Emigrante che vien emigrante che va
anonimo
Canzone d'emigrazione, non sono riuscito a capire se calabrese o siciliana. dovrebbe risalire alle emigrazioni dal Sud Italia post Unità d'Italia che prima ha trasformato i popoli del Sud in briganti, poi in emigranti.
Un giorno dal mio paese io son partito
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 15:06
Morire nella stiva
2016
Quo Vadis - Storie di migranti
La storia di due ragazzi libici che volevano attraversare il mare su uno dei tanti barconi della morte.
Quo Vadis - Storie di migranti
La storia di due ragazzi libici che volevano attraversare il mare su uno dei tanti barconi della morte.
Sorgeva la luna sul porto di Sirte
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 14:50
Soldati alla frontiera
2016
Quo Vadis - Storie di migranti
Le riflessioni e dubbi dei soldati che controllano le frontiere.
Quo Vadis - Storie di migranti
Le riflessioni e dubbi dei soldati che controllano le frontiere.
Difendiamo la terra ed i suoi confini
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 14:45
Inshallah (Se Dio vuole)
2016
Quo Vadis - Storie di migranti
Inizia il lungo viaggio verso Nord lungo le frontiere d'Europa che suscita una reazione contraddittoria in alcuni paesi del vecchio continente.
Quo Vadis - Storie di migranti
Inizia il lungo viaggio verso Nord lungo le frontiere d'Europa che suscita una reazione contraddittoria in alcuni paesi del vecchio continente.
Con lo zaino e una fotografia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 14:42
Paura dei migranti
2016
Quo Vadis - Storie di migranti
E’ il punto di vista di chi, in nome di una presunta bio-diversità, respinge i migranti
Ma in realtà è solo paura di sé stesso e dei propri sentimenti.
Quo Vadis - Storie di migranti
E’ il punto di vista di chi, in nome di una presunta bio-diversità, respinge i migranti
Ma in realtà è solo paura di sé stesso e dei propri sentimenti.
Via, via dalle nostre città
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 14:40
Dateci le brioches
Musicultura 2019
Sorge un altro giorno di sole
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 13:49
Questa assurda storia
2019
Giulio Regeni era un dottorando italiano impegnato in un progetto di ricerca al Cairo. Il 25 gennaio 2016 è scomparso. Il suo corpo senza vita, martoriato da atroci torture, è stato ritrovato 8 giorni dopo. Cosa è successo a Giulio?
Giulio Regeni era un dottorando italiano impegnato in un progetto di ricerca al Cairo. Il 25 gennaio 2016 è scomparso. Il suo corpo senza vita, martoriato da atroci torture, è stato ritrovato 8 giorni dopo. Cosa è successo a Giulio?
Forse non avrei cambiato il mondo con un paio di domande,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 12:41
Percorsi:
Verità per Giulio Regeni
Lampedusa
2015
Lampedusa è un luogo del cuore, un momento per meditare, un'occasione per liberarci dalle bende dell'egoismo e risvegliare la nostra umanità sopita. Questo brano parla di chi accoglie, non di chi parte; parla di un'umanità da riscoprire e di un luogo da cui iniziare a farlo. Vincitore del XV Lennon Festival - Rassegna Culturale i-Art, il brano è accompagnato dai disegni di Alberto Giammaruco, illustratore salentino dal tratto inconfondibile, in un video animato emozionante e denso di significato.
Lampedusa è un luogo del cuore, un momento per meditare, un'occasione per liberarci dalle bende dell'egoismo e risvegliare la nostra umanità sopita. Questo brano parla di chi accoglie, non di chi parte; parla di un'umanità da riscoprire e di un luogo da cui iniziare a farlo. Vincitore del XV Lennon Festival - Rassegna Culturale i-Art, il brano è accompagnato dai disegni di Alberto Giammaruco, illustratore salentino dal tratto inconfondibile, in un video animato emozionante e denso di significato.
Questo non è mica uno dei tanti racconti di emigranti;
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 12:38
Lampedusa
2016
Questo nostro inedito vuole essere un momento di riflessione e una dedica a tutte quelle persone che per colpa della guerra sono state costrette ad abbandonare il loro paese natale e ad intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca di un "mondo migliore".
