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Percorso Razzismo e Schiavitù negli Stati Uniti d'America

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Blues para Emmett

Blues para Emmett
[1971]
Parole di Vinícius de Moraes
Musica di Toquinho
Nell’album “Toquinho e Vinicius”

Una canzone dedicata all’orribile assassinio di Emmett Till, Money, Mississippi, 1955...
Os assassinos de Emmett
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/6/2018 - 11:27
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Living For The City

Living For The City
Una grintosissima versione eseguita live dall'autore nel 1997 in duetto con George Michael, grande ammiratore di Stevie Wonder (del quale Michael incise e/o cantò dal vivo parecchi brani lungo tutto l'arco della sua carriera, per l'appunto anche duettando con lui in alcune occasioni inclusa questa).
Da notare, nella band, la presenza pure di Steve Winwood alle tastiere e di Nile Rodgers alla chitarra. :-)



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Questa invece è una cover "in solitaria" dello stesso brano da parte di un George Michael più giovane nel "Cover To Cover Tour" (1991).
Alberta Beccaro - Venezia 24/5/2018 - 01:55
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Angel Down

Angel Down
ANGELO ABBATTUTO
(continua)
12/5/2018 - 20:18
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This Is America

This Is America
(2018)
Anteprima dell'album CG4*

Definire una nazione è il compito primario della politica, e oggi il punto di vista di Glover è chiaro. Gli Stati Uniti sono un posto dove i neri sono inseguiti e uccisi a colpi di pistola, e dove i neri ballano e cantano per non pensare – loro per primi, ma forse anche tutto il resto del paese – a questa carneficina. Gli Stati Uniti sono un posto dove ci sono allo stesso tempo violenza e celebrazione, e se l’attenzione va all’una o all’altra dipende da cosa si mette in primo piano, e da cosa vuole vedere chi osserva.

In This is America, Glover ogni tanto strabuzza gli occhi e s’immobilizza. Oppure si scioglie, muovendo le spalle come se fossero le branchie di un pesce spiaggiato. All’inizio del video contorce il corpo con strani movimenti, sparando poi un colpo di pistola alla testa di un uomo seduto di spalle. La sua posa ricorda la caricatura classica... (continua)
[Intro: Choir]
(continua)
12/5/2018 - 14:16
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Jesse Owens’ Shoes

Jesse Owens’ Shoes
[2014]
Parole e musica di Jez Lowe
Nell’album “The Ballad Beyond”
Testo trovato sul sito dell’autore

Hitler non strinse mai la mano al grande campione afroamericano delle Olimpiadi di Berlino del 1936, ma almeno lo salutò da lontano e Owens ricambiò il saluto. Invece il presidente Roosevelt non volle incontrarlo, preoccupato della reazione del suo elettorato bianco e razzista. Anzi, cancellò l’incontro già previsto alla Casa Bianca dopo il rientro trionfante del grande atleta.
L’ultima strofa fa riferimento al fatto che proprio nel 1936 fu la Adidas ad ingaggiare Jesse Owens: il primo contratto pubblicitario per un atleta afroamericano fu stipulato da un’azienda tedesca sotto il nazismo…
The shoemaker’s apprentice is straight off to work,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 13:42

Tall and Proud

Tall and Proud
[1970]
Parole di Ewan MacColl su melodia tradizionale ("Lynchburg Town")
Nel disco “At The Present Moment” (1973), con Peggy Seeger
Testo trovato su Mudcat Café

Una canzone che mi pare molto significativa e che finora c’era sfuggita… “Il bianco arruola il nero per combattere il giallo, per difendere la terra che ha rubato al rosso...”
Our boys are standing tall out there
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 11:02
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Strange Fruit

Strange Fruit
Contiene la variante aggiunta da alemen, da tekstowo.pl
[DZIWNY OWOC]
(continua)
inviata da Krzysiek 17/4/2018 - 17:47
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Song for a Dark Girl

Song for a Dark Girl
LAULU MUSTAIHOISELLE TYTÖLLE
(continua)
inviata da Juha Rämö 17/4/2018 - 10:38
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Keep on Pushing

Keep on Pushing
Qualcuno dovrebbe trovare le parole di questo pezzo del 1972 dall'LP Times Have Changed. Il titolo e' inequivocabile.

