
Song of the Besieged

Riccardo Gullotta
CANZONE DEGLI ASSEDIATI (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 22/4/2025 - 12:11

Papa nero

(1997)
Che sia la volta buona che la profezia dei Pitura Freska si avvererà? Chissà se un papa dell'Africa nera dove ogni giorno c'è gente che si spara ci saprà insegnare qualcosa!
Con questo brano il gruppo di Marghera partecipò al Festival di Sanremo 1997, classificandosi al 16º posto.
Il testo si riferisce ad una profezia di Nostradamus, secondo la quale ci sarà un papa scuro di pelle che porterà alla fine del mondo.
Che sia la volta buona che la profezia dei Pitura Freska si avvererà? Chissà se un papa dell'Africa nera dove ogni giorno c'è gente che si spara ci saprà insegnare qualcosa!
Con questo brano il gruppo di Marghera partecipò al Festival di Sanremo 1997, classificandosi al 16º posto.
Il testo si riferisce ad una profezia di Nostradamus, secondo la quale ci sarà un papa scuro di pelle che porterà alla fine del mondo.
Abracadabra
(continua)
(continua)
21/4/2025 - 20:26

Angola Bound
anonimo
Questa canzone parla della difficile situazione di una persona sorpresa in possesso di droga e condannato praticamente all’ergastolo nel carcere di Angola in Louisiana. Mentre è detenuto sogna la liberta’ e si confronta con la realta’ di trovarsi in una prigione cosi’ tristemente famosa come Angola
Nota tradotta da Genius
Nota tradotta da Genius
Troppe mattine ho dovuto alzarmi presto
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 19/4/2025 - 19:13

Sylvia Plath

Album: Teatro d'ombre (2025)
Forse la canzone più smaccatamente politica dell'album “Teatro d’ombre”, in “Sylvia Plath” la tragica fine della poetessa e scrittrice americana, morta suicida all’età di trentun anni, si fa sineddoche della violenza esercitata dall’intero sistema a stelle e strisce dentro e fuori dai propri confini. Sylvia Plath ne è stata vittima, così come le popolazioni di tutti i Paesi bombardati dagli Stati Uniti e dai loro alleati a partire dal secondo dopoguerra in poi, alcuni dei quali vengono citati nei ritornelli: Corea, Vietnam, ex Jugoslavia, Siria, Libia, Afghanistan, Iraq…
C’è, inoltre, con la città di Rafah, un richiamo al genocidio ancora in corso dei palestinesi a opera di Israele, supportato dagli americani e non solo: praticamente tutto il mondo cosiddetto 'libero' ne è complice. La critica non si ferma, dunque, agli USA, ma abbraccia il cuore di tenebra... (continua)
Forse la canzone più smaccatamente politica dell'album “Teatro d’ombre”, in “Sylvia Plath” la tragica fine della poetessa e scrittrice americana, morta suicida all’età di trentun anni, si fa sineddoche della violenza esercitata dall’intero sistema a stelle e strisce dentro e fuori dai propri confini. Sylvia Plath ne è stata vittima, così come le popolazioni di tutti i Paesi bombardati dagli Stati Uniti e dai loro alleati a partire dal secondo dopoguerra in poi, alcuni dei quali vengono citati nei ritornelli: Corea, Vietnam, ex Jugoslavia, Siria, Libia, Afghanistan, Iraq…
C’è, inoltre, con la città di Rafah, un richiamo al genocidio ancora in corso dei palestinesi a opera di Israele, supportato dagli americani e non solo: praticamente tutto il mondo cosiddetto 'libero' ne è complice. La critica non si ferma, dunque, agli USA, ma abbraccia il cuore di tenebra... (continua)
È passato il temporale
(continua)
(continua)
inviata da Federica Orsi 19/4/2025 - 16:08


Bella Ciao
anonimo

2j. The “NPV” (New Partisan Version) on the 80th Anniversary of the Liberation of Italy [2025]
E una mattina mi sono alzato,
(continua)
(continua)
18/4/2025 - 17:32


La scelta

2012
La Scelta
La Scelta
Se è vero come dici, che siamo circondati, (continua)
inviata da Dq82 16/4/2025 - 10:02

Felici e salvi

Chi ha detto che il lavoro nobilita l’uomo
(continua)
(continua)
inviata da furfi 15/4/2025 - 17:34


Una storia partigiana

2025
Appunti Resistenti
Appunti Resistenti
Dalle belle città oggi assediate
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/4/2025 - 13:17

