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Percorso Guerre nei Balcani negli anni '90

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Srebrenica (Never Again) #10

Srebrenica (Never Again) #10
Srebrenica (Never Again)
[ 2008 ]

Testo e musica / Tekst i muzika / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Genocide

Album:The Psy-op Mixtape track #10
Anniversary But we aint here to Celebrate
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 10/7/2020 - 23:55
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I fiori di Sarajevo

I fiori di Sarajevo
2019
Raccontami una storia
Scorre lento il tempo per le strade
(continua)
inviata da Dq82 3/5/2020 - 15:12
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L'altra verità

L'altra verità
1998
Gente distratta
Aspettavano alle porte dell’impero
(continua)
inviata da Dq82 12/3/2020 - 17:04
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Bianco e nero

Bianco e nero
Inedita, testo trovato sul sito giannisiviero.it
Come una vecchia foto di Bob Capa
(continua)
inviata da Dq82 12/3/2020 - 15:04
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Kad sve ovo bude juče

Kad sve ovo bude juče
1995
Testo di Dino Merlin
Musica di Michael Jackson (!) (They Don't Care About Us)

Riprendendo la musica da un famoso pezzo di Michael Jackson Dino Merlin pensa a un futuro quando tutto questo, la guerra in Bosnia, sarà passato, sarà ieri.
Dan bez svijetla, zora bez pijetla
(continua)
4/3/2020 - 23:34
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Entenhausen bleibt stabil

Entenhausen bleibt stabil
2002
Reich & Sexy, Vol. 2
Keine Zigarren aus Kuba mehr, Aufstand im Irak
(continua)
inviata da Dq82 1/1/2020 - 19:02
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Sha-e-o

Sha-e-o
1993
Notte e giorno
Oh, sha-e-o
(continua)
inviata da Alberto Scotti 17/11/2019 - 05:10
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Prendimi le mani

Prendimi le mani
2018
Controumano

"Prendimi le mani" è la descrizione della desolazione che può lasciare una guerra. Nello specifico, viene analizzata la guerra di Vukovar del 1991, quando l'armata Jugoslava, con l'appoggio dei paramilitari serbi, mise sotto assedio la città croata.
L'attenzione è rivolta sugli strascichi che la guerra si porta dietro, agli Innocenti che subirono le atrocità e ai sopravvissuti, che sono testimonianza vivente del male dell'uomo.
Prendimi le mani sotto la terra. Le vittime chiedono umanità, tendendo le loro mani, nella speranza che qualcuno le stringa, in nome di quella umanità che ci lega, nella speranza che tutto ciò possa non ripetersi.
le anime dalla città sono migrate al nord oltre la frontiera le stazioni oltre la fretta
(continua)
inviata da Dq82 6/9/2019 - 19:03
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Belgrado 999

Belgrado 999
2013
Fantasmi
C'è un cielo di piombo che sta crollando,
(continua)
inviata da Dq82 2/5/2019 - 10:33
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Mostar

Mostar
2019
Un altro equilibrio
Di notte lo sai
(continua)
inviata da Dq82 16/3/2019 - 20:34
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Radio Belgrado

Radio Belgrado
2001
Europa Hotel

"Io sono nato a Trieste da famiglia pugliese e la mia famiglia è tutta gente di mare quindi uno dei temi fondamentali dell’album è il mare. L’altro tema fondamentale è quello dei Balcani. Essendo triestino ho risentito delle influenze prima artistiche e poi drammatiche motivate da quello che bene o male è successo ai nostri cugini jugoslavi qualche tempo fa e della qual cosa ci siamo accorti anche troppo tardi. Il terzo leit-motiv del CD è quello di non volersi arrendere mai, cioè si diventa vecchi quando si vuole invecchiare: ci sono ragazzi di 20 anni che sono vecchi mentre ci sono persone meravigliosa di 80-90 anni che sembrano dei ragazzini".
Il titolo dell'album, "Europa Hotel", deriva da un albergo di Sarajevo, città alla quale D'Eliso è molto legato.

"Ho avuto il primo approccio con Sarajevo nel 1986 quando lavoravo per la Rai. Avevamo fatto un giretto in Serbia... (continua)
Notte chiara sopra i fiumi grandi fiumi sembra che riposino
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 13:23
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I bambini di Sarajevo

I bambini di Sarajevo
2001
Europa Hotel

"Io sono nato a Trieste da famiglia pugliese e la mia famiglia è tutta gente di mare quindi uno dei temi fondamentali dell’album è il mare. L’altro tema fondamentale è quello dei Balcani. Essendo triestino ho risentito delle influenze prima artistiche e poi drammatiche motivate da quello che bene o male è successo ai nostri cugini jugoslavi qualche tempo fa e della qual cosa ci siamo accorti anche troppo tardi. Il terzo leit-motiv del CD è quello di non volersi arrendere mai, cioè si diventa vecchi quando si vuole invecchiare: ci sono ragazzi di 20 anni che sono vecchi mentre ci sono persone meravigliosa di 80-90 anni che sembrano dei ragazzini".
Il titolo dell'album, "Europa Hotel", deriva da un albergo di Sarajevo, città alla quale D'Eliso è molto legato.