Lorenzo 31/3/2018 - 18:56
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Kiri’s Piano

Kiri’s Piano
[1993]
Parole e musica di James Keelaghan
Nel suo album intitolato “My Skies”
Testo trovato su MySongBook.de

Una canzone sui cittadini americani di origine giapponese che durante la Seconda guerra mondiale furono trattati come potenziali traditori, privati di ogni diritto e di ogni bene e raccolti in campi di detenzione.

“Kiri is the grandmother of the husband of a friend of my sister's. She still plays the piano beautifully, and she's almost a hundred years old. Before the war she used to have a white upright. During the Second World War many Canadians of Japanese descent living on the west coast were interned in labour camps in places like my home, South Alberta. Most of them were fishermen, and very good fishermen. They were dispossessed of everything they owned, and made to do things like weed sweet beet. Many of them never went back to the west coast.”
Of all of Kiri Ito's joys, the thing she loved the best
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/3/2018 - 10:57
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Kumbaya, my love

Kumbaya, my love
2018

Ti distrai scrivendo canzoni e ti risvegli in un paese razzista.
Aldilà del disco che arriverà, oggi esce un singolo a cui ho lavorato velocemente nei ritagli di tempo: un'istantanea.
Celebrare la memoria di alcuni avvenimenti non è roba da paleontologi ma un modo per ricordare che certe conquiste di civiltà non andrebbero date per scontate.
Anche essere liberi di amare chi vogliamo è un privilegio da non sottovalutare.
"Finché distanza non vi separi..." sanciva la formula di matrimonio fra schiavi, perché l'uno o l'altra avrebbero potuto essere venduti a un diverso padrone in qualsiasi momento e interrompere, costretti, il loro amore a tempo determinato. Terribile.
In un clima tanto teso per il nostro paese, spero che questa canzone, che guarda alle sterminate piantagioni di cotone americane e alla culla dell'umanità, mamma Africa, aiuti nel suo piccolo ad alleggerire un'aria... (continua)
I campi di cotone
(continua)
inviata da Dq82 23/3/2018 - 23:10
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Peter Norman

Peter Norman
2018
Breve danzò il Novecento

Olimpiadi di Città del Messico, 1968. Finale della gara dei 200 metri piani. Rimane certamente un'icona del '900 quella foto in bianco e nero di due atleti sul podio, a piedi scalzi e il pugno guantato di nero alzato verso il cielo, Tommie Smith e John Carlos, a rivendicare dopo la loro "gara della vita" dignità e diritti per il popolo afroamericano.
Ma c'è un terzo uomo, spesso dimenticato, in quella foto: il secondo arrivato, un australiano dalla pelle bianca, Peter Norman. Partecipa alla premiazione con un'aria che appare smarrita, fino talvolta a cogliere in quell'espressione una dissociazione o quanto meno un distacco da quella manifestazione storica, di una storia che non è la sua. Ma Peter Norman è probabilmente il vero eroe tragico di quella serata, destinato a pagare il prezzo più alto. In un moto d'amore, o di semplice umanità, decide di unirsi simbolicamente... (continua)
Io lo sapevo che non era il vento
(continua)
9/3/2018 - 23:45
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Let's Work Together Now

Let's Work Together Now
Album: Lady of the Night - 1974
Different faces other races
(continua)
22/2/2018 - 03:45
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Luz

Luz
[2009]
Parole e musica di Mark Abel (1948-), compositore, musicista ed autore californiano
Nella sua "The Dream Gallery", ciclo dedicato a figure, paesaggi e sentimenti raccolti attraverso la California.
Testo trovato su Song of America

Soledad è il centro più importante nella Salinas Valley, un'area agricola strategica degli USA, chiamata non a caso "The Salad Bowl of the World".

