Magazzino 18
Siamo partiti in un giorno di pioggia, cacciati via dalla nostra terra
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/2/2013 - 17:23
Per inquadrare meglio la storia: un breve ma essenziale riassunto che forse Cristicchi avrebbe potuto leggere prima di scrivere la canzone. Certo invece di basarsi sul libro di Bernas, prima di toccare un argomento così delicato, Cristicchi si sarebbe almeno potuto sforzare di sfogliare le pagine introduttive di "Foibe" di Giacomo Scotti (uno storico di tutto rispetto, di cui vale la pena leggere un'intervista).
Tanto per capire la differenza, Scotti è uno che ha studiato la questione per decenni, e che - pur essendo senz'altro di sinistra e avendo vissuto a lungo in Jugoslavia - non ha mai risparmiato le critiche anche al regime di Tito tanto che è stato il primo a scrivere un libro su Goli Otok . Questo Bernas invece è uno che per vendere il suo libro ha bisogno:
1) di infilare nel titolo le parole "fascisti" e "italiani", così tanto per allargare il target
2) di farsi fare la prefazione... (continua)
Tanto per capire la differenza, Scotti è uno che ha studiato la questione per decenni, e che - pur essendo senz'altro di sinistra e avendo vissuto a lungo in Jugoslavia - non ha mai risparmiato le critiche anche al regime di Tito tanto che è stato il primo a scrivere un libro su Goli Otok . Questo Bernas invece è uno che per vendere il suo libro ha bisogno:
1) di infilare nel titolo le parole "fascisti" e "italiani", così tanto per allargare il target
2) di farsi fare la prefazione... (continua)
Lorenzo Masetti & daniela k.d. 19/2/2013 - 22:42
Vorrei solo aggiungere: "un tempo si chiamava Italia, e uscì sconfitta dalla guerra."... PER FORTUNA!!!
Lorenzo 19/2/2013 - 23:04
Forse è sbagliato dire che questa sia una canzone sulle foibe, piuttosto riguarda gli esuli istriani cioè gli italiani (ma anche croati e sloveni) che per motivi "etnici" (nel senso che non volevano rimanere una minoranza italiana in un paese a maggioranza "slava"), "politici" (perché ex fascisti, o solo anticomunisti) o semplicemente perché lavoravano a Trieste come ferrovieri e non volevano perdere il lavoro, decisero di non rimanere in Jugoslavia e di scappare in Italia.
Ora che questa gente abbia subito dei torti e non sia potuta tornare nelle terre dove magari era nata non c'è dubbio. Ma a chi dare la colpa di questo? Secondo me in gran parte allo Stato Italiano il quale ha scatenato una guerra di aggressione e razzista contro la Jugoslavia, annettendosi addirittura gran parte della Slovenia fino a Lubiana (posti quindi dove non c'era mai stata una minoranza italiana). Come risultato... (continua)
Ora che questa gente abbia subito dei torti e non sia potuta tornare nelle terre dove magari era nata non c'è dubbio. Ma a chi dare la colpa di questo? Secondo me in gran parte allo Stato Italiano il quale ha scatenato una guerra di aggressione e razzista contro la Jugoslavia, annettendosi addirittura gran parte della Slovenia fino a Lubiana (posti quindi dove non c'era mai stata una minoranza italiana). Come risultato... (continua)
Lorenzo 20/2/2013 - 00:01
Beh, certo, le foibe non vengono citate nella canzone, però è lui stesso che ne parla.
"Quella delle foibe e dell’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia è una ferita ancora aperta nella storia del nostro Paese, non capisco la strumentalizzazione che ne fanno alcuni esponenti della sinistra".
Allora vuol dire che infilare la parola "foibe" nella presentazione dell'album, serve allo scopo di provocare qualche minima polemica, sempre utile ai fini pubblicitari.
Il giochetto di scegliere argomenti che sperabilmente suscitino discussioni francamente avrebbe un po' stufato...
"Quella delle foibe e dell’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia è una ferita ancora aperta nella storia del nostro Paese, non capisco la strumentalizzazione che ne fanno alcuni esponenti della sinistra".
Allora vuol dire che infilare la parola "foibe" nella presentazione dell'album, serve allo scopo di provocare qualche minima polemica, sempre utile ai fini pubblicitari.
Il giochetto di scegliere argomenti che sperabilmente suscitino discussioni francamente avrebbe un po' stufato...
daniela -k.d.- 20/2/2013 - 00:25
Hai ragione, soprattutto più che la scelta dell'argomento dà noia la superficialità con cui è trattato. Visto che il Cristicchi ha anche recentemente straziato a Sanremo "Canzone per te" vorrei dedicargli 1947, una canzone di un grande artista come Sergio Endrigo.
Lorenzo 20/2/2013 - 09:30
Da quealche tempo l'argomento scelto da questo canzonettista pare uscito dalle priorità della comunicazione politica cara all'occidentalame, probabilmente perché i ritorni in termini di suffragi sono stati obiettivamente scoraggianti ed il futuro promette ancora meno di buono.
Un altro dato obiettivo è che la classe politica che condusse il "paese" dove mangiano maccheroni a buttarsi a pesce in una tragedia mondiale cercò, meno di tre anni dopo, di uscirne senza pagare dazio a nessuno.
L'otto settembre 1943 nessuno si interessò dell'esercito, sparpagliato per mezzo mondo (e fatto prigioniero praticamente al completo): l'essenziale era scappare come lepri.
L'Europa uscì dal conflitto letteralmente irriconoscibile. La Germania dovette cedere un terzo del territorio ed affrontare la seria prospettiva di essere ridotta a pascolo, prevista nero su bianco dal piano Morgenthau.
E' probabile... (continua)
Un altro dato obiettivo è che la classe politica che condusse il "paese" dove mangiano maccheroni a buttarsi a pesce in una tragedia mondiale cercò, meno di tre anni dopo, di uscirne senza pagare dazio a nessuno.
L'otto settembre 1943 nessuno si interessò dell'esercito, sparpagliato per mezzo mondo (e fatto prigioniero praticamente al completo): l'essenziale era scappare come lepri.
L'Europa uscì dal conflitto letteralmente irriconoscibile. La Germania dovette cedere un terzo del territorio ed affrontare la seria prospettiva di essere ridotta a pascolo, prevista nero su bianco dal piano Morgenthau.
E' probabile... (continua)
Io non sto con Oriana 9/3/2013 - 11:20
Intanto, oggi, a Firenze come ogni anno fascisti, fascistoni & fascistelli -naturalmente tutti rigorosamete tricolorati e con la "ggggiòvane" Giorgia Meloni al seguito- si fanno la passeggiatina verso la "piazza Martiri delle Foibe" gentilmente inaugurata e concessa dalla giunta di Renzi (con tanto di assessore "di sinistra", tale Giani, che partecipa al corteo fascista). Chissà che non cantino anche la canzoncina del Cristicchio in croce! Firenze Antifascista risponde con una contromanifestazione in partenza alle ore 15,00 da piazza San Marco. Chi è a Firenze, sa dov'è l'appuntamento!
