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Ciao Sigaro
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Per quel rivolo che non ha mai smesso di cercare il mare
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/5/2019 - 09:49
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Questa notte
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2019
Straziante.
Straziante e necessario, commovente e corroborante.
Necessario come un testimone raccolto.
Il video di “Questa notte” della Banda Bassotti, da 26 marzo sul loro canale YouTube, è tutte queste cose insieme. Semplice, scarno, essenziale.
La voce di Sigaro è stata registrata pochissime settimane prima che se ne andasse, è flebile, stanca, ed è letteralmente sostenuta dal playback dei suoi Compagni, dei suoi Fratelli, della Famiglia nello scorrere delle generazioni. Sono volti che appaiono anche loro flebilmente illuminati e riescono a dare fisicità alla voce grazie alla loro tenerezza, ai sorrisi stentati, al dolore trattenuto. Ognuno di quei volti è significativo, è il volto di chi ha avuto un suo posto preciso e necessario nella vita di Angelo esattamente come lui lo ha nelle loro vite. Fa male e bene vederlo, trasmette la sofferenza ma anche la fermezza di persone che... (continua)
Straziante.
Straziante e necessario, commovente e corroborante.
Necessario come un testimone raccolto.
Il video di “Questa notte” della Banda Bassotti, da 26 marzo sul loro canale YouTube, è tutte queste cose insieme. Semplice, scarno, essenziale.
La voce di Sigaro è stata registrata pochissime settimane prima che se ne andasse, è flebile, stanca, ed è letteralmente sostenuta dal playback dei suoi Compagni, dei suoi Fratelli, della Famiglia nello scorrere delle generazioni. Sono volti che appaiono anche loro flebilmente illuminati e riescono a dare fisicità alla voce grazie alla loro tenerezza, ai sorrisi stentati, al dolore trattenuto. Ognuno di quei volti è significativo, è il volto di chi ha avuto un suo posto preciso e necessario nella vita di Angelo esattamente come lui lo ha nelle loro vite. Fa male e bene vederlo, trasmette la sofferenza ma anche la fermezza di persone che... (continua)
Senza di voi sono solo uno zero
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/5/2019 - 09:27
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Il mondo del lavoro
[2011]
Le stagioni cambiano posso farlo anch'io, e non è più tempo di piangersi addosso
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/5/2019 - 09:42
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Primo maggio
![Primo maggio](img/upl/marlene-kuntz-dondolo.jpg)
[2000]
Album: Che cosa vedi
Album: Che cosa vedi
Dunque: quel giorno la catturai al volo
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/5/2019 - 08:30
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
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Kofi
![Kofi](img/upl/Kofi.jpg)
(2019)
Kofi è il secondo singolo estratto dal nostro album "All'Inferno".
In un momento storico in cui il concetto di umanità sembra acquisire significati sempre più relativi, anche quello della democratica maggioranza viene messo in discussione. Noi non facciamo parte della maggioranza. Kofi non ne fa parte. E abbiamo voluto cantarlo forte, fino a strapparci le corde vocali.
Kofi è il secondo singolo estratto dal nostro album "All'Inferno".
In un momento storico in cui il concetto di umanità sembra acquisire significati sempre più relativi, anche quello della democratica maggioranza viene messo in discussione. Noi non facciamo parte della maggioranza. Kofi non ne fa parte. E abbiamo voluto cantarlo forte, fino a strapparci le corde vocali.
Dodici anni un bambino africano
(continua)
(continua)
30/4/2019 - 18:27
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Il mare in mezzo ("Sul perché hanno i cellulari")
![Il mare in mezzo (](img/upl/55813616_2391743984179238_8063309371729248256_n.jpg)
2019
"Medioevo digitale"
Il mare in mezzo - “Ti prendi cura di te, chissà che grande e che bella l’Italia, chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me”.
Il tema centrale ci è caro: i migranti. Abbiamo deciso di raccontarlo con una canzone che parla "solo" di sentimenti. Niente provocazioni, perché il cuore ha un solo colore!
Pagina ufficiale facebook
"Medioevo digitale"
Il mare in mezzo - “Ti prendi cura di te, chissà che grande e che bella l’Italia, chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me”.
Il tema centrale ci è caro: i migranti. Abbiamo deciso di raccontarlo con una canzone che parla "solo" di sentimenti. Niente provocazioni, perché il cuore ha un solo colore!
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C'è una macchia sul muro, una foto sul letto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/4/2019 - 18:10
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Medioevo digitale
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2019
"Medioevo digitale"
Testo di Alberto Visconti ed Enrico Remmert
feat. Dj Grissino
“Il medioevo digitale uno tzunami di coglioni, lo prevedeva Umberto Eco che sarebbero stati legioni”.
La title track dell’album si apre con un riferimento esplicito ai #Nirvana è stata scritta a quattro mani con lo scrittore Enrico Remmert. E’ un brano di denuncia e di accusa nei confronti della società occidentale degli ultimi 20 anni. Lo spettro di Cobain incombe tra uno sberleffo alla Ferragni e una citazione di De André.
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"Medioevo digitale"
Testo di Alberto Visconti ed Enrico Remmert
feat. Dj Grissino
“Il medioevo digitale uno tzunami di coglioni, lo prevedeva Umberto Eco che sarebbero stati legioni”.
La title track dell’album si apre con un riferimento esplicito ai #Nirvana è stata scritta a quattro mani con lo scrittore Enrico Remmert. E’ un brano di denuncia e di accusa nei confronti della società occidentale degli ultimi 20 anni. Lo spettro di Cobain incombe tra uno sberleffo alla Ferragni e una citazione di De André.
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Il Medioevo Digitale
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/4/2019 - 15:45
Percorsi:
Genova - G8
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Il bombarolo
![Il bombarolo](img/upl/8984122cd39d4d826d81d3fb8b5b54ee.1000x1000x1.png)
(2019)
Reinterpretazione de Il bombarolo di Fabrizio De André
È uscito in questi giorni Faber Nostrum, l'album di tributo a De André dei nuovi gruppi del cosiddetto "indie" italiano. Non l'ho ascoltato tutto, ma tra varie cover più o meno riuscite, più o meno fedeli, penso che Willie Peyote abbia fatto la cosa più giusta: ha riscritto completamente la canzone mantenendo solo l'ultima strofa e alcuni versi sparsi dell'originale e attualizzandola ai nostri tempi. Per questo non la inserisco come versione della canzone di De André ma come canzone autonoma.