Questo nostro inedito vuole essere un momento di riflessione e una dedica a tutte quelle persone che per colpa della guerra sono state costrette ad abbandonare il loro paese natale e ad intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca di un "mondo migliore".
Siamo stati capaci di fare grandi cose,mamma
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 11:59
Aquile randagie
2019
Le aquile randagie furono un gruppo scout clandestino, che iniziò le sue attività nel 1928 in seguito allo scioglimento dello scoutismo (in favore dell'Opera Nazionale Balilla), con la promessa di resistere "Un giorno in più del Fascismo". Dopo l'armistizio viene fondato l'OSCAR (Opera Scout Cattolica Aiuto Ricercati) che ha la funzione di fornire documenti falsi ed aiutare nell'espatrio in Svizzera ebrei, renitenti alla leva e ricercati politici.
In ricordo delle Aquile Randagie un gruppo di scout nel 2015 ha pensato di dedicare alle Aquile randagie un film, finanziato in parte col crowdfunding, Cisco ha collaborato alla colonna sonora con questa canzone. Il film dovrebbe uscire nel 2019.
Le aquile randagie furono un gruppo scout clandestino, che iniziò le sue attività nel 1928 in seguito allo scioglimento dello scoutismo (in favore dell'Opera Nazionale Balilla), con la promessa di resistere "Un giorno in più del Fascismo". Dopo l'armistizio viene fondato l'OSCAR (Opera Scout Cattolica Aiuto Ricercati) che ha la funzione di fornire documenti falsi ed aiutare nell'espatrio in Svizzera ebrei, renitenti alla leva e ricercati politici.
In ricordo delle Aquile Randagie un gruppo di scout nel 2015 ha pensato di dedicare alle Aquile randagie un film, finanziato in parte col crowdfunding, Cisco ha collaborato alla colonna sonora con questa canzone. Il film dovrebbe uscire nel 2019.
Siamo Aquile randagie
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 11:12
Don Gallo
2019
Indiani & Cowboy
Don Andrea Gallo (Campo Ligure, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013)
Andrea Gallo nasce a Genova il 18 Luglio 1928. Fin da piccolo fu attratto dalla spiritualità dei salesiani di Giovanni Bosco tanto che nel 1948 entrò nel loro noviziato di Varazze, proseguendo poi a Roma gli studi liceali e filosofici. Fin dall’adolescenza, fece sua la dedizione di don Bosco di vivere a tempo pieno con gli ultimi, i poveri , gli emarginati.
Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici. Il clima per lui insopportabile della dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe a ritornare l’anno dopo in Italia, ad Ivrea, dove prosegue gli studi e viene ordinato sacerdote il 1 luglio 1959. Un anno dopo viene nominato cappellano alla nave scuola della Garaventa, noto riformatorio per minori in cui introdusse una impostazione... (continua)
Indiani & Cowboy
Don Andrea Gallo (Campo Ligure, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013)
Andrea Gallo nasce a Genova il 18 Luglio 1928. Fin da piccolo fu attratto dalla spiritualità dei salesiani di Giovanni Bosco tanto che nel 1948 entrò nel loro noviziato di Varazze, proseguendo poi a Roma gli studi liceali e filosofici. Fin dall’adolescenza, fece sua la dedizione di don Bosco di vivere a tempo pieno con gli ultimi, i poveri , gli emarginati.
Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici. Il clima per lui insopportabile della dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe a ritornare l’anno dopo in Italia, ad Ivrea, dove prosegue gli studi e viene ordinato sacerdote il 1 luglio 1959. Un anno dopo viene nominato cappellano alla nave scuola della Garaventa, noto riformatorio per minori in cui introdusse una impostazione... (continua)
Il toscano in bocca sa già prima chi siamo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/4/2019 - 17:03
Guido Rossa
2019
Indiani & Cowboy
Guido Rossa (Cesiomaggiore, 1º dicembre 1934 – Genova, 24 gennaio 1979) è stato un operaio e sindacalista italiano, assassinato durante gli anni di piombo dalle Brigate Rosse.