Riccardo Venturi 9/3/2013 - 12:28
Scandicci, 30 gennaio 2014: Contestato lo spettacolo di Simone Cristicchi
La nostra settimana del ricordo prosegue: Contestato Simone Cristicchi a Firenze
da Militant Blog
Ieri sera siamo stati in quel di Scandicci, dove insieme alla Rete Antifascista di Firenze abbiamo contestato lo spregevole spettacolo revisionista, filo-nazionalista e impregnato di retorica anti-slava di Simone Cristicchi, “Magazzino 18”. Come tante volte ribadito, è proprio questo vasto mondo di intellettualità vicina alla sinistra del PD, apparentemente sincera democratica, che in questi anni ha contribuito a sdoganare i peggiori revisionismi e a veicolare la peggiore feccia nazionalista, buonista e pacificata della storia e delle sue ricadute politiche. Lo strumento dell’artista “di sinistra” in questi anni ha aperto voragini nella cultura politica di questo paese, contribuendo in maniera decisiva a sdoganare... (continua)
La nostra settimana del ricordo prosegue: Contestato Simone Cristicchi a Firenze
da Militant Blog
Ieri sera siamo stati in quel di Scandicci, dove insieme alla Rete Antifascista di Firenze abbiamo contestato lo spregevole spettacolo revisionista, filo-nazionalista e impregnato di retorica anti-slava di Simone Cristicchi, “Magazzino 18”. Come tante volte ribadito, è proprio questo vasto mondo di intellettualità vicina alla sinistra del PD, apparentemente sincera democratica, che in questi anni ha contribuito a sdoganare i peggiori revisionismi e a veicolare la peggiore feccia nazionalista, buonista e pacificata della storia e delle sue ricadute politiche. Lo strumento dell’artista “di sinistra” in questi anni ha aperto voragini nella cultura politica di questo paese, contribuendo in maniera decisiva a sdoganare... (continua)
Ahmed il Lavavetri 31/1/2014 - 11:46
Alcune recensioni che mettono in luce, oltre alla parzialità, la scarsissima qualità dello spettacolo. Povero Endrigo che si e' visto utilizzare a questi scopi una sua bella canzone.
E il fascista Cristicchi incassa la "solidarietà" dei suoi camerati
Non ci è voluto molto perché il "compagno" Simone Cristicchi, nuovo campione dei "fascisti del terzo millennio", incassasse la sentita "solidarietà" dei "Fratelli d'Italia" di Larussa & co. Il capogruppo di FdI al comune di Firenze, Torselli (punto di riferimento di "Casaggì"), ha infatti appena presentato un'interrogazione che parla da sola. E' bene che accadano cose del genere; da dei fascisti tricolorati come quelli di "Fratelli d'Italia" non è infatti niente di inattendibile, mentre uno come Cristicchi è bene che getti, finalmente, la maschera assieme ai "sinceri democratici" che lo sostengono e vanno a vedere il suo miserevole spettacolino. Spiace solamente per l'incolpevole coro dei minatori di Santafiora che si è esibito a lungo assieme a un personaggio del genere.
Non ci è voluto molto perché il "compagno" Simone Cristicchi, nuovo campione dei "fascisti del terzo millennio", incassasse la sentita "solidarietà" dei "Fratelli d'Italia" di Larussa & co. Il capogruppo di FdI al comune di Firenze, Torselli (punto di riferimento di "Casaggì"), ha infatti appena presentato un'interrogazione che parla da sola. E' bene che accadano cose del genere; da dei fascisti tricolorati come quelli di "Fratelli d'Italia" non è infatti niente di inattendibile, mentre uno come Cristicchi è bene che getti, finalmente, la maschera assieme ai "sinceri democratici" che lo sostengono e vanno a vedere il suo miserevole spettacolino. Spiace solamente per l'incolpevole coro dei minatori di Santafiora che si è esibito a lungo assieme a un personaggio del genere.
Ahmed il Lavavetri 31/1/2014 - 16:06
Invito a leggere anche il delirante resoconto pubblicato dalla "Nazione" di Firenze. Un vero capolavoro di stampa di regime, che la dice molto, ma molto lunga sull' "operazione" messa in piedi da Cristicchi e Bernas. Con la "chicca" finale: il 10 febbraio, "giornata della memoria", Cristicchi sarà nientepopodimeno ospite di Bruno Vespa a "Porta a porta" (la morte sua, verrebbe da dire...), e di seguito Rai 1 trasmetterà l'intero spettacolino "lungimirante" (così lo ha definito l'articolista della "Nazi(one)". Ma la cosa è ovvia: più il nazionalismo italico è di bassa lega e ammiccante al fascismo (altro che "memoria": casomai la memoria viene cancellata!), più viene spalleggiato, foraggiato, pubblicizzato, finanziato. Qui, invece, la recensione dello spettacolo di Claudia Cernigoi, che sarà bene leggere con estrema attenzione. Un'ultima parola su Simone Cristicchi: per quel che mi riguarda,... (continua)
Riccardo Venturi 31/1/2014 - 19:17
"La Nazione"? Una garanzia.
Impossibile farne a meno, in un mondo dove le garanzie sono sempre più scarse.
Mamma mia... www.lanazione.it
Impossibile farne a meno, in un mondo dove le garanzie sono sempre più scarse.
Mamma mia... www.lanazione.it
Io non sto con Oriana 31/1/2014 - 21:26
Perchè non costruite una macchina del tempo che vi porti nel dopoguerra e seguite i 2000 monfalconesi al parco divertimenti di Goli Otok?
Dubitavo esistessero simili siti di ignoranti cerebrolesi.
Gli "istriani veri" guardano lo spettacolo e non badano a una trentina di poveracci che si sentono i custodi della verità.
Ma non vi preoccupate, siamo tutti cattivi e ignoranti, voi siete gli unici buoni e depositari della verità, e per dimostrarlo andate a sventolare stracci arcobaleno e cantare bella ciao a degli anziani che dopo 70 anni vogliono solo ascoltare la loro storia nascosta troppo a lungo.
Ah dimenticavo fossi in voi radunerei gli altri kompagni della Duma e proporrei SU-BI-TO di espellere il coordinatore dell'Anpi Vento Angelini che ha osato fare un incontro con gli squadristi dell'Anvgd ammettendo gli errori compiuti verso gli esuli
(La Zecca è in estinzione)
Ci attendevamo... (continua)
Dubitavo esistessero simili siti di ignoranti cerebrolesi.
Gli "istriani veri" guardano lo spettacolo e non badano a una trentina di poveracci che si sentono i custodi della verità.
Ma non vi preoccupate, siamo tutti cattivi e ignoranti, voi siete gli unici buoni e depositari della verità, e per dimostrarlo andate a sventolare stracci arcobaleno e cantare bella ciao a degli anziani che dopo 70 anni vogliono solo ascoltare la loro storia nascosta troppo a lungo.
Ah dimenticavo fossi in voi radunerei gli altri kompagni della Duma e proporrei SU-BI-TO di espellere il coordinatore dell'Anpi Vento Angelini che ha osato fare un incontro con gli squadristi dell'Anvgd ammettendo gli errori compiuti verso gli esuli
(La Zecca è in estinzione)
Ci attendevamo... (continua)
Ok, mi scuso per gli insulti, ogni tanto mi capita di giudicare. Se vedo ad esempio uno che entra in autostrada contromano, non lo insulto mica. Si è sbagliato. Se poi gli spiegano che ha confuso entrata e uscita e alla fine lui dice "Eh no, io ho ragione! Sono gli altri 1928 che ho trovato di fronte che han sbagliato" non lo considero una cima.
Ma questo è quello che penso io, magari mi sbaglio.
Intanto cambio nome così nessuno si urtica, su questo c'hai ragione, basta soprannomi stantii.
Ovviamente i fascisti sono fascisti,è un assioma.
Come i post-fascisti di An sono fascisti, come quelli del centro, come quelli tipo Violante e Veltroni, come direi anche il Pd che non prende posizione, Cristicchi è fascista, chi non lo critica è fascista. Gran parte dell'Anpi è fascista.
Quindi se ricostituiscono il partito fascista (sotto falso nome) il 99,2 delle persone lo vota. inquietante.
Conosco... (continua)
Ma questo è quello che penso io, magari mi sbaglio.
Intanto cambio nome così nessuno si urtica, su questo c'hai ragione, basta soprannomi stantii.
Ovviamente i fascisti sono fascisti,è un assioma.
Come i post-fascisti di An sono fascisti, come quelli del centro, come quelli tipo Violante e Veltroni, come direi anche il Pd che non prende posizione, Cristicchi è fascista, chi non lo critica è fascista. Gran parte dell'Anpi è fascista.
Quindi se ricostituiscono il partito fascista (sotto falso nome) il 99,2 delle persone lo vota. inquietante.
