Paolo Rossi: Condominio Andreotti
Allora bisogna ragionare in piccolo, le regole servono per una coppia, per un paese, per un stato, per un condominio.
(continua)
(continua)
inviata da DQ82 12/12/2025 - 11:30
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Prison Bound Blues
(1928)
Il tema piuttosto comune di un uomo in prigione, abbandonato anche dalla sua amata (che non è neppure venuta a seguire il suo processo, e che non gli scrive più). Carr, come altri bluesmen, sperimentò direttamente il carcere: finì infatti in prigione, nel penitenziario statale dell'Indiana, per contrabbando di alcolici.
Leroy Carr (vocal & piano), Scrapper Blackwell (guitar)
Chicago, 20 dicembre 1928
Il tema piuttosto comune di un uomo in prigione, abbandonato anche dalla sua amata (che non è neppure venuta a seguire il suo processo, e che non gli scrive più). Carr, come altri bluesmen, sperimentò direttamente il carcere: finì infatti in prigione, nel penitenziario statale dell'Indiana, per contrabbando di alcolici.
Leroy Carr (vocal & piano), Scrapper Blackwell (guitar)
Chicago, 20 dicembre 1928
Early one morning, the blues came falling down
(continua)
(continua)
inviata da Marcello Tagliabue 11/12/2025 - 16:22
Percorsi:
Dalle galere del mondo
La collina è libera
2025
La collina è libera
Un racconto potente della battaglia di Costa Pelata (11-12 marzo 1945), preludio alla Liberazione di Voghera, Casteggio, Pavia fino all’arrivo a Milano.
LA BATTAGLIA DI COSTA PELATA segna la fine dell’ultimo massiccio e coordinato rastrellamento che impegna diverse centinaia di fascisti (GNR, BN, Fiamme Bianche e della famigerata Sicherheit) oltre ad alcuni reparti tedeschi, con tre direzioni d’attacco: da Broni verso valle Scuropasso, da Godiasco verso valle Ardivestra, da Varzi per la zona di Pietragavina. Analoga puntata è effettuata nel tortonese nelle Valli Curone e Grue dalla BN di Alessandria. La prima direttrice investe i partigiani della “Togni” e della “Balladore” che rispondono all’attacco guidato dal colonnello Fiorentini della Sicherheit, che ha attrezzato una corriera ed una autoblindata. Si ripresentano scene di distruzione, razzia e violenza: a... (continua)
La collina è libera
Un racconto potente della battaglia di Costa Pelata (11-12 marzo 1945), preludio alla Liberazione di Voghera, Casteggio, Pavia fino all’arrivo a Milano.
LA BATTAGLIA DI COSTA PELATA segna la fine dell’ultimo massiccio e coordinato rastrellamento che impegna diverse centinaia di fascisti (GNR, BN, Fiamme Bianche e della famigerata Sicherheit) oltre ad alcuni reparti tedeschi, con tre direzioni d’attacco: da Broni verso valle Scuropasso, da Godiasco verso valle Ardivestra, da Varzi per la zona di Pietragavina. Analoga puntata è effettuata nel tortonese nelle Valli Curone e Grue dalla BN di Alessandria. La prima direttrice investe i partigiani della “Togni” e della “Balladore” che rispondono all’attacco guidato dal colonnello Fiorentini della Sicherheit, che ha attrezzato una corriera ed una autoblindata. Si ripresentano scene di distruzione, razzia e violenza: a... (continua)
Sulle colline d'inverno,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 10/12/2025 - 13:35
Свидание с полковником
Riccardo Venturi, 10-12-2025
Appuntamento col Colonnello
(continua)
(continua)
10/12/2025 - 11:59
Chain Gang Boun’
DESTINATO AI LAVORI FORZATI
(continua)
(continua)
inviata da Marcello Tagliabue 9/12/2025 - 17:31
I 5 della baracca
2017
Niente di indimenticabile
Gli anarchici della Baracca erano un gruppo di cinque ragazzi che persero la vita in un misterioso incidente stradale verificatosi nella notte del 26 settembre 1970, mentre si trovavano in viaggio verso Roma per consegnare a dei loro referenti materiale di denuncia riguardante la Strage di Gioia Tauro, avvenuta il 22 luglio 1970, e i contestuali fatti della rivolta di Reggio Calabria.
