Ideal und Wirklichkeit
Versione italiana di Francesco Mazzocchi
IDEALE E REALTÀ
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 5/3/2022 - 20:13
Gegen den Krieg
versione dei Fonetica dall'album "Eppure"
La nuova guerra non è così nuova. Sappiamo bene che cos'è una guerra. Nel passato guardi ed impari per un presente vano di memoria
LA NUOVA GUERRA
(continua)
(continua)
inviata da Fabio Bello + Dq82 5/3/2022 - 18:13
Masters Of War
ITALIANO / ITALIAN [11] - Eliano Zigiotto
Sentite, oggi che abbiamo la guerra nel cuore dell'Europa, con l'invasione putiniana dell'Ucraina, sono andato a rivedermi "Masters of War" di Bob Dylan, con l'intenzione di cantarla in qualche manifestazione. Però avrei preferito trovare una versione in italiano, e ne ho pure trovata qualcuna, ma non so come cantarla, mi sembra un po' involuta...Insomma, ho provato a calarla giù io nel modo più consono a una cantata più facile e comprensibile per chi ascolta. Ve la mando, sperando di fare cosa gradita. Un cordiale saluto.
Sentite, oggi che abbiamo la guerra nel cuore dell'Europa, con l'invasione putiniana dell'Ucraina, sono andato a rivedermi "Masters of War" di Bob Dylan, con l'intenzione di cantarla in qualche manifestazione. Però avrei preferito trovare una versione in italiano, e ne ho pure trovata qualcuna, ma non so come cantarla, mi sembra un po' involuta...Insomma, ho provato a calarla giù io nel modo più consono a una cantata più facile e comprensibile per chi ascolta. Ve la mando, sperando di fare cosa gradita. Un cordiale saluto.
SIGNORI DELLA GUERRA
(continua)
(continua)
inviata da Eliano Zigiotto 5/3/2022 - 17:54
Babilonia
1982
Fiabe del Dopobomba
Fiabe del Dopobomba
Terra madre di poeti
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + Alberto Scotti 5/3/2022 - 11:58
Galera
1982
Fiabe del Dopobomba
Fiabe del Dopobomba
Bella prigione, prigione modello
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + Alberto Scotti 5/3/2022 - 11:54
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Cari Benpensanti
1982
Fiabe del Dopobomba
Fiabe del Dopobomba
Sono nato da pezzente
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + Alberto Scotti 5/3/2022 - 11:52
The Cat Came Back
Michele Mari – Voce e Banjo
Lorenzo Bertolini – Chitarra
Omar Ferlini – Chitarra e dum-badadùm-badadùm-babà
Michele Mari – Voce e Mandolino
Lorenzo Bertolini – Chitarra e Cori
Omar Ferlini – Organo
bankrobber
EL GAT L’È TURNÀ*
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/3/2022 - 10:37
Bankrobber
Michele Mari – Voce e Mandolino
Lorenzo Bertolini – Chitarra e Cori
Omar Ferlini – Organo
bankrobber
Me pader lü el rubàa le banche*
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/3/2022 - 10:31
Ninna nanna domani
1982
Fiabe del Dopobomba
Fiabe del Dopobomba
Dormi, bambino, che papà e mamma
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 5/3/2022 - 04:03
Sparami
(1997)
dall'album "Mondi Sommersi"
In mezzo a regine di cuori e altri brani francamente trascurabili del quarto album della "tetralogia degli elementi", i Litfiba tirarono fuori - non si sa come - questa autentica perla. Un grande pezzo che non so perché non avessimo inserito prima.
Stasera a Propaganda Live Pelù lo ha dedicato al popolo ucraino ma ha detto che originariamente era stato pensato per la Palestina.
dall'album "Mondi Sommersi"
In mezzo a regine di cuori e altri brani francamente trascurabili del quarto album della "tetralogia degli elementi", i Litfiba tirarono fuori - non si sa come - questa autentica perla. Un grande pezzo che non so perché non avessimo inserito prima.
Stasera a Propaganda Live Pelù lo ha dedicato al popolo ucraino ma ha detto che originariamente era stato pensato per la Palestina.