Conosco... (continua)
Duca d'Istria 3/2/2014 - 15:15
1) Può essere anche che sia vero dei 2000 monfalconesi. Secondo te invece è falso di tutto quel che il fascismo e gli italiani hanno combinato alle popolazioni slave durante il ventennio? Non pensi che la cosa possa avere avuto, chiamiamole così, delle "ripercussioni"? Non pensi che fomentare i nazionalismi abbia prodotto tutto questo? Oppure ti piace la storia slegata a fini propagandistici, come sta avvenendo?
2)Tito secondo me, perché sono un antistalinista viscerale. Poi mi spiegherai che cavolo c'entra, però. Domande come questa mi sembrano quelle di "Vicky di Casapound".
3) L'ho letto attentamente. Essendo un testo teatrale, è pure liberamente scaricabile (qui ad esempio). Ad ogni modo di questo testo di parla qui da un anno esatto, coi testi disponibili (vai a vedere la data di inserimento originale di questa pagina). Non sono abituato a "contestare a priori", e ti garantisco che... (continua)
2)Tito secondo me, perché sono un antistalinista viscerale. Poi mi spiegherai che cavolo c'entra, però. Domande come questa mi sembrano quelle di "Vicky di Casapound".
3) L'ho letto attentamente. Essendo un testo teatrale, è pure liberamente scaricabile (qui ad esempio). Ad ogni modo di questo testo di parla qui da un anno esatto, coi testi disponibili (vai a vedere la data di inserimento originale di questa pagina). Non sono abituato a "contestare a priori", e ti garantisco che... (continua)
Riccardo Venturi 3/2/2014 - 18:13
Non entro nella discussione, anche perchè Cristicchi non l'ho mai potuto soffrire e non conosco questo suo spettacolo, e nemmeno sono molto ferrato sul tema dell'esodo giuliano-dalmata... Però mi sembra che la vicenda dell'esodo dei cantierini monfalconesi sia stata citata a sproposito, se non altro perchè si trattò di un esodo al contrario, verso la Jugoslavia, verso "il sol dell'avvenire"... Che poi molti dei cosiddetti "monfalconesi" siano rimasti stritolati nel contrasto tra Tito e Stalin, ammazzati o internati a Goli Otok, questa è un'altra vicenda ancora...
Bernart Bartleby 3/2/2014 - 21:31
Non ho altro da dire se non che quelle persone meritano rispetto nel ricordo. Aderirono, sembra, alle tesi di Stalin; ecco il perché della domanda del "Duca d'Istria". Facile però farla decenni e decenni dopo, a storia acquisita. Altrimenti, si dovrebbe dedurre dalla sua domanda che pure lui avrebbe aderito alle tesi di Stalin! Comunque ringrazio Bernart per la precisazione anche se il nocciolo della questione rimane sempre un altro. Gli episodi, come questo testè ricordato, possono essere tragici e dolorosi, e su questo non c'è alcun dubbio; si tende però a voler rimuovere in senso nazionalistico i perché di tali episodi. E', in definitiva, quel che accade con tutta la questione dell'esodo giuliano-dalmata, con le foibe eccetera. La rimozione del fascismo italiano, dell'annessione nazifascista dell'intera Slovenia, dell' "italianizzazione" forzata persino dei toponimi e dei cognomi...tutte questioni di cui non si fa la benché minima menzione. Saluti.
Riccardo Venturi 3/2/2014 - 22:49
Il sottoscritto Duca (soprannome che mi deriva da CALCETTO non da presunte superiorità morali o titoli nobiliari che mi fanno ridere) sono io, Stefano Silli, nato il 27.4.1976 a Treviso e residente in provincia di Treviso, comune di Paese.
Il numero non mi va di scriverlo qui, magari ti invio un sms, non anonimo.
Mi sono sempre rifiutato di avere Facebook e altri social network perchè li detesto profondamente.
Sono figlio di un esule istriano, quelli che "spuntano come funghi". Se se ne sono andati in 350000 convieni che ce ne possano essere un bel pò di discendenti o no?
Credo ci fossero anche prima sai? Ma stavano in silenzio.
Quello che il fascismo ha fatto in Istria è assolutamente vero, ovviamente si devono vergognare tutti gli italiani (le uniche presenze fasciste nel paese di mio padre erano un paio di gerarchi provenienti da Roma) e ovviamente le conseguenze di ciò le han pagate... (continua)
Il numero non mi va di scriverlo qui, magari ti invio un sms, non anonimo.
Mi sono sempre rifiutato di avere Facebook e altri social network perchè li detesto profondamente.
Sono figlio di un esule istriano, quelli che "spuntano come funghi". Se se ne sono andati in 350000 convieni che ce ne possano essere un bel pò di discendenti o no?
Credo ci fossero anche prima sai? Ma stavano in silenzio.
Quello che il fascismo ha fatto in Istria è assolutamente vero, ovviamente si devono vergognare tutti gli italiani (le uniche presenze fasciste nel paese di mio padre erano un paio di gerarchi provenienti da Roma) e ovviamente le conseguenze di ciò le han pagate... (continua)
Stefano Silli 4/2/2014 - 10:08
Caro Stefano Silli,
Prima di tutto grazie per avere aderito al mio invito a venire allo scoperto, ché a carte scoperte si discute notevolmente meglio; per il numero di telefono va benissimo come riterrai di fare. Ma entriamo un po' nel merito delle questioni, “in medias res” come si suol dire.
Come forse avrai capito o intuito, anche io ero l'altra sera al teatro “Aurora” di Scandicci tra i contestatori dello spettacolo di Cristicchi. Ci ero sia a titolo personale, sia come militante antagonista di un “centro sociale”, vale a dire di uno di quei luoghi che, di solito, vengono descritti come frequentati da “ragazzetti imboniti” o roba del genere (definizione alla quale, vedo, ti uniformi). Ora, il problema è che io, di anni, ne ho cinquantuno, vale a dire un bel po' più di te. Tra i cinquanta o sessanta antagonisti presenti l'altra sera a Scandicci c'erano persone di sessanta e rotti anni,... (continua)
Prima di tutto grazie per avere aderito al mio invito a venire allo scoperto, ché a carte scoperte si discute notevolmente meglio; per il numero di telefono va benissimo come riterrai di fare. Ma entriamo un po' nel merito delle questioni, “in medias res” come si suol dire.
Come forse avrai capito o intuito, anche io ero l'altra sera al teatro “Aurora” di Scandicci tra i contestatori dello spettacolo di Cristicchi. Ci ero sia a titolo personale, sia come militante antagonista di un “centro sociale”, vale a dire di uno di quei luoghi che, di solito, vengono descritti come frequentati da “ragazzetti imboniti” o roba del genere (definizione alla quale, vedo, ti uniformi). Ora, il problema è che io, di anni, ne ho cinquantuno, vale a dire un bel po' più di te. Tra i cinquanta o sessanta antagonisti presenti l'altra sera a Scandicci c'erano persone di sessanta e rotti anni,... (continua)
Riccardo Venturi 4/2/2014 - 16:15
Veramente la "fiction" o la "fiaba" me l'hanno raccontata i libri di storia scritti da chi ha vinto (anzi da chi crede di aver vinto) la guerra.
E' la stessa storia... prima lo slogan era "Kompagni!Le foibe non sono mai esistite!" se avessimo fatto questa discussione 15 anni fa tu staresti a negare la loro esistenza...poi però non si possono più negare e allora "contrordine compagni! le foibe sono esistite, ma solo per rappresaglia e solo i fascisti" e quindi ora discutiamo di numero di morti come se i numeri bassi o altri giustificassero ciò che è accaduto.
Ho aperto gli occhi grazie alle testimonianze di persone che hanno vissuto in quell'epoca e a saggi di storici (non di destra) che hanno studiato il fenomeno e confermato tutte le porcate del tuo idolo Tito.