"Ho avuto il primo approccio con Sarajevo nel 1986 quando lavoravo per la Rai. Avevamo fatto un giretto in Serbia... (continua)
Sono tuoni o son cannoni lì nei boschi quei fuochi dimmi cos'è
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 12:58
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Crépuscule-transfer

Crépuscule-transfer
[1993]
Parole e musica di Hubert-Félix Thiéfaine
Nell'album "Fragments d’hébétude"
Dans la clarté morne et glaciale
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2018 - 20:40
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Sarajevo

Sarajevo
[2002]
Composta da / Composed by /
Composée par / Säveltäjä : Max Richter
Album: Memoryhouse


MEMORYHOUSE



Memoryhouse is the 2002 debut album by neo-classical composer Max Richter. Originally released in 2002 under the Late Junction label, the album was reissued by FatCat Records in 2009 and 2014 with alternative album artwork.

Memoryhouse received largely positive reviews from contemporary music critics. Pitchfork Media gave the album a very positive review in a retrospective review for the 2014 reissue on FatCat, stating:

Memoryhouse has become a landmark of the amorphous scene that would eventually earn the tags "post-classical" or "indie classical." Memoryhouse remains audacious but careful, intimate but vivid, innovative but reverent. In 2002, Richter’s ability to weave subtle electronics against the grand BBC Philharmonic Orchestra helped suggest new possibilities and locate... (continua)
(strumentale)
inviata da Andrea Marconi 10/10/2018 - 21:43
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Inertia

Inertia
dall'album "Skunkworks" del 1996

Inertia nasce da una storia incredibile. Nel 1994 Bruce Dickinson, appena uscito dagli Iron Maiden per intraprendere una carriera solista, decide di entrare nella Sarajevo assediata per un concerto. L'aeroplano da Birmingham con a bordo la band atterra a Spalato, in Croazia. Ma non c'era modo dall'aeroporto di raggiungere la capitale bosniaca. Alla fine la band viene caricata su un camioncino di un'associazione umanitaria di nome "The Serious Road Trip" e dopo un lunghissimo viaggio riesce a entrare in città.

"Bruce Dickinson degli Iron Maiden suonerà al centro di cultura bosniaco alle 18" annunciavano pochi manifesti nella città assediata. La prudenza sconsigliava di pubblicizzare l'evento per radio, il luogo del concerto avrebbe potuto essere un obiettivo perfetto per i cecchini. Su un piccolo palco, con poche luci e davanti a poche centinaia di persone,... (continua)
These are the pictures
(continua)
17/6/2018 - 00:25
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Sarajevo

Sarajevo
(1994)
Album: Pogled u nebo

"Hanno ucciso la mia Sarajevo" cantava questo gruppo punk serbo lasciando per una volta da parte il loro stile provocatorio per scrivere un pezzo impegnato contro l'assedio della capitale bosniaca.

trovata su Yugosonic
Polako kamen postaje crven,
(continua)
13/5/2018 - 16:49
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Sarajevo će biti

Sarajevo će biti
(1992)

Questa canzone è stata scritta dal cantautore serbo Đorđe Balašević e dal bosniaco Zlatan Fazlić Fazla all'inizio dell'assedio di Sarajevo.
Što više mislim, sve manje shvatam
(continua)
inviata da Monia 10/5/2018 - 23:03

Kaltrinas sang

Kaltrinas sang
[2007]
Testo di / Lyrics by / Tekst af Knud Erik Lægsgaard
Musica di / Music by / Musik af Sergio Marini
Album: Tænk engang til

"“En ung pige flygter med sine søskende fra krigen i Kosovo. I den danske flygtningelejr forelsker hun sig i en ung flygtning fra Serbien. De to gifter sig og får datteren Kaltrina. Moren og Kaltrina får asyl i Danmark, men faren bliver på grund af 24-års reglen udvist og må leve uden hjælp “under jorden” i Danmark, adskilt fra sine kære. Teksten er af Knud Erik Lægsgaard.” - Sergio Marini"
Den nat var der slet ingen stjerner
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/4/2018 - 21:33
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Espressionismo

Espressionismo
“Espressionismo”, rabbioso ed eversivo pamphlet parigino di fine ‘800 nei suoi versi iniziali così evocativi “E’ tempo di stringersi attorno ad un fuoco, di promettersi sangue, sudore, lacrime.”, è un appello alla mobilitazione rivolto a tutti i “partigiani del mondo” per rimanere sé stessi in un istinto di sopravvivenza, contro qualsiasi forma di controllo, di manipolazione delle coscienze, di annullamento delle identità, esercitati da una sorta di “dittatura del pensiero unico”.

