Lingua   
Lista semplice
Mostra filtri
Lingua
Percorso
Data

Lingua Italiano

Rimuovi tutti i filtri
Downloadable! Video!

I dannati della terra

I dannati della terra
2018
"Storie tra bottiglie e ciminiere"
feat. Kento
Bruciano ancora quegli occhi insanguinati
(continua)
inviata da Dq82 26/2/2019 - 14:52
Downloadable! Video!

Mille lire al mese

Mille lire al mese
Sergio Endrigo ha prodotto con Mille lire una riflessione poetica sul fenomeno dell'inflazione.
La canzone afferma che negli anni Trenta

mille lire almeno mille lire al mese
era un sogno, il sogno piccolo borghese

ed è probabile che questo assunto derivi da Mille lire al mese, di Carlo Innocenzi e Alessandro Sopranzi, scritta per il film omonimo uscito nel 1939.
Secondo Gianfranco Vené (1988) "Il film è stato del tutto dimenticato, a torto perché il regista austriaco Max Neufeld fu un pioniere della commedia cinematografica e gli attori, Alida Valli, Umberto Melnati e Renato Cialente, erano eccellenti; la canzone, al contrario, è ricordata anche troppo, e troppo spesso viene citata dagli evocatori di quegli anni come parametro utile a definire il valore reale del denaro alla vigilia della seconda guerra mondiale. Mille lire al mese, secondo questa generica interpretazione, indicavano... (continua)
Che disperazione,
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 26/2/2019 - 10:50
Video!

Teorema

Teorema
[24 febbraio 2019]
Testo di Stefano Andreoli [@blogstark] di Spinoza
Lyrics by Stefano Andreoli [@blogstark] from Spinoza
Paroles de Stefano Andreoli [@blogstark] de Spinoza
Sanat: Stefano Andreoli [@blogstark], Spinozasta
Musica / Music / Musique / Sävel: Marco Ferradini, Teorema (Ferradini / Herbert Pagani), 1981

Luca e Paolo, vale a dire Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu (nipote di un profugo armeno sfuggito al genocidio turco), genovesi, non devono in fondo tenere così tanto alla loro carriera televisiva. Già pressoché eliminati dalla TV “di stato” italiana, tale RAI, e confinati a Quelli che (il calcio), una trasmissione di intrattenimento calcistico sulla RAI2 attualmente diretta dal neosovranista Carlo Freccero, ieri domenica 24 febbraio il duo si è praticamente scavato la fossa con una parodia antisalviniana di Teorema, la famosa canzone del 1981 scritta da Marco Ferradini e... (continua)
Prendi una barca piena di gente,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- & R.V. 25/2/2019 - 22:03
Downloadable! Video!

Argentovivo

Argentovivo
[2019]
Parole e musica di Daniele Silvestri
Featuring Rancore e Manuel Agnelli
Singolo poi nell'album "Scusate se non piango"

“Argentovivo” è il brano presentato al Festival di Sanremo 2019 da Daniele Silvestri, in collaborazione con Rancore, Manuel Agnelli e Fabio Rondanini, questi ultimi due rispettivamente frontman e batterista degli Afterhours.
“Argentovivo” si è classificata sesta al Festival di Sanremo 2019 ed ha vinto il Premio della Critica Mia Martini, il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo e il Premio Sala stampa Lucio Dalla.
Ho sedici anni
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2019 - 21:18
Downloadable! Video!

Collemaggio

Collemaggio
2009
Collemaggio

Il 6 e il 7 aprile 2010 a L’Aquila, Michele Gazich e La Nave dei Folli hanno suonato tre concerti in un giorno e mezzo.
Michele Gazich e La Nave dei Folli (Anna Petracca, Marco Lamberti e Fabrizio Carletto) hanno suonato gratuitamente e gratuito è stato l’ingresso ai concerti.
I concerti si sono svolti presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico Bafile e presso la Chiesa-tenda di Gignano.
Nell’ambito dei concerti è stato presentato il CD “Collemaggio”.
Collemaggio è il monumento simbolo de L’Aquila.
Collemaggio è ora anche simbolo del centro de L’Aquila, militarizzato e sottratto ai suoi abitanti.
Collemaggio è anche una canzone composta da Michele Gazich ed eseguita con La Nave dei Folli.
“La canzone è stata scritta – dice Michele – grazie alla conoscenza con Giuseppe Dell’Orso, Professore di Liceo a L’Aquila, che mi ha fatto vedere cosa succedeva nella sua città... (continua)
I cuori dei vivi accanto ai cuori dei morti
(continua)
inviata da Dq82 23/2/2019 - 18:53
Percorsi: Terremoti
Video!

