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La pillola va giù

anonimo
In tutto ciò che devi far
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2021 - 19:00
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Piero Ciampi: Sul porto di Livorno

Piero Ciampi: Sul porto di Livorno
[1975]
Parole / Lyrics / Parole / Sanat: Piero Ciampi
Musica / Music / Musique / Sävel: Gianni Marchetti
Album / Albumi: Dentro e fuori
Era la dolce figlia
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 6/3/2021 - 08:12
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Maometto a Milano

Maometto a Milano
(2017)
Album: Infedele

Un vero e proprio cortometraggio che strizza l’occhio al cinema d’autore (lo stesso Ang Lee, Inarritu) e che prova ad utilizzare gli stilemi tipici di certa video-propaganda ma ribaltandone completamente il messaggio. Se il testo della canzone scritta da Colapesce provava a girare al contrario gli stereotipi con cui di solito noi italiani siamo soliti giudicare gli stranieri che vivono nel nostro paese (in quel caso l’arabo a Milano è proprio Lorenzo che usa il suo sentirsi fuori contesto in un posto dove intorno a lui tutti sembrano essere perfetti proprio per provare a raccontare il modo tutto particolare in cui siamo abituati a vivere la spiritualità al giorno d’oggi), il video prova a fare lo stesso, pur cercando di non essere per niente didascalico. Lo stereotipo ribaltato qui è quello di un contesto prettamente maschile, il contesto più maschile che si possa... (continua)
Una vita avventurosa
(continua)
5/3/2021 - 17:58
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Gang: A volte

Gang: A volte
Gang

2020
Ritorno al fuoco
fuoco



Fra i tanti banditi e fuorilegge presenti nel disco – intesi nel senso letterale di chi combatte la legge per riaffermarne il principio – c’è spazio anche per una ballata acustica e molto autobiografica, intitolata A volte e che, al primo ascolto, sembra uscita direttamente dalla penna di Dario Canossi e dei suoi Luf; un bel ritratto della figura del cantautore, ma soprattutto delle forze e delle fragilità che ne costituiscono il suo essere uomo prima ancora che artista
Radio Flâneur

MARINO SEVERINI - Voce
JONO MANSON - Chitarra acustica, chitarra tenore
CHAR ROTHSCHILD - Fisarmonica, dobro
JON GRABOFF - mandolino
A volte apro il cielo
(continua)
inviata da Dq82 5/3/2021 - 16:17
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Gang: Amami, se hai coraggio

Gang: Amami, se hai coraggio
Gang

2020
Ritorno al fuoco
fuoco



Nonostante l’impegno sempre ben presente nei loro brani, anche i Gang sanno scrivere canzoni d’amore: Amami se hai coraggio è per l’appunto un’ottima ballata che celebra i sentimenti con forti influenze soul che riportano alla mente la splendida Più forte della morte è l’amore, mentre il testo cita direttamente altri due titoli del canzoniere dei Gang, ovvero Io e te e la meno nota Il tempo in cui ci si innamora
Radio Flâneur
In fondo agli occhi
(continua)
inviata da Dq82 5/3/2021 - 16:02
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Azadi

Azadi
2020
Ritorno al fuoco



La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi


La traccia finale di Ritorno al fuoco è Azadi, una parola urdu che rappresenta un concetto da sempre caro ai Gang e molto presente anche in questo nuovo album: libertà! Sostenuta da un’intro piena di strumenti etnici, Azadi è, per citare ancora una volta le parole di Marino Severini, “un inno, una preghiera, ma anche un grido che ha invaso le strade del Kashmir contro quella che è considerata l’occupazione indiana e che poi ha trovato eco per le strade dell’India nella voce degli oppositori al nazionalismo indù”. Azadi è dunque il canto finale di chi da sempre difende la propria terra, quello con cui in questo nuovo lavoro si concludono le danze attorno al fuoco prima di andare a dormire, un modo per darsi la... (continua)
E’ notte e il fiume canta sotto le stelle,
(continua)
inviata da Dq82 5/3/2021 - 09:36
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Dago

Dago
2020
Ritorno al fuoco



La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi


Inizio con “ DAGO” , una canzone popolare. Una canzone che “mira” innanzitutto a tenere viva la Memoria, la Nostra, quella dei Vinti e che quindi fa una storia diversa da quella dei vincitori. E per farlo ci porta indietro, sui nostri passi , su quel cammino eterno che è la nostra Emancipazione o Riscatto e che ci conduce verso l’orizzonte della Liberta ‘.
La storia in poche parole , è quella di un eccidio. 14 marzo 1891 a New Orleans. Una folla di cittadini assalì la prigione locale e uccise 11 immigrati italiani, in particolare siciliani. Secondo le fonti a partecipare al linciaggio furono dalle 3.000 alle 20.000 persone , rendendolo uno dei più ingenti linciaggi di massa della storia degli Stati Uniti.