L'appellativo deriva dalla villa Liberty, nei pressi di Reggio Calabria, dove i giovani di area anarchica usavano ritrovarsi, la cosiddetta "Baracca". L'edificio fu costruito come alloggio d'emergenza dopo il terremoto del 1908 e diventò centro d'aggregazione per gli alternativi reggini negli anni sessanta.
Si veda anche Gli anarchici dell'autostrada
Niente di indimenticabile
Gli anarchici della Baracca erano un gruppo di cinque ragazzi che persero la vita in un misterioso incidente stradale verificatosi nella notte del 26 settembre 1970, mentre si trovavano in viaggio verso Roma per consegnare a dei loro referenti materiale di denuncia riguardante la Strage di Gioia Tauro, avvenuta il 22 luglio 1970, e i contestuali fatti della rivolta di Reggio Calabria.
L'appellativo deriva dalla villa Liberty, nei pressi di Reggio Calabria, dove i giovani di area anarchica usavano ritrovarsi, la cosiddetta "Baracca". L'edificio fu costruito come alloggio d'emergenza dopo il terremoto del 1908 e diventò centro d'aggregazione per gli alternativi reggini negli anni sessanta.
Si veda anche Gli anarchici dell'autostrada
Torneremo senz'altro per cena,
(continua)
(continua)
inviata da DQ82 9/12/2025 - 15:48
Terra Santa
2017
Damnati ad Metalla
Damnati ad Metalla
Il mio sguardo alto e fiero incontra i cavalier (continua)
inviata da Dq82 8/12/2025 - 20:07
Percorsi:
Disertori
Anime dannate
2017
Damnati ad Metalla
(LORE) Inizialmente, “Anime Dannate” era una canzone che parlava di eresia in generale.
(ROBY) Ed anche del soffocamento della cultura e della libertà di pensiero e di parola, che viene ucciso proprio da poteri politici o religiosi…dal potere in generale, diciamo!
Quindi, quelle immagini rappresentano la lotta dell’uomo singolo che si associa con altri per andare contro il sistema, lottando per le sue idee.
(LORE) Potevamo anche fare il video con la strega che bruciava sul rogo, con l’alberello tutto bello dentro il praticello, e ce lo avevano anche proposto. Un video classico nei canoni del folk metal, però quella canzone esprimeva qualcosa di più profondo del praticello dove sono tutti contenti, cazzo! Quella canzone promuove l’idea di un pensiero critico, che poi l’idea di pensiero critico debba essere necessariamente associata alla politica…problemi di chi... (continua)
Damnati ad Metalla
(LORE) Inizialmente, “Anime Dannate” era una canzone che parlava di eresia in generale.
(ROBY) Ed anche del soffocamento della cultura e della libertà di pensiero e di parola, che viene ucciso proprio da poteri politici o religiosi…dal potere in generale, diciamo!
Quindi, quelle immagini rappresentano la lotta dell’uomo singolo che si associa con altri per andare contro il sistema, lottando per le sue idee.