Che ha avuto il merito di unificare a bastonate la Jugoslavia questo sì, infatti dopo che è morto un popolo non proprio di santarellini... (continua)
E' la stessa storia... prima lo slogan era "Kompagni!Le foibe non sono mai esistite!" se avessimo fatto questa discussione 15 anni fa tu staresti a negare la loro esistenza...poi però non si possono più negare e allora "contrordine compagni! le foibe sono esistite, ma solo per rappresaglia e solo i fascisti" e quindi ora discutiamo di numero di morti come se i numeri bassi o altri giustificassero ciò che è accaduto.
Ho aperto gli occhi grazie alle testimonianze di persone che hanno vissuto in quell'epoca e a saggi di storici (non di destra) che hanno studiato il fenomeno e confermato tutte le porcate del tuo idolo Tito.
Che ha avuto il merito di unificare a bastonate la Jugoslavia questo sì, infatti dopo che è morto un popolo non proprio di santarellini... (continua)
Stefano Silli 5/2/2014 - 09:44
A parte tutte le chiacchiere da bar sport di Stefano Silli basterebbe questa frase del Cristicchio.
«è stata un’esperienza incredibile, mi ha ricordato l’atmosfera del campo di concentramento di Auschwitz. Prima di tutto è necessario un permesso speciale per entrare. Una volta dentro, sono rimasto colpito da un salone enorme, pieno di sedie accatastate una sopra l’altra. Dietro ognuna è riportato il nome e il cognome del proprietario. Una stanza è piena di giocattoli, un’altra di libri, registri e perfino di lettere d’amore. Fa venire i brividi».
Ora paragonare un magazzino pieno di cose appartenute a persone che non se le sono andate a riprendere perché evidentemente non ne avevano bisogno ma che comunque erano vive, seppure fossero dovuti andar via dalla loro città (cosa sempre dolorosa certo), con i magazzini degli oggetti dei prigionieri di Auschwitz che erano stati mandati alle camere... (continua)
«è stata un’esperienza incredibile, mi ha ricordato l’atmosfera del campo di concentramento di Auschwitz. Prima di tutto è necessario un permesso speciale per entrare. Una volta dentro, sono rimasto colpito da un salone enorme, pieno di sedie accatastate una sopra l’altra. Dietro ognuna è riportato il nome e il cognome del proprietario. Una stanza è piena di giocattoli, un’altra di libri, registri e perfino di lettere d’amore. Fa venire i brividi».
Ora paragonare un magazzino pieno di cose appartenute a persone che non se le sono andate a riprendere perché evidentemente non ne avevano bisogno ma che comunque erano vive, seppure fossero dovuti andar via dalla loro città (cosa sempre dolorosa certo), con i magazzini degli oggetti dei prigionieri di Auschwitz che erano stati mandati alle camere... (continua)
Lorenzo 5/2/2014 - 10:21
Continuando a non entrare nel merito della discussione, rilevo soltanto come nel suo ultimo intervento il Venturi chiariva il suo punto di vista in modo fermo ma pacato, cercando di riportare la discussione su di un piano civile e non urlato... Il nostro Stefano Silli invece non si è smentito rispetto al suo esordio, e così, continuando a fare di ogni erba un "fascio" (lo metto tra parentesi per non essere frainteso e tacciato di ironia fuor di luogo), ha perduto di nuovo le staffe e la misura, mancando ancora una volta il tema del confronto: lo spettacolo di Cristicchi - pur senza poter pretendere che un artista dia la parola definitiva su di una vicenda storica complessa e discussa - aggiunge qualcosa in termini di verità e conoscenza oppure la sottrae?
Bernart Bartleby 5/2/2014 - 11:22
Bene, nell'attesa della mia “estinzione” (che avverrà senz'altro, a una certa data), ci siamo potuti godere questa bella e accorata silloge di Stefano Silli da Paese (Treviso). Il quale ha persino deciso che cosa avrei fatto 15 anni fa. Dev'essere una sorta di “viaggiatore nel tempo”, che dire. Per continuare, ha deciso pure che Josip Broz, detto “Tito”, sarebbe il mio “idolo”; e che Alessandra Kersevan (peraltro da me mai nominata in questa discussione) “sta alla storia come lui [il Silli] sta al cricket”. Intanto il Cristicchi, come a questo punto è logico, approda al “Giornale” il quale recensisce il suo spettacolo come “spettacolo che parla delle foibe” quando invece alle foibe non si fa il benché minimo accenno in “Magazzino 18”. O non sarà mica che tutti 'sti grandi indignati non solo non lo hanno visto, lo spettacolo di Cristicchi, ma neppure letto...? Insomma, ecco tutto l'humus di... (continua)
Riccardo Venturi 5/2/2014 - 15:30
Vedi, Lorenzo, so che, per la questione del LHC, mi sto ora rivolgendo ad un esperto di "estinzioni": dopo che avete rischiato di farci inghiottire tutti dal buco nero, figurati che cosa saranno mai le estinzioni predette da uno Stefano Silli. Il fatto è che a discussioni con simili personaggi, anche se non pregiudizialmente idioti (nel qual caso non avrei nemmeno accettato di discuterci), sono abituato da tempo quasi immemore. Obbediscono, mettiamola così, a regole ben precise e a una sorta di "scaletta"; il loro scopo principale è quello di scatenare la "rissa verbale" infilando, nel canovaccio che si sono fissati, ogni sorta di cose e proponendo "invettive" di stile a volte quasi messianico, come abbiamo visto un esempio prima. Quello che ho spesso chiamato un "guazzabuglio", insomma. Naturalmente, tali discussioni si rivelano ben presto inutili: non c'è nessunissima volontà di confrontarsi,... (continua)
Riccardo Venturi 5/2/2014 - 18:08
Giusto Riccardo, il problema di queste discussioni in stile facebook per quanto lo Stefano Silli dica di odiarlo, mi danno noia più che altro per l'incapacità di cogliere la complessità di certi eventi storici.
Capisco che in quanto figlio di esuli istriani (ma se è del '76 credo che sia più probabilmente nipote di esuli), si senta parte in causa fino a desiderare che Pippo Baudo si metta a parlare dell'esodo (francamente ci basta e avanza Bruno Vespa) ma a distanza di tanti anni uno dovrebbe anche cercare di distaccarsi dalle vicende famigliari, che per quanto interessanti, sono necessariamente parziali, soprattutto in un contesto così conflittuale dove ogni parte ha per forza di cose la "sua" verità. Se no anch'io dovrei sentirmi parte in causa perché nella famiglia di mia nonna ci fu chi faceva parte della Resistenza slovena durante il fascismo e pagò con la galera e anche peggio. Ma... (continua)
Capisco che in quanto figlio di esuli istriani (ma se è del '76 credo che sia più probabilmente nipote di esuli), si senta parte in causa fino a desiderare che Pippo Baudo si metta a parlare dell'esodo (francamente ci basta e avanza Bruno Vespa) ma a distanza di tanti anni uno dovrebbe anche cercare di distaccarsi dalle vicende famigliari, che per quanto interessanti, sono necessariamente parziali, soprattutto in un contesto così conflittuale dove ogni parte ha per forza di cose la "sua" verità. Se no anch'io dovrei sentirmi parte in causa perché nella famiglia di mia nonna ci fu chi faceva parte della Resistenza slovena durante il fascismo e pagò con la galera e anche peggio. Ma... (continua)
Lorenzo Maetti 5/2/2014 - 23:49
Naturalmente non posso sapere se il Silli Stefano sia figlio, nipote o cugino di un esule; usualmente, nelle discussioni, tendo ad accettare come vero quel che mi si dice. Potrebbe anche darsi che il padre del Silli fosse stato un bambino quando è dovuto venire via dall'Istria. Non intendo certamente indagare nella storia familiare di chicchessia, e se poi mi sono state dette delle menzogne la questione riguarda esclusivamente la coscienza di chi le dice. Proprio perché detesto le discussioni “stile Facebook”, non azzardo mai ipotesi su nessuno e su niente. Mi attengo esclusivamente a quel che viene detto (anzi, scritto), e al comportamento che viene tenuto.