E‘... (continua)
In piedi si alzarono i giurati
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 19:42
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Concetta

Concetta
2020
Ritorno al fuoco



La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi


27 giugno 2017: nella sede dell’Inps di Torino Nord, in corso Giulio Cesare 290, una donna si cosparge di alcol e si dà fuoco. È Concetta Candido, di mestiere faceva l’addetta alle pulizie in una grande birreria di Settimo
Torinese, inquadrata in una cooperativa inventata e presieduta dagli stessi titolari della birreria. Da sei mesi Concetta è stata licenziata. Così, senza lavoro, senza liquidazione e con il sussidio di disoccupazione che per un disguido burocratico non arriva, Concetta giunge all’apice della disperazione. Per questo sceglie il fuoco come forma di pubblica protesta. Si procurerà ustioni di terzo grado sul 27% del corpo e lotterà tra la vita e la morte per mesi. La attende un percorso di lenta... (continua)
Pioggia di case, ruggine sui fiori
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 19:34
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El Pepe

El Pepe
2020
Ritorno al fuoco



La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi


Io credo che la prima cosa che un vero leader deve avere è ...LO STILE !!! ( ve lo dice uno che è Figlio della "Rivolta dello Stile " !)
PEPE MUJICA ha Stile da vendere, credo di non aver mai visto un leader con cosi' tanto...STILE ! E in piu' ha tutti i fiori della Parola..

La canzone è una sorta di “inno alla gioia”, alla coralità, alla condivisione, all’Unita’ ritrovata nella profezia “politica”di José Alberto Mujica Cordano, uno degli ultimi Giganti che camminano sulla Terra. “ El Pepe parla / e Tutto torna / il Pane il Sole la Vita e LA SPERANZA “..Ecco, io credo di aver detto tutto quello che c’è da dire su Pepe Mujica in questi pochi versi di una canzone…almeno per quello che mi riguarda.
El Pepe... (continua)
Sono di zucchero i suoi pensieri
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 19:21
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Un treno per Riace

Un treno per Riace
2020
Ritorno al fuoco



La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi



Partiamo sempre con un “piano lungo” come si dice nel gergo cinematofrafico…usando magari un dolly in modo che dall’alto lentamente scendiamo verso il primo piano…(non amo nel cinema le inquadrature dall’alto con i droni, ..quello è lo “sguardo degli angeli” che abbiamo rubato…)
Ebbene…siamo nei primi anni 60, a Big Sure, sulla costa della California, e quello che “ vediamo” è un casotto , un semplice capanno….mi sembra color blu, come l’oceano che è di fronte..
In sostanza quell’insignificante , in apparenza, “casotto blu , divenne all’inizio degli anni 60, il “luogo dell’anima “ di un’intera generazione. Attraverso il romanzo di Kerouac , “ Big Sur”, milioni di giovani di tutto l’occidente , considerarono... (continua)
Con la pioggia e con il vento, con la luna e con le stelle,
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 19:10
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Rojava Libero

Rojava Libero
2020
Ritorno al fuoco



La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi


“Rojava Libero” sta a “RITORNO AL FUOCO“ come “Libre El Salvador” sta a “Tribes Union“.
In questo ultimo disco ho voluto cantare 4 “Utopie“ che, negli ultimi tempi, si sono realizzate, si sono “storicizzate”, materializzate, nella Storia dell’Umanità. Ma anche 4 Grandi CHIAMATE alle quali il nostro Paese, come gran parte dell’Occidente, ha in gran parte, disertato…almeno fino ad ora.

La nuova Intifada del Kashmir in “AZADI”, gli orrori che i governi indiani da anni perpetrano in questa regione ai confini col Pakistan, di cui in Italia non si sa e non si dice niente di niente…La regione piu’ militarizzata del mondo, coprifuoco migliaia di arresti, incursioni notturne nei villaggi, sparizioni forzate, pestaggi... (continua)
Fiore del deserto, terra del tramonto, ultima preghiera,
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 18:16
Percorsi: Dal Kurdistan
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La Banda Bellini

La Banda Bellini
2020
Ritorno al fuoco



La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi


A dir la verita’ “ La Banda Bellini “ è una canzone che mi “ girava intorno” da molti anni, diciamo dalla meta’ circa degli anni ’90. Allora era ancora vivo il ricordo delle gesta della Banda soprattutto a Milano fra i compagni che avevano militato nelle organizzazzioni extra-parlamentari del Movimento..e spesso mi capitava di sentirmi dire “ i Gang dovrebbero fare uuna canzone sulla Banda Bellini ..” e poi giu’ a raccontare aneddoti ed episodi legati a “quella storia” che stava ormai per diventare leggenda…Lo stesso Claudio Trotta , ai tempi in cui lavoravamo con la sua agenzia, la Barley Arts,, piu’ volte ci consiglio’ di cambiare il nome Gang in La Banda dei fratelli Severini, perché in qualche modo riecheggiava... (continua)
Lambrate, il Casoretto,
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 16:53
Downloadable! Video!

Filastrocca per il Giorno della Memoria

Filastrocca per il Giorno della Memoria
Ogni anno il 27 gennaio si celebra il "Giorno della Memoria" per commemorare le vittime della Shoah. Ecco una significativa filastrocca, scritta da Mimmo Mòllica, per ricordare questo importante giorno.

Il 27 gennaio 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz: tale liberazione è considerata simbolo universale della tragedia dell'Olocausto, per tutta l'Europa.

«Tanto grande è il rischio di dimenticare, che occorrerebbe un anniversario di Auschwitz al giorno», scrive Elisa Springer, scrittrice di origine ebraica, superstite dell'Olocausto.

«Meditare su quanto è avvenuto è un dovere di tutti. Tutti devono sapere, o ricordare, che Hitler e Mussolini, quando parlavano pubblicamente, venivano creduti, applauditi, ammirati, adorati come dèi» (Primo Levi).