Reinterpretazione de Il bombarolo di Fabrizio De André
È uscito in questi giorni Faber Nostrum, l'album di tributo a De André dei nuovi gruppi del cosiddetto "indie" italiano. Non l'ho ascoltato tutto, ma tra varie cover più o meno riuscite, più o meno fedeli, penso che Willie Peyote abbia fatto la cosa più giusta: ha riscritto completamente la canzone mantenendo solo l'ultima strofa e alcuni versi sparsi dell'originale e attualizzandola ai nostri tempi. Per questo non la inserisco come versione della canzone di De André ma come canzone autonoma.
Chi va dicendo in giro che ora sembro pazzo
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 28/4/2019 - 20:09
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Simonetta
![Simonetta](img/upl/luca-mascini-simonetta-salacone.jpg)
[2019]
Singolo : Simonetta
Testo e Rap: Militant A
Feat.: Filippo Andreani
Simonetta Salacone (Roma, 21 gennaio 1945 – Roma, 26 gennaio 2017) è stata una dirigente ed educatrice, al pari di altre grandi figure del mondo della Scuola a lei contemporanee, ha saputo saldare in un territorio, l’impegno civile, il mandato istituzionale, ed i valori etici, dando vita, ai margini di un quartiere, ad una scuola equa ed accessibile a chi spesso ai margini vive. Una frontiera di cittadinanza. Ma anche un tipo di Scuola contrastato da chi invece, da sempre, costruisce muri anzichè ponti, barriere anzichè tutele. Per questi motivi, l’intitolazione in suo nome dell’Istituto che in qualche modo con lei è nato, resa possibile grazie al sostegno di numerose personalità della cultura, significa molto più di una semplice formalità amministrativa. Per coloro che hanno conosciuto, direttamente o indirettamente,... (continua)
Singolo : Simonetta
Testo e Rap: Militant A
Feat.: Filippo Andreani
Simonetta Salacone (Roma, 21 gennaio 1945 – Roma, 26 gennaio 2017) è stata una dirigente ed educatrice, al pari di altre grandi figure del mondo della Scuola a lei contemporanee, ha saputo saldare in un territorio, l’impegno civile, il mandato istituzionale, ed i valori etici, dando vita, ai margini di un quartiere, ad una scuola equa ed accessibile a chi spesso ai margini vive. Una frontiera di cittadinanza. Ma anche un tipo di Scuola contrastato da chi invece, da sempre, costruisce muri anzichè ponti, barriere anzichè tutele. Per questi motivi, l’intitolazione in suo nome dell’Istituto che in qualche modo con lei è nato, resa possibile grazie al sostegno di numerose personalità della cultura, significa molto più di una semplice formalità amministrativa. Per coloro che hanno conosciuto, direttamente o indirettamente,... (continua)
Simonetta, Simonetta davi a tutti del tu
(continua)
(continua)
28/4/2019 - 09:35
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Pianeta verde
![Pianeta verde](img/upl/yew.jpg)
[2017]
Cosma / Maroccolo / Casacci / Sinigaglia
Album / Albumi: Botanica
Cosma / Maroccolo / Casacci / Sinigaglia
Album / Albumi: Botanica
Siamo ospiti di un giardino
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/4/2019 - 22:01
Percorsi:
Guerra alla Terra
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Ida e Augusta
![Ida e Augusta](img/upl/ida_e_augusta3_big.jpg)
[2017]
Album : Servizio d'ordine
Il racconto “Ida e Augusta” è stato scritto da Arturo Bertoldi ed è tratto dal libro
"Perché i vivi non ricordano gli occhi di…" pubblicato nel 2013 dall’Istituto Storico della Resistenza di Reggio Emilia nell’ambito del progetto “Viaggio della memoria”.
Augusta Ludäscher e Ida Roser
Nell’aprile del 1944 grazie a due donne Augusta Ludäscher e Ida Roser una strage annunciata fu evitata nel paese di Gombio.
La storia
Il 3 aprile 1944 inizia il rastrellamento di Gombio condotto da militari tedeschi della divisione Hermann Göring accompagnati da due compagnie della Guardia nazionale repubblicana di Reggio. I tedeschi erano gli stessi che avevano effettuato, due settimane prima, il rastrellamento e la strage di Cervarolo. Proseguendo il rastrellamento della montagna alla ricerca delle formazioni partigiane, erano giunti a Gombio, oggi frazione di Castelnovo... (continua)
Album : Servizio d'ordine
Il racconto “Ida e Augusta” è stato scritto da Arturo Bertoldi ed è tratto dal libro
"Perché i vivi non ricordano gli occhi di…" pubblicato nel 2013 dall’Istituto Storico della Resistenza di Reggio Emilia nell’ambito del progetto “Viaggio della memoria”.
Augusta Ludäscher e Ida Roser
Nell’aprile del 1944 grazie a due donne Augusta Ludäscher e Ida Roser una strage annunciata fu evitata nel paese di Gombio.