Il mio nemico

[2022]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Gioacchino Rosa Rosa
La canzone tocca con immagini semplici, ma a mio avviso efficaci, una delle contraddizioni del sacro che ha attraversato la Storia e che rimane purtroppo attuale.
Rudolf Otto scrisse nel 1917 Das Heilige /” Il sacro” in cui ha analizzato in profondità gli aspetti irrazionali del sacro. Nell’esaminare il senso del mistero come rapporto tra l’uomo con il “numinoso”, descrive i tre momenti costitutivi del sacro, il tremendum , il mysteriosum, il fascinosum. Le sue argomentazioni furono riprese anche dalla Scuola di Francoforte.
Com’era prevedibile il suo saggio sollevò una serie di critiche accese dato che tocca i centri nervosi delle religioni.
Fu tradotto in italiano da Ernesto Buonaiuti, eminente esponente del modernismo, scomunicato dalla Chiesa cattolica, antifascista senza riserve ( fu tra i 18 cattedratici su 1.251 che rifiutarono di aderire al Giuramento di fedeltà al fascismo). [Riccardo Gullotta]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Gioacchino Rosa Rosa
La canzone tocca con immagini semplici, ma a mio avviso efficaci, una delle contraddizioni del sacro che ha attraversato la Storia e che rimane purtroppo attuale.
Rudolf Otto scrisse nel 1917 Das Heilige /” Il sacro” in cui ha analizzato in profondità gli aspetti irrazionali del sacro. Nell’esaminare il senso del mistero come rapporto tra l’uomo con il “numinoso”, descrive i tre momenti costitutivi del sacro, il tremendum , il mysteriosum, il fascinosum. Le sue argomentazioni furono riprese anche dalla Scuola di Francoforte.
Com’era prevedibile il suo saggio sollevò una serie di critiche accese dato che tocca i centri nervosi delle religioni.
Fu tradotto in italiano da Ernesto Buonaiuti, eminente esponente del modernismo, scomunicato dalla Chiesa cattolica, antifascista senza riserve ( fu tra i 18 cattedratici su 1.251 che rifiutarono di aderire al Giuramento di fedeltà al fascismo). [Riccardo Gullotta]
Il mio nemico ha il mio stesso Dio
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 15/4/2025 - 13:10

The Trump Deportation Song

Riccardo Gullotta
CANZONE DI TRUMP SULLA DEPORTAZIONE (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 14/4/2025 - 19:17

Figlio dell'Africa
Marlo, figlio dell’Africa, aveva la passione del blues,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/4/2025 - 11:22

Discendenza (Il tempo della Scelta)

2025
La scelta

Chiude l’album la canzone forse più personale Discendenza – Il tempo della scelta in cui è l’autrice a dichiarare il senso dell’intero percorso e dunque il proprio impegno nell’adesione a quei valori nati ottant’anni fa dei quali si è eredi, e verso i quali si ha una responsabilità: farne comprendere il valore per un futuro in cui ognuno possa scegliere ogni giorno da che parte stare. Sull’esempio di Sandro Pertini, il cui pensiero lampante sul fascismo, di censura delle libertà, viene riportato a corredo del testo.
Patria indipendente.it
La scelta

Chiude l’album la canzone forse più personale Discendenza – Il tempo della scelta in cui è l’autrice a dichiarare il senso dell’intero percorso e dunque il proprio impegno nell’adesione a quei valori nati ottant’anni fa dei quali si è eredi, e verso i quali si ha una responsabilità: farne comprendere il valore per un futuro in cui ognuno possa scegliere ogni giorno da che parte stare. Sull’esempio di Sandro Pertini, il cui pensiero lampante sul fascismo, di censura delle libertà, viene riportato a corredo del testo.
Patria indipendente.it
È stato l'anno del dolore, è stato il tempo della scelta (continua)
inviata da Dq82 14/4/2025 - 11:06


Se tu sapessi mamma
anonimo

Se tu sapess' o mamma
(continua)
(continua)
inviata da Pardo Fornaciari 13/4/2025 - 17:03


Bella Ciao
anonimo

3f. La Bella Ciao interpretata da Claudio Villa (1975)
Nel 1975 Claudio Villa incide un 45 giri con Bella Ciao e Bandiera Rossa. In questa versione ci sono diverse varianti e tre strofe inedite rispetto alla versione standard.
Nel 1975 Claudio Villa incide un 45 giri con Bella Ciao e Bandiera Rossa. In questa versione ci sono diverse varianti e tre strofe inedite rispetto alla versione standard.
BELLA CIAO
(continua)
(continua)
13/4/2025 - 11:03