(LORE) Potevamo anche fare il video con la strega che bruciava sul rogo, con l’alberello tutto bello dentro il praticello, e ce lo avevano anche proposto. Un video classico nei canoni del folk metal, però quella canzone esprimeva qualcosa di più profondo del praticello dove sono tutti contenti, cazzo! Quella canzone promuove l’idea di un pensiero critico, che poi l’idea di pensiero critico debba essere necessariamente associata alla politica…problemi di chi... (continua)
Di polvere ora sa
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/12/2025 - 13:37
In caduta libera
2014
Oltre... l'abisso
Oltre... l'abisso
Chiudo gli occhi e non voglio più comprendere (continua)
inviata da Dq82 8/12/2025 - 13:24
Parto
2017
Niente di indimenticabile
Niente di indimenticabile
Parto perché il quadro di casa
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/12/2025 - 12:50
Storia di un giovedì
2017
Niente di indimenticabile
Niente di indimenticabile
Se con noi siamo qui,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/12/2025 - 12:38
Buon Natale anche per te
«Il progetto di queste due canzoni nasce da un laboratorio musicale che Paolo, come progetto de I Benvegnù ha fatto nella scuola primaria Bruno Ciari di San Sisto (PG) dove studia sua figlia – spiega Luca Roccia Baldini, musicista e produttore, vicepresidente e fondatore di Officine della Cultura – Con i bambini ha creato il testo e messo la musica per poi esibirsi coralmente nel saggio finale di Natale. È stata un’esperienza bella, di creatività e condivisione. Paolo desiderava molto fare approdare questi brani all’Antoniano e grazie a Bernardo Mattioni, Mamo Giovenco e Officine della Cultura, ci siamo riusciti. E siamo riusciti con una felicità immensa a farne cantare uno a sua figlia Anna. Il fatto che il primo brano con la voce di Paolo sia un pezzo di Natale per Bambini e cantato e fatto con i Bambini è una cosa eccezionale. “Buon natale anche per te” è stato anche suonato da una parte... (continua)
Buon Natale anche per te,
(continua)
(continua)
8/12/2025 - 12:31
Il fabbro di Via Roma
2011
Testo di Doriano Pela e musica di Francesco Coltorti
2025
A Piena Voce - Il canzoniere dell'ANPI
Giulio Latini: Fabbro, antifascista, il 2/5/1931 fu vittima di un raid di camicie nere che volevano punire l'esposizione di una bandiera rossa sul campanile il primo maggio. Venne ucciso a colpi di pistola.
Testo di Doriano Pela e musica di Francesco Coltorti
2025
A Piena Voce - Il canzoniere dell'ANPI
Giulio Latini: Fabbro, antifascista, il 2/5/1931 fu vittima di un raid di camicie nere che volevano punire l'esposizione di una bandiera rossa sul campanile il primo maggio. Venne ucciso a colpi di pistola.
Via Roma è la vergogna dei fascisti, (continua)
inviata da Dq82 8/12/2025 - 12:16
La ballata di Sildo e Fré Luigi
2021
Testo di Doriano Pela e musica di Francesco Coltorti
dedicata alla tragica vicenda di due giovani fratelli partigiani di Badia Tedalda: Sildo e Frè Luigi Bimbi
Fucilazione dei fratelli partigiani Bimbi
Senatello di Casteldelci
12 luglio 1944
La morte per fucilazione accomunò il 12 luglio presso Verghereto i fratelli di Siena, Frè Luigi e Sildo Bimbi, ufficiali rispettivamente di 24 e 23 anni. Catturati l'8 luglio insieme ad altri giovani alla macchia poco oltre Rofelle (Badia Tedalda), dove avevano gli zii, furono successivamente riconosciuti come partigiani e sottoposti a duri interrogatori e crudeli maltrattamenti. I nazi-fascisti li uccisero quando si resero conto di non riuscire a ricavare da loro alcuna informazione e dopo averli costretti, benché feriti, a faticosi spostamenti, legati a una fune, nella zona di Balze, Senatello e Lamone. I fratelli Frè Luigi e Sildo Bimbi... (continua)
Testo di Doriano Pela e musica di Francesco Coltorti