Scusami, il mondo è il gioco dei ricchi o no?
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 4/3/2022 - 23:47
I Martiri di Via Tibaldi
2020
Ho scritto questa canzone in memoria dei partigiani uccisi il 28 agosto 1944 in Via Tibaldi. I Martiri di Via Tibaldi. Albino Abico, Gianni Alippi, Bruno Clapiz, Maurizio Del Sale.
Abico, Alippi e Del Sale facevano parte di un gruppo costituitosi nella primavera del 1944 a Baggio. Successivamente i tre presero contatto con i Gap di Ruggero Brambilla (Nello) e trasportarono un carico d’armi in Val d’Ossola dove rimasero qualche giorno presso l’85a brigata d’assalto Garibaldi. Quando ridiscesero, con loro c’era anche Bruno Clapiz. In Milano formavano così il Gap distaccato della 85a brigata, in collegamento e alle dipendenze di Brambilla, con il compito di contribuire ad approvvigionare del necessario la brigata di montagna. Riportiamo, di seguito, la testimonianza, tratta dalle carte ANPI Provinciale di Milano, di un negoziante di Via Tibaldi che assistette a quel tragico episodio.... (continua)
Ho scritto questa canzone in memoria dei partigiani uccisi il 28 agosto 1944 in Via Tibaldi. I Martiri di Via Tibaldi. Albino Abico, Gianni Alippi, Bruno Clapiz, Maurizio Del Sale.
Abico, Alippi e Del Sale facevano parte di un gruppo costituitosi nella primavera del 1944 a Baggio. Successivamente i tre presero contatto con i Gap di Ruggero Brambilla (Nello) e trasportarono un carico d’armi in Val d’Ossola dove rimasero qualche giorno presso l’85a brigata d’assalto Garibaldi. Quando ridiscesero, con loro c’era anche Bruno Clapiz. In Milano formavano così il Gap distaccato della 85a brigata, in collegamento e alle dipendenze di Brambilla, con il compito di contribuire ad approvvigionare del necessario la brigata di montagna. Riportiamo, di seguito, la testimonianza, tratta dalle carte ANPI Provinciale di Milano, di un negoziante di Via Tibaldi che assistette a quel tragico episodio.... (continua)
via dalla vita dentro nella storia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2022 - 16:02
Мама, я не могу больше пить
Riccardo Venturi, 3-3-2022 22.51
Mamma, non posso più bere
(continua)
(continua)
3/3/2022 - 22:52
Слова растамана
Riccardo Venturi, 25-2 / 3-3-2022
Cinque o sei parole del traduttore. Per una piccola cronaca interna, questa era la canzone che stavo traducendo quando è scoppiata la guerra e le armate di Putin hanno invaso l'Ucraina. Sinceramente, non ci credevo; o meglio, non ci volevo credere e minimizzavo, stupidamente ironizzando persino. Mi sbagliavo. Ci si sbaglia sempre, di fronte a tali cose. La misteriosissima Donatella Leoni, appassionata contributrice di interessantissime canzoni “pop” russe chiosate con lapidari commenti, nonché autrice di simpatici e colossali “arrosti” nei suoi inserimenti -che obbligano il disgraziato amministratore a pigliare le sue pagine e rifarle di sana pianta- ci aveva spedito questo pezzo degli Akvarium, scritto da Boris Grebenšćikov nel 2004; gli Akvarium erano il gruppo “proprio” di Grebenšćikov, che aveva girato anche in mezzo ai Kino di Viktor Coj (Tsoi). ... (continua)
Cinque o sei parole del traduttore. Per una piccola cronaca interna, questa era la canzone che stavo traducendo quando è scoppiata la guerra e le armate di Putin hanno invaso l'Ucraina. Sinceramente, non ci credevo; o meglio, non ci volevo credere e minimizzavo, stupidamente ironizzando persino. Mi sbagliavo. Ci si sbaglia sempre, di fronte a tali cose. La misteriosissima Donatella Leoni, appassionata contributrice di interessantissime canzoni “pop” russe chiosate con lapidari commenti, nonché autrice di simpatici e colossali “arrosti” nei suoi inserimenti -che obbligano il disgraziato amministratore a pigliare le sue pagine e rifarle di sana pianta- ci aveva spedito questo pezzo degli Akvarium, scritto da Boris Grebenšćikov nel 2004; gli Akvarium erano il gruppo “proprio” di Grebenšćikov, che aveva girato anche in mezzo ai Kino di Viktor Coj (Tsoi). ... (continua)
Parole di un Rasta
(continua)
(continua)
3/3/2022 - 19:46
Buongiorno Shafi
2018
Buone nuove
Buone nuove
E il Karkadè ci sta nel the
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2022 - 17:04
La regola dello Scambia Bare
Lo Youtuber Bibbienese da sempre impegnato nel sociale, usa la metafora di un gioco di guerra per denunciare l'assurdità della mutua distruzione assicurata in un conflitto (Regola dello scambia bare). La melodia è ripresa dalla canzone la regola dell'amico di Max Pezzali.