Un tempo la fuga era un'arte

Un tempo la fuga era un'arte
2016
La via del sale

Uno dei brani più belli, sorprendenti e spiazzanti di tutto il disco è “Un tempo la fuga era un’arte”. La codardia tipica dell’epoca moderna ha cancellato anche il saper fuggire nel momento giusto? Che cosa intenti per fuga?

Fuga dal presente faticoso, fuga dalla vita in generale che è faticosa tout court, ma anche fuga da situazioni intollerabili come la guerra. Fuga da una società in cui è rivoluzionario anche solo dire se si preferisce la pasta o il risotto, fuga dalla propaganda, fuga dai matrimoni non scelti “nel buio della notte che unisce / ciò che gli uomini hanno diviso”. Fuga è anche il genere musicale portato alla perfezione da Bach, dal quale cito in apertura di canzone il tema appunto de “L’arte della fuga”, per poi trasformarlo, sporcarlo in una polka ignorante, più adatta a descrivere la nostra fuga caotica di uomini-formiche dal nostro formicaio-Europa…... (continua)
Un tempo la fuga era l'arte dei profeti, degli indovini
(continua)
inviata da Dq82 21/2/2019 - 19:47
Percorsi: Disertori
Downloadable! Video!

Terra di nessuno

Terra di nessuno
"Terra di nessuno" è un brano del 2018, presente nell'album "Nomadi Dentro". La canzone si presta a numerose interpretazioni, data la genericità del testo, ma sicuramente può essere associata a tante situazioni di conflitto nel mondo, dove popoli oppressi occupano terre di nessuno.

A questo link è possibile trovare il testo con accordi:
Note tra le righe - testi e accordi delle canzoni dei Nomadi
Terra di nessuno
(continua)
inviata da gabriele 20/2/2019 - 13:10

Un domani diranno

Un domani diranno
2015
Memorie ritrovate

Ringraziamo l'autore che ci ha inviato i testi direttamente dal libretto del CD
Un domani diranno che tutto non è mai accaduto
(continua)
inviata da Dq82 + Andrea Sigona 20/2/2019 - 09:52

Stazzema

Stazzema
2015
Memorie ritrovate
Ho visto sudare di sangue nell'ora della pioggia e del fuoco.
(continua)
inviata da Dq82 + Andrea Sigona 20/2/2019 - 09:43
Video!

Come un miracolo

Come un miracolo
Album: Modern Art (2017)


Credo che sia insieme a “1xUnAttimo” ed “Il punto in cui tornare” il punto più alto del mio disco. Per me questa canzone ha una importanza fondamentale, l’ho scritta dopo la strage del Bataclan: la paura crea odio, divide e indebolisce.
intervista su rockol
Lo so lo so che sbaglierò
(continua)
18/2/2019 - 23:32
Video!

1xUnAttimo

1xUnAttimo
Album: Modern Art (2017)

È sicuramente “LA” canzone pacifista. In questi tempi in cui dovremmo essere davvero tutti connessi quindi tutti “1xUnAttimo” usiamo male i social, ce ne freghiamo della gente che muore, eppure lo sappiamo che l’unione fa la forza e che la divisione indebolisce! L’ho scritta dopo uno degli ultimi attentati il cui intento è quello di disseminare paura, al contrario noi dobbiamo avere tanto coraggio e dobbiamo anche indignarci perché credo sia possibile stare bene tutti quanti nel mondo".

rockol


Devo dire che leggendo il testo sembra di una banalità assoluta, ma ascoltandola con la musica non è malissimo...
Ogni volta muoio un po'
(continua)
18/2/2019 - 23:24
Video!