Rossa era anche un esperto alpinista: uno dei principali componenti del "Gruppo alta montagna" del CAI Uget di Torino, fece parte del coordinamento della spedizione italiana, organizzata da Lino Andreotti nel 1963 in occasione del centenario del CAI, che tentò, senza riuscirvi, di conquistare in prima ascensione il Langtang Lirung (7225 m) nel Nepal.
Indiani & Cowboy
Guido Rossa (Cesiomaggiore, 1º dicembre 1934 – Genova, 24 gennaio 1979) è stato un operaio e sindacalista italiano, assassinato durante gli anni di piombo dalle Brigate Rosse.
Rossa era anche un esperto alpinista: uno dei principali componenti del "Gruppo alta montagna" del CAI Uget di Torino, fece parte del coordinamento della spedizione italiana, organizzata da Lino Andreotti nel 1963 in occasione del centenario del CAI, che tentò, senza riuscirvi, di conquistare in prima ascensione il Langtang Lirung (7225 m) nel Nepal.
tanta è la fatica nel conquistare la vetta
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/4/2019 - 16:51
Una voce a Orlando
2019
Il nuotatore
Il brano prende ispirazione dall’attacco terroristico dell’11 giugno del 2016 nel night club Pulse a Orlando, che ha causato la morte di 49 persone.
Il nuotatore
Il brano prende ispirazione dall’attacco terroristico dell’11 giugno del 2016 nel night club Pulse a Orlando, che ha causato la morte di 49 persone.
Scusami amore, ma lo sai, non sono io
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/4/2019 - 15:09
Lettera a Papa Francesco I
2015
Album: Giovanni Truppi
Testo di Antonio Moresco
Musica di Giovanni Truppi
Fra le canzoni spicca Lettera a Papa Francesco I. Ti aspetti o speri in una telefonata di Bergoglio?
In verità mi aspetto che sciolga la Chiesa, poi se mi chiama ho una cosa divertente da raccontare agli amici.
Nel suo libro Lettere a nessuno Antonio Moresco scrive una lettera a Papa Ratzinger chiedendogli di sciogliere la Chiesa Cattolica. Quando ho letto quelle parole sono rimasto impressionato dal fatto che affrontassero temi che sentivo molto vicini in un’ottica che non avevo mai considerato e con la quale da subito mi sono sentito in sintonia. Ho iniziato a comporre la musica sul testo del libro sforzandomi di toccarlo il meno possibile e con la paura di come Moresco avrebbe preso la cosa. Una volta finito, tramite conoscenze comuni e senza troppe aspettative, gli ho spedito il provino della canzone... (continua)
Album: Giovanni Truppi
Testo di Antonio Moresco
Musica di Giovanni Truppi
Fra le canzoni spicca Lettera a Papa Francesco I. Ti aspetti o speri in una telefonata di Bergoglio?
In verità mi aspetto che sciolga la Chiesa, poi se mi chiama ho una cosa divertente da raccontare agli amici.
Nel suo libro Lettere a nessuno Antonio Moresco scrive una lettera a Papa Ratzinger chiedendogli di sciogliere la Chiesa Cattolica. Quando ho letto quelle parole sono rimasto impressionato dal fatto che affrontassero temi che sentivo molto vicini in un’ottica che non avevo mai considerato e con la quale da subito mi sono sentito in sintonia. Ho iniziato a comporre la musica sul testo del libro sforzandomi di toccarlo il meno possibile e con la paura di come Moresco avrebbe preso la cosa. Una volta finito, tramite conoscenze comuni e senza troppe aspettative, gli ho spedito il provino della canzone... (continua)
Francesco, scioglila!
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/4/2019 - 12:06
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Borghesia
2019
Poesia e civiltà
La canzone rievoca l'omonima canzone del mai troppo compianto Claudio Lolli
ispirata al romanzo di Edoardo Albinati La scuola cattolica
Poesia e civiltà
La canzone rievoca l'omonima canzone del mai troppo compianto Claudio Lolli
ispirata al romanzo di Edoardo Albinati La scuola cattolica
Borghesia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/4/2019 - 11:54
Andrà tutto bene
[2019]
Parole e musica di Claudia Lagona, in arte Levante
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Magmamemoria"
BELLISSIMA E CORAGGIOSA!
