La storia del signor YX
Dopo il lavoro il signor YX a casa sua ritornò ed a sua
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 1/4/2024 - 23:53
A Rocco
Rocco viene a trovarmi, quando gli fa piacere
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 11/7/2022 - 14:35
La ronda dei prigionieri
2001
Album: Psicopatia
Album: Psicopatia
Dal passato vedere il presente
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 24/2/2022 - 15:20
Ballo del matto (per Franco Mastrogiovanni)
Vitaliano Trevisan: il calvario di un dissidente
Gianni Sartori
Di Trevisan, pur conoscendolo di fama (inevitabile a Vicenza), in passato non mi ero voluto interessare più di tanto. A parlarmene erano state persone - buone, brave, colte, di sinistra e beneducate - ma, dal mio punto di vista, comunque “borghesi”. Scherzando, ma non troppo, lo definivo un “Mauro Corona” di pianura. Ossia un “personaggio” folcloristico, pittoresco e deviante quanto basta. Falsamente “autentico” e “genuino” come in genere piace appunto a certa borghesia progressista.
Solo pochi mesi fa, intervistando un vecchio compagno, impegnato da una vita non solamente nel “sociale”, ma nella lotta di classe (Luciano Orio), mi era stato citato in relazione agli incidenti (omicidi) sul lavoro. Nel suo “Works” (Einaudi editore) Trevisan denunciava apertamente quello che magari conoscono in molti, ma su cui in genere si... (continua)
Gianni Sartori 8/1/2022 - 23:35
Crazy for football
2021
Crazy For Footbal O.S.T.
E' la canzone finale (alla fine dei tioli di coda) del film "Crazy for football", che narra le vicende della nazionale di calcio a 5 per malati psichiatrici.
www.crazyforfootball.org
Con l'omonimo film era stato girato un documentario nel 2016
Crazy For Footbal O.S.T.
E' la canzone finale (alla fine dei tioli di coda) del film "Crazy for football", che narra le vicende della nazionale di calcio a 5 per malati psichiatrici.
www.crazyforfootball.org
Con l'omonimo film era stato girato un documentario nel 2016
Siamo quelli che sono in pigiama
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/11/2021 - 14:17
La città del Disordine
2021
La città del Disordine (Storie di vita del Manicomio San Lazzaro)
Nicola Manzan è un polistrumentista trevigiano, diplomato in violino, che possiamo dire sia il suo strumento principale con cui agli inizi suonerà in vari ensemble e orchestre di musica classica. Negli anni 90 ha militato in band di noise hardcore punk i Full Effect, poi nei Ronin con Bruno Dorella (Sigillum S, OVO, Bachi da Pietra), fino ad arrivare al suo progetto principale che è Bologna Violenta (un concentrato violentissimo di harsh elettronica al fulmicotone, alcune traccie mi fanno pensare ai Naked City, senza il sax, che fanno una colonna sonora di un thriller/giallo sanguinolento), fino alle tante collaborazioni con i vari Baustelle, Teatro degli Orrori e altri nomi noti
“La Città del Disordine” è un progetto davvero molto interessante, concepito per il Museo di Storia della Psichiatria di Reggio Emilia, dove... (continua)
La città del Disordine (Storie di vita del Manicomio San Lazzaro)
Nicola Manzan è un polistrumentista trevigiano, diplomato in violino, che possiamo dire sia il suo strumento principale con cui agli inizi suonerà in vari ensemble e orchestre di musica classica. Negli anni 90 ha militato in band di noise hardcore punk i Full Effect, poi nei Ronin con Bruno Dorella (Sigillum S, OVO, Bachi da Pietra), fino ad arrivare al suo progetto principale che è Bologna Violenta (un concentrato violentissimo di harsh elettronica al fulmicotone, alcune traccie mi fanno pensare ai Naked City, senza il sax, che fanno una colonna sonora di un thriller/giallo sanguinolento), fino alle tante collaborazioni con i vari Baustelle, Teatro degli Orrori e altri nomi noti
“La Città del Disordine” è un progetto davvero molto interessante, concepito per il Museo di Storia della Psichiatria di Reggio Emilia, dove... (continua)
Isabella Z. M.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/9/2021 - 17:27
Bambolina
dall'album "Quante volte...ho contato le stelle" (1982)
Scritta da Mia Martini con Shel Shapiro
È uno dei testi più belli ed il più inquietante tra tutti quelli scritti da Mimì. Su una melodia sottile ed interiore, si articola un testo dedicato all'umanità, ad una pazza chiusa in un manicomio, la follia rivolta al passato.