Niente scuse

Niente scuse
2017
Niente scuse

Testo: S.Bonito
Musica:A.Usai-S.Bonito-Wogiagia crew

La band romana, dopo più di 16 anni di attività, non abbandona l’idea che la generò nel lontano 1999: l’importanza di pensare con la propria testa, di non adeguarsi alle ingiustizie e alle disparità sociali e di seguire la propria strada lontano da competizioni sterili, populismi inquietanti, divisioni arbitrarie e convenienze discutibili.
In un’epoca difficile come questa, l’unico modo per resistere è rimanere uniti; è non perdere i propri ideali e il contatto con le proprie radici attraverso l’auto critica costruttiva, la condivisione e la consapevolezza di non essere soltanto dei passeggeri casuali in questo mondo o, peggio, dei bravi e solerti consumatori.
La ballad “Niente scuse”, suonata a 22 mani e arricchita dal flauto traverso di una guest d’eccezione, Francesco Gualerzi (ex Nomadi), è un “manifesto musicale”... (continua)
Aspettando epoche nuove
(continua)
inviata da Dq82 18/2/2019 - 12:53
Percorsi: Disertori
Downloadable! Video!

Gli angeli del Novecento

Gli angeli del Novecento
2013
Angeli del novecento
Fischia il vento infuria la bufera
(continua)
inviata da Dq82 18/2/2019 - 12:45
Video!

Alichino

Alichino
[2019]
Album : Prezioso

Parole e musica di Gianmaria Testa
Gianmaria Testa, voce e chitarra
Non sono il re dei saltimbanchi
(continua)
inviata da adriana 17/2/2019 - 09:51
Downloadable! Video!

Mediterraneo

Mediterraneo
2013
Apologia
Oggi è un giorno speciale: passi, nelle mie gambe c’erano tanti passi da scaricare; due fucili, ed ho avuto mira.
(continua)
inviata da Dq82 11/2/2019 - 22:26
Downloadable! Video!

Sempre

Sempre
2016
Evidenti Tracce Di Felicità

Acoustic Guitar – Paolo Bonfanti
Bagpipes, Flute – Simone Lombardo
Drums – Eugenio Merico
Electric Bass – Andrea Cavalieri
Violin – Chiara Giacobbe
Vocals – Anna Maria Stasi
Vocals, Acoustic Guitar, Charango – Paolo E. Archetti Maestri*
Words By, Music By – Paolo E. Archetti Maestri*

L’epilogo è caratterizzato da una frase di Carlo Mazzacurati (che è anche una dedica al regista scomparso), leggermente modificata: “Ogni individuo (persona) che vedi (incontri), sta combattendo una battaglia, di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre”.
Una sorta di filastrocca che con il suo epilogo è un vero invito all'incontro e alla conoscenza dell'altro, senza pre-giudizi... al giorno d'oggi ne fa una CCG Doc
Fanciulla ha un dito sulla pancia,
(continua)
inviata da Dq82 11/2/2019 - 19:08
Downloadable! Video!

La storia

La storia
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

La Storia con la S maiuscola, da sempre fatta dai potenti, che stritola innumerevoli vite destinate invincibilmente al ruolo di vittime. La stessa Storia che culmina nel “punto di orrore definitivo”, come lo definisce Elsa Morante, rappresentato dal Ventesimo Secolo.
loudvision.it

E poi sui prati lasciammo
(continua)
inviata da Dq82 11/2/2019 - 18:31
Downloadable! Video!

Dell’inizio e la fine

Dell’inizio e la fine
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Il tragico epilogo. Ida trova in casa il piccolo Useppe privo di vita (anche lui, come la madre, affetto da epilessia) e viene sopraffatta dal dolore fino ad impazzire. Nella sua mente ruotano le scene dell’intera Storia umana, che percepisce come le spire di un assassinio interminabile. Il brano è una celebrazione della vita in tutte le sue forme, con la sua mortuarietà contrapposta alla Storia.
loudvision.it

Ora rimpiangi la notte
(continua)
inviata da Dq82 11/2/2019 - 18:25
Downloadable! Video!