No ma a combat arms fai fuori uno e muori, sempre!
(continua)
(continua)
inviata da gsg 3/3/2022 - 16:24
Das Gesetz
Ricorda molto quel che anni prima Rosa Luxemburg scriveva in «Die rote Fahne» (la bandiera rossa) del 18 novembre 1918, e che, a poche settimane dal suo assassinio, pare quasi un testamento morale:
Un dovere morale
Per le vittime politiche del vecchio dominio reazionario noi non volemmo alcuna «amnistia», alcuna grazia. Pretendemmo il nostro diritto a libertà, lotta e rivoluzione per quelle centinaia di persone leali e coraggiose, che languivano in penitenziari e carceri, perché sotto la dittatura della sciabola della banda di delinquenti imperialista lottavano per libertà del popolo, pace, socialismo. Ora esse sono tutte libere. Noi siamo nuovamente schierati, pronti alla lotta. Non gli arbitri coi loro complici borghesi ed il principe Max in testa ci hanno liberato, la rivoluzione proletaria ha fatto saltare le porte delle nostre casematte.
Ma un’altra categoria di tristi abitanti di... (continua)
Un dovere morale
Per le vittime politiche del vecchio dominio reazionario noi non volemmo alcuna «amnistia», alcuna grazia. Pretendemmo il nostro diritto a libertà, lotta e rivoluzione per quelle centinaia di persone leali e coraggiose, che languivano in penitenziari e carceri, perché sotto la dittatura della sciabola della banda di delinquenti imperialista lottavano per libertà del popolo, pace, socialismo. Ora esse sono tutte libere. Noi siamo nuovamente schierati, pronti alla lotta. Non gli arbitri coi loro complici borghesi ed il principe Max in testa ci hanno liberato, la rivoluzione proletaria ha fatto saltare le porte delle nostre casematte.
Ma un’altra categoria di tristi abitanti di... (continua)
LA LEGGE
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 3/3/2022 - 12:59
Il coraggio della rivoluzione
2018
Il coraggio della rivoluzione
Le ragazze ed i ragazzi hanno le idee ben chiare da sempre, ma forse ci manca il coraggio di ammettere che, una rivoluzione nel tempo presente, sia possibile. Partiamo da noi, dalle piccole cose, dalla quotidianità delle nostre scelte. Un desiderio che si fa canzone.
Il coraggio della rivoluzione
Le ragazze ed i ragazzi hanno le idee ben chiare da sempre, ma forse ci manca il coraggio di ammettere che, una rivoluzione nel tempo presente, sia possibile. Partiamo da noi, dalle piccole cose, dalla quotidianità delle nostre scelte. Un desiderio che si fa canzone.
La ragazza ha le idee ben chiare
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2022 - 12:57
Einigkeit und Recht und Freiheit
UNITÀ E GIUSTIZIA E LIBERTÀ
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 2/3/2022 - 19:59
La ballata del prigioniero
2019
Di muse, di specchi e d'altre assurde storie
Tratta da storie vere di abusi in divisa.
Di muse, di specchi e d'altre assurde storie
Tratta da storie vere di abusi in divisa.