La «Filastrocca per il Giorno della Memoria» - Nostrofiglio.it
Non ci sono razze superiori,
(continua)
inviata da River 3/3/2021 - 16:28
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Filastrocca della donna e della mimosa

Filastrocca della donna e della mimosa
La «Filastrocca della donna e della mimosa» è stata scritta da Mimmo Mòllica in occasione dell'8 marzo, «Giornata internazionale dei diritti della donna», festa della donna. Al centro sono le conquiste sociali e politiche ottenute dalle donne, ma pure le discriminazioni e le violenze subite, di cui in molte parti del mondo le donne sono tuttora oggetto. L'8 marzo è una Festa importante, e il raggiungimento della effettiva parità di genere è l'obiettivo. Perché la mimosa? L'8 marzo 1945 l'Unione delle Donne, in Italia, volle celebrare la prima giornata della donna. Finita la guerra - poi - l'8 marzo 1946 questa festa fu celebrata in tutta l'Italia e la mimosa fece la sua prima comparsa come simbolo.
L'idea fu di tre donne: Teresa Noce, Rita Montagnana, moglie di Palmiro Togliatti, e Teresa Mattei, pedagogista e partigiana. Durante un corteo femminista venne distribuita la mimosa appena fiorita... (continua)
A maggio fioriscono le rose,
(continua)
inviata da River 3/3/2021 - 16:16
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Deserto d'Africa

Deserto d'Africa
La canzone è dedicata alla triste vicenda di Patrick Zaki
Deserto d'Africa
(continua)
inviata da silva 2/3/2021 - 10:44
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Pasolini

Pasolini
Pasolini venne espulso dal PCI
(continua)
inviata da Alberto Scotti 2/3/2021 - 00:12
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Mia bella ciao

Mia bella ciao
A noi ci chiamano giganti
(continua)
inviata da Alberto Scotti 1/3/2021 - 23:57
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U' brigante (Antonio Franco)

U' brigante (Antonio Franco)
Tirandò

Antonio Franco, da alcuni chiamato Antonio Di Franco (Francavilla in Sinni, 8 ottobre 1832 – Potenza, 30 dicembre 1865), è stato un brigante italiano. Soprannominato Lupo del Pollino, è stato, assieme a Carmine Crocco, il più grande capobrigante lucano durante il Risorgimento. Agendo dalle zone del Pollino fino a Sapri (SA), la sua banda era anche molto attiva nelle zone di Cosenza. Affiancato dalla sua compagna (nonché brigantessa) Serafina Ciminelli, era molto temuto nei suoi territori e non esitava a derubare e sequestrare ricchi signori, spesso con espedienti molto aggressivi. Sebbene i suoi metodi fossero poco ortodossi, da alcuni era considerato un eroe, che depredava i nobili per aiutare economicamente i poveri contadini della zona.
Cari signuri mo vi racconto la vera storia di nu brigante
(continua)
inviata da Dq82 1/3/2021 - 20:29
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Resést

Resést
2012
Inerzia Della Catastrofe

dedicated to Sirio, Iris, Adriano, Arturo e Tonino e tutta la banda Corbari.

Ho trovato questa canzone, insieme alla storia di Silvio Corbari e della sua banda su seunribellespento.org

Qui il podcast dell'intera puntata


Sirio (Silvio) Corbari, Iris Versari e gli altri

Iris e Silvio dei Del Sangre
A Pig On A Lead dei Cheap Wine
Corbari dei Black Mirrors
La morte di Corbari dei Lennon Kelly
La strage degli innocenti [Corbari] di Benedetto Ghiglia (colonna sonora del film Corbari)
Cara Rivolta dei Fronte Unico
Resést dei LeTormenta

Mano nella mano, occhi negli occhi.
(continua)
inviata da Dq82 1/3/2021 - 16:10
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Horror vacui

Horror vacui
album: La Crudeltà Di Aprile (2013)
A) LE RADICI DEL MALE
(continua)
inviata da Alberto Scotti 1/3/2021 - 16:08
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Non posso continuare

Non posso continuare
[2009]
Album / Albumi: Alla canna del gas

"Con un nome così (preso a prestito, forse, dal film di Steve Buscemi) ed un titolo così (preso a prestito, forse, da come siamo messi tutti quanti) non si può che ascoltare questo cd album appena pubblicato dalla Ansaldi Records di Steno. E come Steno Le Mosche Da Bar sono “vecchie” conoscenze del panorama underground bolognese. Cristiano Merini (già nel Balkan Air, Granchi Aviatori, DNA2), Gus Ramone e Trebbo (già nei Rude Pravo) e Mirko “King Freak” (già nei Los Regis) hanno deciso nel 2008 di dare vita ad un gruppo di rock “alla vecchia”. Un quartetto che si sente, fin dalle prime battute di “Non Mi Avrai”, si diverte a suonare senza steccati. Il sound può essere un pezzo punk e subito dopo planare nell’hard rock, senza preclusioni di sorta, liberi come il vento di suonare quello che più piace ai quattro componenti della band. Una bella libertà... (continua)
Pensavo di guardare un film dell'orrore
(continua)
inviata da Alberto Scotti 1/3/2021 - 01:16
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Lavorare per morire

