il 29 dicembre del 2007.
Movente ed autore di questo efferato omicidio (sei colpi alla schiena, in pieno giorno) rimangono ad oggi sconosciuti.
“Peppino Marotto, poeta.
Quando muore un poeta, una porzione di sapere muore con lui.
E' una regola che vale senza limiti geografici o temporali, è una norma che và da sé.
In Sardegna questa regola ha però un valore doppio, vuoi per la mancanza di eroi, se non occasionali, che popolano la nostra storia antica e recente, vuoi per l'assoluta e secolare contrapposizione che ci ha visto disprezzare ciò che proviene dal nostro seno materno.
Come spiegare quindi, se non come l'inspiegabile, l'uccisione con dei colpi... (continua)
Est grae su kelu
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 24/3/2011 - 11:03
Mutettu pro Gramsci
![Mutettu pro Gramsci](img/upl/pepmar.jpg)
[1972]
Dall’ep “Sa bandiera ruja - Nuove canzoni di Orgosolo”, I Dischi del Sole.
Testo trovato su Il Deposito
Un’altra canzone del grande Peppino Marotto, assassinato nel 2007, dedicata al suo grande conterraneo Antonio Gramsci, assassinato nel 1937.
Dall’ep “Sa bandiera ruja - Nuove canzoni di Orgosolo”, I Dischi del Sole.
Testo trovato su Il Deposito
Un’altra canzone del grande Peppino Marotto, assassinato nel 2007, dedicata al suo grande conterraneo Antonio Gramsci, assassinato nel 1937.
Sardigna - afflitta mama generosa
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 24/3/2011 - 10:23
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Quadernos iscrittos
![Quadernos iscrittos](img/upl/PAR01026.jpg)
[1969]
Dal disco collettivo “Italy: Avanti Popolo! (Forward People!)” pubblicato nel 1974 dalla prestigiosa Paredon/Folkways Records.
Nel libretto accluso, anche la traduzione in inglese.
Canzone in “mutettos” barbaricini in memoria di Antonio Gramsci, ucciso dai fascisti nel 1937, scritta da un suo conterraneo, l’orgoglioso orgolese Peppino Marotto, poeta, cantante e sindacalista, ucciso 70 anni dopo, nel 2007, in pieno centro della sua Orgosolo, in pieno giorno, con sei colpi di pistola.
Movente (la militanza politica? Un tentato omicidio risalente agli anni 50 di cui Marotto fu protagonista?) ed assassino rimangono ad oggi sconosciuti.
Peppino Marotto aveva 82 anni.
Dal disco collettivo “Italy: Avanti Popolo! (Forward People!)” pubblicato nel 1974 dalla prestigiosa Paredon/Folkways Records.
Nel libretto accluso, anche la traduzione in inglese.
Canzone in “mutettos” barbaricini in memoria di Antonio Gramsci, ucciso dai fascisti nel 1937, scritta da un suo conterraneo, l’orgoglioso orgolese Peppino Marotto, poeta, cantante e sindacalista, ucciso 70 anni dopo, nel 2007, in pieno centro della sua Orgosolo, in pieno giorno, con sei colpi di pistola.
Movente (la militanza politica? Un tentato omicidio risalente agli anni 50 di cui Marotto fu protagonista?) ed assassino rimangono ad oggi sconosciuti.
Peppino Marotto aveva 82 anni.
Quadernos iscrittos
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 24/3/2011 - 10:05
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Davide Van De Sfroos: Yanez
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Pigad’e falada sa marea e che torrada sos suos iscartoso
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 16/2/2011 - 10:09
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Fronteras
![Fronteras](img/upl/fronteraas.jpg)
(Gesuino Deiana)
Dall'omonimo disco del 1999
Note di copertina:
Cordas et Cannas pubblicat custu volume in su 1999 posca ki hat seperatu, finas due su 1979, una caminera artistica in kirca de cussa traditzione manna de poesias, musicas et sonos ki s'accattant in Sardigna, kin totos sos modos et maneras comente a sos: Cantos a tenores, Sonadas kin laeneddas, Cantos a boke sola, Cantos a kiterra, Ballos a organittu et a sonette a bucca”, et galu ateros. A bider bene su seperu, dae su 1979 at oje, de sas cantones de sos poetas et cantos in limba sarda, hat surcadu un'andera meda distinta in s'istoria de custu gruppu, zenerandhe duncas unu 'essu derettu finzas a isviluppare cantones noas kin paraulas et significos semper prus accurzu a sa vida sotziale de su mundu de oje, mira sas istorias de: sa pake, sa gherra, sas tribulias de sos pitzinneddos, sa cooperatzione sotziale pro una vida prus amuntiosa, et galu ateras.