dedicata alla tragica vicenda di due giovani fratelli partigiani di Badia Tedalda: Sildo e Frè Luigi Bimbi
Fucilazione dei fratelli partigiani Bimbi
Senatello di Casteldelci
12 luglio 1944
La morte per fucilazione accomunò il 12 luglio presso Verghereto i fratelli di Siena, Frè Luigi e Sildo Bimbi, ufficiali rispettivamente di 24 e 23 anni. Catturati l'8 luglio insieme ad altri giovani alla macchia poco oltre Rofelle (Badia Tedalda), dove avevano gli zii, furono successivamente riconosciuti come partigiani e sottoposti a duri interrogatori e crudeli maltrattamenti. I nazi-fascisti li uccisero quando si resero conto di non riuscire a ricavare da loro alcuna informazione e dopo averli costretti, benché feriti, a faticosi spostamenti, legati a una fune, nella zona di Balze, Senatello e Lamone. I fratelli Frè Luigi e Sildo Bimbi... (continua)
E' un giorno di novembre del 43'
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/12/2025 - 11:43
Levee Camp Moan Blues
BLUES DEL LAMENTO DELL'ACCAMPAMENTO DELL'ARGINE (1)
(continua)
(continua)
inviata da Marcello Tagliabue 6/12/2025 - 22:40
Un partigiano sessant'anni dopo
2021
Testo di Doriano Pela e musica di Francesco Coltorti
Dedicata alla memoria di un partigiano che abbiamo avuto il piacere di conoscere: Aurelio Ricciardelli
Francesco Coltorti
Testo di Doriano Pela e musica di Francesco Coltorti
Dedicata alla memoria di un partigiano che abbiamo avuto il piacere di conoscere: Aurelio Ricciardelli
Francesco Coltorti
Cosa vuol dire essere stato partigiano?
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/12/2025 - 20:11
Levee Blues
Chicago, marzo 1927; Alex Channey (piano)
Una canzone che racconta di quanto fosse difficile essere una ragazza in un 'levee camp'.
Una parte della popolazione di questi accampamenti era costituito da donne nere, impiegate come cuoche, o prostitute per i lavoratori.
"Levee camps were temporary settlements erected along the Mississippi River from roughly 1880 to 1940 to support the construction, repair, and enlargement of the great earthen levees that run along both sides of the river’s banks. The typical levee camp that flourished during this period housed an almost exclusively black male workforce of seasonally employed mule drivers, overseen by white foremen and levee contractors, though black women also came to the camps to live with and cook for individual workers or to serve as paid cooks in camp commissaries. This style of levee camp was especially numerous in the low-lying Arkansas-Mississippi... (continua)
Una canzone che racconta di quanto fosse difficile essere una ragazza in un 'levee camp'.
Una parte della popolazione di questi accampamenti era costituito da donne nere, impiegate come cuoche, o prostitute per i lavoratori.
"Levee camps were temporary settlements erected along the Mississippi River from roughly 1880 to 1940 to support the construction, repair, and enlargement of the great earthen levees that run along both sides of the river’s banks. The typical levee camp that flourished during this period housed an almost exclusively black male workforce of seasonally employed mule drivers, overseen by white foremen and levee contractors, though black women also came to the camps to live with and cook for individual workers or to serve as paid cooks in camp commissaries. This style of levee camp was especially numerous in the low-lying Arkansas-Mississippi... (continua)
Down on the levee, Camp Number Nine
(continua)
(continua)
inviata da Marcello Tagliabue 5/12/2025 - 17:53
Certi ragazzi di Tel Aviv
2025
XVII°
XVII°
Ho scritto e gettato una cosa molto lunga, (continua)
inviata da DQ82 5/12/2025 - 17:00
Percorsi:
Disertori
March to Battle (Across the Rio Grande)
Traduzione parziale da nuovarivistastorica, integrata per le parti mancanti.
