ARTE CONTRO LA GUERRA / ANTIWAR ART
"C'è un quadro di Klee che s'intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L'angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l'infranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è cosi forte che egli non può più chiuderle. Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui al cielo. Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempes... (continua)
inviata da Lo STAFF delle CCG / AWS STAFF 26/1/2007 - 22:51
Percorsi:
Le CCG delle migliaia
Bella la 5000! E pure la 4999, anche se non c'entra nulla (viva i gatti e l'anarchia!)
(Alessandro)
(Alessandro)
Un'occasione in più, Alessandro, per ringraziarti per tutto quel che hai fatto e continui a fare per questo sito. Tanto è vero che il tuo nome è stato doverosamente associato allo Staff. Quanto ai gatti e all'anarchia...non puoi che trovarmi d'accordo, con buona pace degli amici e compagni cinofili. Un'ultima annotazione: la CCG n° 5000 viene inserita da una parrocchia, quella di Mercatale val di Pesa, dove mi trovo in questi giorni. Tanto per sottolineare quanto poco siamo ortodossi, in tutto quel che facciamo! E con un saluto a Don Fulvio, il parroco, una persona meravigliosa.[RV]
...e c'è chi è stato sveglio fino a adesso per vedere cosa stavate preparando per la canzone n. 5000...e la sorpresa è ancora più grande! Bravissimi!
Maria Paola Costantini 26/1/2007 - 23:19
L'IMMAGINE DEDICATA ALLA CANZONE N. 5000
Il banner della canzone numero 5000. Si tratta di un'elaborazione grafica realizzata a partire da alcune delle immagini che illustrano il nostro sito.
Il banner della canzone numero 5000. Si tratta di un'elaborazione grafica realizzata a partire da alcune delle immagini che illustrano il nostro sito.
Lorenzo 13/2/2007 - 16:48
Ciao, siamo una art-zine tutta italiana, la Chiamata alle Arti, che ogni due mesi raccoglie opere da tutto il mondo, che rispondano ad uno stesso tema.
Potete saperne di piu' direttamente qui: http://www.psdrevolution.it/forum/inde...
Il tema della prossima uscita, con scadenza il 15 Gennaio, E' War! e ci piacerebbe usare il materiale di questa pagina, per scrivere un redazionale di apertura.
Ovviamente l'articolo ti sara' attribuito in pieno, aggiungendo il vostro nome o il nickname, con link all' email e/o al vostro sito.
Contattatatec per maggiori dettagli. Potete vedere tutte le passate edizioni della artzine, qui: http://www.psdrevolution.it/forum/inde...
Potete saperne di piu' direttamente qui: http://www.psdrevolution.it/forum/inde...
Il tema della prossima uscita, con scadenza il 15 Gennaio, E' War! e ci piacerebbe usare il materiale di questa pagina, per scrivere un redazionale di apertura.
Ovviamente l'articolo ti sara' attribuito in pieno, aggiungendo il vostro nome o il nickname, con link all' email e/o al vostro sito.
Contattatatec per maggiori dettagli. Potete vedere tutte le passate edizioni della artzine, qui: http://www.psdrevolution.it/forum/inde...
Sauro Pasquini 8/1/2009 - 22:27
Zaangażowany street art: cios między oczy
Street art impegnato: un colpo mezza gli occhi
La foto illustra un articolo su Charlie Edwards - detto Pure Evil, apparso sulla pagina della radio Trójka", ma non si capisce se è un'opera sua.
Street art impegnato: un colpo mezza gli occhi
La foto illustra un articolo su Charlie Edwards - detto Pure Evil, apparso sulla pagina della radio Trójka", ma non si capisce se è un'opera sua.
krzyś 26/3/2014 - 03:32
Hannah Arendt Final Speech / Discorso finale di Hannah Arendt
LA CCG NUMERO 35000 / AWS NUMBER 35000
dal film biografico Hannah Arendt di Margarethe von Trotta interpretato da Barbara Sukowa
from the biographical film Hannah Arendt by Margarethe von Trotta starring Barbara Sukowa
La banalita del male
Eichmann tutto era fuorché anormale: era questa la sua dote più spaventosa. Sarebbe stato meno temibile un mostro inumano, perché proprio in quanto tale rendeva difficile identificarvisi. Ma quel che diceva Eichmann e il modo in cui lo diceva, non faceva altro che tracciare il quadro di una persona che avrebbe potuto essere chiunque: chiunque poteva essere Eichmann, sarebbe bastato essere senza idee, come lui. Prima ancora che poco intelligente, egli non aveva idee e non si rendeva conto di quel che stava facendo. Era semplicemente una persona completamente calata nella realtà che aveva davanti: lavorare, cercare una promozione, riordinare numeri sulle statistiche, ecc. Più che l'intelligenza... (continua)
from the biographical film Hannah Arendt by Margarethe von Trotta starring Barbara Sukowa
La banalita del male
Eichmann tutto era fuorché anormale: era questa la sua dote più spaventosa. Sarebbe stato meno temibile un mostro inumano, perché proprio in quanto tale rendeva difficile identificarvisi. Ma quel che diceva Eichmann e il modo in cui lo diceva, non faceva altro che tracciare il quadro di una persona che avrebbe potuto essere chiunque: chiunque poteva essere Eichmann, sarebbe bastato essere senza idee, come lui. Prima ancora che poco intelligente, egli non aveva idee e non si rendeva conto di quel che stava facendo. Era semplicemente una persona completamente calata nella realtà che aveva davanti: lavorare, cercare una promozione, riordinare numeri sulle statistiche, ecc. Più che l'intelligenza... (continua)
Perhaps just for today, you will allow me to smoke –immediately. When the New Yorker sent me to report on the trial of Adolf Eichmann, I assumed that the court room had only one interest, to fulfil the demands of justice. This was not a simple task because the court that tried Eichmann was confronted with a crime that could not found in the law books. The criminal whose call is unknown in any court prior to the Nuremberg Trials. But still the court had to define Eichmann as a man on trial for his deeds. There was no system on trial, no history, no-ism, not even anti-Semitism but only a person. The Treiben with a Nazi criminal like Eichmann was that he insisted on the renouncing on personal qualities as if there was nobody left, either to be punished or forgiven. He protested time and again c... (continua)
17/7/2022 - 16:51
Percorsi:
Le CCG delle migliaia
Perdonatemi, ma almeno per oggi dovete consentirmi di fumare… sin dall’inizio.
(continua)
(continua)
Ernst Friedrich: Krieg dem Kriege
[1924]
Testo di Ernst Friedrich
Text von Ernst Friedrich
Text by Ernst Friedrich
Texte d'Ernst Friedrich
Introduzione al volume fotografico "Krieg dem Kriege"
Ernst Friedrich, Berlin, 1924
Traduzione italiana: Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, Milano, 2004
Introduzione di Gino Strada
Foreword to the Photo Book "Krieg dem Kriege" [War against War]
Ernst Friedrich, Berlin, 1924
Introduction au livre photographique "Krieg dem Kriege" [Guerre à la Guerre]
Vorwort zum photographischen Buch "Krieg dem Kriege"
Ernst Friedrich, Berlin, 1924
Per la CCG / AWS numero 2000 scegliamo, come di consueto, non una canzone, ma un testo di diversa natura.
Si tratta dell'introduzione di Ernst Friedrich al suo volume fotografico intitolato "Krieg dem Kriege" (Guerra alla Guerra). Un titolo assolutamente autoevidente ad un libro fotografico che rappresenta uno dei momenti più alti dell'antimilitarismo... (continua)
Testo di Ernst Friedrich
Text von Ernst Friedrich
Text by Ernst Friedrich
Texte d'Ernst Friedrich
Introduzione al volume fotografico "Krieg dem Kriege"
Ernst Friedrich, Berlin, 1924
Traduzione italiana: Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, Milano, 2004
Introduzione di Gino Strada
Foreword to the Photo Book "Krieg dem Kriege" [War against War]
Ernst Friedrich, Berlin, 1924
Introduction au livre photographique "Krieg dem Kriege" [Guerre à la Guerre]
Vorwort zum photographischen Buch "Krieg dem Kriege"
Ernst Friedrich, Berlin, 1924
Per la CCG / AWS numero 2000 scegliamo, come di consueto, non una canzone, ma un testo di diversa natura.
Si tratta dell'introduzione di Ernst Friedrich al suo volume fotografico intitolato "Krieg dem Kriege" (Guerra alla Guerra). Un titolo assolutamente autoevidente ad un libro fotografico che rappresenta uno dei momenti più alti dell'antimilitarismo... (continua)
1. NAME
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/6/2005 - 11:50
Da Ernst Friedrich: "Guerra alla Guerra. 1914-1918: Scene di orrore quotidiano"
Edizioni Mondadori, Milano, 2004
pp. 13-17
Edizioni Mondadori, Milano, 2004
pp. 13-17
ALL'UMANITA' INTERA!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/6/2005 - 14:40
Testo inglese di Ernst Friedrich, dall'edizione originale del libro "Krieg dem Kriege" [1924]
Ernst Friedrich's English text from the original edition of the book "War against War" [1924]
Ernst Friedrich's English text from the original edition of the book "War against War" [1924]
TO HUMAN BEINGS IN ALL LANDS!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/6/2005 - 16:06
Il testo in lingua francese di Ernst Friedrich stesso.
Le texte en langue française par Ernst Friedrich même.
Dall'edizione originale di "Krieg dem Kriege", 1924.
Le texte en langue française par Ernst Friedrich même.
Dall'edizione originale di "Krieg dem Kriege", 1924.
AUX PEUPLES DE TOUTES LES NATIONS!
(continua)
(continua)
L'IMMAGINE DEDICATA ALLA CCG N. 2000
La foto rielaborata per il banner l'ho scattata alla manifestazione di Roma del 15 febbraio 2003. Sul mio sito trovate anche la foto originale.
Lo striscione con "No alla guerra" scritto in tantissime le lingue è stato realizzato dai traduttori per la pace. Una versione senza la scritta 2000 è rimasta sulla pagina d'apertura, a sottolineare l'importanza che le traduzioni hanno nel nostro sito.
La foto rielaborata per il banner l'ho scattata alla manifestazione di Roma del 15 febbraio 2003. Sul mio sito trovate anche la foto originale.
Lo striscione con "No alla guerra" scritto in tantissime le lingue è stato realizzato dai traduttori per la pace. Una versione senza la scritta 2000 è rimasta sulla pagina d'apertura, a sottolineare l'importanza che le traduzioni hanno nel nostro sito.
Lorenzo Masetti 4/12/2005 - 18:54
GUERRA ALLA GUERRA
di Adolfo Santoro
Elbareport, Quotidiano Online di Informazione dall'Isola d'Elba, 16 aprile 2022
La Prima guerra mondiale del 1914-1918 anticipò molti aspetti delle atrocità della guerra moderna. Clemente Rebora espresse il suo orrore di soldato, congedato a seguito delle ferite causate dallo scoppio di una granata, nella poesia “Voce di vedetta morta”:
C'è un corpo in poltiglia
Con crespe di faccia, affiorante
Sul lezzo dell'aria sbranata.
Frode la terra.
Forsennato non piango:
Affar di chi può, e del fango.
Però se ritorni
Tu uomo, di guerra
A chi ignora non dire;
Non dire la cosa, ove l'uomo
E la vita s'intendono ancora.