Lavorare per morire
[2009]
Album / Albumi: Alla canna del gas

"Con un nome così (preso a prestito, forse, dal film di Steve Buscemi) ed un titolo così (preso a prestito, forse, da come siamo messi tutti quanti) non si può che ascoltare questo cd album appena pubblicato dalla Ansaldi Records di Steno. E come Steno Le Mosche Da Bar sono “vecchie” conoscenze del panorama underground bolognese. Cristiano Merini (già nel Balkan Air, Granchi Aviatori, DNA2), Gus Ramone e Trebbo (già nei Rude Pravo) e Mirko “King Freak” (già nei Los Regis) hanno deciso nel 2008 di dare vita ad un gruppo di rock “alla vecchia”. Un quartetto che si sente, fin dalle prime battute di “Non Mi Avrai”, si diverte a suonare senza steccati. Il sound può essere un pezzo punk e subito dopo planare nell’hard rock, senza preclusioni di sorta, liberi come il vento di suonare quello che più piace ai quattro componenti della band. Una bella libertà... (continua)
Ormai non ho più bisogno
(continua)
inviata da Alberto Scotti 1/3/2021 - 00:53
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Un valzer da quaggiù

Un valzer da quaggiù
Quasi quasi faccio un giro
(continua)
inviata da Alberto Scotti 27/2/2021 - 23:29
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Sogno la mia bella

Sogno la mia bella
Album: Straniero
Sono due anni che vivo qui, dietro le sbarre
(continua)
inviata da Alberto Scotti 27/2/2021 - 23:12
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Un uomo buono

Un uomo buono
(2015)
Io sono un uomo buono
(continua)
27/2/2021 - 22:36

Canto quei larghi governi

Canto quei larghi governi
[2021]
feat. Riccardo Scocc.
Album / Albumi: Canto le donne di destra

In questa che è la quarta traccia dell'album l'autore, avvalendosi della collaborazione di R.S., dice la sua sui governi di larghe intese che debbono occuparsi di salvare il Paese. A tale proposito precisa l'autore: "Leggendo e cantando questo brano, qualcuno potrebbe ragionevolmente domandarsi: E il Partito Democr.? Come mai non c'è? Infatti, me lo sto domandando anche io." [Luca M.]


FRANCESCO VACCINI
CANTO LE DONNE DI DESTRA

2021

dondes


1. Canto le donne di destra
2. Canto le foibe, e le foibe
3. Canto le fermate della tranvia T1
4. Canto quei larghi governi
5. Canto il coprifuoco dalle 22 alle 5
6. Canto la dismissione degli abiti
7. Canto il giornalismo italiano
8. Canto gli Idioti in Marcia

Canto quei larghi governi
(continua)
inviata da Luca M. 27/2/2021 - 21:25
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Ho sognato che volavi

Ho sognato che volavi
Con Vladimir Luxuria

Dedicata a Piergiorgio Welby
Non riesco più muovermi
(continua)
inviata da Alberto Scotti 27/2/2021 - 16:32
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Bugiardo

Bugiardo
Ci vuole un bel talento davvero
(continua)
inviata da Alberto Scotti 27/2/2021 - 16:03
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Yuri

"Sei soltanto una ragazzina
(continua)
inviata da Alberto Scotti 27/2/2021 - 15:44
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L'aspirante angelo

L'aspirante angelo
Album: Straniero
Ieri ho visto un paio d'ali
(continua)
inviata da Alberto Scotti 27/2/2021 - 15:32
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Tina

Tina
2003
Sto bene al mondo

Testo di Andrea De Angelis e Tosca
Musica di S.MELONI

Porto la bandiera di una terra non mia
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2021 - 14:02

Coi piedi sull'erba

Coi piedi sull'erba
2018

dall'album Etimologia
La punta delle scarpe si bagna con la pioggia
(continua)
inviata da Alberto Scotti 26/2/2021 - 05:16
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Gino Doné Paro

Gino Doné Paro
2011
Luoghi sempre luoghi

Gino Donè Paro (San Biagio di Callalta, 18 maggio 1924 – San Donà di Piave, 22 marzo 2008) è stato un partigiano e rivoluzionario italiano, unico europeo ad aver partecipato alla rivoluzione cubana.

Ho trovato questa canzone, insieme alla storia di Gino Doné Paro su seunribellespento.org

Qui il podcast dell'intera puntata
Sotto l'ombra di questa palma
(continua)
inviata da Dq82 25/2/2021 - 09:15

Canto le foibe, e le foibe

Canto le foibe, e le foibe
[2021]
Album / Albumi: Canto le donne di destra

In questa seconda traccia dell'album, Francesco Vaccini prende in considerazione memorie, giornate e alcuni avvenimenti dell'Italia postbellica. [Luca M.]


FRANCESCO VACCINI
CANTO LE DONNE DI DESTRA

2021

dondes


1. Canto le donne di destra
2. Canto le foibe, e le foibe
3. Canto le fermate della tranvia T1
4. Canto quei larghi governi
5. Canto il coprifuoco dalle 22 alle 5
6. Canto la dismissione degli abiti
7. Canto il giornalismo italiano
8. Canto gli Idioti in Marcia

Canto le foibe, e le foibe
(continua)
inviata da Luca M. 24/2/2021 - 03:50

Babilonia (30-06-90)

Babilonia (30-06-90)
Naja, noia, nubi di polvere nel cielo
(continua)
inviata da Alberto Scotti 24/2/2021 - 01:36

Canto le donne di destra

Canto le donne di destra
[2021]
Album: Canto le donne di destra

Il primo brano dell'album eponimo di Francesco Vaccini: un inno alle donne di destra, accusate spesso di essere soltanto delle ributtanti fasciste vaginomunite, e di essere non di rado più maschiliste dei colleghi uomini... E' ora di smentire questo fatto: le donne di destra, in realtà, sono dei fascisti maschilisti. E basta. [Luca M.]