E' lì che John Steinbeck ambientò il suo "Of Mice and Men" ("Uomini e topi"), pubblicato nel 1937 e tradotto in italiano l'anno seguente da Cesare Pavese.

Generazioni di immigrati dal centro e sud America hanno sputato sudore e sangue su questa terra.
Chiedete un po' ai loro figli e nipoti cosa pensano di Trump...
(Soledad, Monterey County)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2018 - 21:11
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Alabama Earth (at Booker T. Washington’s Grave)‎

Alabama Earth (at Booker T. Washington’s Grave)‎
ALABAMAN MULTA (BOOKER T. WASHINGTONIN * HAUDALLA)
(continua)
inviata da Juha Rämö 13/2/2018 - 14:21
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Night Rally

Night Rally
[1978]
Parole e musica di Elvis Costello
Traccia che chiude l'album "This Year's Model"
Testo ripreso da Genius

Una chiarissima canzone antifascista che finora era sfuggita ai "cacciatori" di CCG/AWS.

Dedicata a tutti i Salvini e le Meloni, i Traini e i Berlusconi, gli Antonini e i Fiore(llini), a tutti i fascistini e fascistoni che ammorbano il paese.

"Tutti che cantano con la mano sul cuore delle azioni compiute nelle ore più buie, hai presente quel tipo di melodie orecchiabili che vanno bene per cantare sotto la doccia... Tu pensi che siano solo sciocchi e divertenti ma aspetta solo il momento in cui ti costringeranno a correre con tutti gli altri al raduno notturno..."
I would send out for assistance but there's someone on the signal wire
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/2/2018 - 22:26
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Take the Power Back

Take the Power Back
[1992]
Scritta da Tim Commerford, Zack de la Rocha, Tom Morello e Brad Wilk
Nell'album d'esordio eponimo dei "Rage Against the Machine"
Testo ripreso da Genius

Al modo dei RATM, un potente atto d'accusa contro il nazionalismo ed i razzismo della classe dirigente bianca che governa gli USA, l'Europa ed il mondo...
(Crank the music up...)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/2/2018 - 21:47
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Letter to the Free

Letter to the Free
[2016]
Scritta da Lonnie Lynn, in arte Common, Emmanuel Riggins e Robert Glasper
Featuring Bilal (al secolo Bilal Sayeed Oliver, cantautore, musicista e produttore)
Nell'album intitolato "Black America Again"

Una canzone che è stata scritta per la colonna sonora del film documentario di Ava DuVernay "13th", con riferimento al tredicesimo emendamento della Costituzione statunitense, introdotto nel 1864, quello che proibisce schiavitù e lavori forzati. Il film della DuVernay spiega come invece, da allora e fino ad oggi, il sistema preesistente alla guerra di Secessione sia rimasto in parte in vigore, se si pensa alla stretta e cattiva correlazione tra razza, giustizia e detenzione di massa negli USA, dove esiste non solo un potentissimo complesso militare-industriale ma anche detentivo-industriale, appaltato in gran parte a società private che "lavorano" per avere le carceri sempre produttive, a pieno regime, attingendo alla vastissima popolazione povera, in gran parte costituita da neri.
Southern leaves, southern trees we hung from
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/2/2018 - 21:28
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Hey, Nelly Nelly

Hey, Nelly Nelly
Come faceva notare a suo tempo Gustavo nella quarta strofa (quella del 1865) almeno nelle versioni disponibili nei video Judy Collins canta "now the fightin' is over" and non "come to the window". Ho corretto il testo di conseguenza.
Lorenzo 23/1/2018 - 22:19
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At the Purchaser's Option

At the Purchaser's Option
accetto suggerimenti per migliorarla perché non sono molto sicuro di alcuni passaggi. Anche se evidentemente la ragazza schiava si rivolge al suo padrone/proprietario, nel ritornello ho preferito intendere you come plurale, mi sembrava più forte.
A SCELTA DELL'ACQUIRENTE
(continua)
14/1/2018 - 23:17
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The President Sang Amazing Grace

The President Sang Amazing Grace
(2016)
dall'album Small Brown Birds (2017)
Interpretata da Joan Baez nel suo album Whistle Down the Wind in uscita nel 2018.