Ma afferra la donna
Una notte, dopo un gorgo di baci,
Se tornare potrai;
Sòffiale che nulla del mondo
Redimerà ciò ch'è perso
Di noi, i putrefatti di qui;
Stringile il cuore a strozzarla:
E se t'ama, lo capirai nella vita
Più... (continua)
di Adolfo Santoro
Elbareport, Quotidiano Online di Informazione dall'Isola d'Elba, 16 aprile 2022
La Prima guerra mondiale del 1914-1918 anticipò molti aspetti delle atrocità della guerra moderna. Clemente Rebora espresse il suo orrore di soldato, congedato a seguito delle ferite causate dallo scoppio di una granata, nella poesia “Voce di vedetta morta”:
C'è un corpo in poltiglia
Con crespe di faccia, affiorante
Sul lezzo dell'aria sbranata.
Frode la terra.
Forsennato non piango:
Affar di chi può, e del fango.
Però se ritorni
Tu uomo, di guerra
A chi ignora non dire;
Non dire la cosa, ove l'uomo
E la vita s'intendono ancora.
Ma afferra la donna
Una notte, dopo un gorgo di baci,
Se tornare potrai;
Sòffiale che nulla del mondo
Redimerà ciò ch'è perso
Di noi, i putrefatti di qui;
Stringile il cuore a strozzarla:
E se t'ama, lo capirai nella vita
Più... (continua)
Riccardo Venturi 18/4/2022 - 12:10
RISATE AMARE: VIGNETTE CONTRO LA GUERRA/ LAUGHING BITTERLY WITH ANTIWAR CARTOONS
Italiano
English
LA CCG NUMERO 6000
E così eccoci giunti anche alla CCG n° 6000; ci abbiamo messo un po' più tempo del solito, stavolta, dato che la n° 5000 risale al gennaio scorso. Però queste ultime mille CCG sono state tra le più importanti mai inserite, oltre ad aver visto una progressiva trasformazione del nostro sito in spazio esclusivamente dedicato ai testi, alle traduzioni e ai commenti in vero spazio interattivo, con la possibilità di scaricare mp3 (tramite links) e video. Questo per quanto riguarda l'aspetto "tecnico" del sito; per l'altro aspetto, quello che più conta, forse l'unico commento da fare sarebbe quello espresso da Brett Dennen nella sua bella canzone: The Holidays Are Here (And We're Still At War). Perché in guerra ci siamo sempre tutti quanti. Allora, per questa 6000esima Canzone Contro la Guerra, abbiamo pensato di proporre una serie di vignette satiriche,... (continua)
(Vauro, Italy)
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 17/9/2007 - 23:06
Percorsi:
Le CCG delle migliaia
Il regime spezza le mani ai vignettisti … un macabro déjà vu
Valentina Perniciaro da Baruda
E’ (fortunatamente non dobbiamo parlare al passato) un vignettista molto famoso, un 61enne dotato di mani d’oro e intelligenza fine …
Ali Ferzat, questo il suo nome, è nato nella città di Hama in Siria (che passa alla storia per il massacro del 1982 e poi quello dei primi giorni del Ramadan di quest’anno) ed ha una lunga storia da caricaturista politico, espulso dal partito Baath qualche decennio fa. Una matita che non ha mai smesso di esser arma: il primo periodico indipendente (al-Domari) della storia della siria baathista, da lui fondato, è riuscito a sopravvivere meno di tre anni … chiuso con la forza nel 2003, sotto l’attuale presidente.
Ieri, dalla piazza della Moschea Omayyade di Damasco è stato catturato da alcuni uomini armati.
Oggi, come un Víctor Jara mediorientale, è stato ritrovato:... (continua)
Dalla mostra "Di colomba ce n'è una sola", rassegna curata e organizzata da Julio Lubetkin, ideatore del Festival Internazionale di Humor Grafico, che si tiene dal 28 novembre al 20 dicembre a Roma, a Palazzo Corsini nella Villa Doria Pamphilij.
Altan (Italia)
(continua)
(continua)
inviata da dq82 27/11/2015 - 14:41
E' morto oggi a 76 anni il vignettista spagnolo Antonio Fraguas de Pablo conosciuto come Forges.
Un ricordo da:
Cultura inquieta
El País, giornale in cui l'umorista rappresentava una delle ultime voci libere e lucide.
Un ricordo da:
Cultura inquieta
El País, giornale in cui l'umorista rappresentava una delle ultime voci libere e lucide.
CCG Staff 22/2/2018 - 10:39
Thomas Sankara: Discours devant l’assemblée générale de l’ONU le 4 octobre 1984
LA CCG NUMERO 30000 / AWS NUMBER 30000 / LA CCG N° 30000 / SVL NRO 30000
Le 4 octobre 1984, Sankara s’adresse à la Trente-neuvième session de l’Assemblée générale des Nations Unies. La source de son discours ci-après est une brochure distribuée par la représentation du Burkina Faso auprès des Nations Unies.
Il 4 ottobre 1984, Sankara si rivolge alla trentanovesima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. La fonte del suo discorso qui sotto è un opuscolo distribuito dalla rappresentanza del Burkina Faso alle Nazioni Unite.
On 4 October 1984, Sankara addresses the thirty-ninth session of the United Nations General Assembly. The source of his speech below is a brochure distributed by the Burkina Faso representation to the United Nations.
Sankara käsittelee 4. lokakuuta 1984 Yhdistyneiden Kansakuntien yleiskokouksen kolmekymmentä yhdeksäs istuntoa. Alla hänen puheenvuoronsa on esite, jonka Burkina Faso edustaa Yhdistyneissä Kansakunnissa.
Il 4 ottobre 1984, Sankara si rivolge alla trentanovesima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. La fonte del suo discorso qui sotto è un opuscolo distribuito dalla rappresentanza del Burkina Faso alle Nazioni Unite.
On 4 October 1984, Sankara addresses the thirty-ninth session of the United Nations General Assembly. The source of his speech below is a brochure distributed by the Burkina Faso representation to the United Nations.
Sankara käsittelee 4. lokakuuta 1984 Yhdistyneiden Kansakuntien yleiskokouksen kolmekymmentä yhdeksäs istuntoa. Alla hänen puheenvuoronsa on esite, jonka Burkina Faso edustaa Yhdistyneissä Kansakunnissa.
Monsieur le Président, Monsieur le secrétaire Général,
(continua)
(continua)
5/4/2019 - 14:06
Percorsi:
Le CCG delle migliaia, Thomas Sankara
Traduzione italiana di Marinelle Corregia
Traduction italienne de Marinelle Corregia
Italian translation by Marinelle Corregia
Marinelle Corregian italiankielinen käännös
Fonte / Source / Lähde : thomassankara.net
Traduction italienne de Marinelle Corregia
Italian translation by Marinelle Corregia
Marinelle Corregian italiankielinen käännös
Fonte / Source / Lähde : thomassankara.net
Presidente, Segretario generale, onorevoli rappresentanti della comunità internazionale.
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 5/4/2019 - 14:08
English translation
Traduction anglaise
Traduzione inglese
Italiankielinen käännös
Traduction anglaise
Traduzione inglese
Italiankielinen käännös
Thomas Sankara Speech before the General Assembly of the United Nations
Delivered: In French, at the United Nations General Assembly, in New York City, on 4 October 1984.
Source of the translation into English:United Nationas (1984), United Nations General Assembly Official Records, 20th Plenary Meeting, Thursday, 4 October 1984, at 10.40 a.m., New York, (A/39/PV.20), pp. 405-410.
This edition: Marxists Internet Archive, January 2019.
Delivered: In French, at the United Nations General Assembly, in New York City, on 4 October 1984.
Source of the translation into English:United Nationas (1984), United Nations General Assembly Official Records, 20th Plenary Meeting, Thursday, 4 October 1984, at 10.40 a.m., New York, (A/39/PV.20), pp. 405-410.
This edition: Marxists Internet Archive, January 2019.
Dear President
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 5/4/2019 - 16:20
5 APRILE 2019 ORE 16.27
APRIL 5, 2019 4:27 pm
5 AVRIL 2019 h16:27
5. HUHTIKUUTA 2019 16:27
APRIL 5, 2019 4:27 pm
5 AVRIL 2019 h16:27
5. HUHTIKUUTA 2019 16:27
CCG/AWS Staff 5/4/2019 - 16:33
Traducción al español
Traduzione spagnola
Traduction espagnole
Spanish translation
Espanjankielinen käännös
Fuente / Fonte / Source / Lähde : thomassankara.net
Traduzione spagnola
Traduction espagnole
Spanish translation
Espanjankielinen käännös
Fuente / Fonte / Source / Lähde : thomassankara.net
Señor secretario general,
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 5/4/2019 - 17:09
Il discorso integrale di Thomas Sankara tradotto integralmente e leggermente adattato in Livornese dall' Anonimo Toscano del XXI Secolo
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 5/4/2019 - 17:30
Charlie Chaplin: The final speech from "The Great Dictator" / Il discorso finale da "Il Grande Dittatore"
[1940]
"Non voglio essere un imperatore": il discorso finale dal "Grande Dittatore" di Charlie Chaplin
Il nostro sito raggiunge oggi i 7000 titoli. Chi lo conosce bene e lo frequenta sa che, in occasione del raggiungimento delle migliaia, proponiamo delle "pagine speciali"; e questa è davvero del tutto speciale. Non riteniamo soffermarci a lungo su uno dei film più famosi della storia, Il grande dittatore di Charlie Chaplin; proponiamo quindi il testo integrale del "discorso finale" pronunciato dal barbiere sosia del dittatore Adenoid Hynkel. Sembra che Charlie Chaplin lo avesse quasi del tutto improvvisato. Una pietra miliare non solo nella storia del cinema, ma in quella della libertà umana; una satira antifascista e antinazista che riuscì ad inquietare, e proprio con il "discorso finale", anche Stalin che aveva firmato con Hitler un patto di non aggressione. La storia ci dice che... (continua)
"Non voglio essere un imperatore": il discorso finale dal "Grande Dittatore" di Charlie Chaplin
Il nostro sito raggiunge oggi i 7000 titoli. Chi lo conosce bene e lo frequenta sa che, in occasione del raggiungimento delle migliaia, proponiamo delle "pagine speciali"; e questa è davvero del tutto speciale. Non riteniamo soffermarci a lungo su uno dei film più famosi della storia, Il grande dittatore di Charlie Chaplin; proponiamo quindi il testo integrale del "discorso finale" pronunciato dal barbiere sosia del dittatore Adenoid Hynkel. Sembra che Charlie Chaplin lo avesse quasi del tutto improvvisato. Una pietra miliare non solo nella storia del cinema, ma in quella della libertà umana; una satira antifascista e antinazista che riuscì ad inquietare, e proprio con il "discorso finale", anche Stalin che aveva firmato con Hitler un patto di non aggressione. La storia ci dice che... (continua)
I'm sorry, but I don't want to be an Emperor - that's not my business. I don't want to rule or conquer anyone. I should like to help everyone, if possible -- Jew, gentile, black man, white. We all want to help one another; human beings are like that. We want to live by each other's happiness, not by each other's misery. We don't want to hate and despise one another. In this world there's room for everyone and the good earth is rich and can provide for everyone.