FRANCESCO VACCINI
CANTO LE DONNE DI DESTRA

2021

dondes


1. Canto le donne di destra
2. Canto le foibe, e le foibe
3. Canto le fermate della tranvia T1
4. Canto quei larghi governi
5. Canto il coprifuoco dalle 22 alle 5
6. Canto la dismissione degli abiti
7. Canto il giornalismo italiano
8. Canto gli Idioti in Marcia

(continua)
inviata da Luca M. 23/2/2021 - 17:58
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31 ottobre 1926

2003
Storia di X

Anteo Zamboni è stato un anarchico italiano, protagonista di un attentato fallito contro Benito Mussolini. Morì a 15 anni linciato dagli squadristi, poco dopo il tentativo di uccidere Mussolini. L'episodio provocò un inasprimento della dittatura e la chiusura di alcuni giornali d'opposizione.

La band deve proprio il suo nome ad Anteo
Spinto da tanto ardire,
(continua)
inviata da Dq82 23/2/2021 - 14:43
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Da ogni goccia

Da ogni goccia
(2021)
Album: Cara rivolta

Da ogni goccia è la biografia di Mario Donegani, un partigiano bresciano di cui gli stessi bresciani ignorano la (r)esistenza: una vita fatta di costanza nonostante gli arresti, l’esilio, la fucilazione a cui riesce a sopravvivere e la morte in Val Sabbia. Una vita dedicata all’antifascismo, senza eroismo ma soltanto con la convinzione di essere dalla parte giusta: come se il fascismo fosse stato una roccia, erosa piano piano dal sangue di tutti i partigiani come Mario, fino alla sua inevitabile rottura e scomparsa.
Mi chiamo Mario Donegani
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:39
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Come un pesce d'Aprile

Come un pesce d'Aprile
(2021)
Album: Cara rivolta

Come un pesce d’Aprile, tre storie di ordinario orrore avvenute nel nostro paese negli ultimi anni. Tre donne: Nina, attivista No TAV arrestata e messa in isolamento per non si sa bene quale accusa; Tiziana, costretta al suicidio dai video intimi diffusi in rete senza il suo consenso; Hana, bambina siriana affogata nella lunga traversata del Mar Mediterraneo, colpevole solo della ricerca di una vita migliore. Tutti episodi che dovrebbero chiudersi con una scritta “È uno scherzo”, come un Pesce d’Aprile, e che invece sono drammaticamente veri.
Ciao mi chiamo Nina non ho ancora quarant’anni
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:38
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C'eravamo tanto odiati

C'eravamo tanto odiati
2021
dall'album Cara Rivolta

C’eravamo tanto odiati è una critica serrata a chi vorrebbe accomunare la militanza fascista con quella antifascista, figlia secondo il sentire di questi ultimi anni della stessa rabbia e della stessa violenza e di una narrazione che ricorda troppo quella degli opposti estremismi degli anni di piombo.
Non c’eravamo tanto amati noi c’eravamo tanto odiati
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:35
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Un panino e una mela

Un panino e una mela
2021
dall'album Cara Rivolta

Un panino e una mela è un brano emozionante che racconta uno degli episodi più bui della resistenza italiana, quando il comando fascista genovese scelse di giustiziare 11 partigiani e fare ritrovare i loro cadaveri davanti alle loro case, nei loro quartieri, senza alcun documento di identificazione ma soltanto con un panino e una mela in tasca.
Tra 14 e 16 gennaio 1944 a Genova fu rappresentata una macabra messinscena.
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:31
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Cara Rivolta

Cara Rivolta
2021
dall'album Cara Rivolta

Influenzato da Max Collini degli Offlaga Disco Pax e dal solito De André Zorba apre il disco con Cara Rivolta, una canzone d’amore dedicata alla ribellione e all’Anarchia impersonati in un’entità a cui dedicare liriche condite di metafore e similitudini legate alla militanza e alla sinistra internazionale, da Curcio ai partigiani passando per George Floyd e il movimento Black Lives Matter e agli anarchici No Tav Sole e Baleno.
Ti ho incontrata l’otto Marzo con chi lotta tutto l’anno
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:28
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No pasaran

No pasaran
2004
Padani, mediolani, stilisti morti, cani
(continua)
inviata da Alberto Scotti 22/2/2021 - 04:50
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Fumo di Londra

Fumo di Londra
[2004]

Testo di Giorgio Canali
Lyrics by Giorgio Canali

Da/From "GiorgioCanali&Rossofuoco"
Fumo di Londra, sirene urlanti
(continua)
inviata da Alberto Scotti 22/2/2021 - 04:37
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È un lavorone

È un lavorone
2015
A vita bassa
Ore 7 del mattino, non c'è un angolo di nebbia che non abbia così sonno come me
(continua)
inviata da Alberto Scotti 21/2/2021 - 15:03
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Il paese che non c'era

Il paese che non c'era
(2020)


"Il paese che non c'era" è la canzone delle utopie che hanno fatto muovere il mondo.

Alessio Arena
S’era fatto il cielo scuro,
(continua)
20/2/2021 - 23:11
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Una Goccia

Una Goccia
Parole di Lorenzo Orsetti
Musica: Mokadelic
Voce: Maria Edgarda Marcucci (Eddi)

Nella compilation HER DEM AMADE ME i Mokadelic hanno sonorizzato la voce di Maria Edgarda (Eddi) Marcucci, che legge il testamento di Lorenzo Orsetti.