Il 17 giugno 2015, alle 21:05 circa, Dylann Roof, suprematista bianco di 21 anni, si introdusse all'interno della Emanuel African Methodist Episcopal Church, una chiesa gospel di Charleston, nella Carolina del Sud,e si sedette vicino al reverendo Clementa Pinckney. Pickney, senatore democratico in South Carolina, era considerato uno dei simboli della cosiddetta veglia per Walter Scott, un ragazzo afroamericano disarmato ucciso da un poliziotto bianco il 4 aprile dello stesso anno, suscitando dure proteste contro la polizia.

Ad un certo punto, Roof si alzò ed estrasse una pistola dal suo marsupio per poi iniziare a sparare. Stando a quanto riferito dai sopravvissuti al massacro, il killer, durante la sparatoria, si rivolse alle vittime con queste parole:

"Devo... (continua)
A young man came to a house of prayer
(continua)
11/1/2018 - 23:42
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Come Love Come

Come Love Come
[2017]
Parole e musica di Rhiannon Giddens.
Nell'album "Freedom Highway"

La preghiera d'amore di una giovane schiava, poi liberata, durante la Guerra Civile americana...
Come love come, the road lies low
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2018 - 19:05
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Julie

Julie
[2017]
Parole e musica di Rhiannon Giddens
Nell'abum "Freedom Highway"

"Sono una figlia del Sud, della classe operaia bianca, della classe operaia nera, dei democratici, dei repubblicani, dei gay, degli etero, e posso dirvi una cosa, noi siamo molto più simili di quanto sembriamo diversi. Non possiamo lasciare che l'odio ci divida, non possiamo lasciare che l'ignoranza ci sminuisca, non possiamo lasciare che coloro la cui avidità riempie ogni loro ora di veglia, conquistino il nostro paese. Non possono prendersi l’America, a meno che noi non gliela lasciamo prendere". (Rhiannon Giddens, nella recensione di Gianfranco Marmoro su OndaRock)

"Ogni canzone possiede in verità una doppia chiave di lettura: da una parte la Giddens cattura l’ascoltatore sottolineando con calibrato pathos il dolore e il tormento di chi subisce violenze e soprusi; dall’altro lato la costruzione dei brani tende a... (continua)
Julie, oh Julie
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2018 - 18:10
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At the Purchaser's Option

At the Purchaser's Option
Ciao Lorenzo, suggerirei di sostituire il testo così come l'autrice lo canta. Inoltre inserirei il brano anche nei percorsi sulla violenza contro le donne e sulla guerra del lavoro:

(B.B.)

Proposta accolta.
1/1/2018 - 17:54

Ballad of Birmingham

Tim Ryan
Ballad of Birmingham
(1965)
Words and music by Tim Ryan

Testo trovato su Broadside #61, agosto 1965.

Non ho trovato notizio sull'autore di questa ballata sui tragici fatti di Birmingham del 1963.

They went to church on a bright Sunday
(continua)
17/12/2017 - 12:19
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American Soul

American Soul
[2017]
Scritta da Paul David Hewson, in arte Bono
Musica degli U2
Nell’album “Songs of Experience”, il 14° album della band di Dublino, uscito lo scorso 1 dicembre
Blessed are the bullies
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/12/2017 - 08:17
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Grow

Grow
[2017]
Scritta da Algee Smith (1994-), attore e cantante afroamericano
Interpretata da Algee Smith con Larry Reed, membro fondatore del gruppo R&B The Dramatics.
Nella colonna sonora del film “Detroit” (2017), diretto da Kathryn Bigelow e scritto da Mark Boal.