Dall'omonimo disco del 1999
Note di copertina:
Cordas et Cannas pubblicat custu volume in su 1999 posca ki hat seperatu, finas due su 1979, una caminera artistica in kirca de cussa traditzione manna de poesias, musicas et sonos ki s'accattant in Sardigna, kin totos sos modos et maneras comente a sos: Cantos a tenores, Sonadas kin laeneddas, Cantos a boke sola, Cantos a kiterra, Ballos a organittu et a sonette a bucca”, et galu ateros. A bider bene su seperu, dae su 1979 at oje, de sas cantones de sos poetas et cantos in limba sarda, hat surcadu un'andera meda distinta in s'istoria de custu gruppu, zenerandhe duncas unu 'essu derettu finzas a isviluppare cantones noas kin paraulas et significos semper prus accurzu a sa vida sotziale de su mundu de oje, mira sas istorias de: sa pake, sa gherra, sas tribulias de sos pitzinneddos, sa cooperatzione sotziale pro una vida prus amuntiosa, et galu ateras.
Narami ite fatto mama,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/2/2011 - 09:11
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Intr'a duos (duas) abbas
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Sos campos de gherra sunt sos logos
(continua)
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inviata da DonQuijote82 7/2/2011 - 20:13
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Sas mamas de Orune
![Sas mamas de Orune](img/art/t3968939.jpg)
[1995]
Album “Istentales”
Scritta da Luciano Pigliaru.
Album “Istentales”
Scritta da Luciano Pigliaru.
Sas mamas de Orune sunu in dolu
(continua)
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inviata da Bartleby 6/12/2010 - 11:20
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Disonestade
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[1996]
Album “Naralu tue”
Testo di Luciano Pigliaru
Musica di Sandro Canova
Album “Naralu tue”
Testo di Luciano Pigliaru
Musica di Sandro Canova
Dae cando sa razza americana
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 6/12/2010 - 10:33
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Imagine
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SARDO / SARDINIAN
Versione sarda da sc:wikipedia
Sardinian version from sc:wikipedia
"Imagine" (Immagina) est una cantone iscritta e cantada dae su musicista rock inglèsu John Lennon. Est sa prima cantone de s'omonimu album de su 1971."
Sardinian version from sc:wikipedia
"Imagine" (Immagina) est una cantone iscritta e cantada dae su musicista rock inglèsu John Lennon. Est sa prima cantone de s'omonimu album de su 1971."
IMMAGINA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/10/2010 - 00:11
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Madre terra
![Madre terra](img/art/t1546033.jpg)
Dall'omonimo album del 2008 in duetto con Francesco Renga
Buongiorno a te
(continua)
(continua)
inviata da DonQUijote82 26/5/2010 - 12:33
Percorsi:
Guerra alla Terra
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Cumandantes
![Cumandantes](img/upl/22499-653x367.jpg)
[2006]
Album "Animu"
Canzone dedicata ai soldati vittime dell'uranio impoverito e, in particolare, al cagliaritano Valery Melis, caporalmaggiore dell'esercito, morto nel 2004 a causa del linfoma di Hodgkin, una patologia contratta da molti militari, italiani e stranieri, dopo aver preso parte a missioni effettuate in zone di guerra (anche se le chiamano "missioni di pace") in cui si è fatto ricorso a munizioni arricchite con "depleted uranium" per renderle più performanti e perforanti.
L'avvelenamento dovuto alle micropolveri contenenti uranio impoverito è noto da noi come "Sindrome dei Balcani". I morti italiani sono stati finora 45, tutti militari che negli anni 90 sono stati impegnati in missioni nell'ex-Jugoslavia ma anche in Somalia, ma gli ammalati sono almeno 10 volte tanti. L'esercito ed il governo hanno per molti anni ignorato la questione, ma nel 2006 i risultati di una commissione... (continua)
Album "Animu"
Canzone dedicata ai soldati vittime dell'uranio impoverito e, in particolare, al cagliaritano Valery Melis, caporalmaggiore dell'esercito, morto nel 2004 a causa del linfoma di Hodgkin, una patologia contratta da molti militari, italiani e stranieri, dopo aver preso parte a missioni effettuate in zone di guerra (anche se le chiamano "missioni di pace") in cui si è fatto ricorso a munizioni arricchite con "depleted uranium" per renderle più performanti e perforanti.