D’azzurro risplende il cielo steso
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2022 - 13:15
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Romane Worq
2020
ROMANE WORQ
C’è una storia che lega con un filo invisibile Torino con l’Etiopia e con il rastafarianesimo giamaicano. E’ una storia che pochissimi conoscono e che ha come protagonista una bellissima principessa africana di nome Romane Worq. Era la figlia primogenita del Negus Hailè Selassiè, il Re dei Re, il Ras Tafari per i neri della Giamaica, che videro in lui il Messia liberatore che avrebbe riportato i figli degli schiavi nella loro Madre Africa. Romane era sposata con Merid Bayanè, comandante della resistenza etiope in prima linea contro i fascisti italiani che avevano occupato il suo paese con un’invasione feroce, che utilizzò in modo massiccio gas chimici e stermini di massa. Poco prima della caduta di Addis Abeba, il negus scelse l’esilio volontario in Inghilterra con buona parte della famiglia reale, ma la principessa Romane Worq decise di restare a combattere a fianco del... (continua)
ROMANE WORQ
C’è una storia che lega con un filo invisibile Torino con l’Etiopia e con il rastafarianesimo giamaicano. E’ una storia che pochissimi conoscono e che ha come protagonista una bellissima principessa africana di nome Romane Worq. Era la figlia primogenita del Negus Hailè Selassiè, il Re dei Re, il Ras Tafari per i neri della Giamaica, che videro in lui il Messia liberatore che avrebbe riportato i figli degli schiavi nella loro Madre Africa. Romane era sposata con Merid Bayanè, comandante della resistenza etiope in prima linea contro i fascisti italiani che avevano occupato il suo paese con un’invasione feroce, che utilizzò in modo massiccio gas chimici e stermini di massa. Poco prima della caduta di Addis Abeba, il negus scelse l’esilio volontario in Inghilterra con buona parte della famiglia reale, ma la principessa Romane Worq decise di restare a combattere a fianco del... (continua)
Tuo padre è l’Imperatore, si chiama Hailè Selassiè
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2022 - 13:10
Prigioniera senza paura
2020
ROMANE WORQ
C’è una storia che lega con un filo invisibile Torino con l’Etiopia e con il rastafarianesimo giamaicano. E’ una storia che pochissimi conoscono e che ha come protagonista una bellissima principessa africana di nome Romane Worq. Era la figlia primogenita del Negus Hailè Selassiè, il Re dei Re, il Ras Tafari per i neri della Giamaica, che videro in lui il Messia liberatore che avrebbe riportato i figli degli schiavi nella loro Madre Africa. Romane era sposata con Merid Bayanè, comandante della resistenza etiope in prima linea contro i fascisti italiani che avevano occupato il suo paese con un’invasione feroce, che utilizzò in modo massiccio gas chimici e stermini di massa. Poco prima della caduta di Addis Abeba, il negus scelse l’esilio volontario in Inghilterra con buona parte della famiglia reale, ma la principessa Romane Worq decise di restare a combattere a fianco del... (continua)
ROMANE WORQ
C’è una storia che lega con un filo invisibile Torino con l’Etiopia e con il rastafarianesimo giamaicano. E’ una storia che pochissimi conoscono e che ha come protagonista una bellissima principessa africana di nome Romane Worq. Era la figlia primogenita del Negus Hailè Selassiè, il Re dei Re, il Ras Tafari per i neri della Giamaica, che videro in lui il Messia liberatore che avrebbe riportato i figli degli schiavi nella loro Madre Africa. Romane era sposata con Merid Bayanè, comandante della resistenza etiope in prima linea contro i fascisti italiani che avevano occupato il suo paese con un’invasione feroce, che utilizzò in modo massiccio gas chimici e stermini di massa. Poco prima della caduta di Addis Abeba, il negus scelse l’esilio volontario in Inghilterra con buona parte della famiglia reale, ma la principessa Romane Worq decise di restare a combattere a fianco del... (continua)
Giornate intere
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2022 - 13:06
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Piazza Traini
2019
Ciao Darwin
Ciao Darwin
In “Piazza Traini” (ricordate tutti chi è Luca Traini, vero?) immagina un futuro distopico: è il 2050, la guerra non c’è più, Diego Fusaro è al terzo mandato come presidente del consiglio, la gente si ammassa sulla spiaggia di Corridonia (cittadina nei pressi di Macerata che, al momento, dista circa 30 chilometri dal mare…) ed è felice perché in giro non ci sono più negri e nemmeno un marocchino che è uno. È la pacificazione, il trionfo della razza caucasica, della superiorità dell’uomo bianco.