La storia è, è stata e per sempre sarà violenza, scontro ed eterna lotta tra opposte fazioni, restarne fuori, non prenderne parte, significa “soccombere”, travolti dalla battaglia che in questo nuovo millennio ha assunto i contorni e i lineamenti di una “guerra mondiale”, ad alto tasso ideologico, tra ribelli sognatori e “poteri forti”, minoranze di privilegiati e potentati economici.
Al ritmo di un trascinante... (continua)
E’ tempo di stringersi attorno a un fuoco
(continua)
inviata da Federico Marchioro 25/3/2018 - 23:51
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Sarajevo

Sarajevo
(2014)
All You Can Do

feat. Dia Frampton
Interpretata dal vivo anche con Raquel Rodriguez

This song is about the story of Admira and Bosko, a couple killed in Sarajevo during the Bosnian Civil War in 1994. One was Muslim and one was Christian and they were shot trying to flee the city. My mom comes from a Christian family and my dad is Jewish and I wanted to write a song about the transcendental power of love. - Watsky

*

La canzone parla della storia di Admira e Bosko, una coppia uccisa a Sarajevo durante la guerra civile nel 1994. Lei era musulmana e lui cristiano e furono uccisi mentre cercavano di scappare dalla città. Mia mamma viene da una famiglia cristiana e mio papà è ebreo, e volevo scrivere una canzone sul potere trascendente dell'amore. - Watsky


And they wonder what our parents say
(continua)
28/2/2018 - 23:15
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Raskrsnice Sarajeva

Raskrsnice Sarajeva
Dall'album "Zaboravljeni grad" del 1993.
Srušena su draga mjesta, moja ulica,
(continua)
inviata da Monia 28/2/2018 - 22:36
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Ratni profiteri

Ratni profiteri
dall'album Ministarstvo straha ("Ministero della paura") del 1997
Dolaze ratni profiteri,
(continua)
inviata da Monia 22/2/2018 - 23:19
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La petite balle perdue

La petite balle perdue
Paroles et musique : Bernard Joyet
Interprétation : Monique Trehart
Album : Je Demande L'asile Poétique 2009
Par la fenêtre
(continua)
inviata da JJ 23/11/2017 - 15:07
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Mladic

Mladic
[2012]
Prima traccia di “Allelujah! Don't Bend! Ascend!”, quarto album in studio per i GY!BE, uscito a 10 anni dal precedente “Yanqui U.X.O”

I GY!BE, canadesi apocalittici, fanno musica strumentale, per cui non mi resta che ricordare brevemente a chi è dedicato questo brano dall’incedere marziale...

Ratko Mladić è stato il comandante delle truppe serbo-bosniache durante la guerra in Bosnia (1992-95) ed il responsabile dell'assedio della città di Srebrenica e del successivo massacro di circa 8.000 uomini e ragazzi bosniaci musulmani.

Ricercato fin dal 1995 dalla giustizia internazionale con le pesantissime accuse di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità, Mladić è stato latitante per 16 anni, venendo arrestato solo nel 2011 in un paese non distante da Belgrado dove viveva tranquillamente sotto falso nome.
Da allora Ratko Mladić è sotto processo davanti al tribunale penale... (continua)
- With his arms outstretched...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2017 - 23:32
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Isabelle

Isabelle
(1991)

"For years people have asked who Isabelle was: 'were you shagging her'? But no. It was the height of the Bosnian war and I remember seeing a TV interview with some kids who were stuck in Sarajevo at the height of the bombing and thinking how utterly removed from that situation we were in New Zealand, thankfully.

"And I wondered what it would be like to sit down at have a chat to those kids: people who looked like us, and should have been having fun and playing music but were running the gauntlet of snipers. So essentially, it's an anti-war song, but I wanted to give it a personal face. That's kind of my schtick when it comes to songwriting: to take bigger pictures and bring them in close. That's the only way you can really understand these things.

Greg Johnson
Hey I'm stuck on an island and I couldn't care less
(continua)
17/11/2017 - 20:19
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Sarajevo

Sarajevo
1997
Voodo vibes
Families worlds apart
(continua)
inviata da Dq82 13/11/2017 - 10:41
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Sva bol svijeta

Sva bol svijeta
(1993)

L'Eurovision del 1993 (in cui, tra parentesi, l'Italia presentò Enrico Ruggeri e la sua Sole d'Europa che si classificò dodicesima) vide la partecipazione per la prima volta degli stati nati dalla disgregazione della Jugoslavia. Come la Croazia con Don't ever cry, la Bosnia Erzegovina presentò una canzone che cercava di portare all'attenzione del mondo la guerra nel paese e nella capitale Sarajevo ancora sotto assedio.
Ja ne mogu skinuti zvijezde sa neba
(continua)
12/11/2017 - 22:58
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Cançó per a la humanitat