L'avvelenamento dovuto alle micropolveri contenenti uranio impoverito è noto da noi come "Sindrome dei Balcani". I morti italiani sono stati finora 45, tutti militari che negli anni 90 sono stati impegnati in missioni nell'ex-Jugoslavia ma anche in Somalia, ma gli ammalati sono almeno 10 volte tanti. L'esercito ed il governo hanno per molti anni ignorato la questione, ma nel 2006 i risultati di una commissione... (continua)
Cumandantes vestios a parada sun allineaos
(continua)
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inviata da The Lone Ranger 1/5/2010 - 17:17
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Osposidda
![Osposidda](img/art/t691614.jpg)
(P.Pillonca- Piero Marras)
La storia che vi raccontiamo risale a vent’anni fa, ed è una storia tragica di banditismo sardo vero, nel quale i cattivi diventano leali e i probi, col sangue de sa justhitzia, perfidi. Era la sera del 19 gennaio del 1984. Quattro fuorilegge sequestrarono l’imprenditore di Oliena Tonino Caggiari, ma furono subito intercettati ad Osposidda, nel monte Corrasi, (tra Orgosolo e Oliena) da una “pattuglia” di civili olianesi immediatamente postisi alla ricerca del compaesano. Tale manifestazione fu l’espressione de Sa kirka o de Su Kertu, così chiamata a secondo della variante linguistica, la quale rispondeva all’istituto antichissimo della radicata cultura sarda comunitaria, che impegnava gli abitanti dei rispettivi paesi colpiti dai furti di bestiame in genere (o in questo caso da sequestro), ad andare alla ricerca della cosa rubata per restituirla al proprietario.... (continua)
La storia che vi raccontiamo risale a vent’anni fa, ed è una storia tragica di banditismo sardo vero, nel quale i cattivi diventano leali e i probi, col sangue de sa justhitzia, perfidi. Era la sera del 19 gennaio del 1984. Quattro fuorilegge sequestrarono l’imprenditore di Oliena Tonino Caggiari, ma furono subito intercettati ad Osposidda, nel monte Corrasi, (tra Orgosolo e Oliena) da una “pattuglia” di civili olianesi immediatamente postisi alla ricerca del compaesano. Tale manifestazione fu l’espressione de Sa kirka o de Su Kertu, così chiamata a secondo della variante linguistica, la quale rispondeva all’istituto antichissimo della radicata cultura sarda comunitaria, che impegnava gli abitanti dei rispettivi paesi colpiti dai furti di bestiame in genere (o in questo caso da sequestro), ad andare alla ricerca della cosa rubata per restituirla al proprietario.... (continua)
Allumadas de fogu
(continua)
(continua)
inviata da Egon 21/2/2010 - 03:18
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La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]
![La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, <i>o</i> Il feroce questore Guida]](img/thumb/c2300_130x140.jpeg?1328916656)
1h. Versione sarda di Stefano Daga
1h. Sardinian version by Stefano Daga
1h. Version sarde de Stefano Daga
1h. Stefano Dagan sardiniankielinen versio
1h. Sardinian version by Stefano Daga
1h. Version sarde de Stefano Daga
1h. Stefano Dagan sardiniankielinen versio
"Non poteva mancare una versione in lingua Sarda-Campidanese che dedico agli anarchici compagni Pietrino Arixi e Tommaso Serra."
Cuddu merì a Millau fadia basca
(continua)
(continua)
inviata da Stefano Daga 4/10/2009 - 09:31
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Is chiudendas noas
![Is chiudendas noas](img/upl/franco_madau.jpg)
Canzone contro la presenza delle basi americane in Sardegna. Ripresa dal nostro sito gemello, Il Deposito - Canti di lotta (Fonte: Franco Madau, Cantendu sa storia nostra, Frorias 2001).
Funti serrendi totu a filu spinau
(continua)
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inviata da CCG/AWS Staff 22/9/2009 - 02:30
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Temporadas
![Temporadas](img/upl/parodiledda.jpg)
(2004)
(M. Pio Ledda/ A. Parodi)
Poi cantata in duetto con Elena Ledda nell'album "Rosa Resolza" del 2007
“Temporadas” ha una duplice accezione: in spagnolo sta per stagioni, in sardo per tormente, specie di gelo e neve.
Ma vanno bene entrambe perché ogni stagione porta in se la sua piccola o grande tempesta, ogni stagione cancella quella precedente. Così per i flussi migratori che da una parte all’altra del mondo spostano le genti, come le tempeste, proprio come stagioni, sovrapponendosi, spesso annullandosi.
(M. Pio Ledda/ A. Parodi)
Poi cantata in duetto con Elena Ledda nell'album "Rosa Resolza" del 2007
“Temporadas” ha una duplice accezione: in spagnolo sta per stagioni, in sardo per tormente, specie di gelo e neve.