Le boulevard du temps qui passe
Versione italiana di Fausto Amodei interpretata da Carlo Pestelli in "Oiseaux de passage. Carlo Pestelli canta Georges Brassens tradotto da Fausto Amodei" (2023)

IL VIALE DEL TEMPO CHE PASSA
(continua)
(continua)
12/4/2025 - 14:58

100 fiori

(2024)
Album: Oltre
Album: Oltre
Se anche la pace la facciamo con le bombe
(continua)
(continua)
inviata da furfi 12/4/2025 - 13:15


O Gorizia, tu sei maledetta
anonimo

questa versione si può ascoltare in Canzoni e Grande Guerra - Archivio Cesare Bermani
informatore: Oreste Ronfani, nato nel 1896, pensionato, iscritto al Partito Comunista Italiano dal periodo della seconda guerra (iscritto dapprima al PC algerino). Nato a Novara, fu fatto prigioniero durante la prima guerra mondiale. Era aviatore
registrata nel 1963 a Novara, Circolo operaio XXV aprile
codice identificativo: CeB/np02_A20
Si veda la schedatura
informatore: Oreste Ronfani, nato nel 1896, pensionato, iscritto al Partito Comunista Italiano dal periodo della seconda guerra (iscritto dapprima al PC algerino). Nato a Novara, fu fatto prigioniero durante la prima guerra mondiale. Era aviatore
registrata nel 1963 a Novara, Circolo operaio XXV aprile
codice identificativo: CeB/np02_A20
Si veda la schedatura
OH GORIZIA, TU SEI MALEDETTA
(continua)
(continua)
10/4/2025 - 23:33

La protesta

2025
La scelta

Alle Madres de Plaza de Mayo che perdettero i loro cari, vittime della violenza della dittatura militare argentina è dedicata La protesta. In particolare a Vera Vigevani Jarach, portavoce dell’associazione delle madri dei desaparecidos che ebbe una vita stravolta dalla violenza criminale fascista: con la sua famiglia a dieci anni dovette trasferirsi in Sudamerica per sfuggire alle leggi razziali e in Argentina, tempo dopo perse la figlia a causa della dittatura militare che oppresse il paese per lunghi anni. La protesta è lo strazio di una generazione il cui sacrificio non va dimenticato e la cui memoria pesa sul presente: trentamila fantasmi sono potenti e rumorosi. Destini senza ritorni, matite spezzate senza traccia né gloria, ragazzi torturati, fosse senza nome, ma anche dignità sono parole che pesano e si fanno eco nella voce della cantautrice fiorentina di sangue partenopeo-croato Sara Rados.
Patria indipendente.it
La scelta

Alle Madres de Plaza de Mayo che perdettero i loro cari, vittime della violenza della dittatura militare argentina è dedicata La protesta. In particolare a Vera Vigevani Jarach, portavoce dell’associazione delle madri dei desaparecidos che ebbe una vita stravolta dalla violenza criminale fascista: con la sua famiglia a dieci anni dovette trasferirsi in Sudamerica per sfuggire alle leggi razziali e in Argentina, tempo dopo perse la figlia a causa della dittatura militare che oppresse il paese per lunghi anni. La protesta è lo strazio di una generazione il cui sacrificio non va dimenticato e la cui memoria pesa sul presente: trentamila fantasmi sono potenti e rumorosi. Destini senza ritorni, matite spezzate senza traccia né gloria, ragazzi torturati, fosse senza nome, ma anche dignità sono parole che pesano e si fanno eco nella voce della cantautrice fiorentina di sangue partenopeo-croato Sara Rados.
Patria indipendente.it
Sventolavano le bandiere sulla piazza rossa come il fuoco,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 10/4/2025 - 19:52

Quel giorno di settembre

2025
La scelta

Non manca il Cile, la cui vicenda politica è richiamata dalla canzone Quel giorno di settembre, uno dei pezzi più suggestivi dell’album.
“Quel giorno di settembre è veramente una follia perché è una canzone solo vocale, per i giovani di oggi potrebbe essere quasi rappata, ma non lo è, è una canzone a cappella a tre voci con due grandi voci, Anna Maria Castelli e Anna Granata, ed è dedicata a Victor Jara, uno dei più grandi artisti della rivoluzione culturale cilena, brutalmente torturato e ucciso dei militari di Augusto Pinochet”.
Una canzone dal forte impatto, che sceglie il silenzio di ogni strumento in favore della voce. Come nel silenzio si spense la voce di Victor Jara che si era levata a cantare la protesta e fu messa a tacere, mentre le sue mani furono spezzate perché anche la chitarra restasse muta.
Patria indipendente.it
La scelta