Parole e musica di Claudia Lagona, in arte Levante
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Magmamemoria"
BELLISSIMA E CORAGGIOSA!
Con che fiducia avanzo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/4/2019 - 19:33
Fiocchi di neve calda
“Fiocchi di neve calda”, parla dei bambini morti nella guerra in Siria. È stata ispirata da una foto apparsa sui giornali di un grande deposito, dove sono adagiati a terra i corpi di centinaia di bambini morti. I corpi sono avvolti in lenzuoli bianchi e somigliano a dei fiocchi di neve...
Fiocchi di neve calda su un pavimento di sangue gelido
(continua)
(continua)
inviata da Demetrio 7/4/2019 - 11:14
Ho vent'anni
Ho vent’anni e vado via da voi ladri dei miei sogni la mia gente disperata senza lumi e senza voci
(continua)
(continua)
inviata da Roberta 6/4/2019 - 11:41
Percorsi:
Eroi
Le stesse pietre
[2013]
Album: La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane
Dopo l’ invasione dell’Etiopia, ora tratteremo della guerra contro la Grecia incominciata nel 1940 con lo slogan «…spezzeremo le reni alla Grecia!». A raccontarcela sarà lo stile unico di Murubutu, un professore di Reggio Emilia che da diversi anni ha intrapreso una carriera musicale con questo nome d’arte.
Dopo l’esperienza nella “La KattiveriaPosse” Murubutu ha incominciato raccontando storie ispirate a fatti e personaggi storici, o comunque verosimili, con un flow rapidissimo che mette a dura prova gli ascoltatori. Dietro quello che può apparire un flusso indistinto di parole in rima si celano riferimenti storici e letterari che fanno di lui uno dei massimi storyteller del rap italiano. Il brano che oggi viene preso in esame è “Le stesse pietre”, pubblicato nell’album “La bellissima Giulietta e il suo povero padre... (continua)
Album: La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane
Dopo l’ invasione dell’Etiopia, ora tratteremo della guerra contro la Grecia incominciata nel 1940 con lo slogan «…spezzeremo le reni alla Grecia!». A raccontarcela sarà lo stile unico di Murubutu, un professore di Reggio Emilia che da diversi anni ha intrapreso una carriera musicale con questo nome d’arte.
Dopo l’esperienza nella “La KattiveriaPosse” Murubutu ha incominciato raccontando storie ispirate a fatti e personaggi storici, o comunque verosimili, con un flow rapidissimo che mette a dura prova gli ascoltatori. Dietro quello che può apparire un flusso indistinto di parole in rima si celano riferimenti storici e letterari che fanno di lui uno dei massimi storyteller del rap italiano. Il brano che oggi viene preso in esame è “Le stesse pietre”, pubblicato nell’album “La bellissima Giulietta e il suo povero padre... (continua)
Le stesse pietre e lo stesso sangue
(continua)
(continua)
inviata da adriana 6/4/2019 - 10:49
In Tyrannis [Von Wand zu Wand sind es vier Schritte]
IN TYRANNIS [DA PARETE A PARETE SONO QUATTRO PASSI]
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 5/4/2019 - 16:22
Barabba
1994
Lorenzo 1994
Lorenzo 1994
Ho già visto quelle facce, quelle espressioni
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/4/2019 - 13:01
Penelope
Testo e musica di Ivano Fossati
Assolo di fisarmonica di Antonello Salis
dall'album della Mannoia "Personale" (2019)
Ivano Fossati si è ritirato dalle scene da alcuni anni come cantante. Ma non come autore e ha regalato alla Mannoia questo pezzo secondo me stupendo. Penelope che aspetta Ulisse di ritorno dalla guerra di Troia diventa il simbolo di tutte le donne che un giorno vedono una barca portare via il proprio amato, e che sanno andare avanti - senza implorare, senza pregare - nonostante tutto con ottimismo e fiducia.