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 24/6/2008 - 17:09
Percorsi:
Le CCG delle migliaia
Il testo in italiano
Text in Italian
Text in Italian
Mi dispiace, ma io non voglio fare l'Imperatore: non è il mio mestiere; non voglio governare né conquistare nessuno. Vorrei aiutare tutti, se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti. La natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca fra le cose più abbiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l'avidità ci ha resi duri e cat... (continua)
inviata da CCG/AWS Staff 24/6/2008 - 17:13
Il testo in francese
Texte en français / Text in French
Texte en français / Text in French
Je suis désolé, mais je ne veux pas être empereur, ce n’est pas mon affaire. Je ne veux ni conquérir, ni diriger personne. Je voudrais aider tout le monde dans la mesure du possible, juifs, chrétiens, païens, blancs et noirs. Nous voudrions tous nous aider si nous le pouvions, les êtres humains sont ainsi faits. Nous voulons donner le bonheur à notre prochain, pas lui donner le malheur. Nous ne voulons pas haïr ni humilier personne. Chacun de nous a sa place et notre terre est bien assez riche, elle peut nourrir tous les êtres humains. Nous pouvons tous avoir une vie belle et libre mais nous l’avons oublié.
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 24/6/2008 - 17:14
Il testo in spagnolo
Texto en castellano / Text in Spanish
Texto en castellano / Text in Spanish
Lo siento, pero yo no quiero ser emperador; ése no es mi oficio. No quiero gobernar ni conquistar a nadie, sino ayudar a todos si fuera posible: judíos y gentiles, negros o blancos. Tenemos que ayudarnos unos a otros, los seres humanos somos así. Queremos hacer felices a los demás, no hacerlos desgraciados. No queremos odiar ni despreciar a nadie.
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 24/6/2008 - 17:16
Il testo in tedesco
Text auf Deutsch / Text in German
Text auf Deutsch / Text in German
Es tut mir leid, aber ich möchte nun mal kein Herrscher der Welt sein, denn das liegt mir nicht. Ich möchte weder herrschen noch irgendwen erobern, sondern jedem Menschen helfen wo immer ich kann; den Juden, den Heiden, den Farbigen, den Weißen. Jeder Mensch sollte dem anderen helfen, nur so verbessern wir die Welt.
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 24/6/2008 - 17:16
Complimenti per la vostra attenzione al film "Il grande ditratore".
Spero che i giovani vagabondando nel villaggio virtuale si imbattano nel vostro sito e leggano le parole di un uomo che le pronunciò lasciando che sgorgassero dal suo cuore, dalla sua umanità...
Spero che i giovani vagabondando nel villaggio virtuale si imbattano nel vostro sito e leggano le parole di un uomo che le pronunciò lasciando che sgorgassero dal suo cuore, dalla sua umanità...
ho appena visto il film nella mia classe. il discorso finale è bellissimo!!!
stupendo. fa pensare, ragionare
è quasi impossibile credere a quello che è successo a tutti gli ebrei.
stupendo. fa pensare, ragionare
è quasi impossibile credere a quello che è successo a tutti gli ebrei.
per puntualizzare.... é quasi impossibile credere a quello che é successo all´umanitá, perché 50 milioni di persone sono morte nella seconda guerra mondiale... e non solo 8 milioni di ebrei! O forse vogliamo accettare che 8 milioni di ebrei contano di piú dei 42 milioni di morti "dimenticati" dalla storia!?
Non so chi tu sia, anzi sei così coraggioso che neanche ti firmi, queste argomentazioni già le ho sentite più volte, sono quelle di chi pensa che infondo 8 milioni di ebrei in confronto altri 40 milioni non contino granché, che poi dice anche che forse non erano neanche 8 milioni, che non sono neanche stati sterminati... insomma i soliti nauseabondi discorsi revisionisti, per i quali e mi permetto di dirlo al posto degli admin di questo magnifico sito, non c'è posto tra le CCG. Anche perché un conto è la pianificazione e la realizzazione di un piano di sterminio sistematico quale è stato quello dei lager (ebrei, disabili, psicopatici, omosessuali, zingari, prigionieri politici e criminali comuni poco importa) e un conto la morte, comunque orribile e tremenda, durante atti di guerra. Ed essere antifascisti oggi come ieri e sempre vuol dire rifiutare e combattere il nazismo e il fascismo perché... (continua)
DonQuijote82 2/11/2011 - 20:29
Un discorso semplicemente fantastico. L'ho scoperto per caso in un remix di una canzone e me ne sono immediatamente innamorata. Ho 17 anni e sono una di quei ragazzi che vagabondando per la rete scopre cose meravigliose come questo. Speriamo siano in tantissimi altri a scoprire il "Discorso Finale" di Charlie Chaplin.
Ale Misfortune B 20/3/2012 - 16:55
Il testo in finlandese
Suomenkielinen teksti / Finnish text
Traduzione / Suomennos / Translation: Seppo Ilmarinen
Suomenkielinen teksti / Finnish text
Traduzione / Suomennos / Translation: Seppo Ilmarinen
Olen pahoillani, mutta en halua olla keisari, se ei ole minun alaani. En halua olla kenenkään hallitsija enkä valloittaja. Jos mahdollista, haluaisin auttaa kaikkia - juutalaisia, ei-juutalaisia, mustia ja valkoisia. Me kaikki haluamme auttaa toisiamme, sillä ihmiset ovat sellaisia. Me haluamme elää toistemme onnesta, emme toistemme kurjuudesta. Me emme halua vihata ja halveksia toisiamme. Tässä maailmassa on tilaa kaikille, ja äiti maa on kyllin rikas elättäkseen meistä jokaisen.
(continua)
(continua)
inviata da Seppo Ilmarinen 3/5/2016 - 10:13
Gli U2 hanno usato il discorso finale de Il grande dittatore come intro del loro ultimo tour:
L'intro dovrebbe essere pubblicata nell'EP The Europe di prossima pubblicazione (aprile 2019)
L'intro dovrebbe essere pubblicata nell'EP The Europe di prossima pubblicazione (aprile 2019)
Dq82 4/3/2019 - 11:29
Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World
Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo
Antiwar and Militant Murals Around the World
Italiano
English
Basta un muro, un muro qualsiasi oppure il Muro che divide una città o una terra. Un muro, dei colori, la fantasia, la voglia di lottare e di non starci. La voglia di dire, di disegnare, di esprimersi. Il muro, nella sua estrema simbolicità sia di chiusura che di visibilità, è rimasto forse l'ultimo baluardo per la vera libera espressione; anche per questo le “autorità” vogliono sempre muri puliti, in nome di un “decoro” che ha, quasi sempre, dell'indecoroso. E lo cancellano quel che c'è scritto o disegnato sui muri, credendo così di cancellare la libertà. Che siano i sindaci-sceriffi delle nostre città, o le autorità di uno stato repressivo e invasore, o semplicemente il “bravo cittadino” che vuole tutto bello bianco il suo muricciolo. Proprio per questo, per questa... (continua)
Antiwar and Militant Murals Around the World
Italiano
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Basta un muro, un muro qualsiasi oppure il Muro che divide una città o una terra. Un muro, dei colori, la fantasia, la voglia di lottare e di non starci. La voglia di dire, di disegnare, di esprimersi. Il muro, nella sua estrema simbolicità sia di chiusura che di visibilità, è rimasto forse l'ultimo baluardo per la vera libera espressione; anche per questo le “autorità” vogliono sempre muri puliti, in nome di un “decoro” che ha, quasi sempre, dell'indecoroso. E lo cancellano quel che c'è scritto o disegnato sui muri, credendo così di cancellare la libertà. Che siano i sindaci-sceriffi delle nostre città, o le autorità di uno stato repressivo e invasore, o semplicemente il “bravo cittadino” che vuole tutto bello bianco il suo muricciolo. Proprio per questo, per questa... (continua)
inviata da CCG/AWS Staff 25/6/2009 - 04:42
Percorsi:
Le CCG delle migliaia
Come già per la scorsa "pagina speciale" del migliaio, inseriamo anche qui lo screenshot della homepage al raggiungimento esatto della CCG n° 9000, in modo che chi non è sveglio a quest'ora (sono le 4,46 del mattino del 25 giugno 2009) possa vedere questo momento "immortalato" anche dopo il superamento. Per una curiosa e fortunata coincidenza, il raggiungimento della CCG n° 9000 avviene in perfetta contemporanea con quello del commento / traduzione n° 11000, e dei 3100 autori.
CCG/AWS Staff 25/6/2009 - 04:50
Queste le immagini nel Bogside a Derry (Irlanda del Nord)
Images from Derry Bogside (Northern Ireland)
Images from Derry Bogside (Northern Ireland)
inviata da DonQuijote82 29/6/2009 - 15:33
Vi segnalo questo sito ricco di murales contro la guerra
http://www.peacemural.org/
http://www.peacemural.org/
DonQuijote82 29/6/2009 - 17:10
Su flickr ci sono molte foto dei murales di orgosolo fatte da me.. Se interessa mando il link ;)
Sergej 12/7/2009 - 18:01
Excelente sitio, muy buen trabajo, excelente tema, YA BASTA DE TANTA GUERRA Y TANTA CORRUPCIÓN. MÁS CULTURA Y MUCHO MÁS ARTE MURAL. Saludos desde México. Juan Carlos Garcés y Cristóbal Flores.GRUPO EDAM MÉXICO.
GRUPO EDAM MÉXICO 28/1/2011 - 06:29
E' qui, nei sobborghi di Medellin che si combatte la battaglia più dura per la legalità. Ed è sempre qui che i bambini sono soggetti ad alto rischio a causa delle bande organizzate che cercano di reclutarli. Per questo scendono i campo i fotografi che hanno organizzato la mostra-campagna con i volti dei ragazzini. Si chiama "Heroes without borders". Sui muri dei palazzi e sulle strage i volti dei giovani che diventano testimonial contro la violenza urbana (afp)
DoNQuijote82 1/2/2012 - 08:46
Quarto stato no TAV
Un murales a Giaglione opera dello street artist GecArt
Un murales a Giaglione opera dello street artist GecArt
adriana 11/4/2012 - 08:09
Rocco Gatto (28 agosto 1926 – Gioiosa Ionica, 12 marzo 1977) è stato un mugnaio italiano vittima della 'ndrangheta, medaglia d'oro al valor civile.
DQ82 10/8/2013 - 18:51
Scuola Pertini, Montanaro, Torino
Bozzetto di Zerocalcare
Giuseppe Prono fu il primo montanarese a salire in montagna dopo l’8 settembre 1943. Era il figlio di Antonio Prono, uno dei locali dirigenti del PCI. Non essendo ancora costituito nessun gruppo nell’alto Canavese, Prono si unì alle bande della Valle di Lanzo. Durante un rastrellamento tedesco presso il ponte di ferro della ferrovia Ciriè-Lanzo alla periferia di Ceres, venne ferito e catturato dai tedeschi. Trascinato da questi per un centinaio di metri fino in fondo alla scarpata venne fucilato senza processo. Giuseppe Prono fu il primo partigiano montanarese a cadere durante i 20 mesi di guerra. Aveva soltanto 19 anni. (tratto da “I giorni della Libertà”)
Bozzetto di Zerocalcare
Giuseppe Prono fu il primo montanarese a salire in montagna dopo l’8 settembre 1943. Era il figlio di Antonio Prono, uno dei locali dirigenti del PCI. Non essendo ancora costituito nessun gruppo nell’alto Canavese, Prono si unì alle bande della Valle di Lanzo. Durante un rastrellamento tedesco presso il ponte di ferro della ferrovia Ciriè-Lanzo alla periferia di Ceres, venne ferito e catturato dai tedeschi. Trascinato da questi per un centinaio di metri fino in fondo alla scarpata venne fucilato senza processo. Giuseppe Prono fu il primo partigiano montanarese a cadere durante i 20 mesi di guerra. Aveva soltanto 19 anni. (tratto da “I giorni della Libertà”)
dq82 18/6/2015 - 15:42
Street art esposta al museo....