Cançó per a la humanitat
Obra inclosa en els espectacles:
Transitant (2002)
Paco Viciana Collage (2004)
Lunáticos (2014)

A principis de juliol de 1995 a Srebrenica va succeir la pitjor massacre europea després de la Segona Guerra Mundial, a dins del conflicte de la guerra de Bòsnia, conegut com El genocidi de Srebrenica. Les tropes sèrbies, comandades per al general Ratko Mladic varen torturar, violar i assassinar sistemàticament a més de 8.000 civils d'aquesta població de l'ex Iugoslàvia en uns pocs dies, les declaracions dels testimonis d'aquella barbàrie són esfereïdors. I malauradament no va ser l'únic lloc a on es varen perpetrar assassinats i violacions a la població civil en aquella vergonya bèl·lica, les massacres i violacions es succeïen diàriament.

Per aquest motiu, es varen organitzar una sèrie de mobilitzacions i manifestacions per conscienciar la població i als polítics de l'època de lo inadmissible... (continua)
Mil històries han nascut de la humanitat,
(continua)
21/8/2017 - 22:36
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Coprifuoco

Coprifuoco
Album: "Terra" (2017)

Coprifuoco. La seconda canzone che viene da TERRA, una canzone in cui si confondono eventi epocali e fatti personali. In sottofondo c’è questa tabla elettronica, una specie di drum machine che viene dall’India che finalmente siamo riusciti a mettere in una canzone. C’è l’eco di un viaggio in Bosnia che avevo fatto con un amico una decina di anni fa: a Mostar abbiamo scoperto che campanili e minareti ormai crollati si assomigliavano tutti, dalle macerie non riuscivi a distinguere l’uno dall’altro. Al loro interno erano già cresciuti gli alberi, il tempo passato dalla fine della guerra si misurava con la loro altezza. In questa canzone c’è una ragazza che si trasferisce a Toronto per poi accorgersi che è una Varese più grande e c'è anche un uragano in arrivo a cui gli esperti hanno dato il suo stesso nome

(Vasco Brondi)
Cadeva la sera
(continua)
27/6/2017 - 18:24
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Young Bosnia

Young Bosnia
2017
August 1914

Un concept album sulle guerre del XX secolo. La copertina è il dipinto "The Inexorable Flow of History" di Jakub Rozalski
They’ve burned the bridge outside our holdings
(continua)
inviata da dq82 5/4/2017 - 15:21
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Nadja

Nadja
1994
Trollkarlen

Inverno 1993 Sarajevo fu assediata dalle truppe serbe.
Ho scritto la canzone quando una granata dell'artiglieria assediante ha colpito un parco giochi dove stavano giocando i bambini.
Nadja
(continua)
inviata da dq82 21/3/2017 - 11:51
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Peppers and Tomatoes

Peppers and Tomatoes
[1995]
Parole e musica di Ralph McTell
Nell'album intitolato “Sand in Your Shoes”

Una canzone scritta pensando alla guerra fratricida in Yugoslavia...
This year in my garden I grow peppers and tomatoes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/1/2017 - 23:05
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Drenica

Drenica
Parole e musica di Valter Vaioli.
Lyrics and music by Valter Vaioli.

La versione dal vivo è cantata da Giacomo Gentiluomo, con Giulia Lorimer (voce dei Whisky Trail).
Al violino una ragazza americana "Hellison"

Febbraio 1998. Il TG della sera manda in onda un servizio che si è impresso indelebilmente nella mia memoria: un paesaggio di campagna coperta di neve; sulla strada segni di pneumatici di camion. Dalle case si leva del fumo. Qua e là si scorgono, ai lati della strada e vicino alle case, delle macchie scure sulla neve. Ecco lo zoom della telecamera che lentamente avvicina la scena. In mezzo al fumo compaiono delle fiamme: le case stanno bruciando. L’ immagine si avvicina ancora e diventa più definita: le macchie scure sono i corpi immobili di persone uccise, uomini, donne, bambini e vecchi, ed ovunque sangue. In mezzo al massacro ti accorgi di quel silenzio assoluto dove non si... (continua)
Fa freddo e nevica a Drenica
(continua)
inviata da dq82 24/11/2016 - 10:33
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Neprijatelj

Neprijatelj
[2013]
Testo e musica / Lyrics and music / Tekst i muzika:
Zabranjeno Pušenje
Album: Radovi na cesti