Scritta da Mia Martini con Shel Shapiro
È uno dei testi più belli ed il più inquietante tra tutti quelli scritti da Mimì. Su una melodia sottile ed interiore, si articola un testo dedicato all'umanità, ad una pazza chiusa in un manicomio, la follia rivolta al passato.
La gente qui dentro è sempre gentile
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 20/8/2021 - 02:12
Sul nido del cuculo
È una storia fin troppo normale
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 4/8/2021 - 23:49
Про Бермудский треугольник
Da https://santucenter.com/russisch-высоцкий-бермудский-треугольник-т/
Дорогая передача!
(continua)
(continua)
inviata da k 19/7/2021 - 00:20
La casa del pazzo
1995
album: Esperanto
album: Esperanto
C’era la casa di un pazzo, immersa nel bosco
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 20/6/2021 - 15:30
Maria una vita a metà
2018
Maria era la figlia maggiore di Silvestro Lanzi.
Pare che scrivesse storie e canzoni, ma nell'estate del '44 dovette assistere, insieme alla madre e agli 8 fratelli, alla fucilazione del padre da parte dei nazisti in ritirata la Notte di San Severo. Maria non si riprese più dallo shock e morì 34enne in manicomio... il dolore le spense la mente e le fermò il cuore.
Maria era la figlia maggiore di Silvestro Lanzi.
Pare che scrivesse storie e canzoni, ma nell'estate del '44 dovette assistere, insieme alla madre e agli 8 fratelli, alla fucilazione del padre da parte dei nazisti in ritirata la Notte di San Severo. Maria non si riprese più dallo shock e morì 34enne in manicomio... il dolore le spense la mente e le fermò il cuore.
Maria poco più che ventenne
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/1/2021 - 17:27
Lo scemo del villaggio [Ode a Dino Campana]
La canzone di Gianluca Lalli racconta in versi la sfortunata vita del grande poeta Dino Campana, grandissima voce poetica del suo tempo che morì inascoltato tra le mura di un manicomio
Quando son nato io c’era un gran sole
(continua)
(continua)
10/12/2020 - 17:36
Io so che un giorno
Abbiamo più che raddoppiato l'obiettivo dei 5.000 euro per produrre il cd dedicato a Ivan Della Mea... e per festeggiare pubblichiamo questo nuovo video con "Io so che un giorno" Alessio Lega canta Ivan Della Mea, prodotto da Archivi della Resistenza, regia di Maurizio Barbagallo.
La campagna va avanti... avete ancora 57 gg. per diventare uno dei coproduttori del progetto!
Il Mea! Produzione del CD Alessio Lega canta Ivan Della Mea
Archivi della Resistenza
La campagna va avanti... avete ancora 57 gg. per diventare uno dei coproduttori del progetto!
Il Mea! Produzione del CD Alessio Lega canta Ivan Della Mea
Archivi della Resistenza
19/11/2020 - 14:49
Gioia
2010
Estremoriente Mediocre Occidente
Estremoriente Mediocre Occidente
Vieni a casa mia quando vuoi
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/11/2020 - 17:45
Il vecchio
[2010]
Album / Albumi: Il pittore volante
Album / Albumi: Il pittore volante
Gli avevano tagliato i capelli
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/7/2020 - 03:54
T.S.O. X
con Giorgio Canali e Luca Martelli alla batteria
Una mini-suite in tre tempi (Stanza 9, Finisce male e Suicide) che in 8 minuti ripercorre la terribile parabola dell’isolamento, della disperazione e del crollo finale di chi subisce un trattamento sanitario obbligatorio. La batteria di Luca Martelli (Rossofuoco, Litfiba), le manipolazioni elettroniche di Flavio Ferri dei Delta V, la voce rabbiosa di Giorgio Canali che canta un testo allucinato e minimale e il basso sovrano di Maroccolo sono gli elettrodi che danno la prima scossa del disco.
Alone vol. IV - Mente, in uscita il nuovo album di Gianni Maroccolo
Una mini-suite in tre tempi (Stanza 9, Finisce male e Suicide) che in 8 minuti ripercorre la terribile parabola dell’isolamento, della disperazione e del crollo finale di chi subisce un trattamento sanitario obbligatorio. La batteria di Luca Martelli (Rossofuoco, Litfiba), le manipolazioni elettroniche di Flavio Ferri dei Delta V, la voce rabbiosa di Giorgio Canali che canta un testo allucinato e minimale e il basso sovrano di Maroccolo sono gli elettrodi che danno la prima scossa del disco.