Nel rifugio, l'Idea

Nel rifugio, l'Idea
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore
Stefano Disegni: armonica

Sempre Davide, nello stesso anno, arriva nel rifugio di Pietralata presentandosi con il falso nome di Carlo Vivaldi. Stremato e privo di forze, racconta parte della sua storia: arrestato per la propaganda anarchica, ebreo latitante, rinchiuso nelle “anticamere della morte”, viene caricato in un treno merci di deportati dal quale riesce miracolosamente a fuggire mescolandosi tra i cadaveri. Nel brano si fa riferimento anche alle quattro giornate di Napoli del ’43.
loudvision.it


Ida in... (continua)
A dispetto della bocca impastata dal bere
(continua)
inviata da Dq82 11/2/2019 - 18:21
Downloadable! Video!

Ceteri desunt

Ceteri desunt
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Nell’immediato dopoguerra Davide Segre si reca a Mantova, nella sua casa paterna. Sa che tutta la sua famiglia è stata deportata nel 1943 ad Auschwitz-Birkenau, dove nessuno di loro è sopravvissuto. Trova stanze abbandonate e vuote, dove gli oggetti di famiglia sono rimasti immobili nel tempo.loudvision.it

Ora Davide torna a casa
(continua)
inviata da Dq82 11/2/2019 - 18:15
Downloadable! Video!

Luglio '43

Luglio '43
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Il 10 luglio 1943 gli alleati sbarcano in Sicilia. Una mattina Ida e Useppe vengono sorpresi in strada dal bombardamento che devasta San Lorenzo: un inferno da cui escono miracolosamente illesi, ma nel quale morirà Blitz – il loro primo cane – tra la disperazione di Useppe. Perduta la loro casa sotto le bombe, trovano ricovero insieme a un gruppo di sinistrati, in un caseggiato fatiscente nel quartiere di Pietralata. Il 25 luglio dello stesso anno Mussolini viene deposto e arrestato dal re: cade il fascismo.
loudvision.it


Ida... (continua)
Per Ida la borgata con i suoi abitanti
(continua)
inviata da Dq82 11/2/2019 - 18:06

Noi non ci Sanremo

Noi non ci Sanremo
[10 febbraio 2019]
Sull'aria di Noi non ci saremo


Dopo un lungo silenzio, Riccardo Scocciante torna su queste pagine con una sua canzoncina decisamente apocalittica, cantata sull'aria di un vecchio successo degli Zingari rapitori di bamb dei Nomadi scritto da Guccini e ispirata dalla kermesse canora nazionale del Festival di Sanremo a cui ha assistito tirando sassate al televisore e finendolo con una raffica di Kalašnikov assai interessato. [CCG/AWS Staff]



Vedremo soltanto la Prova del Cuoco...

Salvini vestito da uomo di Neanderthal (ma voleva vestirsi da Pippo Baudo)
Vedremo soltanto la Prova del Cuoco,
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 10/2/2019 - 20:22
Downloadable! Video!

Dov'è l'Italia

Dov'è l'Italia
Sanremo 2019
Nella serata dei duetti interpretata con Nada

Motta ha detto che si tratta in un certo senso di una canzone d'amore, ma anche di una canzone politica. Abbiamo letto il testo di Dov'è l'Italia e le dichiarazioni di Motta per capire i riferimenti e intendere a fondo le parole che il cantante ha deciso di dedicare a chi rischia la vita in mare nella speranza di salvarsi.

Il testo di Dov'è l'Italia, pur non essendo una classica canzone di denuncia, riesce con parole poetiche a suggerire una riflessione sui migranti, le loro storie e il loro smarrimento nella disperata ricerca di un porto sicuro.

Motta nelle interviste ci ha tenuto a specificare che Dov'è l'Italia non è una canzone politica, ma sociale. Non si tratta quindi di un J'accuse contro i governanti dell'oggi, ma di un richiamo per tutti i cittadini di questo paese, invitati a chiedersi dove siamo adesso, come ci poniamo... (continua)
Perché nascosto sono stato quasi sempre
(continua)
inviata da Dq82 8/2/2019 - 12:48
Downloadable! Video!