MARCIA DI GUERRA (ATTRAVERSO IL RIO GRANDE)
(continua)
(continua)
inviata da DQ82 5/12/2025 - 15:17
1312
Album: Non è il mio genere, il genere umano (2014)
Suonerà sempre attuale perché gli sbirri continueranno a fare gli sbirri e a manganellare la gente. “1 3 1 2” sta per ACAB. Forse è stata scritta persino prima del 2014, ma queste situazioni continueranno a protrarsi anche dopo Barcellona e gli sgomberi in Via Giulia a Torino, così come nessuno continuerà a pagare per la morte di Aldovrandi. Questa situazione continuerà all’infinito e quindi sarà sempre attuale, così come l'antifascismo che è innanzitutto un valore. Come “il tamarro è sempre in voga perché non è di moda mai”.
– Willie Peyote, 2017
– Willie Peyote, 2017
Pecorella
(continua)
(continua)
5/12/2025 - 12:00
Buruh tani [Pembebasan]
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 4-12-2025 09:46
Operai e contadini (Liberazione)
(continua)
(continua)
4/12/2025 - 09:47
Bimbi senza eroi
(2025)
Il nuovo brano “Bimbi senza eroi”, nato dalla collaborazione mia, Fabrizio Clementi e Andrea Gioè, è un viaggio dentro quelle storie che spesso il mondo preferisce non guardare.
È una dedica.
È un pugno allo stomaco.
È una richiesta di umanità.
Il brano non è stato selezionato per Sanremo 2026.
Ma la sua missione resta più grande di qualsiasi palco: dare voce a chi voce non ne ha.
Il nuovo brano “Bimbi senza eroi”, nato dalla collaborazione mia, Fabrizio Clementi e Andrea Gioè, è un viaggio dentro quelle storie che spesso il mondo preferisce non guardare.
È una dedica.
È un pugno allo stomaco.
È una richiesta di umanità.
Il brano non è stato selezionato per Sanremo 2026.
Ma la sua missione resta più grande di qualsiasi palco: dare voce a chi voce non ne ha.
Dormi, bambino, la notte è qui
(continua)
(continua)
3/12/2025 - 13:13
Bayar bayar bayar
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 3-12-2025 10:30
Paga, paga, paga!
(continua)
(continua)
3/12/2025 - 10:30
Siamo in guerra
(2025)
dall'album "Il lago artificiale"
pubblicato solo su vinile
Video in uscita il 4 dicembre
dall'album "Il lago artificiale"
pubblicato solo su vinile
Video in uscita il 4 dicembre
Ridono ridono ridono
(continua)
(continua)
2/12/2025 - 16:04
Incubo Promesso
2011
Fino all'ultimo bandito
feat Cantiniero
Fino all'ultimo bandito
feat Cantiniero
Odore di terra, di sogni rubati
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/12/2025 - 11:19
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Das Begräbnis der Freiheit
Riccardo Venturi, 2-12-2025 10:04
Il funerale della Libertà
(continua)
(continua)
2/12/2025 - 10:05
Ogni bambino di Gaza
Cantare anche in questo caso la pace, nonostante tutto.
Strage a innescar rappresaglia
(continua)
(continua)
inviata da Giorgio Prada 1/12/2025 - 20:56
B.D. Woman's Blues
(1935)
È una delle non molte canzoni blues in cui si parla apertamente di lesbismo. Diverse cantanti blues, erano lesbiche o bisessuali. Alcune lo dichiaravano apertamente, come Ma Rainey, Bessie Smith o Gladys Bentley; altre invece preferivano non rendere pubblico il loro lesbismo. Per esempio Alberta Hunter nascose sempre la sua relazione con Lottie Tyler; Ethel Waters aveva una relazione arcinota con una ballerina di nome Ethel Williams (per cui venivano chiamate 'The two Ethels'), ma non lo ammise mai pubblicamente.
Registrata a New York il 7 marzo 1935, sotto lo pseudonimo di Bessie Jackson. È accompagnata dal pianista Walter Roland.