Che potrà continuare a vivere tra i suoi inni a Satana, la paura dell’Aids, il karaoke, il degrado, la messa la domenica, le mignotte, la depressione, l’amore eterno ma non troppo, la morte che viene da Orte, la cocaina. Già, uno stile di vita che il mondo ci invidia.
lultimovalterchiari
Che potrà continuare a vivere tra i suoi inni a Satana, la paura dell’Aids, il karaoke, il degrado, la messa la domenica, le mignotte, la depressione, l’amore eterno ma non troppo, la morte che viene da Orte, la cocaina. Già, uno stile di vita che il mondo ci invidia.
lultimovalterchiari
2050, vado al mare a Corridonia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2022 - 12:30
La luna di Kiev
Da Filastrocche in cielo e in terra (Einaudi, 1960, da cui si trascrive).
Musica di Mario Fontana per il Coro Calicantus
La luna di Kiev, la stessa che bagna Minsk Mosca Milano... eccola qui.
Musica di Mario Fontana per il Coro Calicantus
La luna di Kiev, la stessa che bagna Minsk Mosca Milano... eccola qui.
Chissà se la luna
(continua)
(continua)
inviata da L.L. 28/2/2022 - 14:18
Percorsi:
Guerre in Ucraina
C'eran ragazzi che, come loro, amavan Putin e Viktor Orbán
[27-2-2022]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
--> Gianni Morandi, Migliacci-Lusini-Morricone: C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
--> Gianni Morandi, Migliacci-Lusini-Morricone: C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
C'eran ragazzi
(continua)
(continua)
27/2/2022 - 20:58
Percorsi:
Guerre in Ucraina
Roda viva
interpretata dallo stesso Chico Buarque nell'album "Per un pugno di samba" del 1970 e nel 1983 da Mia Martini nell'album dal vivo "Miei compagni di viaggio".
ROTATIVA
(continua)
(continua)
27/2/2022 - 17:38
Drei Minuten Gehör!
TRE MINUTI D’ATTENZIONE!
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 26/2/2022 - 09:46
Notte a Cerano
Un giorno ti cercai
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 25/2/2022 - 15:49
Percorsi:
Contro il Nucleare
Ma il cuore no
Chi sta inquinando le acque dei fiumi?
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 25/2/2022 - 15:31
Nazi
(1981)
C'est disco
C'est disco
Adolf era vestito di grigio quella mattina
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/2/2022 - 16:54
Percorsi:
Campi di sterminio
85ª maledizione
1986
Osanna! L'angelo sterminatore
Osanna! L'angelo sterminatore
Maledetti siate, re di questo mondo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/2/2022 - 16:45
La ronda dei prigionieri
2001
Album: Psicopatia
Album: Psicopatia
Dal passato vedere il presente
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 24/2/2022 - 15:20
Pianeta terra
2000
Mojito FC
Mojito FC
E poi è successo davvero
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/2/2022 - 11:24
Percorsi:
Guerra alla Terra
Il diario di Agnese
Ispirato alle vicende partigiane di Elsa Oliva avvenute nella zona del Mottarone, tra il Lago maggiore e il Lago d'Orta, la canzone fa parte di un ricercato lavoro dell'autore nei confronti del mondo femminile.
Il diario di Agnese è sporco di terra
(continua)
(continua)
inviata da Pat 23/2/2022 - 18:36
Resistenza Anno Zero
Il testo è il saluto che un nonno ex-partigiano vuol lasciare alla propria nipotina. Un saluto che racchiude un sogno mai sopito. La determinazione a non dimenticare e a terminare un lavoro mai concluso.