Anche per te

Anche per te
[1969]
Mogol/Battisti
Cover: Enrico Ruggeri, Renato Zero, Francesco De Gregori






Una canzone con valore metaforico.
Uma canção com valor metafórico.
Une chanson à la valeur métaphorique.




Tre donne, tre storie, tre ultime.
Una suora, una prostituta, una ragazza madre.
Tre recluse nelle galere del mondo.


Per te, che è ancora notte e già prepari il tuo caffè,
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 6/2/2019 - 23:54
Downloadable! Video!

Sangue di drago

Sangue di drago
(2018)

Album Musica per bambini
Testo tratto da Genius

[La canzone] è una metafora del potere, che spesso inventa dei capri espiatori per distruggerli e ottenere ancora più vantaggi. Per farlo usa dei trucchi, come un mago che trasforma il principe azzurro in un drago, che verrà poi ucciso da un principe malvagio. E il principe malvagio, dopo essersi liberato del drago, sposerà la principessa e diventerà re, come in tutte le favole. Solo che non è un lieto fine, non è il trionfo dei buoni. In “Sangue di Drago” mostro il backstage della favola, gli attori senza i loro costumi, usandoli per spiegare qualcosa anche del mondo che ci circonda.
intervista a Rancore


Dei capri espiatori, ovvero dei nemici immaginari creati dal potere. Grazie alla paura di questi nemici il potere giustifica le proprie guerre. Grazie a queste guerre i potenti con l'inganno acquisiscono ancora più potere...
Sai che principeggiare è un'arte
(continua)
6/2/2019 - 23:02
Downloadable! Video!

Dongo

Dongo
2018
Oltre il Po
Dodici sono i ragazzi dell'Oltrepo
(continua)
inviata da Dq82 5/2/2019 - 15:28
Video!

I ragazzi stanno bene

I ragazzi stanno bene
Sanremo 2019
I Ragazzi Stanno bene 1994-2019
Nella serata con gli ospiti interpretata con Enrico Ruggeri e alla tromba Roy Paci

"'I Ragazzi stanno bene' è un rifiuto. È la non accettazione di certe storture che la società contemporanea ci regala e ci impone ogni giorno. A questa età, poter urlare: 'Non mi va!', diventa un fatto altamente liberatorio e alla fine, per chi vede le cose come noi, anche incoraggiante. Poterlo poi urlare davanti a milioni di italiani ogni sera, per almeno quattro sere, è il top", racconta la band formata da Pau, Drigo e Mac.
Tengo il passo sul mio tempo concentrato come un pugile
(continua)
inviata da Dq82 4/2/2019 - 15:03
Downloadable! Video!

Continuate a uccidere il poeta

Continuate a uccidere il poeta
2018
Nuovo Cantacronache 4

L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.

Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.

Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (continua)
Continuate a uccidere il poeta,
(continua)
inviata da Dq82 4/2/2019 - 13:29
Downloadable! Video!

Ballata per i centri antiviolenza

Ballata per i centri antiviolenza
2018
Nuovo Cantacronache 4

L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.

Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.

Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (continua)
Come ti senti, bambina,
(continua)
inviata da Dq82 4/2/2019 - 13:25
Downloadable! Video!

Inutile emigrare

Inutile emigrare
2018
Nuovo Cantacronache 4

L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.

Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.

Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (continua)
Statevene a casa noi non vi vogliamo
(continua)
inviata da Dq82 4/2/2019 - 13:18
Downloadable! Video!

Der treue Husar

anonimo
Der treue Husar
L’USSARO FEDELE
(continua)
3/2/2019 - 17:47
Downloadable! Video!

White Man

White Man
UOMO BIANCO
(continua)
3/2/2019 - 01:15
Downloadable! Video!