Assolo di fisarmonica di Antonello Salis
dall'album della Mannoia "Personale" (2019)
Ivano Fossati si è ritirato dalle scene da alcuni anni come cantante. Ma non come autore e ha regalato alla Mannoia questo pezzo secondo me stupendo. Penelope che aspetta Ulisse di ritorno dalla guerra di Troia diventa il simbolo di tutte le donne che un giorno vedono una barca portare via il proprio amato, e che sanno andare avanti - senza implorare, senza pregare - nonostante tutto con ottimismo e fiducia.
E non sarò un’artista
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 4/4/2019 - 22:40
Bevor ich mit den Wölfen heule
PRIMA CHE IO ULULI COI LUPI
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 4/4/2019 - 20:02
Abbasso lo zio Tom
1972
Showmen 2
Gli Showmen 2 nascono dalle ceneri degli Showmen, formazione storica del beat italiano nelle cui fila militarono James Senese e Elio D'Anna (il primo con Napoli Centrale, il secondo con gli Osanna). Proprio James Senese, sassofonista e flautista di grande talento, dopo lo scioglimento inaspettato degli Showmen, assieme a due altri ex della band, Pepè Botta (basso, voce) e Franco Del Prete (batteria), decide di rimettere in piedi il gruppo, al quale si aggiungono nuovi elementi ovvero Gianmichele Mattiuzzo (tastiere, voce), Piero Alonso (chitarra) e Mario Archittu (trombone, piano). Questa nuova formazione incide nel 1972 un bel padellone in vinile su cui campeggia il nome "Showmen 2". Il disco è stampato da una piccola etichetta napoletana (la BBB) che non si adopera assolutamente per la sua promozione. In compenso sceglie un bellissimo formato con copertina apribile e comprensivo... (continua)
Showmen 2
Gli Showmen 2 nascono dalle ceneri degli Showmen, formazione storica del beat italiano nelle cui fila militarono James Senese e Elio D'Anna (il primo con Napoli Centrale, il secondo con gli Osanna). Proprio James Senese, sassofonista e flautista di grande talento, dopo lo scioglimento inaspettato degli Showmen, assieme a due altri ex della band, Pepè Botta (basso, voce) e Franco Del Prete (batteria), decide di rimettere in piedi il gruppo, al quale si aggiungono nuovi elementi ovvero Gianmichele Mattiuzzo (tastiere, voce), Piero Alonso (chitarra) e Mario Archittu (trombone, piano). Questa nuova formazione incide nel 1972 un bel padellone in vinile su cui campeggia il nome "Showmen 2". Il disco è stampato da una piccola etichetta napoletana (la BBB) che non si adopera assolutamente per la sua promozione. In compenso sceglie un bellissimo formato con copertina apribile e comprensivo... (continua)
Negro, vicino a casa mia non ti voglio più
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2019 - 10:15
Φύσα αγέρα
anonimo
Riccardo Venturi – Ρικάρντος Βεντούρης, 03-04-2019 20:28
SOFFIA, VENTO
(continua)
(continua)
3/4/2019 - 20:29
L’elicottero e il silenzio (Confessioni Di Un Pilota)
2019
L'altro capo
L'altro capo
Il tramonto è una minaccia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/4/2019 - 15:06
Settembre
2019
Franz ha partecipato alla XVII edizione del Premio Fabrizio De André con il brano "Settembre" entrando tra i 12 finalisti.
Il brano che è stato selezionato è stato ispirato dal libro "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati.
Franz ha partecipato alla XVII edizione del Premio Fabrizio De André con il brano "Settembre" entrando tra i 12 finalisti.
Il brano che è stato selezionato è stato ispirato dal libro "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati.