Non manca il Cile, la cui vicenda politica è richiamata dalla canzone Quel giorno di settembre, uno dei pezzi più suggestivi dell’album.
“Quel giorno di settembre è veramente una follia perché è una canzone solo vocale, per i giovani di oggi potrebbe essere quasi rappata, ma non lo è, è una canzone a cappella a tre voci con due grandi voci, Anna Maria Castelli e Anna Granata, ed è dedicata a Victor Jara, uno dei più grandi artisti della rivoluzione culturale cilena, brutalmente torturato e ucciso dei militari di Augusto Pinochet”.
Una canzone dal forte impatto, che sceglie il silenzio di ogni strumento in favore della voce. Come nel silenzio si spense la voce di Victor Jara che si era levata a cantare la protesta e fu messa a tacere, mentre le sue mani furono spezzate perché anche la chitarra restasse muta.
Patria indipendente.it
Al secondo piano quel giorno di settembre
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/4/2025 - 12:00
Percorsi:
Víctor Jara

La strada di Berto

2025
La scelta

Dalla stessa raccolta da cui è tratto Silenzio e cammino, è tratto il testo “Cantata per la morte di Berto” scritto da Raffaello Ramat, partigiano docente di letteratura all’Università di Firenze che durante la Liberazione della città assistette alla morte di Alberto Casini dell’Antella per mano di un cecchino, franco tiratore al soldo di Alessandro Pavolini, fondatore delle Brigate Nere. Il testo, messo in musica da Fuochi ed Ettore Bonafé è diventato La strada di Berto. Alberto, il cui passo sicuro di capopattuglia si appoggia al ritmo delle percussioni, del cajon bongò, del cowbell, dei piatti, trascinato dall’organetto del Maestro Riccardo Tesi, sulla strada da percorrere ha lasciato le sue orme.
Patria indipendente.it
La scelta

Dalla stessa raccolta da cui è tratto Silenzio e cammino, è tratto il testo “Cantata per la morte di Berto” scritto da Raffaello Ramat, partigiano docente di letteratura all’Università di Firenze che durante la Liberazione della città assistette alla morte di Alberto Casini dell’Antella per mano di un cecchino, franco tiratore al soldo di Alessandro Pavolini, fondatore delle Brigate Nere. Il testo, messo in musica da Fuochi ed Ettore Bonafé è diventato La strada di Berto. Alberto, il cui passo sicuro di capopattuglia si appoggia al ritmo delle percussioni, del cajon bongò, del cowbell, dei piatti, trascinato dall’organetto del Maestro Riccardo Tesi, sulla strada da percorrere ha lasciato le sue orme.
Patria indipendente.it
Al casone dei ferroviari, ragazzi, seguitano a sparare. Nonno c'è riuscito ieri, ma oggi li dobbiamo scovare.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/4/2025 - 11:35

Acqua che scorre

2025
Libertà negli occhi
feat. Emma Nolde
“Acqua che scorre” è un brano che va ascoltato più volte, con attenzione, è un inno ambientalista che non urla, ma s’insinua sotto la pelle.
Libertà negli occhi
feat. Emma Nolde
“Acqua che scorre” è un brano che va ascoltato più volte, con attenzione, è un inno ambientalista che non urla, ma s’insinua sotto la pelle.
Acqua che scorre sole che sorge
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/4/2025 - 11:05
Percorsi:
Guerra alla Terra

Silenzio e cammino

2025
La scelta

E così nella canzone “Silenzio e cammino” (musica di Fuochi e Francesco Frank Cusumano) scopriamo le parole crude ma ardimentose di Carlo Coccioli, scrittore livornese, comandante della 3ª Brigata Rosselli, catturato dai tedeschi, incarcerato e liberato dai gappisti che infine collaborò con gli Alleati. Il testo con titolo “Cantilena del comandante” – un incoraggiamento a proseguire il cammino e la lotta necessaria, perché Ci hanno spezzato la patria, capite compagni, la patria, appuntava – proviene dalla raccolta “11 agosto. Scritti partigiani” pubblicata dal Comitato Regionale Toscano dell’Anpi nell’agosto ’45. E proprio per la sua intensità richiede in più parti di essere declamato da una voce che possa incidere le parole, come quella di Chiara Riondino, il cui recitato si alterna al cantato più lirico della Fuochi, in un avvicendarsi tra luce e buio, desolazione e speranza.
Patria indipendente.it
La scelta