Un album recente degli Zabranjeno Pušenje, questo Radovi na cesti del 2013. “Lavori in corso”, questo più o meno significherebbe il titolo originale dell'album, che però in serbocroato significa piuttosto “Lavori sulla strada”: la copertina dell'album, con due street workers al lavoro, chiarisce meglio la squisita ambiguita dell'espressione. Il “puttanaio” balcanico non è certamente terminato con gli accordi di Dayton del 1995, così come certamente non era iniziato nel 1991 con la dissoluzione della Jugoslavia, o nel 1992 con la guerra civile in Bosnia. Tutto è ancora bello là, pronto a riesplodere in due minuti; per questo, ancora nel 2013, occorre ricordare certe cose, certi fatti, certi modi di pensare e di agire. Nel medesimo album, gli Zabranjeno Pušenje hanno prima voluto ricordare... (continua)
Neprijatelj ne spava i ne miruje
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/9/2016 - 20:41

Tre amici in guerra

Antiwar Songs Blog
Tre amici in guerra
Il 9 ottobre 2011, quando chi scrive non si trovava, come dire, nel pieno delle sue forze, veniva inserita nel sito questa (straordinaria) canzone degli Zabranjeno Pušenje; il medesimo giorno, Marko, in un commento, faceva presente che mancava “una traduzione fatta bene”. Cinque anni dopo, la traduzione è stata finalmente fatta, o tentata, non si sa […]
Antiwar Songs Staff 2016-09-21 08:24:00

Σκατοπόλεμος 17

Σκατοπόλεμος 17
Skatopólemos 17
[1993]
Στίχοι και μουσική: Απολίτιστοι
Lyrics and music: Apolitistoi
Testo e musica: Apolitistoi
'Αλμπουμ / Album : Στους δρόμους [2001]
("In the streets" / "Nelle strade")
Μέσα στην οθόνη του μυαλού
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 15/9/2016 - 05:01
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Nedjelja kad je otiš'o Hase

Nedjelja kad je otiš'o Hase
[1985]
Sexon / Karajlić
Album: Dok čekaš sabah sa šejtanom


Jugoslavia, il lungo addio. Una canzone, un calciatore, un paese che scompare
di Chicco Elia, da East Journal, 13 giugno 2014.

Satira e Metafora sono due fuoriclasse. Una coppia d’attacco, di quelle che sanno incrociarsi in profondità, tagliando a fette le difese avversarie. Una di quelle coppie dove l’intesa o la giocata solitaria producono lo stesso risultato: il trionfo delle idee, la realizzazione della rete.

I grandi tecnici, però, hanno sempre spiegato che senza una buona difesa, capace di leggere i messaggi che le coppie d’attacco avversarie si lanciano, o capaci di proteggere le reti realizzate dal proprio attacco, non si vince.

Una versione sportiva del mito di Cassandra, dove i segnali vanno interpretati, non potendo essere chiari per capriccio degli dei. Una capacità di interpretazione che spesso riposa dove meno... (continua)
Ljudi su išli u kolonama
(continua)
inviata da Gaspard de la Nuit 1/9/2016 - 02:15
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Девет враќе железни

Девет враќе железни
Devet vraќe železni
[1994]
Scritta da Goran Trajkoski (voce, zampogna, flauto), Zlatko Oridjanski (chitarra, mandolino, flauto e cori) e Zoran Spasovski, membri del gruppo macedone Anastasia.
Nella colonna sonora del film “Пред дождот” (“Pred doždot”, “Before The Rain”, “Prima della pioggia”) diretto dal regista macedone Milcho Manchevski / Милчо Манчевски.

Parole, Volti, Immagini. Arrivano dalla selvaggia Macedonia e dall’Inghilterra, ma potrebbero essere ambientate ovunque: ovunque ci sia il seme della divisione etnica, economica, culturale, razziale. Sono le parole, i volti, le immagini di una guerra civile nascosta, che non fa rumore ma s'insinua come una pesante atmosfera carica di brutti presagi.
In ciascuno degli episodi del film c'è un personaggio che prova a riprendere il filo della speranza, che esce dal mondo a cui appartiene e diventa elemento di contraddizione rispetto al... (continua)
Крај ридини извори, крај извори тополи,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2016 - 21:22
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Sarajevo mon amour

Sarajevo mon amour
2016
Soundcity
Voce: Barbara Eramo, Lucilla Galeazzi, Nando Citarella
Organetto: Riccardo Tesi

Il titolo è ispirato al libro di Jovan Divjak, eroe della difesa di Sarajevo nella guerra dei Balcani del 1992-1995. E’cantato in sabir e in turco
Questa star chita de mi
(continua)
inviata da dq82 29/4/2016 - 09:21
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Gde si

Gde si
[1993]
Scritta da Momčilo “Bajaga” Bajagić
Written by Momčilo “Bajaga” Bajagić
Album: Muzika na struju