È una delle non molte canzoni blues in cui si parla apertamente di lesbismo. Diverse cantanti blues, erano lesbiche o bisessuali. Alcune lo dichiaravano apertamente, come Ma Rainey, Bessie Smith o Gladys Bentley; altre invece preferivano non rendere pubblico il loro lesbismo. Per esempio Alberta Hunter nascose sempre la sua relazione con Lottie Tyler; Ethel Waters aveva una relazione arcinota con una ballerina di nome Ethel Williams (per cui venivano chiamate 'The two Ethels'), ma non lo ammise mai pubblicamente.
Registrata a New York il 7 marzo 1935, sotto lo pseudonimo di Bessie Jackson. È accompagnata dal pianista Walter Roland.
Comin' a time, B.D. women (1) ain't gonna need no men
(continua)
(continua)
inviata da Marcello Tagliabue 1/12/2025 - 19:33
Sudditi
1995
Guai a chi ci tocca
Disco del supergruppo nato dalla fusione (temporanea) dei Bisca con i 99 Posse
Guai a chi ci tocca
Disco del supergruppo nato dalla fusione (temporanea) dei Bisca con i 99 Posse
Comm’è bella e comm’è forte chesta Italia (continua)
inviata da Dq82 1/12/2025 - 16:06
Percorsi:
Ahi serva Italia, di dolore ostello
Centocelle
2025
Canzone della serie tv "L'Appartamento Sold Out"
Canzone della serie tv "L'Appartamento Sold Out"
Nina mo’ lavora al ristorante indiano (continua)
inviata da Dq82 1/12/2025 - 14:15
Röte Löon
Riccardo Venturi, 1-12-2025 10:22
Due parole del traduttore. Per la traduzione (che è, in fondo, da un normale dialetto tedesco) mi sono servito, oltre che di materiale in mio possesso, di Zimbarbort (“Parola Cimbra”; dizionario cimbro in .pdf) e di Hàltabar au de zunga! (Dizionario Cimbro dei Sette Comuni online).
Due parole del traduttore. Per la traduzione (che è, in fondo, da un normale dialetto tedesco) mi sono servito, oltre che di materiale in mio possesso, di Zimbarbort (“Parola Cimbra”; dizionario cimbro in .pdf) e di Hàltabar au de zunga! (Dizionario Cimbro dei Sette Comuni online).
Il Rotolòn
(continua)
(continua)
1/12/2025 - 10:23
Canzone per Shanì
(2025)
Oggi 25 novembre 2025 esce “Canzone per Shanì”, dedicata a Shani Louk e alle vittime del Nova Festival. Il 7 ottobre 2023, al Nova Festival nel deserto del Negev, 364 giovani sono stati uccisi mentre ballavano. Tra loro c’era Shanì Louk, 22 anni, che quella mattina si trovava lì per vivere la musica e celebrare la vita. La canzone racconta quel momento in cui la musica si è trasformata in tuono, la danza in fuga, la festa in tragedia. È una canzone che prova a restituire un nome, un volto, una storia a una giovane donna che la narrazione dei media ha ridotto a numero, a simbolo.
Quel che è successo dopo è un’altra storia, e la racconterò se mai altrove. Perché anche io soffro per le vittime di Gaza, come tutti.
Prevedo già i commenti: “E allora le vittime di Gaza?” Quelle vittime non le nego e non le giustifico. Ma per loro si levano tante, tantissime voci, in ogni piazza, su ogni... (continua)
Oggi 25 novembre 2025 esce “Canzone per Shanì”, dedicata a Shani Louk e alle vittime del Nova Festival. Il 7 ottobre 2023, al Nova Festival nel deserto del Negev, 364 giovani sono stati uccisi mentre ballavano. Tra loro c’era Shanì Louk, 22 anni, che quella mattina si trovava lì per vivere la musica e celebrare la vita. La canzone racconta quel momento in cui la musica si è trasformata in tuono, la danza in fuga, la festa in tragedia. È una canzone che prova a restituire un nome, un volto, una storia a una giovane donna che la narrazione dei media ha ridotto a numero, a simbolo.