La storia
Il 3 aprile 1944 inizia il rastrellamento di Gombio condotto da militari tedeschi della divisione Hermann Göring accompagnati da due compagnie della Guardia nazionale repubblicana di Reggio. I tedeschi erano gli stessi che avevano effettuato, due settimane prima, il rastrellamento e la strage di Cervarolo. Proseguendo il rastrellamento della montagna alla ricerca delle formazioni partigiane, erano giunti a Gombio, oggi frazione di Castelnovo... (continua)
Siamo Ida e Augusta, le due tedesche di Gombio.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 26/4/2019 - 11:27
Walter Fillak
![Walter Fillak](img/upl/viafillak.jpg)
[23 aprile 2019]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Walter Fillak, nato a Torino il 10 giugno 1920, fu ben presto genovese. Studente liceale al Gian Domenico Cassini, fu espulso per motivi politici. Nel 1942, arrestato e deferito al Tribunale Speciale fascista; incarcerato poi a Regina Coeli, a Roma. Nel 1943 entra nei GAP con il nome di battaglia di “Gennaio”; diviene commissario politico della III Brigata Garibaldi “Liguria”. Raggiunge poi la Valle d'Aosta, dove combatte con il nome di battaglia di “Martin”; guida numerosi scontri con i Repubblichini nel Canavese e nel Biellese. Catturato a causa di una spiata assieme all'intero comando partigiano, viene condotto all'impiccagione dai nazifascisti. La mattina dell'esecuzione, la corda si spezza; i nazisti non hanno nessuna pietà, si procurano una nuova corda e portano a termine l'impiccagione. E' il 5 febbraio... (continua)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Walter Fillak, nato a Torino il 10 giugno 1920, fu ben presto genovese. Studente liceale al Gian Domenico Cassini, fu espulso per motivi politici. Nel 1942, arrestato e deferito al Tribunale Speciale fascista; incarcerato poi a Regina Coeli, a Roma. Nel 1943 entra nei GAP con il nome di battaglia di “Gennaio”; diviene commissario politico della III Brigata Garibaldi “Liguria”. Raggiunge poi la Valle d'Aosta, dove combatte con il nome di battaglia di “Martin”; guida numerosi scontri con i Repubblichini nel Canavese e nel Biellese. Catturato a causa di una spiata assieme all'intero comando partigiano, viene condotto all'impiccagione dai nazifascisti. La mattina dell'esecuzione, la corda si spezza; i nazisti non hanno nessuna pietà, si procurano una nuova corda e portano a termine l'impiccagione. E' il 5 febbraio... (continua)
«Mio caro papà,
(continua)
(continua)
23/4/2019 - 21:05
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Dino Campana
![Dino Campana](img/upl/91TA2.jpg)
[1997]
Album: Mon trésor
Album: Mon trésor
Pochi l'hanno capito, molti l'hanno deriso
(continua)
(continua)
inviata da adriana 23/4/2019 - 08:20
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Caso Campana
![Caso Campana](img/upl/rebirivale640.jpg)
[2011]
Album : Rebi Rivale
Dedicata al grande poeta fiorentino, morto dopo anni di reclusione in un manicomio
Album : Rebi Rivale
Dedicata al grande poeta fiorentino, morto dopo anni di reclusione in un manicomio
Scrivo
(continua)
(continua)
inviata da adriana 20/4/2019 - 16:05
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Vuoto a rendere
![Vuoto a rendere](img/upl/emergenze.jpg)
[2013]
Album:Emergenze
Canzone scritta in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne,
Album:Emergenze
Canzone scritta in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne,
Vorrei andarmene
(continua)
(continua)
inviata da adriana 20/4/2019 - 15:31
Storia di Amì
1A e 1D dell’ICS Dante Alighieri di Roma
![Storia di Amì](img/upl/6.-Cartellone-Storia-di-Am-2016.jpg)
"...col mio aiuto e con quello interdisciplinare delle professoresse Cinzia Coluccelli, Immacolata Franzese e Luisa Pelagallo, è stata composta dalla 1A e dalla 1D della scuola media dell’ICS Dante Alighieri di Roma che, in occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore del 2016, ha avuto l’originale idea di trasformare in piazza l’aula magna del loro istituto. I ragazzi hanno così messo in versi e musica La storia di Amì tratta da Il piccolo clandestino di Bruno De Marco (Ellepiesse, Napoli 2007) che ha come protagonista un loro coetaneo senegalese approdato in Italia su un pezzo di polistirolo lanciatogli dal padre un istante prima di morire nel naufragio. Amì è oggi accolto da una famiglia italiana che ha fatto l’inverosimile per fargli superare i traumi dell’emigrazione, gli smarrimenti, le esclusioni, le insidie del razzismo. Oltre alla ballata i ragazzi hanno così... (continua)
Non c’erano ombrelloni e pedalò,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 20/4/2019 - 12:47
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Il povero Cristo
![Il povero Cristo](img/upl/il-povero-cristo-di-vinicio-capossela-740x340.jpg)
[2019]
Album : Ballate per uomini e bestie
Video: regia di Daniele Ciprì con Enrique Irazoqui (Gesù nel Vangelo secondo Matteo di Pasolini), Marcello Fonte e Rossella Brescia
Il nuovo disco viene anticipato dall’uscita de “Il povero Cristo”, brano che riferisce dell’incapacità dell’uomo di salvarsi seguendo il precetto in cui è racchiusa tutta la Buona Novella: “ama il prossimo tuo come te stesso”. Un precetto semplice, ma evidentemente impossibile da realizzare. L’avidità, l’egoismo e l’ignoranza dell’uomo portano Cristo a rinunciare al suo insegnamento e a tornare infine sulla croce. “Cristo” racconta Capossela “incontra l’uomo e impoverisce fino a diventare il povero cristo che, sulla bocca di tutti, si fa sinonimo della condizione umana”.
Album : Ballate per uomini e bestie
Video: regia di Daniele Ciprì con Enrique Irazoqui (Gesù nel Vangelo secondo Matteo di Pasolini), Marcello Fonte e Rossella Brescia
"A Riace, a chi lotta per mettere in pratica la buona novella"
Il nuovo disco viene anticipato dall’uscita de “Il povero Cristo”, brano che riferisce dell’incapacità dell’uomo di salvarsi seguendo il precetto in cui è racchiusa tutta la Buona Novella: “ama il prossimo tuo come te stesso”. Un precetto semplice, ma evidentemente impossibile da realizzare. L’avidità, l’egoismo e l’ignoranza dell’uomo portano Cristo a rinunciare al suo insegnamento e a tornare infine sulla croce. “Cristo” racconta Capossela “incontra l’uomo e impoverisce fino a diventare il povero cristo che, sulla bocca di tutti, si fa sinonimo della condizione umana”.
Il povero Cristo
(continua)
(continua)
20/4/2019 - 12:10
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Pasqua di sangue ad Esine (1931)
[2019]
Tre colonne di cronaca nera
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 18/4/2019 - 08:44
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Non nel mio nome
![Non nel mio nome](img/thumb/a15697_130x140.jpeg)
2015
Parigi in fiamme, l'Afganistan si perde
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 15:53
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Per voi immigrati
![Per voi immigrati](img/upl/9781848614413-it.jpg)
2002
Stigmata
Musicata da Roberto Camilli
2005
Diario di Bordo
Stigmata
Musicata da Roberto Camilli
2005
Diario di Bordo
VI.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 15:46
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Emigrante che vien emigrante che va
anonimo
![Emigrante che vien emigrante che va](img/thumb/c59375_130x140.jpeg?1657574274)
Canzone d'emigrazione, non sono riuscito a capire se calabrese o siciliana. dovrebbe risalire alle emigrazioni dal Sud Italia post Unità d'Italia che prima ha trasformato i popoli del Sud in briganti, poi in emigranti.