Avrei ben poco da risponderti su quel che hai detto, Lorenzo; mi trova completamente d'accordo. Però, a mio parere, l'interesse per eventuali storie familiari (sempre che uno le voglia raccontare, chiaramente; io non forzo mai la cosa)... (continua)
Avrei ben poco da risponderti su quel che hai detto, Lorenzo; mi trova completamente d'accordo. Però, a mio parere, l'interesse per eventuali storie familiari (sempre che uno le voglia raccontare, chiaramente; io non forzo mai la cosa)... (continua)
Riccardo Venturi 6/2/2014 - 01:12
Non capisco perchè è una discussione da facebook quello che scrivo...non ho facebook, cosa vuol dire?
Dovrei scrivere di meno o di più o trasferire la discussione via mail personalmente con Venturi? Ditemi che c'è da fare e lo faccio.
"Se è del '76 dubito che sia figlio di un esule, sarà il nipote" ; un'altra brillante considerazione, frutto di un calcolo nel vostro stile, a spanne, scritto a penna sulla carta del pane.
Invece sulle foibe i morti sono 798, punto e basta.
Siamo nel 2014, abbiamo anagrafi,strumenti di misurazione,gps,satelliti, ma non riusciamo ancora a censire i cinesi ad esempio. Invece 70 anni fa che non c'era nulla di tutto ciò siamo sicuri che erano 798.
Ma va bene, non dobbiamo fare conteggi (per la cronaca qualcuno dei vostri studiosi dice "una cinquantina")
Si è capito che se uno dice quello che pensate voi "è uno storico vero" se 10 dicono il contrario "non sono... (continua)
Dovrei scrivere di meno o di più o trasferire la discussione via mail personalmente con Venturi? Ditemi che c'è da fare e lo faccio.
"Se è del '76 dubito che sia figlio di un esule, sarà il nipote" ; un'altra brillante considerazione, frutto di un calcolo nel vostro stile, a spanne, scritto a penna sulla carta del pane.
Invece sulle foibe i morti sono 798, punto e basta.
Siamo nel 2014, abbiamo anagrafi,strumenti di misurazione,gps,satelliti, ma non riusciamo ancora a censire i cinesi ad esempio. Invece 70 anni fa che non c'era nulla di tutto ciò siamo sicuri che erano 798.
Ma va bene, non dobbiamo fare conteggi (per la cronaca qualcuno dei vostri studiosi dice "una cinquantina")
Si è capito che se uno dice quello che pensate voi "è uno storico vero" se 10 dicono il contrario "non sono... (continua)
Stefano Silli buzzurro 6/2/2014 - 09:44
ok mi scuso con Stefano per la cosa del "sarà nipote, non figlio...", una leggerezza sbagliata, magari se vuoi ci puoi raccontare di più della storia di tuo padre, quanti anni aveva quando ha dovuto l'Istria e cosa l'ha spinto, se ha avuto minacce dirette o piuttosto si trattava di una questione di "sentirsi italiano e non jugoslavo" o ancora questioni economiche o lavorative, tutto questo può essere interessante.
Sul racconto del raduno degli esuli che si ritrovano hai scritto delle belle parole e non ho niente da ridire.
Lasciami però dissentire sul fatto che i fascisti abbiano fatto i conti con i loro scheletri negli armadi. Anzi, il postfascista Gianfranco Fini fino a pochi anni fa gettava bottiglie nel mare a Trieste con proclami tipo "Fiume sarai italiana", neanche si credesse D'Annunzio. Più in generale la questione delle foibe viene utilizzata dai neofascisti per farsi passare... (continua)
Sul racconto del raduno degli esuli che si ritrovano hai scritto delle belle parole e non ho niente da ridire.
Lasciami però dissentire sul fatto che i fascisti abbiano fatto i conti con i loro scheletri negli armadi. Anzi, il postfascista Gianfranco Fini fino a pochi anni fa gettava bottiglie nel mare a Trieste con proclami tipo "Fiume sarai italiana", neanche si credesse D'Annunzio. Più in generale la questione delle foibe viene utilizzata dai neofascisti per farsi passare... (continua)
Lorenzo 6/2/2014 - 10:54
Perfetto, grazie Lorenzo, qua si riesce anche a parlare.
Intanto ti volevo dire che sono d'accordissimo su una cosa che hai scritto "in Italia ci sono 10 destre" che è anche uguale a dire "in Italia non c'è la destra" e infatti io sono di destra ma non mi sento rappresentato da nessuno.
Sono politicamente apolide, mi avete sgamato.
Sulla questione dei tedeschi ci sarebbe da riempire forum per anni, proprio ieri leggevo su un quotidiano l'annosa questione su quanto e cosa sapessero i tedeschi dei campi di sterminio e ancora oggi non riusciamo a darci una risposta esauriente, neppure in Polonia la situazione non era chiara.
Per dire che non è facile dare giudizi ad anni di distanza.
Io credo che con Fiuggi all'epoca Fini avesse rotto i ponti col passato, e anelavo infatti a una destra moderna, peccato che poi tra i colonnelli, i giochi di potere, la rottura tra i leader che ha fatto si... (continua)
Intanto ti volevo dire che sono d'accordissimo su una cosa che hai scritto "in Italia ci sono 10 destre" che è anche uguale a dire "in Italia non c'è la destra" e infatti io sono di destra ma non mi sento rappresentato da nessuno.
Sono politicamente apolide, mi avete sgamato.
Sulla questione dei tedeschi ci sarebbe da riempire forum per anni, proprio ieri leggevo su un quotidiano l'annosa questione su quanto e cosa sapessero i tedeschi dei campi di sterminio e ancora oggi non riusciamo a darci una risposta esauriente, neppure in Polonia la situazione non era chiara.
Per dire che non è facile dare giudizi ad anni di distanza.
Io credo che con Fiuggi all'epoca Fini avesse rotto i ponti col passato, e anelavo infatti a una destra moderna, peccato che poi tra i colonnelli, i giochi di potere, la rottura tra i leader che ha fatto si... (continua)
Stefano Silli spero meno buzzurro 6/2/2014 - 12:27
Oggi al GR1 delle 7 hanno detto che nelle foibe sono stati uccisi "decine di migliaia di italiani, uomini, donne e bambini"... e basta.
Oggi al GR2 delle 7.30 hanno detto che nelle foibe sono stati uccisi "migliaia di italiani"... Poi hanno intervistato Cristicchi che non ha parlato di foibe ma dell'esodo istriano e ha parlato di "bambini morti di freddo nei campi di raccolta" e di persone "morte di malinconia e di alcol, di depressione, si direbbe oggi, perchè sradicati dalle loro terre e dai loro legami sociali"...
Poi hanno intervistato un italiano sopravvissuto alla foibe che ha raccontato che gli jugoslavi, dei giovani croati, legarono lui e altri italiani col filo di ferro e poi lui vide che alcuni prigionieri erano costretti da quei soldati a prendere la rincorsa e a schiantarsi con la testa contro le rocce, e poi venivano risvegliati a secchiate d'acqua o con la baionetta o a calci...
Oggi al GR2 delle 7.30 hanno detto che nelle foibe sono stati uccisi "migliaia di italiani"... Poi hanno intervistato Cristicchi che non ha parlato di foibe ma dell'esodo istriano e ha parlato di "bambini morti di freddo nei campi di raccolta" e di persone "morte di malinconia e di alcol, di depressione, si direbbe oggi, perchè sradicati dalle loro terre e dai loro legami sociali"...
Poi hanno intervistato un italiano sopravvissuto alla foibe che ha raccontato che gli jugoslavi, dei giovani croati, legarono lui e altri italiani col filo di ferro e poi lui vide che alcuni prigionieri erano costretti da quei soldati a prendere la rincorsa e a schiantarsi con la testa contro le rocce, e poi venivano risvegliati a secchiate d'acqua o con la baionetta o a calci...