Il 18 marzo si inaugura a Bologna la mostra Street Art. Banksy & Co. – L’arte allo stato urbano, promossa da Genus Bononiae, con il sostegno della Fondazione Carisbo. Tra le opere esposte ce ne saranno alcune staccate dai muri della città, con l’obiettivo dichiarato di «salvarle dalla demolizione e preservarle dall’ingiuria del tempo», trasformandole in pezzi da museo.
Il patron del progetto è Fabio Roversi Monaco, già membro della loggia massonica Zamboni – De Rolandis, magnifico rettore dell’università dal 1985 al 2000, ex-presidente di Bologna Fiere e di Fondazione Carisbo, tuttora alla guida di Banca Imi, Accademia di Belle Arti e Genus Bononiae – Musei della Città.
Il nome di Roversi Monaco, più di ogni altro nella storia recente di Bologna, evoca la congiuntura di potere, denaro e istituzioni, con la repressione che li accompagna. Ai tempi delle... (continua)
daniela -k.d.- 21/3/2016 - 13:59
Blu, i mostrificatori e le sfumature di grigio
Wu Ming, collettivo di scrittori
(da Internazionale)
Anch’egli ha rinunciato alla sua parte
nella commedia del caso;
anch’egli è stato cambiato a sua volta,
interamente trasformato:
Una terribile bellezza è nata.
W.B. Yeats – Pasqua 1916
La cancellazione da parte di Blu di tutti i suoi murales realizzati a Bologna ha fatto il giro del mondo, com’era prevedibile e ampiamente previsto. Un gesto premeditato e ponderato che ha scatenato un putiferio sui giornali e in rete.
I fatti sono questi.
1) Alcune persone legate al mondo dell’arte, dell’accademia e del restauro, riunitesi in associazione senza fini di lucro, hanno staccato dai muri di edifici privati destinati alla demolizione alcuni murales dipinti da Blu, uno dei più importanti street artist europei, che proprio a Bologna è nato artisticamente.
2) Queste persone hanno... (continua)
daniela -k.d.- 21/3/2016 - 14:19
Graphic novel sulla vicenda di Blu:
Chi ha aiutato #Blu a #Bologna e perché l’ha fatto? Un reportage a fumetti di Graphic News
(da Giap)
Graphic News ha appena pubblicato «Perché ho aiutato Blu a cancellare i suoi murales», un reportage a fumetti di Brochendors Brothers. L’azione del 12 marzo è raccontata dal punto di vista della comunità informale che vi ha preso parte. Ci sono le discussioni dei giorni precedenti, gli inconvenienti di quella notte, le contraddizioni aperte dal gesto, le polemiche dei giorni successivi. C’è anche un po’ di docufiction, e c’è una domanda: tu da che parte stai?
Dimenticavamo: ci siamo pure noi.
Chi ha aiutato #Blu a #Bologna e perché l’ha fatto? Un reportage a fumetti di Graphic News
(da Giap)
Graphic News ha appena pubblicato «Perché ho aiutato Blu a cancellare i suoi murales», un reportage a fumetti di Brochendors Brothers. L’azione del 12 marzo è raccontata dal punto di vista della comunità informale che vi ha preso parte. Ci sono le discussioni dei giorni precedenti, gli inconvenienti di quella notte, le contraddizioni aperte dal gesto, le polemiche dei giorni successivi. C’è anche un po’ di docufiction, e c’è una domanda: tu da che parte stai?
Dimenticavamo: ci siamo pure noi.
daniela -k.d.- 25/3/2016 - 13:50
Ἀριστοφάνους Λυσιστράτη / Aristofane: Lisistrata / Aristophanes: Lysistrata
[411 a. C]
[411 bC]
Atene, Feste Lenee
Athens, Lenaia Dramatic Festival
Messa in scena: Callistrato (forse uno pseudonimo di Aristofane stesso)
Scenemaking: Callistratus (maybe a pseudonym of Aristophanes himself)
Edizione / Editor: F.W. Hall - W.M. Geldart, Clarendon Press, Oxford, 1907
COLEI CHE SCIOGLIE GLI ESERCITI
E’ l’anno 411 avanti Cristo quando, alle feste Lenee di Atene, viene presentata una commedia attribuita a tale “Callistrato”. Le feste Lenee si tenevano ogni anno per celebrare il dio Dioniso Leneo; il nome derivava dalle Λῆναι, vale a dire le Menadi, le adoratrici del dio Dioniso; era consuetudine che, durante tali feste, si presentassero delle tragedie e si svolgessero agoni poetici. Era abbastanza raro che venissero presentate delle commedie, come avvenne appunto in quell’anno 411 con la Lisistrata di quel “Callistrato” che abbiamo già nominato. Ora, si dà il caso... (continua)
[411 bC]
Atene, Feste Lenee
Athens, Lenaia Dramatic Festival
Messa in scena: Callistrato (forse uno pseudonimo di Aristofane stesso)
Scenemaking: Callistratus (maybe a pseudonym of Aristophanes himself)
Edizione / Editor: F.W. Hall - W.M. Geldart, Clarendon Press, Oxford, 1907
COLEI CHE SCIOGLIE GLI ESERCITI
E’ l’anno 411 avanti Cristo quando, alle feste Lenee di Atene, viene presentata una commedia attribuita a tale “Callistrato”. Le feste Lenee si tenevano ogni anno per celebrare il dio Dioniso Leneo; il nome derivava dalle Λῆναι, vale a dire le Menadi, le adoratrici del dio Dioniso; era consuetudine che, durante tali feste, si presentassero delle tragedie e si svolgessero agoni poetici. Era abbastanza raro che venissero presentate delle commedie, come avvenne appunto in quell’anno 411 con la Lisistrata di quel “Callistrato” che abbiamo già nominato. Ora, si dà il caso... (continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/3/2016 - 12:09
LISISTRATA
di Aristofane
Traduzione di Ettore Romagnoli
PERSONAGGI DELLA COMMEDIA:
LISISTRATA
VINCIBELLA (Calonica)
MIRRINA
LAMPETTA (Lampitò), donna spartana
SCITINA, fantesca, che fa da arciera
CORO di VECCHI, guidato dal corifeo STRIMODORO
CORO di VECCHIE, guidato dalla corifea VITTORIA
Un COMMISSARIO
ARCIERI SCITI, che accompagnano il Commissario
DONNA A
DONNA B
DONNA C
DONNA D
DONNA E
FOTTINO (Cinesia), marito di Mirrina
Un BIMBO, figlio di Mirrina
ARALDO SPARTANO
AMBASCIATORI SPARTANI
CITTADINI
SERVI
La traduzione della Lisistrata di Ettore Romagnoli, uno dei massimi grecisti italiani di tutti i tempi (ma che era dotato anche del "wit" necessario per tradurre Aristofane) fu pubblicata nel 1925 nella collana dei "Poeti Greci tradotti da Ettore Romagnoli" per le edizioni UTET di Torino. Si trova nel volume IV con le illustrazioni di A. De Carolis. La traduzione è ancora utilizzata nelle moderne rappresentazioni teatrali della Lisistrata.
(continua)
4 marzo 2016, h 12:09 GMT: Lo screenshot della CCG n° 25000
March 4, 2016, h 12:09 GMT: AWS nr 2500 Screenshot
... e con il banner...
March 4, 2016, h 12:09 GMT: AWS nr 2500 Screenshot
... e con il banner...
CCG/AWS Staff 4/3/2016 - 12:50
Un altro colpo magistrale del nostro Gaspard de la Nuit et du Jour!
Con un pensiero a GPT...
Con un pensiero a GPT...
Bernart Bartleby 4/3/2016 - 14:35
Manca ancora una introduzione che probabilmente arriverà stasera o stanotte firmata Gaspard de la Nuit. Devo dire pero' che l'idea di inserire la Lisistrata e' venuta a me dopo aver visto il film La sorgente dell'amore, una delle tante rivisitazioni moderne del tema di Aristofane.
Lorenzo 4/3/2016 - 14:46
Assolutamente confermo: la "paternità" della Lisistrata è del buon Lorenzo il Retemàstro. Io stavolta mi sono limitato alla purissima manovalanza. Però mi accingo a partire in treno con nello zaino il volumetto di una Lisistrata in inglese trovata allo "Scambialibro" della biblioteca di quartiere. Servirà. Salud!
Gaspard de l'Après-Midi 4/3/2016 - 15:17
Mizzica!
Siete mitici!
da Kris Bran momentaneamente scollegato dalla Grande Rete per motivi di forza maggiore.
Siete mitici!
da Kris Bran momentaneamente scollegato dalla Grande Rete per motivi di forza maggiore.
Krisrof Bran 4/3/2016 - 17:41
English Version (anonymous translator)
from drama collection
This translation was published in 1912 by The Athenian Society (London), and is therefore in the public domain. The translator kept himself scrupulously anonymous but is rumored to be Oscar Wilde, who was an excellent Greek scholar and who died in 1900 under scandal (his books were being burned).
La presente traduzione inglese fu pubblicata nel 1912 dalla Athenian Society di Londra, ed è quindi di pubblico dominio. Il traduttore si mantenne rigorosamente anonimo, ma si ritiene sia stato Oscar Wilde, che era un eccellente grecista e che era morto nel 1900 in corso di scandalo (i suoi libri erano bruciati).
wikisource
from drama collection
This translation was published in 1912 by The Athenian Society (London), and is therefore in the public domain. The translator kept himself scrupulously anonymous but is rumored to be Oscar Wilde, who was an excellent Greek scholar and who died in 1900 under scandal (his books were being burned).
La presente traduzione inglese fu pubblicata nel 1912 dalla Athenian Society di Londra, ed è quindi di pubblico dominio. Il traduttore si mantenne rigorosamente anonimo, ma si ritiene sia stato Oscar Wilde, che era un eccellente grecista e che era morto nel 1900 in corso di scandalo (i suoi libri erano bruciati).
wikisource
CHARACTERS IN THE PLAY
LYSISTRATA
CLEONICE
MYRRHINE
LAMPITO
MAGISTRATES
CINESIAS
CHILD OF CINESIAS
HERALD OF THE LACEDAEMONIANS
ENVOYS OF THE LACEDAEMONIANS
AN ATHENIAN CITIZEN
CHORUS OF OLD MEN
CHORUS OF WOMEN
(SCENE:-At the base of the Orchestra are two buildings, the house of LYSISTRATA and the entrance to the Acropolis; a winding and narrow path leads up to the latter. Between the two buildings is the opening of the Cave of Pan. LYSISTRATA is pacing up and down in front of her house.)
(continua)
(continua)
Attenzione: come segnalato anni fa da GPT esiste una versione della Lisistrata in greco moderno con musica di Stavros Xarchakos / Σταύρος Ξαρχάκος. Ho trovato notizie su questo sito e probabilmente le canzoni andrebbero tutte inserite, ma lascio fare a chi conosce il greco.