Un giorno dal mio paese io son partito
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 15:06
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Morire nella stiva
![Morire nella stiva](img/upl/quovadis2.jpg)
2016
Quo Vadis - Storie di migranti
La storia di due ragazzi libici che volevano attraversare il mare su uno dei tanti barconi della morte.
Quo Vadis - Storie di migranti
La storia di due ragazzi libici che volevano attraversare il mare su uno dei tanti barconi della morte.
Sorgeva la luna sul porto di Sirte
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 14:50
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Soldati alla frontiera
![Soldati alla frontiera](img/upl/quovadis2.jpg)
2016
Quo Vadis - Storie di migranti
Le riflessioni e dubbi dei soldati che controllano le frontiere.
Quo Vadis - Storie di migranti
Le riflessioni e dubbi dei soldati che controllano le frontiere.
Difendiamo la terra ed i suoi confini
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 14:45
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Inshallah (Se Dio vuole)
![Inshallah (Se Dio vuole)](img/upl/quovadis2.jpg)
2016
Quo Vadis - Storie di migranti
Inizia il lungo viaggio verso Nord lungo le frontiere d'Europa che suscita una reazione contraddittoria in alcuni paesi del vecchio continente.
Quo Vadis - Storie di migranti
Inizia il lungo viaggio verso Nord lungo le frontiere d'Europa che suscita una reazione contraddittoria in alcuni paesi del vecchio continente.
Con lo zaino e una fotografia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 14:42
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Paura dei migranti
![Paura dei migranti](img/upl/quovadis2.jpg)
2016
Quo Vadis - Storie di migranti
E’ il punto di vista di chi, in nome di una presunta bio-diversità, respinge i migranti
Ma in realtà è solo paura di sé stesso e dei propri sentimenti.
Quo Vadis - Storie di migranti
E’ il punto di vista di chi, in nome di una presunta bio-diversità, respinge i migranti
Ma in realtà è solo paura di sé stesso e dei propri sentimenti.
Via, via dalle nostre città
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 14:40
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Dateci le brioches
Musicultura 2019
Sorge un altro giorno di sole
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 13:49
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Questa assurda storia
![Questa assurda storia](img/upl/wp-1485433590257.jpg)
2019
Giulio Regeni era un dottorando italiano impegnato in un progetto di ricerca al Cairo. Il 25 gennaio 2016 è scomparso. Il suo corpo senza vita, martoriato da atroci torture, è stato ritrovato 8 giorni dopo. Cosa è successo a Giulio?
Giulio Regeni era un dottorando italiano impegnato in un progetto di ricerca al Cairo. Il 25 gennaio 2016 è scomparso. Il suo corpo senza vita, martoriato da atroci torture, è stato ritrovato 8 giorni dopo. Cosa è successo a Giulio?
Forse non avrei cambiato il mondo con un paio di domande,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 12:41
Percorsi:
Verità per Giulio Regeni
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Lampedusa
![Lampedusa](img/thumb/a15693_130x140.jpeg)
2015
Lampedusa è un luogo del cuore, un momento per meditare, un'occasione per liberarci dalle bende dell'egoismo e risvegliare la nostra umanità sopita. Questo brano parla di chi accoglie, non di chi parte; parla di un'umanità da riscoprire e di un luogo da cui iniziare a farlo. Vincitore del XV Lennon Festival - Rassegna Culturale i-Art, il brano è accompagnato dai disegni di Alberto Giammaruco, illustratore salentino dal tratto inconfondibile, in un video animato emozionante e denso di significato.
Lampedusa è un luogo del cuore, un momento per meditare, un'occasione per liberarci dalle bende dell'egoismo e risvegliare la nostra umanità sopita. Questo brano parla di chi accoglie, non di chi parte; parla di un'umanità da riscoprire e di un luogo da cui iniziare a farlo. Vincitore del XV Lennon Festival - Rassegna Culturale i-Art, il brano è accompagnato dai disegni di Alberto Giammaruco, illustratore salentino dal tratto inconfondibile, in un video animato emozionante e denso di significato.
Questo non è mica uno dei tanti racconti di emigranti;
(continua)
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inviata da Dq82 17/4/2019 - 12:38
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Lampedusa
2016
Questo nostro inedito vuole essere un momento di riflessione e una dedica a tutte quelle persone che per colpa della guerra sono state costrette ad abbandonare il loro paese natale e ad intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca di un "mondo migliore".
Questo nostro inedito vuole essere un momento di riflessione e una dedica a tutte quelle persone che per colpa della guerra sono state costrette ad abbandonare il loro paese natale e ad intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca di un "mondo migliore".
Siamo stati capaci di fare grandi cose,mamma
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 11:59
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Aquile randagie
![Aquile randagie](img/upl/c889234799e865bbe90cee71f6cd2e53_L.jpg)
2019
Le aquile randagie furono un gruppo scout clandestino, che iniziò le sue attività nel 1928 in seguito allo scioglimento dello scoutismo (in favore dell'Opera Nazionale Balilla), con la promessa di resistere "Un giorno in più del Fascismo". Dopo l'armistizio viene fondato l'OSCAR (Opera Scout Cattolica Aiuto Ricercati) che ha la funzione di fornire documenti falsi ed aiutare nell'espatrio in Svizzera ebrei, renitenti alla leva e ricercati politici.
In ricordo delle Aquile Randagie un gruppo di scout nel 2015 ha pensato di dedicare alle Aquile randagie un film, finanziato in parte col crowdfunding, Cisco ha collaborato alla colonna sonora con questa canzone. Il film dovrebbe uscire nel 2019.
Le aquile randagie furono un gruppo scout clandestino, che iniziò le sue attività nel 1928 in seguito allo scioglimento dello scoutismo (in favore dell'Opera Nazionale Balilla), con la promessa di resistere "Un giorno in più del Fascismo". Dopo l'armistizio viene fondato l'OSCAR (Opera Scout Cattolica Aiuto Ricercati) che ha la funzione di fornire documenti falsi ed aiutare nell'espatrio in Svizzera ebrei, renitenti alla leva e ricercati politici.
In ricordo delle Aquile Randagie un gruppo di scout nel 2015 ha pensato di dedicare alle Aquile randagie un film, finanziato in parte col crowdfunding, Cisco ha collaborato alla colonna sonora con questa canzone. Il film dovrebbe uscire nel 2019.