E così nella canzone “Silenzio e cammino” (musica di Fuochi e Francesco Frank Cusumano) scopriamo le parole crude ma ardimentose di Carlo Coccioli, scrittore livornese, comandante della 3ª Brigata Rosselli, catturato dai tedeschi, incarcerato e liberato dai gappisti che infine collaborò con gli Alleati. Il testo con titolo “Cantilena del comandante” – un incoraggiamento a proseguire il cammino e la lotta necessaria, perché Ci hanno spezzato la patria, capite compagni, la patria, appuntava – proviene dalla raccolta “11 agosto. Scritti partigiani” pubblicata dal Comitato Regionale Toscano dell’Anpi nell’agosto ’45. E proprio per la sua intensità richiede in più parti di essere declamato da una voce che possa incidere le parole, come quella di Chiara Riondino, il cui recitato si alterna al cantato più lirico della Fuochi, in un avvicendarsi tra luce e buio, desolazione e speranza.
Patria indipendente.it
Avanti ragazzi, la notte è già scura, partiamo per l'avventura.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/4/2025 - 10:10

Il mio testamento

2025
La scelta

Il mio testamento, interpretata in duetto con la Fuochi da un solido Alberto Morselli fa rivivere Piero Calamandrei a cui la canzone è dedicata. Grande scrittore fiorentino, politico antifascista tra i fondatori del Partito d’Azione e tra i fautori della Costituzione repubblicana, fu anche tra le firme più prestigiose agli esordi di Patria Indipendente, qui è immaginato come autore di un testamento scritto nel vento, un canto sulla memoria che possa farsi futuro e sul sangue dei partigiani, concime per seminare speranza e giustizia.
Patria indipendente.it
La scelta

Il mio testamento, interpretata in duetto con la Fuochi da un solido Alberto Morselli fa rivivere Piero Calamandrei a cui la canzone è dedicata. Grande scrittore fiorentino, politico antifascista tra i fondatori del Partito d’Azione e tra i fautori della Costituzione repubblicana, fu anche tra le firme più prestigiose agli esordi di Patria Indipendente, qui è immaginato come autore di un testamento scritto nel vento, un canto sulla memoria che possa farsi futuro e sul sangue dei partigiani, concime per seminare speranza e giustizia.
Patria indipendente.it
Il sole mi fa male, brucia nell'arsura Troverò sollievo solo col tempo dell'uva matura
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/4/2025 - 09:59

Tutti quanti mi chiamano Passione

2025
La scelta
“Il 31 maggio 2024 – spiega Fuochi – è uscito in anteprima Tutti quanti mi chiamano passione. Questo perché ho voluto creare un ponte che collegasse il 2024-2025 e il 1944-1945 e ricordare così Firenze liberata nel ’44 come Roma, insieme agli 80 anni della Resistenza che cadono in questo 2025. La canzone, infatti, è stata presentata contemporaneamente proprio a Firenze e a Roma. La protagonista di Tutti quanti mi chiamano Passione è Maria Teresa Regard, una delle gappiste della Resistenza romana”.
Combattente, Medaglia d’Argento al Valor Militare, a lei, che durante la guerra partigiana conobbe e poi sposò Franco Calamandrei, figlio di Piero Calamandrei, e a Lydia Buticchi Franceschi, altra combattente, è dedicata la canzone. Alla Regard, ma a tutte le donne che presero parte alla Resistenza, Fuochi restituisce la voce, una voce intransigente che fa dire loro, nonostante... (continua)
La scelta
“Il 31 maggio 2024 – spiega Fuochi – è uscito in anteprima Tutti quanti mi chiamano passione. Questo perché ho voluto creare un ponte che collegasse il 2024-2025 e il 1944-1945 e ricordare così Firenze liberata nel ’44 come Roma, insieme agli 80 anni della Resistenza che cadono in questo 2025. La canzone, infatti, è stata presentata contemporaneamente proprio a Firenze e a Roma. La protagonista di Tutti quanti mi chiamano Passione è Maria Teresa Regard, una delle gappiste della Resistenza romana”.
Combattente, Medaglia d’Argento al Valor Militare, a lei, che durante la guerra partigiana conobbe e poi sposò Franco Calamandrei, figlio di Piero Calamandrei, e a Lydia Buticchi Franceschi, altra combattente, è dedicata la canzone. Alla Regard, ma a tutte le donne che presero parte alla Resistenza, Fuochi restituisce la voce, una voce intransigente che fa dire loro, nonostante... (continua)
Tutti quanti mi chiamano passione,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/4/2025 - 09:44


Dreadful Memories

Ricordiamo che anche se molto più giovane Sarah Ogan Gunning era sorellastra di Aunt Molly Jackson
RICORDI TREMENDI
(continua)
(continua)
6/4/2025 - 09:58