L'anno di pubblicazione dell'album Muzika na struju (“Musica elettrica”) del gruppo Bajaga i Instruktori (formato da Momčilo “Bajaga” Bajagić, già membro dei famosissimi Riblja Čorba) è il 1993; e quando si dice “1993” in Serbia e in tutta la ex Jugoslavia, si può bene immaginare quale possa essere stato il leitmotiv dell'album. Contiene infatti almeno tre canzoni chiaramente contro la guerra, Golubica, Ovo je Balkan e questa Gde si. Ma dove sarà "Dio"? Dall'altra parte del fiume, ovvero "a centinaia di chilometri lontano", Dio se n'è andato. Paure, terrori, grida nella notte. Persone, luoghi e cose amate che bruciano, sempre nella notte; la notte dei giorni bui uno dietro l'altro, senza interruzione. Niente e nessuno sarà più lo stesso, soprattutto dentro in testa; una precisa sensazione... (continua)
Stotine kilometara daleko od mene
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/4/2016 - 21:47
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Ovo je Balkan

Ovo je Balkan
[1993]
Scritta da Momčilo “Bajaga” Bajagić
Written by Momčilo “Bajaga” Bajagić
Album: Muzika na struju

L'anno di pubblicazione dell'album Muzika na struju (“Musica elettrica”) del gruppo Bajaga i Instruktori (formato da Momčilo “Bajaga” Bajagić, già membro dei famosissimi Riblja Čorba) è il 1993; e quando si dice “1993” in Serbia e in tutta la ex Jugoslavia, si può bene immaginare quale possa essere stato il leitmotiv dell'album. Contiene infatti almeno tre canzoni chiaramente contro la guerra, Golubica, Gde si e questa Ovo je Balkan che, in pochi versi, tenta di dire che cosa sono i Balcani (che in serbo è un “Balcano” solo, dato che il nome è al singolare). Una “terra di sogno” o “di sonno”, sfruttando il doppio senso del termine serbo san. Terra meravigliosa e incomprensibile al mondo intero, dove ogni cinquant'anni scoppia la guerra. Terra dove ognuno può essere nemico e fratello; e, aggiungiamo noialtri, non di rado nemico e fratello al tempo stesso. Terra dove il bene e il male sembrano inestricabili. [RV]
Ovo je ovde Balkan,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/4/2016 - 20:30
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The Wheel

The Wheel
2016
The Hope Six Demolition Project


In The Hope Six Demolition Project PJ Harvey si spinge oltre, rispetto al precedente album Let England Shake: non era soltanto l’Inghilterra a tremare, non era soltanto la battaglia di Gallipoli a seminare morti sulla Battleship Hill, era tutto il mondo che si stava sgretolando sotto i nostri occhi. Per questo motivo il nono album in studio della fu Polly nasce e si sviluppa nell’arco di quattro anni e di vari viaggi tra il Kosovo, l’Afghanistan e Washington. Ed è proprio quest’ultima a suggerire il titolo del disco, riferimento al progetto Hope VI tramite il quale il governo degli Stati Uniti ha demolito gli alloggi pubblici dei quartieri più poveri della città per far spazio a nuovi nuclei abitativi e a una nuova assegnazione delle abitazioni, situazione che ha creato molti disagi alle famiglie meno abbienti.

The Community of Hope - The Ministry... (continua)
A revolving wheel of metal chairs
(continua)
inviata da dq82 16/4/2016 - 11:43
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Chain of Keys

Chain of Keys
2016
The Hope Six Demolition Project


In The Hope Six Demolition Project PJ Harvey si spinge oltre, rispetto al precedente album Let England Shake: non era soltanto l’Inghilterra a tremare, non era soltanto la battaglia di Gallipoli a seminare morti sulla Battleship Hill, era tutto il mondo che si stava sgretolando sotto i nostri occhi. Per questo motivo il nono album in studio della fu Polly nasce e si sviluppa nell’arco di quattro anni e di vari viaggi tra il Kosovo, l’Afghanistan e Washington. Ed è proprio quest’ultima a suggerire il titolo del disco, riferimento al progetto Hope VI tramite il quale il governo degli Stati Uniti ha demolito gli alloggi pubblici dei quartieri più poveri della città per far spazio a nuovi nuclei abitativi e a una nuova assegnazione delle abitazioni, situazione che ha creato molti disagi alle famiglie meno abbienti.

The Community of Hope - The Ministry... (continua)
Fifteen keys hang on
(continua)
inviata da dq82 16/4/2016 - 09:49
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La dittatura degli anestesisti

La dittatura degli anestesisti
[2016]
Parole e musica: La Colpa
Lyrics and music: La Colpa

Video: (Welcome to Sarajevo) - Regia di Emanuele Mei
Emanuele Mei, propone un viaggio nella "dittatura degli anestesisti" attraverso le controverse vicende dei Balcani del 1990, così come furono riportate dalla televisione mondiale, così come poterono scuotere le coscienze in quel momento, così come furono presto scordate. Gli occhi sono quelli di un bambino di inizio anni '90 davanti al telegiornale. Lo shock è qui inteso come scintilla di vita. L'intento è di ricreare nel video questa scossa che spinge necessariamente all'azione e, prima di tutto, all'informazione.
C'ero io da solo sempre col cerino in mano
(continua)
inviata da dq82 7/4/2016 - 11:15
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Uspavanka (Nini sine, spavaj sine)