Siamo Aquile randagie
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 11:12
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Don Gallo
![Don Gallo](img/upl/CISCO_IC-low.jpg)
2019
Indiani & Cowboy
Don Andrea Gallo (Campo Ligure, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013)
Andrea Gallo nasce a Genova il 18 Luglio 1928. Fin da piccolo fu attratto dalla spiritualità dei salesiani di Giovanni Bosco tanto che nel 1948 entrò nel loro noviziato di Varazze, proseguendo poi a Roma gli studi liceali e filosofici. Fin dall’adolescenza, fece sua la dedizione di don Bosco di vivere a tempo pieno con gli ultimi, i poveri , gli emarginati.
Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici. Il clima per lui insopportabile della dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe a ritornare l’anno dopo in Italia, ad Ivrea, dove prosegue gli studi e viene ordinato sacerdote il 1 luglio 1959. Un anno dopo viene nominato cappellano alla nave scuola della Garaventa, noto riformatorio per minori in cui introdusse una impostazione... (continua)
Indiani & Cowboy
Don Andrea Gallo (Campo Ligure, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013)
Andrea Gallo nasce a Genova il 18 Luglio 1928. Fin da piccolo fu attratto dalla spiritualità dei salesiani di Giovanni Bosco tanto che nel 1948 entrò nel loro noviziato di Varazze, proseguendo poi a Roma gli studi liceali e filosofici. Fin dall’adolescenza, fece sua la dedizione di don Bosco di vivere a tempo pieno con gli ultimi, i poveri , gli emarginati.
Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici. Il clima per lui insopportabile della dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe a ritornare l’anno dopo in Italia, ad Ivrea, dove prosegue gli studi e viene ordinato sacerdote il 1 luglio 1959. Un anno dopo viene nominato cappellano alla nave scuola della Garaventa, noto riformatorio per minori in cui introdusse una impostazione... (continua)
Il toscano in bocca sa già prima chi siamo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/4/2019 - 17:03
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Guido Rossa
![Guido Rossa](img/upl/CISCO_IC-low.jpg)
2019
Indiani & Cowboy
Guido Rossa (Cesiomaggiore, 1º dicembre 1934 – Genova, 24 gennaio 1979) è stato un operaio e sindacalista italiano, assassinato durante gli anni di piombo dalle Brigate Rosse.
Rossa era anche un esperto alpinista: uno dei principali componenti del "Gruppo alta montagna" del CAI Uget di Torino, fece parte del coordinamento della spedizione italiana, organizzata da Lino Andreotti nel 1963 in occasione del centenario del CAI, che tentò, senza riuscirvi, di conquistare in prima ascensione il Langtang Lirung (7225 m) nel Nepal.
Indiani & Cowboy
Guido Rossa (Cesiomaggiore, 1º dicembre 1934 – Genova, 24 gennaio 1979) è stato un operaio e sindacalista italiano, assassinato durante gli anni di piombo dalle Brigate Rosse.
Rossa era anche un esperto alpinista: uno dei principali componenti del "Gruppo alta montagna" del CAI Uget di Torino, fece parte del coordinamento della spedizione italiana, organizzata da Lino Andreotti nel 1963 in occasione del centenario del CAI, che tentò, senza riuscirvi, di conquistare in prima ascensione il Langtang Lirung (7225 m) nel Nepal.
tanta è la fatica nel conquistare la vetta
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/4/2019 - 16:51
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Una voce a Orlando
![Una voce a Orlando](img/upl/il-nuotatore.jpg)
2019
Il nuotatore
Il brano prende ispirazione dall’attacco terroristico dell’11 giugno del 2016 nel night club Pulse a Orlando, che ha causato la morte di 49 persone.
Il nuotatore
Il brano prende ispirazione dall’attacco terroristico dell’11 giugno del 2016 nel night club Pulse a Orlando, che ha causato la morte di 49 persone.
Scusami amore, ma lo sai, non sono io
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/4/2019 - 15:09
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Lettera a Papa Francesco I
![Lettera a Papa Francesco I](img/upl/pope4.jpg)
2015
Album: Giovanni Truppi
Testo di Antonio Moresco
Musica di Giovanni Truppi
Fra le canzoni spicca Lettera a Papa Francesco I. Ti aspetti o speri in una telefonata di Bergoglio?
In verità mi aspetto che sciolga la Chiesa, poi se mi chiama ho una cosa divertente da raccontare agli amici.
Nel suo libro Lettere a nessuno Antonio Moresco scrive una lettera a Papa Ratzinger chiedendogli di sciogliere la Chiesa Cattolica. Quando ho letto quelle parole sono rimasto impressionato dal fatto che affrontassero temi che sentivo molto vicini in un’ottica che non avevo mai considerato e con la quale da subito mi sono sentito in sintonia. Ho iniziato a comporre la musica sul testo del libro sforzandomi di toccarlo il meno possibile e con la paura di come Moresco avrebbe preso la cosa. Una volta finito, tramite conoscenze comuni e senza troppe aspettative, gli ho spedito il provino della canzone... (continua)
Album: Giovanni Truppi
Testo di Antonio Moresco
Musica di Giovanni Truppi
Fra le canzoni spicca Lettera a Papa Francesco I. Ti aspetti o speri in una telefonata di Bergoglio?
In verità mi aspetto che sciolga la Chiesa, poi se mi chiama ho una cosa divertente da raccontare agli amici.
Nel suo libro Lettere a nessuno Antonio Moresco scrive una lettera a Papa Ratzinger chiedendogli di sciogliere la Chiesa Cattolica. Quando ho letto quelle parole sono rimasto impressionato dal fatto che affrontassero temi che sentivo molto vicini in un’ottica che non avevo mai considerato e con la quale da subito mi sono sentito in sintonia. Ho iniziato a comporre la musica sul testo del libro sforzandomi di toccarlo il meno possibile e con la paura di come Moresco avrebbe preso la cosa. Una volta finito, tramite conoscenze comuni e senza troppe aspettative, gli ho spedito il provino della canzone... (continua)
Francesco, scioglila!