Bisagno

Testo di Edoardo Tincani
Musica di Gabriele Chiodo e Lookin4
“Bisagno” è il nome di battaglia di Aldo Gastaldi, che nasce a Granarolo (Genova) il 17 settembre 1921. Il ragazzo ama l’attività fisica e preferisce la solitudine della montagna al chiasso della città. Aldo matura una fede cristiana coerente e profonda, messa a dura prova quando i giovani universitari classe 1921 devono partire "volontari" per la guerra. Gastaldi svolge il servizio militare nel Genio, prima come soldato semplice, poi come caporale, sergente e infine come ufficiale. Subito dopo l’armistizio decide di salire in montagna e con alcuni altri “ribelli” e dà vita alla formazione che prenderà il nome di Divisione Cichero, l’unica in Italia a dotarsi di un “codice morale” che sancisce severe norme comportamentali.
Medaglia d’oro al Valor Militare e "primo partigiano d’Italia", muore il 21 maggio 1945 all’età di 23 anni... (continua)
Musica di Gabriele Chiodo e Lookin4
“Bisagno” è il nome di battaglia di Aldo Gastaldi, che nasce a Granarolo (Genova) il 17 settembre 1921. Il ragazzo ama l’attività fisica e preferisce la solitudine della montagna al chiasso della città. Aldo matura una fede cristiana coerente e profonda, messa a dura prova quando i giovani universitari classe 1921 devono partire "volontari" per la guerra. Gastaldi svolge il servizio militare nel Genio, prima come soldato semplice, poi come caporale, sergente e infine come ufficiale. Subito dopo l’armistizio decide di salire in montagna e con alcuni altri “ribelli” e dà vita alla formazione che prenderà il nome di Divisione Cichero, l’unica in Italia a dotarsi di un “codice morale” che sancisce severe norme comportamentali.
Medaglia d’oro al Valor Militare e "primo partigiano d’Italia", muore il 21 maggio 1945 all’età di 23 anni... (continua)
Ha vent’anni il comandante,
(continua)
(continua)
inviata da Gabriele Chiodo 3/4/2025 - 11:27

La paroisse de Prêchi-Prêcha

Riccardo Venturi, 3-4-2025 11:19
La parrocchia di Predica-Bla-Bla
(continua)
(continua)
3/4/2025 - 11:22

La morte va di moda

Ho visto un uomo che moriva per amore
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 3/4/2025 - 02:34

Periodo ipotetico

(2024)
Brano di Poetry Slam recitato a volte anche sopra una musica (ad esempio recentemente accompagnata da Anna Castiglia)
Brano di Poetry Slam recitato a volte anche sopra una musica (ad esempio recentemente accompagnata da Anna Castiglia)
Però insomma questo testo sì parla di Resistenza
(continua)
(continua)
2/4/2025 - 21:59

Baionetta

2024
Amorabilia
La quinta canzone di Amorabilia si intitola “Baionetta” è la storia di un cuore e di una parola che dal petto di un soldato, per evitare di essere trafitti, si spostano così velocemente da uscirgli dalla bocca.
Il cuore fuoriesce, ma la parola rimane sulle labbra.
Un’infermiera e un medico dagli occhi acerbi, non sanno cosa fare per salvare il soldato.
Il medico piange e una sua lacrima protegge il cuore, nasce così un canto d’amore e il cuore e la parola finalmente tornano ad essere una cosa sola.
Questa è una canzone contro la guerra ispirata al nonno materno di Paolo, Raffaele Acanfora, dedicata a Miry e a Giuliano, i suoi genitori, che senza quel colpo di baionetta non si sarebbero mai incontrati.
Questo è il primo dei quattro brani di Amorabilia suonati in trio con Susanna Roncallo alla chitarra e Simona Colonna al violoncello.
Amorabilia
La quinta canzone di Amorabilia si intitola “Baionetta” è la storia di un cuore e di una parola che dal petto di un soldato, per evitare di essere trafitti, si spostano così velocemente da uscirgli dalla bocca.
Il cuore fuoriesce, ma la parola rimane sulle labbra.
Un’infermiera e un medico dagli occhi acerbi, non sanno cosa fare per salvare il soldato.
Il medico piange e una sua lacrima protegge il cuore, nasce così un canto d’amore e il cuore e la parola finalmente tornano ad essere una cosa sola.
Questa è una canzone contro la guerra ispirata al nonno materno di Paolo, Raffaele Acanfora, dedicata a Miry e a Giuliano, i suoi genitori, che senza quel colpo di baionetta non si sarebbero mai incontrati.
Questo è il primo dei quattro brani di Amorabilia suonati in trio con Susanna Roncallo alla chitarra e Simona Colonna al violoncello.
Raffaele ha una ferita, il petto insanguinato,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/4/2025 - 18:28
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra

Il gorgo del Belbo

Il gorgo del Belbo
omaggio a Beppe Fenoglio
Nell'ottantesimo della LIBERAZIONE faccio omaggio a Beppe Fenoglio che ha dedicato tanti racconti e libri alla Resistenza. Ho scelto un breve ma intenso racconto : Il gorgo del 1954 che in sole due pagine fa un quadro familiare rurale nelle Langhe teatro della resistenza.
Il protagonista è un bambino l’unico a rendersi conto che il «padre», provato dalla malora, la malattia di una figlia, l’incertezza per la sorte di un figlio in Abissinia, «si decise per il gorgo». E prova a fermarlo rincorrendolo quando questi decide di dirigersi al Belbo «a voltare quelle fascine che m’hanno preso la pioggia» (TRA, p. 304).
Il tema del gorgo è presente in tantissimi libri di Fenoglio, da "Il Partigiano Johnny" (...la ramaglia scarnificata non saltava più… Johnny e Fred si sollevarono e marciarono su per l’acqua diaccia e come anicizzata, su verso dove... (continua)
omaggio a Beppe Fenoglio
Nell'ottantesimo della LIBERAZIONE faccio omaggio a Beppe Fenoglio che ha dedicato tanti racconti e libri alla Resistenza. Ho scelto un breve ma intenso racconto : Il gorgo del 1954 che in sole due pagine fa un quadro familiare rurale nelle Langhe teatro della resistenza.
Il protagonista è un bambino l’unico a rendersi conto che il «padre», provato dalla malora, la malattia di una figlia, l’incertezza per la sorte di un figlio in Abissinia, «si decise per il gorgo». E prova a fermarlo rincorrendolo quando questi decide di dirigersi al Belbo «a voltare quelle fascine che m’hanno preso la pioggia» (TRA, p. 304).
Il tema del gorgo è presente in tantissimi libri di Fenoglio, da "Il Partigiano Johnny" (...la ramaglia scarnificata non saltava più… Johnny e Fred si sollevarono e marciarono su per l’acqua diaccia e come anicizzata, su verso dove... (continua)
Io ero l’ultimo di una famiglia grossa
(continua)
(continua)
inviata da Paolo Rizzi 1/4/2025 - 17:30

Mediterraneo

2025
Natura morta
Natura morta
Sopra un mare calmo costellato di galee (continua)
inviata da Dq82 31/3/2025 - 17:34

68'linin Türküsü

Riccardo Gullotta
BALLATA DI QUELLI DEL ‘68 (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 31/3/2025 - 13:23

Se pensiamo

[1968]
Album / Albumi: Si cerca di dire
Album / Albumi: Si cerca di dire
Se pensiamo che nel mondo
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 30/3/2025 - 20:52

Il mio superpotere

2025
Fandango
Una canzone, a mo' di filastrocca, come tante della Bandabardò che invita a non inseguire falsi miti, ospite un coro di bambini, il JJ Choir, a far vibrare il messaggio di rivolta sì, ma attraverso le idee
Fandango
Una canzone, a mo' di filastrocca, come tante della Bandabardò che invita a non inseguire falsi miti, ospite un coro di bambini, il JJ Choir, a far vibrare il messaggio di rivolta sì, ma attraverso le idee
Il mio superpotere è solo nel cervello,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 30/3/2025 - 20:04

Nessun pianeta B
Hai mai pensato di guardare il mondo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 30/3/2025 - 19:59
Percorsi:
Guerra alla Terra

Il fascista

[1968]
Album / Albumi: Si cerca di dire
Album / Albumi: Si cerca di dire
Tant'anni or sono, mi sentivo un po' fascista
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 30/3/2025 - 19:50

Uomo nero

Stokely Carmichael, leader del Black Power
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 30/3/2025 - 19:28

Praga

Una mattina, il 21 agosto 1968, un popolo intero venne privato del suo bene più prezioso.
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 30/3/2025 - 19:20
Percorsi:
Primavera di Praga 1968