Uspavanka (Nini sine, spavaj sine)
Ninnananna tradizionale bosgnacca [*]
Bošnjak [*] traditional lullaby
[*] Bosgnacco = musulmano bosniaco
[*] Bošnjak = Bosnian muslim


Nella colonna sonora del film “Ničija zemlja” (“No Man’s Land”) diretto nel 2001 dal regista bosniaco Danis Tanović.
Una ninna nanna interpretata dalla splendida voce di Alma Bandić, cantante bosniaca di Sarajevo che negli anni 90 era membro della corale del locale Conservatorio, la Muzička Akademija Univerziteta u Sarajevu.

Contribuisco questa incredibile canzone nel giorno in cui il tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia, dopo un processo durato 6 anni, ha condannato a 40 anni di carcere l’ex Presidente della Repubblica Srpska Radovan Karadžić, riconosciuto colpevole di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra compiuti ai danni delle comunità musulmane e croate bosniache durante il conflitto in Bosnia ed Erzegovina tra il 1992 ed il 1995, in particolare per il massacro di Srebrenica e l’assedio di Sarajevo.
Mmmmm mmmm mmmmm...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/3/2016 - 23:12
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E, moj druže beogradski

E, moj druže beogradski
(1992)

dall'album "Hrana za golubove" (Cibo per colombe) della rock band croata "Film"
Musica scritta originariamente per Na morskome plavom zalu tratta dal film "Do You Remember Dolly Bell" di Kusturica.
Lijepe cure beogradske
(continua)
inviata da Monia 18/3/2016 - 12:58
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Inquieto

Inquieto
(1994)

dal live "In quiete" registrato per la trasmissione Acoustica di Videomusic

Ritrovo questo brano scritto per le guerre in Jugoslavia (i CSI andarono a Mostar) citato in un bel libro dedicato invece alla resistenza curda. Si intitola Kobane dentro di Ivan Grozny Compasso. Ivan è stato uno dei pochi giornalisti a visitare Kobane prima della liberazione. Scrive "Quelle donne che reclamano scelte chiare io le vedo ora, andare a combattere, coordinare le attività, segnare il percorso da seguire. Le donne nei Balcani non avevano questo ruolo ma possedevano la stessa forza. Solo che non era loro riconosciuta."
Senza volontà senza sapere
(continua)
inviata da Lorenzo 5/10/2015 - 23:10
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Bosnia Tune

Bosnia Tune
[1992]
Parole di Iosif Aleksandrovič Brodskij/Joseph Brodsky
La poesia fu scritta da Brodskij direttamente in inglese.
Dal sito Joseph Brodsky

La poesia è stata musicata e viene cantata dal cantante norvegese Morten Harket (ex a-ha). Il pezzo con il titolo "Brodsky Tune" si trova nel suo album del 1995 "Wild Seed"
As you pour yourself a scotch,
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 23/8/2015 - 11:20

Srebrenicki Inferno

Srebrenicki Inferno
[2003]
Versi di Džemaludin Latić (1957-), scrittore e docente bosniaco
Musica di Đelo Jusić (1939-), compositore croato originario della Bosnia Erzegovina
Interpretata dall’Omladinski hor Zenica
Ignoro se si tratti di un canto intero o soltanto di un frammento.
Si tratta del testo più diffuso in Rete, a cominciare da qui

Il “Srebrenicki Inferno” è un oratorio composto di 19 canti in terzine, sorta di lettera di Dante Alighieri dall’inferno della guerra di Bosnia, di cui il massacro di Srebrenica del luglio 1995 fu l’apoteosi. Protagonista è una donna bosgnacca cui i serbi bosniaci hanno sterminato la famiglia. Lei stessa, internata in diversi campi di concentramento, ha subito ripetute violenze sessuali ed è stata testimone della strage di Srebrenica. Alla fine si ritrova rifugiata/esule a Ravenna, la città dove è sepolto Dante Alighieri.

Il “Srebrenicki Inferno”, messo in musica da... (continua)
Majko, majko, još te sanjam
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/7/2015 - 11:58
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Crv

Crv
[1994]
Testo / Lyircs / Tekst: Milan Mladenović
Musica / Music / Muzika: Milan Mladenović - Mitar Subotić "Suba"
Album: Angel's Breath



"Ovaj album predstavlja nastavak mog rada u borbi protiv primitivizma u današnjoj kulturi, koji je uzeo maha uglavnom zbog nemilosrdnih političkih igara moći, koje su prouzrokovale sveopšte udaljavanje od spiritualnog."