Alone vol. IV - Mente, in uscita il nuovo album di Gianni Maroccolo
Normale
(continua)
(continua)
19/6/2020 - 22:14
Lettera di Ida Dalser
(2020)
dal disco Alone Vol. IV - Contempo Records
cantata da Giorgio Canali
Alone vol. IV chiude il primo ciclo del disco perpetuo (iniziato a fine 2018), come sempre accompagnato dai racconti di Mirco Salvadori e le illustrazioni di Marco Cazzato. Sottotitolo: Mente. Tema di fondo: la follia.
Un concetto, quello di follia, indagato nella sua ambivalenza: da un lato la patologia vera e propria; dall’altro tutto ciò che devia dalla norma e fugge al controllo dell’ordine costituito, quel limbo melmoso entro cui il Potere ha sempre relegato l’eterodossia, la diversità, l’individualità non addomesticabile, la capacità di vedere oltre, l’insofferenza a riconoscersi dentro determinate regole.
dalla recensione su Index Music
Ida Dalser era una donna che ebbe una relazione con Benito Mussolini dal quale ebbe un figlio, Benito Albino, nato nel 1915. Mussolini nello stesso anno aveva sposato... (continua)
dal disco Alone Vol. IV - Contempo Records
cantata da Giorgio Canali
Alone vol. IV chiude il primo ciclo del disco perpetuo (iniziato a fine 2018), come sempre accompagnato dai racconti di Mirco Salvadori e le illustrazioni di Marco Cazzato. Sottotitolo: Mente. Tema di fondo: la follia.
Un concetto, quello di follia, indagato nella sua ambivalenza: da un lato la patologia vera e propria; dall’altro tutto ciò che devia dalla norma e fugge al controllo dell’ordine costituito, quel limbo melmoso entro cui il Potere ha sempre relegato l’eterodossia, la diversità, l’individualità non addomesticabile, la capacità di vedere oltre, l’insofferenza a riconoscersi dentro determinate regole.
dalla recensione su Index Music
Ida Dalser era una donna che ebbe una relazione con Benito Mussolini dal quale ebbe un figlio, Benito Albino, nato nel 1915. Mussolini nello stesso anno aveva sposato... (continua)
Eppure io
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 19/6/2020 - 20:55
Ehi Franco
[2019]
La canzone Ehi Franco è stata scritta dal duo Psicantria per raccontare e celebrare la figura di Franco Basagliain occasione dei 40 anni della Legge 180. E’ un brano che racconta quello che Basaglia ha fatto e cosa ha rappresentato per la psichiatria, ripercorrendo le tappe salienti della sua storia e le sue battaglie. Contiene riferimenti anche al mondo di oggi dove siamo iperconnessi, ma purtroppo ancora pieni di pregiudizi.
La canzone Ehi Franco è stata scritta dal duo Psicantria per raccontare e celebrare la figura di Franco Basagliain occasione dei 40 anni della Legge 180. E’ un brano che racconta quello che Basaglia ha fatto e cosa ha rappresentato per la psichiatria, ripercorrendo le tappe salienti della sua storia e le sue battaglie. Contiene riferimenti anche al mondo di oggi dove siamo iperconnessi, ma purtroppo ancora pieni di pregiudizi.
Ehi Franco sono stati 40 anni forti e intensi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 5/6/2020 - 10:07
A my nie chcemy uciekać stąd
Dal film Ostatni dzwonek (L'ultima campana) / From the motion picture Ostatni dzwonek (The Last Bell) - 1989
Qualcuno ha gentilmente messo online la scena del film.
Qualcuno ha gentilmente messo online la scena del film.
leoskini 19/1/2020 - 20:07
Λέρος
d’après la traduction italienne de Riccardo Venturi – 2018
d’une chanson grecque – Λέρος – Martha Frintzila / Μάρθα Φριντζήλα – 1989 (?)
Paroles : Martha Frintzila
Musique : Vasilis Mantzoukis
Interprète : Martha Frintzila
1. Léros et son histoire. Léros, ses moulins à vent, son château médiéval
L’île de Léros, en grec Λέρος, dans le Dodécanèse et face à l’Asie Mineure, a une histoire aussi longue que sa distance de la Grèce continentale. Il est à cent nonante-six milles (317 kilomètres) du Pirée, et il faut huit heures et demie pour s’y rendre par bateau. Elle s’étend sur un peu plus de soixante-quatorze kilomètres carrés et compte environ huit mille habitants. Au large de la côte de Léros se trouve une autre petite île qui en fait partie, Farmakonisi, l’île aux herbes médicinales, qui compte dix habitants. À Léros, qui a toujours été un avant-poste, se trouve un imposant château médiéval... (continua)
d’une chanson grecque – Λέρος – Martha Frintzila / Μάρθα Φριντζήλα – 1989 (?)