Dal 17 marzo [2020] a Eddi è vietato partecipare a riunioni pubbliche, comprese le conferenze che teneva per informare sulla condizione femminile in Siria e non solo. Le è prescritto di non avvicinarsi a luoghi pubblici dopo le 18.00 e di restare presso la propria abitazione dalle 21.00 alle 7.00 per due anni. È normale?

Di tutti i volontari italiani nelle forze curde Eddi è l’unica cui infine sia stata imposta la misura. Colpisce, a dir poco, che fosse anche l’unica donna tra i proposti. A renderla diversa secondo i giudici è la pervicacia del suo attivismo in Italia una volta tornata, ad esempio l’aver contestato pubblicamente una trattativa per lo scambio... (continua)
Ciao, se state leggendo questo messaggio è segno che non sono più a questo mondo.
(continua)
19/2/2021 - 17:58
Percorsi: Dal Kurdistan
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Guernica

Guernica
Rossofuoco y Max Collini - Guernica

Parole: Giorgio Canali, Max Collini
Musica: Giorgio Canali, Stewie Dal Col, Marco Greco, Luca Martelli

Registrata a distanza in qualche universo distopico parallelo

da HER DEM AMADE ME
Compilation dedicata a Lorenzo Orsetti

I proventi della vendita del progetto saranno interamente devoluti al centro Alan’s Rainbow di Kobane per dotarlo di un ambulatorio pediatrico che sarà intitolato a Lorenzo Orsetti Tekoşer, partigiano internazionalista.
La televisione ha detto che sei andato a morire
(continua)
19/2/2021 - 15:38
Percorsi: Dal Kurdistan
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Messaggio

Messaggio
2019

Il cantate del gruppo Bakis Beks non poteva certo immaginare che “Messaggio”, la canzone di protesta che riporta le storiche rivendicazioni contro la presenza dei poligoni militari in Sardegna, potesse finire sulla scrivania dei magistrati del tribunale di Nuoro.

[...]

Una serata di fine estate che né i Bakis Beks, né due suoi ammiratori, in particolare, dimenticheranno più. Anche perché ad essere incriminati, oltre ai versi della canzone dal ritmo serrato e coinvolgente, è anche la coreografia che accompagnava il testo musicale: il linguaggio proibito del corpo, il dito medio alzato in segno di protesta contro il sistema, comune espressione di denuncia degli artisti rap. “Messaggio”, invece, che è stato interpretato come un insulto rivolto ad alcuni poliziotti presenti durante l’esibizione musicale. È da lì che sono iniziati i guai per il musicista e due fan, raggiunti poi da un... (continua)
C'è una terra invasa da stranieri non comunitari
(continua)
18/2/2021 - 23:54
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Epitaffio (La morale)

Epitaffio (La morale)
Album: Il Passo Del Soldato (1995)





"Il Passo del Soldato è un album concept dedicato al tema della guerra. Composto dal brano principale (Il Passo del Soldato, appunto), che era un pezzo scritto quando avevo solo 17 anni, e altri composti negli anni 90. Alla voce c'è Claudio Guerrini, dato che Alessandro aveva lasciato il gruppo, ma prendemmo la decisione di sostituire solamente la voce e di realizzare un lavoro per soli tastiere, basso e batteria. E' un disco che amo molto perché mi sono veramente sbizzarrito con le tastiere, arrangiando tutto in modo personalissimo. In quel disco ho usato un Hammond collegato al leslie tramite un metal pedal che gli dava un suono davvero cattivo! Oggi, con la tecnologia recente, non ce più bisogno di fare tali operazioni..si riesce ad ottenere dei bei suoni vintage spippolando direttamente sugli effetti della tastiera (se buona). Comunque il disco... (continua)
Immolò la sua giovane esistenza al fronte
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/2/2021 - 04:55
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Riflessi di pace (Oltre il fronte)

Riflessi di pace (Oltre il fronte)
Album: Il Passo Del Soldato (1995)





"Il Passo del Soldato è un album concept dedicato al tema della guerra. Composto dal brano principale (Il Passo del Soldato, appunto), che era un pezzo scritto quando avevo solo 17 anni, e altri composti negli anni 90. Alla voce c'è Claudio Guerrini, dato che Alessandro aveva lasciato il gruppo, ma prendemmo la decisione di sostituire solamente la voce e di realizzare un lavoro per soli tastiere, basso e batteria. E' un disco che amo molto perché mi sono veramente sbizzarrito con le tastiere, arrangiando tutto in modo personalissimo. In quel disco ho usato un Hammond collegato al leslie tramite un metal pedal che gli dava un suono davvero cattivo! Oggi, con la tecnologia recente, non ce più bisogno di fare tali operazioni..si riesce ad ottenere dei bei suoni vintage spippolando direttamente sugli effetti della tastiera (se buona). Comunque il disco... (continua)
Quando il sole spunterà tra i colli
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/2/2021 - 04:52
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Il passo del soldato (Verso la battaglia)

Il passo del soldato (Verso la battaglia)
Album: Il Passo Del Soldato (1995)