Passano gli eserciti e gli dei
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/4/2019 - 14:48
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Occhio non vede cuore non duole
2018
Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty
Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty
Tutti parte dello stesso pianeta.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/4/2019 - 14:13
Sciakalli
2006
Giudabasso
Giudabasso
Questa strana terra di confine
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/4/2019 - 11:34
Η μάνα του αντάρτη
Την απόδοση ΕΛΑΣ μετέφρασε στα ιταλικά
Italian translation of the ELAS version
Traduction italienne de la version ELAS
ELAS-version italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi - Ρικάρντος Βεντούρης, 03-04-2019 11:28
Italian translation of the ELAS version
Traduction italienne de la version ELAS
ELAS-version italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi - Ρικάρντος Βεντούρης, 03-04-2019 11:28
LA MADRE DEL PARTIGIANO
(continua)
(continua)
3/4/2019 - 11:28
Povera terra mia
Testo di Pippo Marzulli
Povera terra mia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/4/2019 - 11:26
Percorsi:
Guerra alla Terra
La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)
Son nostri figli tutti i bambini
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/4/2019 - 10:57
Η μάνα του αντάρτη
Riccardo Venturi - Ρικάρντος Βεντούρης, 03-04-2019 10:21
LA MADRE DEL PARTIGIANO
(continua)
(continua)
3/4/2019 - 10:23
Τι θέλουν οι εχθροί μας
anonimo
Riccardo Venturi - Ρικάρντος Βεντούρης, Piacenza / 'Εν Πλακεντίᾳ, 02-04-2019 16:43
CHE VOGLIONO I NOSTRI NEMICI
(continua)
(continua)
2/4/2019 - 16:44
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1n2. Traduzione italiana della versione greca
1n2. Italian translation of the Greek version
1n2. Italian translation of the Greek version
Traduzione italiana / Μετέφρασε στα ιταλικά / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi - Ρικάρντος Βεντούρης, Piacenza / 'Εν Πλακεντίᾳ 02-04-2019 11:48
Riccardo Venturi - Ρικάρντος Βεντούρης, Piacenza / 'Εν Πλακεντίᾳ 02-04-2019 11:48
VÈNTI, PROCELLE
(continua)
(continua)
2/4/2019 - 11:49
Απόψε θα πλαγιάσουμε
anonimo
Riccardo Venturi - Ρικάρντος Βεντούρης, Piacenza / 'Εν Πλακεντίᾳ 02-04-2019 06:59
STANOTTE CI CORICHEREMO
(continua)
(continua)
2/4/2019 - 06:59
L'amore al potere
(2019)
Testo e musica di Luca Barbarossa
da "Personale"
Un vero e proprio inno alla pace e all'amore in romanesco!
Testo e musica di Luca Barbarossa
da "Personale"
Un vero e proprio inno alla pace e all'amore in romanesco!
Co' 'n sordo pe ogni lacrima che ho pianto
(continua)
(continua)
1/4/2019 - 21:58
Etranges étrangers
Traduzione italiana di Ivos Margoni (1929-2006)
Il Prévert di Prévert, cura e traduzione di Ivos Margoni e Franca Madonia, Feltrinelli Economica, 1a ed.1967, p, 143
STRANI STRANIERI
(continua)
(continua)
1/4/2019 - 19:50
Hoş geldin bebek
(traduzione Flavio Poltronieri)
BENVENUTO ALLA VITA, BAMBINO
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 1/4/2019 - 19:20
Το τραγούδι της αγροτιάς
anonimo
Riccardo Venturi - Ρικάρντος Βεντούρης, Piacenza / 'Εν Πλακεντίᾳ, 01-04-2019 19:13
CANZONE DEI CONTADINI [1]
(continua)
(continua)
1/4/2019 - 19:14
Benedetto
1977
BARI - «Quando ho saputo quello che era successo sono rimasto arrabbiato e allora ho trasformato la rabbia in note». Con queste parole pronunciate la sera del 28 novembre 2010 sul palco del Kursaal Santa Lucia di Bari, Enzo Del Re, presentò il suo brano dedicato a Benedetto Petrone. Una canzone, quella del cantastorie di Mola, rimasta inedita e che racconta con un ritmo lento e ipnotico la vita e l'assassinio dell'antifascista, ucciso a Bari il 28 novembre del 1977 e della cui scomparsa ricorre oggi il 37esimo anniversario.