Paroles : Martha Frintzila
Musique : Vasilis Mantzoukis
Interprète : Martha Frintzila
1. Léros et son histoire. Léros, ses moulins à vent, son château médiéval
L’île de Léros, en grec Λέρος, dans le Dodécanèse et face à l’Asie Mineure, a une histoire aussi longue que sa distance de la Grèce continentale. Il est à cent nonante-six milles (317 kilomètres) du Pirée, et il faut huit heures et demie pour s’y rendre par bateau. Elle s’étend sur un peu plus de soixante-quatorze kilomètres carrés et compte environ huit mille habitants. Au large de la côte de Léros se trouve une autre petite île qui en fait partie, Farmakonisi, l’île aux herbes médicinales, qui compte dix habitants. À Léros, qui a toujours été un avant-poste, se trouve un imposant château médiéval... (continua)
LÉROS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/12/2019 - 18:32
Le loup garou
[2019]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Ballate per Uomini e Bestie
Carta d’identità del lupo mannaro / licantropo / werewolf / loup garou / ihmissusi
Il lupo mannaro ha molti nomi , tra i quali : nemico pazzo omosessuale ribelle carcerato apostata eretico strega apolide untore indio aborigeno anarchico disfattista comunista ebreo zingaro sovversivo pacifista clandestino migrante.
L’elenco estemporaneo è necessariamente incompleto e provvisorio, stante la inderogabile e intuibile necessità del Pensiero Unico di aggiungere al repertorio dei mezzi di sostentamento ulteriori categorie inedite elaborando quadri concettuali sempre più duttili e sofisticati al passo con i tempi.
Per i lupi mannari Galeno nel II sec. d.C. prescriveva nel suo trattato sulla medicina: «Coloro che vengono colti dal morbo chiamato lupino... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Ballate per Uomini e Bestie
Carta d’identità del lupo mannaro / licantropo / werewolf / loup garou / ihmissusi
Il lupo mannaro ha molti nomi , tra i quali : nemico pazzo omosessuale ribelle carcerato apostata eretico strega apolide untore indio aborigeno anarchico disfattista comunista ebreo zingaro sovversivo pacifista clandestino migrante.
L’elenco estemporaneo è necessariamente incompleto e provvisorio, stante la inderogabile e intuibile necessità del Pensiero Unico di aggiungere al repertorio dei mezzi di sostentamento ulteriori categorie inedite elaborando quadri concettuali sempre più duttili e sofisticati al passo con i tempi.
Per i lupi mannari Galeno nel II sec. d.C. prescriveva nel suo trattato sulla medicina: «Coloro che vengono colti dal morbo chiamato lupino... (continua)
Auuu... Sono un mannaro dentro
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 31/10/2019 - 00:21
L'isola
Chanson italienne – L’isola – Michele Gazich – 2018
Crainte comme cri, attendue comme chant, cette œuvre peut à juste titre être décrite comme l’authentique « Spoon River » italienne. On parle de morts, c’est clair, mais les personnages impliqués ne sont pas « juste morts ». Ils sont morts deux fois : la première fois parce qu’ils étaient malades et internés dans un asile ; la deuxième fois parce que « les hôtes », les internés, d’origine juive, ont été déportés et tués. Tous les personnages racontés dans l’album vivaient, ou plutôt habitaient, sur la petite île de San Servolo, une oasis de terre pittoresque dans la lagune vénitienne. Ils vivaient dans un édifice très ancien, utilisé comme monastère pendant environ mille ans, mais en 1715, on l’a transformé en hôpital militaire et après moins de dix ans, en « hôpital psychiatrique ». Et cette destination est restée, malgré plusieurs changements,... (continua)
Crainte comme cri, attendue comme chant, cette œuvre peut à juste titre être décrite comme l’authentique « Spoon River » italienne. On parle de morts, c’est clair, mais les personnages impliqués ne sont pas « juste morts ». Ils sont morts deux fois : la première fois parce qu’ils étaient malades et internés dans un asile ; la deuxième fois parce que « les hôtes », les internés, d’origine juive, ont été déportés et tués. Tous les personnages racontés dans l’album vivaient, ou plutôt habitaient, sur la petite île de San Servolo, une oasis de terre pittoresque dans la lagune vénitienne. Ils vivaient dans un édifice très ancien, utilisé comme monastère pendant environ mille ans, mais en 1715, on l’a transformé en hôpital militaire et après moins de dix ans, en « hôpital psychiatrique ». Et cette destination est restée, malgré plusieurs changements,... (continua)
L’ÎLE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/10/2019 - 19:06
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Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Piero Ciampi
Musica / Music / Musique / Sävel:
Gianni Marchetti
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Piero Ciampi
Album: L'Album Di Piero Ciampi