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Il suonatore Jones

Il suonatore Jones
Deutsche Übersetzung aus cantautori.at
DER MUSIKER JONES
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/12/2016 - 13:50
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Rauha

Rauha
Mit diesen Versen des finnischen Dichtermeisters Eino Leino vom Jahre 1898 wünsche ich allen Mitarbeitern und Freunden dieser Internetseite friedliche Weihnachten und ein glückliches neues Jahr.
Was sind diese Düfte ringsumher?
(continua)
inviata da Juha Rämö 20/12/2016 - 08:55
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Sámi soga lávlla

Sámi soga lávlla
12. Traduzione tedesca
12. German translation


Fonte / Source / Quelle: de.wikipedia
DAS LIED DES SAMIVOLKES
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/12/2016 - 15:27
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None of Us Are Free

None of Us Are Free
dall'album Volksbeat (2011)
KEINER VON UNS IST FREI
(continua)
11/12/2016 - 00:11
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U Lamentu a Nicoli

U Lamentu a Nicoli
Du kanntest sie gut
(continua)
inviata da dq82 9/12/2016 - 23:10

6 dicembre 1990

6 dicembre 1990
Deutsche Übersetzung von Riccardo Venturi
Traduzione tedesca di Riccardo Venturi
8 Dezember / 8 dicembre 2016



Elf Mädchen und einem Junge, denen es nicht erlaubt wurde, die deutsche Sprache oder andere Sprachen zu lernen, gewidmet. Sie alle wurden ihrer Sprache, und ihres Lebens, beraubt.

A undici ragazze e un ragazzo cui non è stato permesso di imparare né la lingua tedesca, né nessun altra. E che sono stati derubati anche della propria, assieme alla vita.
6 DEZEMBER 1990
(continua)
8/12/2016 - 01:34
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Green, Green Grass of Home

Green, Green Grass of Home
DER WEG ZURÜCK NACH HAUS´
(continua)
inviata da Dq82 1/12/2016 - 21:32
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Vieni fuori compagno

Vieni fuori compagno
Il testo originale di Bertolt Brecht: il dramma didattico Die Maßnahme (La linea di condotta) (1930)
da rundfunkschaetze.de
DER KONTROLLCHOR
(continua)
inviata da Dq82 30/11/2016 - 15:44
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We Shall Overcome

We Shall Overcome
Heinz Erich Karallus

This German version by Heinz Erich Karallus (see archive.org) isn't so old as others (2015). The song is normally sung in English the world over. Other German versions or translations of the song exist, especially in church and religious milieus. They aren't all made for singing, anyway. [RV]
Wir werden's übersteh'n
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2016 - 22:25
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Die Gedanken sind frei

anonimo
Die Gedanken sind frei
Dal ciclo poetico “Des Knaben Wunderhorn” di Clemens Brentano ed Achim von Arnim (1805-08), poi musicato da Gustav Mahler tra il 1892 ed il 1898, il “Die Gedanken sind frei” sotto forma di dialogo a distanza tra il prigioniero nella torre e l’amata (che lui scarica alla fine, per liberarla e per liberarsi definitivamente prima della morte)
Testo trovato su The LiederNet Archive
LIED DES VERFOLGTEN IM TURM
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2016 - 17:02
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Дай Руку, Товарищ Далекий

Дай Руку, Товарищ Далекий
Testo tedesco / German lyrics / Paroles allemandes / Deutscher Text: Ernst Busch

Audio link to the song performed by Ernst Busch: https://www.youtube.com/watch?v=-Qw1dOPMLR4
DIE HAND REICH MIR, FREUND IN DER FERNE
(continua)
inviata da Juha Rämö 11/11/2016 - 12:55
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25 Μαίου

25 Μαίου
Deutsche Übersetzung von Jan Kuhlbrodt und Giorgos Kartakis
Traduzione tedesca di Jan Kuhlbrodt e Giorgos Kartakis
Μετάφραση: Jan Kuhlbrdot και Γιώργος Καρτάκης
(da / aus / από questa pagina / dieser Seite / αυτή τη σελίδα)
25. MAI
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/10/2016 - 02:43
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Εμένα οι φίλοι μου