"Il Passo del Soldato è un album concept dedicato al tema della guerra. Composto dal brano principale (Il Passo del Soldato, appunto), che era un pezzo scritto quando avevo solo 17 anni, e altri composti negli anni 90. Alla voce c'è Claudio Guerrini, dato che Alessandro aveva lasciato il gruppo, ma prendemmo la decisione di sostituire solamente la voce e di realizzare un lavoro per soli tastiere, basso e batteria. E' un disco che amo molto perché mi sono veramente sbizzarrito con le tastiere, arrangiando tutto in modo personalissimo. In quel disco ho usato un Hammond collegato al leslie tramite un metal pedal che gli dava un suono davvero cattivo! Oggi, con la tecnologia recente, non ce più bisogno di fare tali operazioni..si riesce ad ottenere dei bei suoni vintage spippolando direttamente sugli effetti della tastiera (se buona). Comunque il disco... (continua)
Vessilli rabbiosi puntano alti
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/2/2021 - 04:35
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All'ombra di un conflitto (La dichiarazione)

All'ombra di un conflitto (La dichiarazione)
Album: Il Passo Del Soldato (1995)





"Il Passo del Soldato è un album concept dedicato al tema della guerra. Composto dal brano principale (Il Passo del Soldato, appunto), che era un pezzo scritto quando avevo solo 17 anni, e altri composti negli anni 90. Alla voce c'è Claudio Guerrini, dato che Alessandro aveva lasciato il gruppo, ma prendemmo la decisione di sostituire solamente la voce e di realizzare un lavoro per soli tastiere, basso e batteria. E' un disco che amo molto perché mi sono veramente sbizzarrito con le tastiere, arrangiando tutto in modo personalissimo. In quel disco ho usato un Hammond collegato al leslie tramite un metal pedal che gli dava un suono davvero cattivo! Oggi, con la tecnologia recente, non ce più bisogno di fare tali operazioni..si riesce ad ottenere dei bei suoni vintage spippolando direttamente sugli effetti della tastiera (se buona). Comunque il disco... (continua)
Due grandi popoli che l'odio separa
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/2/2021 - 04:11
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Le anime belle

Le anime belle
Le anime belle perse dietro i loro sogni
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/2/2021 - 01:07

Braer

Nero è il colore del mare, gli altri colori cancellati
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/2/2021 - 01:01
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La mémoire et la mer

La mémoire et la mer
LA MEMORIA E IL MARE
(continua)
17/2/2021 - 22:05
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Georges Brassens: Si le bon Dieu l'avait voulu

Georges Brassens: Si le bon Dieu l'avait voulu
Riccardo Venturi, 17-2-2021 20:31


Intrerpretata da Les Pornographes et Sébastien Giniaux


Due parole del traduttore. Le “due parole” non riguardano il testo della poesia-canzone, che è semplicissimo nonostante la presenza di una rarissima prima persona singolare del congiuntivo imperfetto interrogativo (ma con valore di condizionale irreale), sulla quale il Grevisse ci dice dèbbasi porre l'accento (fussé-je). Riguardano invece le favolose donne che Paul Fort non ha conosciuto, per le quali sono state approntate delle note (a parte per Cleopatra, che dovrebbe essere universalmente nota). Però, su Cleopatra va detta una cosa: qui Paul Fort la nomina come “la Cleopatra”, con un uso familiare proprio sia del francese che dell'italiano. Quasi fosse una donna del vicinato: significa quasi metterla al livello della “mi' regazza, ahò” (che, in questo contesto, ha una connotazione a mio parere deliziosa). L'ultima nota, invece, è una mia considerazione personale. Nella traduzione, ho italianizzato i nomi delle donne laddove possibile.
Se il buon Dio avesse voluto
(continua)
17/2/2021 - 20:33
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Alto y claro

Alto y claro
Riccardo Gullotta
FORTE E CHIARO
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 17/2/2021 - 18:26
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Armageddon

Armageddon
2012
Adieu Shangri-la

Armageddon è un episodio quasi commovente nella sua serenità; la vena ritmica e vocale ricorda Vecchioni, ma quello che spicca è la storia, quella di una coppia in un atollo tropicale vive con passione l’ultimo momento primo di un esperimento nucleare, il tutto cantato con una leggerezza che diventa uno schiaffo alla violenza sottintesa.

Ugo Mazzei, Adieu Shangri-la - Mescalina
Tempesta di sole, esplosione stellare
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/2/2021 - 18:23
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Canzone per Chico

Canzone per Chico
Camminare vuol dire arrivare
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/2/2021 - 16:41
Percorsi: Chico Mendes
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C'era

C'era
2012
Adieu Shangri-la

Il rock pop non banale è evidente in C’era, in cui il riff leggero ed il ritornello quasi lirico realizza un eccellente equilibrio con il testo, che tratta invece di un incidente navale con relativa catastrofe ambientale e personale dei protagonisti.

Ugo Mazzei, Adieu Shangri-la - Mescalina
C'era
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/2/2021 - 16:25
Video!