Bernart Bartleby 10/2/2014 - 09:16
Avanti ragazzi di Budapest
Devo per forza intervenire. Per cortesia fascistelli nostalgici, non vi appropiate pure di questa canzone, così come avete fatto con "La Leggenda del Piave", non vi permettete! Questa canzone è un inno alla libertà di qualsiasi popolo oppresso, non ha colori, punto. Altro che "camerata" e robbe varie, piantatela con il vostro delirio. Giù le mani da questo inno alla libertà, è di tutti.
Michael 13/6/2012 - 22:42
Guarda che questa canzone è stata scritta da un gruppo legato all'ex Fdg di Trieste che cosi' si denominava.
Controcorrente 14/6/2012 - 00:47
Visto il tono che hanno assunto alcuni commenti (non approvati) a questa canzone, i commenti verranno sottoposti a rigorosa approvazione preventiva fino a nuovo ordine. Questo sito non è un luogo per schermaglie verbali e insulti tra "comunisti" e "fascisti", ma un luogo di confronto civile (e ricordiamo che ben pochi siti chiaramente orientati come il nostro avrebbero volutamente istituito una sezione dedicata a canzoni provenienti da un'area diametralmente opposta). Invitiamo coloro cui piace stare a spippolare per scambiarsi insulti banali e puerili (e noiosissimi) a trasferirsi su "Facebook" o altre simili idiozie telematiche "in tempo reale"; qui non sono graditi, di qualsiasi "colore" essi siano. Grazie.
CCG/AWS Staff 22/6/2012 - 16:19
ottimo e condivisibilissimo l'ultimo commento...ne' rossi ne' neri, volti coperti liberi pensieri...
jean ''il marsigliese'' 28/6/2012 - 12:17
Scusate tutti, a me risulta che il testo sia stato scritto da Ninni Pingitore : "Avanti ragazzi di Buda, avanti ragazzi di Pest", il canto che ancora oggi riecheggia tra le mura di CasaPound: "Studenti, soldati, operai, il sole non sorge più a est...". Sono strofe semplici scelte a suo tempo per fare da antidoto al silenzio calato sulla rivolta di Ungheria, quando sull'orlo della fossa di quei ragazzi tutto il mondo rimase seduto.
Pier Francesco "Ninni" Pingitore: quello del Bagaglino, per intenderci.Uno di destra.
Pier Francesco "Ninni" Pingitore: quello del Bagaglino, per intenderci.Uno di destra.
MAURO1 27/11/2012 - 14:40
e io che pensavo che tra le mura di CasaPound echeggiasse il canto "Studenti, soldati, operai, l'affitto ce lo paga Alemanno"...
Gigi 27/11/2012 - 15:13
Caro Riccardo Venturi, se Fidesz fosse un "partito parafascista", com'é possibile che l'abbia votato il tre quarti della popolazione ungherese? La nuova Costituzione sarebbe riscritta "in senso nazionalista estremo" solo perché vi si fa riferimento all'Inno nazionale ungherese? Se poi leggessi gli articoli dei quotidiani Népszabadság o Népszava, non diresti piú che la stampa é "imbavagliata". Saluti da Győző Szabó.
szabo_gyozo@invitel.hu 17/12/2012 - 11:53
Carissimo Szabó Győző, usando lo stesso tuo metro potrei ricordarti che, verso il 1933, metà della popolazione tedesca votò per un partito che, se mi ricordo bene, si chiamava Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (in ungherese: Nemzetiszocialista Német Munkáspárt). Naturalmente non voglio paragonare Fidesz al Partito Nazista, né Orbán Viktor a Adolf Hitler, però l'equazione "lo ha votato la popolazione" = "non è un partito parafascista" non mi sembra funzioni troppo; e anche "a kedves Olaszországunkban" ne sappiamo, purtroppo, qualcosa. Quanto alla nuova costituzione ungherese, non mi risulta proprio che vi si faccia riferimento soltanto all'inno nazionale; saprai tra l'altro meglio di me che l' "Isten áldd meg a Magyart" non è stato mai toccato da nessuno, né dall'ammiraglio Horthy von Nagybánya né dai comunisti. Insomma, un canto nazionale che è, fondamentalmente, un inno religioso... (continua)
Riccardo Venturi 17/12/2012 - 18:26
Ungheria, dove la crisi fa più male torna il fascismo, da Linkiesta, analisi di Stefano Casertano e documentario “Il cuore dell’Europa” di Roberto Festa e Claudio Maggiolini.
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Dead End 18/12/2012 - 10:59
Fordította Riccardo Venturi
18.12.2012
18.12.2012
ELŐRE BUDAPESTI FIÚK
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/12/2012 - 11:47
Forse, Dead End, il nostro amico ungherese Szabó Győző (NB: Győző = Vittorio) non è ancora abituato a questo sito, dove prima di tutto gli facciamo una traduzione nella sua lingua (che, naturalmente, potrà correggere a suo piacimento) e, poi, gli diciamo che, ad esempio, se parliamo dell'Ungheria di ieri e di oggi lo facciamo sicuramente senza preconcetti, ma anche a ragion veduta e servendoci di fonti originali, ivi compresa la nuova costituzione ungherese che abbiamo letto con attenzione. Tutto qui. Saluti!
Riccardo Venturi 18/12/2012 - 12:00
sito molto bello,moderatori molto preparati,continuate cosi' ragazzi.........P.S. comunque era camerata
Ringraziamo l'anonimo di prima per i complimenti...ma che comunque era un "camerata" ne abbiamo piena coscienza, altrimenti non avremmo nemmeno istituito questa sezione.
CCG/AWS Staff 13/4/2013 - 07:29
Incrèdibol bat trù!
Era il numero due del partito neonazista e antisemita Jobbik, terza forza politica del paese...
Era uno dei fondatori del famigerato gruppo paramilitare "Magyar Garda", l'Alba Dorata ungherese...
Solo il capo, Gàbor Vona, vantava più carisma e capacità oratoria di trascinare le folle come lui, tuonando sistematicamente contro ebrei e rom...
Poi all'improvviso qualcosa è cambiato, radicalmente e per caso: Csanad Szegedi ha scoperto di essere di origini ebraiche.
E allora, alla ricerca della coerenza perduta, ha fatto pubblica ammenda ("Io sono stato una persona che procurava dolore agli altri, e peggio ancora quando parlavo di Rom o di ebrei istigavo all'odio anche contro i bimbi di quei gruppi"), ha contattato un rabbino per cercare conforto e - obviously - ha abbandonato ogni incarico dirigente ed è uscito da Jobbik...
Era il numero due del partito neonazista e antisemita Jobbik, terza forza politica del paese...
Era uno dei fondatori del famigerato gruppo paramilitare "Magyar Garda", l'Alba Dorata ungherese...
Solo il capo, Gàbor Vona, vantava più carisma e capacità oratoria di trascinare le folle come lui, tuonando sistematicamente contro ebrei e rom...
Poi all'improvviso qualcosa è cambiato, radicalmente e per caso: Csanad Szegedi ha scoperto di essere di origini ebraiche.
E allora, alla ricerca della coerenza perduta, ha fatto pubblica ammenda ("Io sono stato una persona che procurava dolore agli altri, e peggio ancora quando parlavo di Rom o di ebrei istigavo all'odio anche contro i bimbi di quei gruppi"), ha contattato un rabbino per cercare conforto e - obviously - ha abbandonato ogni incarico dirigente ed è uscito da Jobbik...
Bernart 22/10/2013 - 00:11
La canzone ricorda la rivolta ungherese del 1956 che nata il 23 ottobre, da una manifestazione contro la dittatura dello stalinista Mátyás Rákosi e contro la presenza sovietica in Ungheria, dopo alcuni riconoscimenti, venne repressa nel sangue dall’intervento dell’armata rossa nei primi di novembre per concludersi dopo quasi un mese con il tragico bilancio di 46.000 ungheresi uccisi negli scontri, 228 furono condannati al plotone d’esecuzione e 75.000 deportati in Russia, dei quali 8.000 non tornarono mai più. Quasi il 3% della popolazione riuscì a fuggire verso i paesi occidentali. Scritta nel 1967 fu cantata per la prima volta al Bagaglino.