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/4/2019 - 12:06
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
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Borghesia
![Borghesia](img/upl/poesia-e-civilta.jpg)
2019
Poesia e civiltà
La canzone rievoca l'omonima canzone del mai troppo compianto Claudio Lolli
ispirata al romanzo di Edoardo Albinati La scuola cattolica
Poesia e civiltà
La canzone rievoca l'omonima canzone del mai troppo compianto Claudio Lolli
ispirata al romanzo di Edoardo Albinati La scuola cattolica
Borghesia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/4/2019 - 11:54
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Andrà tutto bene
![Andrà tutto bene](img/upl/LEVANTE_2019-786x524-600x400.jpg)
[2019]
Parole e musica di Claudia Lagona, in arte Levante
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Magmamemoria"
BELLISSIMA E CORAGGIOSA!
Parole e musica di Claudia Lagona, in arte Levante
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Magmamemoria"
BELLISSIMA E CORAGGIOSA!
Con che fiducia avanzo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/4/2019 - 19:33
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Fiocchi di neve calda
![Fiocchi di neve calda](img/upl/morte-civili-siria.jpg)
“Fiocchi di neve calda”, parla dei bambini morti nella guerra in Siria. È stata ispirata da una foto apparsa sui giornali di un grande deposito, dove sono adagiati a terra i corpi di centinaia di bambini morti. I corpi sono avvolti in lenzuoli bianchi e somigliano a dei fiocchi di neve...
Fiocchi di neve calda su un pavimento di sangue gelido
(continua)
(continua)
inviata da Demetrio 7/4/2019 - 11:14
Ho vent'anni
![Ho vent'anni](img/upl/ceratti.jpg)
Ho vent’anni e vado via da voi ladri dei miei sogni la mia gente disperata senza lumi e senza voci
(continua)
(continua)
inviata da Roberta 6/4/2019 - 11:41
Percorsi:
Eroi
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Le stesse pietre
![Le stesse pietre](img/upl/labellissima.jpg)
[2013]
Album: La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane
Dopo l’ invasione dell’Etiopia, ora tratteremo della guerra contro la Grecia incominciata nel 1940 con lo slogan «…spezzeremo le reni alla Grecia!». A raccontarcela sarà lo stile unico di Murubutu, un professore di Reggio Emilia che da diversi anni ha intrapreso una carriera musicale con questo nome d’arte.
Dopo l’esperienza nella “La KattiveriaPosse” Murubutu ha incominciato raccontando storie ispirate a fatti e personaggi storici, o comunque verosimili, con un flow rapidissimo che mette a dura prova gli ascoltatori. Dietro quello che può apparire un flusso indistinto di parole in rima si celano riferimenti storici e letterari che fanno di lui uno dei massimi storyteller del rap italiano. Il brano che oggi viene preso in esame è “Le stesse pietre”, pubblicato nell’album “La bellissima Giulietta e il suo povero padre... (continua)
Album: La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane
Dopo l’ invasione dell’Etiopia, ora tratteremo della guerra contro la Grecia incominciata nel 1940 con lo slogan «…spezzeremo le reni alla Grecia!». A raccontarcela sarà lo stile unico di Murubutu, un professore di Reggio Emilia che da diversi anni ha intrapreso una carriera musicale con questo nome d’arte.
Dopo l’esperienza nella “La KattiveriaPosse” Murubutu ha incominciato raccontando storie ispirate a fatti e personaggi storici, o comunque verosimili, con un flow rapidissimo che mette a dura prova gli ascoltatori. Dietro quello che può apparire un flusso indistinto di parole in rima si celano riferimenti storici e letterari che fanno di lui uno dei massimi storyteller del rap italiano. Il brano che oggi viene preso in esame è “Le stesse pietre”, pubblicato nell’album “La bellissima Giulietta e il suo povero padre... (continua)
Le stesse pietre e lo stesso sangue
(continua)
(continua)
inviata da adriana 6/4/2019 - 10:49
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Barabba
![Barabba](img/upl/lorenzo_1994_jovanotti_cover.jpg)
1994
Lorenzo 1994
Lorenzo 1994
Ho già visto quelle facce, quelle espressioni
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/4/2019 - 13:01
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Penelope
![Penelope](img/upl/penelope-munafo.jpg)
Testo e musica di Ivano Fossati
Assolo di fisarmonica di Antonello Salis
dall'album della Mannoia "Personale" (2019)
Ivano Fossati si è ritirato dalle scene da alcuni anni come cantante. Ma non come autore e ha regalato alla Mannoia questo pezzo secondo me stupendo. Penelope che aspetta Ulisse di ritorno dalla guerra di Troia diventa il simbolo di tutte le donne che un giorno vedono una barca portare via il proprio amato, e che sanno andare avanti - senza implorare, senza pregare - nonostante tutto con ottimismo e fiducia.
Assolo di fisarmonica di Antonello Salis
dall'album della Mannoia "Personale" (2019)
Ivano Fossati si è ritirato dalle scene da alcuni anni come cantante. Ma non come autore e ha regalato alla Mannoia questo pezzo secondo me stupendo. Penelope che aspetta Ulisse di ritorno dalla guerra di Troia diventa il simbolo di tutte le donne che un giorno vedono una barca portare via il proprio amato, e che sanno andare avanti - senza implorare, senza pregare - nonostante tutto con ottimismo e fiducia.
E non sarò un’artista
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 4/4/2019 - 22:40
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Abbasso lo zio Tom
![Abbasso lo zio Tom](img/upl/R-3761890-1424601424-2569.jpeg.jpg)
1972
Showmen 2
Gli Showmen 2 nascono dalle ceneri degli Showmen, formazione storica del beat italiano nelle cui fila militarono James Senese e Elio D'Anna (il primo con Napoli Centrale, il secondo con gli Osanna). Proprio James Senese, sassofonista e flautista di grande talento, dopo lo scioglimento inaspettato degli Showmen, assieme a due altri ex della band, Pepè Botta (basso, voce) e Franco Del Prete (batteria), decide di rimettere in piedi il gruppo, al quale si aggiungono nuovi elementi ovvero Gianmichele Mattiuzzo (tastiere, voce), Piero Alonso (chitarra) e Mario Archittu (trombone, piano). Questa nuova formazione incide nel 1972 un bel padellone in vinile su cui campeggia il nome "Showmen 2". Il disco è stampato da una piccola etichetta napoletana (la BBB) che non si adopera assolutamente per la sua promozione. In compenso sceglie un bellissimo formato con copertina apribile e comprensivo... (continua)
Showmen 2
Gli Showmen 2 nascono dalle ceneri degli Showmen, formazione storica del beat italiano nelle cui fila militarono James Senese e Elio D'Anna (il primo con Napoli Centrale, il secondo con gli Osanna). Proprio James Senese, sassofonista e flautista di grande talento, dopo lo scioglimento inaspettato degli Showmen, assieme a due altri ex della band, Pepè Botta (basso, voce) e Franco Del Prete (batteria), decide di rimettere in piedi il gruppo, al quale si aggiungono nuovi elementi ovvero Gianmichele Mattiuzzo (tastiere, voce), Piero Alonso (chitarra) e Mario Archittu (trombone, piano). Questa nuova formazione incide nel 1972 un bel padellone in vinile su cui campeggia il nome "Showmen 2". Il disco è stampato da una piccola etichetta napoletana (la BBB) che non si adopera assolutamente per la sua promozione. In compenso sceglie un bellissimo formato con copertina apribile e comprensivo... (continua)
Negro, vicino a casa mia non ti voglio più
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2019 - 10:15
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L’elicottero e il silenzio (Confessioni Di Un Pilota)
![L’elicottero e il silenzio (Confessioni Di Un Pilota)](img/upl/FGP8553-653x367.jpg)
2019
L'altro capo
L'altro capo
Il tramonto è una minaccia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/4/2019 - 15:06
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Settembre
2019
Franz ha partecipato alla XVII edizione del Premio Fabrizio De André con il brano "Settembre" entrando tra i 12 finalisti.