The Prophet's Song

The Prophet's Song
con alcune correzioni tratte dal volume Queen tutti i testi tradotti - Arcana editrrice
IL CANTO DEL PROFETA
(continua)
3/2/2019 - 01:07

La nostra lotta (La Cavigioli)

Operaie tessili della Cavigioli
Archivio Donata Pinti : …Questo canto mi fu dato dalle operaie tessili della Cavigioli nel Biellese, che lo composero sia per il testo che per la musica, durante l’occupazione della fabbrica nel giugno 1966
Da questa pagina
La Cavigioli è in lotta
(continua)
inviata da adriana 2/2/2019 - 17:05
Video!

Я живу на улице Ленина

Я живу на улице Ленина
Gruppo Zero Lenin Street
Mi chiedi perché a volte sono silenzioso,
(continua)
inviata da Donatella Leoni 1/2/2019 - 16:23
Downloadable! Video!

Il peso del coraggio

Il peso del coraggio
[2018]
Scritta da Amara e Maria Luisa de Prisco
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Personale" (2019)

Trovo forse un po' didascalico il testo e monotona la musica (nel senso di già sentita, come in Che sia benedetta), ma sicuramente una grande canzone per questi tempi non certo luminosi, di grandi vigliacchi forti coi deboli e deboli coi forti e di gente con la schiena curva e senza coraggio...
Sono questi vuoti d’aria
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2019 - 13:32
Downloadable! Video!

Come degli angeli che si perdono nei cieli

Come degli angeli che si perdono nei cieli
Bianchi, neri, bruni, gialli, siamo tutti uguali,
(continua)
inviata da adriana 31/1/2019 - 17:27
Downloadable! Video!

Non erano campi

Non erano campi
Dopo "Auschwitz" di Guccini è difficile scrivere qualcosa sui campi di concentramento nazisti.
Questa canzone fa parte di uno spettacolo dedicato alla Resistenza.
Quelli non erano campi…
(continua)
inviata da Gabriele Baldoni 31/1/2019 - 14:04
Video!

Ne valeva la pena

Ne valeva la pena
2015
Memorie ritrovate
La schiena faceva un gran male e più male facevano gli uomini
(continua)
inviata da Dq82 31/1/2019 - 11:03
Video!

8 settembre

8 settembre
2015
Memorie ritrovate

Dedicata a Giovanni Ponta, nome di battaglia "Gianni", classe 1926, Partigiano combattente prima nei GAP a Genova, poi presente alla Benedicta nei giorni del rastrellamento; riuscì a salvarsi ed entrò successivamente nella Brigata "Oreste" nella divisione "Pinan-Cichero".
Chi semina grano non sempre raccoglie
(continua)
inviata da Dq82 31/1/2019 - 09:34
Downloadable! Video!

Büxensteinlied (Im Januar um Mitternacht)

anonimo
Büxensteinlied (Im Januar um Mitternacht)
CANZONE DI BÜXENSTEIN
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 30/1/2019 - 19:33

Deutschland, Deutschland über dieses (Neue deutsche Nationalhymne)

anonimo
Deutschland, Deutschland über dieses (Neue deutsche Nationalhymne)
mi sembra che la caustica conclusione sgombri da ogni dubbio
GERMANIA, GERMANIA, SOPRA QUESTA
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 30/1/2019 - 15:47
Downloadable! Video!

A.I.D.N.

A.I.D.N.
1994
Fumana Mandala
Un facchino un po' gentile che mi porti il peso
(continua)
inviata da Dq82 30/1/2019 - 12:08
Downloadable! Video!

Six Days War

Six Days War
GUERRA DEI SEI GIORNI
(continua)
29/1/2019 - 22:18

Brudermord

anonimo
Brudermord
FRATRICIDIO
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 29/1/2019 - 19:53
Downloadable! Video!

Auf, auf zum Kampf!

anonimo
Auf, auf zum Kampf!
SU, SU ALLA LOTTA!
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 29/1/2019 - 17:55
Downloadable! Video!

An Rhein und Ruhr marschieren wir

anonimo
An Rhein und Ruhr marschieren wir
NOI MARCIAMO SUL RENO E LA RUHR
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 29/1/2019 - 17:25
Downloadable! Video!