Il Bagaglino erà una compagnia di varietà che fu fondata da un gruppo di giornalisti: Luciano Cirri capo redattore del Borghese, Gianfranco Finaldi e Piero Palumbo de Lo Specchio a cui si unirono Raffaello Della Bona del Secolo d’Italia e il musicista... (continua)
Il Bagaglino erà una compagnia di varietà che fu fondata da un gruppo di giornalisti: Luciano Cirri capo redattore del Borghese, Gianfranco Finaldi e Piero Palumbo de Lo Specchio a cui si unirono Raffaello Della Bona del Secolo d’Italia e il musicista... (continua)
Catia 23/11/2013 - 04:12
Il tuo intervento l'ho approvato io stesso, cara Catia, ma non riesco proprio a capire in che cosa io dovrei "vedere oltre"; ovviamente il tuo preciso intervento chiarificatore sulla genesi e sulla storia di questa canzone è il benvenuto, ma sinceramente non mi toccano più di tanto le polemichine "ad personam". Quanto a "mettermi a tacere", ti devo dire che era già un bel po' di tempo che tacevo a proposito di questa canzone...e la cosa non mi dispiaceva affatto. Saluti!
Riccardo Venturi 23/11/2013 - 16:14
Caro Venturi, intendevo “mettere a tacere” esattamente le polemiche ad personam che tanto non ti piacciono, niente di più!
Quando si parla di qualcosa che possa avere un richiamo di posizione politica c’è sempre un’opinione “a titolo personale” che scatena la “guerra” .. e questo può passare in siti appositi ma quando il punto è semplicemente analizzare è sempre difficile trovare una discussione senza preconcetti ed è un vero peccato…
Puntualizzavo solo questo e il mio “vedere oltre” era un invito… ma alla fine credo di devo dare ragione a qualcuno quando dice che è impossibile riempire qualcosa che è già pieno!
E tanto per puntualizzare ne questo ne il precedente intervento intendevano essere un attacco verso la tua persona ma semplici risposte.
Saluti
Quando si parla di qualcosa che possa avere un richiamo di posizione politica c’è sempre un’opinione “a titolo personale” che scatena la “guerra” .. e questo può passare in siti appositi ma quando il punto è semplicemente analizzare è sempre difficile trovare una discussione senza preconcetti ed è un vero peccato…
Puntualizzavo solo questo e il mio “vedere oltre” era un invito… ma alla fine credo di devo dare ragione a qualcuno quando dice che è impossibile riempire qualcosa che è già pieno!
E tanto per puntualizzare ne questo ne il precedente intervento intendevano essere un attacco verso la tua persona ma semplici risposte.
Saluti
Catia 23/11/2013 - 23:39
Nienawidzę żydów
Nienawidzę czarnych
Jestem komunistą
I jestem polakiem
in italiano???
Odio gli ebrei
Odio quelli neri
Sono comunista
Uomofobista
Polacco fascista
Hej! Hej!
Dana, dana
Hoght
:DDDD
Nienawidzę czarnych
Jestem komunistą
I jestem polakiem
in italiano???
Odio gli ebrei
Odio quelli neri
Sono comunista
Uomofobista
Polacco fascista
Hej! Hej!
Dana, dana
Hoght
:DDDD
krzyś 24/11/2013 - 00:12
COMPLIMENTI VIVISSIMI! Ho sempre disprezzato i "pacifinti", che straparlano dipace, diritti umani, addirittura di rivoluzione (!!!!), ok....
ma da qui a condividere una canzone fascista ce ne vuole.....
ma da qui a condividere una canzone fascista ce ne vuole.....
Komnenos 10/12/2013 - 15:52
Ci sono le canzoni e le canzoni...poi...ci sono fascisti, comunisti, antiacquacaldisti,,,è una marea di idioti...
dicit
dicit
krzyś disperato 11/12/2013 - 00:12
Questo sito, Komnenos, è particolare. Non fa e non ha mai fatto mistero (con chiarezza e sincerità) da quale parte stia (pur con tutte le possibili sfaccettature, perché non è tenuto da una sola persona...); ma ritiene di non voltarsi mai dall'altra parte, anche di fronte all'estremamente diverso, all'opposto. Come dire: mette davanti agli occhi le cose, poi ognuno si formi un giudizio. Davanti agli occhi è il contrario esatto di "ignorare le cose", ivi comprese le "canzoni fasciste". Saluti!
Riccardo Venturi 11/12/2013 - 02:19
che dica camerata o compagno non importa...la canzone e'tragicamente bella!!
gbturchi 7/1/2014 - 22:47
Budapest
Vorrei segnalare questo articolo di Indro Montanelli che nel 1956 si trovava Budapest nei giorni della rivolta.Montanelli non era certo un uomo di sinistra,aveva i suoi punti di vista e,mi pare,onestamente di destra.Bene leggendo questo articolo si possono capire le enormi manipolazioni da parte della stampa Italiana sia"borghese" che "comunista",quindi non una rivolta in appoggio al capitalismo in chiave anti socialista ma una rivolta anti stalinista per un socialismo più umano e forse più consigliare. Riporto un breve capitolo:
...Montanelli si fa ugualmente venire a prendere da studenti di un collegio vicino un chilometro, per essere condotto, insieme agli altri, in qualche covo di lavoratori insorti, per raccogliere informazioni per i suoi articoli. Questi giovani del collegio sono i 'combattenti della libertà' che il regime ha addestrato alla guerra partigiana, in caso di invasione... (continua)
...Montanelli si fa ugualmente venire a prendere da studenti di un collegio vicino un chilometro, per essere condotto, insieme agli altri, in qualche covo di lavoratori insorti, per raccogliere informazioni per i suoi articoli. Questi giovani del collegio sono i 'combattenti della libertà' che il regime ha addestrato alla guerra partigiana, in caso di invasione... (continua)
Marcello Ambu 20/10/2013 - 14:56
“non si sarà mai dei dominatori, se non avremo la coscienza esatta di una nostra fatale superiorità. Coi negri non si fraternizza. Non si può, non si deve. Almeno finché non si sia data loro una civiltà“. (Indro Montanelli, alias: senti chi parla)
Gian Piero Testa 20/10/2013 - 22:19
Anche Scalfari, Bocca e altri guru della sinistra scrivevano in quegli anni cose simili...
Guglielmo di Napoli 20/10/2013 - 22:59
Però non risulta che si comprassero schiavette dodicenni. Da civilizzare, ovviamente.
Gian Piero Testa 21/10/2013 - 11:53
STATE VERAMENTE MALE. ADESSO C'E' PURE QUALCUNO CHE RIMPIANGE LO ZAR. PURTROPPO A FURIA DI ATTEGGIARSI A TRADIZIONALISTI, CERTE PERSONE PARTONO DA EVOLA PER POI ARRIVARE, COME APPUNTO TOSCA, A DIFENDERE LO ZAR E PURE IL PAPA. LO SLOGAN SEMMAI DOVREBBE ESSERE: CREARE 10, 100, 1000 CALVARI.
QUANTO A PINO TOSCA IL SUO LIBRO "IL CAMMINO DELLA TRADIZIONE" E' UNA AUTENTICA PUTTANATA CLERICALE CHE NON MERITA LA MINIMA ATTENZIONE. VIVA LA GLORIOSA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE. CREARE 10, 100, 1.000 EKATERINBURG. I RE VANNO SOPPRESSI PROPRIO IN QUANTO RE.
FILIPPO GHIRA
QUANTO A PINO TOSCA IL SUO LIBRO "IL CAMMINO DELLA TRADIZIONE" E' UNA AUTENTICA PUTTANATA CLERICALE CHE NON MERITA LA MINIMA ATTENZIONE. VIVA LA GLORIOSA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE. CREARE 10, 100, 1.000 EKATERINBURG. I RE VANNO SOPPRESSI PROPRIO IN QUANTO RE.