‘Tu lottavi per la soluzione, dell'edilizia del tuo rione Benedetto, Benedetto, le case crollano nell'antico ghetto, ma i padroni non prendono alcun provvedimento, non parlano di risanamento”, canta Del Re, che in questo brano tenuto nel cassetto per tanti anni (lo scrisse subito dopo aver saputo dell'omicidio), parla anche della condizione di quartiere-ghetto in... (continua)
BARI - «Quando ho saputo quello che era successo sono rimasto arrabbiato e allora ho trasformato la rabbia in note». Con queste parole pronunciate la sera del 28 novembre 2010 sul palco del Kursaal Santa Lucia di Bari, Enzo Del Re, presentò il suo brano dedicato a Benedetto Petrone. Una canzone, quella del cantastorie di Mola, rimasta inedita e che racconta con un ritmo lento e ipnotico la vita e l'assassinio dell'antifascista, ucciso a Bari il 28 novembre del 1977 e della cui scomparsa ricorre oggi il 37esimo anniversario.
‘Tu lottavi per la soluzione, dell'edilizia del tuo rione Benedetto, Benedetto, le case crollano nell'antico ghetto, ma i padroni non prendono alcun provvedimento, non parlano di risanamento”, canta Del Re, che in questo brano tenuto nel cassetto per tanti anni (lo scrisse subito dopo aver saputo dell'omicidio), parla anche della condizione di quartiere-ghetto in... (continua)
Benedetto Benedetto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/4/2019 - 15:51
Canto d'addio
2019
singolo
“Medioevo Digitale“
Un brano politico, di denuncia, come spiega il cantante e autore dei testi, Alberto Visconti: «Siamo in ritardo di vent’anni, ma vent’anni fa avevamo tutti gli strumenti e le possibilità per affrontare i problemi che ci piovono addosso adesso. Per cattiva volontà non è stato fatto, c’era solo la volontà di zittire una generazione, la nostra, che ha comunque trovato il modo per esprimersi».
A corollario delle parole, dure, cantate da Visconti, un campione di Frank Zappa in polemica con il mondo discografico, e di un canto dell’Inferno dantesco recitato da Vittorio Gassman.
Il video è stato registrato a Challand-Saint-Victor, nei pressi della centrale di Isollaz, da Christian Tosi che mette in scena sul finale il rogo in cui morì Giordano Bruno, citato da Visconti.
Rievochiamo la figura di Giordano Bruno, bruciato sul rogo nel 1600 per aver professato... (continua)
singolo
“Medioevo Digitale“
Un brano politico, di denuncia, come spiega il cantante e autore dei testi, Alberto Visconti: «Siamo in ritardo di vent’anni, ma vent’anni fa avevamo tutti gli strumenti e le possibilità per affrontare i problemi che ci piovono addosso adesso. Per cattiva volontà non è stato fatto, c’era solo la volontà di zittire una generazione, la nostra, che ha comunque trovato il modo per esprimersi».
A corollario delle parole, dure, cantate da Visconti, un campione di Frank Zappa in polemica con il mondo discografico, e di un canto dell’Inferno dantesco recitato da Vittorio Gassman.
Il video è stato registrato a Challand-Saint-Victor, nei pressi della centrale di Isollaz, da Christian Tosi che mette in scena sul finale il rogo in cui morì Giordano Bruno, citato da Visconti.