"This album represents a continuation of my work in fighting against primitivism in today's culture, which had taken its toll mostly due to the ruthless political power games, causing an overall departure from the spiritual"

“Questo album rappresenta una continuazione del mio lavoro di lotta contro il primitivismo della cultura odierna, che ha preteso il suo tributo di vittime grazie agli spietati giochi politici di potere e ha causato un generale allontanamento dalla spiritualità.” - Milan Mladenović.

La storia degli Angel's Breath... (continua)
Vi slepi, vi gluvi, vi sebični ljudi
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/5/2015 - 15:54

Il respiro dell’Angelo e il Verme

Antiwar Songs Blog
Il respiro dell’Angelo e il Verme
“Questo album rappresenta una continuazione del mio lavoro di lotta contro il primitivismo della cultura odierna, che ha preteso il suo tributo di vittime grazie agli spietati giochi politici di potere e ha causato un generale allontanamento dalla spiritualità.” – Milan Mladenović La storia degli Angel’s Breath è tragica come tragico è il periodo del […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-25 15:41:00
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Cupe Vampe

Cupe Vampe
D'annunzio. Marco Valdo lo cita tra gli italici esempi di delirio e confusione mentale. Senza dubbio in D'annunzio c'era una vena di follia, ed è probabile che ci sia in Ferretti. Ferretti il convertito. D'annunzio il fascista. L'opera di D'annunzio celeberrima e la recente imparagonabile opera di Ferretti non sono neppure avvicinabili, ma offrono lo spunto per una considerazione generale. Esistono persone che schifando l'artista schifano anche la sua opera, e questo non lo posso capire.
Ferretti è un personaggio istrionico, assurdo, che sicuramente può indisporre molti. D'annunzio aveva le stesse caratteristiche umane, forse esasperate o quantomeno rese eclatanti dal contesto storico. Eppure trovo l'opera letteraria di D'annunzio straordinaria. Certo l'uomo è stato più coerente. A Ferretti si rimprovera invece di avere illuso (e poi deluso) i suoi seguaci. Ma il problema è proprio che l'ammirazione... (continua)
Alberto Da Re 27/2/2015 - 16:16
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Gli angeli di Novi Sad

Gli angeli di Novi Sad
Realizzato insieme all’Orchestra Pergolesi diretta dal Maestro Stefano Campolucci, si intitola “Gli Angeli di Novi Sad” ed è senza dubbio uno dei momenti più struggenti del nuovo album “Sangue e Cenere” in uscita a febbraio 2015, a distanza di 14 anni dal precedente album di inediti in studio.

“E’ una canzone che punta dritto e mira all’ultimo inferno di Novi Sad. Alla guerra contro la Jugoslavia, ai bombardamenti sul Kosovo, al capro espiatorio del popolo serbo, all’abbattimento dei Ponti come strategia militare e soprattutto culturale…” (Marino Severini)

La possibilità di ascoltare e scaricare gratuitamente la traccia su questo sito e tramite il nostro canale SoundCloud vuole essere un primo riconoscimento ai tanti sostenitori che hanno contribuito alla realizzazione definitiva del nuovo album attraverso la piattaforma di auto finanziamento BeCrowdy.

Realizzato tra gli Stati Uniti e... (continua)
16/12/2014 - 22:19
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Krivi smo mi

Krivi smo mi
THE BLAME
(continua)
inviata da S. Ćirić 13/12/2014 - 03:28
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Un volo d'amore

Un volo d'amore
Dedicata a Bosko e Admira, due giovani fidanzati uccisi nel conflitto serbo/bosniaco durante la guerra in Jugoslavia nel 1993. Il video ufficiale è ambientato a Sarajevo.
Lei e' il cielo scuro sopra di me
(continua)
inviata da Marino 5/12/2014 - 21:02
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Bosnie-Herzégovine

Bosnie-Herzégovine
[1993]
Parole e musica di Julos Beaucarne
Nell’album intitolato “Tours, temples et pagodes post-industriels”
J'ai un bœuf sur la langue, je ne peux plus parler
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/11/2014 - 22:49
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Kalašnjikov

Kalašnjikov
Un grosso ringraziamento a Miguel Martínez, che in mezzo agli usuali 3500 commenti ad ogni post che scrive ha individuato la corretta lezione jek baro Kalašnjikov che è stata immediatamente corretta nel testo.
Riccardo Venturi 31/10/2014 - 00:35

Gli angeli di Novi Sad e il maggio di Belgrado

Antiwar Songs Blog
Gli angeli di Novi Sad e il maggio di Belgrado
I Gang stanno preparando un nuovo disco, al momento inedito. Sul loro sito c’è un diario di bordo e la presentazione dei nuovi brani. Tra le canzoni che faranno parte del nuovo disco, aspettiamo in particolare di poter ascoltare “Gli angeli di Novi Sad“. Partendo dalle riflessioni dei fratelli Severini, proviamo a ripercorrere un nodo […]
Antiwar Songs Staff 2014-08-18 20:49:00




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