Εμένα οι φίλοι μου
Deutsche Übersetzung von Jan Kuhlbrodt und Giorgos Kartakis
Traduzione tedesca di Jan Kuhlbrodt e Giorgos Kartakis
Μετάφραση: Jan Kuhlbrdot και Γιώργος Καρτάκης
(da / aus / από questa pagina / dieser Seite / αυτή τη σελίδα)
ALL MEINE FREUNDE
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/10/2016 - 02:37
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Run Soldier Run

Run Soldier Run
Dieses Lied ist der Gewinner des 2. Deutschen Friedenssong-Wettbewerbes (Frieden Musik).
RENN, SOLDAT, RENN!
(continua)
inviata da Juha Rämö 25/9/2016 - 10:03
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Enticing Surrender

Enticing Surrender
Dieses Lied kam an zweiter Stelle im 2. Deutschen Friedenssong-Wettbewerb, das im Jahre 2015 veranstaltet wurde.
Mein Weg soll mich durch Alices Wunderland führen,
(continua)
inviata da Juha Rämö 24/9/2016 - 10:01
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Verranno a chiederti del nostro amore

Verranno a chiederti del nostro amore
SIE WERDEN DICH ÜBER UNSERE LIEBE BEFRAGEN
(continua)
inviata da Juha Rämö 7/9/2016 - 11:19
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Heil, Sachsenhausen!

Heil, Sachsenhausen!
BIN ICH EIN HALBWILDER SCHEIßPOLE! (oder HEIL SACHSENHAUSEN)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/8/2016 - 09:27

Die Fahne hoch

anonimo
Un’altra versione parodistica dell’“Horst Wessel Lied”, anche questa reperita su ingeb.org. Dalla raccolta “Das Arbeiterlied” curata negli anni 70 dalla ricercatrice musicale, ebrea tedesca, Inge Lammel (1924-2015).
Die Fahne hoch
DIE PREISE HOCH
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/8/2016 - 08:53
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Tubel Trophy

Tubel Trophy
IDIOTENPOKAL
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2016 - 09:43
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El alma llena de banderas

El alma llena de banderas
DIE SEELE VOLLER FAHNEN
(continua)
inviata da KahEsDeh 11/8/2016 - 22:08
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Mensch ohne Pass

Mensch ohne Pass
[1935]
Parole di Max Werner Lenz (1887-1973), attore, regista, cabarettista ed autore svizzero
Musica di Otto Weissert (1903-1969), compositore e direttore teatrale tedesco.

Max Werner Lenz e Otto Weissert (il secondo fuggito nel 1934 in Svizzera perchè sposato ad una donna ebrea) furono tra i fondatori nel 1933 a Zurigo del Cabaret Cornichon, un teatro cabaret che mirava a riprodurre analoghe esperienze tedesche che erano appena state stroncate dall’avvento del nazismo. Nonostante i vincoli imposti dalla censura ed il costante monitoraggio ed intimidazione dei servizi segreti nazisti, il Cabaret Cornichon riuscì comunque a condannare apertamente fascismo e nazismo.

In questa sua “L’uomo senza passaporto” Max Werner Lenz criticava la mancanza di sostegno ai rifugiati dal regime hitleriano e, anzi, la loro persecuzione da parte delle autorità...
Una canzone molto attuale, visto il trattamento che l’Europa ancora oggi riserva ai rifugiati...
Ich bin aus aller Ordnung ausgetrieben.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/7/2016 - 13:46
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Wenn ein Paketchen kommt

Wenn ein Paketchen kommt
[1943]
Scritta da Willy Rosen e Max Ehrlich per lo spettacolo Humor und Melodie messo in scena nel settembre del 1943 dai prigionieri nel campo di concentramento e transito di Westerbork.

La canzone fu interpretata dalla star del cinema Camilla Spira insieme ad un coro femminile (Camilla Spira und das Tanzensemble)
Testo trovato nel programma di sala dello spettacolo “Tutto ciò che mi resta. Il miracolo della musica composta nel lager”, concerto per il Giorno della Memoria tenutosi all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 26 gennaio 2015, a cura di Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese.

Nato Julius Rosenbaum, l’ebreo tedesco Willy Rosen (1894-1944) è stato un importante compositore ed autore per il cabaret. Attivissimo nella scrittura di spettacoli a Westerbork, fu poi trasferito ad Auschwitz dove fu assassinato il 29 settembre 1944.