Paul Verlaine: Chanson d’automne

Paul Verlaine: Chanson d’automne
Dalla mia antologia delle superiori (Mario Pazzaglia)
CANZONE D'AUTUNNO
(continua)
inviata da Dario 28/1/2019 - 23:27
Video!

Chiedilo alla Libertà

Chiedilo alla Libertà
(2015)
Album: Saremo tutto (2016)

Nel 70° della Liberazione il Signor K ha pubblicato su youtube un video del brano “Chiedilo alla libertà”, che anticipava l’uscita dell’album: ad accompagnare la canzone c’era una successione di foto riguardanti la Resistenza nel bergamasco.

Con Bonnot alla console il Signor K racconta, su una semplice base di pianoforte, l’esperienza di un partigiano che dapprima ha subìto i soprusi del regime e le privazioni della guerra e poi ha scelto di andare a combattere in montagna. Il suo racconto in prima persona ci colpisce con un flusso di parole ininterrotto e rapidissimo. Il rapper sa rendere con poche strofe, anche in modo poetico e non scontato, l’esperienza partigiana.

Il ritornello propone alcune domande che forse sarebbe opportuno farsi quotidianamente per non far sfociare la memoria in retorica e mitizzazione.

da Umanità Nuova
Eravamo solo orme nella neve
(continua)
inviata da Lorenzo e adriana 28/1/2019 - 21:58
Downloadable! Video!

's Ist Wieder März Geworden

anonimo
's Ist Wieder März Geworden
È DI NUOVO MARZO
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 28/1/2019 - 19:49
Video!

Immer raus mit der Mutter... !

Immer raus mit der Mutter... !
SEMPRE FUORI CON LA MAMMA... !
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 28/1/2019 - 10:25
Video!

Lengenfeld

Lengenfeld
2019
"La fisarmonica verde"

La denuncia di una strage avvenuta in Germania nel 1945, una fisarmonica verde smeraldo, dischi di musica italiana degli anni Sessanta e un cappottone russo. Con una bicicletta in giro per la Sardegna sulle tracce del padre, i ricordi diventano più precisi, i racconti della guerra più chiari... In anteprima il videoclip di 'Lengenfeld', la canzone nata da una storia vera, la storia dei due anni di prigionia in Germania del padre di Andrea Satta, raccontata nello spettacolo teatrale 'La fisarmonica verde', in scena nei giorni della memoria, il 26 e 27 gennaio, al Teatro di Villa Torlonia di Roma nella programmazione del Teatro di Roma.
repubblica.it
Patate, salme e vermi
(continua)
inviata da Dq82 + adriana 27/1/2019 - 17:42
Downloadable! Video!

Nek nas sete

Nek nas sete
CHE SI RICORDINO DI NOI
(continua)
27/1/2019 - 15:35
Downloadable! Video!

Normandia

2000
Oggi non mi va di essere un soldato non mi va
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 19:29
Downloadable! Video!

Afghamerica

Afghamerica
2002
La canzone è apparsa originariamente sul disco Radio Corneliani Music Club del 2004.
Vorrei vedere l’effetto che fa la luna piena sopra Jalalabad
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 19:12
Downloadable! Video!

Cappuccio rosso

Cappuccio rosso
2017
L'abbiamo battezzata Cappuccio rosso e così la vogliamo ricordare. Ayse Deniz Karacagil, che alla condanna a 103 anni di carcere ha preferito il fronte: il Kurdistan, la lotta contro l'Isis. E ora l'onore di poterla celebrare con questa canzone. Ti sia lieve la terra, grandioso simbolo di libertà…
Sembrano luci di un giorno a Natale
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 19:05
Percorsi: Dal Kurdistan
Downloadable! Video!

Beviti un Fernet

Beviti un Fernet
dall'album L’Italia è fuori dal Mondiale (2018)
Questo è un annuncio di pubblico servizio.
(continua)
26/1/2019 - 18:47
Downloadable! Video!

Wisława Szymborska: Tortury

La poesia è stata recitata da Valerio Mastandrea per Giulio Regeni

TORTURE
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 17:13
Downloadable! Video!