Dedicato a Mirella Valli. Al sogno spezzato. a quell'idea che ancora vive che un sogno lo possiamo sempre (ri)conquistare.
Dedicato a Mirella Valli. Al sogno spezzato. a quell'idea che ancora vive che un sogno lo possiamo sempre (ri)conquistare.
Cerco le parole, per lasciare un saluto che
(continua)
(continua)
inviata da Pat 23/2/2022 - 18:29
Солдат
Riccardo Venturi, 21-2-2022 10:16
Due parole del traduttore. Stamani mi è giunta notizia che la canzone è stata fatta passare alla trasmissione “Guarda che Lune” di Radio Popolare, attribuita ai “Cinque Nizza” e presentata come una delle poche canzoni ucraine antimilitariste. La canzone, come opportunamente specificato nell'introduzione, è però in lingua russa e colgo l'occasione per specificare che ho conosciuto un certo numero di ucraini -tra i quali addirittura un prete di provata fede nazionalista- senza aver mai avuto la soddisfazione di sentir parlare in ucraino. Persino il prete nazionalista mi parlava in russo e confessava di non parlare ucraino praticamente mai; anche quando doveva dir messa per la comunità ucraina di sua competenza in una certa parrocchia di Firenze, la diceva in russo. Ad ogni modo, presumo che Radio Popolare abbia voluto trasmettere la canzone in occasione dell'attuale contigenza similbellica fra Russia e Ucraina, e quindi ne approfitto per fare una traduzione con qualche nota.
Due parole del traduttore. Stamani mi è giunta notizia che la canzone è stata fatta passare alla trasmissione “Guarda che Lune” di Radio Popolare, attribuita ai “Cinque Nizza” e presentata come una delle poche canzoni ucraine antimilitariste. La canzone, come opportunamente specificato nell'introduzione, è però in lingua russa e colgo l'occasione per specificare che ho conosciuto un certo numero di ucraini -tra i quali addirittura un prete di provata fede nazionalista- senza aver mai avuto la soddisfazione di sentir parlare in ucraino. Persino il prete nazionalista mi parlava in russo e confessava di non parlare ucraino praticamente mai; anche quando doveva dir messa per la comunità ucraina di sua competenza in una certa parrocchia di Firenze, la diceva in russo. Ad ogni modo, presumo che Radio Popolare abbia voluto trasmettere la canzone in occasione dell'attuale contigenza similbellica fra Russia e Ucraina, e quindi ne approfitto per fare una traduzione con qualche nota.
Soldato
(continua)
(continua)
21/2/2022 - 10:17
À ton nom (Incha'Allah)
IN NOME TUO (INCHA'ALLAH)
(continua)
(continua)
inviata da Daniel(e) Bellucci, Nizza, 20.02.2022 20/2/2022 - 21:21
Rosa Rossa
(2022)
Il brano è dedicato alla filosofa e attivista politica polacca Rosa Luxemburg, una delle figure femminili più importanti della storia contemporanea. Conosciuta come la Rosa Rossa, la Luxemburg fu una grande sostenitrice del socialismo rivoluzionario. Ha dedicato lunga parte della sua vita facendo battaglie contro il capitalismo e il militarismo.
Il videoclip che accompagna l’uscita del disco sviluppa il tema degli ideali antimilitaristi e dell’impegno sociale. Esso trasmette un messaggio di speranza, espresso simbolicamente da una rosa rossa, donata alle generazioni future.
Nel brano interpretato da Stefania Secci Rosa, si prende spunto da una lettera inviata dalla rivoluzionaria dal carcere di Breslavia nel dicembre 1917 e diretta a Sonja Liebknecht (moglie di Karl Liebknecht, suo compagno di partito). Parole da cui traspaiono le passioni vibranti della Luxemburg, che Secci... (continua)
Il brano è dedicato alla filosofa e attivista politica polacca Rosa Luxemburg, una delle figure femminili più importanti della storia contemporanea. Conosciuta come la Rosa Rossa, la Luxemburg fu una grande sostenitrice del socialismo rivoluzionario. Ha dedicato lunga parte della sua vita facendo battaglie contro il capitalismo e il militarismo.