Il brano che è stato selezionato è stato ispirato dal libro "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati.
Franz ha partecipato alla XVII edizione del Premio Fabrizio De André con il brano "Settembre" entrando tra i 12 finalisti.
Il brano che è stato selezionato è stato ispirato dal libro "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati.
Passano gli eserciti e gli dei
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/4/2019 - 14:48
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
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Occhio non vede cuore non duole
![Occhio non vede cuore non duole](img/upl/_dL_5ca4a36b_42a84f0c.jpg)
2018
Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty
Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty
Tutti parte dello stesso pianeta.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/4/2019 - 14:13
Sciakalli
![Sciakalli](img/upl/535495_342342659157337_276820359_n.jpg)
2006
Giudabasso
Giudabasso
Questa strana terra di confine
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/4/2019 - 11:34
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Povera terra mia
Testo di Pippo Marzulli
Povera terra mia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/4/2019 - 11:26
Percorsi:
Guerra alla Terra
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L'amore al potere
![L'amore al potere](img/upl/Cover_PERSONALE_Fiorella-Mannoia_b.jpg)
(2019)
Testo e musica di Luca Barbarossa
da "Personale"
Un vero e proprio inno alla pace e all'amore in romanesco!
Testo e musica di Luca Barbarossa
da "Personale"
Un vero e proprio inno alla pace e all'amore in romanesco!
Co' 'n sordo pe ogni lacrima che ho pianto
(continua)
(continua)
1/4/2019 - 21:58
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Benedetto
![Benedetto](img/upl/Benedetto_Petrone.jpg)
1977
BARI - «Quando ho saputo quello che era successo sono rimasto arrabbiato e allora ho trasformato la rabbia in note». Con queste parole pronunciate la sera del 28 novembre 2010 sul palco del Kursaal Santa Lucia di Bari, Enzo Del Re, presentò il suo brano dedicato a Benedetto Petrone. Una canzone, quella del cantastorie di Mola, rimasta inedita e che racconta con un ritmo lento e ipnotico la vita e l'assassinio dell'antifascista, ucciso a Bari il 28 novembre del 1977 e della cui scomparsa ricorre oggi il 37esimo anniversario.
‘Tu lottavi per la soluzione, dell'edilizia del tuo rione Benedetto, Benedetto, le case crollano nell'antico ghetto, ma i padroni non prendono alcun provvedimento, non parlano di risanamento”, canta Del Re, che in questo brano tenuto nel cassetto per tanti anni (lo scrisse subito dopo aver saputo dell'omicidio), parla anche della condizione di quartiere-ghetto in... (continua)
BARI - «Quando ho saputo quello che era successo sono rimasto arrabbiato e allora ho trasformato la rabbia in note». Con queste parole pronunciate la sera del 28 novembre 2010 sul palco del Kursaal Santa Lucia di Bari, Enzo Del Re, presentò il suo brano dedicato a Benedetto Petrone. Una canzone, quella del cantastorie di Mola, rimasta inedita e che racconta con un ritmo lento e ipnotico la vita e l'assassinio dell'antifascista, ucciso a Bari il 28 novembre del 1977 e della cui scomparsa ricorre oggi il 37esimo anniversario.
‘Tu lottavi per la soluzione, dell'edilizia del tuo rione Benedetto, Benedetto, le case crollano nell'antico ghetto, ma i padroni non prendono alcun provvedimento, non parlano di risanamento”, canta Del Re, che in questo brano tenuto nel cassetto per tanti anni (lo scrisse subito dopo aver saputo dell'omicidio), parla anche della condizione di quartiere-ghetto in... (continua)
Benedetto Benedetto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/4/2019 - 15:51
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Canto d'addio
![Canto d'addio](img/upl/55813616_2391743984179238_8063309371729248256_n.jpg)
2019
singolo
“Medioevo Digitale“
Un brano politico, di denuncia, come spiega il cantante e autore dei testi, Alberto Visconti: «Siamo in ritardo di vent’anni, ma vent’anni fa avevamo tutti gli strumenti e le possibilità per affrontare i problemi che ci piovono addosso adesso. Per cattiva volontà non è stato fatto, c’era solo la volontà di zittire una generazione, la nostra, che ha comunque trovato il modo per esprimersi».
A corollario delle parole, dure, cantate da Visconti, un campione di Frank Zappa in polemica con il mondo discografico, e di un canto dell’Inferno dantesco recitato da Vittorio Gassman.
Il video è stato registrato a Challand-Saint-Victor, nei pressi della centrale di Isollaz, da Christian Tosi che mette in scena sul finale il rogo in cui morì Giordano Bruno, citato da Visconti.
Rievochiamo la figura di Giordano Bruno, bruciato sul rogo nel 1600 per aver professato... (continua)
singolo
“Medioevo Digitale“
Un brano politico, di denuncia, come spiega il cantante e autore dei testi, Alberto Visconti: «Siamo in ritardo di vent’anni, ma vent’anni fa avevamo tutti gli strumenti e le possibilità per affrontare i problemi che ci piovono addosso adesso. Per cattiva volontà non è stato fatto, c’era solo la volontà di zittire una generazione, la nostra, che ha comunque trovato il modo per esprimersi».