Max Ehrlich (1892-1944), ebreo tedesco, è... (continua)
Wenn ein Paketchen kommt
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/7/2016 - 14:23

... den 24. November 1663 wurde Otto von Rilke

... den 24. November 1663 wurde Otto von Rilke
[1899]
Parole di Rainer Maria Rilke (1875 - 1926), scrittore, poeta e drammaturgo austriaco di origine boema
Dal racconto “Die Weise von Liebe und Tod des Cornets Christoph Rilke”, scritto in una sola notte nel 1899 ma pubblicato solo anni più tardi.

Musica di Viktor Ullmann (1898-1944), compositore ebreo austriaco, internato a Terezín (Theresienstadt) e poi assassinato ad Auschwitz.
Fa parte di “Die Weise von Liebe und Tod (Rilke). 12 Stücke für Sprecher und Orchester oder Klavier”, 1944, una delle ultime composizioni di Ullmann.
... den 24. November 1663 wurde Otto von Rilke
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2016 - 09:31

בּעריאָזקעלע

Traduzione tedesca di Heinz Kahlau, in “Es brennt Brüder, es brennt: Jiddische Lieder”, a cura di Lin Jaldati ed Eberhard Robling, Berlino 1969 (1985).
בּעריאָזקעלע
KLEINE BIRKE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2016 - 08:54

Die Unentwegten

Die Unentwegten
Versi di Kurt Tucholsky, credo risalenti a poco dopo la fine della Grande Guerra o ai primissimi anni 20. Non sono riuscito a trovare la data esatta. Facile che siano stati pubblicati sulla Weltbühne allora diretta da Siegfried Jacobsohn.
Musica di Hanns Eisler, composta nel 1959 (“Die Unentwegten / The Stalwarts”, in “Songs to Texts by Kurt Tucholsky”)
Testo trovato su Lieder.net

Grandissima presa per il culo che Tucholsky riservava ai sostenitori dei vertici militari tedeschi (l’OHL, Oberste Heeresleitung, il Comando Supremo incarnato da gentaglia come Paul von Hindenburg ed Erich Ludendorff), incompetenti e vigliacchi (Tucholsky si riferiva precisamente alle disfatte in Marna e a diversi altri guai combinati dai nostri durante la Grande Guerra) e bugiardi (giacchè non si erano mai assunti le loro responsabilità e, anzi, le avevano scaricate sulle forse d’opposizione, comunisti ed anarchici... (continua)
Ein blinder Mann ist zu bedauern,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2016 - 22:35
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Erdowie, Erdowo, Erdowahn

Erdowie, Erdowo, Erdowahn
[2016]
Scritta da Dennis Kaupp (1972-), autore ed attore, conduttore del programma satirico “Extra 3” sulla rete TV tedesca NDR.
Sulla melodia della canzone “Irgendwie Irgendwo Irgendwann”, successo risalente al 1984 del gruppo tedesco Nena, quello di 99 Luftballons.
Testo trovato - com moltissime traduzioni, compresa quella in italiano - su Lyricstranslate

Canzoncina satirica all’indirizzo del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, il quale si è molto offeso e ha richiamato già un paio di volte l’ambasciatore tedesco ad Ankara. Eppure il testo non è altro che una fedele cronaca della particolare e svergognata propensione di Erdoğan alla dittatura, sfociata nelle ultime ore in un autogolpe finalizzato al rafforzamento definitivo della sua autorità e all’annientamento dell’opposizione... Proprio come fece Hitler nel 1933.

Stante che la migliore storpiatura del cognome Erdoğan è senz’altro... (continua)
Er lebt auf großem Fuß,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2016 - 16:48

Lied vom Trockenbrot

Lied vom Trockenbrot
[1929]
Versi di Walter Mehring
Musica di Hanns Eisler
Nell’opera teatrale di Mehring intitolata "Der Kaufmann von Berlin", messa in scena da Erwin Piscator al Berliner Volksbühne nel 1929.
In seguito interpretata da Eric Bentley (“Songs Of Hanns Eisler”, 1964) e da Ernst Busch (“Walter Mehring - Das Lied vom Leben”, 1974)
Testo trovato su Erinnerungsort.de

“Il mercante di Berlino” è una satira feroce contro gli speculatori negli ultimi anni della Repubblica di Weimar, travolta dai debiti di guerra, dalla crisi internazionale e dal rafforzarsi del nazionalsocialismo. La prima dello spettacolo fece scandalo e fu accompagnata da manifestazioni violente delle squadracce delle SA. Joseph Goebbels in persona tuonò contro Mehring il quale, ormai condannato a sicura morte, fu costretto a riparare in Francia, paese dove del resto aveva vissuto per molti anni. L’occupazione nazista del maggio... (continua)
Wer arbeit' muß auch essen.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/7/2016 - 18:20