Lorenzo 4/3/2016 - 22:01
March 2003: Antiwar Lysistrata
Marzo 2003: Lisistrata contro la guerra (in Iraq)
"As the preceding remarks suggest, this comic drama was full of ritual and political detail that would have meaning for its original audience, the thousands of Athenians who sat in the stone theater of Dionysus at the foot of the Akropolis in late February, toward the end of the fifth century. Yet, Lysistrata, of course, has tremendous resonance for contemporary audiences, who have embraced the play as an antiwar manifesto. On March 3, 2003, thousands of actors, readers, and spectators throughout the world participated in the Lysistrata Project to protest the war in Iraq. At the Brooklyn Academy of Music, Kevin Bacon and Kyra Sedgwick took on the roles of Kinesias and Myrrhine, while in Patras, Greece, the play was read by a collective of Greek and Kurdish refugees. The play will no doubt continue to have meaning... (continua)
Marzo 2003: Lisistrata contro la guerra (in Iraq)
"As the preceding remarks suggest, this comic drama was full of ritual and political detail that would have meaning for its original audience, the thousands of Athenians who sat in the stone theater of Dionysus at the foot of the Akropolis in late February, toward the end of the fifth century. Yet, Lysistrata, of course, has tremendous resonance for contemporary audiences, who have embraced the play as an antiwar manifesto. On March 3, 2003, thousands of actors, readers, and spectators throughout the world participated in the Lysistrata Project to protest the war in Iraq. At the Brooklyn Academy of Music, Kevin Bacon and Kyra Sedgwick took on the roles of Kinesias and Myrrhine, while in Patras, Greece, the play was read by a collective of Greek and Kurdish refugees. The play will no doubt continue to have meaning... (continua)
Riccardo Venturi 6/3/2016 - 10:17
Interessante anche la notizia secondo cui il traduttore anonimo della versione inglese potrebbe essere Oscar Wilde.
CCG Staff 6/3/2016 - 11:54
Piccola nota linguistica, che di solito tra l'altro viene un po' sottaciuta (anche e specialmente nelle traduzioni moderne). Nel testo originale greco, Aristofane fa costantemente parlare la spartana Lampitò nel suo vero linguaggio, ovverossia in spartano (un dialetto dorico). Fatte le debite proporzioni, sarebbe come se in una redazione italiana la avesse fatta parlare in barese stretto. Nella traduzione inglese di Douglass Parker che ho già citato, che è nelle parti "normali" una traduzione in inglese americano corrente (molto vivace), Lampitò parla con un terrificante accento del Midwest, e mi sembra una soluzione molto carina. Ugualmente, il serissimo accademico e gran grecista Ettore Romagnoli, romano di nascita, fece parlare Lampitò (da lui chiamata "Lampetta") e l'araldo spartano in romanesco de borgata.
Riccardo Venturi 6/3/2016 - 21:42
La pagina è adesso terminata (anche con il complesso editing del testo originale greco e delle traduzioni italiana e inglese), e può essere consegnata al suo corso naturale all'interno del sito. Corso che prevederà, prima o poi, una nuova traduzione della commedia aristofanea interamente in livornese (Lampitò e l'araldo parleranno invece, naturalmente, in pisano). Occorrerà un po' di tempo. Salud!
Post Scriptum. Si coglie l'occasione per precisare, come qualcuno forse avrà notato, che l'intestazione della pagina è stata corretta: uno dei curatori, infatti, aveva clamorosamente sbagliato il genitivo dell'autore, scrivendo Ἀριστοφάνου al posto del corretto Ἀριστοφάνους. Un monito affinché egli si ripassi un po', e urgentemente, il greco classico.
Post Scriptum. Si coglie l'occasione per precisare, come qualcuno forse avrà notato, che l'intestazione della pagina è stata corretta: uno dei curatori, infatti, aveva clamorosamente sbagliato il genitivo dell'autore, scrivendo Ἀριστοφάνου al posto del corretto Ἀριστοφάνους. Un monito affinché egli si ripassi un po', e urgentemente, il greco classico.
CCG/AWS Staff 8/3/2016 - 10:13
L'ammonimento di cui sopra appare frettoloso.
Si consideri che i temi in -ES passano (a conforndersi con) a maschili in -A lunga ben prima di quanto attestato da Thumb-Scherer! Per lo meno in ionico.
Ho appena trovato un graffito di Naxos col genitivo Epiktàteo (ovviamente O lunga, quella che in attico dà OU) e non Epikràteos (poi - OUS)
Graffito del 500 a. C.!
Ovviamente al nominativo le forme appaiono identiche.
Si consideri che i temi in -ES passano (a conforndersi con) a maschili in -A lunga ben prima di quanto attestato da Thumb-Scherer! Per lo meno in ionico.
Ho appena trovato un graffito di Naxos col genitivo Epiktàteo (ovviamente O lunga, quella che in attico dà OU) e non Epikràteos (poi - OUS)
Graffito del 500 a. C.!
Ovviamente al nominativo le forme appaiono identiche.
Dalton Trumbo: Johnny Got His Gun / E Johnny prese il fucile. Page 250 / Pagina 250.
[1939]
A novel by Dalton Trumbo
Romanzo di Dalton Trumbo
Forse, per questa pagina assolutamente storica di questo sito, tutti si aspetterebbero gran discorsi, proclami, resoconti o quant'altro. Invece diremo soltanto poche parole, e molto semplici. A far da contraltare alla prima CCG, Le déserteur, la più famosa canzone antimilitarista di ogni epoca, diecimila canzoni dopo abbiamo voluto inserire la chiusa finale di quello che è uno dei più famosi romanzi antimilitaristi e contro la guerra: E Johnny prese il fucile di Dalton Trumbo. Quasi a voler chiudere un cerchio durato diecimila canzoni e DIECIMILA NO. Proseguiremo fino a centomila, se necessario e se ne avremo le forze. Non cesseremo di stare qui ogni giorno a fare da spina nel fianco, per quel che possiamo esserlo. Senza nessuna tregua.. Può bastare, e leggete bene le parole di Dalton Trumbo, anche se già le conoscete. Sì, una... (continua)
A novel by Dalton Trumbo
Romanzo di Dalton Trumbo
Forse, per questa pagina assolutamente storica di questo sito, tutti si aspetterebbero gran discorsi, proclami, resoconti o quant'altro. Invece diremo soltanto poche parole, e molto semplici. A far da contraltare alla prima CCG, Le déserteur, la più famosa canzone antimilitarista di ogni epoca, diecimila canzoni dopo abbiamo voluto inserire la chiusa finale di quello che è uno dei più famosi romanzi antimilitaristi e contro la guerra: E Johnny prese il fucile di Dalton Trumbo. Quasi a voler chiudere un cerchio durato diecimila canzoni e DIECIMILA NO. Proseguiremo fino a centomila, se necessario e se ne avremo le forze. Non cesseremo di stare qui ogni giorno a fare da spina nel fianco, per quel che possiamo esserlo. Senza nessuna tregua.. Può bastare, e leggete bene le parole di Dalton Trumbo, anche se già le conoscete. Sì, una... (continua)
And then suddenly he saw. He had a vision of himself as a new kind of Christ as a man who carries within himself all the seeds of a new order of things. He was the new messiah of the battlefields saying to people as I am so shall you be. For he had seen the future he had tasted it and now he was living it. He had seen the airplanes flying in the sky he had seen the skies of the future filled with them black with them and now he saw the horror beneath. He saw a world of lovers forever parted of dreams never consummated of plans that never turned into reality. He saw a world of dead fathers and crippled brothers and crazy screaming sons. He saw a world of armless mothers clasping headless babies to their breasts trying to scream out their grief from throats that were cancerous with gas. He saw... (continua)
inviata da CCG/AWS Staff: Lorenzo, Riccardo, Daniela, Adriana, Nicola, Marcia, Alessandro, Giorgio, Don Quijote 82, Renato, Gian Piero and all others 10000 6/12/2009 - 23:14
Percorsi:
Le CCG delle migliaia
I FERMI PAGINA SULLA CCG N° 10000
6 dicembre 2009, ore 23:21
PAGE SCREENSHOTS ON CCG NR 10000
December 6, 2009, 23:21
a) senza immagine / without image
b) con immagine / with image
6 dicembre 2009, ore 23:21
PAGE SCREENSHOTS ON CCG NR 10000
December 6, 2009, 23:21
a) senza immagine / without image
b) con immagine / with image
CCG/AWS Staff 6/12/2009 - 23:34
Il testo in italiano
Prima traduzione italiana di Milli Graffi
Milano, Bompiani Editore, 1977.
Milano, Bompiani Editore, 1977.
...E improvvisamente capì. Ebbe una visione di se stesso come un nuovo tipo di cristo che porta dentro di se tutti i germi di un ordine nuovo delle cose. Era il nuovo messia dei campi di battaglia che diceva alla gente cosi come io sono sarete anche voi. Perché lui aveva visto il futuro l'aveva provato e adesso lo stava vivendo. Aveva visto gli aeroplani volare nel cielo aveva visto i cieli del futuro neri di aeroplani e ora vedeva tutto l'orrore che stava al di sotto. Vedeva un mondo di innamorati divisi per sempre di sogni mai consumati di progetti mai realizzati. Vedeva un mondo di padri morti e di fratelli storpi e di figli impazziti e urlanti. Vedeva un mondo di madri senza braccia che si stringevano al petto bambini senza testa cercando di urlare il loro dolore con gole incancrenite d... (continua)
inviata da CCG/AWS Staff 6/12/2009 - 23:41
AVVISO / NOTICE
A partire da questa pagina, le "pagine speciali" non saranno più costruite ogni 1000 come è avvenuto finora, ma ogni 5000. La prossima pagina speciale sarà quindi per la CCG n° 15000.
Starting from this page, the "special pages" will be built no more every 1000 as up to now, but every 5000. So, the next special page will appear on AWS nr 15000.
Starting from this page, the "special pages" will be built no more every 1000 as up to now, but every 5000. So, the next special page will appear on AWS nr 15000.
CCG/AWS Staff 7/12/2009 - 00:45
I NUMERI DEL SITO
Arrivati all'importante traguardo delle 10 000 canzoni, qualche numero che possa dare l'idea delle dimensioni e dell'importanza di questo archivio. Non per autocelebrarci ma soprattutto per ringraziare tutti quelli che hanno contribuito ad arrivare fin qui.
Questo sito è online (a parte alcune parentesi dovute a problemi tecnici) da 2454 giorni. Il 20 marzo 2003 iniziavano i bombardamenti su Baghdad e una prima versione appariva sulle pagine di wwww.prato.linux.it. È triste pensarlo, ma da 6 anni a questa parte neanche quella guerra, che è durata già più della Seconda Guerra Mondiale, ha visto una fine.
Dall'agosto di quest'anno ci siamo spostati su un nuovo server grazie agli amici di autistici / inventati.
Il sito ha una media di più di 80.000 visitatori unici al mese con più di 200.000 visualizzazioni di pagina. Nei motori di ricerca appariamo ai primi posti quando... (continua)
Arrivati all'importante traguardo delle 10 000 canzoni, qualche numero che possa dare l'idea delle dimensioni e dell'importanza di questo archivio. Non per autocelebrarci ma soprattutto per ringraziare tutti quelli che hanno contribuito ad arrivare fin qui.
Questo sito è online (a parte alcune parentesi dovute a problemi tecnici) da 2454 giorni. Il 20 marzo 2003 iniziavano i bombardamenti su Baghdad e una prima versione appariva sulle pagine di wwww.prato.linux.it. È triste pensarlo, ma da 6 anni a questa parte neanche quella guerra, che è durata già più della Seconda Guerra Mondiale, ha visto una fine.