A corollario delle parole, dure, cantate da Visconti, un campione di Frank Zappa in polemica con il mondo discografico, e di un canto dell’Inferno dantesco recitato da Vittorio Gassman.
Il video è stato registrato a Challand-Saint-Victor, nei pressi della centrale di Isollaz, da Christian Tosi che mette in scena sul finale il rogo in cui morì Giordano Bruno, citato da Visconti.
Rievochiamo la figura di Giordano Bruno, bruciato sul rogo nel 1600 per aver professato... (continua)
Eravamo seduti scuotevamo la testa
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/4/2019 - 15:07
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Palestina
![Palestina](img/upl/a0392795722_10.jpg)
2016
Oltre il muro - Vol. 0
Oltre il muro - Vol. 0
No non c’è più un rombo e crolla giù
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/4/2019 - 14:34
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
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![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Ho fatto un disegno
![Ho fatto un disegno](img/upl/21558976_282817348884175_7567972045656928794_n.jpg)
[2017]
Una canzone per il Rojava
[2018]
Fuego y corazon
liberamente tratto da una poesia di Abdullah "Apo" Öcalan, leader curdo, fondatore del PKK, in carcere in isolamento dal 2002
Una canzone per il Rojava
[2018]
Fuego y corazon
liberamente tratto da una poesia di Abdullah "Apo" Öcalan, leader curdo, fondatore del PKK, in carcere in isolamento dal 2002
Ho fatto un disegno per il mio paese
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/4/2019 - 14:12
Percorsi:
Dal Kurdistan
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![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
La nostra poesia è scritta con le lacrime
![La nostra poesia è scritta con le lacrime](img/upl/21558976_282817348884175_7567972045656928794_n.jpg)
Una canzone per il Rojava (2017)
Nell’oscurità di anguste celle,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/4/2019 - 13:50
Percorsi:
Dal Kurdistan, Dalle galere del mondo
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Vendemmia
![Vendemmia](img/upl/Chiassobujo.300.jpg)
2010
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle
Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (continua)
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle
Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (continua)
Ecco un'altra prosaica licenza
(continua)
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inviata da Dq82 31/3/2019 - 18:04
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Differenza di idee
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2010
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle
Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (continua)
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle
Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (continua)
E cadono cadono le bianche faldelle
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inviata da Dq82 31/3/2019 - 17:45
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Leg dein Ohr auf die Schiene der Geschichte
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ammetto la mia anacronistica ignoranza, e non mi avventuro nella traduzione delle parti in inglese, le lascio alla buona volontà di altri
APPOGGIA L’ORECCHIO SULLA ROTAIA DELLA STORIA
(continua)
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inviata da Francesco Mazzocchi 31/3/2019 - 11:10
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Auf den Tod eines Fußballspielers
![Auf den Tod eines Fußballspielers](img/thumb/c51511_130x140.jpeg?1454935151)
SULLA MORTE DI UN CALCIATORE
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inviata da Francesco Mazzocchi 30/3/2019 - 20:16
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Ellerinde Pankartlar
![Ellerinde Pankartlar](img/upl/download.jpg)
10 ottobre 2015
Ellerinde Pankartlar
Abbiamo stampate negli occhi le immagini di donne e uomini che stanno cantando e ballando ad Ankara quando all’improvviso c’è la prima esplosione di questa ennesima strage di Stato in Turchia, di cui una genalogia si può leggere qui.
I manifestanti cantavano e ballavano Ellerinde Pankartlar, del famoso autore Ruhi Su, composta per commemorare le sanguinose celebrazioni del 1 maggio 1977 a Piazza Taksim, quando cecchini appartenenti all’estrema destra turca, in collaborazione con i servizi segreti, iniziarono a sparare sulla folla raccolta nella piazza. Almeno 37 persone vennero uccise ed oltre 200 ferite. Il Primo maggio 1977 fu un bagno di sangue che preannunciava il golpe del 1980.
Leggi il racconto che ne fa Sakine Cansiz – all’epoca incarcerata – nel suo libro Tutta la mia vita è stata una lotta.
Nel video circolato sabato scorso, quando la prima bomba esplode il gruppo sta per pronunciare la famosa strofa “questa piazza, la piazza di sangue”…
Ellerinde Pankartlar
Abbiamo stampate negli occhi le immagini di donne e uomini che stanno cantando e ballando ad Ankara quando all’improvviso c’è la prima esplosione di questa ennesima strage di Stato in Turchia, di cui una genalogia si può leggere qui.
I manifestanti cantavano e ballavano Ellerinde Pankartlar, del famoso autore Ruhi Su, composta per commemorare le sanguinose celebrazioni del 1 maggio 1977 a Piazza Taksim, quando cecchini appartenenti all’estrema destra turca, in collaborazione con i servizi segreti, iniziarono a sparare sulla folla raccolta nella piazza. Almeno 37 persone vennero uccise ed oltre 200 ferite. Il Primo maggio 1977 fu un bagno di sangue che preannunciava il golpe del 1980.
Leggi il racconto che ne fa Sakine Cansiz – all’epoca incarcerata – nel suo libro Tutta la mia vita è stata una lotta.
Nel video circolato sabato scorso, quando la prima bomba esplode il gruppo sta per pronunciare la famosa strofa “questa piazza, la piazza di sangue”…
CON LE BANDIERE IN MANO
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inviata da B.B. 29/3/2019 - 22:37
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Montilla
anonimo
![Montilla](img/thumb/c59249_130x140.jpeg?1553802464)
dal disco "The cat with the hat”
Lavinia Mancusi vox
Roberto Lagoa vox
Roberto Tenca cuatro
Franco Giacoia guitar
Tommy De Paola piano
Aldo Vigorito double bass
Roberto bastos congas
Hamid Drake drums
Lavinia Mancusi vox
Roberto Lagoa vox
Roberto Tenca cuatro
Franco Giacoia guitar
Tommy De Paola piano
Aldo Vigorito double bass
Roberto bastos congas
Hamid Drake drums
MONTILLA
(continua)
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28/3/2019 - 20:45
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Album: Non si può fermare il vento.
in “Spalle al Muro” tra Berlino e la Palestina, l’una, ancora per molti, con il muro nella testa e l’altra con una reale linea di demarcazione, le ottusita’ dei potenti che credono di risolvere il problema tracciando barriere.