Ach, all wir armen Teufel

Ach, all wir armen Teufel
[1942]
Parole di Walter Hammer, pseudonimo di Walter Hösterey (1988-1966), scrittore ed editore tedesco.
Testo trovato sul Volksliederarchiv, dove non viene detto nulla circa la melodia.
Il testo, o una sua parte, si trova anche in “Kazett-Lyric. Untersuchungen zu Gedichten und Liedern aus dem Konzentrationslager Sachsenhausen” (1995), dove però viene attribuito ad autore anonimo.

Scrittore precoce, Walter Hammer assunse il suo nome d’arte in onore di Nietzsche e del suo “Crepuscolo degl'idoli; come si filosofa col martello”. Poi se ne partì entusiasta per la Grande Guerra ma vi fece ritorno da convinto pacifista e antimilitarista, disgustato dall’orrore di quella inutile carneficina. Dopo la guerra Hammer divenne persino presidente dell’Associazione Veterani per la Pace. Militante ed esponente del Partito Repubblicano, nel 1932 fu tra i firmatari dell’appello all’unione delle forze democratiche... (continua)
Ach, all wir armen Teufel
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2016 - 19:16

Wir haben so manches Lager gebaut

anonimo
Wir haben so manches Lager gebaut
[1939-45]
Canzone con melodia ignota, di anonimo autore di lingua tedesca, quasi sicuramente un prigioniero politico, internato in qualche campo nazista. E, a meno che non si tratti di un testo collettivo, l’autore doveva essersi passato diversi campi, almeno quello di Esterwegen nell’Emsland e quelli di Sachsenhausen e Ravensbrück nel Brandeburgo.
Il brano può essere datato tra il 1939, anno in cui fu inaugurato il campo di Ravensbrück, ed il 1945.

Il testo l’ho trovato sul Volksliederarchiv, così come ripreso da “Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern”, una raccolta edita dalla Taschen nel 1962. Ma le prime due strofe si trovano anche in “Kazett-Lyric. Untersuchungen zu Gedichten und Liedern aus dem Konzentrationslager Sachsenhausen”, a cura di Katja Klein, raccolta di poesie e canzoni composte dai prigionieri di Sachsenhausen, pubblicata nel 1995, nel cinquantenario della sua liberazione.
Wir haben so manches Lager gebaut
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2016 - 18:22

Muselmane

Muselmane
Versi composti da Karl Szamek, un internato a Sachsenhausen di cui si conoscono solo il nome e cognome con cui ha firmato alcune poesie o canzoni.
Testo presente in “Kazett-Lyrik. Untersuchungen zu Gedichten und Liedern aus dem Konzentrationslager Sachsenhausen.”, a cura di Katja Klein, raccolta di poesie e canzoni composte dai prigionieri del campo, pubblicata nel 1995, nel cinquantenario della sua liberazione.
Testo trovato qui

Sia “Kazett” che “Muselmane” sono termini in Lagersprache, lo slang parlato dai prigionieri nei campi nazisti, una lingua basata sul tedesco, quello elementare e duro degli ordini impartiti da guardie e kapo, su cui si innestavano le lingue di provenienza degli internati.

Nello specifico, “Kazett” è abbreviazione di Konzentrationslager, mentre “Muselmane” (o Muselmann, o Muzułman in polacco) designava il prigioniero in procinto di morire d’inedia, nello stadio... (continua)
Es ist vielleicht zum zehntenmale,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2016 - 09:09

Die Menschen balancieren

anonimo
Die Menschen balancieren
[19 settembre 1941]
Versi composti da anonimo prigioniero nel campo di concentramento nazista di Sachsenhausen, Oranienburg, a una trentina di chilometri da Berlino.
Testo presente in “Kazett-Lyrik. Untersuchungen zu Gedichten und Liedern aus dem Konzentrationslager Sachsenhausen.”, a cura di Katja Klein, raccolta di poesie e canzoni composte dai prigionieri del campo, pubblicata nel 1995, nel cinquantenario della sua liberazione.
Il termine “Kazett” era usato dai prigionieri come abbreviazione di Konzentrationslager.
Testo trovato qui