Fatemi respirare

Fatemi respirare
2012
Adieu Shangri-la
Fatemi respirare
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/2/2021 - 15:16
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Luce sui due mondi

Luce sui due mondi
Album: Le porte del domani (2013)

Un album che è un omaggio al progressive italiano: La Maschera Di Cera ha infatti deciso di continuare, esattamente quarant'anni dopo, la saga dei due pianeti di Felona e Sorona (Le Orme, 1973), disco riconosciuto come un capolavoro assoluto e uno dei capisaldi del prog mondiale. Le Porte del Domani è un concept, una suite di 45′ divisa in nove capitoli, che affronta la lotta tra i due pianeti, uno luminoso e l'altro buio. Lotta che si risolverà grazie a due amanti provenienti dai due mondi e all'intervento ultraterreno della divinità che li protegge. La copertina del disco è stata curata personalmente da Lanfranco, il pittore che creò il dipinto originale di Felona e Sorona e che ha messo gentilmente a disposizione del gruppo la sua opera del 1968 Gli amanti del sogno.
Al centro dell'immensa costruzione avviene l'incontro con "Colui che protegge il mondo", il quale si rende ben presto conto che i due amanti sono la dimostrazione vivente del fatto che solo due poli opposti possono creare equilibrio e unione. Improvvisamente il Dio si scompone in una luce immensa che illumina tutto il cosmo e fa nascere un nuovo essere dall'unione dei due. I due pianeti hanno per la prima volta entrambi la luce e l'uomo nuovo sarà la speranza per il domani.
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/2/2021 - 18:26
Video!

L'enorme abisso

L'enorme abisso
Album: Le porte del domani (2013)

Un album che è un omaggio al progressive italiano: La Maschera Di Cera ha infatti deciso di continuare, esattamente quarant'anni dopo, la saga dei due pianeti di Felona e Sorona (Le Orme, 1973), disco riconosciuto come un capolavoro assoluto e uno dei capisaldi del prog mondiale. Le Porte del Domani è un concept, una suite di 45′ divisa in nove capitoli, che affronta la lotta tra i due pianeti, uno luminoso e l'altro buio. Lotta che si risolverà grazie a due amanti provenienti dai due mondi e all'intervento ultraterreno della divinità che li protegge. La copertina del disco è stata curata personalmente da Lanfranco, il pittore che creò il dipinto originale di Felona e Sorona e che ha messo gentilmente a disposizione del gruppo la sua opera del 1968 Gli amanti del sogno.
"Colui che protegge il mondo" assiste alla lotta tra i due pianeti, rendendosi conto con tristezza che per quanti sforzi egli faccia non potrà mai esistere un equilibrio di felicità per tutti. Osservando l'abisso che lo separa dagli uomini avverte ancora di più la sua solitudine e impotenza.
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/2/2021 - 18:08
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Ritratto di lui

Ritratto di lui
Album: Le porte del domani (2013)

Un album che è un omaggio al progressive italiano: La Maschera Di Cera ha infatti deciso di continuare, esattamente quarant'anni dopo, la saga dei due pianeti di Felona e Sorona (Le Orme, 1973), disco riconosciuto come un capolavoro assoluto e uno dei capisaldi del prog mondiale. Le Porte del Domani è un concept, una suite di 45′ divisa in nove capitoli, che affronta la lotta tra i due pianeti, uno luminoso e l'altro buio. Lotta che si risolverà grazie a due amanti provenienti dai due mondi e all'intervento ultraterreno della divinità che li protegge. La copertina del disco è stata curata personalmente da Lanfranco, il pittore che creò il dipinto originale di Felona e Sorona e che ha messo gentilmente a disposizione del gruppo la sua opera del 1968 Gli amanti del sogno.
Un soldato di Felona, durante una battaglia, viene a contatto con una donna di Sorona. Nasce un unione che supera le barriere e, nonostante le difficoltà, i due giurano di rimanere insieme e cercare una soluzione al delirio che coinvolge i loro due mondi.
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/2/2021 - 18:02
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La guerra dei mille anni

La guerra dei mille anni
Il popolo, una volta pacifico, di Felona attacca Sorona. Scoppia così una lunga e sanguinosa guerra tra i due pianeti. Sorona ha potuto rifiorire e diventare molto forte, Felona ha dalla sua una grande tecnologia sviluppata nei secoli di luce. Ma la guerra si protrae e la situazione non cambia.
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/2/2021 - 17:58
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Ritorno dal nulla

Ritorno dal nulla
Album: Le porte del domani (2013)

Un album che è un omaggio al progressive italiano: La Maschera Di Cera ha infatti deciso di continuare, esattamente quarant'anni dopo, la saga dei due pianeti di Felona e Sorona (Le Orme, 1973), disco riconosciuto come un capolavoro assoluto e uno dei capisaldi del prog mondiale. Le Porte del Domani è un concept, una suite di 45′ divisa in nove capitoli, che affronta la lotta tra i due pianeti, uno luminoso e l'altro buio. Lotta che si risolverà grazie a due amanti provenienti dai due mondi e all'intervento ultraterreno della divinità che li protegge. La copertina del disco è stata curata personalmente da Lanfranco, il pittore che creò il dipinto originale di Felona e Sorona e che ha messo gentilmente a disposizione del gruppo la sua opera del 1968 Gli amanti del sogno.
Sorona è ora illuminato dalla luce, mentre Felona è caduto nel buio perenne. Gli abitanti di uno sono rinati a nuova vita, gli altri sono caduti nella disperazione delle tenebre. Felona si sente usurpato della sua fortuna e pensa che tale situazione sia opera di un sortilegio di Sorona. Felona decide quindi di riprendersi con la forza la sua luce e il suo benessere.
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/2/2021 - 17:58
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Trecento

Trecento
(1990)
dall'unico album dei Vidia "Solo un folle può sfidare le sue molle" (1991) prodotto da Gianni Maroccolo
Testo di Enrico Greppi
Musica di Enrico Greppi, Alberto Agnelli e Massimiliano Rossi
Sono partito di giovedì
(continua)
14/2/2021 - 15:24




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