Bandiere migliori

Bandiere migliori
2018
La Storia è Adesso
(testo di Antonio di Martino)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare un ragionamento... (continua)
Lascio un fiore davanti al portone una carta d'identità bruciata in un cortile
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 16:56
Downloadable! Video!

Chiedilo ai pesci

Chiedilo ai pesci
2018
La Storia è Adesso
(testo di Dany Greggio)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare un ragionamento che... (continua)
Ti confonde la riva oscura L’altra sponda del fiume che segna il confine tra noi
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 16:53
Downloadable! Video!

Katzenau

Katzenau
2018
La Storia è Adesso
(testo di Gianluca Massaroni)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare un ragionamento... (continua)
Quante campagne sai sono battaglie ormai
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 16:50
Downloadable! Video!

Quale patria

Quale patria
2018
La Storia è Adesso
(testo di Giulio Casale)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare un ragionamento che... (continua)
Non dire mai quello che provi
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 16:48
Downloadable! Video!

L'internamento del Malfatti

L'internamento del Malfatti
2018
La Storia è Adesso
(sonetti da “Katzenau” di Gustavo Chiesa)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare... (continua)
Mandar lì el Timba, el Campostrini e tanti altri pari remenghi e preti e frati inazenti del tut, mandar lì quanti taliani gh’ era ancor, mandar dei mati, zent senza gambe, orbi del tut, e avanti fin che ghe n’ era e sani e mutilati l’era da veder…ma però ignoranti i s’è mostrai ’n te ’l mandar lì ’l Malfati.
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 16:41
Downloadable! Video!

Ligabue: Una vita da mediano

Ligabue: Una vita da mediano
[1999]
Parole e musica di Luciano Ligabue
Nell'album "Miss Mondo"

Una bellissima canzone, su di un ruolo calcistico che è stato sempre quello dell'antieroe rispetto ai numeri 10, ai bomber... Ma non basterebbe questo per provare a proporre questo brano all'interno delle CCG/AWS. C'è che mi offre il destro per raccontare la storia, purtroppo tragica, di un grande e oggi misconosciuto mediano nativo della mia città, Torino, uno che rimase sempre lì, lì nel mezzo, fino alla fine, nel mezzo di un campo da pallone e poi di un campo di concentramento...

Si chiamava Vittorio Staccione, classe 1904. Crebbe nel vivaio del Torino ed esordì nella massima divisione a 20 anni, nel 1924. Dopo una brevissima parentesi nella Cremonese, fu di nuovo al Torino con cui nel 1926-27 vinse il campionato, ma il titolo fu poi revocato (pare addirittura che il Toro si fosse comprato un derby della Mole!). Poi... (continua)
Una vita da mediano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/1/2019 - 22:30
Downloadable! Video!

Tom of Bedlam (Bedlam Boys)

anonimo
Per trovare il folle Tom di Bedlam
(continua)
inviata da Dq82 25/1/2019 - 15:27

Andemo in Transilvania [Domani se imbarchemo]

anonimo
[ca 2a metà del XIX secolo]
[ab. 2nd half of 19th century]
Canto popolare triestino
A folksong from Trieste
Interpretata da / Performed by
Coro Pane e Guerra


Quando i "Rumeni" erano gli italiani
di Mirela Baciu, dal Blog cu două fet(z)e

Andemo in Transilvania
a menar la carioleta
che l'Italia povareta
no ga i bessi de pagar.
È davvero difficile da credere oggi, ma così canticchiava il ricco nord del Triveneto all’inizio del ‘900, quando la madrepatria italiana non aveva abbastanza soldi (“i bezzi”) per pagare gli stipendi e il sogno americano era costituito nientemeno che dalla Transilvania, in Romania!

L’Italia, si sa, è spesso terra dalla memoria corta e la locuzione di Cicerone “historia magistra vitae” non accompagna sempre un popolo nella sua memoria collettiva. Gli stranieri vengono a “rubare” lavoro, portano delinquenza, “invadono” le città… eppure non molto tempo fa... (continua)
Andemo in Transilvania
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/1/2019 - 09:30




hosted by inventati.org