Dall'agosto di quest'anno ci siamo spostati su un nuovo server grazie agli amici di autistici / inventati.
Il sito ha una media di più di 80.000 visitatori unici al mese con più di 200.000 visualizzazioni di pagina. Nei motori di ricerca appariamo ai primi posti quando... (continua)
Lorenzo Masetti - webmaster 7/12/2009 - 01:13
UNA FOTO STORICA / AN HISTORIC PICTURE
6 dicembre 2009, ore 23:21. L'inserimento della CCG n° 10000 dal pc di Riccardo Venturi. Firenze, via dell'Argingrosso 65/C.
December 6, 2009, 11:21 pm. The AWS nr 10,000 going to be entered into the website from Riccardo Venturi's pc. Florence, Italy, Via dell'Argingrosso 65/C.
December 6, 2009, 11:21 pm. The AWS nr 10,000 going to be entered into the website from Riccardo Venturi's pc. Florence, Italy, Via dell'Argingrosso 65/C.
20 Marzo 2003, si moriva a Baghdad. 8 Dicembre 2009, si muore a Baghdad. Dopo 10.000 canzoni di AWS. Dopo 10.000 no al morire per guerre, ché già basta la morte che manda il mal Dio. Quante canzoni ancora, quanti no, è la domanda. E la risposta non cambia: quante canzoni e quanti no sono necessari, senza smettere mai. Mai.
Gian Piero Testa 8/12/2009 - 23:11
Il testo in finlandese
Finnish translation by Seppo Ilmarinen
Suomennos: Seppo Ilmarinen
Suomennos: Seppo Ilmarinen
Ja yhtäkkiä hän sai näyn. Hän näki itsensä uutena Kristuksena, miehenä, joka kantaa sisällään uuden järjestyksen siemeniä. Hän oli taistelukenttien uusi Messias, joka sanoi ihmisille: niin kuin minä olen, olkaa tekin. Sillä hän oli nähnyt tulevaisuuden, maistanut sitä ja eli sitä. Hän oli nähnyt lentokoneiden lentävän taivaalla, nähnyt tulevaisuuden taivaan, joka oli täynnä niitä, mustanaan niistä, ja nyt hän näki kauhun alhaalla maan pinnalla. Hän näki maailman, jossa rakastavaiset oli iäksi erotettu toisistaan ja jossa unelmat ja suunnitelmat eivät milloinkaan toteutuneet. Hän näki kuolleiden isien, rampautuneiden veljien ja mielipuolisina huutavien poikien maailman. Hän näki maailman, jossa kädettömät äidit yrittivät puristaa päättömät lapsensa rinnoilleen ja huutaa ulos tuskansa myrkkykaasu... (continua)
inviata da Seppo Ilmarinen 5/5/2016 - 09:39
Kurt Vonnegut: Slaughterhouse-Five, or the Children's Crusade: A Duty-Dance With Death
Kurt Vonnegut Jr., Slaughterhouse-Five, or The Children's Crusade: A Duty-Dance with Death
Kurt Vonnegut Jr., Mattatoio n. 5 o La crociata dei Bambini
(Delacorte, 1969)
Kurt Vonnegut (1922-2007) è riconosciuto come uno dei massimi autori statunitensi, non solo di fantascienza. Studente di biochimica, si arruolò durante la Seconda guerra mondiale e, caduto nelle mani dei tedeschi, assistette in prima persona al bombardamento di Dresda dal mattatoio in cui trovò riparo e che ha poi dato il titolo al suo libro più celebre.
Tornato in America, ha studiato antropologia e lavorato come cronista e pubblicitario, tra Chicago e New York. Ha pubblicato Ghiaccio-nove, Madre Notte, Un pezzo da galera, Piano meccanico e Dio la benedica, Mr. Rosewater. Da Mattatoio n. 5 è stato tratto il film omonimo di Roy Hill nel 1972.
Durante tutti questi anni, la gente che ho incontrato mi ha chiesto spesso... (continua)
Kurt Vonnegut Jr., Mattatoio n. 5 o La crociata dei Bambini
(Delacorte, 1969)
Kurt Vonnegut (1922-2007) è riconosciuto come uno dei massimi autori statunitensi, non solo di fantascienza. Studente di biochimica, si arruolò durante la Seconda guerra mondiale e, caduto nelle mani dei tedeschi, assistette in prima persona al bombardamento di Dresda dal mattatoio in cui trovò riparo e che ha poi dato il titolo al suo libro più celebre.
Tornato in America, ha studiato antropologia e lavorato come cronista e pubblicitario, tra Chicago e New York. Ha pubblicato Ghiaccio-nove, Madre Notte, Un pezzo da galera, Piano meccanico e Dio la benedica, Mr. Rosewater. Da Mattatoio n. 5 è stato tratto il film omonimo di Roy Hill nel 1972.
Durante tutti questi anni, la gente che ho incontrato mi ha chiesto spesso... (continua)
All this happened, more or less. The war parts, anyway, are pretty much true. One guy I knew really was shot in Dresden for taking a teapot that wasn't his. Another guy I knew really did threaten to have his personal enemies killed by hired gunmen after the war.
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 29/1/2012 - 22:49
1970 Arnoldo Mondadori Editore, Milano
Mattatoio n. 5 o La crociata dei Bambini
(continua)
(continua)
Suomennos Juhani Jaskari 1970
Kaikki tämä on tapahtunut, suurin piirtein. Ainakin sodasta kertovat kohdat ovat kutakuinkin totta. Kaveri jonka minä tunsin ammuttiin tosiaan Dresdenissä siksi että hän oli ottanut teekannun joka ei ollut hänen. Ja toinen tuttu mies uhkasi tosiaan palkata gangsterit sodan jälkeen ampumaan hänen henkilökohtaiset vihamiehensä. Ja niin edespäin. Olen muuttanut kaikki nimet.
(continua)
(continua)
inviata da Seppo Ilmarinen 4/5/2016 - 09:45
Mike Harding: Christmas 1914
Sung by Arthur Johnstone from Glasgow, who used to run the city's famous Star Club, on his album 'North By North' (1989).
Eseguita da Arthur Johnstone, di Glasgow, ex proprietario del famoso "Star Club" della città, nel suo album "North By North" (1989)
Music and Lyrics by Mike Harding
Testo e musica di Mike Harding
Italiano
English
Nella terra di nessuno tra le trincee inglesi e tedesche, durante la tregua natalizia del 1914, accaddero degli episodi che hanno dell’incredibile.
«La nottata era fredda. Noi cantavamo e loro applaudivano. Le nostre linee erano distanti soltanto un centinaio di metri. Noi suonavamo l’armonica a bocca, loro cantavano, e allora applaudimmo. Poi tirarono fuori delle cornamuse, e suonarono le loro melodie così poetiche. Gli uomini facevano oscillare delle torce e festeggiavano. Avevamo preparato un grog, e facemmo un brindisi » [Dalla lettera di un soldato... (continua)
Eseguita da Arthur Johnstone, di Glasgow, ex proprietario del famoso "Star Club" della città, nel suo album "North By North" (1989)
Music and Lyrics by Mike Harding
Testo e musica di Mike Harding
Italiano
English
Nella terra di nessuno tra le trincee inglesi e tedesche, durante la tregua natalizia del 1914, accaddero degli episodi che hanno dell’incredibile.
«La nottata era fredda. Noi cantavamo e loro applaudivano. Le nostre linee erano distanti soltanto un centinaio di metri. Noi suonavamo l’armonica a bocca, loro cantavano, e allora applaudimmo. Poi tirarono fuori delle cornamuse, e suonarono le loro melodie così poetiche. Gli uomini facevano oscillare delle torce e festeggiavano. Avevamo preparato un grog, e facemmo un brindisi » [Dalla lettera di un soldato... (continua)
Christmas Eve in 1914, stars were gleaming, gleaming bright
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/11/2005 - 01:58
L'IMMAGINE DEDICATA ALLA CCG N. 3000
È un collage di foto, in gran parte delle manifestazioni svoltesi in tutto il mondo il 15 febbraio 2003 contro le minacce di guerra in Iraq. Poco più di un mese dopo, il 20 marzo, sarebbero cominciati i bombardamenti.
È un collage di foto, in gran parte delle manifestazioni svoltesi in tutto il mondo il 15 febbraio 2003 contro le minacce di guerra in Iraq. Poco più di un mese dopo, il 20 marzo, sarebbero cominciati i bombardamenti.
La tregua di Natale
Il giorno di Natale del 1914, nel primo anno della prima guerra mondiale, i soldati tedeschi, inglesi e francesi disobbedirono ai loro superiori e fraternizzarono con “il nemico” lungo due terzi del fronte occidentale. Le truppe tedesche innalzarono alberi di Natale fuori delle trincee con le scritte “Buon Natale.” “Voi non sparate, noi non spariamo.” A migliaia, le truppe attraversarono la terra di nessuno su cui giacevano sparsi corpi in decomposizione. Cantarono i canti di Natale, si scambiarono le foto dei cari rimasti a casa, condivisero le razioni, giocarono a calcio, arrostirono persino alcuni maiali. I soldati abbracciarono gli uomini che solo poche ore innanzi cercavano di uccidere. Si misero d'accordo per avvertirsi se i superiori li avessero obbligati a imbracciare le loro armi e di mirare in alto.
Agli alti comandi, di entrambe le parti, vennero i brividi.... (continua)
Il giorno di Natale del 1914, nel primo anno della prima guerra mondiale, i soldati tedeschi, inglesi e francesi disobbedirono ai loro superiori e fraternizzarono con “il nemico” lungo due terzi del fronte occidentale. Le truppe tedesche innalzarono alberi di Natale fuori delle trincee con le scritte “Buon Natale.” “Voi non sparate, noi non spariamo.” A migliaia, le truppe attraversarono la terra di nessuno su cui giacevano sparsi corpi in decomposizione. Cantarono i canti di Natale, si scambiarono le foto dei cari rimasti a casa, condivisero le razioni, giocarono a calcio, arrostirono persino alcuni maiali. I soldati abbracciarono gli uomini che solo poche ore innanzi cercavano di uccidere. Si misero d'accordo per avvertirsi se i superiori li avessero obbligati a imbracciare le loro armi e di mirare in alto.
Agli alti comandi, di entrambe le parti, vennero i brividi.... (continua)
Last survivor of a famous first world Christmas Truce: soldier Bertie Felstead - born October 28 1894, died July 22 2001.
The Guardian, 3 August 2001
by Diana Condell
In 1998, some 80 years after the armistice that ended the first world war, the French government, in a gracious and imaginative gesture, awarded the small band of British survivors the Légion d'Honneur. Among the recipients was Bertie Felstead, then a lively centenarian living in a Gloucestershire nursing home, and the last surviving participant in the famous Christmas truce of 1915, when British and German forces laid down their weapons and fraternised in no-man's land.
By his own admission, Felstead, who has died aged 106, was an "average" man. Born in London, he was 20 when war broke in August 1914. He had no idea what horrors the next four years would bring, nor could he have foreseen the extent to which the enterprise... (continua)
Alessandro 20/11/2008 - 10:18
“Era Pasqua, era primavera e c’era la guerra: italiani e austriaci si fronteggiavano sul Carso, rintanati nelle opposte trincee, attenti ad ogni mossa del nemico. Tutta la notte l’artiglieria e la fucileria avevano crepitato e ora, alba del giorno di Pasqua, tutto taceva: sembrava che, per un segreto accordo, italiani e austriaci intendessero festeggiare la ricorrenza.