Il manoscritto di questa poesia - ma potrebbe trattarsi benissimo di una canzone - fu ritrovato alla fine degli anni 50 conservato in una bottiglia sigillata sepolta sotto il pavimento dell’edificio che a Sachsenhausen ospitava la lavanderia del campo, una struttura - ancora oggi esistente - che divenne luogo d’incontro e scambio d’informazione tra i prigionieri... (continua)
Heute ist der 19. September 1941. Eben erfahren wir, dass wieder 400 Rotgardisten zur Ermordung eingeliefert wurden. Wir stehen alle unter dem erschütternden Eindruck der Massenmorde, die die Zahl 1000 bereits überschritten haben.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/7/2016 - 11:19

Kameraden, Laßt Uns Singen

Kameraden, Laßt Uns Singen
[1940]
Parole di Paul Rakow, artigiano berlinese, per la precisione pellicciaio.
Provocatoriamente sulla melodia del bellicissimo “Infantrielied”, l’inno delle truppe di fanteria tedesche
Testo trovato su Volksliederarchive
Il brano, interpretato dal Rundfunk-Jugendchor Wernigerode diretto da Friedrich Kell si trova nella raccolta “Lied-Wort-Dokument Im Deutschen Antifaschistischen Widerstand 1933-1945”, pubblicato dalla Eterna nelle RDT nel 1979.

In seguito nella raccolta “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”

Di chiara fede comunista, Paul Rakow fu arrestato il 15 aprile del 1937 e poi rinchiuso nel campo di concentramento di Sachsenhausen per molti anni. Era ancora vivo all’inizio del 1945, ma come tedesco fu allora costretto a scegliere tra la morte e l’arruolamento nella famigerata “Brigata Dirlewanger”, un battaglione di criminali ed impresentabili, comandato da un sadico psicopatico... (continua)
Kameraden, laaßt uns singen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/6/2016 - 23:52
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Es wird die neue Welt geboren

Es wird die neue Welt geboren
[1931?]
Parole di Ludwig Renn (1889-1979), scrittore tedesco, il cui vero nome era Arnold Friedrich Vieth von Golßenau
Musica di Stefan Wolpe (1902-1972), compositore tedesco
Credo che originariamente il brano facesse parte di uno spettacolo musicale che Ludwig Renn scrisse a partire da “25 images de la passion d'un homme”, un bellissimo racconto in 25 xilografie realizzato nel 1918 dal pittore fiammingo Frans Masereel (1889-1972)

Trovo la canzone in molti dischi di Ernst Busch, a partire da “Spanien - Venceremos” del 1966-67

Sia Renn che Wolpe erano comunisti. Il primo fu dirigente di primo piano del KPD, il secondo era per giunta ebreo e, per di più, componeva musica d’avanguardia. All’avvento di Hitler fuggirono dalla Germania. Renn combattè in Spagna, come ufficiale del Thälmann-Bataillon nelle brigate internazionali repubblicane, e poi riparò in Unione Sovietica. Wolpe si trasferì... (continua)
Es wird die neue Welt geboren,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/6/2016 - 22:14
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Canzone della libertà

Canzone della libertà
dal disco Milva ‎– Was Ich Denke (1979)
FREIHEIT IN MEINER SPRACHE
(continua)
27/6/2016 - 00:17

מײַדאַנעק

מײַדאַנעק
Deutsche Übersetzung

MAJDANEK
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/6/2016 - 13:06
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Ballade von der Krüppelgarde

Ballade von der Krüppelgarde
BALLADE VON DER KRÜPPELGARDE
(continua)
inviata da Juha Rämö 10/6/2016 - 09:11
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Georges Brassens: Les passantes

Georges Brassens: Les passantes
German version by Michi and Herbert Killian (according to Fabrizio de André)
Deutschsprachige Version von Michi und Herbert Killian (nach Fabrizio de André)
DIE PASSANTINNEN
(continua)
inviata da Juha Rämö 16/5/2016 - 11:39
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Frieden

Frieden
First released on a 1994 album titled Immer weiter
Dein Bild in den Spätnachrichten,
(continua)
inviata da Juha Rämö 11/5/2016 - 09:34
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Quello che non ho

Quello che non ho
Deutsche Übersetzung von Michi und Herbert Killian
Fonte/Quelle
WAS ICH NICHT HABE
(continua)
inviata da Seppo Ilmarinen 7/5/2016 - 11:05
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Красная Армия всех сильней (Белая Армия, Чёрный Барон)