FILIPPO GHIRA
Franco .... Sono anche io della XII Leopardi... 2/96 Gessa...
samuele.gessa@virgilio.it .... Fatevi sentire
samuele.gessa@virgilio.it .... Fatevi sentire
Canto dei sanfedisti
anonimo
Per questo Gabriele. Sciacquati la bocca quando parli di Peppe Barra, perchè stai parlando di un Universo che tu non conosci. Un Universo di Cultura, Arte e Preparazione Intellettuale che tu non possiedi e sei solo un misero granello di materia. E sciacquati la bocca quando parli di tradizione orale napoletana, entro la quale rientra il Canto dei Sanfedisti, perchè l'ignorante rozzo da educare sei proprio tu...
Gianluca 19/6/2013 - 01:42
70178
Blind Justice
Ho ben presente che esistano due parti, una giusta e una sbagliata. Ma ho anche presente che un'idea, anche la più giusta possibile, non possa giustificare l'omicidio di un'altra persona. E allora propongo questa canzone che cita alcuni morti di destra. Di tutte quelle che sono state scritte sull'argomento era l'unica "presentabile".
Strage di Acca Larentia è la denominazione giornalistica (impropria in quanto non è configurabile il reato di strage) del pluriomicidio a sfondo politico avvenuto a Roma alle 18.20 del 7 gennaio 1978, in cui furono uccisi tre giovani attivisti del Fronte della Gioventù. Due di loro erano appena usciti dalla sede del Movimento Sociale Italiano di via Acca Larenzia, nel popolare quartiere Tuscolano, per un volantinaggio inerente ad un concerto del gruppo di musica alternativa di destra Gli Amici del Vento. Il terzo venne ucciso qualche ora dopo, durante gli scontri... (continua)
Strage di Acca Larentia è la denominazione giornalistica (impropria in quanto non è configurabile il reato di strage) del pluriomicidio a sfondo politico avvenuto a Roma alle 18.20 del 7 gennaio 1978, in cui furono uccisi tre giovani attivisti del Fronte della Gioventù. Due di loro erano appena usciti dalla sede del Movimento Sociale Italiano di via Acca Larenzia, nel popolare quartiere Tuscolano, per un volantinaggio inerente ad un concerto del gruppo di musica alternativa di destra Gli Amici del Vento. Il terzo venne ucciso qualche ora dopo, durante gli scontri... (continua)
“Non sono passati poi tanti anni
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 18/4/2013 - 23:31
C'è una bella società
manca l'ultima strofa:
i signori affamatori che son là
oilì,oilà
hanno detto "più la guerra non si fa"
oilì, oilà
niente guerra sui confini, la faremo sui bambini
sulle donne, sugli infermi affamando le città
oilì,oilà
ma l'Italia se ne frega e avanti va
oilì, oilà
se ne frega, se ne frega e avanti va
i signori affamatori che son là
oilì,oilà
hanno detto "più la guerra non si fa"
oilì, oilà
niente guerra sui confini, la faremo sui bambini
sulle donne, sugli infermi affamando le città
oilì,oilà
ma l'Italia se ne frega e avanti va
oilì, oilà
se ne frega, se ne frega e avanti va
Marcello Vichi 14/10/2012 - 12:00
Il mercenario di Lucera
Sono Pino Caruso, e non ho scritto io Il Mercenario di Lucera, l'ho soltanto cantata. Vi racconto come fu. Nel 1965 arrivo a Roma. Sono un perfetto sconosciuto in cerca di scritture e di attenzione. In uno spettacolo da me interpretato al teatro dei Satiri, Luciano Cirri, critico del "Borghese", mi nota e mi scrittura per il nascente Bagaglino. In Sicilia, la guerra è finita nel '43, mentre in Italia è andata avanti sino al 1945 e c'è stata la Resistenza. Io non so nulla né della Resistenza (in Sicilia non c'è stata) né di politica. Sono povero di mezzi e ho appena la quinta elementare. Non so nulla nemmeno di politica e distinguo solo tra occupazione e disoccupazione. Mi si offre un lavoro e lo accetto. Mi si dice di cantare una canzone e la canto, senza sapere né capire che ha implicazioni ideologiche. Tra l'altro, ho conosciuto poche persone così poco fascista come Cirri; capivo che fuggiva... (continua)
Pino Caruso 4/10/2012 - 20:57
Buon giorno Pino Caruso,
lo sapevo fin da piccolo che Lei non è e non è mai stato un fascista, semmai un socialista, ma un socialista di “quelli di una volta”, quelli di prima del “nuovo corso” di Craxi, un corso che ha regalato alla nostra democrazia una malattia cronica – la corruzione come sistema politico – e un cancro – Berlusconi.
Mi ricordo di quando mio padre – socialista come Lei, e della corrente “lombardiana” – nei primi anni 70 mi portò ad una riunione del partito. Si usavano ancora i banchetti con gadget e “santini” ed io mi feci regalare una serigrafia in rosso che ritraeva un altro vecchio socialista, Salvador Allende, ed un 45 giri con un ironico monologo di Pino Caruso sulla libertà che si intitolava “Basta con la libertà!”…
Sono passati ormai decenni da quel dì e anche il Partito Socialista non esiste più, credo dal 1976, però ricordo molto volentieri quel... (continua)
lo sapevo fin da piccolo che Lei non è e non è mai stato un fascista, semmai un socialista, ma un socialista di “quelli di una volta”, quelli di prima del “nuovo corso” di Craxi, un corso che ha regalato alla nostra democrazia una malattia cronica – la corruzione come sistema politico – e un cancro – Berlusconi.
Mi ricordo di quando mio padre – socialista come Lei, e della corrente “lombardiana” – nei primi anni 70 mi portò ad una riunione del partito. Si usavano ancora i banchetti con gadget e “santini” ed io mi feci regalare una serigrafia in rosso che ritraeva un altro vecchio socialista, Salvador Allende, ed un 45 giri con un ironico monologo di Pino Caruso sulla libertà che si intitolava “Basta con la libertà!”…
Sono passati ormai decenni da quel dì e anche il Partito Socialista non esiste più, credo dal 1976, però ricordo molto volentieri quel... (continua)
Dead End 5/10/2012 - 13:37
Hiroshima
Bene mo pure le band fasciste, perfetto, cancello questo sito da miei bookmark
siguesigue 13/9/2012 - 07:53
Jan Palach
caro lorenzo,
ora comunista mi pare esagerato.
nato da una famiglia evangelica e commerciante, di matrice socialista, al più si potrebbe considerare portavoce del socialismo dal volto umano!
ora comunista mi pare esagerato.
nato da una famiglia evangelica e commerciante, di matrice socialista, al più si potrebbe considerare portavoce del socialismo dal volto umano!
alex 13/7/2012 - 21:20
Comunista o socialista, quello che volevo dire è che Jan Palach non sarebbe stato per nulla contento di essere tirato dalla loro parte fra l'altro a distanza di anni da un gruppo dichiaratamente neofascista.
lorenzo 13/7/2012 - 22:38
×
Album di famiglia
Contro l’abbuffarsi di realtà, Cristicchi ci porta ancora una volta a visitare all’umanità dimenticata, in storie nascoste. Ad esempio a riscoprire la complessa vicenda dell’esodo giuliano-dalmata in "Magazzino 18", nome del deposito situato nel porto di Trieste che conserva moltissime masserizie abbandonate da un intera generazione di italiani costretti all’esilio. La canzone farà parte di uno spettacolo teatrale in preparazione per la fine del 2013 per il teatro Stabile di Trieste.
(da simonecristicchi.it)
Gli si darà del fascista?
A questo tizio qui? Ma no. A parte che è quello che, probabilmente, spera; si vede che ultimamente deve avere esaurito i matti e i cori di Santafiora. E cosa c'è di meglio, allora, di un po' di foibe? Vedo che scherza pure sui suoi concerti ai quali "verranno i ragazzi di Forza Nuova", ma se proprio devo essere sincero i suoi concertini... (continua)