Quel che è successo dopo è un’altra storia, e la racconterò se mai altrove. Perché anche io soffro per le vittime di Gaza, come tutti.
Prevedo già i commenti: “E allora le vittime di Gaza?” Quelle vittime non le nego e non le giustifico. Ma per loro si levano tante, tantissime voci, in ogni piazza, su ogni... (continua)
Tra la tempesta a primavera, e il colle dolce della sera,
(continua)
(continua)
30/11/2025 - 17:37
La battaglia di Maratona
Album: Storie d'amore (1968)
di Andrea Lo Vecchio e Roberto Vecchioni
di Andrea Lo Vecchio e Roberto Vecchioni
Finita è la battaglia
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/11/2025 - 19:39
Ballade des gens qui sont nés quelque part
Adattamento nella parlata pratese di Giovanni Bartolomei da Prato (2022)
de la Ballade des gens qui sont nés quelque part
di George Brassens (1972)
di George Brassens (1972)
LA BALLATA DELLA GENTE NATA LÌ
(continua)
(continua)
inviata da Giovanni Bartolomei da Prato 29/11/2025 - 13:17
Amore ribelle
"Me la cantò all'inizio del secolo Alda Fruzzetti di Forno, testimone dell'eccidio nazifascista. La cantavano i Partigiani dei monti apuani." (Marco Rovelli)
Interpretata da Serena Altavilla con Paolo Monti nel disco collettivo "Nella notte ci guidano le stelle (Canti per la Resistenza)" (2023)
AMORE RIBELLE (FORNO 1944)
(continua)
(continua)
28/11/2025 - 16:34
Спрете !
Riccardo Venturi, 27-11-2025 19:07
Violinist Devorina Gamalova and her optimistic theory of humanity
Published on 8/9/25 11:15 AM Author: Tsvetana Toncheva
A successful soloist and renowned teacher, Bulgarian violinist Devorina Gamalova has lived in London for more than three decades. She was born in Bulgaria's town of Gabrovo, to a Bulgarian father and a German mother from Dresden. She studied in Ruse and at the National Music Academy "Prof. Pancho Vladigerov" in Sofia in the class of the legendary Boyan Lechev. In 1988, she left for Germany. She specialized in violin and viola with Prof. Grigori Zhislin at the Royal College of Music in London. In 2002, Gamalova completed a second higher education in Sofia - theology, and in 2008 she defended her doctoral dissertation in London.
For more than 35 years, Devorina Gamalova has been actively performing as a soloist and chamber musician... (continua)
Violinist Devorina Gamalova and her optimistic theory of humanity
Published on 8/9/25 11:15 AM Author: Tsvetana Toncheva
A successful soloist and renowned teacher, Bulgarian violinist Devorina Gamalova has lived in London for more than three decades. She was born in Bulgaria's town of Gabrovo, to a Bulgarian father and a German mother from Dresden. She studied in Ruse and at the National Music Academy "Prof. Pancho Vladigerov" in Sofia in the class of the legendary Boyan Lechev. In 1988, she left for Germany. She specialized in violin and viola with Prof. Grigori Zhislin at the Royal College of Music in London. In 2002, Gamalova completed a second higher education in Sofia - theology, and in 2008 she defended her doctoral dissertation in London.
For more than 35 years, Devorina Gamalova has been actively performing as a soloist and chamber musician... (continua)
Fermatevi!
(continua)
(continua)
27/11/2025 - 19:08
Sólo le pido a Dios
ITALIANO / ITALIAN / ITALIANO [7]
Traduzione italiana di Cristina Trinci
Traduzione italiana di Cristina Trinci
CHIEDO A DIO SOLAMENTE
(continua)
(continua)
inviata da Cristina Trinci 21/11/2025 - 22:52
Il giardino degli olivi [Mia terra]
Nell'agosto 2025, Radio Alhara presenta questa poesia di Nicola Gelo.