Красная Армия всех сильней (Белая Армия, Чёрный Барон)
Die Rote Armee / Weißes Gesindel und adlige Brut
L'adattamento tradizionale in lingua tedesca
Traditional Adaptation into German
Traditionelle deutsche Nachdichtung
(da/from/aus Hamburger Volksliederarchiv)


Fonti / Sources / Quellen:

Rot Front. Neues Kampf-Liederbuch, Berlin 1925, Nr. 11 S. 19
Zum roten Sturm voran. Kampfliederbuch, Berlin 1926, Nr. 11 S. 19
Mit Lenin. 50 Kampflieder, 21.-40. Tausend (ca. 1928/29), Nr. 37, S. 23
Front Kämpfer Liederbuch, 21.-40. Tausend, Berlin 1928/29, Nr. 38 S. 24
DIE ROTE ARMEE
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/5/2016 - 22:00
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Mein Freund der Afghane

Mein Freund der Afghane
[2013]
Testo e musica: Dominik Plangger
Worte und Musik: Dominik Plangger
Lyrics and Music: Dominik Plangger
Album: Hoffnungsstur

Come si è già detto, Dominik Plangger da un po' vive a Vienna. Su Vienna e sull'Austria tutta vige ancora un po' un certo „romanticismo“: il bel Danubio blu (che, per altro, scorre in un quartiere periferico), il walzer, la principessa Sissi con la faccia di Romy Schneider, le montagne, l'Austria felix, la cultura mitteleuropea, il bravo e giusto Kaiser coi baffoni che -dicono- è rimpianto pure dai friulani e dai triestini... ma forse bisognerebbe un po' ricordare anche che Adolf Hitler era austriaco di nascita, che l'Anschluß al terzo Reich fu accolto in generale benissimo dalla popolazione viennese e del paese intero, che l'ex segretario generale dell'ONU (!), l'austriaco Kurt Waldheim, aveva passatucci nazisti e che certi rigurgiti (chiamiamoli così), negli... (continua)
Mein Freund, der Afghane, hat zwei Kinder und eine Frau
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/5/2016 - 09:02
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Heimatland

Heimatland
[2015]
Lyrics and Music: Dominik Plangger
Worte und Musik: Dominik Plangger
Testo e musica: Dominik Plangger
Album: trans/alplantisch

Mi sono imbattuto in Dominik Plangger cercando canzoni o „qualcosa“ provenienti dal Tirolo del Sud, o Sud Tirolo, o Südtirol, o Alto Adige, o come lo si voglia chiamare. Prima di imbattermi in Dominik Plangger, ho dovuto ingoiare tutta una discreta serie di gruppi, band, rapper e quant'altro stracolmi di „identità“, di „tradizioni“ e di nazi[onali]smi più o meno imbecilli e camuffati; perché, come recita un famoso slogan di quelle parti, „Der Tyroler Patriot ist kein Nazi-Idiot“, però, almeno sul lato musicale, nella provincia autonoma di Bolzano mi sembra che ci sia poco da stare allegri. Poi, appunto, mi sono imbattuto in Dominik Plangger, con la sua bella facciona di ragazzo alpino, con la sua chitarra e con il suo cane. E la musica, di colpo, è cambiata... (continua)
Ich will kein Heimatland der alten Werte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2016 - 03:13
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Der Handstand auf der Loreley (Nach einer wahren Begebenheit)

Der Handstand auf der Loreley (Nach einer wahren Begebenheit)
Der Handstand auf der Loreley
(Nach einer wahren Begebenheit)

Der Handstand auf der Lorelei (Nach einer wahren Begebenheit) – Erich Kästner – 1932
Die Loreley, bekannt als Fee und Felsen,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/5/2016 - 22:03
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Totentanz 1916

Totentanz 1916
Totentanz 1916
Lied – Hugo Ball – 1916
Nach der Melodie "So leben wir"
Interpretata da Emmy Hennings (nata Emma Maria Cordsen, 1885-1948), moglie di Hugo Ball, nel 1917 a Zurigo al Cabaret Voltaire, il locale notturno che la coppia aveva fondato l'anno precedente insieme ad un manipolo di anarchici e dadaisti.
So sterben wir, so sterben wir.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/4/2016 - 23:12
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Seminatori di grano

Seminatori di grano
GETREIDERSÄER
(continua)
inviata da Andrea Briel 30/3/2016 - 20:02
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Been on the Road so Long