Il film della Bigelow ricostruisce i drammatici giorni della rivolta di Detroit nell'estate del 1967, che su queste pagine è già stata ampiamente descritta nelle introduzioni a Motor City is Burning di John Lee Hooker e Dancing in the Street di Martha Reeves & The Vandellas, due brani assolutamente memorabili.
In particolare, la regista - autrice di film come “Point Break”, “Strange Days” e “The Hurt Locker” - nella sua ricostruzione di quegli eventi parte dalla strage al Motel Algiers dove, nella notte tra il 25 ed il 26 luglio 1967, nel pieno dei disordini scoppiati in città, un gruppo di poliziotti uccise tre giovani... (continua)
I'm coming from a place of delusions and being blinded
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2017 - 21:01
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Danger Danger

Danger Danger
Parole e musica di Janis Ian
Nell’album “Folk Is The New Black”
You got Ma Rainey talkin' 'bout a jelly roll
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 13:16
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Black & White

Black & White
[1997]
Parole e musica di Janis Ian, insieme ad Ani DiFranco
Nell’album intitolato “Hunger”
We were marching from Montgomery,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 09:56
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Burn, Baby, Burn

Burn, Baby, Burn
[1965]
Parole e musica di Bill Frederick, pseudonimo usato in gioventù dal cantautore statunitense Fred Stanton
Una canzone che non credo sia mai stata incisa su disco. Il testo fu pubblicato sul n. 73 di Broadside Magazine, agosto 1966.

Una canzone dedicata ai Watts Riots dell’agosto 1965, quando nel sobborgo losangelino di Watts si scatenarono violentissimi tumulti razziali che durarono 6 giorni e causarono 34 morti, centinaia di feriti e danni per oltre 40 milioni di dollari, con quasi 1.000 edifici distrutti o gravemente danneggiati dagli incendi. E tutto a partire da un banale controllo di polizia…

A proposito dei Watts Riots si vedano anche Trouble Every Day e In The Heat Of The Summer
Back in the days of ancient Rome,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 08:59
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Zoot Suit Riot

Zoot Suit Riot
The Zoot Suit Riots were a series of violent clashes during which mobs of U.S. servicemen, off-duty police officers and civilians brawled with young Latinos and other minorities in Los Angeles. The June 1943 riots took their name from the baggy suits worn by many minority youths during that era, but the violence was more about racial tension than fashion.

http://www.history.com/topics/zoot-sui...
Who's that whisperin' in the trees?
(continua)
20/11/2017 - 17:14
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Another Imperial Day

Another Imperial Day
[2005]
Scritta da Justin Sullivan e Michael Dean
Nell’album “Carnival”
You could be there - on a dark October night
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/11/2017 - 13:17
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Nothing but the Same Old Story

Nothing but the Same Old Story
[1981]
Parole e musica di Paul Brady
Nel suo album intitolato “Hard Station”
I was just about nineteen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/11/2017 - 12:58
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The Immigrant

The Immigrant
[1978]
Scritta da Merle Haggard e Dave Kirby
Nell’album “I'm Always on a Mountain When I Fall”
American ranching consists of a mansion
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/11/2017 - 12:42
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Be Free

Be Free
(2016)
Album: 1000 Days, 1000 Songs (Various artists)


Rest in Peace to Michael Brown and to every young black man murdered in America, whether by the hands of white or black. I pray that one day the world will be filled with peace and rid of injustice. Only then will we all Be Free.

J. Cole
And I'm in denial
(continua)
1/11/2017 - 21:48
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Strange Fruit

Strange Fruit
Questa associazione tra l'albero degli impiccati e l'albero del PD la trovo soltanto una più o meno originale metafora giornalistico-letteraria.

Piuttosto mi chiedo dove sia finito l'albero della libertà della sinistra italiana e dove siano finiti i suoi frutti.

E poi chi dovrebbe abbatterlo 'sto albero maledetto? Mi sembra tanto di sentir risuonare il cinquecentesco interrogativo di Félix Lope de Vega: ‎¿Quien le pone el cascabel al gato?‎...
Bernart Bartleby 23/10/2017 - 22:25




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