Da bambino abitavo
(continua)
(continua)
inviata da A.S. 20/11/2025 - 22:27
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
La Repubblica dei Morti Ammazzati
La Repubblica dei Morti Ammazzati versione 2.0
20.11.2025
20.11.2025
Partirono da casa, il pulmino li aspettava,
(continua)
(continua)
20/11/2025 - 11:28
Spent the Day in Bed
basata sulla versione di Berny Devlin
HO PASSATO LA GIORNATA A LETTO
(continua)
(continua)
20/11/2025 - 00:10
Ho perso i sogni
(2025)
Singolo che anticipa il prossimo album in uscita nel 2026
Ho perso i sogni è la storia di un ragazzino di tredici anni rimasto, suo malgrado, solo tra le macerie della sua casa, del suo quartiere, della sua città. Non sa dove andare, dove nascondersi, cerca soltanto di rimanere vivo. Intorno a lui una guerra, di cui non può capire le ragioni, e qualcuno che gli ha portato via tutto: i suoi sogni.
Il brano è stato prodotto, registrato e mixato da Gian Maria Accusani, con Giovanni “Joe” Ludovisi al contrabbasso. La copertina è disegnata da Davide Toffolo, mentre la grafica di Paolo Proserpio.
Impatto sonoro
Singolo che anticipa il prossimo album in uscita nel 2026
Ho perso i sogni è la storia di un ragazzino di tredici anni rimasto, suo malgrado, solo tra le macerie della sua casa, del suo quartiere, della sua città. Non sa dove andare, dove nascondersi, cerca soltanto di rimanere vivo. Intorno a lui una guerra, di cui non può capire le ragioni, e qualcuno che gli ha portato via tutto: i suoi sogni.
Il brano è stato prodotto, registrato e mixato da Gian Maria Accusani, con Giovanni “Joe” Ludovisi al contrabbasso. La copertina è disegnata da Davide Toffolo, mentre la grafica di Paolo Proserpio.
Impatto sonoro
Notti insonni a parlare
(continua)
(continua)
19/11/2025 - 22:58
Partigiano
Ricordati dovrai abbandonare la moglie, i figli, il campo ed il mestiere
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 18/11/2025 - 17:11
Im Gefängnis zu singen
Riccardo Venturi, 18-11-2025 11:15
Da cantarsi in prigione
(continua)
(continua)
18/11/2025 - 10:40
Union Maid
Libera attualizzazione di Giovanni Bartolomei nella parlata di Prato (16 novembre 2025) del canto di Woody Guthrie (1940)
Non ho adattato le ultime due strofe (che sarebbero seguite dopo l’inciso musicale) perché "il consiglio dato" era datato e meritava di essere attualizzato.
Chiedo scusa alle donne di allora ma ho scelto di aggiornarlo estendendolo a chiunque, per scelta e per amore, decida di vivere in coppia.
Ringrazio gli Stormy Six perché ho preso in prestito la loro musica (1973)
Non ho adattato le ultime due strofe (che sarebbero seguite dopo l’inciso musicale) perché "il consiglio dato" era datato e meritava di essere attualizzato.
Chiedo scusa alle donne di allora ma ho scelto di aggiornarlo estendendolo a chiunque, per scelta e per amore, decida di vivere in coppia.
Ringrazio gli Stormy Six perché ho preso in prestito la loro musica (1973)
LA SINDACALISTA (UNION MAID)
(continua)
(continua)
inviata da Giovanni Bartolomei da Prato 17/11/2025 - 18:58
Świat nie jest gotowy na Polskę
Riccardo Venturi, 15-11-2025 18:43
Il mondo non è pronto per la Polonia
(continua)
(continua)
15/11/2025 - 18:43
La complainte des mineurs
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 15-11-2025 17:45
Lamento per i minatori (continua)
15/11/2025 - 17:46
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Monologo tratto da "Il signor Rossi e la Costituzione"