Been on the Road so Long
Deutsche Fassung von Hannes Wader [1972]
Testo / Text : Hannes Wader
Musica / Musik: A. Campbell
Album: 7 Lieder

La canzone era stata originariamente postata come canzone a se stante (9.8.2005)
SCHON SO LANG
(continua)
inviata da Riccardo Venturi (originariamente 9/8/2005) 17/3/2016 - 09:20
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Quello che non ho

Quello che non ho
WAS ICH NICHT HABE
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/3/2016 - 12:18
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Mandela Day

Mandela Day
TAG DER MANDELA
(continua)
5/3/2016 - 11:15
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Drei Minuten Gehör!

Drei Minuten Gehör!
Drei Minuten Gehör!

Kurt Tucholsky – alias Theobald Tiger – 1922
Theobald Tiger
Republikanische Presse, 29.07.1922, Nr. 6, wieder in: Mit 5 PS (1928)
Drei Minuten Gehör will ich
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/3/2016 - 23:46
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The Hangin Tree

The Hangin Tree
Es wird von einem Mann gesungen, der vom Kapitol erhängt wurde, weil er angeblich drei Menschen getötet hat. Das Lied singt er für seine Liebste, die er vor dem Regime warnt und auffordert zu fliehen, selbst wenn dies nur möglich ist, indem sie sich das Leben nimmt und neben ihm auf dem Henkersbaum erhängt. Das Lied ist während der erstenRebellion entstanden und wurde ein Symbol für den Aufstand, weswegen das Kapitol das Singen des Liedes verboten hat.

Viele Jahre später lernten Katniss und ihre Schwester Prim das Lied von ihrem Vater und sangen es häufig aufgrund seiner einfachen und eingängigen Melodie. Als Prim anfing, Halsketten aus Seil zu basteln, war ihre Mutter wütend auf den Vater und verbot ihnen, das Lied zu singen. Erst als ihr Vater starb, erinnerte sich Katniss wieder an das Lied. Mit zunehmendem Alter erkannte sie, was die Worte bedeuteten und fand das Lied ein wenig gruselig.

Während... (continua)
LIED VOM HENKERBAUM
(continua)
inviata da Donquijote82 1/3/2016 - 09:30
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Auf den Tod eines Fußballspielers

Auf den Tod eines Fußballspielers
[1945]
Versi di Friedrich Torberg, pseudonimo di Friedrich Ephraim Kantor-Berg (1908-1979), scrittore, giornalista ebreo austriaco, di origine ceca.
Musicata da Christoph Holzhöfer

Approfondendo la vicenda di Johann Trollmann Rukelie, il grande pugile zingaro tedesco che si battè fino alla fine contro i nazisti, ho scoperto un’altra storia di un campione dello sport che non piegò la testa e che sfidò apertamente Hitler.

Questa poesia di Friedrich Torberg – che negli anni 40 finì esule negli USA dopo aver lungo vagato per l’Europa, braccato dai nazisti – è dedicata a Matthias Sindelar (1903-1939), il più forte calciatore austriaco di sempre, centrocampista ed attaccante del “Wunderteam”, la meravigliosa nazionale austriaca degli anni 30. Soprannominato “Der Papierene”, ossia “carta velina”, per via della sua figura sottile, o anche il “Mozart del pallone”, per l’eleganza del movimento... (continua)
Er war ein Kind aus Favoriten
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/2/2016 - 13:07
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Wenn alles grünt und blüht auf dieser Erde

anonimo
Wenn alles grünt und blüht auf dieser Erde
Una delle pagine abbozzate e poi dimenticate che qua e là emergono ogni tanto dalla sconfinata base di dati delle CCG/AWS...

A proposito di questa, mi sento di dire - caro Riccardo - che nel lontano 2008 prendesti un mezzo granchio se è vero, come mi pare, che “Wenn alles grünt und blüht auf dieser Erde” non sia altro che la celebrazione - seppur piena d’amore - dell’eroe teutonico morto eroicamente in battaglia, possibilmente nelle steppe sovietiche o di qualche altro paese occupato, una canzone che non a caso è presente nel “Liederbuch der Fallschirmjäger”, il canzoniere dei paracadutisti tedeschi...