Durante tutta la mattinata durò il silenzio; i soldati avrebbero potuto mettersi a cavalcioni sull’orlo della trincea a fumare le sigaretta, sicuri di arrivare indisturbati fino alla cicca.
In quel silenzio un soldato italiano, Molòn, salì sopra i sacchetti a terra della trincea e incominciò a fare degli strani gesti verso gli austriaci: con le segnalazioni che si fanno a braccia usando l’alfabeto internazionale augurava la Buona Pasqua ai nemici.
Quasi subito uscì dalla trincea austriaca un soldato che si mise a fare gesti... (continua)
Durante tutta la mattinata durò il silenzio; i soldati avrebbero potuto mettersi a cavalcioni sull’orlo della trincea a fumare le sigaretta, sicuri di arrivare indisturbati fino alla cicca.
In quel silenzio un soldato italiano, Molòn, salì sopra i sacchetti a terra della trincea e incominciò a fare degli strani gesti verso gli austriaci: con le segnalazioni che si fanno a braccia usando l’alfabeto internazionale augurava la Buona Pasqua ai nemici.
Quasi subito uscì dalla trincea austriaca un soldato che si mise a fare gesti... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 11:01
Ancora grazie a John Mullen perchè, scorrendo il suo blog ho scoperto una notizia davvero importante:
E’ stato finalmente confermato documentalmente che la “Tregua di Natale del 1914” non fu l’unico episodio. Anche l’anno successivo accadde una cosa analoga nelle trincee intorno a Laventie, Nord-Pas-de-Calais, dove si fronteggiavano tedeschi ed inglesi
Nick Bourne della BBC News racconta che la conferma è avvenuta dalla lettura del diario di un soldato inglese dei Royal Welsh Fusiliers, Robert Keating, poi purtroppo caduto in battaglia nell’estate del 1916.
Keating scriveva - così avvalorando altre testimonianze orali finora considerate inattendibili - che “la mattina di Natale, dopo colazione, urlammo i nostri auguri ai tedeschi...” e continua “dopo aver lasciato i tedeschi, uno dei loro ufficiali disse ad uno dei nostri che loro per i prossimi due giorni non avrebbero sparato, se noi... (continua)
E’ stato finalmente confermato documentalmente che la “Tregua di Natale del 1914” non fu l’unico episodio. Anche l’anno successivo accadde una cosa analoga nelle trincee intorno a Laventie, Nord-Pas-de-Calais, dove si fronteggiavano tedeschi ed inglesi
Nick Bourne della BBC News racconta che la conferma è avvenuta dalla lettura del diario di un soldato inglese dei Royal Welsh Fusiliers, Robert Keating, poi purtroppo caduto in battaglia nell’estate del 1916.
Keating scriveva - così avvalorando altre testimonianze orali finora considerate inattendibili - che “la mattina di Natale, dopo colazione, urlammo i nostri auguri ai tedeschi...” e continua “dopo aver lasciato i tedeschi, uno dei loro ufficiali disse ad uno dei nostri che loro per i prossimi due giorni non avrebbero sparato, se noi... (continua)
Bernart Bartleby 7/1/2016 - 23:03
Pablo Neruda: Explico Algunas Cosas
Pablo Neruda
de: España en el corazón [1938]
Sembrava quasi un'utopia: arrivare a mille canzoni contro la guerra. E invece, oggi, grazie alle decine di persone che, a partire dal febbraio del 2003, hanno prima raccolto testi su testi su newsgroup e mailing list e poi inserito direttamente le canzoni sul sito, ci siamo arrivati.
Non certamente per autocelebrarci, perché proprio non è il caso e non siamo certamente "i tipi"; ma solo perché la riteniamo una cosa importante.
Così come è importante che questo sito sia oramai divenuto un punto di riferimento a livello mondiale. Chi cerca una Canzone contro la guerra, per utilizzarla nella lotta contro ogni tipo di conflitto, di militarismo, di imperialismo e di sfruttamento dell'uomo sull'uomo, viene qui da noi. E noi saremo sempre pronti ad offrirgliene di nuove, sperando con tante altre novità.
Ma, per "festeggiare" adeguatamente la millesima... (continua)
de: España en el corazón [1938]
Sembrava quasi un'utopia: arrivare a mille canzoni contro la guerra. E invece, oggi, grazie alle decine di persone che, a partire dal febbraio del 2003, hanno prima raccolto testi su testi su newsgroup e mailing list e poi inserito direttamente le canzoni sul sito, ci siamo arrivati.
Non certamente per autocelebrarci, perché proprio non è il caso e non siamo certamente "i tipi"; ma solo perché la riteniamo una cosa importante.
Così come è importante che questo sito sia oramai divenuto un punto di riferimento a livello mondiale. Chi cerca una Canzone contro la guerra, per utilizzarla nella lotta contro ogni tipo di conflitto, di militarismo, di imperialismo e di sfruttamento dell'uomo sull'uomo, viene qui da noi. E noi saremo sempre pronti ad offrirgliene di nuove, sperando con tante altre novità.
Ma, per "festeggiare" adeguatamente la millesima... (continua)
PREGUNTARÉIS: Y dónde están las lilas?
(continua)
(continua)
Da "Spagna nel cuore" (1938)
SPIEGO ALCUNE COSE
(continua)
(continua)
Nel sito "Nerudacentenario.org" è possibile ascoltare (ma non scaricare!) questa poesia recitata dal Poeta: cliccare su "Vida y obra" e aprire "Galería de poemas".
Nel sito c'è una discreta scelta di poesie, foto, video, interviste e poesie in musica. Nella sezione "Galería de poemas" c'è anche l'audio del funerale di Pablo Neruda, all'indomani del golpe in Cile, ed è veramente commovente.
Nella sezione dedicata ai video, ritroviamo Neruda che recita "explico algunas cosas" a Parigi, su video originali della Guerra Civile Spagnola.
Pablo Neruda: Explico Algunas Cosas
Nel sito c'è una discreta scelta di poesie, foto, video, interviste e poesie in musica. Nella sezione "Galería de poemas" c'è anche l'audio del funerale di Pablo Neruda, all'indomani del golpe in Cile, ed è veramente commovente.
Nella sezione dedicata ai video, ritroviamo Neruda che recita "explico algunas cosas" a Parigi, su video originali della Guerra Civile Spagnola.
Pablo Neruda: Explico Algunas Cosas
Prima di amarti, amore, nulla era mio
D'accordo che siamo notoriamente tutti bellissimi, ma addirittura dichiarazioni d'amore così apertis verbis..?!? Per quel che mi riguarda, però, devo darti una delusione: il mio cuore è già occupatissimo. Lo stesso quello del webmaster e, credo, anche di tutti gli altri del CCG staff. Casomai puoi provare con Maria Rosaria, se il suo cuore già non è tutto occupato dall'amor divino...
Saluti e good luck! [RV]
Saluti e good luck! [RV]
Finnish translation by Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
SELITÄN ERÄITÄ ASIOITA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 5/4/2015 - 11:04
ANONIMO / ANONYMOUS: דאָס געטאָ פֿון עזה
Dos geto fun Oze
Il ghetto di Gaza
The Gaza Ghetto
[2013]
Con questo testo, che non sappiamo se chiamare una canzone, un'orazione o qualcosa che va oltre, “Canzoni Contro la Guerra / Antiwar Songs” raggiunge quota ventimila. Lo fa con una cosa del tutto nuova, che mai si era verificata prima: un testo originale. Lo abbiamo ricevuto da una persona che desidera restare anonima e che lo ha scritto in lingua Yiddish fornendoci anche la trascrizione e la traduzione italiana.
Così ci ha brevemente scritto: “Seguo questo sito fin quasi dai suoi inizi, e vi invio questa cosa che ho scritto in una lingua che non è la mia, ma che è sedimentata durante lunghi anni di studio e di comunanza. So che il sito si avvicina ad un traguardo importante, e ho quindi immaginato di dare la parola a chi ha vissuto ed è stato sterminato nei ghetti europei durante il Nazismo e la guerra, e di dargliela in quella... (continua)
Il ghetto di Gaza
The Gaza Ghetto
[2013]
Con questo testo, che non sappiamo se chiamare una canzone, un'orazione o qualcosa che va oltre, “Canzoni Contro la Guerra / Antiwar Songs” raggiunge quota ventimila. Lo fa con una cosa del tutto nuova, che mai si era verificata prima: un testo originale. Lo abbiamo ricevuto da una persona che desidera restare anonima e che lo ha scritto in lingua Yiddish fornendoci anche la trascrizione e la traduzione italiana.
Così ci ha brevemente scritto: “Seguo questo sito fin quasi dai suoi inizi, e vi invio questa cosa che ho scritto in una lingua che non è la mia, ma che è sedimentata durante lunghi anni di studio e di comunanza. So che il sito si avvicina ad un traguardo importante, e ho quindi immaginato di dare la parola a chi ha vissuto ed è stato sterminato nei ghetti europei durante il Nazismo e la guerra, e di dargliela in quella... (continua)
1.
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 18/10/2013 - 12:37
18 ottobre 2013: Lo snapshot della CCG n° 20000
October 18, 2013: AWS nr 20,000 snapshot
October 18, 2013: AWS nr 20,000 snapshot
CCG/AWS Staff 18/10/2013 - 12:49
HENK ZANOLI, "GIUSTO FRA LE NAZIONI", RESTITUISCE LA MEDAGLIA: "L'OFFENSIVA SU GAZA E' UNA VERGOGNA"
Clamoroso gesto di Henk Zanoli, olandese di 91 anni, che nel 1943 salvò la vita a un bambino ebreo. Sei familiari dell'uomo sono morti negli ultimi attacchi di Israele sulla Striscia. E lui dice basta: "Sarebbe un insulto alla memoria di mia madre"
Henk Zanoli è olandese, ha 91 anni e, almeno fino a qualche giorno fa, era un "Giusto tra le Nazioni". Cioè un non-ebreo che, durante l'Olocausto, ha salvato la vita di un ebreo, in questo caso un bambino. Il piccolo si chiamava Elhanan Pinto, era nato nel 1932 ed è sopravvissuto all'orrore della Shoah grazie a Zanoli. Il quale, insieme alla madre Johana, l'ha tenuto al riparo dalla furia nazista nella sua casa di Eemnes, vicino a Utrecht, dal 1943 al 1945, anno in cui gli Alleati liberarono i Paesi Bassi. Sia Johana che Henk rischiarono la vita... (continua)
Clamoroso gesto di Henk Zanoli, olandese di 91 anni, che nel 1943 salvò la vita a un bambino ebreo. Sei familiari dell'uomo sono morti negli ultimi attacchi di Israele sulla Striscia. E lui dice basta: "Sarebbe un insulto alla memoria di mia madre"
Henk Zanoli è olandese, ha 91 anni e, almeno fino a qualche giorno fa, era un "Giusto tra le Nazioni". Cioè un non-ebreo che, durante l'Olocausto, ha salvato la vita di un ebreo, in questo caso un bambino. Il piccolo si chiamava Elhanan Pinto, era nato nel 1932 ed è sopravvissuto all'orrore della Shoah grazie a Zanoli. Il quale, insieme alla madre Johana, l'ha tenuto al riparo dalla furia nazista nella sua casa di Eemnes, vicino a Utrecht, dal 1943 al 1945, anno in cui gli Alleati liberarono i Paesi Bassi. Sia Johana che Henk rischiarono la vita... (continua)
CCG/AWS Staff 16/8/2014 - 13:30
ANONIMO / ANONYMOUS: דאָס געטאָ פֿון עזה
La trascrizione del testo in caratteri latini
Transcription of lyrics into Latin characters
Transcription of lyrics into Latin characters
זײ הײסן רחל קאָרי
זײ הײסן װיטאָריאָ אַריגאָני
זײ הײסן װיטאָריאָ אַריגאָני
Come sempre nel caso di testi in lingua Yiddish, la trascrizione è stata effettuata (in questo caso direttamente dall'autore) secondo i criteri YIVO.