Non Si Può Fermare

2025
Canzoni per anni spietati
L’album si chiude con Non si può fermare, che canta Drigo. È una canzone nata durante il lockdown, periodo in cui Drigo sentiva chiaramente che non era il caso di scrivere nulla, avvertendo fortemente il peso del dramma che stavamo vivendo. Una volta finito, se fosse mai finito, avremmo voluto rimuoverlo e non pensarci mai più. Ma qualcosa scavava dentro e questa sensazione arrivava soprattutto quando si avvicinava la bella stagione e sapevamo tutti che, arrivato il bel tempo, saremmo potuti uscire. Si viveva l’attesa dell’estate come qualcosa di enormemente prezioso, una cosa che fino a qualche mese prima davamo semplicemente per scontato. Questa ineluttabilità delle stagioni che cambiano, della Terra che continua la propria esistenza, al di là degli errori, delle cose che l’umanità riesce a fare, ci mette a contatto con la sensazione di grandezza che... (continua)
Canzoni per anni spietati
L’album si chiude con Non si può fermare, che canta Drigo. È una canzone nata durante il lockdown, periodo in cui Drigo sentiva chiaramente che non era il caso di scrivere nulla, avvertendo fortemente il peso del dramma che stavamo vivendo. Una volta finito, se fosse mai finito, avremmo voluto rimuoverlo e non pensarci mai più. Ma qualcosa scavava dentro e questa sensazione arrivava soprattutto quando si avvicinava la bella stagione e sapevamo tutti che, arrivato il bel tempo, saremmo potuti uscire. Si viveva l’attesa dell’estate come qualcosa di enormemente prezioso, una cosa che fino a qualche mese prima davamo semplicemente per scontato. Questa ineluttabilità delle stagioni che cambiano, della Terra che continua la propria esistenza, al di là degli errori, delle cose che l’umanità riesce a fare, ci mette a contatto con la sensazione di grandezza che... (continua)
E ritorna l'estate
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/3/2025 - 15:18
Percorsi:
2020-2023: Canzoniere del COVID-19

Dov’è che abbiamo sbagliato

2025
Canzoni per anni spietati

Uno dei pezzi più rock che ci sono nell’album. In questo brano cerchiamo di fare un’analisi di pregi e difetti della nostra generazione. Vedendo i risultati nella realtà di oggi, viene da pensare che da qualche parte abbiamo sbagliato. La nostra generazione fondamentalmente ha prodotto ben poche cose rilevanti per l’andamento del mondo e ce ne vogliamo prendere la responsabilità.
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Canzoni per anni spietati

Uno dei pezzi più rock che ci sono nell’album. In questo brano cerchiamo di fare un’analisi di pregi e difetti della nostra generazione. Vedendo i risultati nella realtà di oggi, viene da pensare che da qualche parte abbiamo sbagliato. La nostra generazione fondamentalmente ha prodotto ben poche cose rilevanti per l’andamento del mondo e ce ne vogliamo prendere la responsabilità.
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Il trucco delle canzoni, in fondo è tutto qua (continua)
inviata da Dq82 29/3/2025 - 11:24

Ama o lascia stare

2025
Canzoni per anni spietati

Un brano che a livello di groove ci ha dato subito grandi soddisfazioni. Tra l’altro c’è anche uno special che è molto funky e quindi abbiamo goduto nell’arrangiarlo perché ha un sound molto Negrita di un certo periodo. In questo brano diciamo che, se l’alternativa ad amare è odiare, non ce n’è bisogno.
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Canzoni per anni spietati

Un brano che a livello di groove ci ha dato subito grandi soddisfazioni. Tra l’altro c’è anche uno special che è molto funky e quindi abbiamo goduto nell’arrangiarlo perché ha un sound molto Negrita di un certo periodo. In questo brano diciamo che, se l’alternativa ad amare è odiare, non ce n’è bisogno.
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Non serve più a niente alzarsi ogni mattina,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/3/2025 - 21:38

L'apparenza inganna

2007
Album: Coniglio Nazionale
Album: Coniglio Nazionale
Per consumare spettacoli
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/3/2025 - 15:30

Coniglio nazionale

2007
Coniglio nazionale
Coniglio nazionale
"Salve ragazzi
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/3/2025 - 14:38

Squadroni della gioia

2007
Album: Coniglio Nazionale
Album: Coniglio Nazionale
Se non vuoi
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/3/2025 - 14:30

Niente di nuovo

2025
Fandango
Fandango
Bom, yapapapom, yapapapom.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/3/2025 - 10:06

Sud chiama sud

(1993)
Album: Teknopunkabaret
Album: Teknopunkabaret
E così dall'acqua all'aria
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/3/2025 - 03:59

Prigioniero politico

(1987)
Gronge & Move
Gronge & Move
Sono felice
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 27/3/2025 - 19:51
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19 zecchino d'oro