Rievochiamo la figura di Giordano Bruno, bruciato sul rogo nel 1600 per aver professato... (continua)
Eravamo seduti scuotevamo la testa
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/4/2019 - 15:07
Palestina
2016
Oltre il muro - Vol. 0
Oltre il muro - Vol. 0
No non c’è più un rombo e crolla giù
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/4/2019 - 14:34
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Ho fatto un disegno
[2017]
Una canzone per il Rojava
[2018]
Fuego y corazon
liberamente tratto da una poesia di Abdullah "Apo" Öcalan, leader curdo, fondatore del PKK, in carcere in isolamento dal 2002
Una canzone per il Rojava
[2018]
Fuego y corazon
liberamente tratto da una poesia di Abdullah "Apo" Öcalan, leader curdo, fondatore del PKK, in carcere in isolamento dal 2002
Ho fatto un disegno per il mio paese
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/4/2019 - 14:12
Percorsi:
Dal Kurdistan
La nostra poesia è scritta con le lacrime
Una canzone per il Rojava (2017)
Nell’oscurità di anguste celle,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/4/2019 - 13:50
Percorsi:
Dal Kurdistan, Dalle galere del mondo
Karli Kayn Ormani
IN UN BOSCO DI BETULLE INNEVATE
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 31/3/2019 - 19:00
Vendemmia
2010
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle
Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (continua)
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle
Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (continua)
Ecco un'altra prosaica licenza
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/3/2019 - 18:04
Differenza di idee
2010
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle
Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (continua)
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle
Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (continua)
E cadono cadono le bianche faldelle
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/3/2019 - 17:45
Leg dein Ohr auf die Schiene der Geschichte
ammetto la mia anacronistica ignoranza, e non mi avventuro nella traduzione delle parti in inglese, le lascio alla buona volontà di altri
APPOGGIA L’ORECCHIO SULLA ROTAIA DELLA STORIA
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 31/3/2019 - 11:10
Auf den Tod eines Fußballspielers
SULLA MORTE DI UN CALCIATORE
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 30/3/2019 - 20:16
Ellerinde Pankartlar
10 ottobre 2015
Ellerinde Pankartlar
Abbiamo stampate negli occhi le immagini di donne e uomini che stanno cantando e ballando ad Ankara quando all’improvviso c’è la prima esplosione di questa ennesima strage di Stato in Turchia, di cui una genalogia si può leggere qui.
I manifestanti cantavano e ballavano Ellerinde Pankartlar, del famoso autore Ruhi Su, composta per commemorare le sanguinose celebrazioni del 1 maggio 1977 a Piazza Taksim, quando cecchini appartenenti all’estrema destra turca, in collaborazione con i servizi segreti, iniziarono a sparare sulla folla raccolta nella piazza. Almeno 37 persone vennero uccise ed oltre 200 ferite. Il Primo maggio 1977 fu un bagno di sangue che preannunciava il golpe del 1980.
Leggi il racconto che ne fa Sakine Cansiz – all’epoca incarcerata – nel suo libro Tutta la mia vita è stata una lotta.
Nel video circolato sabato scorso, quando la prima bomba esplode il gruppo sta per pronunciare la famosa strofa “questa piazza, la piazza di sangue”…
Ellerinde Pankartlar
Abbiamo stampate negli occhi le immagini di donne e uomini che stanno cantando e ballando ad Ankara quando all’improvviso c’è la prima esplosione di questa ennesima strage di Stato in Turchia, di cui una genalogia si può leggere qui.
I manifestanti cantavano e ballavano Ellerinde Pankartlar, del famoso autore Ruhi Su, composta per commemorare le sanguinose celebrazioni del 1 maggio 1977 a Piazza Taksim, quando cecchini appartenenti all’estrema destra turca, in collaborazione con i servizi segreti, iniziarono a sparare sulla folla raccolta nella piazza. Almeno 37 persone vennero uccise ed oltre 200 ferite. Il Primo maggio 1977 fu un bagno di sangue che preannunciava il golpe del 1980.
Leggi il racconto che ne fa Sakine Cansiz – all’epoca incarcerata – nel suo libro Tutta la mia vita è stata una lotta.
Nel video circolato sabato scorso, quando la prima bomba esplode il gruppo sta per pronunciare la famosa strofa “questa piazza, la piazza di sangue”…
CON LE BANDIERE IN MANO
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 29/3/2019 - 22:37
Montilla
anonimo
dal disco "The cat with the hat”
Lavinia Mancusi vox
Roberto Lagoa vox
Roberto Tenca cuatro
Franco Giacoia guitar
Tommy De Paola piano
Aldo Vigorito double bass
Roberto bastos congas
Hamid Drake drums
Lavinia Mancusi vox
Roberto Lagoa vox
Roberto Tenca cuatro
Franco Giacoia guitar
Tommy De Paola piano
Aldo Vigorito double bass
Roberto bastos congas
Hamid Drake drums
MONTILLA
(continua)
(continua)
28/3/2019 - 20:45
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Il dono