Tuttavia, il motivo e la struttura di “Quando tutto è verde e in fiore sulla Terra” furono ripresi in un canto dei prigionieri - tra di loro molti soldati della Wermacht condannati dai tribunali militari - del campo di concentramento di Börgermoor, o di un altro dei 15 “Emslandlager” allestiti... (continua)
WENN ALLES GRÜNT AND BLÜHT AUF EMSLANDS FLUREN
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/2/2016 - 20:58

Kołysanka dla Birkenau

Kołysanka dla Birkenau
La musica dovrebbe essere quella della canzonetta tedesca degli anni 30 “Wenn ich groß bin liebe Mutter” interpretata da Marita Gründgens.
Su Volksliederarchiv trovo la traduzione tedesca di Doris Radojewski.
WIEGENLIED FÜR BIRKENAU
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/2/2016 - 15:35

Onze luis heeft neten gekregen

Onze luis heeft neten gekregen
UNSERE LAUS HAT NISSEN BEKOMMEN
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/2/2016 - 13:23

Singt ein Vogel am See

Singt ein Vogel am See
Parole e musica di Eva Rutkowski Lippold (1909-1994), poetessa e scrittrice, militante comunista, attivista ‎del Soccorso Rosso tedesco e componente della resistenza antinazista a Berlino.
Una delle canzoni scritte dalla Lippold durante i lunghi anni di detenzione nelle carceri naziste di Jauer (Jawor, in Polonia) e Waldheim (Sassonia).
Testo trovato sul sito Mes musiques régénérées – Jewish Music curato da Claude Torres, come ripreso dal Volks Lieder Archive
Nella raccolta che ha come titolo un’altra composizione della Lippold, “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”

Trovo il brano anche nel settimo CD della raccolta “KZ-Musik”, enciclopedia della musica concentrazionaria curata dal compositore e pianista pugliese Francesco Lotoro.

Eva Rutkowski in Lippold (1909-1994) era di origini proletarie: 12 fratelli, madre lavandaia, padre sconosciuto. Lei divenne stenografa e dattilografa, e... (continua)
Singt ein Vogel am See
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/2/2016 - 09:37
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Ein alter Mann geht vorüber

Ein alter Mann geht vorüber
Ein alter Mann geht vorüber

Erich Kästner – 1933
Ich war einmal ein Kind. Genau wie ihr.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/2/2016 - 22:33

Des Morgens um halb fünfe

anonimo
Des Morgens um halb fünfe
[1934-35]
Versi di anonimo trascritti su di un libretto da un prigioniero del campo di concentramento di Esterwegen (Bassa Sassonia), tal Hugo Gefroi.
Sulla melodia de “Wir sind die Musketiere vom 10. Regiment”, canzone risalente alla Grande Guerra.
Trovata su Volksliederarchiv (con la speranza che il testo sia corretto…)
Testo contenuto in “Des Lagers Stimme. Musik im KZ. Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933 bis 1936.”, a cura di Guido Fackler, Edizioni Temmen, Brema, 2000.

Al proposito, si veda anche Esterwegenlied
Des Morgens um halb fünfe
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2016 - 16:53
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La guardia rossa

La guardia rossa
DIE ROTE GARDE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2016 - 13:56
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Rosso levante e ponente

anonimo
Traduzione tedesca di Johanna Kootz da “Europa im Kampf 1939–1944”, come riportata su Chants Protestants
Johanna Kootz (1942-) è bbliotecaria, sociologa e studiosa di storia delle donne presso la Freien Universität di Berlino. Nel 1997 e nel 2007 ha pubblicato studi sull’esperienza delle donne prigioniere nel KZ Ravensbrück.
ROT DER OSTEN
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2016 - 09:04
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Los campesinos (o Adelante campesinos)

Versione tedesca – non totalmente corrispondente all’originale nella seconda parte - di Lore Krüger, nata Heinemann (1914-2009), ebrea, combattente in Spagna, brevemente rinchiusa nel campo di Gurs, traduttrice e fotografa.
Los campesinos (<em>o</em> Adelante campesinos)
Trovata su Chants Protestants come tratta dall’edizione tedesca dell’antologia clandestinamente compilta nel KZ Ravensbrück intitolata “Europa u boji 1939 – 1944” (“Europa im Kampf 1939–1944. Internationale Poesie aus dem Frauen-Konzentrationslager Ravensbrück”, volume e CD a cura di Constanze Jaiser e Jacob David Pampuch, Metropol Verlag, Berlino, 2005)
DIE BAUERN SPANIENS
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2016 - 08:39




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