As usual for Yiddish texts, the transcription has been made (in this case by the author him/herself) according to the YIVO guidelines. [CCG/AWS Staff]
As usual for Yiddish texts, the transcription has been made (in this case by the author him/herself) according to the YIVO guidelines. [CCG/AWS Staff]
DOS GETO FUN OZE
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 17/10/2013 - 16:44
La traduzione in lingua italiana.
Italian translation
Italian translation
Anche la traduzione italiana ci è stata inviata direttamente dall'anonimo autore.
The following Italian translation was also contributed by the anonymous author.
The following Italian translation was also contributed by the anonymous author.
IL GHETTO DI GAZA
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 17/10/2013 - 16:50
Traduzione inglese di Riccardo Venturi
Enghish Transation by Riccardo Venturi
Enghish Transation by Riccardo Venturi
THE GAZA GHETTO
(continua)
(continua)
Mahmoud Darwish / محمود درويش : Bitaqat Hawiyyah / Identity Card
[1964]
Poesia di Mahmud Darwish / محمود درويش
A Poem by Mahmoud Darwish
Poème de Mahmoud Darwich
Italiano
English
Français
Con questa celeberrima poesia (ma anche canzone) del grande poeta palestinese Mahmud Darwish questo sito raggiunge gli 8000 titoli. E li raggiunge in un momento di tragedia, di ennesima tragedia per Gaza e per la Palestina tutta; e quando diciamo "la Palestina tutta", si tratta di un'entità geografica che comprende anche Israele. Abbiamo quindi scelto una pagina speciale, per questa "8000", pienamente militante, e nel senso più vasto del termine. Militiamo per l'abbattimento di tutti i muri, di tutte le barriere, di tutti i simboli di morte che presiedono alla tragedia di quella terra, che è tragedia di tutta la terra. La "carta di identità" di Darwish è in realtà un'affermazione di umanità negata, non di identitarismo, ché gli identitarismi hanno fin troppo contribuito... (continua)
Poesia di Mahmud Darwish / محمود درويش
A Poem by Mahmoud Darwish
Poème de Mahmoud Darwich
Italiano
English
Français
Con questa celeberrima poesia (ma anche canzone) del grande poeta palestinese Mahmud Darwish questo sito raggiunge gli 8000 titoli. E li raggiunge in un momento di tragedia, di ennesima tragedia per Gaza e per la Palestina tutta; e quando diciamo "la Palestina tutta", si tratta di un'entità geografica che comprende anche Israele. Abbiamo quindi scelto una pagina speciale, per questa "8000", pienamente militante, e nel senso più vasto del termine. Militiamo per l'abbattimento di tutti i muri, di tutte le barriere, di tutti i simboli di morte che presiedono alla tragedia di quella terra, che è tragedia di tutta la terra. La "carta di identità" di Darwish è in realtà un'affermazione di umanità negata, non di identitarismo, ché gli identitarismi hanno fin troppo contribuito... (continua)
سجل
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 14/1/2009 - 00:20
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese, Le CCG delle migliaia
Molti, domattina, troveranno il sito con il contatore già oltre 8000. Per far risaltare questo momento importante per le CCG/AWS abbiamo deciso di fare una copia schermo della homepage nel momento esatto del raggiungimento della quota, segnalato dal contatore. Una cosa che speriamo gradita a tutti. [CCG/AWS Staff]
Most people, tomorrow morning, will find our site with the homepage song counter already over 8000. To point out this important moment for AWS/CCG we have decided to make a screen copy of the homepage in the exact moment of quote reaching, indicated by the counter. We hope this will please everybody. [AWS/CCG Staff]
Most people, tomorrow morning, will find our site with the homepage song counter already over 8000. To point out this important moment for AWS/CCG we have decided to make a screen copy of the homepage in the exact moment of quote reaching, indicated by the counter. We hope this will please everybody. [AWS/CCG Staff]
Grazie! Bel lavoro! Amo moltissimo questa poesia di Darwish e sono contento che sia diventata la canzone n.8000...
Quanto alle bandiere, bruciamole pure tutte ma... quella del Toro la posso tenere? Già ce la passiamo male...
Saludos a tod@s
Quanto alle bandiere, bruciamole pure tutte ma... quella del Toro la posso tenere? Già ce la passiamo male...
Saludos a tod@s
Alessandro 14/1/2009 - 09:18
L'immagine dell'olivo è ripresa dal sito Zaytoun, che si occupa di commercio (equo) di olio extravergine d'oliva palestinese.
Lorenzo 14/1/2009 - 09:41
Carissimo Alessandro, ti puoi ovviamente tenere la bandiera del Toro come io mi tengo quella della Fiorentina. Ciò non toglie che la vera valenza delle "bandiere" sia ben espressa nell'immagine, ripresa dal famoso quadro di René Magritte, inserita nell'introduzione. Intanto la carneficina a Gaza continua imperterrita, senza sosta, e perdendo ovviamente la capacità di "fare notizia". Una cosa normale, ovvia.
Riccardo Venturi 14/1/2009 - 16:31
Questa canzone rientra a pieno diritto nel nuovo percorso "Conflitti arabo-israeliani".
ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità! 21/1/2009 - 14:55
Duecentottanta fogli bianchi
Two hundred and eighty white sheets
Vauro
Two hundred and eighty white sheets
Vauro
CCG/AWS Staff 31/1/2009 - 18:30
Anche al Polo Nord si è manifestato per Gaza: la manifestazione più a nord del mondo a Longyearbyen, capoluogo delle isole Svalbard
L'articolo tratto dal quotidiano online delle isole Svalbard, Svalbardposten, il quotidiano più a nord del mondo redatto in lingua norvegese, mostra la manifestazione che si è svolta a Longyearbyen il 19 gennaio scorso, durante la notte polare (che nell'arcipelago dura dal 14 novembre al 29 gennaio) ed alle quali hanno preso parte ottanta persone. Si fa presente che la popolazione totale di Longyearbyen ammonta a 2060 persone. La temperatura, secondo lo Svalbard Weather Report, quel giorno ha avuto una massima di -21°C ed una minima di -33°C. Le isole Svalbard sono situate ad una latitudine di circa 81°N.
Riportiamo l'articolo scritto dal giornalista Torill Ustad Stav:
Mellom 70 og 80 personer møtte fram for å vise sin støtte til sivilbefolkningen i Gaza under... (continua)
L'articolo tratto dal quotidiano online delle isole Svalbard, Svalbardposten, il quotidiano più a nord del mondo redatto in lingua norvegese, mostra la manifestazione che si è svolta a Longyearbyen il 19 gennaio scorso, durante la notte polare (che nell'arcipelago dura dal 14 novembre al 29 gennaio) ed alle quali hanno preso parte ottanta persone. Si fa presente che la popolazione totale di Longyearbyen ammonta a 2060 persone. La temperatura, secondo lo Svalbard Weather Report, quel giorno ha avuto una massima di -21°C ed una minima di -33°C. Le isole Svalbard sono situate ad una latitudine di circa 81°N.
Riportiamo l'articolo scritto dal giornalista Torill Ustad Stav:
Mellom 70 og 80 personer møtte fram for å vise sin støtte til sivilbefolkningen i Gaza under... (continua)
CCG/AWS Staff 5/2/2009 - 00:16
Tiziano Terzani: Lettera da Firenze - Lettera dall'Himalaya
Per questo nuovo traguardo del nostro sito, la canzone numero 4000, abbiamo scelto come di consueto un testo di diversa natura.
Si tratta di due delle bellissime "Lettere contro la guerra" che Tiziano Terzani scrisse all'indomani dell'11 settembre 2001 (proprio con l'introduzione alle Lettere contro la guerra avevamo presentato il percorso delle canzoni dedicate all'11 settembre). All'epoca ancora non lo sapevamo, ma mentre scriveva queste parole, che oggi suonano ancora attualissime, Tiziano stava compiendo il suo ultimo e forse più importante viaggio: già da quattro anni infatti aveva saputo di essere malato di cancro, per questo si era ritirato dalla vita pubblica e dalla professione di giornalista; solo la consapevolezza di stare vivendo un momento storico in cui l'umanità si trovava di fronte a uno spartiacque decisivo, lo convinse della necessità e del dovere di "scendere in pianura"... (continua)
Si tratta di due delle bellissime "Lettere contro la guerra" che Tiziano Terzani scrisse all'indomani dell'11 settembre 2001 (proprio con l'introduzione alle Lettere contro la guerra avevamo presentato il percorso delle canzoni dedicate all'11 settembre). All'epoca ancora non lo sapevamo, ma mentre scriveva queste parole, che oggi suonano ancora attualissime, Tiziano stava compiendo il suo ultimo e forse più importante viaggio: già da quattro anni infatti aveva saputo di essere malato di cancro, per questo si era ritirato dalla vita pubblica e dalla professione di giornalista; solo la consapevolezza di stare vivendo un momento storico in cui l'umanità si trovava di fronte a uno spartiacque decisivo, lo convinse della necessità e del dovere di "scendere in pianura"... (continua)
LETTERA DA FIRENZE
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 27/6/2006 - 16:21
Percorsi:
Le CCG delle migliaia
From "Letters against the war"
Translated from Italian by David Gibbons
Translated from Italian by David Gibbons
You can download all the "Letters against the war" by Tiziano Terzani in a PDF file (585K) from Tiziano Terzani "Fun" club
LETTER FROM FLORENCE
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L'IMMAGINE DEDICATA ALLA CCG N. 4000
Si tratta, naturalmente, di un'elaborazione di una famosa opera di Pablo Picasso (La paloma de la paz).
Si tratta, naturalmente, di un'elaborazione di una famosa opera di Pablo Picasso (La paloma de la paz).
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CINQUEMILA VOLTE NO. ARTE CONTRO LA GUERRA.
IL SONNO DELLA RAGIONE PRODUCE MOSTRI
Con questa pagina, le CCG/AWS raggiungono i cinquemila titoli. Abbiamo pensato, come di consueto per i traguardi delle migliaia (e questo ne è uno particolarmente importante), di preparare una "pagina speciale": questa volta, su idea del webmaster Lorenzo Masetti, abbiamo scelto di chiamare a testimonianza una forma d'arte diversa dalla musica, la pittura. Molti artisti, in ogni epoca, hanno scelto di opporsi alla guerra, al militarismo, ai totalitarismi e alla violenza degli stati e delle caste finanziare raffigurando questa loro opposizione in forma di immagini, sia dirette che astratte; ne presentiamo alcuni. I collaboratori, i frequentatori abituali o saltuari ed i fruitori del nostro sito potranno, se vorranno, lasciare un commento.
Tra gli artisti presenti in questa... (continua)