Il videoclip che accompagna l’uscita del disco sviluppa il tema degli ideali antimilitaristi e dell’impegno sociale. Esso trasmette un messaggio di speranza, espresso simbolicamente da una rosa rossa, donata alle generazioni future.
Nel brano interpretato da Stefania Secci Rosa, si prende spunto da una lettera inviata dalla rivoluzionaria dal carcere di Breslavia nel dicembre 1917 e diretta a Sonja Liebknecht (moglie di Karl Liebknecht, suo compagno di partito). Parole da cui traspaiono le passioni vibranti della Luxemburg, che Secci... (continua)
Questo è il terzo Natale
(continua)
(continua)
19/2/2022 - 23:13
Odia
1983
Shockin' T.V. / Tiratura Limitata – Milano 1983
Shockin' T.V. / Tiratura Limitata – Milano 1983
Giubbe tutte uguali
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 19/2/2022 - 18:58
Disertare
1984
Non posso sopportare questa sporca situazione
Non posso sopportare questa sporca situazione
Disertare, disertare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 19/2/2022 - 16:07
Percorsi:
Disertori
El pueblo unido jamás será vencido
Se il popolo è unito
(continua)
inviata da Giuseppe Di Modugno 18/2/2022 - 16:39
Burattini in divisa con pistola
Incisa come Irah
Continuate a sparare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/2/2022 - 13:20
Cara burbetta
anonimo
Questa è la canzone che cantavano gli AUC (allievi ufficiali di complemento) di artiglieria, “ai miei tempi” (1983/84).
La canzone era molto simile a quelle cantate in tantissimi altri corpi, in tutti adattati alle proprie esperienze; per esempio, in fondo, invece dei nostri “quindici mesi” si può trovare “dodici mesi” o “dieci mesi” (anche se quest’ultima non permette il ritmo giusto), a seconda della durata della propria naja.
Qualcuno cantava con le bestemmie “al naturale”, la nostra versione era un po’ addolcita, la mia versione ancora di più.
Questa canzoni erano riportate solo a voce, e quindi si adattavano alle situazioni, e comunque un po’ cambiavano per tutti, quindi non ha troppo senso cercare quella “originale”, il che mi ha permesso di riportare la mia versione addolcita come se fosse quella vera.
Questo si sente anche dal fatto che nella parte finale manca una parte, che effettivamente... (continua)
La canzone era molto simile a quelle cantate in tantissimi altri corpi, in tutti adattati alle proprie esperienze; per esempio, in fondo, invece dei nostri “quindici mesi” si può trovare “dodici mesi” o “dieci mesi” (anche se quest’ultima non permette il ritmo giusto), a seconda della durata della propria naja.
Qualcuno cantava con le bestemmie “al naturale”, la nostra versione era un po’ addolcita, la mia versione ancora di più.
Questa canzoni erano riportate solo a voce, e quindi si adattavano alle situazioni, e comunque un po’ cambiavano per tutti, quindi non ha troppo senso cercare quella “originale”, il che mi ha permesso di riportare la mia versione addolcita come se fosse quella vera.
Questo si sente anche dal fatto che nella parte finale manca una parte, che effettivamente... (continua)
Caro pistrino
(continua)
(continua)
inviata da Gaspero Domenichini 17/2/2022 - 18:24
Mir ist heut’ so nach Tamerlan
OGGI MI SENTO COME TAMERLANO
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 17/2/2022 - 09:25
Cieli rossi sull'Europa
[1983]
Album: Split LP Contrazione / Franti
Album: Split LP Contrazione / Franti
Svegliato nel cuore della notte
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/2/2022 - 17:08
Die Trommel, oder Das Leibregiment
IL TAMBURO, O IL REGGIMENTO DELLA GUARDIA
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 16/2/2022 - 07:53
Revolutions-Rückblick (1)
SGUARDO INDIETRO ALLA RIVOLUZIONE (1919)
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inviata da Francesco Mazzocchi 15/2/2022 - 10:50
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