Ma vanno bene entrambe perché ogni stagione porta in se la sua piccola o grande tempesta, ogni stagione cancella quella precedente. Così per i flussi migratori che da una parte all’altra del mondo spostano le genti, come le tempeste, proprio come stagioni, sovrapponendosi, spesso annullandosi.
Naramilu si pregas
(continua)
(continua)
28/12/2008 - 14:44
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Chentu Colores
![Chentu Colores](img/upl/scale.jpg)
[2005]
Album : "Chentu Colores"
Album : "Chentu Colores"
Chentu sun sos frores
(continua)
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inviata da adriana 21/12/2007 - 14:08
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Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
![Auschwitz, <i>o</i> Canzone del bambino nel vento](img/thumb/c7_130x140.jpeg?1328133991)
SARDO NUORESE / NUORO SARDINIAN / SARDE DE NUORO / NUORON SARDI
Traduzione in lingua sarda nuorese di Pàule Berria.
Nuoro Sardinian translation by Pàule Berria
Traduction en sarde de Nuoro par Pàule Berria
Pàule Berrian Nuoron sardinkielinen käännös
[2007]
Tazenda / Nomadi: Auschwitz (live cover)
Traduzione in lingua sarda nuorese di Pàule Berria.
Nuoro Sardinian translation by Pàule Berria
Traduction en sarde de Nuoro par Pàule Berria
Pàule Berrian Nuoron sardinkielinen käännös
[2007]
Tazenda / Nomadi: Auschwitz (live cover)
AUSCHWITZ
(continua)
(continua)
inviata da Pàule Berria 20/12/2007 - 17:24
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Il Pescatore
![Il Pescatore](img/upl/pescasardo.jpg)
Buongiorno a tutti, questo testo è in lingua sarda nuorese.
E' impossibile tradurre letteralmente. Si veda la traduzione italiana letterale di questa versione
Complimenti ai creatori del sito! hanno avuto davvero un'idea originale!
Un saluto!
E' impossibile tradurre letteralmente. Si veda la traduzione italiana letterale di questa versione
Complimenti ai creatori del sito! hanno avuto davvero un'idea originale!
Un saluto!
SU PISCADORE
(continua)
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inviata da Pàule Berrìa 19/12/2007 - 16:14
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Kusta generatzioni
Dal nuovo album:
Aìcci ti oninti su punk!
AìCCI TI ONINTI SU PUNK!
aìcci ti oninti su pani...
si tratta di un'espressione particolarmente usata dalle nostre parti come risposta a certi modi villani, scoraggianti, umilianti o boriosi nel dare le cose (es. tipo quando un oggetto anziche' riceverlo in mano ti viene sparato in fronte o dato in maniere poco cordiali, o di malagrazia, o forzatamente e con rimorso). Quindi "così ti diano il pane" e' un caloroso augurio a ricevere così allo stesso modo quel sano bene prezioso che e' il pane...
....musica, esistenza, di volta in rivolta
abbiamo quindi tradotto in termini musico-sociali questo antico detto sostituendo all'alimento il termine PUNK, ovvero quel momento, quella attitudine, quell'essere liberti di praticare e autogestire la propria esistenza che fa uso della musica in maniera dissacrante, e sovversiva, alla ricerca entusiasta di... (continua)
Aìcci ti oninti su punk!
AìCCI TI ONINTI SU PUNK!
aìcci ti oninti su pani...
si tratta di un'espressione particolarmente usata dalle nostre parti come risposta a certi modi villani, scoraggianti, umilianti o boriosi nel dare le cose (es. tipo quando un oggetto anziche' riceverlo in mano ti viene sparato in fronte o dato in maniere poco cordiali, o di malagrazia, o forzatamente e con rimorso). Quindi "così ti diano il pane" e' un caloroso augurio a ricevere così allo stesso modo quel sano bene prezioso che e' il pane...
....musica, esistenza, di volta in rivolta
abbiamo quindi tradotto in termini musico-sociali questo antico detto sostituendo all'alimento il termine PUNK, ovvero quel momento, quella attitudine, quell'essere liberti di praticare e autogestire la propria esistenza che fa uso della musica in maniera dissacrante, e sovversiva, alla ricerca entusiasta di... (continua)
kusta generazioni
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/10/2007 - 12:52
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Dal 33 giri intitolato “La Sardegna. Canti e musica dei pastori”, etichetta Arion.
Testo trovato su Il Deposito come trascritto da tal Brabudu.
Peppino Marotto (1925-2007) è stato un cantante, poeta e sindacalista di Orgosolo.
Il 29 dicembre 2007 è stato ucciso a colpi di pistola nel centro della sua città.
Aveva 82 anni.
Assassino e movente sono ad oggi ancora sconosciuti.